Categoria: Cultura

  • GIOCHI MONDIALI UNIVERSITARI INVERNALI: LA BANDIERA FISU PASSA DA LAKE PLACID A TORINO
    TAPPE DELLA MISSIONE PIEMONTESE CHE RIPORTA A CASA LE UNIVERSIADI 2025

    Domenica 22 gennaio è in programma la Cerimonia di chiusura dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Lake Placid 2023 alle 19.30 (1.30 ora italiana di domenica notte, in diretta su www.fisu.tv): nell’occasione ci sarà il passaggio della bandiera FISU dalle mani di Art Devlin (sindaco del comune che fa parte dello Stato di New York) a quelle di Stefano Lo Russo (sindaco di Torino), che raccoglierà il testimone della rassegna, di proprietà della FISU e assegnata al CUSI, che si terrà dal 13 al 23 gennaio 2025 in cinque comuni della Regione PiemonteTorino, Pragelato, Bardonecchia, Pinerolo, Torre Pellice.

    Alla cerimonia parteciperanno il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessore comunale allo Sport Domenico Carretta, il delegato CUSI Lorenzo Lentini, il presidente del Comitato organizzatore di Torino 2025 e di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti e il vicepresidente di Torino 2025 e presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio.

    A chiusura del Flag Handover, si esibiranno i Pinguini Tattici Nucleari, scelti dal Comitato organizzatore di Torino 2025 con l’obiettivo di promuovere lo sport universitarioTorino, il Piemonte e l’Italia nel mondo. Vincitori degli Mtv Europe Music Awards 2022 nella categoria miglior artista italiano, terzi al Festival di Sanremo 2020 con il brano Ringo Starr, canteranno due brani estratti dal loro quinto album, Fake News, già diventato disco di platino: Giovani Wannabe e Zen.

    Martedì 24 gennaio, la delegazione sarà ospite del Consolato d’Italia a New York con la bandiera dei Giochi Mondiali Universitari Invernali per presentare gli eventi che interesseranno il Piemonte Torino nella XXXII edizione dei Giochi, tra due anni esatti. Insomma, l’Universiade torna a casa perché venne ideata proprio nel capoluogo piemontese dall’allora presidente del CUS Torino Primo Nebiolo e qui è custodita la Fiamma del Sapere che ogni Comitato, così come hanno fatto gli organizzatori di Lake Placid lo scorso 20 settembre, viene ad accendere il proprio fuoco nel braciere situato nel rettorato dell’Università di Torino.

    Sabato 28 gennaio la bandiera dei Giochi Mondiali Universitari invernali arriverà a Torino. Dalle 21, al Pala Alpitour, si terrà la Cerimonia di presentazione della bandiera e il lancio della campagna di adesione per i volontari, che diventeranno la colonna portante del massimo evento sportivo universitario su scala mondiale. Per partecipare all’evento a titolo gratuito basterà registrarsi a questo link: https://www.wugtorino2025.com/ambassador/.

    Durante la festa per l’arrivo della bandiera, sarà organizzato un dj set che inizierà alle 21 e terminerà in tarda serata. Inoltre, tra le 22 e le 23 è previsto uno show realizzato con la produzione artistica di Masters of Magic e la conduzione d’eccezione di Walter Rolfo.

     

  • CONTEMPORANEA365
    PAROLE E STORIE DI DONNE TUTTO L’ANNO
    UNA MARATONA LETTERARIA, CINQUE INCONTRI E
    DIECI OSPITI PER INIZIARE BENE IL 2023
    Sabato 28 gennaio 2023 – BI-BOx Art Space – Biella
    Nicolò Bellon, Matteo B. Bianchi, Emma Cori, Isabella De Silvestro, Maura Gancitano, Silvia Grasso, Giusi Marchetta, Giulia Muscatelli, Elisa Seitzinger, Ester Viola.

     

    ContemporaneA365 è il progetto di ContemporaneA. Parole e storie di donne che durante tutto l’anno porta a Biella presentazioni, incontri e talk, durante i quali scrittrici, autori, curatori, illustratrici e non solo condividono con il pubblico le loro storie personali e professionali.
    Il primo evento di ContemporaneA365 si tiene sabato 28 gennaio alla galleria BI-BOx Art Space di via Italia 38, una maratona letteraria con dieci ospiti. Inizio alle ore 15,30.
    «Non esistono libri capaci di salvare la vita ai lettori, ma alcuni ci provano meglio di altri»: ContemporaneA365 si apre con un manuale di self-help letterario, una microterapia per cuori infranti. Con Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amoreEster Viola prova che si possono curare le pene d’amore con i libri e lo fa attraverso dieci racconti in cui la protagonista si rifugia nelle storie di Lev Tolstoj, Sally Rooney, Nick Hornby, Domenico Starnone o Elena Ferrante.
    Il secondo incontro ci porta nella storia di un corpo che cambia e diventa gigantesco, ma è anche la storia di una donna che si riappropria di sé grazie a quel corpo: Balena è la storia di Giulia Muscatelli in cui una bambina di undici anni inizia a cercare di colmare il vuoto enorme lasciato dalla perdita del padre col cibo. Arriveranno il rifiuto di sé, la vergogna, il senso di colpa, il bisogno di nascondersi, il bullismo. Il libro è un memoir toccante e acuto che racconta la stigmatizzazione del corpo, il superamento del lutto e la ricerca di un nuovo inizio.
    «Il mito della bellezza non riguarda affatto le donne, ma gli uomini e il potere»: protagonista del terzo appuntamento è il saggio di Naomi Wolf del 1990, Il mito della bellezza ripubblicato in Italia da Edizioni Tlon, in una nuova edizione curata da Maura Gancitano e Jennifer Guerra, a dimostrare quanto le questioni intorno alla bellezza femminile facciano tuttora parte del nostro contesto sociale. Relatrici dell’incontro saranno la stessa Gancitano e l’autrice della copertina Elisa Seitzinger, che ha magistralmente saputo rappresentare il peso della bellezza e allo stesso tempo la necessità di fiorire.
    Nel corso del quarto incontro della giornata verrà presentata la nuova edizione di Tutte le ragazze avanti!. A pochi anni di distanza dalla prima uscita, si rivela la necessità di ampliare con nuove voci un libro che è un punto di partenza e di dialogo, una tavola rotonda sul femminismo. Con la curatrice Giusi Marchetta a presentarlo ci sarà Silvia Grasso, una delle nuove contributrici.

    A concludere la giornata di appuntamenti, Matteo B. Bianchi presenta l’antologia Quasi di nascosto con tre dei giovani autori sotto i 25 anni, il biellese Nicolò BellonEmma Cori e Isabella De Silvestro: dodici racconti per scoprire cosa scrivono oggi i giovani e i giovanissimi, per indagare sulla realtà che i ragazzi vivono e scelgono di raccontare. Sono storie crudeli, struggenti, poetiche, beffarde, “blueseggianti” e ironiche che parlano di incontri, di amore, di razzismo, di amicizia, di scuola, di integrazione, della vita prima di diventare adulti. Sono le voci nuove di oggi da tenere d’occhio perché potrebbero diventare i nostri scrittori e scrittrici preferiti di domani.

    IL PROGRAMMA
    –    15,30 Ester Viola presenta Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amore (Einaudi Editore)
    –    16,30 Giulia Muscatelli presenta Balena (nottetempo)
    –    17,30 Maura Gancitano e Elisa Seitzinger presentano Il mito della bellezza (Edizioni Tlon)
    –    18,30 Giusi Marchetta e Silvia Grasso presentano la nuova edizione di Tutte le ragazze avanti (add editore)
    –    19,30 Matteo B. Bianchi con Nicolò Bellon, Emma Cori e Isabella De Silvestro presentano Quasi di nascosto (Accento Edizioni)

    Gli incontri sono gratuiti e si svolgono alla galleria BI-BOx Art Space di Biella (via Italia, 38).
    L’evento è organizzato in collaborazione con la Libreria Giovannacci di Biella.

    COS’È CONTEMPORANEA. PAROLE E STORIE DI DONNE

    • I RENDEZ-VOUS

    ContemporaneA è un progetto che fin dalla sua nascita si è presentato con una doppia anima, online e analogica, e un solo obiettivo: quello di essere uno spazio per tutte le donne (e non solo) dove confrontarsi, sognare e progettare, dove ascoltare gli interventi di scrittrici, artiste, imprenditrici. Una vocazione multidisciplinare e inclusiva che si traduce nel corso di tutto l’anno in appuntamenti online, i cosiddetti rendez-vous: interviste, recensioni, citazioni, illustrazioni, profili e storie di donne.

    • IL FESTIVAL e gli altri incontri dal vivo

    Tra le ospiti delle passate edizioni, Teresa Ciabatti, Chiara Tagliaferri, Valeria Parrella, Vera Gheno, Simonetta Fiori, Stefania Auci, Claire Gibault, Florencia Di Stefano-Abichain, Mariangela Pira, Elena Varvello, Tiziana Ferrario e Marina Spadafora. ContemporaneA organizza incontri e presentazioni dal vivo nel corso di tutto l’anno, come quelli con le autrici Marina Pierri, Annarita Briganti e Silvia Avallone e il concerto di Joan Thiele. A settembre 2022 si è tenuta la terza edizione del festival.

  • Il canto del capro
    Installazione di GianMarco Porru per t-space X MAO
    Inaugurazione aperta al pubblico
    Venerdì 20 gennaio ore 18
    21 gennaio – 26 febbraio 2023
    MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

     

    Il Canto del Capro è un’opera installativa inedita concepita da GianMarco Porru per gli spazi di t-space X MAO. L’opera prolunga una serie di tematiche presenti nella ricerca dell’artista ed espande una mitologia mediterranea che riflette su un sincretismo religioso diffuso in diverse aree
    geografiche e culturali, alcune delle quali rappresentate nelle collezioni del Museo.

    Il Canto del Capro è la ricostruzione fantastica e la visualizzazione tridimensionale di una narrazione ipotetica che si innesta nel processo di interpretatio religiosa. GianMarco Porru si concentra su un tempo sospeso precedente all’adesione del culto monoteista e presenta una narrazione dell’Acqua in prima persona, attenta alle ritualità destinate a propiziarsi le divinità responsabili dei temporali.

    Conosciuto in Sardegna come Maimone, secondo alcune versioni del mito Dioniso è venerato sotto forma di bambino e di divinità degli inferi come Crono e/o Pluvio, nomi differenti per le manifestazioni della stessa divinità. Nei diversi rituali antichi, in apertura dell’anno agricolo, si pone l’accento non tanto sull’aspetto orgiastico della religione dionisiaca quanto piuttosto su quello pluviale, la cui propiziazione è indispensabile per ottenere piogge abbondanti. Questo avviene attraverso la rappresentazione della passione e la morte di una vittima destinata a rappresentare la morte e la passione del dio stesso.

    Per GianMarco Porru la Sardegna è un territorio speculativo in cui rivisitare l’idea di autentico e arcaico, problematizzando i meccanismi di riproduzione e rappresentazione dei patrimoni culturali nazionali. La rilettura della cultura materiale intesa come un percorso che attraversa e interroga le stratificazioni estetiche e iconografiche – in ambito archeologico ed etnografico – mira a riposizionare e fabulare inedite narrazioni mitologiche in possibili territori d’origine, ricalibrando così la narrazione egemonica.
    Ingresso libero.

    Come di consueto, nello spazio del t-space i visitatori potranno anche servirsi una tazza di tè giallo, selezionata per l’occasione da Claudia Carità (The Tea Torino).

    Opera realizzata con il sostegno della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina TerrArte 2022 inattuazione dell’Intesa triennale MIBACT Regione Lazio – art. 43 “Residenze” del D.M. 27 luglio 2017, relativa alle Residenze artistiche per il triennio 2022-2024.

    BIO GianMarco Porru (Oristano, 1989) è un artista visivo di base a Milano. Lavora con diversi media, tra cui la performance, il video e la fotografia. Le sue opere sono state esposte in diverse fondazioni, musei e festival come Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene; MilanoOltre festival, Milano; Museo MAGA* Gallarate; Museo Nivola, Orani; Pav, Torino; Museo del 900, Milano; Museo Man, Nuoro; Teatro San Martin, Buenos Aires; PhotoVogue festival, Milano; Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa.

    I prossimi appuntamenti:

    – 8 marzo –7 maggio 2023
    MONOGATARI – Massimo Grimaldi
    – 5 maggio – 11 giugno 2023
    Jacopo Miliani
    – 21 giugno – settembre 2023
    Fuzao Studio

  • Lechaim, concerto per il Giorno della Memoria
    con RAIZ e AuditoriumBand
    26 gennaio ore 21.00, Teatro Alfieri, Torino
    27 gennaio ore 21.00, Auditorium Parco della Musica, Roma

    Ingresso gratuito

    Raiz – voce
    Gigi De Rienzo – basso elettrico, synth, direzione
    Franco Giacoia – chitarra elettrica, chitarra acustica
    Osvaldo Di Dio – chitarra elettrica, chitarra acustica, voce
    Claudio Romano – batteria

    Con “Lechaim, concerto per il Giorno della Memoria” il Polo del ‘900 di Torino e Fondazione Musica per Roma ricordano la Shoah con un repertorio musicale dall’approccio rinnovato, suggerito già nel titolo “Lechaim”, cioè “alla Vita”. Una produzione originale di AuditoriumBand, una delle orchestre residenti in Auditorium Parco della Musica, che insieme al cantante Raiz affronta brani legati alla Shoah e alle discriminazioni, così come grandi artisti, ebrei di nascita, parte fondante della cultura contemporanea grazie al fallimento del piano nazista.

    LA PRIMA NAZIONALE
    La prima esecuzione pubblica a Torino, presso il Teatro Alfieri, giovedì 26 gennaio alle ore 21, si apre con un intervento video dell’Onorevole Furio Colombo, estensore della Legge della Repubblica n. 211 del 2000 che ha istituito il Giorno della Memoria, e alla presenza di Lidia Maksymowicz, sopravvissuta al Campo di Concentramento di Auschwitz. Un momento collettivo aperto al pubblico gratuitamente (su prenotazione) nato dalla collaborazione tra Polo del ‘900 e Città di Torino con il sostegno del Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione Repubblicana del Consiglio Regionale del Piemonte.
    Segue la data romana il 27 gennaio, ore 21 presso Auditorium Parco della
    Musica.

    IL CONCERTO
    Il concerto si muove su differenti piani narrativi, quello più direttamente legato alla Shoah con brani di Dylan, Cohen, Guccini, Battiato, Joy Division ma anche Hannah Senesh giovane eroina di guerra autrice di versi struggenti, o la sorprendente versione country blues che Mark Rubin fa di un classico come “Es Brent” e “It’s Burning”, testimonianza di una cultura cosmopolita che sa ibridarsi e sopravvivere in ogni condizione; quello della persecuzione di tutte le minoranze e qui troviamo De André e The Indigo Girls tra gli altri e, infine, il piano più contemporaneo dove la band aggiunge una sfumatura nuova: ricordare l’orrore nazista perché non accada più e celebrarne il fallimento attraverso la musica di Paul Simon, Gene Simmons dei Kiss, Beastie Boys, David Lee Roth, Amy Winehouse, Donald Fagen, Billy Joel, Joey Ramone, Robby Krieger dei Doors.

                          ● 26 gennaio ore 21.00, Teatro Alfieri, Torino
    Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
    Info e prenotazioni: biglietteria@fdfgestioniattivitateatrali.com / tel. 011 562 3800.
    Il biglietto/invito dovrà essere ritirato presso la biglietteria del Teatro Alfieri nei giorni precedenti l’evento

                         ● 27 gennaio ore 21.00, Auditorium Parco della Musica, Roma
    Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
    Info a auditorium.com

    Il Polo del ‘900 è uno spazio culturale aperto alla cittadinanza nel cuore di Torino.
    Tutto l’anno offre in regime di gratuità occasioni di conoscenza e intrattenimento che mirano al benessere collettivo e al progresso sociale attraverso la cultura. Progettato e sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, Città di Torino e Regione Piemonte, il Polo del ‘900 è frutto di un progetto di rigenerazione urbana che ha riconsegnato ai cittadini i Palazzi di San Celso e San Daniele realizzati da Filippo Juvarra nel 1700, dove oggi trovano casa e collaborano 24 istituti storici e culturali tra i più prestigiosi del Piemonte.

    L’AuditoriumBand è l’ultima formazione nata in casa Fondazione Musica per Roma tra quelle residente all’Auditorium Parco della Musica. L’ensemble modulare, diretto da Gigi De Rienzo, varia a seconda dei progetti. L’idea di fondo di De Rienzo è quella di dirigere musicisti che hanno in comune la caratteristica di riuscire a cavalcare generi diversi e di stare a proprio agio, in maniera eclettica, in molteplici contesti musicali.
    Una vera e propria House Band dell’Auditorium, quindi, che da un lato sviluppa progetti originali, come nel caso del progetto Tutto su Eva in collaborazione con Maria Pia De Vito e Raiz diventato anche un disco per la Parco della Musica Records, dall’altro accompagna, diversi format musicali proposti dalla Fondazione Musica per Roma.

    Gennaro Della Volpe, meglio conosciuto come Raiz (ma anche Rais o Raiss), ex voce e leader degli Almamegretta, dal febbraio 2003 si allontana dalla formazione per intraprendere la carriera solista. La separazione è però annunciata come una pausa, e gli Almamegretta tornano ad essere definiti come collettivo aperto. I rapporti con gli altri membri della band rimangono comunque buoni. Raiz si impegna in prestigiose collaborazioni, incontrando Massive Attack, Pino Daniele, i Leftfield, gli Orchestral World Groove di Gaudì e gli Asian Dub Foundation; dà vita al progetto Ashes con Bill Laswell ed Eraldo Bernocchi; si fa sentire nel “Tangerine cafè” di Luigi Cinque, oltre che nell’esperimento sulla taranta salentina di Stewart Copeland, ex batterista dei Police.

    Gigi De Rienzo, bassista, autore e produttore, in attività dagli anni ‘70, ha collaborato nei vari ruoli con moltissimi artisti, attraversando generi diversi. Storico collaboratore di Pino Daniele, Edoardo bennato, Eugenio Bennato, Toni Esposito, Teresa De Sio, James Senese, Eduardo De Crescenzo, Almamegretta e tutto il “Naples Power”. ha inoltre scritto per Mina e Celentano, collaborato con Andrea Bocelli, Irene Grandi, Eugenio Finardi, Gino Paoli, e molti altri

    Franco Giacoia, nato a Napoli e residente attualmente in Olanda, chitarrista con oltre trenta anni d’esperienza nel campo della discografia ha collaborato sia dal vivo che in studio di registrazione con numerosi artisti della scena musicale italiana come Musicanova, Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Gino Paoli, James Senese, Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Roberto Murolo,Tullio de Piscopo,Tony Esposito, RobertoDe Simone, Paola Turci, Daniele Sepe, Eduardo De Crescenzo, Audio 2, Franco Battiato, Roberto Vecchioni ed altri. Con questi artisti si è esibito in contesti prestigiosi sia in Italia che all’estero seguendo molti di essi in tourneè e spettacoli televisivi e prendendo parte a numerose rassegne e festival dove ha condiviso il palco con gruppi e musicisti di fama internazionale spaziando dalla World Music al Jazz.

    Nato a Napoli il 18 giugno 1980, Osvaldo Di Dio è stato in tour con Franco Battiato, Eros Ramazzotti, Cristiano De André, Alice, Nina Zilli, Mario Venuti. Ha lavorato in studio con il produttore dei Rolling Stones, Chris Kimsey, a Londra e Los Angeles. Nel 2018 è il chitarrista del concerto omaggio a Pino Daniele allo stadio San Paolo di Napoli, in diretta in prima serata su Rai Uno. Nel marzo 2020 il Ministero degli Esteri invita Osvaldo Di Dio a rappresentare la sua città natale Napoli all’interno del progetto #WeAreItaly, la cui mission è la promozione dell’arte e della cultura italiana nel mondo, insieme a Paolo Conte, Uto Ughi, Nicola Piovani, Enrico Rava, Renato Zero

    Claudio Romano Il suo stile poliedrico e la curiosità di esplorare mondi diversi gli consentono di collaborare, senza distinzioni di generi e di stili, con i più svariati artisti, sia italiani che internazionali, dal pop al jazz, sia classico che moderno, al rock ed altro ancora. Tra le sue collaborazioni più significative, in studio in session e in tour vi sono: Danilo Rea, Stefano Sabatini, Maurizio Giammarco, Flavio Boltro, Stefano Di Battista, Massimo Urbani, Lello Panico, i Phoenix, Bob Fix, Larry Nocella, Bruno De Filippi, Nicola Stilo, Daniele Sepe, Rosario Giuliani, Enzo Gragnaniello, Edoardo  Bennato e molti altri.

  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    20-26 gennaio 2023

     

    VENERDI 20 GENNAIO

    Venerdì 20 gennaio ore 18
    GIANMARCO PORRU
    MAO – inaugurazione della nuova installazione nel t-space X MAO
    Il canto del capro è un’opera installativa concepita da GianMarco Porru per gli spazi del MAO di Torino, a seguito dell’invito di t-space per la realizzazione di un’opera inedita in dialogo con la collezione del museo. L’opera prolunga una serie di riflessioni già presenti nel lavoro dell’artista ed espande una mitologia mediterranea attraverso una riflessione sulla presenza di un certo sincretismo religioso tra le diverse aree geografiche presenti – e non – all’interno delle collezioni del museo.
    Il canto del capro è la ricostruzione fantastica e una visualizzazione tridimensionale di una narrazione che si innesta nel processo di interpretatio religiosa: la ricezione di influssi e, in alcuni casi, l’assimilazione e reinterpretazione del pantheon di ciascuna componente etnica e culturale presente in una determinata area geografica. In alcuni casi le diverse versioni di “credo” si sono amalgamate, in altri casi è sopravvissuta la versione pagana. Dalla versione pagana risulta in modo non trascurabile quanto fosse radicato il culto delle acque e come gran parte delle ritualità fossero destinate a propiziarsi la divinità responsabile dei temporali.
    Come di consueto, nello spazio del t-space i visitatori potranno anche servirsi una tazza di tè giallo, selezionata per l’occasione da Claudia Carità (The Tea Torino).
    Ingresso libero.

     

    SABATO 21 GENNAIO 

    Sabato 21 gennaio ore 11 e ore 15
    MARGHERITA IN MUSICA
    Palazzo Madama – il concerto del sabato con l’orchestra del Liceo Classico Musicale Cavour
    Nell’ambito del progetto Quattro scuole per una Regina, ideato dai Servizi Educativi di Palazzo Madama in occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, le classi della sezione musicale del Liceo C. Cavour di Torino propongono una serie di concerti che immergerà il pubblico nelle musiche più amate dalla Regina Margherita, grande appassionata di musica fin dalla giovinezza: per tutta la sua vita praticò quest’arte e promosse in Italia la conoscenza della musica da camera e sinfonica, e di Beethoven in particolare, come testimonia questa sua frase: “Ho un culto per Beethoven, è così grande e sempre nuovo, mi sembra proprio di stare presso Dante e Shakespeare!”.
    Il programma presenterà ascolti tratti dalla musica europea, in un excursus che va dal Barocco all’Ottocento.

    Ultimo appuntamento

    28 gennaio 2023 ore 15
    Info: tutti i concerti si terranno al primo piano del museo, nella Sala Feste
    Ingresso gratuito
    Prenotazionemadamadidattica@fondazionetorinomusei.it ; 0114429629
    DOMENICA 22 GENNAIO
    Domenica 22 gennaio ore 15
    FILI-FORME
    GAM – attività per famiglie (bambini dai 6 anni in su)
    La GAM propone alle famiglie un’attività in cui tutti, bambini e genitori, saranno coinvolti in un laboratorio a tema, un’occasione per lavorare con la stessa tecnica, ciascuno secondo le proprie attitudini.
    Il percorso di visita porterà i partecipanti alla scoperta di opere in cui la forma si riduce in una semplice linea, curva o spezzata, chiusa o aperta: una sorta di filo che si allunga e si assottiglia creando percorsi ricchi di significato. Presso l’Educational Area genitori e figli lavoreranno in spazi dedicati, per creare originali sculture filiformi, rievocazioni di artisti come Fausto Melotti e Alexander Calder.
    Al termine dell’attività le famiglie potranno unire le loro opere nella ricomposizione di un’unica installazione.
    Costo: 7€ a partecipante
    Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei
    Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

     

    LUNEDI 23 GENNAIO

    Lunedì 23 gennaio ore 17
    LE PIANTE NELLA STORIA DEL GIARDINO: AGRUMI
    Palazzo Madama – conferenza botanica con Edoardo Santoro, curatore del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama
    Limoni e aranci, pompelmi e mandarini sono solo alcuni dei frutti appartenenti alla famiglia degli agrumi che conta centinaia di specie in tutto il mondo. Sono coltivati da secoli in Italia, pur essendo originari di zone geograficamente molto lontane dalla nostra. Oltre agli impieghi alimentari ed erboristici (ad esempio di bergamotto, chinotto, lime e cedro), ne scopriremo l’uso ornamentale, iniziato in epoca romana e ancora oggi in voga in molti ambienti mediterranei.
    L’appuntamento fa parte del ciclo di conferenze Le piante nella storia del giardino, volto ad approfondire aspetti storici e botanici, officinali e alimentari di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale nel giardino ornamentale e nell’orto, nei parchi e giardini pubblici.

    Prossimi appuntamenti

    • Lunedì 20 febbraio 2023 ore 17: Pomacee – Pero e Melo
    • Lunedì 20 marzo 2023 ore 17: Rose
    Costo: €15
    Prenotazione obbligatoria: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00)
    Per motivi organizzativi, il pagamento della quota dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario. Non è consentito il pagamento in biglietteria.

    MARTEDI 24 GENNAIO

    Martedì 24 gennaio ore 18.30
    DIASPORAS NOW: RIEKO WHITFIELD + MICAELA TOBIN (WHITE BOY SCREAM). Conversazioni e narrazioni alternative su identità migranti, background intersezionali, decolonizzazione, self-empowerment, cura e supporto reciproco.
    MAO – rituale sonoro + talk nell’ambito della mostra Buddha10
    Il termine diaspora è usato in relazione all’arte per parlare di artisti emigrati di prima o successive generazioni, che riprendono e utilizzano le proprie diverse esperienze culturali e identitarie, spesso creando nelle loro opere narrazioni alternative in contrasto a idee e strutture consolidate. Mai prima d’ora è stato così importante per gli artisti raccontare le loro storie alle proprie condizioni, quindi mettiamoci in ascolto!
    In questo pomeriggio molto speciale accoglieremo due ospiti: Rieko Whitfield, artista, scrittrice e musicista giapponese-americana di base a Londra, una delle fondatrici di Diasporas Now, piattaforma di solidarietà diasporica che si occupa di discorsi contemporanei sulle identità migranti; e Micaela Tobin, soprano e sound artist, filippina-americana di prima generazione di base a Los Angeles.
    Le due artiste presenteranno due dei loro più recenti lavori: due film/opere musicali che partono da mitologie speculative per togliere centralità alle traiettorie storiche del colonialismo eurocentrico.
    In parte rituale sonoro, in parte narrazione diasporica, “BAKUNAWA: Opera of the Seven Moons” di Micaela Tobin è un’opera sperimentale e coinvolgente basata sull’omonimo album acclamato dalla critica di Tobin, che rivendica la mitologia pre-coloniale delle Filippine dopo secoli di violenta cancellazione culturale.
    Raccontando la storia di Bakunawa, un drago simile a un serpente della mitologia filippina, Tobin porta la sua voce al di fuori delle mura imperialistiche del teatro dell’opera e sulla Costa della California di fronte all’Oceano Pacifico – creando un ponte sonoro verso le isole delle Filippine in un atto di guarigione.
    “Regenesis: An Opera Tentacular” di Rieko Whitman è una storia sui cicli della vita, sulla morte, sull’importanza della comunità ambientata in un mondo post apocalittico e narrata in modo non lineare tramite l’impersonificazione di avatar soprannaturali. La narrazione in tre atti è ispirata a Izanami, dea shintoista della creazione e della distruzione, che brucia fino a morire per dare vita al mondo. “Regenesis” mette in scena una mitologia speculativa evocando esseri soprannaturali che guariscano il corpo sofferente della terra, attraverso l’utilizzo di metodi di collective care e creando al contempo prototipi alternativi di futuri sostenibili.
    Lo screening delle due opere musicali sarà seguito da una talk su temi diasporici in cui interverranno le due artiste, moderato da Ilaria Benini, editor della collana Asia di Add editore, ed esploratrice della scena culturale asiatica contemporanea.
    *L’incontro si svolge in inglese

     

    MERCOLEDI 25 GENNAIO

    Mercoledì 25 gennaio ore 18.30
    CHINABOT: JPN KASAI & NEO GEODESIA. Una serata con Chinabot, collettivo che vuole cambiare la discussione sulla musica asiatica. Canti Khmer, samples di karaoke, musica popolare giapponese, juke e batteria metal.
    MAO – concerto + talk nell’ambito della mostra Buddha10
    Sin dal suo lancio l’etichetta-collettivo londinese Chinabot ha ampliato e demistificato la percezione pubblica delle scene musicali sperimentali asiatiche pubblicando opere bizzarre, imprevedibili e innovative di artisti provenienti da varie regioni dell’Asia. Ogni uscita è stilisticamente varia e significativamente concettualizzata attraverso riferimenti culturali locali, esperienze di ascolto immersive che sono più adatte per il teatro d’avanguardia che per i club.
    L’etichetta lavora per dare spazio alle varie unicità del continente asiatico a livello di culture, tradizioni e generi (sia musicali che identitari) e per dare spazio agli artisti provenienti dai paesi in via di sviluppo dell’Asia. Ciò include come parte del suo modus operandi uno sforzo per l’ampliamento della conoscenza del continente che vada al di là delle scene giapponesi e cinesi, che ormai da tempo rappresentano la produzione creativa dell’Asia sulla scena mondiale, e la rappresentazione di temi di attualità e politica asiatica. Gran parte della produzione di Chinabot è infatti tematica, incentrata su governi, geopolitica e ambiente nel tentativo di stimolare la discussione e far luce su questioni sottorappresentate con artisti le cui opere abbracciano argomenti come disordini nazionali, decolonizzazione, femminismo, fluidità di genere e futurismo cyborg.
    Per questa serata speciale ospiteremo una selezione di videoclip di artisti Chinabot e una talk con Saphy Vong, fondatore dell’etichetta, e Giulia Mengozzi, assistente curatrice presso il PAV Parco Arte Vivente, parte di ALMARE, collettivo dedicato alle pratiche contemporanee che usano il suono come mezzo espressivo, e di AWI – Art Workers Italia.
    A seguire il concerto in streaming da Kyoto di JPN Kasai, che abbina musica popolare giapponese Ondo e Minyo a juke e footwork minimali, ed un live dello stesso Vong che mixa samples di canti Khmer, karaoke e batteria metal sotto lo pseudonimo di Neo Geodesia.

    *L’incontro si svolge in inglese

    Costo per i due eventi del 24 e 25 gennaio: 15 € | ridotto studenti 10 €.

     

    Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    ___________________________________________________________________________

    Doppio appuntamento per il public program di Buddha 10 :
    Diasporas Now: Rieko Whitfield + Micaela Tobin (White Boy Scream) e
    Chinabot: Jpn Kasai & Neo Geodesia

     

    Martedì 24 e mercoledì 25 gennaio 2023 ore 18.30
    MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

    Il 24 e 25 gennaio il MAO Museo d’Arte Orientale ospita un doppio appuntamento nell’ambito del public program della mostra Buddha 10.

    Martedì 24 gennaio ore 18.30 saranno ospiti del museo Reiko Whitfield e Miacaela Tobin per una conversazione e narrazioni alternative su identità migranti, background intersezionali, decolonizzazione, self-empowerment, cura e supporto reciproco.
    Il termine diaspora è usato in relazione all’arte per parlare di artisti emigrati di prima o successive generazioni, che riprendono e utilizzano le proprie diverse esperienze culturali e identitarie, spesso creando nelle loro opere narrazioni alternative in contrasto a idee e strutture consolidate.
    Mai prima d’ora è stato così importante per gli artisti raccontare le loro storie alle proprie condizioni, quindi mettiamoci in ascolto!
    In questo pomeriggio molto speciale Rieko Whitfield, artista, scrittrice e musicista giapponese-americana di base a Londra, una delle fondatrici di Diasporas Now, piattaforma di solidarietà diasporica che si occupa di discorsi contemporanei sulle identità migranti, e Micaela Tobin, soprano e sound artist, filippina-americana di prima generazione di base a Los Angeles, presenteranno due dei loro più recenti lavori: due film/opere musicali che partono da mitologie speculative per togliere centralità alle traiettorie storiche del colonialismo eurocentrico.
    In parte rituale sonoro, in parte narrazione diasporica, “BAKUNAWA: Opera of the Seven Moons” di Micaela Tobin è un’opera sperimentale e coinvolgente basata sull’omonimo album acclamato dalla critica di Tobin, che rivendica la mitologia pre-coloniale delle Filippine dopo secoli di violenta cancellazione culturale. Raccontando la storia di Bakunawa, un drago simile a un serpente della mitologia filippina, Tobin porta la sua voce al di fuori delle mura imperialistiche del teatro dell’opera e sulla Costa della California di fronte all’Oceano Pacifico – creando un ponte sonoro verso le isole delle Filippine in un atto di guarigione.”Regenesis: An Opera Tentacular” di Rieko Whitman è una storia sui cicli della vita, sulla morte, sull’importanza della comunità ambientata in un mondo post apocalittico e narrata in modo non lineare tramite l’impersonificazione di avatar soprannaturali. La narrazione in tre atti è ispirata a Izanami, dea shintoista della creazione e della distruzione, che brucia fino a morire per dare vita al mondo. “Regenesis” mette in scena una mitologia speculativa evocando esseri soprannaturali che guariscano il corpo sofferente della terra, attraverso l’utilizzo di metodi di collective care e creando al contempo prototipi alternativi di futuri sostenibili.
    Lo screening delle due opere musicali sarà seguito da una talk su temi diasporici in cui interverranno le due artiste, moderato da Ilaria Benini, editor della collana Asia di Add editore, ed esploratrice della scena culturale asiatica contemporanea.
    Mercoledì 25 gennaio alle ore 18.30 il MAO ospita invece una serata con Chinabot, collettivo che vuole cambiare la discussione sulla musica asiatica. Canti Khmer, samples di karaoke, musica popolare giapponese, juke e batteria metal.
    Sin dal suo lancio l’etichetta-collettivo londinese Chinabot ha ampliato e demistificato la percezione pubblica delle scene musicali sperimentali asiatiche pubblicando opere bizzarre, imprevedibili e innovative di artisti provenienti da varie regioni dell’Asia. Ogni uscita è stilisticamente varia e significativamente concettualizzata attraverso riferimenti culturali locali, esperienze di ascolto immersive che sono più adatte per il teatro d’avanguardia che per i club.
    L’etichetta lavora per dare spazio alle varie unicità del continente asiatico a livello di culture, tradizioni e generi (sia musicali che identitari) e per dare spazio agli artisti provenienti dai paesi in via di sviluppo dell’Asia. Ciò include come parte del suo modus operandi uno sforzo per l’ampliamento della conoscenza del continente che vada al di là delle scene giapponesi e cinesi, che ormai da tempo rappresentano la produzione creativa dell’Asia sulla scena mondiale, e la rappresentazione di temi di attualità e politica asiatica. Gran parte della produzione di Chinabot è infatti tematica, incentrata su governi, geopolitica e ambiente nel tentativo di stimolare la discussione e far luce su questioni sottorappresentate con artisti le cui opere abbracciano argomenti come disordini nazionali, decolonizzazione, femminismo, fluidità di genere e futurismo cyborg.
    Per questa serata speciale il MAO ospita una selezione di videoclip di artisti Chinabot e una talk con Saphy Vong, fondatore dell’etichetta, e Giulia Mengozzi, assistente curatrice presso il PAV Parco Arte Vivente, parte di ALMARE, collettivo dedicato alle pratiche contemporanee che usano il suono come mezzo espressivo, e di AWI – Art Workers Italia.
    A seguire il concerto in streaming da Kyoto di JPN Kasai, che abbina musica popolare giapponese Ondo e Minyo a juke e footwork minimali, ed un live dello stesso Vong che mixa samples di canti Khmer, karaoke e batteria metal sotto lo pseudonimo di Neo Geodesia.
    *Entrambi gli incontri si svolgeranno in inglese
    Info e prenotazioni: eventiMAO@fondazionetorinomusei.it .
    Costo per i due appuntamenti: 15 € intero | 10 € ridotto studenti
  • FONDAZIONE TORINO MUSEI
    Oltre 530.000 VISITATORI
    UN BILANCIO DEL 2022

    Dopo due anni di emergenza pandemica, il 2022 è stato contrassegnato da un progressivo ritorno alla frequentazione dei luoghi della cultura.

    Nell’anno appena trascorso i nostri musei hanno raggiunto importanti risultati in termini di visitatori, ritornando quasi ai numeri pre-pandemia, con oltre 530.000 persone che hanno visitato il patrimonio e le mostre della GAM, del MAO e di Palazzo Madama oltre ad Artissima, la nostra Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea.

    I visitatori registrati nel corso del 2022 sono stati 154 mila alla GAM, quasi 100 mila i visitatori del MAO e oltre 243 mila a Palazzo Madama, a cui si aggiungono gli oltre 33 mila visitatori in 4 giorni della ventinovesima edizione di Artissima, diretta per il primo anno da Luigi Fassi che si è riconfermata come  vero punto di riferimento per il mercato dell’arte contemporanea internazionale ed è stata definita dai media come la fiera più sperimentale, innovativa e interessante d’Italia e d’Europa.

    I tre musei hanno realizzato nel complesso 18 mostre e organizzato 180 eventi tra incontri, corsi di storia dell’arte, conferenze, concerti, performance, visite speciali e altro. I prestiti di opere sono stati 86 a beneficio di 31 musei e istituzioni italiane e internazionali, portando la ricchezza del nostro patrimonio fuori dai confini e permettendo di rafforzare i rapporti di scambio con importanti realtà culturali. I Dipartimenti Educazione hanno visto la partecipazione di oltre 50 mila tra bambini, ragazzi, insegnanti, famiglie, persone con disabilità e adulti.

    La Fondazione insieme alla Città di Torino ha realizzato la venticinquesima edizione di Luci d’Artista, tutelando e promuovendo le installazioni esistenti. Ha allestito insieme agli artisti i tre nuovi progetti e portato all’antico splendore le opere danneggiate dal tempo.

    LE MOSTRE E LE ATTIVITÀ

    Alla GAM nel 2022 hanno riscosso successo di pubblico sia l’esposizione World Press Photo 2022 sia la mostra Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento. Grande attenzione ha suscitato anche il progetto espositivo dedicato al lavoro di Atelier dell’Errore e Chiara Camoni Hic sunt dracones inaugurato lo scorso novembre in occasione della settimana torinese dedicata all’arte contemporanea. Preziose le esposizioni in Wunderkammer Carlo Levi. Viaggio in Italia: luoghi e volti in collaborazione con il Circolo dei Lettori, Flavio Favelli. I Maestri Serie Oro, progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Edoardo Sanguineti. Il volto del poeta in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Umanistici, Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti. Infine in VideotecaGAM si è concluso, con le ultime due mostre dedicate a Vincenzo Agnetti e Jannis Kounellis, il ciclo espositivo realizzato in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia. L’estate ha visto protagonista il ciclo di incontri legato alla mostra Una collezione senza confini dedicato all’inclusione sociale e al coinvolgimento di nuovi pubblici. INCROCI è nato nell’ambito del programma “La democratizzazione della cultura” ideato e promosso dalla Phillips Collection di Washington DC e dalla Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia. Gli incontri hanno permesso a culture e idee differenti di incontrarsi, con temi quali il disegno e l’intessitura, la cristalloterapia, la meditazione la pratica yoga e l’uso delle erbe per la cura del corpo.
    Nella collaborazione con 19 istituzioni e musei italiani e internazionali, nel 2022 la GAM ha prestato oltre 50 opere che hanno viaggiato e si sono fatte ammirare in Italia e all’estero.

    Al MAO il pubblico ha potuto apprezzare le mostre Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese, Il Grande Vuoto, 稍息 Riposo! Cina 1981-84. Fotografie di Andrea Cavazzuti e Buddha10 , che vanta la collaborazione con il Centro Restauro Venaria Reale e contributi scientifici di importanti studiosi provenienti da istituzioni internazionali quali l’Università di Singapore, l’Università di Chicago, il Montreal Museum of Fine Arts, il Museo delle Civiltà di Roma, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e molti altri.
    Il 2022 del Museo d’Arte Orientale ha visto l’arrivo del nuovo direttore Davide Quadrio, che ha impresso al museo una direzione più internazionale e contemporanea, in un’ottica di contaminazione culturale e apertura verso nuove tipologie di pubblico attraverso progetti come il t-space X MAO e il ricco calendario di performance musicali con artisti internazionali realizzate nell’ambito delle mostre temporanee. Per rafforzare il rapporto con l’Università di Torino, il museo ha anche avviato lo scorso ottobre il Corso di formazione di Cultura Materiale dell’Asia, realizzato in collaborazione con StudiUm, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Per il Museo e per l’Università si tratta di un programma a carattere sperimentale e rappresenta il primo step di una collaborazione che potrà strutturarsi e ampliarsi nei prossimi anni, creando una connessione profonda fra i due luoghi di cultura.

    A Palazzo Madama hanno riscontrato successo di pubblico le mostre Invito a Pompei realizzata insieme al Parco Archeologico di Pompei; Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l’altare del Volto Santo in collaborazione con la Fabbrica di San Pietro in Vaticano e Margherita di Savoia, Regina d’Italia. Importante è stato il progetto Europa. L’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli, ideato in occasione del Comitato interministeriale per gli Affari Esteri che ha proposto l’esposizione, su stendardi sotto i portici di piazza San Carlo e di via Po, di sedici illustrazioni originali dedicate ai valori promossi dal Consiglio d’Europa di altrettanti grandi illustratori italiani. Il progetto, che rientra nel processo di sviluppo internazionale della Fondazione Torino Musei, ha ottenuto il patrocinio del Consiglio d’Europa, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura. L’esposizione è stata poi riallestita a Siena nel Cortile del Podestà, in occasione della campagna #InsiemepergliSDG organizzata dal Comune e dall’Università di Siena e promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale con i partner FAO, UN SDG Action Campaign, Save The Children, CIHEAM Bari e Commissione Europea. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha indicato questo progetto quale strutturale agli 82 Istituti Italiani di Cultura all’estero, e sarà presentato in prestigiose sedi europee a maggio 2023 in occasione della Settimana Europea.
    Per il quinto anno consecutivo, in collaborazione con Art Site Fest, il museo ha arricchito la sua programmazione con il progetto Bruegel Suite, una video installazione di Lech Majewski, presentata alla 54° edizione della Biennale di Venezia. La Corte Medievale è stata riallestita con la presentazione di La porta della città. Un racconto di 2.000 anni, una narrazione visiva che accoglie il visitatore e lo accompagna nel percorso di visita al museo, cui ha fatto seguito una nuova guida aggiornata della millenaria storia di Palazzo Madama. Dal 21 dicembre 2022 con Textiles are back è stata riallestita, dopo sette anni di assenza, anche la Sala tessuti del museo, presentando una parte della collezione di tessuti e
    moda: un patrimonio di circa 4.000 manufatti, tra i più importanti in Italia.
    Grazie al finanziamento dalla Fondazione CRT sono iniziati i lavori di restauro della facciata juvarriana e delle quattro monumentali statue in marmo di Brossasco, le “Allegorie del buon governo sabaudo” che coronano la balaustra del corpo centrale.
    Nel 2022 il museo ha prestato 33 opere a 11 musei e istituzioni italiane e straniere.

    ARTISSIMA 2022, tornata totalmente in presenza all’Oval Lingotto, ha indirizzato le proprie energie nella costruzione di un appuntamento di alta qualità e dall’impianto commerciale e internazionale, accogliendo le 4 sezioni consolidate – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le 3 sezioni curate – Disegni, Present Future e Back to the Future che hanno avuto anche un’estensione digitale sulla piattaforma Artissima Voice Over. La fiera ha dato il benvenuto a oltre 650 collezionisti provenienti da 30 Paesi, quasi 8.000 VIP e 800 art professional, tra direttori di museo e curatori. Una dimostrazione di fiducia e rilevanza che continua ad essere accordata alla manifestazione anche in ambito internazionale.

    Per i venticinque anni di LUCI D’ARTISTA, progetto della Città di Torino realizzato da Fondazione Torino Musei, la Fondazione oltre alla curatela scientifica del progetto e alla tutela delle opere ha lavorato per la realizzazione di tre nuove installazioni luminose di Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi e ha coordinato gli importanti lavori di restauro e ripristino delle installazioni Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn situata sul Monte dei Cappuccini e Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio sul laghetto di Italia ’61 riportandole alla condizione originale. Infine anche per l’edizione 2022, la Fondazione ha collaborato con l’Area Attività Culturali della Città di Torino per la curatela e realizzazione del Public Program “Incontri illuminanti con l’Arte Contemporanea”.

    I PROGETTI SPECIALI DEL 2022

    Accanto alle tradizionali attività di tutela e promozione del patrimonio della Fondazione Torino Musei, GAM, MAO e Palazzo Madama hanno contribuito alla realizzazione di alcuni importanti progetti in collaborazione con altre istituzioni culturali italiane e internazionali.

    In occasione di Artissima i tre musei hanno ospitato So will your voice vibrate, progetto costituito da due installazioni sonore – alla GAM con Riccardo Benassi (galleria Zero…, Milano) e al MAO con Charwei Tsai (galleria mor charpentier, Parigi, Bogotà) – e una performance di Darren Bader (galleria Franco Noero, Torino) a Palazzo Madama.

    Dopo essere stata esposta per la prima volta alla GAM, Sinfonia di Alessandro Sciaraffa, vincitrice del bando Italian Council 2020, a marzo 2022 si è trasferita con grande successo alla Fondazione e Galleria TSE Art Destination di Nur-Sultan, una delle realtà più dinamiche nell’arte contemporanea del Kazakhstan. Il progetto ha visto il coinvolgimento e il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Nur-Sultan rafforzando le collaborazioni tra il museo e le realtà culturali della capitale kazaka. Il progetto espositivo del MAO Il Grande Vuoto andrà invece nel 2023 in mostra all’Italian Cultural Center di New Delhi e Bangalore.

    Palazzo Madama nell’anno in corso ha avviato importanti progetti per portare “il museo fuori dal museo” coinvolgendo scuole, circoscrizioni, anagrafi, dipendenti comunali. Al fine di definire nuove linee di lavoro con il territorio sono stati attivati interventi come L’aula che vorrei, che ha coinvolto più di 200 studenti che hanno fatto lezione in museo e Miniature rivelate in collaborazione con le Biblioteche civiche della Città di Torino.

    Come di consueto, i musei hanno aderito alle principali iniziative promosse dalla Città, proponendo aperture straordinarie e ingressi gratuiti o a tariffe agevolate in occasione di Eurovision Song Contest, del Salone del Libro, delle ATP Finals, della festa di San Giovanni, della Notte Europea dei Musei, del Ferragosto, delle Giornate Europee del Patrimonio, della Notte delle Arti Contemporanee e della giornata AMACI.
    Palazzo Madama, oltre ad aver ospitato i Ministri delegati del Comitato interministeriale per gli Affari Esteri del Consiglio d’Europa con una visita al museo e cena di lavoro, nel 2022 è stato Media centre in occasione di Eurovision Song contest e Casa Italia durante le ATP finals.

  • DICEMBRE AL MAO

    Inaugurazione 16 dicembre ore 18.30
    Silvia Morin | Bandit Queen
    t-space x MAO

     

     

     

     

     

     

    Installazione e performance

    Silvia Morin realizza un’opera inedita che indaga la figura di Phoolan Devi, una donna la cui vita è stata caratterizzata da una serie tragica di eventi che la vedono prima sposa bambina, poi bandita, fino a divenire rappresentante del Parlamento e infine morire assassinata nel 2001 a soli 37 anni. Il lavoro prende vita a partire dallo studio delle fonti e del libro autobiografico Phoolan Devi, Le mie cento vite e viene restituito attraverso un’immagine fotografica e un discorso che mischia il dato reale a flussi di coscienza. L’artista si identifica nella figura di Phoolan Devi attraverso l’immagine fotografica e porta in scena una “terza donna”, esterna alla storia che apre la mostra con un discorso pronunciato dal vivo.

    Ingresso libero.

    Scopri tutti gli eventi del calendario t-space X MAO.

    ________________________________________________________________

    Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista

     

    Prosegue la mostra Buddha10. Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista.
    All’interno del percorso di mostra, nei giorni 10 e 11 dicembre dalle 11 alle 17, il MAO ospiterà Devotion stories, la prima di una serie di iniziative del Progetto Yizhong, una performance realizzata da Vincenzo Di Federico, Ailing Yi e Lanxin Zheng.
    Attività gratuita. Accesso in mostra secondo le normali tariffe.

    Tutte le info sul sito

     

    Giovedì 1 dicembre ore 18.30 | Park Jiha

    Quarto appuntamento del public program Evoluzioni sonore nell’ambito della mostra Buddha10.
    Minimalismo, musica tradizionale coreana, spiritualità e improvvisazione si incontrano in un affascinante linguaggio avanguardistico.
    Prenotazione obbligatoria a: eventiMAO fondazionetorinomusei.it
    Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti

    Tutte le info sul sito

    ________________________________________________________________

    RelAzioni #01

    Domenica 4 dicembre ore 15

    Dall’importanza dello scambio dei regali nella cultura cinese nasce RelAzioni #01, primo appuntamento ospitato dal MAO e curato dal Progetto Yizhong per favorire l’incontro con la comunità asiatica. Si partirà dalla nuova tendenza dello scambio di oggetti di seconda mano per conoscersi e mettersi in RelAzione attraverso il gesto, il corpo e la parola.
    Ai partecipanti è richiesto di portare un oggetto di seconda mano da scambiare e abiti comodi.
    Evento gratuito per max 20 partecipanti.
    Prenotazione consigliata.
    Maggiori info sul sito

    ________________________________________________________________

    ATTIVITÀ  PER FAMIGLIE

    venerdì 9 dicembre ore 16
    giovedì 29 dicembre ore 16
    ORIGAMI PER LE FESTE
    Tutti i dettagli QUI
    domenica 18 dicembre ore 16 
    MOLTI E MINI
    Tutti i dettagli QUI
     
    Giovedì 22 dicembre ore 17.30

    PARATA DI LUCI

    Nell’ambito del 25° anniversario delle Luci d’artista.
    I Servizi Educative del MAO, in collaborazione di YIZHONG e con la partecipazione dei bambini delle scuole primarie Lessona, XXV Aprile e Sclopis, daranno vita a una parata di luci e a un’azione performativa in dialogo con l’opera di Grazia Toderi presente sulla cupola Mauriziana che si affaccia sulla piazza della Repubblica.
    L’attività è aperta a tutta la cittadinanza.
    Tutti i dettagli sul sito.

    ________________________________________________________________

    PAGINE GIAPPONESI

    Letture di autori giapponesi contemporanei con Fabiola Palmeri

     

    Ultimo appuntamento del ciclo di letture in museo “Pagine giapponesi”.

    Giovedì 15 dicembre ore 15.30
    “Ogni giorno è un buon giorno” di Morishita Noriko.
    Ogni giorno è un buon giorno è il racconto di una tradizione antichissima, dei suoi rituali, della sua filosofia e delle gioie che può regalare.
    Info e prenotazioni:

    ________________________________________________________________

    Nel mese di dicembre il MAO sarà aperto secondo gli orari consueti.

    Le aperture dei giorni festivi sono le seguenti:

    • 8 dicembre: dalle 10 alle 18
    • 24 dicembre: dalle 10 alle 14 con ultimo ingresso alle ore 13
    • 25 dicembre: chiuso
    • 26 dicembre: dalle 10 alle 18
    • 31 dicembre: dalle 10 alle 14 con ultimo ingresso alle ore 13
    • 1 gennaio: dalle 14 alle 18

    ________________________________________________________________

  • IL MAESTRO MUTI INCONTRA

    GLI STUDENTI DELLE SCUOLE DI MUSICA

    AL CONSERVATORIO DI TORINO

    Il Maestro Riccardo Muti, presente a Torino per la direzione dell’opera Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart al Teatro Regio, ha accettato, su invito della Città, del Conservatorio Statale Giuseppe Verdi e dell’Associazione Sistema Musica, di incontrare gli studenti delle scuole di musica

    L’appuntamento, che si terrà venerdì 25 novembre alle ore 17 nella Sala Concerti del Conservatorio (piazza Bodoni), sarà moderato da Alberto Sinigaglia, giornalista direttore del Polo del ‘900.

    Il Maestro Muti visiterà anche la Galleria degli strumenti presente nella scuola.

    Nel corso dell’evento sarà ricordata la ‘Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’.

    Durante l’incontro – per partecipare al quale è necessario iscriversi su https://conservatoriotorino.smartbooking.me/eventi/ – saranno vietati scatti fotografici e riprese audio e video (anche con smartphone).

    I giornalisti per accreditarsi devono scrivere a sistemamusica@comune.torino.it e attendere conferma in quanto i posti sono limitati.

  • VOLTERRA XXII
    PRIMA CITTÀ TOSCANA DELLA CULTURA 2022
    ri/generazione umana

    Progetto Design Alabastro 2022:
    11 designer nazionali e 11 alabastrai volterrani a confronto
    per la creazione di una nuova collezione artistica
    marchiata Volterra Prima Città toscana della Cultura
    Il progetto, ideato dall’architetto e designer
    Luisa Bocchietto, senator di WDO (World Design Organization),
    nasce in collaborazione con la Comunità dell’alabastro volterrana
    e in partnership con la Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest

    Volterra città di design dell’alabastro: 11 designer nazionali e 11 maestri della pietra volterrana saranno insieme al lavoro per dare vita ad una nuova Collezione di Design, composta da 11 oggetti marchiata “Volterra Prima Città Toscana della Cultura”. Competenze di stile e abilità artigianale saranno collegate per dar vita a una rigenerazione della pratica dell’alabastro, in un dialogo tra tradizione ed estetica contemporanea.

    Il progetto “Design Alabastro 2022”, promosso e coordinato dall’architetto e designer di fama internazionale Luisa Bocchietto per Volterra Prima Città toscana della Cultura, con la partnership della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, è stato sviluppato grazie al lavoro del “Tavolo permanente della comunità dell’alabastro”, costituito nell’ambito di Volterra22 per progetti di salvaguardia e valorizzazione del settore. Al tavolo partecipano la Comunità dell’alabastro, con gli operatori locali del settore, le associazioni di categoria degli artigiani e dei commercianti, gli enti di promozione di Volterra, le scuole e le diverse istituzioni cittadine (Associazione Arte in Bottega, Centro Commerciale Naturale di Volterra, Confederazione nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa – CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Consorzio Turistico Volterra Valdicecina, Cooperativa Artieri Alabastro, Liceo Artistico di Volterra, Pro Volterra).
    Tra gli obiettivi di “Design alabastro 2022” c’è quello di valorizzare tutto il processo produttivo dalla progettazione alla lavorazione, per arrivare alla realizzazione dell’oggetto finito.

    Il lavoro svolto dagli alabastrai e dai designer sfocerà in una mostra da realizzarsi all’interno dell’Ecomuseo dell’Alabastro e servirà ad avviare un percorso di studio per un nuovo allestimento del museo cittadino.

    La lavorazione artigianale e artistica dell’alabastro è una tradizione per la Città di Volterra e da sempre contribuisce ad accrescere un prezioso patrimonio di manualità e di cultura del territorio. Per la sua storia e per il valore economico e sociale, la pietra volterrana è un simbolo vitale per la comunità locale.

    Luisa Bocchietto da tempo lavora ai temi del design strategico applicato ai beni culturali e ambientali; importante il riconoscimento ottenuto nel 2021 per il progetto “Illumina-Arnioni in piazza”, realizzato per il Comune di Volterra e selezionato da ADI Design Index 2021, la pubblicazione annuale del miglior design italiano a valere per l’anno 2020. Il progetto è stato parte del programma di Candidatura di Volterra a Capitale italiana della cultura 2022, ora nominata Città Toscana della Cultura per il 2022. La luce è stata al centro del lavoro, sia nell’opera urbana, sia nella realizzazione del prodotto “I Lumina”, che ha coinvolto gli artigiani locali, i cittadini, i giovani, oltre 150 associazioni e le istituzioni rappresentate da 55 Sindaci della Toscana. L’installazione temporanea “Arnioni in piazza” è diventata opera permanente della Città, posta all’ingresso di Volterra e in Piazzetta dei Fornelli, dal giugno 2021.

    “Il progetto Design Alabastro 2022 è un’iniziativa di indubbia qualità e sono molteplici i valori in campo – sottolinea Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – In primo luogo quelli di metodo, grazie alla collaborazione tra l’ente camerale e il Comune di Volterra per la promozione del territorio e in particolare di una produzione, quella legata all’alabastro, di assoluta eccellenza mondiale. Interessante, inoltre, l’originalità del progetto stesso che mette a contatto una plurimillenaria maestria artigiana, il cui confine con l’arte è molto sottile, e l’estetica contemporanea. Da rimarcare, infine, l’intenzione di dare all’iniziativa effetti durevoli prevedendo l’allestimento, all’interno dell’Ecomuseo dell’alabastro, di una mostra delle produzioni realizzate quale presupposto per lo studio di un nuovo allestimento dello stesso. Per la Camera di Commercio questo progetto può avere riflessi positivi anche per il turismo, in piena sintonia con gli attuali compiti delle Camere di commercio, relativi alla promozione del turismo e della cultura proprio in convenzione con Comuni e Regioni”.

    “Il progetto di design per l’alabastro di Volterra, a titolo “I Lumina – Arnioni in piazza” realizzato nel 2020 in piena pandemia, con la collaborazione delle maestranze locali, prosegue ora attraverso il coinvolgimento di 11 designer nazionali, e non solo – dichiara Luisa Bocchietto, Art Director del progetto – che lavoreranno in coppia con gli alabastrai locali per individuare nuovi inediti prodotti in grado di rappresentare l’unicità e fascino della risorsa materiale. Una sfida che si confronta con la tradizione e intende introdurre innovazione”.

    “Questa iniziativa – sottolinea l’Assessore alle Culture del Comune di Volterra Dario Danti – s’inserisce nella progettualità più complessiva che l’amministrazione comunale ha messo in campo in questi anni per rigenerare l’artigianato e il settore dell’alabastro. In questo quadro il Comune di Volterra ha aderito, tra i primi in Toscana, alla Carta internazionale dell’artigianato artistico che mette al centro azioni fondamentali per coniugare sviluppo economico, innovazione, formazione, cultura e turismo. Ringraziamo sentitamente la Camera di Commercio per aver contribuito in maniera determinante a questo percorso che cercherà di far lavorare fianco a fianco i nostri maestri artigiani con designer di livello nazionale e internazionale”.

    “Il progetto – dichiara l’Assessora al Turismo del Comune di Volterra Viola Luti – costituisce un’importante occasione per valorizzare e per promuovere anche turisticamente un’eccellenza che rappresenta un valore identitario inestimabile e uno straordinario patrimonio culturale per Volterra e per il nostro territorio.
    L’autenticità del lavoro artigianale si fonda su una ricerca continua che concilia elementi della tradizione a quelli del presente, proiettandosi con professionalità e passione verso il futuro. Per creare un legame sempre più stretto tra la comunità dell’alabastro e la scuola, sono stati coinvolti anche gli studenti del Liceo artistico Carducci. La collaborazione con i designer, infatti, sarà un momento di confronto e di crescita culturale fondamentale per dare un’impronta legata alla contemporaneità e per stimolare la creatività”.

HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com