Categoria: Castelli & Palazzi

  • Dal 6 aprile al 16 luglio 2023

    Peter Hince
    QUEEN EXPERIENCE
    fotografie, video, cimeli, rarità
    Archivio di Stato
    Piazza Castello 209 – Piazzetta Mollino
    giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30
    sabato e domenica dalle 11 alle 19

    Dopo il successo della mostra dedicata agli scatti di Steve Schapiro a Davide Bowie, Radar, Extramuseum e Le Nozze di Figaro propongono negli spazi dell’Archivio di Stato di Torino, dal 6 aprile al 16 luglio, una nuova esposizione fra grande fotografia e storia della musica. 

    Con la curatela di Ono Arte in collaborazione con Blu&Blu Network la mostra “Queen Experience | Peter Hince” racconta, attraverso le fotografie del road manager della band – Peter Hince appunto – e una ricca selezione di memorabilia, lo straordinario percorso umano e professionale dei Queen e del suo carismatico frontman Freddie Mercury

    Grazie alla fortuna d’aver lavorato per una delle più famose fabbriche di hit musicali degli anni Settanta e Ottanta, Ratty – come era soprannominato Hince – ha potuto avere accesso, sia professionale sia privato, ai momenti salienti che hanno contraddistinto la band di Bohemian Rhapsody riuscendo a fermare nel tempo e a rendere eterni i suoi memorabili scatti.

    Il sodalizio tra Hince e i Queen inizia nel 1975, quando la band si stava apprestando a registrare A Night at the Opera. Peter era il responsabile di strumenti e soundcheck che doveva vigilare affinché la performance della band sul palco filasse come da copione; presto si guadagnò la fiducia di Freddie, Brian, John e Roger. Hince inizia a scattare fotografie ai Queen a partire dal 1976, quando ormai la band aveva raggiunto l’apice del proprio successo mondiale, e continua fino al 1986, con una parentesi di ulteriori due anni in cui Peter avrebbe immortalato solo Mercury. 

    In virtù dello stretto rapporto personale esistente tra Hince e Freddie Mercury la mostra ha un particolare focus sul leader della band. Tra gli scatti di Hince emergono certamente alcune tra le immagini più iconiche del cantante, catturate in studio di registrazione, sul set dei video musicali più trasmessi nel mondo o su quello fotografico, dove Hince ha immortalato Freddie abbigliato come una vera regina.

    Freddie e i Queen hanno dovuto superare una serie di ostacoli e barriere, sia personali sia professionali, per raggiungere il loro enorme successo internazionale. Non hanno mai seguito le tendenze, ma hanno sempre creduto in loro stessi e nella loro musica in evoluzione, indipendentemente dalle critiche e dai mutamenti. Come Freddie spesso ripeteva: “Quality and style will always shine through – darling”. 

    E se le fotografie di Hince ci offrono uno spaccato unico e d un accesso privilegiato alla band, la carriera dei Queen nella mostra è documentata nel dettaglio da un ricco allestimento che include gli oggetti provenienti dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei dell’universo Queen.

    La mostra, quindi, non rappresenta soltanto un inedito viaggio fotografico attraverso i momenti più importanti della band, ma una vera e propria esperienza impreziosita da memorabilia, dischi, poster, strumenti musicali, abiti ed accessori, documenti, rarità e cimeli originali appartenuti ai membri della band (dall’asta del microfono di Mercury, ai costumi per il video di Radio Gaga e molto altro). E ancora, a concludere il percorso espositivo i visitatori avranno accesso a una sala video in cui verranno proiettati rari spezzoni dei principali concerti internazionali della band.

    “Queen Experience | Peter Hince” si compone di 71 immagini del fotografo londinese, alcune delle quali esposte in anteprima internazionale, e di oltre un centinaio di cimeli, memorabilia, oggetti e documenti vari, tutti rigorosamente originali.

    A 50 anni dall’uscita del primo disco, l’omonimo Queen, l’esposizione rappresenta un’occasione unica per i fan di scoprire aspetti e dettagli inediti sul gruppo e per il grande pubblico di ampliare la propria conoscenza sulla band che ha rivoluzionato la musica degli ultimi 50 anni e che ancora oggi riesce ad essere straordinariamente attuale.

    _____________________________________________________________

    La mostra è organizzata da Radar, Extramuseum e Le Nozze di Figaro, con la curatela di Ono Arte e la collaborazione dell’Archivio di Stato di Torino e di Blu&Blu Network. 

    Con il patrocinio della Regione Piemonte e la media partnership di GRP Radio.

    ———————————–

    Archivio di Stato
    Piazza Castello 209 – Piazzetta Mollino.
    Torino

    Dal 6 aprile al 16 luglio 2023
    giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30
    sabato e domenica dalle 11 alle 19
    ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

     

    Aperture speciali dalle 11 alle 19
    da giovedì 6 a lunedì 10 aprile (Pasqua)
    martedì 25 aprile
    lunedì 1° maggio
    giovedì 2 giugno
    mercoledì 24 giugno
    Biglietteria:
    intero 12 euro | ridotto 9 euro
    gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta
    riduzioni: Under 18, Over 65, tesserati AICS, possessori di abbonamenti annuali o plurimensili GTT, iscritti Lega COOP, soci F Feltrinelli

    ———————————-

    Info
    www.associazioneradar.it  
    Tel. 011 535529 info@extramuseum.it
  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    21 – 27 aprile 2023

     

    SABATO 22 APRILE

    Sabato 22 aprile ore 16.30
    I FASTI DEL BAROCCO
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    Entrare a Palazzo Madama per essere accompagnati in una visita che garantirà un’ampia descrizione del periodo barocco. Nel Palazzo i fasti dell’epoca sono evidenti, roboanti, splendenti: è un vero e proprio linguaggio di lusso che rappresenta la magnificenza della Torino di Sei e Settecento. Filo rosso del racconto saranno gli artisti di corte, i viaggi, il gusto per il collezionismo e, in generale, la passione e la consapevolezza del potere dell’arte. Sarà possibile, infatti, ammirare capolavori quali le tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Caravoglia, Sebastiano Conca: alcuni dei nomi di spicco esposti nelle sale auliche del museo. Opere che costituivano i sontuosi sistemi decorativi dei palazzi della nobiltà sabauda e della dinastia regnante convergendo in un racconto iconografico tutto da scoprire in una visita ad hoc.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    DOMENICA 23 APRILE

    Domenica 23 aprile ore 16.30
    VELLUTI, RICAMI, LAMPASSI, BANYAN E MARSINE DALLA COLLEZIONE DI PALAZZO MADAMA
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    Un viaggio fra le sete, i ricami, i damaschi e i velluti cesellati di Palazzo Madama per percorrere la complessa evoluzione della produzione tessile: dai tessuti copti ai costosi velluti rinascimentali di produzione italiana, dai ricami di Caterina Cantona, una fra le poche ricamatrici donne attive in Italia fra Cinque e Seicento, alle complesse sete lionesi del Settecento che si imposero in tutta Europa per i loro innovativi disegni e le loro inimitabili lavorazione. Parallelamente si analizzano i cambiamenti nella moda, da un raro giuppone maschile di sicura provenienza dalla corte dei Savoia, a un banyan confezionato in seta cinese sino ad un iconico abito degli anni 20, simbolo e immagine di una visione di donna e di una nuova società.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    LUNEDI 24 APRILE

    Apertura straordinaria lunedì 24 aprile per GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e MAO Museo d’Arte Orientale: dalle ore 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17).
    Palazzo Madama aperto come di consueto (10 – 18).
    Lunedì 24 aprile ore 16.30
    IL PALAZZO DELLE MADAME REALI
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours: biografie e ruoli che sono stati oggetto di mostre e focus che, nella visita proposta, occuperanno nuovamente un interessante spazio di approfondimento. Il percorso infatti fornirà una visione generale della collezione conservata in museo, focalizzando l’attenzione sugli anni in cui le due famose Reggenti qui vissero.
    La visita si concentrerà sulle opere maggiormente a loro legate: ritratti, oggetti, mobili e scelte decorative in linea con la moda del tempo, traduzioni locali e rielaborazioni delle maggiori influenze provenienti dalle corti europee, che gli artisti del tempo seppero cogliere con sapiente maestria.
    Una visita che getta uno sguardo mirato e attento a un importante periodo storico del palazzo.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    MARTEDI 25 APRILE: FESTA DELLA LIBERAZIONE

    Ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e le mostre collegate alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna, al MAO Museo d’Arte Orientale e a Palazzo Madama + € 1 per le due mostre temporanee Buddha10 al MAO e Viaggio al termine della statuaria alla GAM

    ORARI E MOSTRE

    GAM
    Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18
    Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per la mostra temporanea Viaggio al termine della statuaria
    La biglietteria chiude un’ora prima

     

    Mostre in corso
    VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM
    OTTOCENTO. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento
    ALBERTO MORAVIA. Non so perché non ho fatto il pittore

    MAO
    Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18
    Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per la mostra temporanea Buddha10
    La biglietteria chiude un’ora prima
    Mostre in corso
    BUDDHA10
    LUSTRO E LUSSO DALLA SPAGNA ISLAMICA
    MONOGATARI (t-space X MAO)

     

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
    Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18
    Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e la mostra I colori della libertà
    La biglietteria chiude un’ora prima
    Martedì 25 aprile ore 16.30
    AI PIEDI DELLA TORRE
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    Un itinerario insolito all’interno di Palazzo Madama, per scoprire e riscoprire uno dei suoi aspetti, questa volta non tanto legato all’epoca barocca o alle sue collezioni, ma al più lontano XV secolo.
    Vi racconteremo la storia di un’architettura straordinaria, che ancora oggi possiamo leggere osservando i diversi elementi costruttivi e decorativi dell’edificio, per proseguire attraverso una passeggiata nel giardino botanico ai piedi della torre. Un vero e proprio angolo verde di epoca medievale le cui prime testimonianze risalgono al 1402, periodo in cui furono avviati i lavori di ingrandimento dell’edificio per volere di Ludovico principe d’Acaia. Grazie ai documenti conservati all’Archivio di Stato si è potuto ricostruire il giardino nella forma e nell’inserimento di piante e erbe, presenti nei diversi trattati dell’epoca.
    Avremo modo di percorrere e approfondire le diverse parti di cui è composto: dall’hortus (orto) al viridarium (bosco e frutteto) fino al iardinum domini (giardino del principe).
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    MERCOLEDI 26 APRILE

    Mercoledì 26 aprile ore 16.30
    TECNICHE. COMPOST, FERTILIZZANTI O CONCIMI?
    Palazzo Madama – incontro nel Giardino Botanico Medievale con Edoardo Santoro
    Quanto avviene sottoterra non lo vediamo, ma possiamo comprendere l’importanza di un suolo salubre, ricco e fertile, in grado di supportare la crescita delle piante. In un piccolo giardino il compost è fonte di nutrimento per tutti gli organismi che vivono nella terra oltre che per le radici; cosa e come si può compostare?  In quali altri modi è possibile intervenire quando non si ha a disposizione il compost?
    Secondo incontro del ciclo Il Giardino Medievale “anni 2000”: piante e tecniche per un giardino sostenibile.
    Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro
    Durata: 1 ora
    Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
    Prenotazione consigliata

     

    Prossimi appuntamenti

    Mercoledì 10 maggio ore 16.30Piante. Fiori e impollinatori
    Giovedì 18 (nell’ambito dell’ICOM DAY) e mercoledì 24 maggio ore 16.30Tecniche. Il clima, l’acqua e l’influenza sulla cura delle piante
    Mercoledì 7 giugno ore 16.30: Piante. Verdi e contente
    Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro
    Durata: 1 ora
    Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
    Prenotazione consigliata

     

    GIOVEDI  27 APRILE

    Giovedì 27 aprile ore 18.30
    PHEW. Voci sussurrate e sintetizzatori sommersi per la musica fuori dal tempo di una leggendaria figura dell’avanguardia giapponese.
    MAO – concerto nell’ambito della mostra Buddha10
    Phew è stata una figura importante della scena underground giapponese sin dagli anni ’70, quando era la leader del gruppo avant-punk-psichedelico Aunt Sally.
    Parte dell’etichetta di culto Vanity Records, con il suo post-punk d’avanguardia viscerale ha sperimentato con le tecniche di amplificazione, utilizzando le nuove apparecchiature audio disponibili nel periodo del boom tecnologico giapponese, in netto contrasto con la brillantezza tipica della cultura pop di quell’epoca.
    La sua ricerca musicale ha attraversato decenni ed include collaborazioni con Ryuichi Sakamoto e membri di Can, Einstürzende Neubauten.
    La sua carriera da solista è stata caratterizzata da una serie di album in cui ha sperimentato con diversi generi, fino ad arrivare allo stile odierno in cui combina software e hardware a voci profetiche e visionarie. Il suo ultimo album “New Decade” (uscito per l’etichetta di culto inglese Mute Records) è un concept sulla percezione del tempo e si presenta come deliberatamente misurato e meditativo, facendo luce sui sentimenti di questi anni confusi con l’immediatezza di un haiku. Tra isolamento e incertezze della modernità, la musica si riappropria del proprio valore rituale.
    Costo: 15 € | ridotto studenti 10 €. I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del museo e su TicketOne.
    Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
  • IL GIOIELLO COME OPERA D’ARTE

    conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa e Paola Stroppiana
    Moderano: Maurizio Francesconi e Alessandro Martini

    Nell’ambito del ciclo dello IED Torino Racconti. Design tra presente e futuro

    Giovedì 20 aprile 2023
    ore 17

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
    Sala Feste
    Piazza Castello, Torino

     

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, ospita, giovedì 20 aprile alle ore 17, la conferenza Il gioiello come opera d’arte con Giovanni Carlo Federico Villa e Paola Stroppiana, storica dell’arte, giornalista e curatrice indipendente.
    Qual è il ruolo del gioiello nel mondo dell’arte? Il racconto si snoda attraverso un affascinante percorso dal IV al XXI secolo. Dal Tesoro di Desana si arriva alla modernità, passando dalla Corona ferrea ai gioielli che adornano le gentildonne dei capolavori dell’arte veneta di Lorenzo Lotto, Tiziano e Tintoretto, per giungere alla raffinata sontuosità della stagione napoleonica.
    La narrazione di Paola Stroppiana, partendo dal rapporto tra gioiello e scultura nella produzione di Max Ernst, si interseca con un’ampia panoramica, attraverso immagini e documenti sul gioiello d’artista, che va dalla prima metà del XX secolo sino alle ricerche dei primi anni Duemila: da Alberto Giacometti a Anish Kapoor, da Pablo Picasso a Lucio Fontana, da Salvador Dalí a Giuseppe Penone e Giulio Paolini, da Niki de Saint Phalle a Calder, i gioielli d’artista rivelano la straordinaria capacità del singolo artista di declinare la propria creatività in opere d’arte indossabili.

    Ingresso libero fino a esaurimento posti
    Prenotazione obbligatoria: www.ied.it

     

  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    7 – 13 aprile 2023

    SABATO  8 APRILE 

    Sabato 8 aprile ore 16.30
    VELLUTI, RICAMI, LAMPASSI, BANYAN E MARSINE DALLA COLLEZIONE DI PALAZZO MADAMA
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    Un viaggio fra le sete, i ricami, i damaschi e i velluti cesellati di Palazzo Madama per percorrere la complessa evoluzione della produzione tessile: dai tessuti copti ai costosi velluti rinascimentali di produzione italiana, dai ricami di Caterina Cantona, una fra le poche ricamatrici donne attive in Italia fra Cinque e Seicento, alle complesse sete lionesi del Settecento che si imposero in tutta Europa per i loro innovativi disegni e le loro inimitabili lavorazione. Parallelamente si analizzano i cambiamenti nella moda, da un raro giuppone maschile di sicura provenienza dalla corte dei Savoia, a un banyan confezionato in seta cinese sino ad un iconico abito degli anni 20, simbolo e immagine di una visione di donna e di una nuova società.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9 – 17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    DOMENICA 9 E LUNEDI 10 APRILE

    Domenica 9 e lunedì 10 aprile
    PASQUA E PASQUETTA
    Orario prolungato alla GAM, al MAO e a Palazzo Madama fino alle ore 19 (con chiusura biglietterie alle ore 18)

     

    Le mostre alla GAM:

    VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM
    OTTOCENTO. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento MICHAEL SNOW (In VideotecaGAM)

     

    Le mostre al MAO:

    BUDDHA10
    LUSTRO E LUSSO DALLA SPAGNA ISLAMICA
    MONOGATARI (t-space X MAO)

     

    Le mostre a Palazzo Madama:

    I COLORI DELLA LIBERTÀ
    LE CHIAVI DELLA CITTÀ NEI CAPOLAVORI DI PALAZZO MADAMA

     

     

    MERCOLEDI 12 APRILE

    Mercoledì 12 aprile ore 16.30
    IL GIARDINO MEDIEVALE “ANNI 2000”: PIANTE E TECNICHE PER UN GIARDINO SOSTENIBILE
    Palazzo Madama – nuovo ciclo di incontri nel Giardino Botanico Medievale a cura di Edoardo Santoro
    Dal 12 aprile al 7 giugno 2023, nel Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama, prende avvio il nuovo ciclo di appuntamenti Il Giardino Medievale “anni 2000”: piante e tecniche per un giardino sostenibile, a cura dell’agronomo Edoardo Santoro, volto ad approfondire i temi della coltivazione e gestione delle piante con l’occhio di un giardiniere attento alla sostenibilità e ai metodi naturali, in un giardino storico nel centro cittadino. La pianta giusta al posto giusto e l’applicazione corretta delle tecniche di coltivazione sono il punto di partenza per realizzare e mantenere uno spazio verde di città o di campagna, che possa dare soddisfazioni dodici mesi all’anno con piante sane, fiorite e produttive.

    Sei appuntamenti in giardino da aprile a giugno, durante i quali a momenti di osservazione delle piante si alternano dimostrazioni pratiche di tecniche di facile applicazione: dalle piante selvatiche con le loro strategie di naturalizzazione alle fioriture che attirano insetti e organismi utili per un ambiente “biodiverso”; dal mondo sotterraneo dove le piante affondano le radici alle condizioni di sole, ombra, pioggia e siccità che si alternano bruscamente nel corso delle stagioni. Il Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama, grazie alla grande adattabilità delle piante coltivate, unita alla maggiore attenzione per l’ambiente, è luogo ideale per mostrare, condividere e divulgare una cultura del verde sana e sostenibile. 

    Il programma

    Mercoledì 12 aprile ore 16.30Piante. Selvatico è bello
    La naturalizzazione degli spazi ha un ruolo sempre più importante per comprendere meglio come favorire l’insediamento di piante in luoghi naturali o antropici. Le specie botaniche sono tra le più resistenti e adatte a svolgere questo ruolo anche in un piccolo giardino o terrazzo, dove risulta ancora più interessante scoprire le strategie di sopravvivenza e moltiplicazione delle selvatiche.

    Mercoledì 26 aprile ore 16.30: Tecniche. Compost, fertilizzanti o concimi?

    Mercoledì 10 maggio ore 16.30: Piante. Fiori e impollinatori

    Giovedì 18 (nell’ambito dell’ICOM DAY) e mercoledì 24 maggio ore 16.30: Tecniche. Il clima, l’acqua e l’influenza sulla cura delle piante

    Mercoledì 7 giugno ore 16.30: Piante. Verdi e contente

    Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro
    Durata: 1 ora
    Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
    Prenotazione consigliata
    Mercoledì 12 aprile ore 17
    TEXTILES ARE BACK. RADICI
    Palazzo Madama – conferenza con Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama
    L’arte della tessitura affonda le proprie radici nella preistoria. Lino e lana sono i materiali di più antica lavorazione in Europa, mentre la seta rimase per molti secoli un segreto ben protetto dalla Cina. I tessuti serici portarono nuove tecniche dall’Oriente e, finalmente, dal XII-XIII secolo l’industria della seta prese avvio in Italia. Ebbe così inizio la grande stagione delle manifatture italiane, i cui velluti operati e damaschi furono i tessuti più costosi e richiesti da ogni corte d’Europa.
    Ingresso libero
    Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
     
     

    Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    PASQUA, 25 APRILE E 1 MAGGIO ALLA FONDAZIONE TORINO MUSEI:
    APERTURE STRAORDINARIE E MOSTRE DA VISITARE
    Pasqua e Pasquetta orario prolungato di tutti e tre i musei fino alle 19 (con chiusura biglietterie alle 18)
    Apertura straordinaria lunedì 24 aprile e lunedì 1 maggio per GAM e MAO
    Festa della Liberazione, 25 aprile, ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre
    collegate + € 1 per le due mostre temporanee
    Buddha 10 al MAO e Viaggio al termine della statuaria alla GAM

    Durante le festività di Pasqua, del ponte della Festa della Liberazione e della Festa dei Lavoratori la GAM, il MAO e Palazzo Madama saranno sempre aperti: l’occasione giusta per trascorrere le festività immersi nell’arte e nella bellezza e per visitare le mostre e le collezioni permanenti approfittando delle aperture straordinarie e delle tariffe speciali.

    ORARI E MOSTRE

    GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna

    • Domenica 9 aprile Pasqua orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 10 aprile Pasquetta orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18
    • Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per la mostra temporanea Viaggio al termine della statuaria
    • Lunedì 1° maggio Festa dei lavoratori 10 – 18

    La biglietteria chiude un’ora prima

     

    Mostre in corso

    • VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM
    • OTTOCENTO. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento
    • MICHAEL SNOW (In VideotecaGAM)

    MAO Museo d’Arte Orientale

    • Domenica 9 aprile Pasqua orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 10 aprile Pasquetta orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18
    • Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per la mostra temporanea Buddha 10
    • Lunedì 1° maggio Festa dei lavoratori 10 – 18
      La biglietteria chiude un’ora prima

    Mostre in corso

    • BUDDHA 10
    • LUSTRO E LUSSO DALLA SPAGNA ISLAMICA
    • MONOGATARI (t-space X MAO)

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

    • Domenica 9 aprile Pasqua orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 10 aprile Pasquetta orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18
    • Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate
    • Lunedì 1° maggio Festa dei lavoratori 10 – 18
      La biglietteria chiude un’ora prima

    Mostre in corso

    • I COLORI DELLA LIBERTÀ
    • LE CHIAVI DELLA CITTÀ NEI CAPOLAVORI DI PALAZZO MADAMA (fino al 10 aprile)

     

     

    IL GIARDINO MEDIEVALE “ANNI 2000”:
    PIANTE E TECNICHE PER UN GIARDINO SOSTENIBILE

    Ciclo di incontri nel Giardino Botanico Medievale
    con il curatore botanico Edoardo Santoro

    12 aprile – 7 giugno 2023
    ore 16.30
    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
    Piazza Castello, Torino

     

    Dal 12 aprile al 7 giugno 2023, nel Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama, prende avvio il nuovo ciclo di appuntamenti Il Giardino Medievale “anni 2000”: piante e tecniche per un giardino sostenibile, a cura di Edoardo Santoro, volto ad approfondire i temi della coltivazione e gestione delle piante con l’occhio di un giardiniere attento alla sostenibilità e ai metodi naturali, in un giardino storico nel
    centro cittadino.

    La pianta giusta al posto giusto e l’applicazione corretta delle tecniche di coltivazione sono il punto di partenza per realizzare e mantenere uno spazio verde di città o di campagna, che possa dare soddisfazioni dodici mesi all’anno con piante sane, fiorite e produttive.

    Sei appuntamenti in giardino da aprile a giugno, durante i quali a momenti di osservazione delle piante si alternano dimostrazioni pratiche di tecniche di facile applicazione: dalle piante selvatiche con le loro strategie di naturalizzazione alle fioriture che attirano insetti e organismi utili per un ambiente “biodiverso”; dal mondo sotterraneo dove le piante affondano le radici alle condizioni di sole, ombra,
    pioggia e siccità che si alternano bruscamente nel corso delle stagioni. Il Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama, grazie alla grande adattabilità delle piante coltivate, unita alla maggiore attenzione per l’ambiente, è luogo ideale per mostrare, condividere e divulgare una cultura del verde sana e sostenibile.

    Il programma

    Mercoledì 12 aprile ore 16.30: Piante. Selvatico è bello
    La naturalizzazione degli spazi ha un ruolo sempre più importante per comprendere meglio come favorire l’insediamento di piante in luoghi naturali o antropici. Le specie botaniche sono tra le più resistenti e adatte a svolgere questo ruolo anche in un piccolo giardino o terrazzo, dove risulta ancora più interessante scoprire le strategie di sopravvivenza e moltiplicazione delle selvatiche.

    Mercoledì 26 aprile ore 16.30: Tecniche. Compost, fertilizzanti o concimi?
    Quanto avviene sottoterra non lo vediamo, ma possiamo comprendere l’importanza di un suolo salubre, ricco e fertile, in grado di supportare la crescita delle piante. In un piccolo giardino il compost è fonte di nutrimento per tutti gli organismi che vivono nella terra oltre che per le radici; cosa e come si può compostare? In quali altri modi è possibile intervenire quando non si ha a disposizione il compost?

    Mercoledì 10 maggio ore 16.30: Piante. Fiori e impollinatori
    Insetti utili e piante che aiutano piante e fioriture da apprezzare non solo per colori e profumi, ma anche per il ruolo che svolgono nel rendere equilibrato uno spazio verde. Il tema degli organismi utili ci porta a capire meglio l’azione di insetti come api e coccinelle e a comprendere il ruolo degli organismi nocivi, per rendere le piante più forti a superare le difficoltà.

    Giovedì 18 (nell’ambito dell’ICOM DAY) e mercoledì 24 maggio ore 16.30: Tecniche. Il clima, l’acqua e l’influenza sulla cura delle piante
    Come si adattano le piante ai cambiamenti climatici e come possiamo intervenire per favorire una crescita equilibrata in un ambiente (giardino o terrazzo), nel quale è fondamentale coltivare piante adattabili a condizioni quali troppa acqua o troppo poca, eccesso di caldo o di gelo? È la natura circostante che ci può fare da guida, ma anche le ricerche in campo floristico e agricolo apportano nozioni utili per applicare tecniche corrette e scegliere
    piante robuste.

    Mercoledì 7 giugno ore 16.30: Piante. Verdi e contente
    Per molte piante il periodo estivo coincide con un riposo parziale e un blocco della crescita, che spesso comporta una minore fioritura. Per avere un giardino sempre vivace e allegro risulta fondamentale l’apporto del fogliame, i cui colori, forme e tonalità aiutano ad avere spazi pieni e apprezzare portamenti e caratteristiche ornamentali diverse dal fiore. Piante aromatiche, officinali ed erbacee perenni sono le migliori per raggiungere questi obiettivi in abbinamento ad alcuni fiori stagionali.

    Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro
    Durata: 1 ora
    Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
    Prenotazione consigliata

  •  COLORI DELLA LIBERTÀ

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
    Corte Medievale
    Piazza Castello – Torino

    17 marzo – 8 maggio 2023

     

    In occasione di Biennale Democrazia 2023, dal titolo Ai confini della libertà, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica presenta, dal 17 marzo all’8 maggio, I colori della libertà: un’ampia riflessione visiva all’interno della Corte Medievale intorno al percorso tematico Immaginare la libertà, declinato secondo i quattro elementi naturali – aria, acqua, terra e fuoco – fondamento della vita e comuni a tutte le cosmogonie.

    Il museo, che ospita quattro incontri di Biennale Democrazia 2023, ha commissionato a quattro giovani illustratori italiani, di profilo artistico internazionale, una serie di illustrazioni volte a offrire un possibile immaginario di riferimento.
    Manfredi Ciminale – autore per Einaudi, Il Saggiatore, L’Espresso, Il manifesto e Linus – ha sviluppato il tema della Libertà dell’aria; Antonio Zeoli – illustratore e fumettista per Rai, Mondadori, Rizzoli Lizard, Feltrinelli, Sergio Bonelli Editore – il tema della Libertà dell’acqua; Luca Font – artista per la Repubblica, Il Sole 24 Ore, Galleria Campari – il tema della Libertà della terra e infine Elisa Talentino – tra i cui principali committenti vi sono The New Yorker, The New York Times, The Washington Post, Corriere della Sera – ha articolato la Libertà del fuoco. Quattro artisti a rendere immagine una delle miriadi possibili di declinazione del tema della libertà e suggerire l’avvio di un percorso che possa stimolare il visitatore a una riflessione sulla rappresentazione della libertà nelle arti, dalla letteratura alla musica, dal cinema alla televisione, dalla pittura alla scultura e all’architettura.

    Le nuove opere sono affiancate da altre 11 illustrazioni, in un allestimento che riprende in parte quanto commissionato nel 2022, in occasione della sessione annuale del Comitato Interministeriale per gli Affari Esteri a Torino, con il progetto Europa. L’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli, così da consentire di ampliare la riflessione su quanto la libertà debba essere il fulcro del pensiero contemporaneo sul futuro, poiché è il tema fondamentale di ogni sistema democratico dalla Rivoluzione francese in avanti.

    Si espongono, dunque, i lavori che visualizzano quanto sancito nel trattato sull’Unione europea: “[l’] Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini”. Ecco allora la Libertà illustrata da Camilla Falsini; il Rispetto della dignità umana da Elisa Seitzinger; l’Uguaglianza da Andrea Serio; la Democrazia da Anna Parini; il Rispetto dei diritti umani da Irene Rinaldi e lo Stato di diritto da Francesco Poroli.

    A completare il percorso tre illustrazioni che lo connettono al contesto ed evidenziano le motivazioni che hanno portato alla committenza: Palazzo Madama, disegnato da Matteo Berton, che sottolinea come l’edificio interpreti più di ogni altro, con i suoi duemila anni di storia, l’identità europea – da sede del Senato del Regno d’Italia, che nel 1861 fa l’Italia, per ospitare cent’anni più tardi la firma della Carta Sociale Europea – E poi la Torino multiculturale, culla del Risorgimento e dell’indipendenza nazionale nel lavoro di Francesco Bongiorni e il Piemonte positivista di Riccardo Guasco.

    Due opere chiudono il percorso: la Cultura, nell’interpretazione di Emiliano Ponzi, e la Pace nella lettura di Bianca Bagnarelli. Due opere necessarie a sviluppare un progetto, che avrà una funzione didattica per gli istituti comprensivi di Torino e del Piemonte, oltre a integrare “L’aula che vorrei” – l’innovativo programma di Palazzo Madama che trasferisce l’aula in museo – e stimolare ulteriori cicli di conferenze, incontri a tema e laboratori quali eventi collaterali di questa operazione, che vede un museo civico divenire committente di giovani illustratori italiani di fama internazionale, costruendo un dialogo tra la sua storia millenaria e il linguaggio grafico dell’illustrazione.

    INFO UTILI:

    SEDE ESPOSITIVA E DATE:  Palazzo Madama 
    Museo Civico d’Arte Antica piazza Castello, Torino
    17 marzo – 8 maggio 2023
    ORARI:
    • Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00.
    • Martedì chiuso
      Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
    BIGLIETTI: Incluso nel biglietto di ingresso al museo:
    • intero € 10,00 
    • ridotto € 8,00
    Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card
    INFORMAZIONI: 
    • palazzomadama@fondazionetorinomusei.it – t. 011 4433501
    • www.palazzomadamatorino.it
    PRENOTAZIONI: 011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com
    Prevendita: Ticketone.it
  • VAN GOGH
    EXPERIENCE

    Dal 18 marzo al 25 giugno
    Citroniera di Ponente
    Palazzina di Caccia di Stupinigi
    Piazza Principe Amedeo 7 – Nichelino (TO)

     

    La mostra multimediale che abbraccia il visitatore conducendolo nei quadri, nella vita, nelle emozioni di uno degli artisti più amati al mondo: VAN GOGH EXPERIENCE.

    Una produzione internazionale a cura di Next Exhibition, in collaborazione con Associazione Culturale Dreams, con il patrocinio di Città Metropolitana di Torino.

    Videomapping, virtual reality, ricostruzione di ambienti, selfie opportunities, per una nuova coinvolgente esperienza multisensoriale adatta a tutta la famiglia.

    “Prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni…”

    (Vincent Van Gogh)

     

    VAN GOGH EXPERIENCE: la mostra multimediale che abbraccia il visitatore in una nuova esperienza multisensoriale.

    Arriva a Torino la produzione internazionale targata Next Exhibition che ha emozionato il mondo, la mostra che unisce il piacere della scoperta della vita di Van Gogh all’immersione totale nel cuore pulsante della sua arte.

    Un viaggio entusiasmante per la sua moderna forma d’espressione tecnologica e per la sorprendente originalità, capace di attirare e coinvolgere un pubblico eterogeneo, da appassionati d’arte a giovani studenti.

    La Citroniera di Ponente della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dopo aver ospitato esposizioni più classiche come Frida Kahlo e Marilyn Monroe, si illumina di colori nuovi, ritratti e scenari toccanti e soprattutto si tinge di sensazioni uniche.

    Il percorso inizia con la conoscenza della vita di Van Gogh, con la sua timeline, per far conoscere al pubblico i fatti più salienti che hanno condizionato la sua vita e la sua arte.
    A seguire l’immersione nei pensieri geniali e folli di uno degli artisti più amati di sempre è un vero e proprio tuffo al cuore. In un’area di oltre duecento metri quadri ogni superficie prende vita e diventa arte, avvolgendo a 360 gradi il visitatore in un viaggio a tinte scure, ricco di pathos e drammaticità, a far comprendere il tormento interiore di Van Gogh, il senso dei suoi pensieri e i suoi stati d’animo.
    Il video, della durata di venti minuti circa, viene proposto in loop ed è possibile visionarlo più volte, da diversi punti di vista: in piedi o comodamente seduti sui pouf disseminati nella stanza, diventando parte integrante del quadro scenico. L’osservatore diventa infatti protagonista dell’opera, ampliando i propri sensi verso onde di immagini e suoni perché il videomapping non coinvolgerà soltanto la vista, ma anche l’udito, con una colonna sonora di musica classica, ad esaltare ancora di più l’emotività del viaggio.

    Dopo la discesa negli inferi dell’anima dell’artista, nel blu profondo de “La Notte Stellata”, la risalita verso la luce, verso i colori e quel giallo vivo che tanto amiamo nell’arte di Van Gogh.
    Presenti in mostra tre scenari, ideali come selfie opportunities per il pubblico: il campo di grano, i girasoli e la camera di Van Gogh.
    In antitesi con quanto accade di consuetudine nei musei, l’organizzazione invita il pubblico a fotografare e a condividere la propria esperienza in mostra sui social, utilizzando i canali ufficiali: per facebook /vangoghthexperience e per IG next.exhibition

    La mostra prosegue con la sezione di virtual reality, facoltativa e con biglietto accessorio, che consentirà al visitatore, indossato l’oculus di ultima generazione, di vedere con gli occhi di Van Gogh, intento ad osservare il mondo e a trarre ispirazione dai paesaggi a lui più famigliari per le sue opere.

    Non mancano i contributi video, fruibili lungo il percorso e nella sala cinema. Tra questi, in collaborazione con la piattaforma Eduflix, la narrazione del rapporto di Van Gogh con i colori, a cura del critico e storico dell’arte Flavio Caroli.

    Le ultime sale della Citroniera di Ponente ospitano infine la sala didattica e il bookshop.
    Nella sala didattica grandi e piccoli sono liberi di dare sfogo all’estro creativo e creare in stile Van Gogh. Una volta realizzato il disegno può essere scannerizzato ed essere condiviso, visibile a tutti, sulla parete in mostra.

    GIORNI E ORARI DI APERTURA

    La mostra sarà aperta:

    • Dal Martedì al Venerdì 10 – 18
    • Sabato e Domenica 10 – 19
    • Lunedì chiuso
      Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima dell’orario di chiusura.

    I social della mostra:

    • FB/ VanGoghExperienceTorino
    • IG/ vangogh_experience
    • www.vangoghexperience.it

    PREZZI E MODALITA’ ACQUISTO BIGLIETTI

    Biglietti a partire da 12,50 euro.
    Prevendita con il circuito Ticket One e vendita anche presso il botteghino della Palazzina di Caccia di Stupinigi nei giorni e negli orari di regolare apertura della mostra.

     

    Infoline: 375/5475033 – info@vangoghexperience.it

  • GLI APPUNTAMENTI DI MARZO

    LA NUOVA ESPOSIZIONE

    LE CHIAVI DELLA CITTÀ NEI CAPOLAVORI DI PALAZZO MADAMA
    fino al 10 aprile 2023
    Sala Senato (primo piano)

     

    Un inedito sguardo sulle collezioni civiche di Palazzo Madama e la loro storia attraverso una selezione di opere emblematiche, in un percorso che accompagna il visitatore da La porta della Città nella Corte Medievale a Le chiavi della Città nella Sala del Senato: chiavi reali e allegoriche, che consentono di aprire la porta di Torino e poi svelarne l’animo attraverso quanto nel tempo si è deciso di conservare, poiché le opere non vanno solo viste, ma anche guardate.

    _____________________________________________________

    DA VISITARE

    TEXTILES ARE BACK

    la Sala tessuti del museo

    secondo piano

    LA PORTA DELLA CITTÀ.

    UN RACCONTO DI 2.000 ANNI

    Corte Medievale

    _______________________________________________________

    LE VISITE GUIDATE A CURA DI THEATRUM SABAUDIAE

    Visite guidate alle collezioni permanenti:
    tutti i sabati e domenica ore 15: Da porta romana a castello a museo

     

    Visite tematiche:

    • 4/03 ore 16.30 Tra Gotico e Rinascimento
    • 5/03 ore 16.30 Donne da raccontare
    • 12/03 ore 16.30 Velluti, ricami, lampassi, banyan e marsine
    • 12/03 ore 16.30 Le chiavi della Città
    • 18/03 ore 16.30 I fasti del Barocco
    • 19/03 ore 16.30 Venti dal Nord. L’influsso dell’arte fiamminga in Piemonte 
    • 25 e 26/03 ore 16.30 Segni ad arte. Particolari a confronto
    • 26/03 ore 16.30 Le chiavi della Città

    ______________________________________________________________

    ALCHIMIE – ARGENTO / LUNA
    visita guidata in collaborazione con OFT Orchestra Filarmonica di Torino

    sabato 11 marzo ore 16.30

    Dalla figura di Selene-Artemide, raffigurata nella tela settecentesca di Francesco De Mura mentre osserva il bellissimo Endimione addormentato, agli oggetti in argento che costellano le sale di Palazzo Madama, il percorso permette di approfondire il fascino di un metallo che da circa 4000 anni accompagna l’umanità con il suo aspetto prezioso, la duttilità e le molteplicità di applicazioni collegate, oltre che alle sue proprietà, anche al forte simbolismo e alla dialettica luna-sole e argento-oro.

    _____________________________________________________________

    DUEMILA ANNI DI VITA
    visita guidata allo scavo archeologico
    di Palazzo Madama

    domenica 12 e 26 marzo ore 11 e ore 15

    Dal 1934 le collezioni del museo civico furono trasferite a Palazzo Madama, edificio iconico della città che nel 1884 era stato oggetto di scrupolose indagini sotto la guida di Alfredo d’Andrade.
    Per celebrare i 160 anni del museo, è possibile usufruire di un’occasione unica: accompagnati da archeologhe specializzate, i partecipanti esploreranno la Corte Medievale per poi scendere al livello della fondazione romana e scoprire la complessa stratificazione dei vari livelli di insediamento che si sono susseguiti dall’epoca romana al Settecento.

    ___________________________________________________________

    FESTA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

    In occasione della Festa Internazionale della Donna, Palazzo Madama offre a tutte le donne l’ingresso gratuito alle sue collezioni e al nuovo progetto espositivo Le chiavi della Città nella giornata di mercoledì 8 marzo.
    Non perdetevi la visita guidata a tema Donne da raccontare domenica 5 marzo alle ore 16.30!

    ______________________________________________________________

    LA CONFERENZA PER FESTEGGIARE l’8 MARZO

    TEXTILES ARE BACK
    SPECIALE DONNE
    conferenza con Virginia Bertone, responsabile direttivo e Maria Paola Ruffino
    conservatore di Palazzo Madama

    mercoledì 8 marzo ore 17

    La storia, prevalentemente maschile, della produzione tessile ha visto le donne protagoniste nelle arti fiorite nell’ambiente domestico, in particolare il ricamo e il merletto. Attività dapprima dell’aristocrazia, queste arti toccarono ogni strato sociale, costituendo un valore forte comune. L’apprendimento del ricamo è stato per molte ragazze occasione di alfabetizzazione, strumento di affermazione e di racconto di sé. E tramite il recupero delle tecniche del merletto abbandonate, diverse nobildonne in Italia hanno dato vita alla fine del XIX secolo a progetti di solidarietà sociale, volti a offrire alle giovani la possibilità di mantenersi con il proprio lavoro.

    ______________________________________________________________

    LE CONFERENZE PER LA STORIA DEL MUSEO CIVICO

    PIETRO PIFFETTI
    E LA TECNICA DELL’INTARSIO: LE COLLEZIONI DI EBANISTERIA DEL MUSEO CIVICO PER IL PROGRESSO DELL’ARTE E DELL’INDUSTRIA
    conferenza con Clelia Arnaldi di Balme, conservatore Arti del Barocco, Palazzo Madama

    giovedì 16 marzo ore 17

    L’ebanisteria piemontese del Settecento deve la sua straordinaria fortuna alle opere di Pietro Piffetti, in cui perizia tecnica e fantasia inventiva si uniscono con risultati di estrema eleganza. In occasione dei 160 anni dalla nascita del Museo Civico torinese, la conferenza esamina la figura dell’artista e la tecnica dell’intarsio nel Piemonte del Settecento, illustrando il significato della presenza delle opere degli ebanisti piemontesi nelle collezioni civiche.

    __________________________________________________________

    GLI INCONTRI LEGATI ALLA COLLEZIONE DI TESSUTI E MODA

    L’ARTE DEL RICAMO NEL MEDIOEVO
    conferenza con Christine Descatoire, conservatore del Musée de Cluny

    venerdì 31 marzo ore 17

    Il ricamo è onnipresente nella vita quotidiana degli uomini e delle donne del Medioevo, dai ricchi al popolo. I ricami di seta, oro e argento, facendo parte delle arti preziose, erano tra le produzioni più lussuose e apprezzate. La conferenza illustrerà il panorama delle produzioni e delle tecniche di ricamo usate dal XII all’inizio del XVI secolo in Europa, tra Italia, Germania, Fiandre, Inghilterra, Francia e Spagna. Verranno presentati i ricamatori e i loro legami con la pittura e i pittori

    ___________________________________________________________

    LE CONFERENZE BOTANICHE

    ROSE
    conferenza con Edoardo Santoro
    nell’ambito del ciclo
    Le piante nella storia del giardino

    lunedì 20 marzo ore 17

    Rose botaniche, antiche e moderne sono i tre principali gruppi in cui oggi sono riunite tutte le rose conosciute e coltivate nel mondo, ma la classificazione delle rose può essere anche legata al colore del fiore e all’altezza della pianta, alla presenza di spine o all’uso alimentare: ogni giardiniere ha migliaia di scelte per utilizzare una rosa in giardino. Dalla rosa di Pompei alle rose dei fiamminghi, dal giardino di rose dell’Imperatrice Giuseppina Bonaparte alla vellutata rosa da taglio Baccara, un sorprendente viaggio nel fiore più amato e coltivato in tutto il mondo.

    ____________________________________________________________

    WORKSHOP DI ACQUERELLO BOTANICO

    GLI AGRUMI
    con Angela Petrini

    sabato 4 e domenica 5 marzo ore 10 – 17

    Con il finire dell’inverno l’appuntamento è giustamente dedicato agli agrumi e alle diverse specie che potranno essere studiati e rappresentati: a disposizione dei partecipanti ci saranno il cedro nelle sue varianti Citrus medica e cedro mano di Budda, i chinotti, i bergamotti e i più classici limoni.
    Rappresentare queste piante significherà osservarne con attenzione le caratteristiche, per arrivare a conoscerne la morfologia e a dipingere il giallo o l’arancio della scorza, rendere la granulosità di certe superfici o riprodurre la superficie lucida e lanceolata delle foglie.

    _____________________________________________________________

    WORKSHOP DI CALLIGRAFIA

    SCRIVERE MEGLIO
    UN MODELLO PER MIGLIORARE LA PROPRIA SCRITTURA
    con Massimo Polello

    sabato 18 e domenica 19 marzo ore 10 – 17

    Un workshop dedicato a tutti coloro che amano la scrittura, vogliono migliore la propria grafia e avvicinarsi per la prima volta al mondo affascinante della calligrafia.
    Scrivere a mano infatti è un gesto semplice e spontaneo che libera la creatività, favorisce la memoria, la concentrazione e aiuta a ordinare i pensieri.
    Per migliorare la propria scrittura si utilizzerà il modello Corsivo Cancelleresco detto anche “Italico”: si impareranno le forme e i ritmi base di scrittura attraverso l’uso della matita, per passare poi ad altri strumenti quali biro, roller, pennarelli, stilografiche, matite colorate e infine al pennino metallico a punta tronca. Il laboratorio si concluderà con la progettazione di un piccolo libro detto “leporello”, che idealmente riunirà tutti gli esercizi fatti.

     

    ATTIVITÀ PER FAMIGLIE

    SEI UN TESORO!

    domenica 19 marzo ore 11

    Una grande collezione, o meglio un tesoro!
    Esploriamo Palazzo Madama per scoprire quali opere custodisce, da quali luoghi e secoli provengono e quali sono le storie che ci raccontano silenziosamente.
    Sarà l’occasione per lavorare con la fantasia e creare in laboratorio nuovi tesori da custodire e collezionare.

    ____________________________________________________________

    Orari di apertura del museo:

    Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18.
    Martedì chiuso.  La biglietteria chiude un’ora prima. Ultimo ingresso ore 17.
    La prenotazione è consigliata, ma non obbligatoria: Theatrum Sabaudiae via mail ftm@arteintorino.com o al numero +39 011 5211788
    Prevendita: TicketOne.
  • Un nuovo Festival a Torino
    Prima edizione di

    ColtivaTo
    Con i piedi per Terra

    Il Festival Internazionale dell’Agricoltura

    Tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste,
    workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica

    Torino, 31 marzo – 2 aprile 2023

     

    Torino, 23 febbraio 2023. Si terrà a Torino dal 31 marzo al 2 aprile 2023 la prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

    Il Festival ColtivaTo è patrocinato da Regione Piemonte e Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Università di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, weTree.

    “Torino, oltre a essere una delle città industriali nel mondo, con il suo settore manifatturiero, è anche un’area agricola estremamente vasta e dalle caratteristiche varie e per certi aspetti estreme” dichiara Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino. “Nel comprendere la varietà del nostro territorio basti pensare alla dimensione metropolitana, al cui interno abbiamo tutto – pianura, collina, montagna – e in ogni pezzo di territorio custodiamo saperi e produciamo una straordinaria ricchezza agricola. Torino non poteva che accogliere con entusiasmo questa prima edizione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, che per alcuni sembrerà strano farlo in un contesto urbano, ma l’agricoltura è pensiero, elaborazione, stile di vita e non per ultimo rimane un settore produttivo con la sua rilevanza economica. In questi giorni densi di incontri avremo l’opportunità di apprendere dai numerosi studiosi molto della capacità delle piante e della coltivazione di adattarsi ai cambiamenti climatici; allo stesso tempo potremo riportare nel dibattito pubblico quello che una volta era definito il settore primario dell’economia, quindi tornerà centrale il fascino del territorio e delle sue produzioni agricole. Saranno giorni che insegneranno molto a tutti.”

    “L’agricoltura rappresenta storia, presente e futuro del nostro Paese e del Piemonte in particolare” sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa. “Parliamo di uno dei comparti più importanti per l’economia del nostro territorio, una eccellenza che contraddistingue l’identità dell’Italia in ogni parte del mondo. Per questo un festival che parla di agricoltura non poteva che nascere in Piemonte. Le sfide da affrontare sono molte, a cominciare da quella della sostenibilità e della tutela ambientale. E nessuno può essere testimone di questo impegno più di chi dedica la propria vita alla terra, ogni giorno.”

    “La Camera di commercio si unisce alle altre istituzioni nel sostenere il Festival di un settore che nella nostra area metropolitana conta più di 11.600 imprese e, nel solo export, supera il miliardo e mezzo di valore annuo” dichiara il Vicepresidente della Camera di commercio di Torino Enzo Pompilio D’Alicandro. “L’ente camerale supporta queste imprese incentivando la loro innovazione, soprattutto nel digital marketing, e facilitando la loro internazionalizzazione con l’assistenza sulla normativa, la documentazione, la ricerca di partner commerciali. La Camera di commercio, inoltre, promuove i loro prodotti con progetti dedicati, quali Torino DOC, Maestri del Gusto, Torino Cheese, e ne assicura vasta visibilità non solo nei grandi appuntamenti di settore, come durante lo scorso Salone del Gusto o il prossimo Salone del Vino, ma anche in occasione dei maggiori eventi cittadini, ad esempio durante gli ATP Finals di Tennis o le Final Eight di Basket.”

    Il Festival nasce da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico. Se chiediamo alle persone: preferite farvi operare da un dentista del 1930 o da uno moderno?, nessuno preferirà quello antico – nessuno sosterrà che il trapano di una volta fosse migliore e che un’operazione senza anestesia temprasse il fisico. Se invece cambiamo oggetto e chiediamo: preferite il cibo di una volta o quello moderno?, la risposta non sarà scontata, nella convinzione che l’agricoltura di un tempo fosse migliore, meno inquinante, più salubre, più naturale. Il Festival nasce intorno ad alcune riflessioni su questo paradosso.

    “Come mai nel primo caso l’innovazione è sentita come una spinta migliorativa ed entusiasmante, mentre nel secondo rappresenta un limite?” si chiede Antonio Pascale. “Forse perché l’agricoltura è stata raccontata male, usando immagini stereotipate e il cittadino non è in grado di orientarsi? In questo Festival ci proponiamo di raccontare l’agricoltura in modo nuovo, con dovizia di particolari. Racconteremo la straordinaria avventura della terra, com’è cambiata negli anni, che novità ci sono nel settore agricolo. L’avventura della terra altro non è che la nostra avventura nel mondo, e nella vita. Interrogarsi sulla terra significa provare a rispondere anche ad alcuni dilemmi che ci tormentano e cercare delle soluzioni a problemi comuni.”

    “L’idea di questo Festival è nata, improvvisa, nel maggio del 2022, durante Eurovision, nell’atmosfera magica delle serate di tarda primavera che solo Torino sa regalarti” dichiara Maria Lodovica Gullino. “ColtivaTo nasce per raccontare l’agricoltura che nutre il mondo, evidenziando soprattutto l’innovazione che sta dietro alle produzioni agricole e il bisogno continuo di innovare con la ricerca. Come ricercatore ho sempre sentito l’esigenza di comunicare, ai tecnici e al pubblico, i risultati della ricerca. Perché buona parte della ricerca è finanziata con fondi pubblici e da ciò deriva l’obbligo morale di fare conoscere a chi paga le tasse cosa si fa con il loro denaro e perché la comunicazione permette al pubblico di fare scelte consapevoli. Torino ha una storia di Festival ed eventi di grande successo, seguiti da un pubblico attento e preparato. È proprio a questo pubblico che, con grande umiltà, ci rivolgiamo con ColtivaTo, con un programma ambizioso, ben consapevoli che portare l’agricoltura in città, nelle eleganti sale di sedi auliche sia una sfida. Dietro a ColtivaTo ci sono la passione e l’amore profondo che legano tutti quanti hanno voluto questo Festival, verso un settore produttivo di grande importanza in Piemonte e in Italia, spesso purtroppo trascurato o poco conosciuto.”

    ColtivaTo vuole dunque provare a rispondere a queste domande, proponendosi di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare il cambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli teatrali, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori. Perché raccontare l’agricoltura significa coltivare conoscenza e da qui nasce anche il nome del Festival – ColtivaTo.

    Promotore e organizzatore del Festival è l’Associazione Comitato per la organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert.

    ColtivaTo sarà un Festival diffuso in numerose sedi nella città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, da un punto di vista produttivo e scientifico. Il Circolo dei lettori, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, la Cavallerizza Reale e il Palazzo Civico ospiteranno le diverse sessioni del Festival, mentre il Cinema Massimo e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” saranno sede di spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato.

    ColtivaTo opera in sinergia con altri importanti festival torinesi, quali Biennale Tecnologia e Biennale Democrazia, con due appuntamenti in programma, mentre il 24 marzo alle 18.30 al Circolo dei lettori, nell’ambito di Biennale Democrazia, si terrà un’anteprima di ColtivaTo con un intervento di Antonio Pascale dal titolo Da Pinocchio a Masterchef, introdotto da Maria Lodovica Gullino.

    ColtivaTo inaugurerà venerdì 31 marzo alle ore 16 alla Cavallerizza Reale di Torino con gli interventi di apertura Salute Circolare, la salute del futuro di Ilaria Capua, Senior Fellow of Global Health presso la sede Europea della Johns Hopkins University SAIS, e Il grano e la pietra di Antonio Pascale, preceduti dai saluti istituzionali. Un’occasione per riflettere su quanto la salute dell’uomo, delle piante e del pianeta stesso siano in realtà intimamente interconnesse, e una entusiasmante, divertente storia della natura umana attraverso il grano, simbolo di vita e protezione dalla morte.

    Nel corso delle sessioni conosceremo L’abc della sostenibilità, raccontando le basi del cambiamento climatico. Paolo Romano, presidente di SMAT – Società Metropolitana Acque Torino S.p.A, e Vittorio Viora, imprenditore agricolo e vicepresidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino, saranno protagonisti di un focus sulle conseguenze sul sistema idrico della recente politica agricola comunitaria orientata in senso ambientalista. Daniele Fortini, già presidente di Federambiente, spiegherà gli scenari della circolarità; Elisa Palazzi, docente di Fisica del Clima presso l’Università degli studi di Torino, e Matteo Garbelotto, patologo e micologo forestale presso l’Università della California, illustreranno gli effetti del cambiamento climatico sulle foreste; Sergio Saia, professore associato di Agronomia e coltivazioni erbacee presso l’Università di Pisa, esplorerà le componenti della sostenibilità nella filiera degli alimenti.

    Negli incontri della sessione AgriCultura, tutto quello che fa e farà l’agricoltura parleremo del passato e del futuro del cibo, tra religione, tecnologia, matematica, intelligenza artificiale, ma anche vecchie malattie e tradizioni inventate: interverranno Alberto Grandi, professore di Storia dell’alimentazione all’Università di Parma, sfatando i miti sul “Km Zero”; la scrittrice e matematica Chiara Valerio con una breve e faziosa ricostruzione della nostra storia d’amore e dipendenza dalla tecnologia; con l’astronomo e astrofisico Amedeo Balbi partiremo all’esplorazione dello spazio e dell’universo per comprendere che il nostro pianeta è insostituibile; Mario De Caro, professore di Filosofia morale all’Università Roma Tre e presidente della Società Italiana di Filosofia Morale, parlerà della relazione tra natura e intelligenza artificiale; Gilberto Corbellini, professore di Storia della medicina e bioetica alla Sapienza Università di Roma, racconterà i rapporti tra malaria e agricoltura; Stefano Jossa, professore di Letteratura italiana all’Università di Palermo, ci regalerà un’inedita lettura del Pinocchio; la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari proverà a indagare il concetto di natura nelle sue molte declinazioni.

    Descriveranno la Cassetta degli attrezzi, gli strumenti, le tecnologie e i ritrovati che stanno cambiando l’agricoltura, tra realtà e fake news: Roberto Confalonieri, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Milano e fondatore e presidente di Cassandra Tech, con un focus sull’agricoltura di precisione; i chimici e divulgatori Ruggero Rollini e Donatello Sandroni cercheranno di sfatare i luoghi comuni che ruotano intorno alla chimica e ai pesticidi; Stefania De Pascale, professore ordinario di Orticoltura e Floricoltura all’Università di Napoli, e Laura Margheri, del laboratorio di Bioinspired Soft Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), terranno un incontro in collaborazione con Fondazione Agritech dedicato alle piante del futuro, tra spazio e robotica; il ricercatore del CNR di Napoli Roberto Defez spiegherà come i batteri cambiano noi stessi, l’agricoltura e il mondo; Vittoria Brambilla, biologa molecolare e genetista delle piante, parlerà delle tecnologie genetiche che ci permettono di agire direttamente sul DNA delle piante, migliorandole, e in particolare della tecnologia CRISPR.

    Di Cibo e salute discuteranno Laura Gasco, professore ordinario del dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, e Debora Fino, professore ordinario di Impianti Chimici presso il Politecnico di Torino e presidente della Fondazione Re Soil, in particolare in riferimento a un’alimentazione a base di insetti, in un incontro in collaborazione con Biennale Tecnologia; Maria Caramelli, dirigente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, e Luca Simone Cocolin, professore ordinario di Microbiologia Agraria presso l’Università di Torino, parleranno dei moderni concetti di dieta personalizzata per la prevenzione di malattie non comunicabili e di come gli alimenti possono essere considerati un importante strumento per favorire il raggiungimento degli obiettivi insiti nel concetto di salute circolare.

    Non mancheranno alcuni incontri su Economia e Lavoro, per raccontare la globalizzazione e i cambiamenti nel mondo del lavoro agricolo, con il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni e il fondatore di Slow Food Carlo Petrini che discuteranno dell’apporto dei migranti al settore (e della diffusa illegalità con cui si trovano a fare i conti), in un incontro in collaborazione con Biennale Democrazia; Maria Lodovica Gullino e Davide Viaggi, docente di Economia ed estimo rurale presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, parleranno di globalizzazione, del rapporto tra globale e locale nell’agricoltura e nella produzione di alimenti nel contesto della bioeconomia e del modo in cui i parassiti si spostano da un continente all’altro, introducendo nuove malattie; Elsa Fornero, professore onorario di Economia all’Università di Torino e membro dell’Academia Europaea, e Roberto Moncalvo, imprenditore agricolo e presidente di Coldiretti Piemonte, analizzeranno i cambiamenti nel mondo del lavoro; il docente di Storia economica dell’Università di Bologna Tito Menzani smonterà gli stereotipi che riguardano l’agricoltura di una volta.

    Nel corso delle Interviste impossibili di Antonio Pascale, alcune piante avranno la parola per raccontare storie affascinanti: Luigi Cattivelli, direttore del Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica del CREA a Fiorenzuola d’Arda, darà voce al grano; Luigi Frusciante, professore emerito dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, al pomodoro; Giuseppe Barbera, già professore di Colture arboree all’Università di Palermo, agli agrumi; Paolo Inglese, professore di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree all’Università di Palermo, infine, al fico d’India e ad altre piante tropicali.

    Alla Cavallerizza Reale si terrà un momento di confronto e dibattito in cui i giovani incontreranno alcuni imprenditori del settore. Interverranno Anna Asseretto (AG Sanremo), Roberto Benadì (Fudex), Guido Cerrato (Laboratorio chimico Camera di Commercio di Torino), Federico Concaro (SATA), Gabriella Fantolino (Uova Fantolino), Luigi Gronchi (LGS Droni), Agnese, Chiara e Francesca Rabino (F.lli Rabino), Luca Remmert (La Bellotta), Agostino Re Rebaudengo (Asja Ambiente), Francesco Villani (Ocmis), Alessandro Zilli (Alternative Fuels New Holland), moderati dal giornalista Francesco Antonioli, direttore di Mondo Economico.

    Spazio anche alle organizzazioni professionali che avranno modo di confrontarsi in una tavola rotonda, dal titolo Il ponte: l’alimentazione di domani tra dieta mediterranea e cibo sintetico.
    Interverranno Enrico Allasia (Confagricoltura Piemonte), Gabriele Carenini (Confederazione Italiana Agricoltori del Piemonte e della Valle d’Aosta), Bruno Mecca Cici (Coldiretti Torino), con la moderazione di Laura de Donato, giornalista del Tgr Leonardo (Rai 3).

    Chiuderanno il Festival domenica 2 aprile alle 13.15 in Sala Colonne, a Palazzo Civico, Guido Montanari, professore di Storia dell’architettura contemporanea e della città presso il Politecnico di Torino, che nell’incontro Per non mangiare cemento in futuro spiegherà al pubblico l’urgenza di avviare pratiche immediate di tutela del suolo, di deimpermeabilizzazione e ripristino della naturalità, per non rischiare di perdere una risorsa fondamentale, e Antonio Pascale con Il mondo raccontato attraverso le piante; un racconto delle piante attraverso la storia per analizzare il rapporto culturale e antropologico e storico che lega la natura umana a quella vegetale.

    Il Cinema Massimo, la sala del Museo Nazionale del Cinema, ospiterà la rassegna cinematografica Dalla Terra alle Stelle. Se si puntano i piedi per terra è solo per guardare bene le stelle: la rassegna proporrà esempi di cinema che hanno saputo indagare il concetto di natura raffinando così il nostro sguardo verso il cielo, tra cui il corto L’altra terra di Daniele Pignatelli, in collaborazione con Bayer Italia.

    Al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” si terranno Elfi, Acqua e Giardini, il concerto dei migliori diplomati della Scuola, e Lucrezia, uno spettacolo teatrale a cura di Tangram Teatro dedicato a Lucrezia Borgia.

    Al Museo Egizio sarà invece possibile visitare un giardino di ispirazione egizia, un omaggio alla civiltà dell’antico Egitto, che fu tra le prime a sviluppare una cultura del giardino e a conferire significati simbolici a piante e fiori. Si tratta di un progetto a cavallo tra archeologia e botanica, che sarà il punto di partenza per una visita inedita al Museo dal titolo “Flora dell’antico Egitto, dal giardino alla tavola”.

    Al Circolo dei lettori, i più piccoli potranno partecipare al laboratorio Un compleanno esplosivo con Wangari Maathai a cura di Fablab for Kids e all’exhibit interattivo e multimediale Soilab realizzato dalla Re Soil Foundation dedicato al tema del suolo. Il Circolo ospiterà inoltre un evento off il 29 marzo alle ore 10: i LIII Incontri Fitoiatrici, intitolati Cambiamenti climatici e malattie delle piante, con Elisa Palazzi (Università di Torino), Federico Spanna (Regione Piemonte), Massimo Pugliese, Giovanna Gilardi, Maria Lodovica Gullino e Angelo Garibaldi (Università di Torino), Lorenzo Marini (Università di Padova).

    Infine, in occasione della chiusura di ColtivaTo, domenica 2 aprile, ad Anteprima FLOReal nella cornice monumentale del cortile d’Onore della Palazzina di Stupinigi sarà possibile seguire una serie di stage e workshop pratici sulle piante da orto. Un altro modo di parlare di agricoltura ma
    questa volta con le mani nella terra.

    ________________________________________________________

    ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura di Torino

    Preferite farvi cavare un dente da un dentista di una volta (con i macchinari del tempo che fu) o da uno moderno (con le moderne attrezzature)? Nessuno di noi esiterebbe. Vogliamo l’anestesia, trapano sottile, tecnologia all’avanguardia. Preferite invece il cibo prodotto da un contadino di una volta, o da uno moderno? Qui la risposta non è scontata, magari molti di noi preferiscono il cibo “di una volta”.

    L’agricoltura produce cibo e il cibo è (ovvio) un bene primario ma anche, soprattutto, un valore simbolico. Ognuno di noi, per esempio, ricorda un cibo dell’infanzia e alcuni sapori, e quindi, per assonanza tornano alla mente nonne, mamme, padri e parenti vari che cucinavano.
    Per questa ragione l’agricoltura è terreno fertile per il nostro apparato emotivo: i ricordi ci prendono la mano, li vorremmo tenere sempre con noi, dunque ne percepiamo l’innovazione come un inquinamento. Invece l’innovazione ci permette di raccogliere il testimone che ci arriva direttamente dal passato e portarlo avanti.

    Con questo Festival, attraverso talk e dibattiti, cercheremo di raccontare l’agricoltura, non quella ideale, immaginata, bucolica, ma quella reale, che si avvale di nuove tecnologie, quella cioè che si articola in un nuovo campo da gioco: otto miliardi di persone, che saranno dieci, forse undici, nel 2100. Per continuare a giocare è necessario diminuire i costi e aumentare la produzione. Trovare soluzioni innovative, adatte allo scopo, anche per coniugare al meglio qualità e quantità. Dunque, affinché ci sia cibo per tutti, è importante che ci sia terra e innovazione per tutti.

    Durante le tre giornate del Festival racconteremo i diversi modi di coltivare, di produrre e di risparmiare. Forniremo numeri, esamineremo con spirito critico ma aperto a varie forme di innovazione, e non disdegneremo storie emotive sul cibo, con la speranza che buone emozioni producano altrettanto buoni ragionamenti.

    Le sessioni del Festival

    L’abc della sostenibilità

    Il cambiamento climatico è un problema serissimo e va affrontato con serietà e metodo scientifico. Nel corso di questi incontri cercheremo di raccontare le basi del cambiamento climatico, gli scenari migliori e quelli peggiori, e di avanzare proposte serie, coscienti come siamo che a ogni problema corrisponda una soluzione. Con: Daniele Fortini, Matteo Garbelotto, Elisa Palazzi, Paolo Romano, Sergio Saia, Vittorio Viora.

    AgriCultura, tutto quello che fa e farà l’agricoltura

    Il cibo: questo sconosciuto. Siamo portati a pensare che il cibo sia identità ma spesso ignoriamo che questa identità nasce da una serie di contaminazioni. Raccontare la storia della pizza allarga le nostre vedute, come mettere un occhiale e vedere più lontano e focalizzare meglio.
    Con: Amedeo Balbi, Gilberto Corbellini, Mario De Caro, Ilaria Gaspari, Alberto Grandi, Stefano Jossa, Chiara Valerio.

    La cassetta degli attrezzi

    Si parla di agricoltura? Si grida sempre: contro l’inquinamento, contro la scomparsa dei bei sapori di una volta, contro le coltivazioni intensive. Ma a forza di gridare si ignorano i cambiamenti di un settore dove la produzione aumenta e l’uso delle risorse diminuisce.
    Come? Attraverso nuovi attrezzi che stanno cambiando l’agricoltura. Parliamone.
    Con: Vittoria Brambilla, Roberto Confalonieri, Roberto Defez, Stefania De Pascale, Laura Margheri, Ruggero Rollini, Donatello Sandroni.

    Cibo e salute

    Prima si pensava a stare bene, ora si è capito che per stare bene deve stare bene anche l’ambiente. Un concetto nuovo che esige nuove linee guida e nuovi tipi di impegni. La salute o è circolare o rischia di essere una linea dritta che si spezza facilmente.
    Con: Maria Caramelli, Luca Simone Cocolin, Debora Fino, Laura Gasco.

    Economia e Lavoro

    Com’era il mondo quando si viveva di sola agricoltura? Com’erano i cittadini allora e come saranno in futuro, visto i grandi cambiamenti strutturali del mondo del lavoro? Parliamo con dovizia di particolari, raccontando bene il prima solo per capire meglio cosa sarà il dopo.
    Con: Mauro Calderoni, Elsa Fornero, Maria Lodovica Gullino, Tito Menzani, Roberto Moncalvo, Carlo Petrini, Davide Viaggi.

    Le interviste impossibili di Antonio Pascale

    Alcune piante chiedono la parola, hanno storie interessanti e affascinanti da raccontare.
    Quindi? Quindi abbiamo bisogno di belle interviste impossibili attraverso le quali diamo voce al mondo vegetale che ha contribuito a formare il nostro mondo, umano e animale.
    Con: Giuseppe Barbera, Luigi Cattivelli, Luigi Frusciante, Paolo Inglese.

    Gli studenti incontrano gli imprenditori

    Un momento di confronto e dibattito in cui i giovani incontreranno alcuni imprenditori del settore.
    Con: Anna Asseretto (AG Sanremo), Roberto Benadì (Fudex), Guido Cerrato (Laboratorio chimico Camera di Commercio di Torino), Giuseppe Concaro (SATA), Gabriella Fantolino (Uova Fantolino), Luigi Gronchi (LGS Droni), Agnese, Chiara e Francesca Rabino (F.lli Rabino), Luca Remmert (La Bellotta), Agostino Re Rebaudengo (Asja Ambiente), Francesco Villani (Ocmis), Alessandro Zilli (Alternative Fuels New Holland). Modera Francesco Antonioli (Mondo Economico).

    Il ponte: l’alimentazione di domani tra dieta mediterranea e cibo sintetico

    Tavola rotonda.
    Con: Enrico Allasia (Confagricoltura Piemonte), Gabriele Carenini (Confederazione Italiana Agricoltori del Piemonte e della Valle d’Aosta), Bruno Mecca Cici (Coldiretti Torino). Modera: Laura de Donato (TG Leonardo, RAI).

    PROGRAMMA BREVE (1)

  • LE CHIAVI DELLA CITTÀ NEI CAPOLAVORI DI PALAZZO MADAMA

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

    Sala Senato
    Piazza Castello – Torino
     

    24 febbraio – 10 aprile 2023

     

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, dal 24 febbraio al 10 aprile 2023, un inedito sguardo sulle sue collezioni civiche e la loro storia attraverso una selezione di opere emblematiche, in un percorso che accompagna il visitatore da La porta della Città nella Corte Medievale a Le chiavi della Città nella Sala del Senato: chiavi reali e allegoriche, che consentono di aprire la porta di Torino e poi svelarne l’animo attraverso quanto nel tempo si è deciso di conservare, poiché le opere non vanno solo viste, ma anche guardate.

    “Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.

    È questa la definizione di Museo approvata a Praga il 4 agosto 2022 dall’Assemblea Generale Straordinaria di ICOM – International Council of Museums. Una definizione cui Palazzo Madama sta dando concreta applicazione con quanto programmato negli spazi della Corte Medievale e negli ambienti del piano nobile, in un processo di sviluppo di cittadinanza attiva iniziato nel 2022, che prosegue con progetti allestitivi, incontri e dialoghi a restituire il tessuto connettivo della Torino contemporanea, oltre a vedere la genesi di un preciso progetto espositivo in Sala Senato.

    Il 4 giugno 1863 nasce il Museo Civico di Torino e fin dal 1878 gli viene dato un compito preciso: testimoniare la storia della città di Torino e la sua evoluzione nei millenni attraverso un percorso inevitabilmente intessuto sulla grande storia dell’artigianato artistico, quello che dà vita alle cosiddette arti applicate.

    Se il percorso non può che principiare dall’elemento simbolico di questo passaggio – l’esposizione delle chiavi e della mazza della Città di Torino – da qui si procede in un racconto che intesse capolavori paradigmatici e opere che, pur essendo di rilievo assoluto, appaiono da secoli avvolte in una sorta di cono d’ombra, poco percepite nella loro eccezionalità.

    Un viaggio dipanato dalle parole chiave della definizione di Museo dell’ICOM.

    Ecco allora il Tesoro di Desana, abitualmente conservato nella Torre dei Tesori ipogea di Palazzo Madama: uno dei più straordinari complessi italici di gioielli del periodo posteriore al 476 d.C, capolavori fondamentali nell’evidenziare l’altissima qualità dell’arte europea allo spegnersi dell’epoca tardo antica, oltre che testimonianza della guerra fra Bisanzio e gli Ostrogoti, una delle tante microstorie che hanno fatto la Storia. Per quasi 1.400 anni sepolto, ritrovato arando un campo, e scoprendosi così l’amore tra un nobiluomo romano, Stefano, e una gentildonna ostrogota, Valatrudi: una coppia singolare, nell’Italia di Teodorico.

    Segue la sala dedicata al Piacere, alla contemplazione e alla visione con la capacità di indagare l’Io, l’intima essenza dell’uomo di Antonello da Messina, artefice di un’opera che anticipa di una generazione i ritratti di Leonardo, segnando inequivocabilmente il valore di un’arte e le primogeniture d’invenzione e ruoli.

    L’ambiente connesso al Ricercare è consacrato a Filippo Juvarra, artefice della trasformazione di Torino in capitale e qui protagonista attraverso una selezione dei 644 fogli in cui il grande architetto sviluppa costantemente ogni dettaglio, in uno studio che dalle prime idee e pensieri si articola in schizzi, rilievi e progetti che deflagrano in vedute di fantasia, scenografie e ornati. Si potranno ammirare il disegno della facciata di Palazzo Madama – ora oggetto di un complesso restauro – e i fogli dedicati alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, presentata con un magnifico modello in scala 1:500.

    La sala dedicata al Collezionare è dedicata al principale artefice delle collezioni civiche e del loro preciso indirizzo nell’ottica di museo d’arti applicate: quell’Emanuele Taparelli d’Azeglio che, da ministro plenipotenziario italiano a Londra, ove sarà artefice della fondazione di club quali il Fine Arts Club e il celebre Burlington Club, rientrato a Torino donerà non solo le proprie raccolte di porcellane, maioliche e vetri dipinti e dorati, ma avrà la volontà di fare della propria passione privata una missione civile. Accanto alla sua figura quella di uno dei grandi donatori di opere extraeuropee: con Zaverio Calpini giunge a far parte delle collezioni del Museo Civico un formidabile nucleo di opere provenienti dagli stati messicani del Veracruz e del Tabasco, culla nel periodo pre-classico della ‘cultura-madre’ di tutta la Mesoamerica, capace con la sua arte di influenzare le successive civiltà dell’area. Un insieme che, al di là dell’eccezionale valore storico-artistico, pone oggi molte domande sul ruolo di un Museo civico occidentale, cui si sta cercando di dare risposta con i progetti in Corte Medievale.

    Nella sezione successiva, quella dell’Educare, si è deciso di porre al centro l’ebanisteria piemontese del Settecento e la straordinaria fortuna delle opere di Pietro Piffetti, in cui perizia tecnica e fantasia inventiva si uniscono con risultati di estrema eleganza, mostrando quanto sia complessa l’esecuzione dei suoi capolavori e quale ruolo educativo abbia ancora la bottega. Si fa riferimento anche ai materiali usati dall’artista, narrando la provenienza dei legni, in molti casi esotici: dalle conchiglie importate dal Golfo Persico e dal Mar Rosso alla tartaruga dall’Oceano Indiano e dai Caraibi fino alla madreperla dalla costa occidentale dell’India.

    La conclusione non può che essere in due sale: quella del Conservare, consacrata all’eccezionale figura di Vittorio Viale, uno tra i massimi direttori museali del Novecento – e alla sua tutela del patrimonio torinese –  giunto a salvaguardare le ringhiere cadute nei bombardamenti di Torino: capolavori esse stesse dell’arte del ferro piemontese; e quella del Condividere, del donare: poiché è sulle donazioni che si è fatto il Museo civico, cui è stata data un’anima da ogni cittadino, da ogni torinese che in esso ha visto il prosieguo della propria storia, della propria memoria, della propria identità.

     

     

    INFO UTILI:

    SEDE ESPOSITIVA E DATE  
    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
    piazza Castello, Torino
    24 febbraio – 10 aprile 2023
    ORARI 
    Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00.
    Martedì chiuso
    Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
    BIGLIETTI  

    Incluso nel biglietto di ingresso al museo: intero € 10,00 | ridotto € 8,00                                                        Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card

    INFORMAZIONI

    palazzomadama@fondazionetorinomusei.it  – t. 0114433501                     www.palazzomadamatorino.it

    PRENOTAZIONI
    011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com
    PrevenditaTicketone.it

                                                     

  • Il Nouveau Réalisme 

    Sabato 25 febbraio

    Al Castello di Miradolo, per la mostra Christo e Jeanne Claude. Projects l’incontro sul movimento artistico degli anni ’60 con Francesco Poli e i laboratori per famiglie Forchetta d’artista per creare un’opera d’arte con oggetti comuni

     

    La rivoluzione degli oggetti quotidiani: da Klein, Arman e César fino a Christo. Il Nouveau Réalisme è formato da un variegato insieme di artisti di vari paesi, tutti con personalità forti e originali, che contribuirono in maniera decisiva ad affermare la sperimentazione creativa, libera e spericolata. I suoi protagonisti, in uno stretto rapporto fra arte e vita, utilizzavano materiali extra-artistici prelevati dal contesto della realtà quotidiana e avevano un’attitudine ironica e critica nei confronti della società dei consumi.
    L’incontro sul Nouveau Réalisme, tenuto da Francesco Poli, rientra nel programma “Mezz’ora con…”, le conversazioni con gli esperti d’arte e i curatori sulle tematiche e sulle opere esposte nella mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects che espone disegni, collages, fotografie e video delle loro opere più famose, insieme ad opere di alcuni artisti del Nouveau Réalisme e della Land Art che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero.

    Ispirandosi alle opere di Yves Klein, Arman Spoerri e tutti gli altri artisti del Nouveau Réalisme che realizzavano opere d’arte usando oggetti comuni stravolti nelle forme e nei colori, sono in programma i laboratori “Forchette d’artista” – alle 10.30 per bambini 3/5 anni e alle 14.30 per bambini 6/10 anni – dove si imparerà a realizzare e colorare collage di forchette, bicchieri, mollette e… che più ne ha ne metta, perché qualsiasi oggetto può diventare un’opera d’arte.

    _________________________
    INFO
    Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)
    Sabato 25 febbraio, ore 15.

     

    Il Nouveau Réalisme, un movimento internazionale negli anni ’60
    Con Francesco Poli
    Prenotazione obbligatoria. L’incontro è compreso nel biglietto di ingresso alla mostra
    Sabato 25 febbraio, ore 10.30 per bambini 3/5 anni, ore 14.30 per bambini 6/10 anni.

    Forchetta d’artista
    Prenotazione obbligatoria. Per i bambini fino ai 5 anni l’attività è gratuita. Dai 6 anni: 8 euro a bambino. Per gli accompagnatori l’attività è compresa nel biglietto di ingresso alla mostra.

    Biglietti:

    Mostra – 15 euro intero, 12 euro ridotto (gruppi, over 65, convenzioni), 10 euro ridotto 15-26 anni, 8 euro ridotto 6 – 14 anni, gratuito (0-5 anni, Abbonati Musei e Torino + Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori), 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, 4 euro ridotto scuole. Audio guida mostra 6 euro, incluso nel biglietto per i bambini fino a 14 anni kit didattico Da un metro in giù.
    Parco – 6 euro intero, 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, gratuito 0-5 anni, Abbonati Musei e Torino + Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori. Incluso nel biglietto audio racconto stagionale in cuffia per scoprire le ricchezze botaniche del Parco e le sue suggestioni romantiche. Il percorso cambia ad ogni stagione.
HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com