Categoria: Arte e Dintorni

  • LA TAVOLA DI UGO DA CARPI PER L’ALTARE DEL VOLTO SANTO
    NELLA BASILICA DI SAN PIETRO IN VATICANO
    Sagrestia Vaticana, Museo della Basilica di San Pietro, 25 febbraio – 16 maggio 2023

     

                      CITTÀ DEL VATICANO, 23 feb – Dal 25 febbraio fino al 16 maggio 2023 è in mostra al Museo della Basilica di San Pietro in Vaticano la pala d’altare di Ugo da Carpi con la Veronica che dispiega il velo del Volto Santo tra gli apostoli Pietro e Paolo. La mostra, che ha già avuto una precedente e più ampia edizione a Torino (Palazzo Madama, Museo Civico di Arte Antica, 16 giugno – 29 agosto 2022) a cura del Dott. Pietro Zander, è visibile al pubblico negli spazi espositivi della Sagrestia Vaticana ogni giorno negli orari di apertura della Basilica.

                          «Una piccola mostra, ma di grande importanza per fede e arte – spiega il Card. Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Vaticana -, che abbiamo voluto presentare in questo tempo di Quaresima per offrire a pellegrini e visitatori un’opportunità di riflessione e d’incontro: l’immagine della reliquia del Volto Santo custodita in San Pietro costituisce, infatti, un invito alla preghiera e un forte richiamo alla Basilica Vaticana, luogo di accoglienza per le donne e gli uomini che da ogni parte della terra giungono presso la tomba dell’Apostolo Pietro. L’esposizione della tavola di Ugo da Carpi nella cosiddetta “Sala di Sisto IV”, dove già fu ospitata tra 1784 e il 1925, è inoltre un primo passo di un processo di riqualificazione del Museo della Basilica di San Pietro presso la Sagrestia Vaticana. Un museo che, nella prospettiva del Giubileo del 2025, cinquant’anni dopo la sua inaugurazione, avrà uno spazio
    dedicato a piccole esposizioni temporanee, che significativamente hanno inizio con la presentazione della pala d’altare del Volto Santo».

                     Protagonista dell’esposizione vaticana è la tavola realizzata da Ugo da Carpi alla vigilia del Giubileo del 1525 per l’altare del Volto Santo nell’antica basilica: una pala d’altare “fata senza penello”, come è scritto dall’autore accanto alla firma e come riferisce Giorgio Vasari che la vide insieme a Michelangelo.

                «L’opera è unica nel suo genere – prosegue il Card. Gambetti – perché eseguita non con l’arte della pittura, ma con la tecnica della stampa a matrici sovrapposte di cui l’intraprendente e geniale artista carpigiano fu il più apprezzato maestro dell’epoca. Più che un dipinto potrebbe infatti essere considerata una stampa a colori su tavola. Una pala d’altare che potremmo definire “acheropita” in sintonia con il Santo Volto di Nostro Signore che rimase impresso, secondo la tradizione, sul velo della Veronica – “Vera – icona” custodito in San Pietro».

                Attraverso una serie di pannelli esplicativi il visitatore potrà cogliere in questa mostra lo straordinario interesse di quest’opera d’arte, giunta a noi con un aspetto fortemente alterato a causa delle tormentate vicissitudini conservative subite dalla tavola nel corso di quasi cinque secoli. Per questo motivo viene esposta accanto alla pala cinquecentesca una “copia di studio” a grandezza naturale dove sono stati riproposti i perduti colori e i chiaroscuri originali. Una copia “eloquente” realizzata con il sostegno di Fondazione Torino Musei dalla Prof.ssa Lorenza D’Alessandro per l’esposizione di Torino e condivisa con la Papale Basilica di San Pietro in occasione di questa mostra.

              Dal Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama provengono anche i pannelli della mostra che descrivono la pala d’altare del Volto Santo e ne raccontano la storia, la tecnica d’esecuzione, lo stato di conservazione e le importanti indagini diagnostiche realizzate in sinergia con i Laboratori di Ricerche Scientifiche dei Musei Vaticani.

  • LE CHIAVI DELLA CITTÀ NEI CAPOLAVORI DI PALAZZO MADAMA

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

    Sala Senato
    Piazza Castello – Torino
     

    24 febbraio – 10 aprile 2023

     

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, dal 24 febbraio al 10 aprile 2023, un inedito sguardo sulle sue collezioni civiche e la loro storia attraverso una selezione di opere emblematiche, in un percorso che accompagna il visitatore da La porta della Città nella Corte Medievale a Le chiavi della Città nella Sala del Senato: chiavi reali e allegoriche, che consentono di aprire la porta di Torino e poi svelarne l’animo attraverso quanto nel tempo si è deciso di conservare, poiché le opere non vanno solo viste, ma anche guardate.

    “Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.

    È questa la definizione di Museo approvata a Praga il 4 agosto 2022 dall’Assemblea Generale Straordinaria di ICOM – International Council of Museums. Una definizione cui Palazzo Madama sta dando concreta applicazione con quanto programmato negli spazi della Corte Medievale e negli ambienti del piano nobile, in un processo di sviluppo di cittadinanza attiva iniziato nel 2022, che prosegue con progetti allestitivi, incontri e dialoghi a restituire il tessuto connettivo della Torino contemporanea, oltre a vedere la genesi di un preciso progetto espositivo in Sala Senato.

    Il 4 giugno 1863 nasce il Museo Civico di Torino e fin dal 1878 gli viene dato un compito preciso: testimoniare la storia della città di Torino e la sua evoluzione nei millenni attraverso un percorso inevitabilmente intessuto sulla grande storia dell’artigianato artistico, quello che dà vita alle cosiddette arti applicate.

    Se il percorso non può che principiare dall’elemento simbolico di questo passaggio – l’esposizione delle chiavi e della mazza della Città di Torino – da qui si procede in un racconto che intesse capolavori paradigmatici e opere che, pur essendo di rilievo assoluto, appaiono da secoli avvolte in una sorta di cono d’ombra, poco percepite nella loro eccezionalità.

    Un viaggio dipanato dalle parole chiave della definizione di Museo dell’ICOM.

    Ecco allora il Tesoro di Desana, abitualmente conservato nella Torre dei Tesori ipogea di Palazzo Madama: uno dei più straordinari complessi italici di gioielli del periodo posteriore al 476 d.C, capolavori fondamentali nell’evidenziare l’altissima qualità dell’arte europea allo spegnersi dell’epoca tardo antica, oltre che testimonianza della guerra fra Bisanzio e gli Ostrogoti, una delle tante microstorie che hanno fatto la Storia. Per quasi 1.400 anni sepolto, ritrovato arando un campo, e scoprendosi così l’amore tra un nobiluomo romano, Stefano, e una gentildonna ostrogota, Valatrudi: una coppia singolare, nell’Italia di Teodorico.

    Segue la sala dedicata al Piacere, alla contemplazione e alla visione con la capacità di indagare l’Io, l’intima essenza dell’uomo di Antonello da Messina, artefice di un’opera che anticipa di una generazione i ritratti di Leonardo, segnando inequivocabilmente il valore di un’arte e le primogeniture d’invenzione e ruoli.

    L’ambiente connesso al Ricercare è consacrato a Filippo Juvarra, artefice della trasformazione di Torino in capitale e qui protagonista attraverso una selezione dei 644 fogli in cui il grande architetto sviluppa costantemente ogni dettaglio, in uno studio che dalle prime idee e pensieri si articola in schizzi, rilievi e progetti che deflagrano in vedute di fantasia, scenografie e ornati. Si potranno ammirare il disegno della facciata di Palazzo Madama – ora oggetto di un complesso restauro – e i fogli dedicati alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, presentata con un magnifico modello in scala 1:500.

    La sala dedicata al Collezionare è dedicata al principale artefice delle collezioni civiche e del loro preciso indirizzo nell’ottica di museo d’arti applicate: quell’Emanuele Taparelli d’Azeglio che, da ministro plenipotenziario italiano a Londra, ove sarà artefice della fondazione di club quali il Fine Arts Club e il celebre Burlington Club, rientrato a Torino donerà non solo le proprie raccolte di porcellane, maioliche e vetri dipinti e dorati, ma avrà la volontà di fare della propria passione privata una missione civile. Accanto alla sua figura quella di uno dei grandi donatori di opere extraeuropee: con Zaverio Calpini giunge a far parte delle collezioni del Museo Civico un formidabile nucleo di opere provenienti dagli stati messicani del Veracruz e del Tabasco, culla nel periodo pre-classico della ‘cultura-madre’ di tutta la Mesoamerica, capace con la sua arte di influenzare le successive civiltà dell’area. Un insieme che, al di là dell’eccezionale valore storico-artistico, pone oggi molte domande sul ruolo di un Museo civico occidentale, cui si sta cercando di dare risposta con i progetti in Corte Medievale.

    Nella sezione successiva, quella dell’Educare, si è deciso di porre al centro l’ebanisteria piemontese del Settecento e la straordinaria fortuna delle opere di Pietro Piffetti, in cui perizia tecnica e fantasia inventiva si uniscono con risultati di estrema eleganza, mostrando quanto sia complessa l’esecuzione dei suoi capolavori e quale ruolo educativo abbia ancora la bottega. Si fa riferimento anche ai materiali usati dall’artista, narrando la provenienza dei legni, in molti casi esotici: dalle conchiglie importate dal Golfo Persico e dal Mar Rosso alla tartaruga dall’Oceano Indiano e dai Caraibi fino alla madreperla dalla costa occidentale dell’India.

    La conclusione non può che essere in due sale: quella del Conservare, consacrata all’eccezionale figura di Vittorio Viale, uno tra i massimi direttori museali del Novecento – e alla sua tutela del patrimonio torinese –  giunto a salvaguardare le ringhiere cadute nei bombardamenti di Torino: capolavori esse stesse dell’arte del ferro piemontese; e quella del Condividere, del donare: poiché è sulle donazioni che si è fatto il Museo civico, cui è stata data un’anima da ogni cittadino, da ogni torinese che in esso ha visto il prosieguo della propria storia, della propria memoria, della propria identità.

     

     

    INFO UTILI:

    SEDE ESPOSITIVA E DATE  
    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
    piazza Castello, Torino
    24 febbraio – 10 aprile 2023
    ORARI 
    Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00.
    Martedì chiuso
    Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
    BIGLIETTI  

    Incluso nel biglietto di ingresso al museo: intero € 10,00 | ridotto € 8,00                                                        Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card

    INFORMAZIONI

    palazzomadama@fondazionetorinomusei.it  – t. 0114433501                     www.palazzomadamatorino.it

    PRENOTAZIONI
    011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com
    PrevenditaTicketone.it

                                                     

  • Leonardo da Vinci intuì il segreto della gravità prima di Newton

     

    AGI – Artista ma anche uomo di scienza. Quando Leonardo da Vinci non dipingeva o immaginava macchine volanti “rifletteva sui misteri della gravità”, scrive il New York Times, che racconta come s’è scoperto che Leonardo abbia fatto esperimenti dettagliati per far luce sulla legge di gravità “un secolo prima di Galileo e circa due secoli prima di Newton”.

    Un nuovo studio sulle sue idee originali e sulle sue sperimentazioni gravitazionali è stato infatti pubblicato all’inizio del mese sulla omonima rivista “Leonardo”, che mette in evidenza come egli fosse “un uomo determinato a trovare una ferrea legge della natura per far luce sulla dinamica complessiva della caduta degli oggetti”. Dice a questo proposito Z. Jane Wang, professoressa di fisica alla Cornell University, che ha studiato alcune delle analisi pionieristiche di Da Vinci, che “non è sufficiente” definire come un artista poliedrico perché semmai è stato “la quintessenza” del Rinascimento e “si beava della rinascita non solo dell’arte e della letteratura, ma anche della scienza e delle esplorazioni”.

    Un pensatore moderno

    Racconta il professor Morteza Gharib, docente di aeronautica al California Institute of Technology e autore dei nuovi studi su Leonardo, che ne fanno un pensatore moderno molto avanti nel tempo, d’aver appreso dei suoi esperimenti sulla gravità “mentre esaminava una versione online del Codice Arundel”, dal nome del collezionista britannico conte di Arundel, che lo aveva acquistato all’inizio del XVII secolo. Da Vinci “decifrò centinaia di carte tra il 1478 e il 1518, tra i 26 e i suoi 66 anni, l’anno prima della morte. I documenti ora sono alla British Library”. La collezione presenta la sua famosa scrittura inversa, da leggersi allo specchio, nonché diagrammi, disegni e testi che coprono una vasta gamma di argomenti dell’arte e della scienza.

    Tuttavia, ciò che ha attirato l’attenzione di Gharib è quel che egli stesso chiama “un triangolo misterioso” nella parte alta di pagina 143, la cui originalità risiede nel modo in cui lo schizzo di Leonardo “mostra una brocca che, versando dal beccuccio, produce una serie di cerchi che formavano l’ipotenusa del triangolo”. Così Gharib ha utilizzato un programma per computer per capovolgere il triangolo e la scrittura all’incontrario e “improvvisamente, l’immagine statica ha preso vita. Potevo vederne il movimento”, esulta Gharib per la scoperta fatta.

    Annota a tale proposito in giornale: “Gli effetti della gravità sono generalmente visti come la caduta di qualcosa verso il basso, che si tratti di una palla o della mela di Newton”, ma osservando il disegno di Leonardo il dottor Gharib si è reso conto d’esser riuscito a scindere gli effetti della gravità in due parti che rivelavano un aspetto della natura normalmente tenuto nascosto”: il primo è stato osservare la naturale spinta verso il basso, il secondo quando chi reggeva la brocca l’ha spostata sulla traiettoria versando sabbia o altro”.

    Nel disegno, Leonardo annota dove era iniziato il movimento della brocca con la lettera A, e per mostrare il materiale in caduta aggiunge una serie di linee verticali che scendono dalla linea superiore del triangolo mentre la serie s’allunga man mano che il lanciatore si allontana sempre di più dal punto di partenza. “Le lunghezze crescenti definivano l’ipotenusa”, ciò che ha trasformato la natura nascosta della gravità “in progressioni visibili”.

  • THERESA WONG
    Performance nell’ambito della mostra Buddha10
    Domenica 26 febbraio 2023 ore 17.30
    MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

     

    Il nuovo appuntamento nell’ambito del public program della mostra Buddha10 al MAO Museo d’Arte Orientale è dedicato a Theresa Wong, che regalerà al pubblico un’interpretazione insolita, radicale e seducente, della musica classica contemporanea.

    La musica della compositrice, violoncellista e cantante Theresa Wong unisce musica classica, arti visive e teatro in composizioni innovative, spesso collaborative e improvvisate. “Harbors”, il suo album in collaborazione con Ellen Fullman, l’inventrice del Long String Instrument, ha avuto un grande successo di critica. Wong ha presentato il suo lavoro a livello internazionale in luoghi quali Fondation Cartier, Parigi; Café Oto, Londra; Fabbrica Europa, Firenze; Festival di Sidney; The Lab, San Francisco e The Stone a New York.

    Nel 2022 ha composto tre performance site-specific ispirate alle opere d’arte della collezione del San Francisco Asian Art Museum per la serie Sound/scapes.

    Il suo ultimo lavoro, “Practicing Sands”, è un album per violoncello e voce che sviluppa un vocabolario personale sul violoncello e documenta l’approccio personale di Wong all’utilizzo e al posizionamento dei microfoni come estensioni della composizione stessa.

    I biglietti sono disponibili esclusivamente presso la biglietteria del museo.
    Info e prenotazioni a eventiMAO@fondazionetorinomusei.it
    Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti (la tessera Abbonamento Torino Musei non dà diritto alla riduzione). Tutti i dettagli del public program sul sito.

     

    Prima del concerto, nello spazio dei giardini giapponesi, verrà proposta la performance “My Freedom”, curata da Vincenzo Di Federico e Lanxin Zheng, primo esito del Laboratorio di studio performativo proposto dal MAO in collaborazione con YizhongArt. Protagonisti dell’azione performativa sono i giovani studenti d’arte cinesi Cao Xiaoyu, Li Xinke, Liu Ruogu, Luo Siliang, Sun Yuancong, Zheng Yiwen. Si ringrazia l’Associazione degli Studenti e Studiosi Cinesi (ASSCAT) dell’Accademia di Belle Arti di Torino per aver promosso l’iniziativa.

  • 16 febbraio – 16 aprile 2023
    Michael Snow
    a cura di Elena Volpato

    Un film e un libro: Wavelength, 1967/2003 e Cover to Cover, 1975. Due opere, due capolavori della storia del cinema e del libro d’artista, perfette sintesi del pensiero visivo di Michael Snow (Toronto, 1928-2023), da poco scomparso, e della sua capacità di fare della pagina come del fotogramma uno spazio di verifica della nostra percezione.

    Snow dichiarò che Wavelength era il tentativo di sintetizzare in forma di puro spazio e tempo il suo sistema nervoso, le sue credenze religiose e le sue idee estetiche. La versione originaria, assunta immediatamente a paradigma del cinema strutturalista, si sviluppa in uno zoom a macchina fissa, girato nell’arco di un giorno e mezzo e trasformato in un montaggio di 45 minuti nei quali si parte dalla visione totale dell’interno di un loft per arrivare gradualmente a stringere sulla piccola foto di una superficie marina appesa sulla parete opposta alla cinepresa, tra quattro grandi finestre. Il procedere impassibile dello zoom è sottolineato dal crescendo di un suono elettronico di un’onda sinusoide, mentre all’immagine si frappongono l’uso di diversi filtri cromatici e alcune enigmatiche apparizioni di donne e uomini che agiscono nel loft senza divenire narrazione: gli accadimenti, anche se drammatici, si riducono a marginali accidenti rispetto all’asettica progressione dello sguardo macchinico. Nel 2003 Snow decise di realizzare una nuova versione contratta, intitolata WVLNT, presente in mostra e nella collezione della VideotecaGAM, dividendo l’opera originaria in tre segmenti temporali da 15 minuti e sovrapponendoli l’uno all’altro come si trattasse di riconoscere, nella apparente linearità della percezione visiva, il ruolo della prefigurazione e della memoria: il movimento attraverso lo spazio è fatto contemporaneamente di visione presente, di ricordo della percezione appena passata e di anticipazione dello spazio che stiamo per raggiungere. Ripiegare il tempo su se stesso concesse a Snow di riconoscere un’ancor più elevata complessità di quella forma filmica di puro spazio e tempo che aveva immaginato nel ‘67.

    A qualche anno di distanza dalla realizzazione di Wavelength, applicò la medesima lucidità di analisi spostando la propria attenzione dalla pellicola al libro e realizzando Cover to Cover per le edizioni del Nova Scotia College of Art and Design che in quegli anni andava raccogliendo i contributi di alcuni tra i più importanti artisti della nuova avanguardia. È un libro composto esclusivamente da un’ampia sequenza di fotografie comprese tra una prima di copertina che presenta una porta chiusa vista dall’interno di una stanza e una quarta di copertina che restituisce la visione esterna della medesima porta attraverso una fotografia che mostra, con alcuni segni di usura, la propria materialità di stampa. Tra quelle due immagini di inizio e fine, l’interno è un susseguirsi di attraversamenti spaziali e temporali colti contemporaneamente da due punti di vista contrapposti: davanti e dietro, dall’alto e dal basso, dritto e sottosopra, complicati da un continuo intercambiarsi di fotografie e fotografie di fotografie.

    L’esemplare di Cover to Cover in esposizione è stato recentemente acquisito dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per il Fondo Giorgio Maffei conservato nella collezione di libri d’artista della GAM. Accanto all’originale del 1975 il pubblico potrà sfogliare una riedizione dell’opera che Michael Snow pubblicò nel 2020.

    L’acquisizione e la mostra ribadiscono l’impegno congiunto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e della GAM nella valorizzazione del libro e del video d’artista.

     

    GAM
    Via Magenta 31, Torino
    Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì.
    La biglietteria chiude un’ora prima.

  • Il Nouveau Réalisme 

    Sabato 25 febbraio

    Al Castello di Miradolo, per la mostra Christo e Jeanne Claude. Projects l’incontro sul movimento artistico degli anni ’60 con Francesco Poli e i laboratori per famiglie Forchetta d’artista per creare un’opera d’arte con oggetti comuni

     

    La rivoluzione degli oggetti quotidiani: da Klein, Arman e César fino a Christo. Il Nouveau Réalisme è formato da un variegato insieme di artisti di vari paesi, tutti con personalità forti e originali, che contribuirono in maniera decisiva ad affermare la sperimentazione creativa, libera e spericolata. I suoi protagonisti, in uno stretto rapporto fra arte e vita, utilizzavano materiali extra-artistici prelevati dal contesto della realtà quotidiana e avevano un’attitudine ironica e critica nei confronti della società dei consumi.
    L’incontro sul Nouveau Réalisme, tenuto da Francesco Poli, rientra nel programma “Mezz’ora con…”, le conversazioni con gli esperti d’arte e i curatori sulle tematiche e sulle opere esposte nella mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects che espone disegni, collages, fotografie e video delle loro opere più famose, insieme ad opere di alcuni artisti del Nouveau Réalisme e della Land Art che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero.

    Ispirandosi alle opere di Yves Klein, Arman Spoerri e tutti gli altri artisti del Nouveau Réalisme che realizzavano opere d’arte usando oggetti comuni stravolti nelle forme e nei colori, sono in programma i laboratori “Forchette d’artista” – alle 10.30 per bambini 3/5 anni e alle 14.30 per bambini 6/10 anni – dove si imparerà a realizzare e colorare collage di forchette, bicchieri, mollette e… che più ne ha ne metta, perché qualsiasi oggetto può diventare un’opera d’arte.

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    INFO
    Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)
    Sabato 25 febbraio, ore 15.

     

    Il Nouveau Réalisme, un movimento internazionale negli anni ’60
    Con Francesco Poli
    Prenotazione obbligatoria. L’incontro è compreso nel biglietto di ingresso alla mostra
    Sabato 25 febbraio, ore 10.30 per bambini 3/5 anni, ore 14.30 per bambini 6/10 anni.

    Forchetta d’artista
    Prenotazione obbligatoria. Per i bambini fino ai 5 anni l’attività è gratuita. Dai 6 anni: 8 euro a bambino. Per gli accompagnatori l’attività è compresa nel biglietto di ingresso alla mostra.

    Biglietti:

    Mostra – 15 euro intero, 12 euro ridotto (gruppi, over 65, convenzioni), 10 euro ridotto 15-26 anni, 8 euro ridotto 6 – 14 anni, gratuito (0-5 anni, Abbonati Musei e Torino + Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori), 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, 4 euro ridotto scuole. Audio guida mostra 6 euro, incluso nel biglietto per i bambini fino a 14 anni kit didattico Da un metro in giù.
    Parco – 6 euro intero, 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, gratuito 0-5 anni, Abbonati Musei e Torino + Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori. Incluso nel biglietto audio racconto stagionale in cuffia per scoprire le ricchezze botaniche del Parco e le sue suggestioni romantiche. Il percorso cambia ad ogni stagione.
  • NOI, VOI, TUTTI

    ULTIMI GIORNI!
    Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030

    Sale Chiablese
    fino al 19 febbraio 2023

    Affrettatevi, la mostra è in chiusura!
    Ideata da Enrica Pagella, curata da Bruna Biamino e prodotta dai Musei Reali, la mostra Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 illustra i valori dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in un inedito viaggio fotografico dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta.
    200 scatti di Alessandro Albert, Dario Bosio, Fabio Bucciarelli, Francesca Cirilli, Alessandro De Bellis, Pino Dell’Aquila, Nicole Depaoli, Luca Farinet, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Matteo Montenero, Vittorio Mortarotti, Enzo Obiso, Paolo Verzone.

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    Chiamata alle Arti – Winter Edition
    Biblioteca Reale

    Il format Chiamata alle Arti, che per tutta l’estate ha proposto dialoghi nei Giardini Reali con esponenti della cultura, della scienza, dell’arte e dello spettacolo, si sposta fino a marzo nel Salone monumentale della Biblioteca Reale per intrecciare un dialogo con il pubblico fatto di storie, documenti autografi, manoscritti, libri rari o curiosi. Autori, studiosi, artisti, curatori si cimenteranno su questo palco inedito per avvicinare il pubblico alla letteratura italiana e più in generale al libro attraverso varie narrazioni, in un appuntamento fisso che si propone il giovedì, con ingresso gratuito.
    16 febbraio 2023
    Annamaria Bava, Gelsomina Spione e Vittoria Romani dialogano con Valentina Balzarotti sul volume Lorenzo Sabatini. La grazia nella pittura della Controriforma 23 febbraio, ore 17
    Milton incontra Galileo: tra storia e poesia.
    Elisa Panero dialoga con Franco Arato

    Informazioni e iscrizioni: mr-to.edu@cultura.gov.it
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    Storie dal tornio al Museo di Antichità
    Storie dal tornio. La ceramica del Museo di Antichità, ciclo a cura di Rosario Maria Anzalone.
    Il 16 febbraio, dalle 17 alle 18.30, incontro e laboratorio La ceramica dell’antica Cipro con Patrizia Petitti, per conoscere e approfondire le collezioni archeologiche dei Musei Reali.
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    Black History Month
    Biblioteca Reale
    15 – 28 febbraio

    In occasione del Black History Month, rassegna dedicata alla storia e alla cultura afrodiscendente, i Musei Reali presentano la mostra Uno sguardo alla storia coloniale del corno d’Africa attraverso gli album fotografici della Biblioteca Reale, visitabile dal 15 al 28 febbraio con ingresso gratuito da Piazza Castello 191.

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    Concorso ART BONUS 2023
    Vota il progetto dei Musei Reali

    I Musei Reali di Torino partecipano alla settima edizione del concorso Art Bonus con il progetto “Palazzo Reale 2019” – sviluppo strategico triennio 2019 – 2021, il Business Plan finalizzato alla valorizzazione del museo attraverso servizi di accoglienza arricchita, tra i quali spicca l’apertura del Palazzo Reale sette giorni su sette.
    La preferenza per il progetto va espressa sulla piattaforma.

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    MRTNext

    Mostra Dossier
    Vivere sull’acqua. Vita quotidiana nell’Età del Bronzo in Piemonte
    Museo di Antichità – Spazio Passerella
    16 febbraio – 31 ottobre 2023

    Gli insediamenti sull’acqua dell’Età del Bronzo risultano tra i più caratteristici e peculiari della storia del Piemonte antico. La mostra dossier offre un focus sulla vita di queste aree nell’arco alpino occidentale, testimonianza delle comunità preistoriche attive dal Neolitico all’Età del Ferro (tra il 5000 e il 500 a.C), e sull’utilizzo di risorse territoriali in rapporto all’ecosistema di riferimento.

    Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali

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    MRTOpen

    SMENS. La xilografia in rivista
    Biblioteca Reale
    fino al 25 marzo 2023

    L’esposizione ripercorre la lunga storia dell’arte xilografica e tipografica, attraverso il dialogo e il confronto tra alcune antiche edizioni illustrate della Biblioteca Reale e le tavole incise da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna, curatori e fondatori della rivista SMENS, e celebra l’ingresso nelle collezioni della Biblioteca Reale di Torino dell’intero corpus della rivista, donato dai due artisti

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    Rembrandt incontra Rembrandt
    Dialoghi in Galleria
    Galleria Sabauda, Spazio Scoperte
    fino al 16 aprile 2023

    La mostra può contare sul prestito di un capolavoro di Rembrandt raffigurante La cena in Emmaus conservato presso il Musée Jacquemart-André di Parigi, grazie alla consueta policy di scambio dei Musei Reali con importanti istituzioni italiane ed europee.
    É l’occasione per mettere a confronto il dipinto francese con il Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda, uno dei rarissimi quadri del maestro olandese presenti nelle collezioni nazionali italiane. In mostra sono presentati anche disegni e incisioni di Rembrandt provenienti dalla Galleria Sabauda e dalla Biblioteca Reale.

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    MRT Kids & Teens

    In maschera a caccia di maschere!
    Martedì 21 febbraio 2023
    ore 16 e ore 17
    Galleria Sabauda

    Una visita speciale per festeggiare insieme il martedì grasso, con una “caccia alla maschera” in Galleria Sabauda. Scopriamo insieme i personaggi più strambi e le feste carnevalesche raffigurate nei dipinti e negli arazzi del museo. E siccome non c’è Carnevale senza travestimento, Arlecchino aspetta bambini e bambine con le loro maschere preferite!

    Attività gratuita, compresa nel biglietto di ingresso ai Musei Reali
    Prenotazione obbligatoria.

    Informazioni e prenotazioni: mr-to.edu@cultura.gov.it

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    Attività
    con CoopCulture

    Gli operatori didattici e gli storici dell’arte CoopCulture vi aspettano per accompagnarvi  alla scoperta degli spazi e delle collezioni dei Musei Reali.

    Benvenuto a Palazzo!

    Le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria.

    Le Cucine Reali, l’Appartamento della Regina Elena

    Uno speciale percorso condotto da un esperto alla scoperta di sale e ambienti eccezionalmente aperti al pubblico.

    Future for Bees

    Una visita speciale dedicata al tema della sostenibilità.
    Tutti i partecipanti all’attività riceveranno una BeeBox in omaggio e una parte del ricavato dalla vendita della visita verrà utilizzato da 3Bee per supportare le api mellifere.

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    Audioguida Kids

    E’ possibile visitare Palazzo Reale, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità con curiosi personaggi pronti a raccontare le loro coinvolgenti storie grazie all’Audioguida Kids, realizzata dai Servizi Educativi dei Musei Reali in collaborazione con CoopCulture. Lungo il percorso sono presenti dei QR-code da scansionare per ascoltare gratuitamente le tracce audio pensate per i giovanissimi visitatori, per un’esperienza di visita coinvolgente e divertente (età consigliata: 5/12 anni).

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    MRT SHOP

    Il ricordo di una visita emozionante, un pensiero da regalare e regalarti: al Musem Shop dei Musei Reali di Torino troverai il libro o l’oggetto giusto per portare a casa un pezzo da collezione.

    Da oggi MRT Shop è anche on-line

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    LiveCulture

    Nasce LIVECulture, da oggi è possibile visitare i Musei Reali anche a distanza, estendendo l’esperienza di visita nel tempo e nello spazio.
    Non si tratta di un tour registrato, ma di una vera visita immersiva e interattiva, con immagini fotosferiche a 360° ad altissima risoluzione, guidati da operatori didattici dal vivo, a cui è possibile accedere in pochi semplici passi. Ideata e realizzata da CoopCulture in collaborazione con la start up ad alto contenuto innovativo Twiceout, la piattaforma è dedicata agli studenti di ogni ordine e grado.
    Sono disponibili due percorsi in italiano, inglese e francese​:
    – Musei delle meraviglie: un viaggio nell’arte e nell’archeologia lungo tre chilometri, tra reperti, splendidi dipinti, antichi disegni e i Giardini.
     Invito a Palazzo: il Palazzo Reale e la Cappella della Sindone sono tra i protagonisti di una visita a volo d’uccello che attraversa nobili gallerie, sale solenni e appartamenti fastosi, fino alle cucine del Re.Per maggiori informazioni e dettagli, visitare il sito www.liveculture.it; per le scuole il costo è di 90 euro a classe (per prenotazioni: edu@coopculture.it); 130 euro per i gruppi con massimo 15 partecipanti (per prenotazioni: tour@coopculture.it).

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    MRT EASY LISTENING
    MRT, App ufficiale dei Musei Reali
    MRT è l’App ufficiale dei Musei Reali di Torino, progettata e sviluppata da CoopCulture per accompagnare il visitatore prima, durante e dopo la visita. È multilingua (italiano e inglese, audioguide in italiano, inglese e francese) e propone contenuti free e contenuti premium.
  • FRIDA KAHLO e DIEGO RIVERA
    Padova, Centro Culturale Altinate San Gaetano
    14 febbraio – 4 giugno 2023

     

    Conferenza e vernice
    FRIDA KAHLO e DIEGO RIVERA
    Padova, Centro Culturale Altinate San Gaetano
    14 febbraio – 4 giugno 2023

     

    Martedì 14 febbraio, ore 12
    Padova, Centro culturale San Gaetano
    Via Altinate 71

     

    Intervengono:
    Sergio Giordani, Sindaco
    Assessore Colasio, Assessore alla Cultura
    Massimo Vitta Zelman, Presidente Skira
    Simone Todorow, CEO Mondo Mostre
    Daniela Ferretti, Curatrice.
  • SPECIALE SAN VALENTINO

    Martedì 14 febbraio, per tutti coloro che si presenteranno in coppia,
    SPECIALE TARIFFA SAN VALENTINO: paga 1, entrano in 2
    Giovedì 16 febbraio, ore 18.00
    AMOR SACRO AMOR PROFANO
    Visita a tema per i possessori dell’Abbonamento Musei
    In occasione della festa di San Valentino, giovedì 16 febbraio, alle ore 18.00, il Museo Accorsi-Ometto propone una visita a tema che, attraverso racconti, aneddoti e ricette, porterà alla scoperta delle storie d’amore, dei tradimenti e degli intrighi di famosi personaggi storici e letterari.
    I protagonisti delle opere esposte nella mostra RINASCIMENTO PRIVATO e degli oggetti della collezione permanente del Museo saranno lo spunto per raccontare le suggestive figure di Eloisa e Abelardo, Erec ed Enide, Cyrano de Bergerac, Casanova, Madama Pompadour e Napoleone Bonaparte.
    Un viaggio nel tempo per parlare d’amore, passione, infedeltà e rappacificazioni.
    COSTO: € 6,00 per i possessori dell’Abbonamento Musei
    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: abbonamentomusei.it
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    LA MOSTRA E’ PROROGATA
    FINO AL 26 FEBBRAIO
    RINASCIMENTO PRIVATO. DA SPANZOTTI A DEFENDENTE FERRARI NELLE COLLEZIONI PIEMONTESI
    A cura di Serena D’Italia, Luca Mana Vittorio Natale
    Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto
    FINO AL 26 FEBBRAIO 2023
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    ORARI
    Martedì, mercoledì e venerdì 10.00-18.00 │ Giovedì 10.00-20.00 │ Sabato, domenica e festivi 10.00-19.00 │ La biglietteria chiude mezz’ora prima.
    Lunedì chiuso
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    TARIFFE
    BIGLIETTO UNICO
     (comprensivo di visita alla collezione permanente): intero € 12,00; ridotto € 10,00
    RIDOTTO: fino a 26 anni; over 65; convenzioni; insegnanti
    GRATUITO: fino a 12 anni; possessori Abbonamento Musei, Torino + Piemonte Card e tessera ICOM; diversamente abili; giornalisti
    RIDOTTO SPECIALE SINGOLI: € 3,00 da martedì a venerdì 13 – 14; giovedì 18 – 20
    RIDOTTO SPECIALE INSEGNANTI: € 6,00
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    VISITE GUIDATE  
    Giovedì ore 18.30 │ Sabato e domenica ore 11.30 e 17.30
    COSTO: € 4,00 oltre al biglietto d’ingresso
    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: 011 837 688 int. 3  oppure e-mail
  • IL FILO DEL RINASCIMENTO, QUANDO L’ABITO FA IL MONACO

    conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa

    mercoledì 15 febbraio 2023
    ore 17

    Palazzo Madama – Sala Feste
    piazza Castello, Torino

     

     

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, mercoledì 15 febbraio alle ore 17, la conferenza di Giovanni Carlo Federico Villa dal titolo Il filo del Rinascimento, quando l’abito fa il monaco.

    I drappi d’oro e di seta capaci di ammantare della loro bellezza e opulenza un secolo d’arte veneziana. Una singolare lettura del ruolo dei tessuti auroserici nella pittura veneta tra Quattro e Cinquecento, in un percorso visivo che dall’arte muranese della bottega dei Vivarini si svolge attraverso i parati a fresco di Andrea Mantegna per sostanziarsi nelle tavole dei Bellini e nelle tele di Tiziano, Tintoretto e Veronese per deflagrare in ultimo nel colore di Giambattista Tiepolo. Un viaggio alla scoperta del ruolo fondamentale dei tessuti per la creazione dell’immaginario della Serenissima Repubblica.

    L’incontro  è il primo del nuovo ciclo di appuntamenti, legati al recente riallestimento della Sala tessuti del museo, per approfondire la conoscenza dell’arte della tessitura e del ricamo, oltre all’evoluzione della moda e del costume tra XVI e XX secolo.

    Ingresso libero fino a esaurimento posti.
    Prenotazione consigliata:  t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it 
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