Categoria: Castelli & Palazzi

  • IL GRANDE TENNIS È A TORINO
    GREAT TENNIS IN TORINO
    Eventi organizzati in occasione delle
    Nitto ATP FINALS 13-20 novembre 2022
    Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio
    di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia,
    Visit Piemonte e Fondazione per la Cultura Torino, 
    insieme per promuovere il territorio durante le Nitto ATP Finals
    Torino e il Piemonte si preparano ad accogliere la seconda edizione delle Nitto ATP Finals che si svolgerà al Pala Alpitour, la più grande arena sportiva al coperto in Italia, dal 13 al 20 novembre prossimo, organizzata dalla FIT (Federazione Italiana Tennis) e dalla ATP (Associazione Tennisti Professionisti).

    Si tratta di uno dei più importanti tornei di tennis maschile, che vede ogni anno partecipare gli otto migliori singolaristi e le otto migliori coppie di doppio che si battono per l’ultimo titolo della stagione. Torino è la quindicesima città a ospitare l’evento che dal 2009 al 2020 si è svolto a Londra e dallo scorso autunno è approdato nel capoluogo piemontese per rimanerci fino al 2025.

    Atleti, appassionati di tennis, giornalisti, artisti e turisti provenienti da ogni parte del mondo raggiungeranno il territorio cittadino. La competizione sportiva sarà quindi anche l’occasione per accendere i riflettori sulle eccellenze enogastronomiche e turistico-culturali di Torino e dell’intero Piemonte: dal ricco patrimonio di arte, storia e cultura alla gastronomia di altissima qualità e tradizione vinicola, passando dai paesaggi straordinari che regalano una grande offerta di outdoor, sport e attività per il tempo libero e il relax. Per ricevere al meglio tutto il pubblico in arrivo Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, Visit Piemonte e Fondazione per la Cultura Torino hanno lavorato insieme a un ricchissimo programma di appuntamenti diffusi gratuiti: talk, interviste, spettacoli, degustazioni, eventi musicali e tanto altro. 

    I sei enti cureranno insieme anche la Casa Tennis, allestita a Palazzo Madama, in piazza Castello nel cuore della città, dal 12 al 20 novembre. Sperimentato con successo per Eurovision 2022, il Museo Civico di piazza Castello, in occasione delle Nitto ATP Finals, oltre ai giornalisti aprirà le porte della corte medievale e della caffetteria anche a turisti e cittadini. Sarà infatti accessibile al pubblico che potrà gratuitamente (previa prenotazione attraverso l’APP ‘DICE’) assistere agli incontri in calendario e partecipare alle degustazioni enogastronomiche.
    Oltre a Casa Tennis, gli eventi organizzati durante le Nitto ATP Finals – giorni in cui Torino sarà la capitale mondiale del tennisavranno luogo anche nelle vie e piazze del centro città (via Roma, piazze Castello e San Carlo) e al Fan Village (piazzale Grande Torino e piazza d’Armi) allestito di fronte al Pala Alpitour, sede degli incontri sportivi.

    Ospitare le Nitto ATP Finals significa per Torino diventare capitale mondiale del grande tennis – afferma Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino –. Quest’anno la manifestazione prende forza grazie anche alla collaborazione tra tutti gli enti, gli operatori turistici e le associazioni di categoria. Un investimento che ci auguriamo possa permettere alla nostra città di affermarsi sempre di più a livello internazionale. I grandi eventi, infatti, hanno impatto positivo sull’economia del territorio e sono un’opportunità per la città e i suoi residenti. Per coinvolgere cittadini e visitatori, abbiamo quindi organizzato un ricco programma di appuntamenti culturali e di intrattenimento a cui tutti potranno partecipare. 

    Grandi eventi come le Nitto ATP Finals sono uno dei modi migliori non solo per promuovere la cultura sportiva, ricordo che quest’anno il Piemonte è “Regione europea dello sport”, ma anche per valorizzare l’eccellenza di un territorio ricco di bellezza, storia, arte ed enogastronomia come il nostro sottolinea Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte  -. Non possiamo che essere felici, quindi, di dare il benvenuto agli atleti e al pubblico di questa seconda edizione ospitata a Torino, che ancora una volta accenderà sul Piemonte i riflettori internazionali.

    Cogliamo l’opportunità offerta dalla presenza in città delle Nitto ATP Finals per allestire una vetrina di richiamo nazionale e internazionale e presentare le eccellenze del nostro territorio. A Palazzo Madama sfileranno infatti i nostri Maestri del Gusto, insieme ai vini Torino DOC e ai formaggi Torino Cheese in un ricco palinsesto di degustazioni guidate aperte a tutti, organizzato con la collaborazione delle Associazioni di categoria e delle Camere di commercio del Piemonte spiega Dario Gallina, Presidente dell’ente camerale torinese –. Parleremo poi anche di imprese della filiera dello sport, quasi 4mila sedi in Piemonte, con più di 13 mila addetti complessivi, in crescita del 25% negli ultimi 10 anni. Per loro in programma talk specifici su temi come il fare impresa nel mondo dello sport, contrattualistica, sponsorizzazioni e servizi per l’export e la digitalizzazione.

    Quando tre anni fa abbiamo iniziato il cammino che ci ha portato ad organizzare le Nitto ATP Finals a Torino, abbiamo cercato di definire un modello organizzativo che vedesse protagonisti insieme a noi le istituzioni, sia a livello nazionale, Governo e Sport e Salute, sia soprattutto a livello locale, con il Comune e la Regione – dichiara Angelo Binaghi, Presidente FIT – Federazione Italiana Tennis –. È un modello che sta dimostrando di funzionare bene, qui come in altre realtà italiane, e può servire da esempio anche per altri sport. Lo è ancor di più qui a Torino, dove abbiamo trovato dei partner ideali per fare in modo che le Nitto ATP Finals siano non soltanto un evento di successo ma mettano radici profonde nella vita della città. 

    PROSSIMI APPUNTAMENTI Nitto ATP Finals

    • 10 novembre:
      ore 12 conferenza stampa Nitto ATP Finals e cerimonia del sorteggio, Grattacielo Intesa Sanpaolo.
    • 11 novembre:ore 10 ‘Media Days Blu Carpet’ e presentazione degli 8 giocatori singolaristi alla cittadinanza e ai media nazionali e internazionali in piazza San Carlo. ore 12 inaugurazione mostra ‘50 Game Changing’ allestita in piazza San Carlo e via Roma, realizzata a cura di Gallerie d’Italia e Città di Torino.
    • 12 novembre:   
      ore 11 apertura Fan Village (piazzale Grande Torino e piazza d’Armi);
      ore 14.30 inaugurazione ‘Casa Tennis’ a Palazzo Madama (piazza Castello)

      ore 15 consegna Premio Gianni Mura.

    CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
    ‘Il grande tennis è a Torino / Great tennis in Torino’ è il concept della campagna di comunicazione ideata per la seconda edizione delle Nitto ATP Finals, declinata in inglese e tedesco realizzata da NOODLES Comunicazione e voluta dalla Città di Torino in collaborazione con Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Turismo Torino e Provincia e Visit Piemonte. 

    È stato scelto di rappresentare simbolicamente il prestigio e la portata dell’evento con una enorme palla da tennis che invade fisicamente alcuni dei luoghi più rappresentativi e suggestivi del centro storico e del territorio. L’idea è sviluppata in quattro diversi soggetti che vedono le palline da tennis dominare la scena tra i palazzi delle piazze Castello e Vittorio Veneto, nei giardini della Reggia di Venaria e in quelli della Palazzina di Caccia di Stupinigi. 

    Grazie a una pianificazione nazionale e internazionale ad alta diffusione che ha privilegiato luoghi con grande traffico e movimento di passeggeri (aeroporti di Malpensa, Linate, Orio al Serio, Genova, Londra e Francoforte; stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa, Roma, Milano Centrale, Napoli, Bologna Centrale, Venezia Santa Lucia, Firenze, Genova, Bari), la palla sembra rimbalzare da un luogo all’altro e tracciare un itinerario ideale. Da testimonial dell’evento sportivo si trasforma in testimone di una grande storia. ‘Il grande tennis è a Torino’ diventa così l’occasione per confermare la vocazione internazionale e l’attrattività della città.

    Le immagini multi-soggetto della promozione delle attività di Casa Tennis a Palazzo Madama saranno inoltre presenti nel circuito MUPI, sui manifesti, sui mezzi pubblici, sui media locali e sul bus city Sightseeing. 

    LOOK OF THE CITY
    È un progetto di immagine coordinata che coinvolge tutto il territorio cittadino e in particolare decora e allestisce il centro storico, i luoghi periferici e le principali stazioni ferroviarie. Il piano di comunicazione è caratterizzato da diverse tipologie di elementi allestitivi, nello specifico oltre a 500 teli stendardo che adornano i pali dell’illuminazione, 20 grandi bandiere che sventolano sui principali ponti della città, 5 maxi-teli graficati nelle grandi arterie di accesso e specifiche mostre espositive di banner sotto i portici aulici in piazza San Carlo.

    PIOVONO PALLINE
    Asse di via Roma e piazza Vittorio – dal 10 novembre
    La campagna di comunicazione virtuale si concretizza con il progetto ‘Piovono Palline’: come se fossero cadute dal cielo, 13 palline da tennis giganti, con diametro 2 metri, saranno sparse per le vie del centro creando scorci e angoli insoliti da fotografare. Un grande potenziale per la diffusione social dei luoghi iconici di Torino.

    SAGOMATI TENNISTI
    Asse di via Roma e piazza Vittorio – dal 10 novembre
    Per le vie e le piazze del centro città saranno allestiti pannelli sagomati che riproducono dei giocatori di tennis. Un modo divertente per coinvolgere cittadini e turisti che potranno mettere la loro faccia nello spazio vuoto del cartonato e scattare foto ricordo da postare sui social con #Torinotheplacetobe.

    TROFEO DELLE NITTO ATP FINALS A PALAZZO CIVICO
    Sala Marmi – piazza Palazzo di Città 1
    Dal 7 al 9 novembre la Sala Marmi del Comune di Torino (piazza Palazzo di Città 1) ospiterà il trofeo delle Nitto ATP Finals. Anche quest’anno la Città farà parte del ‘Trophy Tour’, il percorso a tappe di esposizioni della coppa. Il pubblico potrà ammirarlo con accesso gratuito dalle 9 alle 18. Lunedì 7 novembre dalle 9 alle 13.

    CASA TENNIS A PALAZZO MADAMA
    Dal 13 al 20 novembre dalle ore 10 alle ore 20
    Inaugurazione 12 novembre ore 14.30 

    Nella Casa Tennis sono in programma talk, conferenze, interviste realizzate con il coinvolgimento di numerosi esponenti del mondo della musica, dello sport, dell’editoria e dello spettacolo, torinesi, italiani e internazionali. 

    Gli appuntamenti a Palazzo Madama saranno condotti da Ilaria Fratoni, attrice e presentatrice televisiva nota a Torino grazie anche alla conduzione del palco di Eurovision Village e da Monica Bertini, giornalista sportiva e conduttrice TV a Mediaset, Sky e SportItalia. Ogni mattina si potrà assistere alla rassegna stampa con news, approfondimenti e ospiti speciali sul mondo Nitto ATP Finals e sulle attività a esso collegate (lavoro di redazione a cura di Manolo Chirico). Nel primo pomeriggio il format ‘Torino si Presenta’ prevederà incontri, talk e approfondimenti con ospiti, sportivi, personalità della società civile e istituzionale. Nel tardo pomeriggio, invece, il salotto Parole di Tennis accoglierà scrittori, personalità e sportivi.

    In programma anche degustazioni guidate realizzate dalla Regione Piemonte e dalla Camera di commercio di Torino e assaggi ideati da Manolo Chirico (tutti su prenotazione e fino a esaurimento posti). La giornata inizierà con le specialità delle Merende Reali e con le Colazioni da Maestri, per un carico di energia e di golosità e tanti Maestri del Gusto da scoprire e conoscere. Per la pausa pranzo, dalle 12 alle 13, sarà proposto un viaggio nel Gusto in Piemonte: tanti appuntamenti appetitosi alla scoperta delle eccellenze del territorio gestiti dalle agenzie turistiche locali piemontesi in collaborazione con i produttori e i ristoratori locali. Tra le 15 e le 16 sarà Tempo di merenda con gli assaggi dei principali formaggi DOP del Piemonte proposte dai consorzi delle valli torinesi e piemontesi con il progetto Torino Cheese della Camera di commercio di Torino. Tutti i giorni dalle 16.30 alle 17.30 appuntamento con Percorso Di…Vino: degustazioni guidate e approfondimenti speciali dedicati al Freisa, vitigno dell’anno per la Regione Piemonte e alla scoperta dei grandi vini del territorio. Nella corte medievale si troverà un banco mescita – gestito in collaborazione con l’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino – riservato al vino e in particolare alla selezione Torino DOC dell’ente camerale torinese. Proporrà anche cocktail realizzati con Vermouth di Torino ed etichette del territorio. Durante l’aperitivo, tra le 18 e le 19, si potranno sorseggiare birre piemontesi provenienti dalle filiere agricole proposte dalla Regione Piemonte e da birrifici artigianali dei Maestri del Gusto, alternati con appuntamenti dedicati al Vermouth di Torino. Numerosi gli altri appuntamenti in programma realizzati in collaborazione con le associazioni di categoria torinesi e le Camere di commercio piemontesi. Un evento particolare sarà dedicato a sua Maestà il Gianduiotto di Torino, oggi in corso di riconoscimento IGP, con degustazioni guidate a cura del Comitato promotore. Si parlerà anche di caffè storici, di tradizione culinaria dei cuochi torinesi e di prodotti di eccellenza della rete Exclusive Brands Torino.

    ITS-Turismo e Attività Culturali sarà presente con gli studenti del secondo anno del corso Incoming Event Manager, che supporteranno la macchina organizzativa per la parte di accoglienza, traduzioni e comunicazione sia all’interno di Casa Tennis e del Fan Village sia per le strade della città.

    QUANDO LO SPORT È UN’IMPRESATre gli appuntamenti a Casa Tennis dedicati dalla Camera di commercio di Torino alle quasi 4mila imprese della filiera dello sport presenti in Piemonte, che danno lavoro a oltre 13mila addetti e sono cresciute negli ultimi 10 anni del 25%. Si parlerà di economia dello sport, di come trasformare una passione in un’attività imprenditoriale, ma anche di digitale, eSport e contratti di sponsorizzazioni.

    PROGRAMMA CULTURALE PER LE VIE DEL CENTRO
    Le vie centrali della città saranno animate da una fittissima programmazione. Sono previsti alcuni degli artisti più noti del panorama internazionale, così come azioni innovative volte a stimolare la curiosità del pubblico. Dalla giocoleria alla musica, dalla magia al teatro di strada, con diverse azioni musicali previste, il programma presenta una grande multidisciplinarietà coprendo un ampio spettro di tipologie di intrattenimento e forme di espressione artistica. L’asse da piazza Carlo Felice a piazza Castello prevede un Festival busker di qualità con diversi ‘Tennis Town Corners’ su via Roma fino a Piazza Castello. L’asse da Piazza Vittorio a Piazza Castello prevede anch’essa due diversi ‘Tennis Town Corners’ in piazza Vittorio, ma con una declinazione più a target giovanile rispetto al primo asse, che sarà invece più dedicato a famiglie e turisti. Inoltre, uno speciale bus panoramico, City Sightseeing, da un’idea di Saul Beretta e Musicamorfosi, permetterà ai musicisti di suonare tra Piazza Vittorio e Piazza Castello, coinvolgendo così Via Po e zone limitrofe per poi allungarsi per le vie cittadine portando musica e colore.

    FAN VILLAGEArea sponsor Nitto ATP Finals
    Piazzale Grande Torino e piazza d’Armi 
    Dal 12 al 20 novembre – Inaugurazione 12 novembre ore 11
    Un’area coperta dove gustare i prodotti locali, divertirsi con le iniziative di sponsor e partner e ricevere informazioni turistiche. 
    Orario: dalle ore 9 alle 24 per i titolari dei biglietti delle partite;
    dalle ore 21 a mezzanotte l’ingresso è libero.

     

    PUNTO INFORMATIVO E SOCIAL ROOM

    All’interno del Fan Village ci saranno:
    • il Punto informativo turistico di Turismo Torino e Provincia (tutti i giorni dalle 9.30 alle 24) comunicherà ai visitatori le iniziative organizzate in città. Nella Social Room il pubblico verrà coinvolto in challenge e selfie che potrà condividere sui propri canali social.
    • lo Spazio Piemonte Regione Europea dello Sport 2022, gestito da Visit Piemonte, (tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 24) dove sarà a disposizione il materiale informativo. Lo spazio avrà un’area dedicata ai quiz, ai giochi a tema e un punto social.
    MOSTRE IN CITTÀ PER LE Nitto ATP Finals 2022
    • 50 GAME CHANGING
      dall’11 novembre – piazza San Carlo e via Roma
      Mostra fotografica allestita in piazza San Carlo e via Roma, realizzata da ATP e Città di Torino in collaborazione con Gallerie d’Italia che celebra i 50 anni di ATP. Tour attraverso i più emozionanti scatti della loro storia. Una selezione di immagini sarà visibile allo Juventus Museum con ingresso dedicato gratuito.
    • NOVANT’ANNI DI BOLLICINE. L’Asti Spumante e il Moscato d’AstiAl Museo Nazionale del Risorgimento – piazza Carlo Alberto 8, via Accademia delle Scienze 5
      L’esposizione documenta l’evoluzione e la storia della DOP Asti attraverso le campagne di comunicazione che hanno reso riconoscibili l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti a livello internazionale. Ingresso gratuito.

       

    • LET IT BOUNCE! La fotografia incontra l’arte nell’affascinante mondo del tennis
      dal 10 novembre al 17 dicembre – Biblioteca civica Villa Amoretti, corso Orbassano 200
      Un viaggio fotografico nell’affascinante mondo del tennis attraverso 41 (gli anni di Roger Federer al momento del suo ritiro a settembre 2022) immagini di Ray Giubilo che, da oltre trent’anni, segue i più importanti eventi di tennis nel mondo. Un percorso anche artistico per le realizzazioni di Federica Ramani, che interpreta su tela alcune immagini tratte dall’archivio di Ray, trasformandole e dando loro una nuova chiave di lettura.
    • LA DIVINA. OMAGGIO A SUZANNE LENGLEN
      dall’8 al 26 novembre -Biblioteca civica Centrale – via della Cittadella 5
      Una mostra su Suzanne Lenglen, famosa tennista francese, realizzata in collaborazione con l’Associazione Collezionisti Tennis e promossa con l’Alliance Francaise. Estroversa e dettatrice di mode, è stata la prima celebrità femminile del tennis e una delle prime donne a diventare stella internazionale dello sport. 
    • TENEZ! TENNIS’
      dal 8 novembre all’8 gennaio 2023 – Palazzina di caccia di Stupinigi

      Percorso di visita dell’appartamento di levante della Palazzina. In particolare il pubblico sarà accompagnato a osservare il ritratto di Francesco Giacinto e di Carlo Emanuele di Savoia (1636 – 1637) con racchetta e pallina. Una passeggiata che sottolineerà l’interesse, in quel periodo, verso il Trincotto, denominazione piemontese dell’antico gioco del tennis noto in altri luoghi d’Italia come ‘della racchetta’ o pallacorda, in Francia come ‘jeu de paume’, nei paesi di lingua anglosassone come ‘Tenys’ e in Spagna come ‘juego de la pelota’.

    LIVE PAINTING – STUDENTI ACCADEMIA ALBERTINA
    L’Accademia Albertina prenderà parte al palinsesto delle attività che si svolgeranno a Casa Tennis, proponendo un live painting di street art / muralismo in piazza Castello. L’attività coinvolgerà 5 studenti dell’Accademia. Agli studenti è stata chiesta una libera interpretazione del tema ‘tennis’. 

    PREMIO DI LETTERATURA SPORTIVA GIANNI MURA
    ‘Storie di sport, passioni e grandi imprese’

    Il nuovo riconoscimento, nato per valorizzare e promuovere la letteratura, la narrativa e la cultura sportiva e contribuire a diffondere tra giovani e adulti i valori legati allo sport, è promosso e organizzato dalla Città di Torino e dal Salone Internazionale del Libro di Torino ed è dedicato a uno dei più apprezzati giornalisti sportivi, Gianni Mura, scomparso nel 2020. A votare sono state sia le persone sia una giuria selezionatriceLa proclamazione dei vincitori si svolgerà sabato 12 novembre, durante le Nitto ATP Finals.

    RACCHETTE IN CLASSE 
    Il progetto Racchette in classe – 8 lezioni curricolari e 7 extracurricolari, tenute da tecnici federali provenienti da 15 circoli sportivi locali – è realizzato dalla FIT in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e la Città di Torino con l’obiettivo di diffondere le discipline del tennis e del padel tra i giovani.

    All’iniziativa hanno aderito 70 scuole e sono stati coinvolti più di 15.000 studenti. La festa conclusiva, con oltre 5000 persone tra studenti, docenti e istruttori, sarà al Palazzetto dello sport ‘Gianni Asti’ (parco Ruffini) dal 10 al 13 novembre. Per tutti coloro che hanno preso parte al progetto, studenti, famiglie e insegnanti accompagnatori, la FIT ha previsto la possibilità di assistere a titolo gratuito agli incontri delle Nitto ATP Finals.

    TENNIS IN PIAZZA 
    Piazza Castello dal 15 al 20 novembre

    Prosegue l’apprezzato ‘Tennis in piazza’. Dopo aver coinvolto ragazze e ragazzi e tutti coloro che hanno voluto avvicinarsi alla disciplina, la manifestazione – organizzata dalla Federazione Italiana Tennis, in collaborazione con il Comune di Torino e l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte – portata nei mesi di settembre e ottobre in sei parchi e luoghi iconici della città, è approdata in piazza Castello nei giorni 28-30 ottobre e vi tornerà dal 15 al 20 novembre.

     

    AGEVOLAZIONI CULTURALI
    Tante le promozioni per i possessori dei biglietti Nitto ATP Finals nei musei, teatri, e cinema aderenti, presentando il biglietto di ingresso delle partite.
    Maggiori informazioni saranno disponibili e aggiornate su:
    SITO, GUIDA, CANALI SOCIAL
    Tutte le informazioni sugli eventi e gli appuntamenti in programma durante le Nitto ATP Finals, le attività al Fan Village, il palinsesto delle esperienze a Casa Tennis saranno disponibili e aggiornate in una speciale sezione dedicata sul sito www.turismotorino.org.
    Nella stessa sezione, dall’11 al 20 novembre, sarà possibile scaricare gratuitamente TORINO POCKET BY, la guida Lonely Planet strutturata per quartieri, che consentirà di avere un rapido colpo d’occhio sulla città senza perdere però le offerte nelle vicinanze come la Reggia di Venaria Reale, il Parco La Mandria e il Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea. 
    Per realizzare un racconto corale della città i canali social di Turismo Torino e Provincia (Facebook, Instagram, Twitter e TikTok) inviteranno i visitatori a ricondividere le esperienze con l’hashtag #torinotheplacetobe e il tag @turismotorino  

    #TORINOTHEPLACETOBE – CAMPAGNA PROMOZIONALE INFLUENCER SPORTIVI
    È la campagna digital con un target potenziale di oltre 10 milioni di utenti online creata con alcuni dei più importanti influencer sportivi nazionali: Gianluigi Buffon – calciatore; Urbano Cairo – Presidente Torino FC; Federica Cesarini e Valentina Rodini – Campionesse olimpiche Tokyo 2020;
    Ivan Federico – Skater e rappresentante dell’Italia nello skateboard ai Giochi Olimpici Tokyo 2020; Sara Gama – Capitana della Nazionale femminile Italiana di Calcio e della Juventus Women; Carlotta Gilli – Oro paralimpico Tokyo 2020; Claudio Marchisio – ex calciatore e imprenditore; Alessia Maurelli – Campionessa olimpica Tokyo 2020 e Capitana della Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica; Alessandro Ossola – Campione paralimpico della Nazionale Italiana di Atletica Leggera. Gli influencer sportivi coinvolti realizzeranno contenuti promozionali su Torino e le Nitto ATP Finals in alcuni dei luoghi più iconici di Torino. I reel (video brevi multi-clip ad alto contenuto di creatività, che possono raggiungere un pubblico molto vasto) saranno pubblicati dai profili ufficiali di Turismo Torino e Provincia.

    AEROPORTO ‘SANDRO PERTINI’ DI TORINO
    Nell’aeroporto sarà presente un pannello retroilluminato con l’immagine della campagna di comunicazione ‘Il grande tennis è a Torino’. La segnaletica a pavimento a forma di pallina da tennis condurrà il viaggiatore dall’area arrivi all’uscita. Chi è in attesa, invece, troverà un salottino con due pouf a forma di palla da tennis dove potersi accomodare per intrattenersi guardando il video promozionale. Nella sala ci sarà anche un tennista sagomato, come quelli collocati nelle vie e nelle piazze del centro città, vicino al quale potersi scattare delle foto.
    LETTERING E SEDUTE
    Lettering e sedute realizzate con il logo ‘Torino so much of everything’ – una grande T con una doppia O a formare la scritta TO seguita da una pallina da tennis nei colori della città – saranno collocate nelle piazze Castello, Carlo Alberto e CLN. 
    BRANDIZZAZIONE CIRCUITO TAXI
    150 taxi brandizzati con grafiche adesive a forma di pallina da tennis.
    CARTINA PIEGHEVOLE

    30.000 cartine realizzate per l’evento con le iniziative e le promozioni in corso (il QR code rimanda alla sezione del sito e alle prenotazioni degli appuntamenti alla Casa Tennis).

    CARTOLINA CASA TENNIS
    15.000 cartoline promozionali con invito a prenotare gli appuntamenti di Casa Tennis e scoprire tutte le attività in città.
    BANDIERINE 

    22.000 bandierine saranno distribuite agli esercizi pubblici e a tutti coloro che accederanno a Casa Tennis.

    TOVAGLIETTE CIRCUITO SUGONEWS
    72.000 tovagliette con la piantina della città e messaggio di benvenuto distribuite in 100 locali aderenti.
    VISITE GUIDATE
    Dal 13 al 20 novembre la Camera di commercio di Torino in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e le Associazioni di Categoria Guide Turistiche, offrirà visite guidate con prenotazione obbligatoria attraverso l’APP “DICE”. Sono 4 i tour che si alterneranno alla scoperta della città con partenza da Casa Tennis: alle 10.30 ‘Il cuore di Torino: capitale regale’ o ‘Melting Pot’; alle 17.30 ‘Tour dei caffè storici’ o ‘Tour Luci d’Artista’.
    OSSERVATORIO – PROFILO TURISTA
    Dal 13 al 19 novembre verrà attivato un monitoraggio qualitativo al fine di determinare l’identikit del visitatore. Le informazioni raccolte saranno utili per delineare il profilo del turista, aggiornare la strategia per le prossime edizioni dell’evento e realizzare azioni di direct marketing attraverso le anagrafiche degli intervistati. L’attività si svolgerà al Fan Village e in centro città e, a ogni intervistato, sarà dato un gadget in omaggio.
    È inoltre in programma un press tour che porterà a Torino media internazionali.

    OSPITI PALAZZO MADAMA

    • Andrea Spoto – Gallerista di Square23, gallery di Street Art di Torino
    • Giorgio Chiellini – Calciatore Los Angeles FC, campione d’Europa 2021
    • Stefan Bojic – Primo Tennista freestyler al mondo
    • Christian Greco – Direttore Museo Egizio
    • Guido Meda – Giornalista e telecronista sportivo, conduttore televisivo
    • Elena Marinelli – Scrittrice, autrice di “Steffi Graf. Passione e perfezione”, casa ed. 66thA2nd 
    • Mauro Berruto – Ex-allenatore nazionale di pallavolo, politico e scrittore
    • Emanuele Atturo – Scrittore, autore di “Roger Federer è esistito davvero”, casa ed. 66thA2nd
    • Flavia Pennetta – Allenatrice, ex-tennista, vincitrice US Open 2015
    • Francesca Schiavone – Special Guest – Allenatrice, ex-tennista, vincitrice Roland Garros 2010
    • Manuela Ravasio – Direttrice Marie Claire
    • Samuel Romano – Cantautore e chitarrista, voce dei Subsonica
    • Willie Peyote  – Rapper e cantautore
    • Max Gazzè – Cantautore e musicista
    • Rodrigo D’Erasmo – Violinista Afterhours e compositore
    • Steve Della Casa – Critico cinematografico e direttore del Torino Film Festival
    ARTISTI EVENTI CITTÀ
    • Bandakadabra – Marching Band
    • Girlesque – Marching Band
    • Fantomatik Orchestra – Marching Band
    • Magic Willy – Mago di street magic
    • Alp King – music freestyler
    • Glenn Folco – Giocoliere con numero dedicato al tennis
    • Jack Nobile – Special Guest – Mago e youtuber
    • Stefan Bojic – Special Guest – Freestyler e tiktoker
    • Trabuk – Special Guest – mago campione mondiale di street magic
    • Tennis Town Bus –  bus che girerà per la città partendo da Piazza Castello tutti i giorni alle 17:00 con sul tetto una marching band
  • SI CONCLUDE ALL’INSEGNA DEL “TUTTO ESAURITO” L’INIZIATIVA 

    I PALAZZI DELLE ISTITUZIONI SI APRONO ALLA CITTA’

    Con la giornata di venerdì 4 novembre si conclude l’iniziativa I Palazzi delle Istituzioni si aprono alla città, grazie alla quale centinaia di torinesi e turisti hanno potuto visitare le sale auliche di alcuni edifici storici di Torino, oggi sedi istituzionali.

    L’iniziativa ha visto cooperare la Prefettura, la Presidenza del Consiglio comunale della Città di Torino, la Città Metropolitana, i Musei Reali e l’Archivio di Stato, in collaborazione con Turismo Torino e Piemonte.  

    Tutte queste istituzioni hanno messo a disposizione di cittadini e turisti le loro sedi storiche, nelle quali si sono svolte, con prenotazione obbligatoria tramite Turismo Torino e Piemonte, visite guidate e gratuite nei giorni 25 aprile (Festa della Liberazione) e 2 Giugno (Festa della Repubblica, con appuntamento finale il 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze armate. 

    Un viaggio attraverso quattro secoli di storia, dal XVII al XIX, incarnata in quelli che, un tempo palazzi del potere, hanno voluto riaffermare la loro vocazione di apertura alla comunità.

    Gli appuntamenti, compreso quello di venerdì 4 novembre, sono risultati al completo rispetto ai posti offerti.

    La scelta era caduta su tre date contrassegnate da un forte valore civico e comunitario, ideali per questa simbolica apertura di bellezze architettoniche che, in buona parte, non sono solitamente disponibili per il pubblico. 

    La presentazione dell’iniziativa, nell’aprile scorso, aveva visto la partecipazione dei rappresentanti delle cinque istituzioni coinvolte: il prefetto Raffaele Ruberto, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il vicesindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo, la direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella e il direttore dell’Archivio di Stato Stefano Benedetto, insieme al presidente di Turismo Torino e Piemonte Maurizio Vitale.

     

  • Teatro Fondazione Collegio San Carlo, Modena
    Venerdì 4 novembre, ore 17.30

    ANTONIO LIGABUE IN VIAGGIO,
    DA MODENA A REGGIO EMILIA.

    Tavola rotonda aperta al pubblico con interventi di:
    Sabrina Bianchi, Davide Zanichelli,
    Sandro Parmiggiani, Giorgio Bedoni,
    Chiara Bombardieri

     

    Teatro Fondazione Collegio San Carlo, Modena
    Venerdì 4 novembre, ore 17.30
    Partecipazione gratuita, richiesta la prenotazione

     

    La Galleria BPER Banca e la Fondazione Palazzo Magnani insieme per una tavola rotonda aperta al pubblico sul tema Antonio Ligabue in viaggio, da Modena a Reggio Emilia, in programma venerdì 4 novembre, alle ore 17.30, presso il Teatro Fondazione Collegio San Carlo a Modena (via San Carlo, 5).

    Dopo i saluti istituzionali di Sabrina Bianchi, responsabile Brand e Marketing Communication e del Patrimonio culturale di BPER Banca, e di Davide Zanichelli, direttore della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, interverranno Sandro Parmiggiani e Giorgio Bedoni, rispettivamente curatori delle mostre Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona (La Galleria BPER Banca, Modena, fino al 5 febbraio 2023) e L’arte inquieta.
    L’urgenza della creazione (Palazzo Magnani, Reggio Emilia, 18 novembre – 12 marzo 2023). La tavola rotonda si concluderà con la relazione di Chiara Bombardieri, responsabile dell’Archivio ex Ospedale Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, che ricostruirà la storia personale di Ligabue e la sua tormentata vicenda psichiatrica.

    Un momento di confronto sulla figura di Antonio Ligabue e su una delle sue opere principali, Autoritratto con cavalletto, punto di congiunzione tra due esposizioni, allestite in città diverse ma vicine, che affrontano tematiche affini, legate all’arte più visionaria e irregolare.

    «La mostra Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra a Modena – dichiara Sabrina Bianchi – rende sempre più concreto l’obiettivo de La Galleria BPER Banca di offrirsi come polo culturale continuamente propositivo, aperto, accessibile e inclusivo, Con questo intento abbiamo avviato un dialogo molto interessante con la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia per creare una connessione tra la nostra mostra e l’esposizione L’arte inquieta. Entrambi i percorsi pongono l’attenzione a tematiche simili che richiamano gli stessi concetti di inquietudine, diversità e accettazione del sé. Per concretizzare l’intento comune di stimolare un’aperta riflessione sul valore della diversità, abbiamo voluto creare un ponte tra le due esposizioni approfondendo l’opera di Antonio Ligabue Autoritratto con cavalletto».

    «La Fondazione Palazzo Magnani – prosegue Davide Zanichelli – è particolarmente felice di questa collaborazione poiché ci consente di dare ulteriore visibilità al patrimonio artistico del nostro territorio, mettendolo in dialogo con altri ambiti nazionali e internazionali. È anche l’occasione per accendere una luce sulla necessità urgente della collaborazione tra economia e cultura, in un momento storico in cui le preoccupazioni di ordine economico sembrano divorare e annullare qualsiasi altro ambito dell’umano, mentre è proprio da momenti di incontro e riflessione stimolati dall’arte che possiamo trovare quelle forze individuali e sociali che ci consentiranno di non perderci».

    L’intervento di Sandro Parmiggiani evidenzierà l’importanza dell’opera Autoritratto con cavalletto nel percorso di Ligabue, non solo per le dimensioni eccezionali e per il periodo in cui viene realizzata, ma anche per il modo in cui l’artista rappresenta se stesso, a figura intera nel folto di una foresta golenale.

    Giorgio Bedoni, Psichiatra e Docente all’Accademia di Brera di Milano, dialogherà con Sandro Parmiggiani, portando all’attenzione del pubblico ciò che differenzia quest’opera di Ligabue da tutti gli altri suoi autoritratti. L’artista qui, per la prima volta, si ritrae come artista sicuro e certo, immerso nel suo scenario antropologico, riflesso di un suo originale genius loci che, seppure escluso ed esiliato, lo identifica come essere umano. Un’opera fondamentale, quindi, nel percorso espositivo di L’arte Inquieta. L’urgenza della creazione, una mostra che si propone di indagare proprio quell’Identità che solo attraverso l’arte può restituire il vero volto del nostro tempo.

    Al termine della tavola rotonda, sarà possibile visitare la mostra Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona nella vicina sede de La Galleria BPER Banca (via Scudari, 9), il cui orario di apertura sarà esteso sino alle ore 20.00. La partecipazione all’evento è gratuita, richiesta la prenotazione all’indirizzo lagalleria@bper.it.

    Il catalogo dell’esposizione, arricchito da alcune testimonianze documentarie provenienti dall’Archivio ex Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, sarà disponibile in loco a fronte di un’offerta libera in favore dell’Associazione di Promozione Sociale “Il Tortellante”, nata a Modena nel 2018 a sostegno dei ragazzi con disturbo dello Spettro Autistico e delle loro famiglie.

    La mostra Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona è promossa da La Galleria BPER Banca in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani e si inserisce nel programma di eventi, mostre e performance di Identità Inquieta, il cartellone che riunisce istituzioni culturali del territorio per esplorare il tema dell’identità da diversi punti di vista.

    Per informazioni: La Galleria BPER Banca (T. +39 059 2021598, lagalleria@bper.it, www.lagalleriabper.it); Fondazione Palazzo Magnani (T. +39 0522 444446, info@palazzomagnani.it, www.palazzomagnani.it).

    ANTONIO LIGABUE. L’ORA SENZ’OMBRA
    Il riconoscimento come artista e come persona
    A cura di Sandro Parmiggiani

    La Galleria BPER Banca
    Via Scudari 9, 41121 Modena
    16 settembre 2022 – 5 febbraio 2023
    Orari di apertura ordinari: venerdì, sabato e domenica ore 10.00-18.00
    Chiusura natalizia: 23, 24 e 25 dicembre 2022 e 30, 31 dicembre e 1 gennaio 2023
    Ingresso libero e gratuito, senza necessità di prenotazione
    Visite guidate per scolaresche su prenotazione
    Catalogo disponibile presso la sede della mostra
    Si ringrazia: Archivio ex Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia

    L’ARTE INQUIETA
    L’urgenza della creazione
    A cura di Giorgio Bedoni, Johann Feilacher e Claudio Spadoni
    Palazzo Magnani
    Corso Garibaldi 31, 42121 Reggio Emilia
    18 novembre 2022 – 12 marzo 2023
    Orari di apertura ordinari: mercoledì e giovedì 10.00-13.00 e 15.00-18.00, venerdì, sabato, domenica
    e festivi 10.00-19.00, chiuso lunedì e martedì (la biglietteria chiude un’ora prima)
    Aperture straordinarie: 24 novembre, 8 dicembre, 26 dicembre 2022, 6 gennaio 2023, 10.00-19.00;
    1 gennaio 2023, 15.00-19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
    Chiusura natalizia: 24-25 dicembre 2022, 31 gennaio 2023.
    Ingresso 12 euro Intero, 10 euro Ridotto, 8 euro Studenti dai 19 ai 26 anni, 6 euro Ragazzi dai 6 ai
    18 anni, 10 euro Gruppo da 10 a 20 persone

    PER INFORMAZIONI
    Fondazione Palazzo Magnani
    Corso Garibaldi 29/31, 42121 Reggio Emilia
    info@palazzomagnani.it | www.palazzomagnani.it
    www.facebook.com/FondazionePalazzoMagnani – @fondazione_palazzomagnani
    www.instagram.com/fondazione_palazzomagnani/

  • Musei da brivido! Halloween al museo

    Lunedì 31 ottobre 2022 musei aperti e ingresso gratuito per gli under 35
    alle collezioni di GAM, MAO e Palazzo Madama

    Per festeggiare il ponte di Ognissanti i musei della Fondazione Torino Musei propongono numerose iniziative dedicate alle famiglie e al pubblico adulto che, nel lungo weekend di festa, potranno trascorrere un pomeriggio al museo fra mostre, visite guidate e attività tematiche.
    Inoltre, per celebrare la Giornata nazionale “Giovani e Memoria” del Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie, GAM e MAO saranno eccezionalmente aperti lunedì 31 ottobre e, insieme a Palazzo Madama, offriranno l’ingresso gratuito alle collezioni per tutti gli under 35: un’occasione da non perdere per tutti i giovani che desiderano conoscere il patrimonio artistico dei Musei Civici e, per tutte le famiglie, l’opportunità di trascorrere un Halloween diverso dal solito!

     

    COSA SI PUÒ VISITARE:

    • GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
      Nella giornata del 31 ottobre ingresso gratuito per gli under 35 alle collezioni permanenti e alle mostre
      Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento, Flavio Favelli I Maestri Serie Oro e
      Jannis Kounellis in Videoteca.
    • MAO Museo d’Arte Orientale
      Nella giornata del 31 ottobre ingresso gratuito per gli under 35 alle collezioni permanenti custodite nelle
      cinque gallerie del Museo. Ingresso alla mostra temporanea Buddha10 secondo le tariffe ordinarie (gratuito
      per possessori di Abbonamento Musei e Torino Card).
    • PALAZZO MADAMA – Museo Civico d’Arte Antica
      Nella giornata del 31 ottobre ingresso gratuito per gli under 35 alle collezioni permanenti e all’allestimento
      nella Corte Medievale La porta della città. Un racconto di 2.000 anni.
      Ingresso alla mostra temporanea Margherita di Savoia, Regina d’Italia secondo le tariffe ordinarie (gratuito
      per possessori di Abbonamento Musei e Torino Card).

    I musei osserveranno il consueto orario di apertura dalle 10 alle 18 (le biglietterie chiudono un’ora prima). Ultimo
    ingresso ore 17.

    Programma degli appuntamenti:
    SABATO 29 OTTOBRE
    Sabato 29 ottobre ore 15
    ARTE E TÈ IN ORIENTE
    MAO – Visita guidata alla mostra Buddha10 con degustazione di tè.
    A cura di Theatrum Sabaudiae in collaborazione con The Tea
    Nella mostra temporanea, un’installazione di composizioni vegetali accoglie il pubblico e depura l’aria: un momento di purificazione che prepara ad accedere agli spazi successivi della mostra, custodi di icone buddhiste sacre e devozionali.
    L’incontro con straordinarie statue buddhiste delle collezioni del MAO, alcune delle quali mai esposte al pubblico, messe in dialogo e in contrasto con alcuni esemplari provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma e dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova e con significative opere di artisti contemporanei, diventa l’occasione per riflettere su molteplici tematiche, spaziando dall’originaria collocazione e funzione delle opere, alle modalità di importazione in occidente, dalle logiche e procedure di restauro, alle complesse relazioni fra vero e falso.
    Questi e altri interrogativi saranno al centro della visita guidata che si propone come momento di condivisione e riflessione su questioni che si celano dietro a soggetti dalla natura e funzione essenzialmente sacra. Segue La fragranza celeste dell’autunno: l’osmanto, una proposta autunnale per la degustazione di tè Gui Hua, a cura di Claudia Carità (The Tea – Torino), studiata come ideale prosecuzione dell’esperienza in mostra.
    I fiori di osmanto e la loro inebriante fragranza autunnale, costituiscono un’icona dell’immaginario orientale. Nelle regioni remote di Cina e Giappone è possibile trovare arbusti di osmanto coltivati nei giardini dei templi buddhisti per ricordare la riconoscenza alle divinità lunari.
    La mitologia cinese e, successivamente, la poesia Tang e Song hanno attribuito ai fiori di osmanto origini paradisiache associandolo alla luna. Essenza amata durante la dinastia Ming, per la gente comune l’osmanto simboleggiava oro e giada, fama e fortuna.
    Tre giorni di vita per ogni fiore e un’essenza spirituale che in 2000 anni non è mai svanita anche attraverso il tè, la bevanda elitaria d’eccellenza, servita alla corte degli imperatori.
    Il percorso di degustazione affronterà la dolcezza e la complessità aromatica del fiore dell’osmanto. Terroir, cultivar e grandezza delle foglie si combineranno con la stagione autunnale a raccontare l’inebriante fragranza fruttata e floreale di questi piccolissimi fiori che colorano di ambra. Infusioni differenti per apprezzare la freschezza del Gui Hua Cha con provenienza Guangxi e le note calde da Red Osmanthus da piccole tea cake originarie di Lincang – Yunnan.
    La degustazione si accompagnerà con dolcezze e piccole preparazioni ideali in abbinamento ai tè proposti, servite in monodose ad ogni partecipante presentate su un piccolo vassoio dedicato.
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    Claudia Carità, selezionatrice di té, laureata in economia e commercio presso l’Università di Torino, fonda nel 2011 il marchio The Tea che identifica un catalogo di tè scelti attraverso il confronto diretto con produttori e importatori con preferenza per chi si avvale del marchio ETP (Ethical Tea Partership). Dal 2013 The Tea è stato scelto da Slow Food Italia e valutato dal Laboratorio Chimico della Camera di Commercio per rientrare nel progetto “Maestri del Gusto” di Torino e Provincia.
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    Prenotazione obbligatoria, l’iniziativa verrà attivata con un minimo di 10 partecipanti, fino a un massimo di 20 persone.
    Info: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)
    Costi: 19 € a partecipante
    Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso alla mostra; gratuito per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte. Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

     

    Sabato 29 ottobre, ore 15 e domenica 30 ottobre, ore 10 e ore 15
    CACCIA AI MOSTRI. ATTIVITÀ PER LE FAMIGLIE IN OCCASIONE DI HALLOWEEN
    GAM – Attività per le famiglie
    La GAM per le famiglie ha in serbo un’insolita visita in museo per il weekend più terrificante dell’anno: Halloween!
    Attraverso le opere del ‘900, in un viaggio tra i mostri di Francis Picabia e le suggestioni animalesche di Alberto Savinio fino alle forme fantastiche di Pinot Gallizio, i bambini e i loro genitori potranno confrontarsi con la paura del diverso, del brutto e mostruoso. Vedremo insieme che spesso dietro le apparenze si nascondono personaggi molto meno spaventosi di quello che la nostra fantasia vuol farci credere e le maschere sono spesso una protezione contro ciò che ci spaventa.
    In laboratorio negli spazi dell’Educational Area utilizzeremo carta, forbici colori e fantasia i bambini potranno creare un mostro a regola d’arte. Al termine dell’attività verrà offerta a ogni bambino una sacca piena di dolci e sorprese a tema Halloween!
    Costo dell’attività: Euro 10 a partecipante
    Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso al museo ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino
    Piemonte e Valle d’Aosta
    Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
    Domenica 30 ottobre ore 15 e lunedì 31 ottobre ore 15
    TERRIFICHE PARVENZE. DIVINITÀ IRATE NELLE COLLEZIONI DEL MAO
    MAO – visita guidata in occasione di Halloween
    Ghirlande di teste umane, cadaveri come seggi e calotte craniche che fungono da ciotole sono solamente alcuni fra gli innumerevoli simboli apparentemente macabri che costellano l’immaginario tantrico buddhista e induista. Attraverso una selezione di opere d’arte indiana e himalayana, l’itinerario si sofferma su immagini e simboli strettamente connessi alla morte che, molto spesso, si trovano in associazione a divinità dalle fattezze terrifiche, illustrandone i particolari significati e funzioni, in un totale rovesciamento di prospettiva nel quale anche parvenze feroci e mostruose sono strumenti per allontanarsi dalle angosce del samsara.
    A cura di Theatrum Sabaudiae.
    Costo: € 6 a partecipante; costi aggiuntivi: ingresso alla mostra temporanea (gratuito per possessori di Abbonamento
    Musei Torino Piemonte)
    Info e prenotazioni: Tel: 011.5211788, prenotazioni ftm@arteintorino.com

     

    Inoltre Theatrum Sabaudiae propone le visite guidate alle mostre e alle collezioni:
    Per informazioni e prenotazioni visite guidate: Tel: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
    https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
    https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

  • Salvador DALÍ
    The Exhibition

    Dal 12 novembre 2022
    al 19 febbraio 2023
    Palazzina di Caccia di Stupinigi
    Piazza Principe Amedeo 7 – Nichelino (TO)

    Salvador Dalì,
    il genio, il folle,
    nella mostra evento
    prodotta da Next
                                                         in collaborazione con The Dalí Universe e                                                 con Associazione Culturale Dreams.
    Con il patrocinio dell’Ufficio Culturale
    dell’Ambasciata di Spagnae di Città
    Metropolitana di Torino.
    Le antiche cucine della
    Palazzina di Caccia di Stupinigi,
    dopo Frida Kahlo ed Andy Warhol,
    ospitano un altro artista eclettico e poliedrico,
    il Maestro del Surrealismo.
    La scultura monumentale,
    le sculture museali in bronzo,
    i libri illustrati,
    gli oggetti in pasta di vetro.
    Le opere più popolari di Dalí,
    i diversi aspetti della sua produzione artistica,
    in una collezione unica nel suo genere,
    per la prima volta a Torino.

     

    “L’unica differenza tra un uomo folle e Dalì è molto semplice:

    Dalì non è affatto pazzo!”.
    (Salvador Dalí)

     

    ABOUT
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    Salvador Dalí non è stato solo un pittore, ma un artista poliedrico nel vero senso della parola. Indiscusso Maestro del Surrealismo, non si limitò mai alla mera produzione di quadri o di opere d’arte bidimensionali. Vetro-cristallo, mobili, gioielli e soprattutto sculture in bronzo: la sua arte scaturiva da qualsiasi strumento avesse a disposizione.

    Da questo basilare concetto è stata creata la mostra Salvador DALÍ The Exhibition, prodotta da Next Exhibition – leader nella produzione, organizzazione e realizzazione di mostre temporanee a carattere culturale e di edutainment – in collaborazione con The Dalí Universe, società specializzata in Salvador Dalí e gestrice di una delle più grandi collezioni private di opere dell’artista al mondo.

    Nelle antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi il visitatore avrà il piacere di ammirare una mostra unica nel suo genere, una collezione inedita per la città di Torino, che espone diversi aspetti della produzione artistica di Dalí, composta da una scultura monumentale, le sculture museali in bronzo, i libri illustrati e gli oggetti in pasta di vetro. Queste stesse opere, prestate a più di cento importanti musei internazionali ed esposte in prestigiose location, hanno girato il mondo e sono state apprezzate da oltre dodici milioni di persone, come rivelazione di un aspetto del lavoro creativo di Dalí precedentemente sconosciuto.

    Il percorso ospita sculture di grande formato, in cui il gioco surrealista delle connessioni e delle trasformazioni si propone in tutta la sua magia, mentre le ossessioni visive dell’artista prendono forma nello spazio attraverso la manipolazione fisica degli oggetti. Tra questi: “La Danza del Tempo” (1979-1984) e “La nobiltà del Tempo” (1977 – 1984), la contrapposizione tra “L’uomo con la farfalla” (1968-1984) e “La donna in fiamme” (1980), “L’Elefante Spaziale” (1980) e “Il Cavaliere surrealista” (1971 – 1984).
    Si presentano al pubblico con impatto e forza due simboli identificativi di Dalí: l’orologio molle e l’elefante con le gambe sottili, simboli della relatività del tempo e della distorsione dello spazio.

    I capolavori in vetro e cristallo stupiscono per cromie e forme, dal “Ciclope” (1968) alla “Chitarra” (1971) all’”Anti-Fiore” (1971). Conducendo il visitatore ai bronzi come “Il Violino” (1966) che con le sue forme sinuose ricorda una schiena umana o ai due preziosissimi “Caducei” (1983) in oro 18 carati, argento e ametista.

    L’esposizione presenta anche un quasi inedito Dalí illustratore con le grafiche a colori “Dopo dieci anni di Surrealismo” (1974), “Il bestiario di De la Fontaine” (1974) e “Immaginazioni e Oggetti del Futuro” (1975). L’artista fu infatti anche illustratore oltre che pittore, scultore, regista, scrittore e designer.

    La connessione tra le opere protagoniste della mostra viene curata da Beniamino Levi, uno dei maggiori esperti di Salvador Dalí che ha conosciuto personalmente nelle sue residenze parigine e nella sua terra natale, la Spagna. Levi rimase affascinato da alcune delle prime opere scultoree del Maestro, tanto da spronarlo ad esprimere nuovamente la sua arte in forma scultorea, commissionandogli una serie di bronzi basati sulle immagini surrealiste più famose della sua incredibile carriera.

    GIORNI E ORARI DI APERTURA
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    La mostra sarà aperta:                                                       
    Tutte le informazioni sulla mostra sul sito www.daliexhibition.it  
    FB /nextexhibition IG next.exhibition 
    Dal Martedì al Venerdì 10 – 17.30                                  
    Sabato e Domenica 10 – 18.30                                                                   
    Lunedì chiuso                                                                                             
    Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora
    prima dell’orario di chiusura.
    APERTURA STRAORDINARIA:
    lunedì 26 dicembre
    ORARI SPECIALI
    • 24 dicembre 10 – 14
    • 31 dicembre 10 – 14
    • 1 gennaio 14 – 18

    PREZZI E MODALITA’ ACQUISTO BIGLIETTI
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    Biglietti a partire da 13 euro con prevendita on-line attiva da venerdì 4 novembre con il circuito Ticket One.
    Biglietti in vendita anche presso il botteghino della Palazzina di Caccia di Stupinigi nei giorni e negli orari di regolare apertura della mostra.

  • GLI APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE
    LA MOSTRA IN CORSO
    MARGHERITA DI SAVOIA
    REGINA D’ITALIA

    fino al 30 gennaio 2023

    Una donna tra due secoli, una Regina per il Paese, un’icona per i Savoia: glamour, materna, benefattrice, musa e mecenate. Oltre settanta opere d’arte, tra ritratti, dipinti, sculture, abiti e gioielli, strumenti musicali, manoscritti, tappezzerie e mobili, raccontano la prima Regina dell’Italia unita.
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    MARGHERITA AL CINEMA
    Passannante di Sergio Calabona
     Martedì 22 novembre ore 18
    Cinema Massimo 3
    via Giuseppe Verdi 18 Torino

    Nell’ambito della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, il Cinema Massimo propone la visione di un film dedicato alla figura di Giovanni Passannante, anarchico lucano, che attentò (senza riuscirci) alla vita di Umberto I di Savoia. Il film si struttura come un docu-film, in una sapiente narrazione che alterna le vicende di Passannante, dalla giovinezza alla morte in ospedale psichiatrico, al presente prossimo in cui un attore, un giornalista e un musicista incarnano, con una certa sagacia nel ritrarre l’Italia e gli italiani, l’istanza popolare che si innescò a fine anni ’90 per recuperare la memoria del giovane anarchico, i cui resti ricevettero sepoltura nel 2007 nel paese natio.

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    MARGHERITA IN MUSICA
    Il concerto del sabato a Palazzo Madama
    con l’Orchestra del Liceo Classico Musicale Cavour
     Sabato 26 novembre ore 11

    Nell’ambito del progetto Quattro scuole per una Regina, ideato dai Servizi Educativi di Palazzo Madama in occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, le classi della sezione musicale del Liceo C. Cavour di Torino propongono una serie di concerti che immergeranno il pubblico nelle musiche più amate dalla Regina Margherita, grande appassionata di musica fin dalla giovinezza: per tutta la sua vita praticò quest’arte e promosse in Italia la conoscenza della musica da camera e sinfonica, e di Beethoven in particolare.

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    LE VISITE GUIDATE A CURA DI THEATRUM SABAUDIAE

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    Visite guidate alla mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia:

    • lunedì ore 11, sabato e domenica ore 16.30
    Visite tematiche alla mostra:
    • 4/11 ore 16.30 Gioielli, splendori, bellezza e fascino
    • 11/11 ore 16.30 Un giorno a corte
    • 18/11 ore 16.30 Il tempo di Margherita
    • 25/11 ore 16.30 Sovranità, stile ed eleganza
    Visite guidate alle collezioni permanenti:
    • tutti i sabati e domenica ore 15: Da porta romana a castello a museo

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    L’ALLESTIMENTO NELLA CORTE MEDIEVALE

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    LA PORTA DELLA CITTÀ.
    UN RACCONTO DI 2.000 ANNI

    Una narrazione visiva, che accoglie il visitatore al suo ingresso in museo, per raccontare i duemila anni di storia di Palazzo Madama e di Torino, dall’età romana al Novecento. L’allestimento si definisce a partire da una trentina di tavole realizzate dal disegnatore modenese Francesco Corni: si tratta di disegni che illustrano dettagliatamente i momenti salienti di crescita della città e seguono le vicende costruttive del palazzo.

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    LA PERFORMANCE DI DARREN BADER IN OCCASIONE DI ARTISSIMA

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    ANTIPODES: MUSICAL QUARTETS
    venerdì 4 e sabato 5 novembre ore 11

    Un’opera performativa  di Darren Bader (galleria Franco Noero, Torino) con due ensemble musicali che interagiscono tra loro, un quartetto d’archi e una rock band di quattro elementi. Le musiche sono liberamente scelte dai musicisti, una composizione sinfonica da parte del quartetto e una cover del proprio repertorio da parte della rock band. Gli esecutori iniziano a suonare entro dieci secondi l’uno dall’altro, per terminare una volta conclusa l’esecuzione della composizione che hanno scelto di suonare. 

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    LE CONFERENZE DI PALAZZO MADAMA NELLE BIBLIOTECHE CIVICHE

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    MINIATURE RIVELATE
    7 novembre – 14 dicembre 2022
    Palazzo Madama e le Biblioteche civiche torinesi propongono, dal 7 novembre al 14 dicembre, un ciclo di conferenze gratuite, dedicate ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.
    Una serie di incontri per esaminare i materiali e le tecniche di realizzazione dei manoscritti, per scoprire come erano organizzate le biblioteche e chi vi accedeva e per cogliere, infine, quel passaggio cruciale dal libro scritto a mano al libro stampato.
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    LE CONFERENZE BOTANICHE
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  • Christo e Jeanne-Claude. Projects
    Castello di Miradolo
    15 ottobre 2022 – 16 aprile 2023

     

     

    A poco più di due anni dalla scomparsa di Christo Vladimirov Javacheff, il Castello di Miradolo dedica a Christo e Jeanne-Claude, la coppia che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e il suo processo di realizzazione, la mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects, che espone disegni, collages, fotografie e video delle loro opere più famose, insieme ad opere di alcuni artisti del Nouveau Réalisme e della Land Art che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero.
    Curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, la mostra, realizzata grazie alla collaborazione con la Christo and Jeanne-Claude Foundation di New York, presenta circa sessanta opere accompagnate da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche.
    Le opere di Christo e Jeanne-Claude, tanto inedite, quanto ardite e monumentali, fecero sempre molta fatica ad essere approvate ed accettate. Nel 1966 il permesso per il progetto Wrapped Trees, concepito per il parco adiacente al Saint Louis Art Museum, in Missouri, fu negato. Nel 1969 gli artisti immaginarono il progetto Wrapped Trees, Project for Avenue des Champs- Élysées and the
    Rond Point des Champs-Élysée a Parigi, anch’esso mai realizzato. Il progetto Wrapped Trees per Riehen (Comune alle porte di Basilea) è stato infine completato nel 1998 ed è il risultato di 32 anni di sforzi e attese. Nel parco intorno alla Fondation Beyeler, 178 alberi, alti da 2 a 25 metri, sono stati avvolti con 23 chilometri di corda e con 55mila metri quadrati di tessuto in poliestere intrecciato.
    Al 1968 risalgono i primi due edifici impacchettati: entrambi musei. Si tratta della Kunsthalle di Berna e del Museum of Contemporary Art di Chicago. Nello stesso anno, in occasione della quarta edizione di Documenta, la quinquennale esposizione internazionale che si svolge a Kassel, in Germania, Christo e Jeanne-Claude realizzano davanti al palazzo del Friedericianum, sede della mostra, 5.600 Cubicmeter Package, una gigantesca scultura gonfiabile alta circa 85 metri. Nel 1974 a Roma il critico Achille Bonito Oliva organizza la grande rassegna “Contemporanea” a cui partecipano tutti i maggiori artisti internazionali. Christo e Jeanne-Claude realizzano una delle loro opere urbane più straordinarie: The Wall-Wrapped Roman Wall, che vede una sezione di ben 250 metri delle Mura Aureliane interamente coperta da tessuto di polipropilene legato da corde in Dacron. Nel 1985, undici anni dopo, The Pont Neuf Wrapped segna un nuovo intervento urbano che ha come protagonista il più antico ponte di Parigi, la cui architettura – in costante evoluzione – ha rispecchiato per secoli il carattere trasformista della città. L’intervento di Christo e Jeanne-Claude conferisce al Pont Neuf una nuova dimensione scultorea, continuandone dunque la tradizione della
    metamorfosi architettonica, trasformandolo per 14 giorni in un’opera d’arte.
    Wrapped Coast, One Million Square Feet (1969) nella Little Bay di Sydney in Australia, Valley Curtain (1972) a Rifle in Colorado, Ocean Front (1974) a Newport, Rhode Island a sud di Boston, Running Fence (1976) nelle Contee di Sonoma e Marin in California, sono tutte opere di dimensioni colossali, dove enormi teli in polipropilene o nylon hanno celato, per alcune settimane, vasti spazi, ora di costa, ora di acqua, ora di cielo. Valley Curtain, il grande telo arancione disteso come una immensa diga tra gli estremi di due colline, richiese 28 mesi di preparazione e durò solo 28 ore poiché forti raffiche di vento, fino a 100 km all’ora, resero necessaria una tempestiva disinstallazione. Running Fence, lunga quasi 40 chilometri e alta 5,5 metri, si estendeva da est a ovest, a nord di San Francisco, sulle proprietà di 59 allevatori di bestiame. Per 14 giorni l’alta “recinzione” di nylon bianco, come una inedita muraglia cinese, ma più elegante e leggera, seguiva l’andamento sinuoso delle colline per poi scomparire, immergendosi nell’oceano Pacifico, a Bodega Bay. L’idea arcaica della grande muraglia, come recinzione e difesa, delimitazione politica e confine, nella concezione dei due artisti si trasforma in un sinuoso nastro di luce che anziché separare, unisce, riaffermando ed esaltando così le caratteristiche coloristiche e luminose del contesto naturale catturato in una precisa frazione di tempo. Wrapped Fountain and Wrapped Medieval Tower (1968) sono le prime opere pubbliche realizzate da Christo e Jeanne-Claude in Italia. In occasione del Festival dei Due Mondi di Spoleto impacchettano una torre medievale e la Fontana del Mascherone del XVII secolo.
    Per i dieci anni dalla fondazione del movimento del Nouveau Réalisme, Christo e Jeanne-Claude impacchettarono con un tessuto in propilene bianco e con corde arancio due dei principali monumenti scultorei di Milano: quello di Vittorio Emanuele II in piazza del Duomo e quello di Leonardo da Vinci in piazza della Scala. Wrapped Monument to Leonardo e Wrapped Monument to Vittorio Emanuele II (1970) ebbero entrambi vita breve: rispettivamente due e sette giorni. Wrapped Reichstag (1995), l’impacchettamento dello storico palazzo del parlamento tedesco a Berlino, ha visto Christo e Jeanne-Claude impegnati in un travagliato processo di approvazione del loro progetto durato oltre due decenni. Per la forte pregnanza simbolica dell’edificio questo è forse l’intervento urbano più significativo degli artisti ed è tra quelli che ha avuto la maggiore risonanza e il più forte impatto a livello mondiale. La facciata, le torri e il tetto sono stati ricoperti con 100mila metri quadrati di tessuto in polipropilene color alluminio legati con ben 16,6 chilometri di corde blu.
    Il lavoro è stato compiuto da 70 alpinisti professionisti e da 120 operai installatori. A differenza degli esponenti della Land Art americana, che hanno privilegiato lontani territori desertici incontaminati e difficilmente raggiungibili, Christo e Jeanne-Claude hanno sempre voluto realizzare le loro opere in luoghi facilmente accessibili, anche nel caso degli interventi in spazi naturali. La componente fondamentale dei loro progetti era la presenza umana in forma di rapporto che una comunità di individui sviluppa con il contesto in cui vive e al contempo di interazione e coinvolgimento diretto nella creazione dei progetti stessi. Con Surrounded Islands (1983) nella Biscayne Bay di Miami, 11 delle isole situate nella baia furono circondate da oltre 600mila metri quadrati di tessuto fluttuante in polipropilene rosa che ricopriva la superficie dell’acqua e si estendeva per 61 metri da ciascuna isola nella baia. All’alba del 9 ottobre 1991, alla presenza di  Christo e Jeanne-Claude, furono aperti i 3.100 ombrelli alti 6 metri e con un diametro di circa 8,5 metri, a Ibaraki e in California. The Umbrellas (1991) intendeva indagare le somiglianze e le differenze nei modi di vivere e nell’uso dello spazio in due valli interne, una lunga 19 chilometri in Giappone e l’altra 29 chilometri negli Stati Uniti. In Giappone, la valle si trova nella prefettura di Ibaraki e comprende le proprietà di 459 proprietari terrieri privati e di agenzie governative. Negli Stati Uniti, la valle si trova a poco meno di 100 chilometri a nord di Los Angeles, nelle proprietà del Tejon Ranch, appartenenti a 25 proprietari terrieri privati e agenzie governative.
    Con The Floating Piers (2016) per 16 giorni, dal 18 giugno al 3 luglio, il Lago d’Iseo è stato reinventato. Centomila metri quadrati di tessuto giallo dalia scintillante, fissati a un sistema modulare di pontili galleggianti composto da 220mila cubi di polietilene ad alta densità, ondeggiavano con il movimento dell’acqua, appena sopra la superficie del lago. The Gates (2005) è un cammino lungo 37 chilometri a Central Park, a New York: 7.503 “cancelli” alti quasi 5 metri e distanti tra loro circa tre metri e mezzo.
    Tutte le opere ambientali di Christo e Jeanne-Claude sono sempre state interamente finanziate dagli artisti stessi, attraverso la vendita dei disegni, dei collage e dei modelli in scala dei progetti in essere o passati. Tutti i progetti sono sempre stati liberamente accessibili al pubblico in maniera gratuita.
    Nel suo originale progetto, concepito nel 1977, la Mastaba sarà un’opera d’arte enorme. Costituita da 410mila barili colorati, sarà la più grande scultura contemporanea mai realizzata, l’unico progetto permanente di Christo e Jeanne-Claude. Una sua versione in scala ridotta, The London Mastaba (2018), è stata eretta a Londra, in Hyde Park, dove ha galleggiato sulle acque del Serpentine Lake per tre mesi. Realizzata con 7.506 barili, nei toni del rosso, blu e mauve, fissati ad una struttura metallica interna, The London Mastaba era sorretta da piattaforma galleggiante in polietilene ad alta densità. L’Arc de Triomphe, Wrapped (2021), ha visto la sua realizzazione 60 anni dopo i primi progetti e, per volontà dello stesso Christo, è stato completato dalla sua équipe dopo la sua morte.
    A questo nucleo centrale, si affiancano due ampie sezioni, che intendono creare un ideale confronto tra le opere di artisti differenti e i lavori e il pensiero di Christo e Jeanne-Claude.

    NOUVEAU RÉALISME
    La prima sezione è dedicata al Nouveau Réalisme, importante movimento parigino del decennio 1960/70, con opere di Man Ray, César, Klein, Spoerri, Mimmo Rotella, Pierre Fernandez Arman e Raysse, che rappresenta l’incontro di Christo con il mondo e il contesto parigino ed europeo dopo gli studi a Sofia, Praga e Vienna. Il Nouveau Réalisme è formato da un variegato insieme di artisti di vari paesi, tutti con personalità forti e originali, che contribuiscono in maniera decisiva ad affermare pratiche di sperimentazione creativa libere e spericolate, con uno stretto rapporto fra arte e vita. I suoi protagonisti utilizzano materiali extra-artistici prelevati dal contesto della realtà quotidiana e hanno un’attitudine ironica e critica nei confronti della società dei consumi. La loro arte è in presa diretta con le componenti ordinarie della scena urbana, pubblica e privata: dagli oggetti domestici usurati alle carcasse d’automobili e ai vecchi pezzi meccanici, dalle immagini dei rotocalchi ai manifesti pubblicitari affissi nelle strade, fino ad arrivare ai rifiuti veri e propri, abbandonati nei cestini o nelle discariche. Le pratiche operative tipiche del Nouveau Réalisme – in particolare gli assemblages e i collages – sono definibili “neo-dadaiste” in quanto riprendono l’ironia provocatoria e la casualità delle opere Dada. Christo e Jeanne-Claude sono amici di Restany e degli artisti del gruppo e hanno partecipato a varie esposizioni insieme, ma Christo non fu mai formalmente membro del Nouveau Réalisme.
    Tra le opere esposte, Enigma II (1935) di Man Ray, un pacco legato e fotografato che propone un oggetto nascosto. Accumulation (1962) che si intitola ironicamente Due precauzioni sono meglio di una e Senza titolo (1972), un telefono frantumato dentro un blocco di vetroresina trasparente, del ciclo delle Colères di Pierre Fernandez Arman.

    LAND ART
    La seconda sezione pone in relazione i progetti di Christo e Jeanne-Claude, che hanno sempre rifiutato le etichette e le definizioni attribuite al loro lavoro, descrivendolo piuttosto come environmental art, con il vasto movimento internazionale della Land Art. Nata negli Stati Uniti, a cavallo tra gli anni 60 e gli anni 70, la Land Art ha avuto grande risonanza in ambito europeo e internazionale, dando vita a diverse “esperienze d’arte” che vedono come fulcro della loro riflessione e azione il rapporto dell’uomo con la natura e con il paesaggio. Significative le storiche opere di Richard Long, Hamish Fulton, Andy Goldsworthy, Giuseppe Penone, Germano Olivotto, Ólafur Elíasson, le fotografie originali di Gianfranco Gorgoni dei “lavori manifesto” della Land Art di Michael Heizer, Robert Smithson, Walter De Maria, Dennis Oppenheim e James Turrell.
    Tra le opere esposte, le fotografie di Gorgoni, appunto, il più importante fotografo della Land Art che viaggiando in alcuni stati della parte ovest degli Stati Uniti ha fotografato le principali opere dei suoi protagonisti, a partire dalla Spiral Jetty (1970) di Robert Smithson, l’opera più rappresentativa e famosa della Land Art: una spirale lunga 460 metri e larga poco più di 4,5 metri, un molo di pietre basaltiche, cristalli di sale e in minima parte fango che, partendo da una costa del Grande Lago Salato nello Utah, negli Stati Uniti, si avvolge all’interno del lago. Il film Land Art di Gerry Schum, lo storico documentario realizzato tra il 1968 e il 1969 che testimonia sette performances (azioni) delle nuove realtà artistiche, inedite ricerche, in varie parti dello spazio e del tempo.
    L’esposizione è accompagnata da un’inedita installazione sonora a cura del progetto Avant-dernière pensée che si sviluppa lungo il percorso espositivo.
    Nelle sale e nel Parco, parallelamente alla mostra, si articola, come di consueto, il progetto Da un metro in giù: un percorso didattico per i visitatori di tutte le età per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare le opere d’arte e la realtà che ci circonda.

    INFO
    Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)
    0121 502761 www.fondazionecosso.com
    Christo e Jeanne-Claude. Projects
    A cura di Francesco Poli, Paolo Repetto, Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard e in collaborazione con la Christo and Jeanne-Claude Foundation di New York
    Biglietti:
    • Mostra – 15 euro intero, 12 euro ridotto (gruppi, over 65, convenzioni), 10 euro ridotto 15-26 anni, 8 euro ridotto 6-14 anni, gratuito (0-5 anni, Abbonati Musei e Torino+Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori), 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, 4 euro ridotto scuole.

      Audio guida mostra 6 euro, incluso nel biglietto per i bambini fino a 14 anni kit didattico Da un metro in giù

    Parco – 6 euro intero, 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, gratuito 0-5 anni, Abbonati Musei e Torino+Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori. Incluso nel biglietto audio racconto stagionale in cuffia per scoprire le ricchezze botaniche del Parco e le sue suggestioni romantiche. Il percorso cambia ad ogni stagione.

    Christo e Jeanne-Claude. Projects

                                                                                               Mezz’ora con…

    Mezz’ora con…” sono le conversazioni con gli esperti d’arte e i curatori sulle tematiche e sulle opere esposte nella mostra “Christo e Jeanne-Claude. Projects”. Gli incontri sono in programma dal 5 novembre 2022 al 25 marzo 2023, il sabato pomeriggio alle ore 15.

    IL CALENDARIO

    Sabato 5 novembre, ore 15
    Christo e Jeanne-Claude al Castello di Miradolo: le storie di questa mostra
    Con Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti
    Ogni mostra nasce da riflessioni e da spunti condivisi; è un’idea che prende forma e che si costruisce come un lavoro collettivo. Christo e Jeanne-Claude, alla vigilia di ogni loro nuovo progetto, non si chiedevano quando sarebbe stato realizzato: si chiedevano soltanto come lo avrebbero fatto. L’incontro intende ripercorrere le tappe del come è nata questa mostra.

     

    Sabato 26 novembre, ore 15
    Christo e Jeanne-Claude. Vita = Arte = Progetti
    Con Lorenza Giovanelli

    Dopo essere fuggito dalla Bulgaria all’età di ventuno anni, Christo arriva finalmente a Parigi nel1958, dove l’appropriazione e la manipolazione di oggetti di uso quotidiano diviene fin da subito il suo interesse primario fino a diventare quasi un’ossessione. Il suo approccio è assolutamente radicale e nuovo: nascosti dall’involucro che li racchiude, quegli oggetti acquisiscono un carattere nomade, come accompagnati in uno stato transitorio, che diventerà la quintessenza dei progetti temporanei su larga scala che ha realizzato insieme a Jeanne-Claude in una vita interamente dedicata all’arte e alla creazione di bellezza. L’incontro indagherà il rapporto tra le prime opere di Christo e gli interventi pubblici su larga scala che hanno fatto guadagnare a Christo e Jeanne-Claude un posto unico nella storia dell’arte.

    Sabato 28 gennaio, ore 15
    La musica tra progetto e architettura: l’installazione sonora in mostra
    Con Roberto Galimberti
    È possibile immaginare una dimensione sonora che possa corrispondere a una dimensione visiva? Esiste un suono che non accompagni soltanto lo sguardo tra le opere d’arte ma che si armonizzi con il loro spirito? Come le opere di Christo e Jeanne-Claude la musica conserva una dimensione progettuale che diventa reale soltanto nel momento dell’esecuzione. La musica crea il suo tempo e lo sospende; costruisce nel suo accadere nuovi spazi.
    A seguire, visita guida tematica in mostra:
    Christo e Jeanne-Claude: materiali quotidiani e industriali nelle opere d’arte
    Con Oscar Chiantore e Roberto Galimberti
    Nel corso della loro lunga attività artistica gli impacchettamenti realizzati da Christo e Jeanne-Claude hanno attraversato molteplici fasi, che possono anche essere associate alla scelta dei materiali da loro impiegati. Il passaggio dalle opere piccole, mobili, fino ai monumenti e alle architetture urbane si compie, quasi naturalmente, a partire dai materiali di uso domestico o quotidiano, come carta comune o fogli da pacchetti, fino a materiali concepiti per uso industriale, ma di cui in ogni caso la funzionalità sempre è accompagnata da una forte qualità espressiva. Il percorso della mostra cercherà di illustrare questi materiali non artistici nello sviluppo dei progetti di Christo e Jeanne-Claude e nelle interazioni con gli artisti del Nouveau Realisme.
    Sabato 25 febbraio, ore 15
    Il Nouveau Réalisme, un movimento internazionale negli anni ’60
    Con Francesco Poli
    La rivoluzione degli oggetti quotidiani: Da Klein, Arman e César fino a Christo. Il Nouveau Réalisme è formato da un variegato insieme di artisti di vari paesi, tutti con personalità forti e originali, che contribuirono in maniera decisiva ad affermare la sperimentazione creativa, libera e spericolata. I suoi protagonisti, in uno stretto rapporto fra arte e vita, utilizzavano materiali extra-artistici prelevati dal contesto della realtà quotidiana e avevano un’attitudine ironica e critica nei con fronti della società dei consumi.
    Sabato 25 marzo, ore 15
    Orizzonti di Land Art
    Con Paolo Repetto
    Con il termine Land Art (arte della terra) si definisce un movimento molto vasto e articolato, americano ed europeo, che a partire dal 1967 si è sviluppato sino ad oggi. Una nuova forma espressiva, quando “l’opera d’arte non è più la rappresentazione pittorica di un paesaggio, bensì il paesaggio stesso”. (Gerry Schum)
    LE BIOGRAFIE DEI RELATORI
    Francesco Poli è nato a Torino nel 1949. Professore di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera a Milano, è Chargé de cours all’Université Paris 8 dal 1994. Dal 1997 al 2003 e dal 2005insegna all’Università di Torino. Ha curato numerose mostre in musei, spazi pubblici e privati; per la Fondazione Cosso, i progetti dedicati al Naïf, a Luigi Spazzapan, a Fausto Melotti e all’Informale.
    Paolo Repetto è nato nel 1965. È laureato con lode in Lettere moderne con indirizzo di storia dell’arte all’Università di Genova. Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio Verdi di Torino, diplomandosi in pianoforte. Da sempre, come storico e critico, ha approfondito le relazioni e le corrispondenze tra arte e musica. Per diversi anni ha insegnato Storia dell’Arte e Storia della Musica negli Istituti civici di Torino e Asti. Ha pubblicato numerosi saggi e libri.
    Roberto Galimberti è diplomato in violino, consegue il Diploma Accademico di II° livello in Discipline Musicali, Scuola di Musica da camera, e la Laurea in Discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo. Si esibisce in diverse formazioni orchestrali e cameristiche in importanti festivals nazionali e internazionali. Si occupa della curatela musicale di numerose esposizioni d’arte collaborando con la Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino, la Ricordi, la Fondazione Sgarbi, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e la Fondazione Cosso. Realizza la sonorizzazione del Museo della Mafia per il Padiglione Italia della 54^ Biennale di Venezia. Nel 2009 idea Avant-dernière pensée che diventa il progetto artistico residente presso il Castello di Miradolo.
    Lorenza Giovanelli è nata a Brescia nel 1990. È una storica dell’arte. Nel 2015 ha conseguito la Laurea Magistrale in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel 2016 è stata responsabile dell’ufficio del progetto The Floating Piers di Christo e Jeanne-Claude. Dal 2017 lavora nello studio di Christo a New York come responsabile della collezione e project manager per mostre e pubblicazioni e ha contribuito come autrice e curatrice di diverse monografie sugli artisti. Attualmente lavora per l’Estate degli artisti e fa parte del consiglio di amministrazione della Christo and Jeanne-Claude Foundation.
    Oscar Chiantore, già professore ordinario di Chimica e tecnologia dei polimeri, ha svolto la sua attività didattica e scientifica all’Università degli Studi di Torino dove ha coordinato l’ attivazione e gestione del Corso di Laurea Interfacoltà in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. I suoi interessi di ricerca riguardano i materiali costitutivi delle opere d’arte, lo studio del loro degrado e lo sviluppo di materiali e sistemi per la conservazione. Ha diretto studi riguardanti le materie plastiche nell’arte contemporanea e la caratterizzazione di materiali pittorici sintetici, anche in collaborazione con restauratori e istituzioni che affrontano queste problematiche in Italia e all’estero.
    Christo e Jeanne-Claude
    Bio

    Christo Vladimirov Javacheff è nato il 13 giugno 1935 a Gabrovo, in Bulgaria, da una famiglia di industriali. Jeanne-Claude Marie Denat nasce lo stesso giorno dello stesso anno a Casablanca, da una famiglia militare francese. Incoraggiato dalla madre, ex segretaria all’Accademia Nazionale d’Arte di Sofia, Christo inizia a prendere lezioni di disegno e pittura dall’età di sei anni. Jeanne-Claude dopo aver studiato in Marocco, Francia, Svizzera e Tunisia, ottiene il diploma di maturità e inizia a lavorare come hostess per Air France. Negli stessi anni, Christo studia all’Accademia Nazionale d’Arte di Sofia sotto la dottrina del Realismo Socialista che lo allontana da ogni forma d’arte moderna occidentale. Nel1956 Christo ottiene il permesso di recarsi a Praga per visitare dei parenti. Qui scopre, per la prima volta, le opere di Picasso e Mirò. L’anno successivo, quando scoppia la rivoluzione ungherese, Christo decide di non tornare in Bulgaria, fugge a Vienna in un vagone merci e si iscrive all’Accademia di Belle Arti per poi trasferirsi a ottobre dello stesso anno a Ginevra. Sia a Vienna che a Ginevra si mantiene lavando auto e stoviglie e dipingendo ritratti classici di ricche signore della società che firma con il suo cognome “Javacheff”. Nel marzo del 1958 Christo si trasferisce a Parigi dove vive in una piccola stanza di un edificio all’8 di rue Quentin Bauchart, mentre una stanza riservata al personale di servizio al 14 di rue de Saint-Sénoch gli serve da studio. Pochi mesi dopo, in ottobre, Christo e Jeanne-Claude si incontrano quando a Christo viene commissionato il ritratto della madre di lei, Précilda de Guillebon. Cyril, il loro unico figlio, nasce l’11maggio 1960. Nel 1961 Christo e Jeanne-Claude iniziano a collaborare artisticamente: in occasione della prima mostra personale di Christo alla Galerie Haro Lauhus di Colonia, realizzano Dockside Packages e Stacked Oil Barrels, la prima opera d‘arte ambientale temporanea all’aperto. Durante il loro soggiorno in Germania inizia la costruzione del Muro di Berlino, così una volta tornati a Parigi erigono un muro di barili di petrolio, Wall of Oil Barrels–The Iron Curtain, che blocca Rue Visconti, una delle strade più strette di Parigi. Il 28 novembre del 1962 si sposano nel municipio di Parigi. Nel 1964 arrivano a New York e nel settembre dello stesso anno si trasferiscono definitivamente negli Stati Uniti. Realizzano progetti di ampio respiro intervenendo su edifici, monumenti, paesaggi in Italia, Svizzera, Germania, Giappone, Stati Uniti, Francia, Regno Unito. Le loro opere sono state interamente finanziate dalla vendita dei disegni preparatori, collage o modellini. Jeanne-Claude muore il 18 novembre 2009. Come si erano promessi in vita, Christo continua a realizzare i progetti che avevano ideato insieme. Christo muore il 31 maggio 2020 nella casa di NewYork City dove ha vissuto per 56 anni. Per desiderio di Christo, il suo team realizza nel settembre2021L’Arc de Triomphe, Wrappede continua a lavorare a The Mastaba, Project for United Arab Emirates, concepito nel 1977 da Christo e Jeanne-Claude come loro unico progetto permanente.

    Christo e Jeanne-Claudeal Castello di Miradolo
    Le storie di questa mostra
    Sabato 5 novembre, ore 15
    Mezz’ora con…
    Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti
    “Mezz’ora con…” sono le conversazioni con gli esperti d’arte e i curatori sulle tematiche e sulle  opere esposte nella mostra “Christo e Jeanne-Claude. Projects” che espone disegni, collages, fotografie e video delle loro opere più famose, insieme ad opere di alcuni artisti del Nouveau Réalisme e della Land Art che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero. Curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, la mostra, realizzata grazie alla collaborazione con la Christo and Jeanne-Claude Foundation di New York, presenta circa sessanta opere accompagnate da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche.
    Il primo appuntamento delle “Mezz’ora con ” affronta proprio “Le storie di questa mostra” raccontate dai curatori. Ogni mostra nasce da riflessioni e da spunti condivisi: è un’idea che prende forma e che si costruisce come un lavoro collettivo. Christo e Jeanne-Claude, alla vigilia di ogni loro nuovo progetto, non si chiedevano quando sarebbe stato realizzato: si chiedevano soltanto come lo avrebbero fatto. L’incontro intende ripercorrere le tappe della nascita della mostra al Castello di Miradolo.
    Christo e Jeanne-Claude. Projects
    Bio curatori

    La mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects è curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, realizzata grazie alla collaborazione con la Fondazione Christo e Jeanne-Claude di New York.

    FRANCESCO POLI
    Francesco Poli è storico e critico d’arte. Ha insegnato Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera e all’Université Paris 8. Attualmente insegna Arte e comunicazione all’Università di Torino. Ha curato numerose mostre in spazi pubblici e privati e collabora come critico con riviste e giornali. Tra i testi pubblicati: La Metafisica; Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale; La Scultura del Novecento; Il sistema dell’arte contemporanea; Postmodern Art. 1945-Now; Mettere in scena l’arte contemporanea. Insieme a Giorgina Bertolino è autore del Catalogo Generale delle opere di Felice Casorati(ed. Allemandi, 2004). Insieme a Francesca Filippi è il curatore generale della storia dell’arte peri licei, La Bellezza resta (ed. Bruno Mondadori 2022), appena pubblicato.
    PAOLO REPETTO
    Laureato con lode in Lettere moderne con indirizzo di storia dell’arte all’Università di Genova, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio Verdi di Torino. Da sempre, come storico e critico, ha approfondito le relazioni e le corrispondenze tra arte e musica. Ha pubblicato numerosi saggi e libri. Ha collaborato con Rete 2eLa Stampa di Torino. Ha pubblicato numerosi scritti sulla rivista FMR; è critico musicale del mensile Amadeus, e critico d’arte del Corriere del Ticino. Da diversi anni collabora con la Repetto gallery, London, e la De Primi Fine Art di Lugano, approfondendo la vasta realtà del mercato dell’arte contemporanea. È visiting professor all’Università Ebraica di Gerusalemme; ha insegnato Analisi del mercato dello spettacolo all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Musica comparata-arte e musica, presso la Scuola universitaria del Conservatorio della Svizzera Italiana. È curatore di mostre d’arte e concerti.
    ROBERTO GALIMBERTI
    Diplomato in violino, consegue il Diploma Accademico di II° livello in Discipline Musicali, Scuola di Musica da camera, e la Laurea in Discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo. Si esibisce in diverse formazioni orchestrali e cameristiche in importanti festivals nazionali e internazionali. Si occupa della curatela musicale di numerose esposizioni d’arte collaborando con la Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino, la Ricordi, la Fondazione Sgarbi, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e la Fondazione Cosso. Realizza la sonorizzazione del Museo della Mafia per il Padiglione Italia della 54^ Biennale di Venezia. Nel 2009 idea Avant-dernière pensée che diventa il progetto artistico residente presso il Castello di Miradolo.

     

  • NUOVO VILLAGGIO E INIZIATIVE PER LA FAMIGLIA

    Negli spazi interni delle scuderie storiche riscaldate 

    La manifestazione più amata dalle famiglie, scuole e gruppi in gita , nella magica Palazzina di Caccia di Stupinigi per rallegrarvi nel nuovo Villaggio di Elfi, dove potrete sprigionare la vostra creatività con fantasmagorici laboratori,  divertirvi con gli elfi animatori,  giochi, circensi, conoscere l’amico orso, le fedelissime Renne, curiosare nello studio di Santa Claus, a cui spedire e consegnare la vostra  letterina di natale, sbirciare tra le originali bancarelle del mercatino di natale ricco di doni artigianali e solidali e  gustare le prelibatezze del xsmas street food, meravigliarvi nel fantastico museo della Palazzina di Caccia, osservare la nuova Mostra di Presepi Napoletani e il presepe meccanico,  partecipare alle tante iniziative in programma ogni week end.

    Scoprire su www.natalereale.it

     

  • Masche, incantesimi e foliage

    30 ottobre – 1 novembre

          Halloween al Castello di Miradolo con le attività per famiglie

     

     

    Dalla caccia alle Masche alla passeggiata in notturna nel parco, al laboratorio in maschera sul foliage: si festeggia Halloween in famiglia al Castello di Miradolo, da domenica 30 ottobre a martedì 1 novembre.

    Si parte il 30 ottobre con un tuffo nel folklore piemontese alla scoperta delle Masche. Nella giornata più terribile dell’anno, bimbi e genitori si inoltrano nel Parco del Castello alla scoperta di figure misteriose, incantesimi e contro incantesimi, costruendo il proprio “Libro del comando”. Lunedì 31 sono in programma uno spettacolo diffuso nel parco con l’associazione Pirilampo Scuola di Circo e la passeggiata in notturna. Martedì 1 novembre con la passeggiata guidata “La Magia del Foliage” si scoprono gli alberi centenari del parco e i ritmi biologici delle piante osservando i cambiamenti che sopraggiungono nel giardino con l’avvento dei primi freddi e la preparazione al lungo inverno. Avvolti dai caldi colori autunnali si può partecipare a una divertente attività all’aperto, seguita una golosa merenda a tema in maschera (facoltativa).

     

    CALENDARIO:

    Domenica 30 ottobre, ore 11 e ore 15

    Attività per famiglie: Masche, incantesimi e contro incantesimi

    Età consigliata: dai 6 anni.

    Costo: 8 euro a bambino. I genitori pagano l’ingresso al Parco: 5 euro a persona (gratuito per i possessori di Abbonamento Musei).  

    Lunedì 31 ottobre, ore 16

    Attività per famiglie: Sofia e gli abitanti misteriosi del Castello

    Età consigliata: dai 5 anni.

    Costo: ingresso al Parco (5 euro a persona, gratuito per i possessori di Abbonamento Musei).

    In collaborazione con l’Associazione Pirilampo Scuola di Circo.

    Domenica 30 e lunedì 31 ottobre

    Masche e castagne

    Ritrovo alle ore 11 al Castello di Miradolo per l’attività “Masche, incantesimi e contro incantesimi”.

    Età consigliata: dai 6 anni.

    Pranzo libero e trasferimento autonomo al Villaggio Turistico Camping Gofree di Pragelato per una divertente merenda in maschera a base di prodotti del territorio; passeggiata in notturna e pernottamento. Costi del pacchetto in via di definizione.

    Martedì 1 novembre, ore 15

    Passeggiata guidata: La magia del foliage

    A cura di E. Durand, naturalista e guida escursionistica ambientale.

    Costo: 6 euro + ingresso al Parco (5 euro a persona, gratuito per i possessori di Abbonamento Musei).  

    Ore 15

    Attività per famiglie e merenda in maschera per la Festa di Halloween

    Età consigliata: 2/5 anni.

    Costo: 5 euro a bambino attività + merenda a tema.

    Per i genitori: ingresso al parco 5 euro a persona (gratuito per gli Abbonati Musei).

     

    Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

    Prenotazione consigliata: prenotazioni@fondazionecosso.it

    Tel: 0121 502761

    Sito Web: www.fondazionecosso.com

  • John Constable. Paesaggi dell’anima

    Dal 25 Ottobre 2022 al 05 Febbraio 2023

    VENARIA REALE | TORINO

    Dopo la grande mostra Una infinita bellezza. Il paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea (conclusa a febbraio del 2022), la Reggia di Venaria, complesso monumentale alle porte di Torino, prosegue l’indagine avviata nel 2021 sul tema del paesaggio allargando lo sguardo in ambito europeo e propone per la prima volta in Italia una mostra monografica dedicata al celebre artista inglese John Constable (1776-1837), massimo esponente della pittura romantica inglese insieme a Joseph M. William Turner.
    L’esposizione racconta e ripercorre cronologicamente tutta la vicenda artistica del celebre pittore attraverso le opere della Tate UK ed è organizzata in collaborazione con questa prestigiosa istituzione, nell’ambito dell’accordo quadro siglato lo scorso anno con Fondazione Torino Musei – GAM Galleria d’Arte Moderna di Torino.
    Il percorso espositivo è costituito da oltre cinquanta opere, che vanno dagli schizzi e dai dipinti di piccole dimensioni realizzati en plein air, in modo precocemente impressionista, per arrivare ai più importanti e vasti paesaggi romantici, quali la celebre veduta di Stratford Mill, raffiguranti luoghi nelle immediate vicinanze del villaggio natio dell’artista, Dedham Vale, nella contea del Suffolk.Luoghi d’affezione, sentimentalmente importantissimi per questo grande pittore che – a differenza dell’altrettanto celebre Turner, grande viaggiatore – non si allontana mai dall’amata Inghilterra e raffigura la Natura in chiave “pittoresca”, per usare la nota terminologia dell’Estetica del filosofo Immanuel Kant. Distinguendosi così da Turner – pittore del “Sublime”, ovvero di una Natura che affascina ma incute anche timore e persino terrore nell’Uomo, come una tempesta di mare, o una tormenta di neve – Constable raffigura una Natura accogliente, rassicurante, nella quale ci si può rilassare sereni.Mentre Turner viaggiava incessantemente dalla Gran Bretagna nell’Europa continentale, Constable concentrò la sua pittura su luoghi strettamente associati alla sua vita e alla sua famiglia. Le sue immagini presentano la campagna ridente e rigogliosa del Suffolk, dove è nato e cresciuto, e anche le splendide cittadine di Salisbury, Hampstead e Brighton che frequenta in compagnia della famiglia e degli amici. Luoghi emblematici per la storia dei suoi “affetti”, come scrisse il suo principale biografo Charles Robert Leslie.
    In mostra troviamo anche opere di artisti coevi di Constable, in alcuni “casi concorrenti”, come Turner, John Linnell, Benjamin West e altri, il cui lavoro s’intreccia e confronta con quello di Constable.

    La Tate possiede la più importante collezione del mondo di opere di Constable. La mostra abbraccia l’intero arco cronologico della sua produzione e comprende paesaggi, disegni, acquerelli, incisioni e ritratti. Dopo questa tappa alla Reggia di Venaria, le opere torneranno nel Regno Unito alla Tate e per lungo tempo non saranno più visibili fuori dall’Inghilterra.   Il progetto di allestimento della mostra, a cura di Studio Fludd, interpreta il tema della contemplazione del paesaggio in chiave minimalista e atmosferica. All’interno del percorso l’uso del colore si sviluppa per assonanze e contrasti, ricercando un equilibrio tra tonalità ricche e ariose, ricombinate e rivelate da accostamenti inediti. Le opere di Constable hanno ispirato una ricerca di atmosfere cangianti: nelle stanze, nubi semitrasparenti dialogano con l’opaca morbidezza delle superfici dipinte.

    La qualità della resa cromatica è stata supportata da Rezina, marchio torinese di riferimento nel campo delle finiture, che per questo progetto ha selezionato come partner internazionale il brand Little Greene, azienda d’eccellenza della tradizione artigianale inglese che collabora con il National Trust, ente di tutela del patrimonio storico artistico del Regno Unito.

    LE SEZIONI TEMATICHE

    John Constable nacque nel 1776 nel villaggio di East Bergholt, nella Contea del Suffolk, in quella parte sud-orientale dell’Inghilterra nota come East-Anglia. Nei pressi di East Bergholt, a Flatford, il padre possedeva un mulino e sperava che, dopo la sua morte, il figlio avrebbe continuato la redditizia attività di mugnaio. Tuttavia John desiderava diventare un artista e nel 1799 il padre gli concesse di frequentare la Royal Academy of Fine Arts di Londra.
    Sebbene fosse molto abile nel disegno anatomico, la crescita di Constable come artista fu lenta. Volendo affermarsi nella pittura di paesaggio, incontrò molte difficoltà nel seguire questa scelta. Tra la fine del 1700 e l’inizio dell’1800 prevaleva infatti la rappresentazione del paesaggio “ideale” o “istoriato”, seguendo il modello di grandi maestri francesi come Claude Lorrain e Nicholas Poussin. A differenza di loro, Constable amava dipingere il paesaggio che lo circondava, in particolare quello della sua amata cittadina natale, in modo diretto e il più possibile “veritiero”: idea rivoluzionaria per l’epoca.
    Benché avesse esposto per la prima volta i suoi paesaggi alla Royal Academy già nel 1802, Constable dovette attendere fino al 1819 per diventarne membro “associato” e divenne Accademico a pieno titolo solo nel 1829.
    Nel 1816 sposò il suo primo grande amore, Mary Bicknell, ed ebbero sette bambini. Si stabilirono nel quartiere londinese di Bloomsbury nel 1817. Da quel momento in poi, non trascorrendo più molto tempo nel Suffolk, Constable iniziò a dipingere i suoi paesaggi in studio, affidandosi alla memoria.
    Cominciò anche a dipingere i nuovi luoghi che via via frequentava e che avevano un legame con la sua famiglia. Infatti quando la moglie si ammalò di tubercolosi, nel 1819 Constable si trasferì con la famiglia a Hampstead, in campagna a nord di Londra per trovare un’aria più salubre.

    Nel 1824 incominciò ad andare al mare a Brighton, sulla Manica, con la speranza che il clima marino più mite potesse contribuire alla guarigione dell’amatissima moglie. Mary invece morì di lì a poco, nel 1828, a soli quarant’anni. Una perdita per lui dolorosissima.

    • SUFFOLK

    I dintorni di East Bergholt e di Flatford, dove Constable era cresciuto, sono stati per tutta la sua vita i luoghi dei più bei ricordi d’infanzia. Nel 1821, ricordando i paesaggi del Suffolk in una lettera al suo grande amico, l’Arcidiacono John Fisher, dichiarò: «La pittura è solo un altro modo di esprimere un sentimento. Collego la mia infanzia spensierata a tutto ciò che circonda le rive del fiume Stour. Esse hanno fatto di me un pittore e ne sono grato».
    Il Suffolk era una regione agricola, non tenuta in grande considerazione dagli artisti dei primi anni del XIX secolo. Thomas Gainsborough (1727-1788), artista apprezzato da Constable, aveva in precedenza dipinto lo stesso territorio. Panorami intravisti attraverso il bosco o scorci lungo i sentieri di campagna.
    Il sentiero denominato “Fen Lane”, che Constable era solito percorrere ogni giorno per andare a scuola a Dedham, divenne il soggetto di un suo dipinto del 1817 mai terminato. Ritornò sullo stesso soggetto nel 1826, dipingendone una versione più grande, The cornfield (Il campo di grano), che inviò alla Royal Academy quello stesso anno e che oggi è uno dei suoi dipinti più famosi conservato alla National Gallery di Londra. Constable amava dipingere anche la sua casa a East Bergholt e il panorama che ammirava dalla casa di suo padre.

    • DIPINGERE LA NATURA
    Nel 1802 Constable iniziò a dipingere per la prima volta en plein air con la tecnica ad olio, pratica che divenne suo tratto distintivo tra 1809 e 1829. In precedenza utilizzata dagli artisti europei del Seicento principalmente come pratica formativa, per Constable la pittura all’aperto era invece qualcosa di più importante, un modo per catturare l’essenza della Natura, che definì «la sorgente da dove tutto deve nascere».La maggior parte dei suoi bozzetti ad olio che ritraggono la natura vennero realizzati su tele di piccole dimensioni e raffigurano principalmente il paesaggio nei pressi del Mulino di Flatford o poco più lontano. Tuttavia, specialmente all’inizio della sua carriera, Constable realizzò anche opere en plein air di formato più grande. Nel 1809 dipinse la tela di media dimensione Malvern Hall nell’arco di una sola giornata.
    Tra il 1814 e il 1817, dipinse opere più grandi, quasi interamente all’aria aperta. Un esempio è Fen Lane, East Bergholt, 1817, che presenta uno sfondo non finito, probabilmente da terminare una volta tornato a Londra. In questo periodo Constable sviluppò infatti l’idea di dipingere nel suo studio grandi tele, denominate “sei piedi”, attingendo alla sola memoria.
    Anche J.M.W. Turner (1775 – 1851) dipinse bozzetti a olio lungo le rive del Tamigi, nella zona occidentale di Londra, nel 1805 e piccoli schizzi a Devon nel 1813. Tuttavia, a differenza di Constable, Turner non cercò mai di dipingere quadri più elaborati all’aperto.
    • LE PRIME INFLUENZE E I PITTORI CONTEMPORANEI
    Quando Constable arrivò a Londra nel 1799 per studiare pittura aveva già avuto alcuni contatti con il mondo artistico e ben presto se ne creò di nuovi. Frequentò Sir George Beaumont (1753 – 1827), un importante collezionista e pittore dilettante, del quale era solito visitare la raccolta di dipinti di Grandi Maestri per ricopiare composizioni paesaggistiche, come nel caso di quelle di Alexander Cozens (1717-1786).
    Quando andò a studiare alla Royal Academy conobbe il pittore statunitense Benjamin West (1738-1820), la cui lezione, secondo la quale «luci e ombre non sono mai immobili», gli sarebbe tornata utile per tutto il resto della vita. Come altri artisti britannici  dell’epoca, quali John Linnell e Cornelius Varley, anche Constable ricorse talvolta alla tecnica dell’acquerello per catturare gli  effetti della luce in rapido cambiamento.
    Il famoso pittore paesaggistico coevo di Constable, J.M.W. Turner, eccelleva nella tecnica dell’acquerello e se ne servì per tutta  la vita. Viaggiò per il continente europeo alla ricerca di soggetti “pittoreschi” che potessero poi essere riprodotti in incisioni e venduti ai collezionisti interessati alle opere paesaggistiche di antiquariato. Constable preferiva invece usare abitualmente l’olio anziché l’acquerello e non viaggiò mai al di fuori della Gran Bretagna.
    • VIA DALLA CITTÀ: LA CAMPAGNA DI HAMPSTEAD E LA MALATTIA DELLA MOGLIE
    Nel luglio del 1819 Constable prese un alloggio per la sua famiglia a Hampstead, in campagna, affinché la moglie malata potesse beneficiare dell’aria più pulita. La famiglia sarebbe ritornata a Hampstead più volte nelle estati successive, trasferendosi lì in maniera più stabile nel 1827 quando Constable affittò una casa a Well Walk. Hampstead a quell’epoca era ancora un villaggio, situato su un altopiano a pochi chilometri a nord di Londra, con la quale era collegato attraverso un servizio di carrozze. Sperava così di poter «unire la vita di città con quella di campagna».
    Constable fu subito attratto dal dipingere i sentieri, gli alberi e gli angoli nascosti del villaggio di Hampstead. Apprezzava la brughiera aperta con i suoi sinuosi sentieri, specchi d’acqua, gli operai impegnati a estrarre la ghiaia e i suoi cieli dinamici e burrascosi. Fu a Hampstead che l’artista dipinse i suoi famosi studi del cielo realizzati a olio. Molti di questi presentano annotazioni dettagliate sulle condizioni climatiche al momento della loro realizzazione. In Cloud Study (Studio di nuvole), 1822, è stato annotato: «27 ago, 11 in punto. Mezzogiorno Guardando a ovest Grandi nuvole argentee Vento leggero a sud ovest». È straordinaria l’accuratezza della rappresentazione e l’elevata espressività.
     
    • IL MARE DI BRIGHTON E LA CATTEDRALE DI SALISBURY
    Tra il 1824 e il 1828 Constable soggiornò prolungatamente a Brighton, sulla costa sud dell’Inghilterra. I medici avevano consigliato l’aria del mare per curare la tubercolosi della moglie Mary. In quelle occasioni Constable andava alla ricerca di spiagge isolate o angoli meno popolati sulle colline di Downs. Decise però di dipingere una parte affollata della spiaggia di Brighton per uno dei suoi dipinti più grandi e ambiziosi, The Chain Pier, Brighton, esposto presso la Royal Academy nel 1827. Turisti vestiti alla moda si mescolano ai tradizionali pescatori sotto un cielo tempestoso.
    Se i soggiorni di Constable a Brighton erano dovuti a obblighi familiari, il suo legame con Salisbury si sviluppò invece per la stretta amicizia con due alti prelati anglicani della Cattedrale del posto: il Vescovo John Fisher e suo nipote, l’Arcidiacono John Fisher. Soggiornò spesso presso la casa chiamata Leydenhall, nel Cathedral Close, dove, da una delle finestre, dipingeva i cieli che si affacciavano sul crinale di Harnham. Fu sempre lì nel 1829, l’anno successivo alla morte di Mary, che l’Arcidiacono Fisher incoraggiò l’artista a immergersi nel lavoro per distrarsi dal dolore e a dipingere un’ampia veduta della Cattedrale.
    Salisbury Cathedral from the Meadows (La Cattedrale di Salisbury vista dai campi), 1831, è oggi uno dei dipinti più famosi di Constable.  
    • GLI ULTIMI ANNI DI VITA
    All’inizio del 1829, Constable ricevette il prestigioso riconoscimento a lungo agognato di Accademico della Royal Academy. Era ora libero di dipingere senza doversi preoccupare della reazione dei critici.
    Rimasto vedovo e in condizioni di salute precarie, iniziò a pensare alla sua eredità. Progettò una serie di stampe, English Landscape (Paesaggio inglese), 1830-32, riproduzioni dei suoi lavori che meglio dimostravano il “Chiaroscuro della Natura” o le luci e le ombre, che descrive come «potenti organi di espressione».
    La principale preoccupazione negli ultimi anni rimase però quella della pittura a olio. Nel 1832 riuscì a terminare la grande tela, The Opening of Waterloo Bridge (L’apertura del Ponte di Waterloo), che rende omaggio alle scene sul Tamigi dipinte nel XVIII secolo da Canaletto. Il dipinto fu la causa di una famosa disputa con Turner quando venne esposto alla Royal Academy di Londra quello stesso anno. Da allora Constable ritornò spesso a lavorare su vecchi soggetti, includendo caratteristiche immaginifiche di un paesaggio “pittoresco”. L’aggiunta dell’arcobaleno divenne il suo tema preferito. Ciò che hanno in comune tutte le ultime opere è la qualità altamente espressiva delle pennellate.
    Constable morì improvvisamente a Bloomsbury nel marzo del 1837 e fu sepolto accanto a sua moglie Mary nel cimitero della chiesa di St John a Hampstead. Un giornalista nel necrologio commentò «che immensa perdita per l’Academy e per il pubblico; tutte le sue opere, adesso che se ne è andato, riceveranno una grandissima stima». E così fu.
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    VENARIA REALE | TORINO

    LUOGOReggia di Venaria Reale

    INDIRIZZO: Piazza della Repubblica 4

    COSTO DEL BIGLIETTO

    • Intero: 12 euro
    • Ridotto: 10 euro | Gruppi di min. 12, max. 25 persone Ridotto ragazzi: 6 euro | Under 21 (ragazzi dai 6 ai 20 anni) e universitari under 26
    • Scuole: 3 euro | Classi min. di 12, max 25 studenti; gratuito per 1 accompagnatore ogni 12 studenti
    • Gratuito: Minori di 6 anni
    SITO UFFICIALE: http://lavenaria.it
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