Categoria: Cinema

  • Distribuito in oltre 60 paesi nel mondo (in Italia dal 16 novembre con L’Altrofilm), è una coproduzione internazionale tra l’italiana L’Altrofilm, la Red Rocks Entertainment (UK) e l’americana Fantastic Films International con la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte. ”Un film concepito sulla linea orizzontale delle Sette Arti Liberali, la cui pratica ascetica – spiega il regista -, secondo la fulgida interpretazione Dantesca, può portare alla trasmutazione dei Sette Peccati Capitali nelle corrispondenti Virtù Cardinali”.

    La storia è ambientata in un futuro non lontano, ambientata tra presente e futuro (2033), ma che parte dall’antichità e con al centro un manoscritto egizio (ancora conservato nel Museo di Torino) è in pericolo.

    Torino come sfondo: Museo Egizio, Castello del Valentino, l’Accademia delle Scienze, il Museo del Cinema, Torino Esposizioni, e i luoghi suggestivi della Sacra di San Michele.

    Il mondo è controllato dalla Grande Z: la Zimurgh Corporation.

    Sullo sfondo di questa visione del domani, il ricercatore inglese Arthur J. Adams (Andrea Cocco) viene spinto all’avventura dal padre putativo, il professor Moonlight.

    La ricerca del frammento mancante di un antico papiro, protetto dalla misteriosa confraternita dei seguaci di Horus, viene ostacolata da indecifrabili omicidi legati ai sette peccati capitali.

    Arthur, insieme alla sua assistente (Diana Dell’Erba) dovrà addentrarsi nei meandri di una misteriosa metropoli del futuro, specchio della sua anima, per ritrovare il pezzo mancante e salvare l’umanità intera. E questo tra quadri di Bosch, frammenti della Divina Commedia e l’alchimia di Nikolas Tesla.

    Il mondo è controllato dalla Zimurgh Corporation mentre Arthur J. Adams, spinto dal dottor Moonlight, suo padre putativo, è alla ricerca del frammento mancante di un papiro. Il protagonista si muove nei meandri del Museo Egizio, in un mondo dove stampare è reato e la carta è un bene raro e prezioso.

    ”Questo progetto – spiega il regista – nasce tre anni fa anche per la complessità dell’impianto organizzativo. Il mio desiderio era quello di far vivere allo spettatore lo stesso viaggio del protagonista Adams”. Sulla difficoltà dei temi affrontati, spiega Nero, il cinema non è solo intrattenimento, è arte e ha la funzione di far si che il pubblico si faccia delle domande”.

    L’attore principale, Andrea Cocco, ha parlato di una “evoluzione del personaggio”, perché nella sua ricerca, Arthur compie in realtà un viaggio dentro se stesso, come ha sottolineato anche Diana Dell’Erba, anche lei nel cast di “The Broken Key”.

    Franco Nero, padre del regista, spiega: ”mi ha convinto a fare questo cameo di un architetto, un egittologo, come potevo dirgli di no. Più che un film di genere e un lavoro molto intellettuale”.

    Del film, tuttavia, Paolo Tenna, presidente di Film Investimenti Piemonte, e Paolo Damilano, presidente di Film Commission Torino Piemonte, hanno sottolineato soprattutto la capacità di essere riuscito – e in questo molto merito è stato riconosciuto alla caparbietà del regista – a guadagnarsi una distribuzione. È questo, più che la ricerca di finanziamenti (che eppure sono fondamentali) il vero ostacolo alla realizzazione di pellicole cinematografiche, perché senza distribuzione, di fatto, il film praticamente non esiste.

    “Il nostro territorio – ha aggiunto Tenna – non sa solo accogliere, ma sa anche produrre. Uno dei nostri obiettivi è quello di creare una classe produttiva e dirigenziale del cinema”.

    “Nel mio film – ha raccontato Louis Nero – ci sono anche tanti luoghi inaccessibili al grande pubblico, che sarà molto interessante mostrare sullo schermo. Per quanto riguarda la distribuzione, devo molto all’appoggio di un amico, Luigi Boggio”.

    Proprietario dell’Ideal Cityplex, Boggio è stato fondamentale nello sviluppo della distribuzione di questo film, che sarà diffuso in oltre 200 copie. “Questo film – ha commentato – non ha nulla da invidiare alle produzioni americane. Sono rimasto davvero colpito dai notturni”. E dell’opera è soddisfatta anche Francesca Leon, assessora alla cultura del Comune di Torino, che, intervenuta alla presentazione, ha commentato: “Il film contribuisce al lavoro che la Città sta facendo sul cinema, la produzione ha lavorato sul nostro patrimonio culturale”.

    Louis Nero in ‘The Broken Key’ ha chiamato il padre, ma anche Christopher Lambert, Rutger Hauer, Michael Madsen, Geraldine Chaplin, William Baldwin, Maria De Medeiros e Kabir Bedi.

    Un bel film adatto ad una domenica di novembre!

     

     

  • Artainment Worldwide Shows con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani presenta lo spettacolo “Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel” che debutterà all’Auditorium Conciliazione di Roma il 15 marzo 2018.

    Ideato da Marco Balich e realizzato con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, lo show è il primo esempio di un format innovativo che unisce il racconto filologico della genesi di un capolavoro con gli strumenti tecnologici più sofisticati dell’intrattenimento dal vivo.

    Concepito per la lunga tenitura, “Giudizio Universale” mira a essere un appuntamento importante per gli amanti dell’arte e un must-see per i milioni di visitatori italiani e internazionali che ogni anno scelgono Roma come meta del loro viaggio nel Paese della bellezza.

    Per questo progetto Marco Balich si è avvalso della collaborazione di artisti di alto livello come Sting, musicista di fama mondiale, che ha composto il tema musicale originale. Altro importante contributo è la supervisione teatrale di Gabriele Vacis, figura di riferimento nelle diverse forme artistiche del panorama culturale italiano, come il teatro, l’opera e l’intreccio dei linguaggi con i nuovi media.

    Protagonista assoluta è la Cappella Sistina. Uno dei luoghi più incredibili della storia dell’arte mondiale è al centro di uno spettacolo che nasce dalla contaminazione di tante e diverse forme artistiche: da un lato l’azione fisica della performance teatrale incontra la magia immateriale degli effetti speciali, dall’altro la tecnologia più avanzata si mette al servizio di un racconto per parole e immagini mai visto prima. L’immersività di proiezioni a 270° porta lo spettatore al centro stesso dell’evento.

    “Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel” è la prima produzione di Artainment.

    La società, parte di Worldwide Shows Corporation (wscorp.com), è nata per dare vita ad un nuovo genere di intrattenimento: performance dal vivo in cui i codici emozionali dello spettacolo e i linguaggi visivi contemporanei incontrano l’arte.

    Lo spettacolo avrà una durata di 60 minuti.

    Gli spettatori assisteranno al racconto della nascita del capolavoro michelangiolesco, dalla commissione da parte di Giulio II degli affreschi della volta fino alla realizzazione del Giudizio Universale, attraverso una rievocazione della Cappella Sistina anche come luogo dell’elezione pontificia. Attraverso il racconto del Buonarroti animeremo gli affreschi che compongono la Cappella Sistina fino al meraviglioso Giudizio Universale che prenderà vita in tutto lo spazio attorno al pubblico. 

    Per informazioni visita il sito dei Musei Vaticani

     

  • Loving Vincent, il lungometraggio di Dorota Kobiela e Hugh Welchman dedicato al genio di Vincent van Gogh,

    sarà nelle sale per tre giorni, dal 16 al 18 ottobre, distribuito da Nexo Digital.

    La particolarità del progetto, che va ad aggiungersi ad una lunghissima lista di film sull’artista olandese, sta nella tecnica di realizzazione: la pellicola è infatti composta da migliaia di immagini create nello stile di van Gogh e realizzate da un team di 125 artisti che ha lavorato anni per dipingerle tutte a mano.

    In Loving Vincent 94 quadri sono riprodotti in una forma simile a quella originale e più di 31 dipinti sono rappresentati parzialmente.

    La narrazione, che riporta in vita opere come Caffè di notteCampo di grano con volo di corviNotte stellata, ma anche ritratti e autoritratti di van Gogh, si apre in Francia, nell’estate del 1891.

    Un viaggio attraverso strazianti rivelazioni per capire e apprezzare l’appassionante vita e la straordinaria opera di Vincent van Gogh.

    Info e news su Nexodigital

    Van Gogh sviluppò il suo talento per la pittura nella regione del Brabante, pertanto al film è affiancata la mostra Loving Vincent: de tentoonstelling, ospitata dal Museo Het Noordbrabants Museum di Den Bosch dal 14 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018.

    Approfondisce il “dietro le quinte” della pellicola: saranno infatti in mostra 70 copie dei dipinti originali utilizzate per il film, integrate da filmati e presentazioni che illustreranno il metodo di realizzazione.

    In occasione della prima del film in Gheldria, il prossimo 19 ottobre, il Cinemec di Ede ospiterà un’altra selezione delle 1400 copie totali. “Le opere sono troppo belle per non essere mostrate al pubblico del film”, sottolinea Lies Boelrijk del Kroller-Muller Museum, che sorge nei pressi del Cinemec.

    Da sottolineare come il Museo ospiti la seconda più grande collezione di opere di Van Gogh al mondo, dopo quella di Amsterdam.

  • PIANETA AFRICA presenta

    I Am Not Your Negro di Raoul Peck Felicité presentato dal regista Alain Gomis My Hindu Friend di Héctor Babenco

    Mercoledì 22, venerdì 24 e domenica 26 marzo 2017, ore 20.30Cinema Massimo, Sala Tre – Torino

    Nell’ambito del progetto Pianeta Africa, il Museo porta avanti la preziosa collaborazione con il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (Milano, 20-26 marzo) per proporre alcuni film africani e non, appena presentati nelle giornate milanesi. Il regista Alain Gomis incontrerà il pubblico in sala.

    Mercoledì 22 marzo alle ore 20.30, sarà proiettato al pubblico I Am Not Your Negro, film candidato all’Oscar per il documentario del regista Raoul Peck.

    Venerdì 24 marzo, alle ore 20.30 sarà proiettato Felicité di Alain Gomis, vincitore dell’Orso d’argento all’ultima Berlinale, e dopo il film il regista risponderà alle domande del pubblico in sala. Il film di Alain Gomis è stato realizzato con il sostegno di Torino Film Lab. Chiude la tre giorni.

    Domenica 26 marzo alle ore 20.30, la proiezione di My Hindu Friend, l’ultimo film realizzato da Héctor Babenco prima di morire, interpretato dal bravissimo Willem Dafoe.

    Ingresso euro 3 a tutte le proiezioni.

    La rassegna fa parte di Pianeta Africa, manifestazione organizzata dal Museo Nazionale del Cinema sin dal 2010, la cui finalità principale è quella di mettere il continente africano al centro di una riflessione attenta e partecipata da più soggetti e insieme creare uno spazio dove agevolare l’incontro delle due culture, salvaguardandone le rispettive identità.

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