Categoria: Arte e Dintorni

  • Gennaio al MAO

    LE MOSTRE

    Inaugurazione aperta al pubblico
    venerdì 20 gennaio ore 18
    Il canto del capro. Installazione di GianMarco Porru.
    20 gennaio – 26 febbraio 2023.
    Tutti i dettagli sul sito.
    Buddha10. Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista.
    Fino al 3 settembre 2023.
    Tutti i dettagli sul sito.
    ___________________________________________________________
    Devotion stories
    performance nell’ambito della mostra Buddha10

    21 e 22, 28 e 29 gennaio dalle 11 alle 13 e dalle 14.30 alle 17

    Devotion stories è la prima di una serie di iniziative del Progetto Yizhong, una performance realizzata da Vincenzo Di Federico, Ailing Yi e Lanxin Zheng che si attiverà più volte negli spazi della mostra Buddha10 .
    I visitatori potranno partecipare gratuitamente all’evento, che offrirà nuove suggestioni e spunti di riflessione sulla mostra.
    Ingresso in mostra secondo le tariffe consuete.
    Maggiori info sul sito
    ___________________________________________________________

    Visita guidata in mostra con il direttore

    sabato 21 gennaio ore  17.30
    Ultimi posti disponibili.

    Davide Quadrio, direttore del MAO e co-curatore della mostra, conduce una visita guidata speciale alla scoperta di Buddha10.

    Costo: 20€ a persona.
    Durata: 1h30.
    Prenotazione obbligatoria.
    ________________________________________________________________
    PUBLIC PROGRAM EVOLUZIONI SONORE
    nell’ambito della mostra Buddha10
    martedì 24 gennaio ore 18.30
    DIASPORAS NOW: RIEKO WHITFIELD + MICAELA TOBIN (WHITE BOY SCREAM)
    Conversazioni e narrazioni alternative su identità migranti, background intersezionali, decolonizzazione, self-empowerment, cura e supporto reciproco.
    mercoledì 25 gennaio ore 18.30
    CHINABOT: JPN KASAI & NEO GEODESIA
    Una serata con Chinabot, collettivo che vuole cambiare la discussione sulla musica asiatica. Canti Khmer, samples di karaoke, musica popolare giapponese, juke e batteria metal.
    Gli incontri si terranno in inglese. Info e prenotazioni a eventiMAO@fondazionetorinomusei.it

    Tutti i dettagli sul sito.

    ___________________________________________________________

    ATTIVITÀ  PER FAMIGLIE

    domenica 15 gennaio ore 16
    IL SOLE, IL SESAMO, GLI AQUILONI.
    La festa indiana di Makar Sankranti
    Tutti i dettagli QUI
    domenica 29 gennaio ore 16 
    FESTEGGIAMO INSIEME IL CAPODANNO CINESE
    Tutti i dettagli QUI

     

  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    13-19 gennaio 2023

     VENERDI 13 GENNAIO

    Venerdì 13 gennaio ore 16.30
    UN GIORNO A CORTE
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    Galateo, abitudini e socialità tra cerimoniali e protocolli “regali”. Sarà come essere invitati a pranzo dalla Regina. La visita guidata si propone proprio questo: raccontare usi, abitudini e costumi a corte. Quali menù si proponevano agli invitati? Quale abito avrebbe scelto una giovane contessa per partecipare al cerimoniale di corte? Quanti e quali inchini avrebbe dovuto rivolgere alla sovrana? Come attenersi perfettamente alle regole del protocollo?
    Visitando le sale della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, che, con il loro allestimento ben evocano i fasti del momento, si sveglieranno le consuetudini, i divertimenti e i passatempi dei sovrani al tempo di Margherita.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 0115211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

     

     SABATO 14 GENNAIO

    Sabato 14 gennaio ore 11
    MARGHERITA IN MUSICA
    Palazzo Madama – il concerto del sabato con l’orchestra del Liceo Classico Musicale Cavour

    Nell’ambito del progetto Quattro scuole per una Regina, ideato dai Servizi Educativi di Palazzo Madama in occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, le classi della sezione musicale del Liceo C. Cavour di Torino propongono una serie di concerti che immergerà il pubblico nelle musiche più amate dalla Regina Margherita, grande appassionata di musica fin dalla giovinezza: per tutta la sua vita praticò quest’arte e promosse in Italia la conoscenza della musica da camera e sinfonica, e di Beethoven in particolare, come testimonia questa sua frase: “Ho un culto per Beethoven, è così grande e sempre nuovo, mi sembra proprio di stare presso Dante e Shakespeare!”.

    Il programma presenterà ascolti tratti dalla musica europea, in un excursus che va dal Barocco all’Ottocento.

    Prossimi appuntamenti

    • 21 gennaio 2023 ore 11 e ore 15
    • 28 gennaio 2023 ore 15
    Info: tutti i concerti si terranno al primo piano del museo, nella Sala Feste
    Ingresso gratuito
    Prenotazionemadamadidattica@fondazionetorinomusei.it ; 0114429629

     

    Sabato 14 gennaio ore 16:30
    ALCHIMIE – MERCURIO / MERCURIO – Intelligenza, apprendimento, agilità
    GAM – Visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino Arte e musica: c’è alchimia migliore? Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i musei della Fondazione Torino Musei ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.
    MERCURIO / MERCURIO – Intelligenza, apprendimento, agilità
    Mercurio è sia il pianeta più interno del sistema solare e il più vicino al Sole, sia un elemento chimico dal caratteristico color argento, ma è anche il dio alato messaggero degli dei, protettore dei viaggi e dei viaggiatori, della comunicazione, dell’ingegno della divinazione. La visita presso la GAM, propedeutica al concerto dell’Orchestra Filarmonica di Torino, non potrà che iniziare quindi dallo spazio, con la contemplazione dell’opera Anni Luce di Giulio Paolini, e seguire le varie sfaccettature di Mercurio (pianeta, elemento chimico e divinità),  sulle orme dell’artista metafisico Giorgio De Chirico, profondamente legato al mondo classico così come il fratello Alberto Savinio, fino ad arrivare a personalità come Gilberto Zorio e Mario Merz con le loro luci alchemiche.

    Visita guidata a pagamento. Costo: 6 euro per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta e Torino Piemonte Card).

    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9 –  17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com • è possibile effettuare l’acquisto anche on-line

     

    DOMENICA 15 GENNAIO

    Domenica 15 gennaio ore 16
    IL SOLE, IL SESAMO, GLI AQUILONI. La festa indiana di Makar Sankranti
    MAO – attività per famiglie

    Passeggiando tra le statue provenienti dall’India e dal Sud-est asiatico, tra rappresentazioni di figure e miti dell’Induismo, scopriremo come si festeggia in diverse parti dell’India – e non solo – la prima festa dell’anno, quando il sole entra nel segno zodiacale del Capricorno e la primavera si avvicina. Nell’attività di laboratorio si potrà sperimentare come costruire un aquilone.

    Costo: bambini € 7 per l’attività, adulti accompagnatori ingresso ridotto alle collezioni permanenti.

    Prenotazione obbligatoria  al 01144369227-8 – maodidattica@fondazionetorinomusei.it

    Domenica 15 gennaio ore 15
    APPUNTI DI PAESAGGIO
    GAM – attività per le famiglie sulla mostra Ottocento
    Il percorso in mostra permette di riflettere sul ruolo della pittura di paesaggio da metà dell’Ottocento fino ai primi del Novecento. Durante la visita guidata gli adulti avranno modo di approfondire l’evoluzione del paesaggio da semplice fondale a contorno di scene storiche e brani di genere, a soggetto autonomo e centrale, a luogo suggestivo ricco di scambi emozionali con chi lo vive e lo ammira, a strumento di sperimentazioni scientifiche.
    Contemporaneamente i bambini, attraverso una più ridotta selezione di opere, vedranno come il paesaggio diventi luogo che accoglie sensazioni, emozioni personali e spunto per ragionare sulle nuove teorie del colore e della luce e in laboratorio realizzeranno un personale taccuino di paesaggi utilizzando diverse tecniche pittoriche.
    Costo visita adulti: euro 6 più biglietto di ingresso al museo ridotto (ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta)
    Costo bambini: euro 7 (ingresso gratuito al museo)

    Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    LUNEDI 16 GENNAIO

    Lunedì 16 gennaio ore 17.30
    IL MIO MEDIOEVO. IL NOSTRO MEDIOEVO
    Biblioteca civica Cesare Pavese, via Candiolo 79 – appuntamento conclusivo del ciclo di incontri Miniature rivelate a cura dei lettori delle Biblioteche civiche
    Il Medioevo fa da sfondo a diversi romanzi della letteratura occidentale: da Il nome della rosa di Umberto Eco, I pilastri della Terra di Ken Follett, Notre-Dame de Paris di Victor Hugo o il più recente La Cattedrale del mare di Ildefonso Falcones. Ogni partecipante potrà proporre al gruppo il proprio libro del cuore, selezionando e leggendo ad alta voce la pagina o i passaggi che maggiormente ha amato.

    Così si conclude il ciclo di incontri Miniature rivelate, organizzato da Palazzo Madama in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, dedicato ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.

    Ingresso libero fino a esaurimento posti

     

    MERCOLEDI 18 GENNAIO

    Mercoledì 18 gennaio ore 15 e 17.30
    IL MIO MEDIOEVO. IL NOSTRO MEDIOEVO
    Biblioteca civica don Lorenzo Milani, via dei Pioppi 43 (ore 15); Biblioteca civica Villa Amoretti, corso Orbassano 200 (ore 17.30) – appuntamento conclusivo del ciclo di incontri Miniature rivelate a cura dei lettori delle Biblioteche civiche
    Il Medioevo fa da sfondo a diversi romanzi della letteratura occidentale: da Il nome della rosa di Umberto Eco, I pilastri della Terra di Ken Follett, Notre-Dame de Paris di Victor Hugo o il più recente La Cattedrale del mare di Ildefonso Falcones. Ogni partecipante potrà proporre al gruppo il proprio libro del cuore, selezionando e leggendo ad alta voce la pagina o i passaggi che maggiormente ha amato.
    Così si conclude il ciclo di incontri Miniature rivelate, organizzato da Palazzo Madama in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, dedicato ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.
    Ingresso libero fino a esaurimento posti

     

    Mercoledì 18 gennaio ore 18
    DIALOGO TRA GIORGIO GRIFFA E RICCARDO PASSONI
    GAM – incontro con l’artista
    Il Dipartimento Educazione GAM organizza l’incontro con uno degli artisti protagonisti della venticinquesima edizione di Luci d’Artista. Giorgio Griffa, maestro riconosciuto a livello internazionale che è stato recentemente celebrato con una retrospettiva dal Centre George Pompidou di Parigi, dialogherà in Sala 1 con il Direttore della GAM Riccardo Passoni.
    Il progetto Farsi Universo si è sviluppato, durante le settimane di accensione delle Luci d’Artista, intorno alla nuova installazione luminosa AZZURROGIALLO di Giorgio Griffa nei giardini di piazza Cavour: miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo che appaiono come un flusso di energia luminosa. Il passaggio coperto dalle luminarie evoca la Notte stellata di van Gogh, come in altri cicli pittorici di Griffa in cui la ricerca analitica sul segno si carica di rimandi ai grandi maestri dell’arte di ogni tempo.
    Farsi Universo ha previsto – oltre alla formazione dedicata agli insegnanti dell’I.C. Niccolò Tommaseo con un workshop guidato dal monaco zen Raf Chigyo Ianzano e un laboratorio per la progettazione e realizzazione dell’attività con le dieci classi coinvolte – un laboratorio di Maschera Neutra a cura dell’Associazione Teatro e Società coordinati da Claudio Del Toro con performance finale e infine, in collaborazione con la Fondazione Cantabile, un incontro tra più gruppi corali, da quelli più esperti come Cantabile Fabbricadivoci e CantabiLAB al coro PoliEtnico del Politecnico di Torino.
    Ciascuno degli eventi ha radunato in piazza Cavour sotto il cielo stellato di Giorgio Griffa centinaia di ragazzi e famiglie che si sono ritrovati insieme ai cittadini del quartiere e non solo.
    Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili 
    Info www.gamtorino.it    
     Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

     

    Mercoledì 18 gennaio ore 18:00
    DIALOGO TRA GIORGIO GRIFFA E RICCARDO PASSONI
    GAM Torino via Magenta, 31 Sala 1
    Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

     

    Il Dipartimento Educazione GAM organizza l’incontro con uno degli artisti protagonisti della venticinquesima edizione di Luci d’Artista. Giorgio Griffa, maestro riconosciuto a livello internazionale che è stato recentemente celebrato con una retrospettiva dal Centre George Pompidou di Parigi, dialogherà in Sala 1 con il Direttore della GAM Riccardo Passoni.

    Il progetto Farsi Universo si è sviluppato, durante le settimane di accensione delle Luci d’Artista, intorno alla nuova installazione luminosa AZZURROGIALLO di Giorgio Griffa nei giardini di piazza Cavour: miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo che appaiono come un flusso di energia luminosa. Il passaggio coperto dalle luminarie evoca la Notte stellata di van Gogh, come in altri cicli pittorici di Griffa in cui la ricerca analitica sul segno si carica di rimandi ai grandi maestri dell’arte di ogni tempo.
    Farsi Universo ha previsto – oltre alla formazione dedicata agli insegnanti dell’I.C. Niccolò Tommaseo con un workshop guidato dal monaco zen Raf Chigyo Ianzano e un laboratorio per la progettazione e realizzazione dell’attività con le dieci classi coinvolte – un laboratorio di Maschera Neutra a cura dell’Associazione Teatro e Società coordinati da Claudio Del Toro con performance finale e infine, in collaborazione con la Fondazione Cantabile, un incontro tra più gruppi corali, da quelli più esperti come Cantabile Fabbricadivoci e CantabiLAB al coro PoliEtnico del Politecnico di Torino.
    Ciascuno degli eventi ha radunato in piazza Cavour sotto il cielo stellato di Giorgio Griffa centinaia di ragazzi e famiglie che si sono ritrovati insieme ai cittadini, del quartiere e non solo.

  • TEXTILES ARE BACK

    La nuova Sala tessuti di Palazzo Madama

    Palazzo Madama – secondo piano
    Piazza Castello – Torino

    dal 21 dicembre 2022

    Dal 21 dicembre 2022 più di 50 opere della collezione di tessuti e moda di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, che comprende circa 4.000 manufatti ed è tra le più importanti in Italia, tornano a essere esposte nella sala a esse dedicata al secondo piano del museo. L’allestimento, che riproporrà a rotazione nuove opere della raccolta, andrà mutando periodicamente, così da preservare la corretta conservazione dei beni.

    Ai frammenti copti in lino e lana lavorata ad arazzo – i più antichi del museo – provenienti da Antinoe, città del Medio Egitto fondata dall’imperatore Adriano, seguono i tessuti medievali, che documentano la magnifica produzione delle manifatture seriche del bacino mediterraneo e dei primi importanti centri manifatturieri italiani. Per molti secoli la produzione e la lavorazione della seta sono stati un segreto ben protetto dalla Cina, filtrato poi attraverso l’Asia centrale e l’Iran sasanide. Solo alla fine del VI secolo l’industria della seta si insedia nel Mediterraneo orientale bizantino e si estende poi verso occidente, seguendo l’espansione islamica. Le preziose stoffe di seta giungono allora nell’Europa cristiana quali doni diplomatici ed entrano nei palazzi imperiali e papali e nei tesori delle cattedrali come involucro delle sacre reliquie.

    Tra il XII e il XIII secolo la tessitura della seta ha inizio finalmente in Italia: a Venezia, a Lucca e a Firenze. I velluti italiani operati, lavorati con filati d’oro e d’argento, sono i tessuti più richiesti da ogni corte del Rinascimento. Ne vediamo a Palazzo Madama due esemplari eccellenti: un magnifico telo cremisi veneziano tagliato a due altezze, storicamente detto alto-basso, e un ampio frammento di velluto di seta rossa e oro filato dal tipico disegno tardo quattrocentesco dei fiori di cardo, già parte di una veste liturgica.

    Tre manufatti importanti illustrano l’arte del ricamo nel Cinquecento: la famosa tovaglia con la raffigurazione dei Quattro Continenti, attribuita alla ricamatrice milanese Caterina Cantoni, celebre tra i contemporanei per la raffinata tecnica del ricamo a doppio diritto e professionista, i cui lavori erano contesi dalle corti di tutta Europa; una tovaglia lavorata anch’essa in Italia, ma in ambito domestico, decorata da poetici motti d’amore e un repertorio di minuti disegni policromi di putti, delfini, manufede, leoni rampanti; infine, un vivace ricamo raffigurante la parabola delle Vergini sagge e delle vergini folli, ricamate in seta su fondo in lana con gli abiti delle donne della Svizzera tedesca della fine del XVI secolo, lavoro femminile originario della città di Sciaffusa.

    Affiancati nelle vetrine storiche della sala, teli da arredo e stoffe da abbigliamento raccontano il mutare del gusto decorativo nei secoli, con un focus sull’abbigliamento e sullo stile del XVIII secolo, quando i motivi bizarre, a pizzo, a isolotti, a meandri si avvicendano rapidamente, seguendo la moda dettata da Parigi e dalle manifatture lionesi, che detengono ormai la palma dell’eccellenza.

    Numerosi tra questi tessuti, esposti nelle sale del Museo Civico tra gli ultimi decenni del XIX e i primi del XX secolo, furono riprodotti in quegli anni da manifatture tessili italiane, in particolare dalla manifattura torinese Guglielmo Ghidini. Fondata nel 1865, vent’anni più tardi la Guglielmo Ghidini, Fabbrica di seterie e broccati d’oro, aveva stabilimento alla Barriera di Casale, sull’attuale piazza Gozzano, e dava lavoro a oltre trecento operai. Nel nuovo allestimento, Palazzo Madama espone alcune delle stoffe riproducenti modelli della sua collezione, per ricordare il ruolo che il Museo Civico, museo d’arte applicata all’industria, realmente svolse nei confronti delle attività produttive della città, a cui offrì opere di alto valore artistico che costituirono modello e fonte di ispirazione per riqualificare la produzione contemporanea.

    Dalla collezione di abiti e accessori di moda è esposta una scelta di capi, che spazia dal XVII secolo agli anni Venti del XX secolo. Alcuni di essi sono stati oggetto di restauro e di studio in anni recenti. La riapertura della sala è occasione per vedere ora un giuppone ricamato con i nodi di Casa Savoia, unico capo seicentesco – oggi conservato – riferibile con certezza al casato, un’andrienne confezionata con un ricchissimo lampasso lionese precedente la metà del Settecento, un abito femminile in stile Impero in leggerissima garza di seta e due briosi vestiti in stile Charleston di sartoria milanese. Per la prima volta è esposto anche un sorprendente banyan, veste da casa maschile, in seta dipinta in Cina e confezionata in Europa nel terzo quarto del Settecento. È presentato con un habit in velluto miniatura ricamato a fiori e diversi accessori maschili in una vetrina ambientata, che racconta il piacere del vestirsi e l’agio della vita dei gentiluomini nel secolo dei Lumi.

    All’attualissimo tema del riuso ci avvicina, infine, un interessante abito degli ultimi anni dello stesso secolo, che fu oggetto di un riadattamento per adeguarsi alle nuove esigenze di una neo-mamma ed essere comodo per l’allattamento.

    INFO UTILI:

    SEDE ESPOSITIVA E DATE                           Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
                                                                                     piazza Castello, Torino
                                                                                     Dal 21 dicembre 2022

     

    ORARI                                                                    Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00. Martedì chiuso
                                                                                      Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura

    BIGLIETTI                                                             Incluso nel biglietto di ingresso al museo: intero € 10,00 | ridotto € 8,00                                                                                    Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card

    INFORMAZIONI                                              palazzomadama@fondazionetorinomusei.it – t. 011 4433501  www.palazzomadamatorino.it

    PRENOTAZIONI                                                   011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com                                             Prevendita: Ticketone.it

     

     

  • Rembrandt incontra Rembrandt


    Dialoghi in Galleria

    Musei Reali, Galleria Sabauda – Spazio Scoperte
    14 dicembre 2022 – 16 aprile 2023

     

    Con la nuova mostra dossier Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria Musei Reali celebrano il genio del più grande maestro olandese del Seicento, con una selezione di ventidue opere tra dipinti, disegni e acqueforti allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda dal 14 dicembre 2022 al 16 aprile 2023. 

    Centro ideale dell’esposizione è La cena in Emmaus del Musée Jacquemart-André di Parigi, in prestito ai Musei Reali grazie alla policy di scambio adottata per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni culturali italiane ed europee. L’opera è posta a confronto con il Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda, uno dei soli tre dipinti dell’artista presenti nelle collezioni nazionali. 

    Le due opere, databili al 1629, sono rappresentative della fase giovanile di Rembrandt (Leida, 1606 – Amsterdam, 1669) e costituiscono significativi esempi della maestria del pittore nell’uso del colore, nella modulazione della luce e nella trasfigurazione poetica dei soggetti tratti dalla realtà quotidiana e dalla storia sacra.

    “La mostra propone un percorso sullo straordinario patrimonio legato al maestro olandese conservato ai Musei Reali – spiega la Direttrice Enrica Pagella – e intende portare all’attenzione del pubblico le ricche raccolte di arte fiamminga e olandese, che rappresentano una peculiarità, sia per consistenza, sia per qualità, nel panorama delle collezioni pubbliche italiane”.

    Nella tavola della Galleria Sabauda, acquisita nel 1866, la figura del vecchio addormentato è immersa in un’oscurità a tratti impenetrabile: soltanto il volto e le mani dell’uomo appaiono in piena luce, rischiarate dalla flebile brace del focolare. L’artista esalta i particolari, intensificandone l’effetto in modo volutamente irreale. Nella tela francese, la prodigiosa apparizione di Cristo agli apostoli è costruita sul contrasto tra le tenebre e la luce, che è anche luce mistica, immagine della rivelazione divina. 

    Nei due dipinti a confronto, la raffigurazione realistica dell’ambiente e dei personaggi, unita all’uso espressivo e simbolico della luce, richiama le innovazioni introdotte da Caravaggio nella pittura sacra nel primo decennio del Seicento, prontamente recepite nelle scuole pittoriche di indirizzo naturalistico in diversi centri italiani ed europei. 

    “Al centro dell’attenzione è uno dei capolavori della Galleria Sabauda, in cui il giovane Rembrandt sperimenta la sua maestria nella resa dei bruni e che in mostra è possibile ammirare cogliendone anche dettagli che dapprima sfuggono alla vista”, osserva Annamaria Bavaresponsabile delle collezioni d’arte e di archeologia dei Musei Reali.

    L’allestimento è inoltre arricchito da un supporto multimediale, realizzato in collaborazione con VisivaLab, che permette di esplorare il dipinto torinese attraverso un’immagine ad altissima risoluzione per conoscerne la storia, tante curiosità e scoprire chi si potrebbe celare dietro il volto del vecchio addormentato.

    A corollario delle due opere principali sono esposti alcuni disegni della Biblioteca Reale assegnati a Rembrandt, tra cui uno schizzo di busto antico unanimemente riconosciuto come opera interamente autografa, ma anche prove grafiche della sua bottega e disegni del suo studio, che danno conto dell’inesauribile capacità inventiva dell’artista. 

    Nella carriera di Rembrandt l’incisione occupa un posto di assoluto rilievo, in particolare attraverso la tecnica dell’acquaforte: la sua produzione, eccezionale per ampiezza e varietà, documenta una conoscenza approfondita delle tecniche e una incessante ricerca di nuove soluzioni espressive. Ne è testimonianza il nucleo di stampe appartenenti alle raccolte della Biblioteca Reale e della Galleria Sabauda con ritratti, paesaggi e tematiche religiose. 

    La fama di Rembrandt, la conoscenza del suo stile e la diffusione delle sue invenzioni sono favorite dalla circolazione di autoritratti autografi, dipinti, disegnati o incisi, a cui molto presto si aggiunge un numero difficilmente quantificabile di copie di sue celebri opere pittoriche e varie forme di emulazione da parte di allievi e coetanei, dediti a interpretare in maniera fedele la mano del maestro. 

    Alcune di queste opere, tra le quali il presunto autoritratto della Collezione Gualino – acquistato come autografo all’inizio degli anni Venti del Novecento e per molto tempo ritenuto un omaggio a Rembrandt da parte del pittore napoletano Luca Giordano – concludono il percorso, illustrando la diffusione del linguaggio dell’artista di Leida nella cultura figurativa nordica e l’importanza delle sue composizioni nella pittura di genere e nella ritrattistica.

    ***

    Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria
    Musei Reali, Galleria Sabauda – Spazio Scoperte
    14 dicembre 2022 – 16 aprile 2023

    Orari:

    • 9-19 dal martedì alla domenica
    • Orario biglietteria: 9-18

    Biglietti:

    • Intero 15,00 €
    • Ridotto: 2,00 €
    • Ragazzi di età dai 18 ai 25 anni
    • Gratuito: Minori di 18 anni

    Persone con disabilità e un loro accompagnatore; Insegnanti con scolaresche; Guide turistiche con gruppi; Personale del Ministero; Possessori di Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, tessera ICOM; Giornalisti regolarmente iscritti all’Ordine dei Giornalisti

    Prenotazioni:

    I gruppi in visita e le scolaresche potranno essere di massimo 25 unità oltre la guida e gli accompagnatori.

    Tutte le informazioni sul sito museireali.beniculturali.it

  • NOI, VOI, TUTTI

    Auguri di Buone Feste!

    I Musei Reali vi aspettano per trascorrere insieme le prossime festività con una rinnovata offerta culturale: il riallestimento delle opere del Settecento e della Collezione Gualino al secondo piano della Galleria Sabauda, l’esposizione Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria nello Spazio Scoperte e la mostra Focus on Future. 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 nelle Sale Chiablese.

    ________________________________________________________________

    Chiamata alle Arti – Winter edition
    Biblioteca Reale
    22 dicembre ore 17

    Il format Chiamata alle Arti, che durante l’estate ha proposto dialoghi nei Giardini Reali con esponenti dell’arte, della cultura, della scienza e dello spettacolo, per l’edizione invernale si sposta nel Salone aulico della Biblioteca Reale.
    Per il ciclo Letture in Biblioteca. La letteratura nella volta e nelle collezioni della Biblioteca Reale, giovedì 22 dicembre alle ore 17 Elisa Panero dialoga con Chiara Lombardi su Eros, gelosia e inganni della vista tra arte e letteratura, da Tasso a Shakespeare.

    Ingresso gratuito. Informazioni e iscrizioni: mr-to.edu@cultura.gov.it

    ________________________________________________________________

    MRTOpen

    Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030
    Sale Chiablese
    fino al 19 febbraio 2023

    Ideata da Enrica Pagella, curata da Bruna Biamino e prodotta dai Musei Reali, la mostra Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 illustra i valori dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in un inedito viaggio fotografico dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta.
    200 scatti di Alessandro Albert, Dario Bosio, Fabio Bucciarelli, Francesca Cirilli, Alessandro De Bellis, Pino Dell’Aquila, Nicole Depaoli, Luca Farinet, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Matteo Montenero, Vittorio Mortarotti, Enzo Obiso, Paolo Verzone.

    ________________________________________________________________

    Il programma della attività collaterali

    Le sfide dello sviluppo sostenibile
    Incontro con Manuela Manera
    Palazzo Reale, Salone delle Guardie Svizzere
    20 dicembre ore 17.30

    Martedì 20 dicembre alle ore 17.30, Manuela Manera, linguista e autrice del volume La lingua che cambia, interviene nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale per proporre una riflessione sull’importanza delle scelte linguistiche tese a rafforzare una cultura del rispetto e della parità tra le persone.

    È anche l’occasione per i Musei Reali di presentare il volume Linee Guida per una comunicazione rispettosa delle differenze di genere al museo, a cura di Manuela Manera e Filippo Masino, Editris 2022.

    Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

    ________________________________________________________________

    SAVE THE DATE
    Lecture con i fotografi Alessandro Albert e Paolo Verzone
    Sale Chiablese
    17 gennaio 2023 ore 17

  • LA REGINA MARGHERITA DI SAVOIA E LA MUSICA
    STORIA DI UNA PASSIONE

     

     sabato 17 dicembre 2022
    ore 18.30

    Concerto di Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti, pianoforte
     Alessandra Génot, violino, Beatrice Bonino, voce recitante

    Palazzo Madama – Sala Feste

    In occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, in corso a Palazzo Madama fino al 30 gennaio 2023, il museo propone sabato 17 dicembre alle ore 18.30 il concerto di Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti, pianoforte, e Alessandra Génot, violino, che rende omaggio alla passione per la musica della Regina Margherita, passione coltivata sin dalla più tenera età con maestri rinomati come il piemontese Giuseppe Unia (1818-1871).

    Allievo a Weimar del miglior discepolo di Mozart, il celebre Hummel, Unia seppe infondere nella principessa adolescente una buona padronanza del pianoforte, tale da consentirle di esibirsi in occasioni pubbliche, ma soprattutto seppe infonderle una genuina e durevole passione per la musica cameristica e i grandi compositori di area tedesca. A Roma la sovrana riuscì a trasformare il concerto da camera in una sorta di elegante rito mondano, descritto con dovizia di particolari dalla penna di Gabriele D’Annunzio nelle sue cronache romane. La Regina Margherita promosse svariate iniziative a favore della musica strumentale, compresa la fondazione del “Quintetto della Regina”, capitanato dal pianista Giovanni Sgambati, allievo del grande Liszt.

    In questo concerto l’attenzione musicale sarà concentrata su Giuseppe Unia e sui musicisti tedeschi di origine sassone, tanto amati da Margherita.
    Le letture che accompagneranno le esecuzioni musicali, a cura di Beatrice Bonino, ripercorreranno il rapporto della Regina con la musica attraverso la rivisitazione di alcune cronache del tempo.

    A ideale accompagnamento del concerto sarà presente il pianoforte extra-grand modèle de concert Erard del 1888 recentemente restaurato dai fratelli Bergamini. 

    Il concerto è organizzato dall’Associazione Concertante Progetto Arte & Musica in collaborazione con Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica.

    Ingresso libero fino a esaurimento posti
    È gradita la prenotazione tramite messaggio telefonico WhatsApp ai seguenti numeri:
    349-7873768; 339-7725372

  • Weekend dell’Immacolata,
    oltre 14mila ingressi ai Musei Reali

     

    Torinesi e turisti hanno premiato l’offerta culturale dei Musei Reali di Torino anche durante il lungo ponte dell’Immacolata. Il complesso museale, che propone un affascinante e ricco itinerario tra storia, arte, natura e architettura, tra giovedì 8 e domenica 11 dicembre ha accolto 14.140 visitatori che hanno avuto l’occasione di ammirare anche il nuovo allestimento della Galleria Sabauda e della Collezione Gualino. Sono state 1.025 le presenze alla mostra Focus on Future. 14 Fotografi per l’Agenda ONU 2030, aperta nelle Sale Chiablese fino al 19 febbraio 2023, che illustra i valori dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite in un inedito viaggio fotografico dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta, attraverso i progetti di artisti e fotoreporter.

     

  • I VISITATORI DEL PONTE DELL’IMMACOLATA

    Oltre 12.000 visitatori da giovedì 8 a domenica 11 dicembre 2022

    nei musei della Fondazione Torino Musei

    GAM, MAO e Palazzo Madama

    Sono oltre 12.000 le persone che hanno visitato, dal 8 al 11 dicembre 2022 la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, trascorrendo il lungo ponte dell’Immacolata nei tre musei della Fondazione Torino Musei per visitare le collezioni e le mostre in corso. 

    In particolare, 1.982 persone hanno visitato la GAM, 1.754 il MAO e 8.279 Palazzo Madama.

    Le mostre in corso:

    • GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
    Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento Edoardo Sanguineti Il volto del poeta,  Jannis Kounellis in Videoteca (incluse nel biglietto di ingresso al museo); Hic Sunt Dracones Chiara Camoni – Atelier dell’Errore (biglietto mostra a pagamento).
    • MAO Museo d’Arte Orientale

    Buddha10 (biglietto mostra a pagamento).

    • PALAZZO MADAMA – Museo Civico d’Arte Antica

    Margherita di Savoia, Regina d’Italia (biglietto mostra a pagamento) e La porta della città. Un racconto di 2.000 anni (biglietto mostra gratuito).

  • Galleria Open Art, Prato
    3 dicembre 2022 – 25 febbraio 2023

    QUINTO GHERMANDI
    La Forma delle Cose

    Testo critico di Beatrice Buscaroli

    Inaugurazione: sabato 3 dicembre, ore 17.30

     

    La Galleria Open Art di Prato presenta, dal 3 dicembre 2022 al 25 febbraio 2023, La Forma delle Cose di Quinto Ghermandi (Crevalcore, 1916 – San Lazzaro di Savena, 1994), artista anomalo all’interno di un contesto spesso ricco di pregiudizi e di preclusioni, che ha attraversato con ammirevole determinazione e con sottile ironia il teatro delle forme plastiche per oltre un quarantennio.
    La mostra, che sarà inaugurata sabato 3 dicembre alle ore 17.30, è accompagnata da una monografia curata da Mauro Stefanini con un testo di Beatrice Buscaroli, che ricostruisce per la prima volta l’intera vicenda critica di Quinto Ghermandi, attraverso le partecipazioni alla Biennale di Venezia, le esposizioni internazionali, i premi, le collezioni, le opere d’arte installate negli spazi pubblici e l’importante esperienza di Villa Baldissera a Pianoro.
    Dalla Babele dei linguaggi, Ghermandi emerge lentamente, dopo una formazione che lo vede allievo di due maestri – Cleto Tomba prima, Ercole Drei poi – che amano plasmare la materia, immergere con piacere fisico in essa le mani. La terracotta e la ceramica dei primi anni creativi sono debitrici di quell’insegnamento; un gusto, una piacevolezza che in realtà non abbandonerà mai Ghermandi. Così come non abbandonerà il gusto di cimentarsi con le prove in apparenza meno “nobili” delle rappresentazioni tematiche dei carri carnevaleschi di San Giovanni in Persiceto.
    Scultore comunque e sempre, anche nei passaggi cruciali degli anni Sessanta, allorché si compie -il passaggio dalle immagini metamorfiche di una natura che pare dissolvere ogni immediatezza a richiami empirici, dove il rimando naturalistico si traduce in vago riferimento per liberare l’immagine nelle forme plastiche “pure” dei cicli delle Foglie, dei Voli e delle Ali.
    Con ogni probabilità Ghermandi non è mai stato conquistato dalle sollecitazioni dell’“ultimo naturalismo” profetato da Francesco Arcangeli; ha vissuto il clima informale come una gabbia concettuale che lentamente, ma in modo inesorabile, si dissolve.
    Nella sua pratica è il tempo narrativo a dilatarsi; la ricerca tesa a individuare strutture all’interno delle quali il valore “totemico” dell’immagine possa essere amplificato; la costruzione di oggetti non consumabili dall’immediatezza della percezione. Nessun ritorno all’inquietudine di una natura tormentata, vitale, che sfugge alle certezze della ragione, che travalica i confini della definizione concettuale a favore dell’imprevedibilità, del caso. Ma piuttosto sforzo teso a eliminare ogni determinismo, ogni “immediatezza” formale, e, allo stesso tempo, tentativo di imporre all’opera una morfologia che metta in discussione ogni principio di organizzazione geometrica, ogni stabilità.
    I suoi oggetti instabili vivono all’interno di un tempo asimmetrico; progetto, creazione e percezione solo nell’opera possono rendere ragione del “respiro delle cose”.
    Il percorso espositivo comprende oltre venti sculture, alcune delle quali di grandi dimensioni, tutte realizzate negli anni Cinquanta e Sessanta. La Galleria Open Art promuove il lavoro di Quinto Ghermandi dal 2001, anno di inizio della propria attività, attraverso esposizioni collettive, fiere d’arte e pubblicazioni dedicate alla scultura contemporanea.
    La mostra è visitabile da lunedì a venerdì con orario 15.00-19.30, sabato ore 10.30-12.30 e 15.00 – 19.30, chiuso domenica e festivi. Ingresso libero. Catalogo Edizioni Masso delle Fate, Firenze, 2022, con ampia antologia critica e apparato iconografico. Per informazioni: T. +39 0547 538003, galleria@openart.it, www.openart.it.

    Quinto Ghermandi nasce a Crevalcore (BO) nel 1916. Frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia Belle Arti di Bologna. Partecipa alla Seconda Guerra Mondiale come paracadutista, è catturato ad El Alamein dagli inglesi e trascorre quattro anni di prigionia nei campi di concentramento in Egitto e nel Medio Oriente. Ritornato dalla prigionia, si dedica alla caricatura ed effettua viaggi a Parigi,Bruxelles e Amsterdam. Dopo un primo periodo dedicato alla ceramica, rivolge la sua attenzione alla scultura in ferro e successivamente al bronzo a cera persa. Da segnalare, tra le altre, le partecipazioni alla Biennale di Venezia (1950, 1956, 1960,1966), alla Quadriennale di Roma (1952, 1965, 1986) e alla Biennale del Mediterraneo (Alessandria d’Egitto, 1963). Tra il 1954 e il1963 realizza più di cinquanta sculture informali per la villa e il parco del collezionista Giona Cesare Baldissera a Pianoro (BO),esperienza che influisce positivamente sulla sua carriera artistica. È presente alle più importanti mostre di scultura in Italia e all’estero, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti. Le sue opere sono collocate in spazi pubblici e sono presenti nelle collezioni di numerosi musei ed istituzioni. Muore a San Lazzaro di Savena (BO) nel 1994.

     

    SCHEDA TECNICA:
    Quinto Ghermandi. La Forma delle Cose
    Testo critico di Beatrice Buscaroli
    Galleria Open Art, Prato
    3 dicembre 2022 – 25 febbraio 2023
    Inaugurazione: sabato 3 dicembre, ore 17.30
    Orari: da lunedì a venerdì ore 15.00-19.30, sabato ore 10.30-12.30 e 15.00-19.30, chiuso domenica e festivi
    Ingresso libero
    Catalogo a cura di Mauro Stefanini con un testo critico di Beatrice Buscaroli, Edizioni Masso delle Fate,
    Firenze, 2022

    INFORMAZIONI:
    Galleria Open Art
    Viale della Repubblica 24, 59100 Prato
    T. +39 0547 538003 | galleria@openart.it | www.openart.it.
    www.facebook.com/galleriaopenart
    www.instagram.com/galleriaopenart

     

  • GLI APPUNTAMENTI DI DICEMBRE

     

    TEXTILES ARE BACK

    LA NUOVA SALA TESSUTI DEL MUSEO

    dal 21 dicembre 2022

    Oltre 50 opere della collezione di tessuti e moda di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, che comprende circa 4.000 manufatti ed è tra le più importanti in Italia, tornano a essere esposte nella sala a esse dedicata al secondo piano del museo. L’allestimento riproporrà a rotazione nuove opere della raccolta.
    Ai frammenti copti in lino e lana lavorata ad arazzo, seguono i tessuti medievali, i velluti italiani operati, lavorati con filati d’oro e d’argento, teli da arredo e stoffe da abbigliamento, che raccontano il mutare del gusto decorativo nei secoli, e una scelta di capi, che spazia dal XVII secolo agli anni Venti del XX secolo.

     

                        

    LA MOSTRA IN CORSO E I CONCERTI A TEMA

                     

     

    Testo alternativo
    MARGHERITA DI SAVOIA
    REGINA D’ITALIA
    fino al 30 gennaio 2023

    Una donna tra due secoli, una Regina per il Paese, un’icona per i Savoia: glamour, materna, benefattrice, musa e mecenate. Oltre settanta opere d’arte, tra ritratti, dipinti, sculture, abiti e gioielli, strumenti musicali, manoscritti, tappezzerie e mobili, raccontano la prima Regina dell’Italia unita.

     

    Testo alternativo
    MARGHERITA IN MUSICA
    Il concerto del sabato con l’Orchestra del Liceo Classico Musicale Cavour

    Sabato 17 dicembre ore 11

    Nell’ambito del progetto Quattro scuole per una Regina, ideato dai Servizi Educativi di Palazzo Madama in occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, le classi della sezione musicale del Liceo C. Cavour di Torino propongono una serie di concerti che immergeranno il pubblico nelle musiche più amate dalla Regina Margherita, grande appassionata di musica.

     

    Testo alternativo
    LA REGINA MARGHERITA DI SAVOIA
    E LA MUSICA
    Concerto di Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti, pianoforte; Alessandra Génot, violino, Beatrice Bonino, voce recitante

     Sabato 17 dicembre ore 18.30

    In occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, il museo propone il concerto di Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti, pianoforte, e Alessandra Génot, violino, che rende omaggio alla passione per la musica della Regina Margherita, coltivata sin dalla più tenera età con maestri rinomati come il piemontese Giuseppe Unia (1818-1871). Unia seppe infondere nella principessa adolescente una buona padronanza del pianoforte e una passione per la musica cameristica e i grandi compositori di area tedesca.

                            

    LE VISITE GUIDATE A CURA DI THEATRUM SABAUDIAE

                            

    Testo alternativo
    Visite guidate alla mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia:
    lunedì ore 11, sabato e domenica ore 16.30

    Visite tematiche alla mostra:

    • 2/12 e 30/12 ore 16.30 Gioielli, splendori, bellezza e fascino
    • 9/12 ore 16.30 Un giorno a corte
    • 16/12 ore 16.30 Il tempo di Margherita
    • 23/12 ore 16.30 Sovranità, stile ed eleganza
    Visite guidate alle collezioni permanenti:
    tutti i sabati e domenica ore 15: Da porta romana a castello a museo

                                   

    L’ALLESTIMENTO NELLA CORTE MEDIEVALE

                        

    Testo alternativo
    LA PORTA DELLA CITTÀ.
    UN RACCONTO DI 2.000 ANNI

     

    Una narrazione visiva, che accoglie il visitatore al suo ingresso in museo, per raccontare i duemila anni di storia di Palazzo Madama e di Torino, dall’età romana al Novecento. L’allestimento si definisce a partire da una trentina di tavole realizzate dal disegnatore modenese Francesco Corni: si tratta di disegni che illustrano dettagliatamente i momenti salienti di crescita della città e seguono le vicende costruttive del palazzo.

                     

    L’INCONTRO FINALE DEL CICLO MINIATURE RIVELATE

                          

    Testo alternativo

    IL MIO MEDIOEVO. IL NOSTRO MEDIOEVO

    • lunedì 12 dicembre ore 17.30 Biblioteca civica Cesare Pavese – via Candiolo 79
    • mercoledì 14 dicembre ore 15 Biblioteca civica Don Lorenzo Milani – Via dei Pioppi, 43
    • mercoledì 14 dicembre 17.30 Biblioteca civica Villa Amoretti – corso Orbassano 200

    Incontro finale del ciclo Miniature rivelate nelle biblioteche, a cura dei lettori delle Biblioteche Civiche. Il Medioevo fa da sfondo a diversi romanzi della letteratura occidentale: da Il nome della rosa di Umberto Eco, I pilastri della Terra di Ken Follett, Notre-Dame de Paris di Victor Hugo o il più recente La Cattedrale del mare di Ildefonso Falcones. Ogni partecipante potrà proporre al gruppo il proprio libro del cuore, selezionando e leggendo ad alta voce la pagina o i passaggi che maggiormente ha amato.

                       

    LE CONFERENZE BOTANICHE

                             

    Testo alternativo
    LILLÀ
    conferenza con Edoardo Santoro
    nell’ambito del ciclo
    Le piante nella storia del giardino

    5 dicembre ore 17

    “Tutti i lillà sono facili, non si lamentano, non richiedono quasi potature, amano il sole, sono perfettamente resistenti e di lunga vita”, così scrive Vita Sackville West, poetessa e giardiniera di inizio Novecento, che ben conosce l’importanza di questo arbusto in giardino e nel verde pubblico. Introdotto in Europa dalla Turchia, il boom del lillà avviene nel Novecento a Parigi come fiore reciso e oggi conta oltre 300 tra specie e varietà con ogni gradazione di profumo.

                        

    ATTIVITÀ PER FAMIGLIE

                    

    Testo alternativo

    A SPASSO CON MARGHERITA

    • domenica 18 dicembre ore 11
    • mercoledì 28 dicembre ore 15

    (data riservata possessori Abbonamento Junior Bella Stagione)

    È stata Regina d’Italia e il suo nome è ricordato da strade, scuole, ospedali, biscotti e dalla pizza. Ma cosa faceva Margherita quando non era impegnata a fare la Regina? Era un’esperta alpinista e si lanciava in camminate all’aria aperta percorrendo lunghi sentieri a piedi o a dorso di mulo per raggiungere alte vette e ghiacciai. La veduta di Gressoney-La-Trinité dipinta da Cosola ed esposta nella mostra Margherita di Savoia. Regina d’Italia, ci guiderà nella composizione di un paesaggio montano con effetto 3D da realizzare con cartoncini, colla e fantasia.

     

    Testo alternativo

    A CERCAR STELLE

    giovedì 15 dicembre ore 16.30

    Vi piacciono le stelle? A Palazzo Madama ce ne sono molte ma solo i cercatori di stelle riescono a vederle!
    Alcune sono timide e fanno capolino nelle opere d’arte, tenendosi a distanza dalle persone e dal loro mondo. Altre ricoprono soffitti e cieli blu ripetendosi una accanto all’altra, simili ma mai uguali. … avete voglia di cercarle?
    Prendendo spunto dalle opere del museo, i bambini costruiranno, in laboratori, stelle colorate a cui affidare sogni e desideri.

    __________________________

    Orari di apertura del museo:
    Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18.
    Martedì chiuso.  La biglietteria chiude un’ora prima. Ultimo ingresso ore 17.
    La prenotazione è consigliata, ma non obbligatoria: Theatrum Sabaudiae via mail ftm@arteintorino.com o al numero +39 011 5211788
    Prevendita: TicketOne

    Le aperture dei giorni festivi:

    • 8 dicembre: dalle 10 alle 18
    • 24 dicembre: dalle 10 alle 14 con ultimo ingresso alle ore 13
    • 25 dicembre: chiuso
    • 26 dicembre: dalle 10 alle 18
    • 31 dicembre: dalle 10 alle 14 con ultimo ingresso alle ore 13
    • 1 gennaio: dalle 14 alle 18
HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com