Categoria: Eventi

  • SPECIALE HALLOWEEN AI MUSEI REALI PER FAMIGLIE.

    ASPETTANDO HALLOWEEN in Galleria Sabauda
    Sabato 29 ottobre ore 16

    Mentre la notte di Halloween si avvicina, andiamo a caccia di diavoli, mostri e draghi tra le tavole dipinte dai maestri del Rinascimento in Piemonte. Vi aspettiamo con un’avvincente sfida tra incredibili leggende, rompicapi da risolvere e orride maschere da decorare. Non dimenticate un pizzico di fantasia e il vostro costume più spaventoso!

    Modalità di partecipazione
    Attività consigliata dai 6 ai 10 anni, con prenotazione obbligatoria.
    Costo dell’attività: 5 euro per i bambini, solo biglietto d’ingresso per gli adulti accompagnatori (tariffa speciale 10 euro, gratuito con Abbonamento Musei).
    Info e prenotazioni: 011 19560449 e info.torino@coopculture.it – Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture.

    Quattro storie di paura in Galleria Sabauda

    Lunedì 31 ottobre, alle ore 17, il percorso Quattro storie di paura conduce i bambini e le loro famiglie a scoprire la Galleria Sabauda, dove si nascondono mostri terribili e animali spaventosi che sembrano usciti da storie di paura. Saranno proprio i piccoli partecipanti a dover raccontare ai grandi, con l’aiuto dell’operatore didattico, quattro storie spaventose ispirate ai personaggi dei quadri e con un elemento sorpresa che renderà l’esperienza ancora più divertente. 

    Modalità di partecipazione
    Costo dell’attività: 10 euro per i bambini, solo biglietto di ingresso ai Musei Reali per gli adulti accompagnatori (15 euro ordinario, 2 euro da 18 a 25 anni, gratuito under 18)
    Info e prenotazioni: 011 19560449 e info.torino@coopculture.it – Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture.

    Apertura straordinaria
    per la notte di Halloween 

    Lunedì 31 ottobre, dalle 19.30 alle 23.30, i Musei Reali festeggiano la notte di Halloween con l’apertura straordinaria del Museo di Antichità, del Teatro Romano e del Giardino Ducale (ultimo ingresso ore 22.45). 
    Costo del biglietto della serata: 5 euro (gratuito under 12 anni)
     

    Il programma comprende, dalle 20 alle 22, l’evento Halloween: la vera storia che offre al pubblico una serata suggestiva per narrare i riti di una notte non così lontana dalle nostre tradizioni. La rievocazione, a cura delle associazioni TerraTaurina e Okelum, permette di conoscere la cultura dei Celti, tra analogie, diversità e trasmissione di usi e saperi con altre antiche civiltà. Nel giardino si alterneranno le danze rituali.

    Alle ore 22.30, nel Giardino Ducale si svolgerà il rito di Samonios con l’accensione del fuoco sacro, la cerimonia celtica che celebra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo, quando il mondo dei vivi e quello dei morti entrano in comunicazione. In occasione della serata, è prevista una degustazione con il mastro birraio Mauro Mascarello del Birrificio Torino.

    Per chi volesse vivere un’esperienza unica ed emozionante, è prevista anche la visita dell’Armeria Reale al buio alle ore 19.30 e alle ore 21. 
    La guida CoopCulture vi condurrà in una suggestiva visita a luci spente all’interno dell’Armeria Reale, alla ricerca di dettagli da svelare e storie da raccontare. 
    Costo dell’attività: 7 euro oltre al biglietto di ingresso alla serata di Halloween (ridotto speciale 3 euro, gratuito under 12). Un’occasione imperdibile per vivere tutte le offerte dei Musei Reali nella notte più magica dell’anno a soli 10 euro.
     

    Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture e-mail info.torino@coopculture.it

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  • GLI APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE
    LA MOSTRA IN CORSO
    MARGHERITA DI SAVOIA
    REGINA D’ITALIA

    fino al 30 gennaio 2023

    Una donna tra due secoli, una Regina per il Paese, un’icona per i Savoia: glamour, materna, benefattrice, musa e mecenate. Oltre settanta opere d’arte, tra ritratti, dipinti, sculture, abiti e gioielli, strumenti musicali, manoscritti, tappezzerie e mobili, raccontano la prima Regina dell’Italia unita.
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    MARGHERITA AL CINEMA
    Passannante di Sergio Calabona
     Martedì 22 novembre ore 18
    Cinema Massimo 3
    via Giuseppe Verdi 18 Torino

    Nell’ambito della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, il Cinema Massimo propone la visione di un film dedicato alla figura di Giovanni Passannante, anarchico lucano, che attentò (senza riuscirci) alla vita di Umberto I di Savoia. Il film si struttura come un docu-film, in una sapiente narrazione che alterna le vicende di Passannante, dalla giovinezza alla morte in ospedale psichiatrico, al presente prossimo in cui un attore, un giornalista e un musicista incarnano, con una certa sagacia nel ritrarre l’Italia e gli italiani, l’istanza popolare che si innescò a fine anni ’90 per recuperare la memoria del giovane anarchico, i cui resti ricevettero sepoltura nel 2007 nel paese natio.

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    MARGHERITA IN MUSICA
    Il concerto del sabato a Palazzo Madama
    con l’Orchestra del Liceo Classico Musicale Cavour
     Sabato 26 novembre ore 11

    Nell’ambito del progetto Quattro scuole per una Regina, ideato dai Servizi Educativi di Palazzo Madama in occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, le classi della sezione musicale del Liceo C. Cavour di Torino propongono una serie di concerti che immergeranno il pubblico nelle musiche più amate dalla Regina Margherita, grande appassionata di musica fin dalla giovinezza: per tutta la sua vita praticò quest’arte e promosse in Italia la conoscenza della musica da camera e sinfonica, e di Beethoven in particolare.

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    LE VISITE GUIDATE A CURA DI THEATRUM SABAUDIAE

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    Visite guidate alla mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia:

    • lunedì ore 11, sabato e domenica ore 16.30
    Visite tematiche alla mostra:
    • 4/11 ore 16.30 Gioielli, splendori, bellezza e fascino
    • 11/11 ore 16.30 Un giorno a corte
    • 18/11 ore 16.30 Il tempo di Margherita
    • 25/11 ore 16.30 Sovranità, stile ed eleganza
    Visite guidate alle collezioni permanenti:
    • tutti i sabati e domenica ore 15: Da porta romana a castello a museo

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    L’ALLESTIMENTO NELLA CORTE MEDIEVALE

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    LA PORTA DELLA CITTÀ.
    UN RACCONTO DI 2.000 ANNI

    Una narrazione visiva, che accoglie il visitatore al suo ingresso in museo, per raccontare i duemila anni di storia di Palazzo Madama e di Torino, dall’età romana al Novecento. L’allestimento si definisce a partire da una trentina di tavole realizzate dal disegnatore modenese Francesco Corni: si tratta di disegni che illustrano dettagliatamente i momenti salienti di crescita della città e seguono le vicende costruttive del palazzo.

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    LA PERFORMANCE DI DARREN BADER IN OCCASIONE DI ARTISSIMA

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    ANTIPODES: MUSICAL QUARTETS
    venerdì 4 e sabato 5 novembre ore 11

    Un’opera performativa  di Darren Bader (galleria Franco Noero, Torino) con due ensemble musicali che interagiscono tra loro, un quartetto d’archi e una rock band di quattro elementi. Le musiche sono liberamente scelte dai musicisti, una composizione sinfonica da parte del quartetto e una cover del proprio repertorio da parte della rock band. Gli esecutori iniziano a suonare entro dieci secondi l’uno dall’altro, per terminare una volta conclusa l’esecuzione della composizione che hanno scelto di suonare. 

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    LE CONFERENZE DI PALAZZO MADAMA NELLE BIBLIOTECHE CIVICHE

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    MINIATURE RIVELATE
    7 novembre – 14 dicembre 2022
    Palazzo Madama e le Biblioteche civiche torinesi propongono, dal 7 novembre al 14 dicembre, un ciclo di conferenze gratuite, dedicate ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.
    Una serie di incontri per esaminare i materiali e le tecniche di realizzazione dei manoscritti, per scoprire come erano organizzate le biblioteche e chi vi accedeva e per cogliere, infine, quel passaggio cruciale dal libro scritto a mano al libro stampato.
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    LE CONFERENZE BOTANICHE
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  • NUOVO VILLAGGIO E INIZIATIVE PER LA FAMIGLIA

    Negli spazi interni delle scuderie storiche riscaldate 

    La manifestazione più amata dalle famiglie, scuole e gruppi in gita , nella magica Palazzina di Caccia di Stupinigi per rallegrarvi nel nuovo Villaggio di Elfi, dove potrete sprigionare la vostra creatività con fantasmagorici laboratori,  divertirvi con gli elfi animatori,  giochi, circensi, conoscere l’amico orso, le fedelissime Renne, curiosare nello studio di Santa Claus, a cui spedire e consegnare la vostra  letterina di natale, sbirciare tra le originali bancarelle del mercatino di natale ricco di doni artigianali e solidali e  gustare le prelibatezze del xsmas street food, meravigliarvi nel fantastico museo della Palazzina di Caccia, osservare la nuova Mostra di Presepi Napoletani e il presepe meccanico,  partecipare alle tante iniziative in programma ogni week end.

    Scoprire su www.natalereale.it

     

  • VENTICINQUE ANNI DI LUCI D’ARTISTA
    27 OTTOBRE 2022 – 8 GENNAIO 2023

    Griffa, Leotta e Toderi
    La collezione della Città si arricchisce di tre nuove opere
    lucidartista.comune.torino.it

    Luci d’Artista compie 25 anni. Torino festeggia l’importante anniversario e torna ailluminarsi trasformando il suo cielo in un museo. Il progetto, nato nel 1998 per volontà della Città di Torino, è stato pioniere di un percorso espositivo d’arte contemporanea totalmente innovativo che ha coinvolto decine di artisti di famainternazionale italiani e stranieri chiamati a interpretare la luce. Le luci d’artista nascono come inedite luminarie per celebrare le feste natalizie e da subito diventano oggetto di un obiettivo ambizioso: creare una collezione pubblica di installazioni d’arte contemporanea, espressione di ‘una cultura alta capace di comunicare con tutti’, come affermava Fiorenzo Alfieri che ne era stato il visionario ideatore. A lui è dedicata questa venticinquesima edizione, per la quale la Città di Torino ha voluto realizzare tre nuove opere, create da Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi grazie all’aiuto di preziosi partner e alla generosità degli artisti.

    La manifestazione è un progetto della Città di Torino, realizzato da Fondazione Torino Musei e in collaborazione con la Fondazione per la Cultura. Si avvale del sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. Main sponsor IREN S.p.A. Nuovi partner: Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Unione Industriali Torino, Il Mercato Centrale Torino, Cultura Italiae, Saganaki.

    Le installazioni luminose – 26 luci delle quali 17 allestite nel centro città e 9 nelle altre Circoscrizioni – saranno visibili dal 27 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023. Il museo a cielo aperto quest’anno subirà una riduzione negli orari. Infatti la Città, che negli anni ha avuto una particolare attenzione alla sostenibilità della manifestazione facendo sempre più uso di sistemi innovativi e luci a led a basso impatto, nella 25^ edizione si impegnerà con maggiore sensibilità anche sul tema dei consumi. Per cui dalla domenica al giovedì le installazioni si spegneranno alle 22. Il venerdì e il sabato alle 24, orario che sarà mantenuto nel periodo di Natale e Capodanno, dal 19 dicembre al 2 gennaio 2023.

    Luci d’Artista dal 2018 propone inoltre il progetto educativo-culturale Incontri illuminanti con l’Arte Contemporanea, public program che intende valorizzazione le opere luminose del ‘Museo a cielo aperto’ attraverso la promozione di progetti educativi e formativi che avvicinano ai linguaggi dell’arte contemporanea.

    LE NUOVE LUCI

    L’edizione numero venticinque di Luci d’Artista si arricchisce di tre nuove opere, che entrano a far parte del patrimonio cittadino.

    Generosamente donata da Giorgio Griffa, maestro riconosciuto a livello internazionale, ‘AZZURROGIALLO’ è collocata nei Giardini di piazza Cavour ed è realizzata nell’ambito del progetto ‘дети – Bambini’ di Cultura Italiae. Si tratta di un’installazione sospesa che appare come un flusso di energia luminosa composta da miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo. L’opera si integra con la natura circostante, abbraccia spazi vuoti e presenze arboree e si snoda come sospesa tra terra e cielo, accanto alla scuola Niccolò Tommaseo, tra le prime istituite a Torino, nel 1877. Il passaggio coperto dalle luminarie evoca la ‘Notte stellata’ di van Gogh, come in altri suoi cicli pittorici in cui la ricerca analitica sul segno si carica di rimandi ai grandi maestri dell’arte di ogni tempo.

    Sempre all’interno del progetto “дети – Bambini” di Cultura Italiae, sul tetto dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino, in piazza Polonia e all’ingresso di corso Spezia, campeggia un’installazione luminosa regolata dalla luna.
    Si tratta di ‘io, sono nato qui.’ di Renato Leotta, artista di rilievo della nuova generazione. L’opera ha il carattere di una poesia ermetica. È una luce viva e sensibile ai cambiamenti di energia che governano i sentimenti e la vita di chiunque, a partire dall’artista stesso che sceglie di condividere i propri stati d’animo con chi passa e la osserva, in un dialogo ideale. La luminosità potrà infatti essere modificata da remoto.
    Ogni sera, così come la luna risplende sempre diversa sulla natura, Leotta conferisce all’affermazione “io, sono nato qui.” sfumature di intensità emotiva sempre diverse.
    L’opera è stata donata dall’artista e realizzata grazie al contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino.

    Visibile in piazza della Repubblica, sulla Cupola della Basilica Mauriziana si eleva un grande punto interrogativo ‘…?…’, segno comprensibile in ogni lingua, animato da una luce scintillante. È l’opera di Grazia Toderi realizzata grazie al contributo di Il Mercato Centrale Torino. Non è un interrogativo immobile, ma si rinnova a ogni sguardo. Rivolta verso la piazza e il mercato, verso la città e ognuno di noi, si staglia nella notte invitandoci a mantenere un ‘dubbio luminoso’. Grazia Toderi è una delle artiste più rappresentative delle ricerche avviate in Italia negli anni ’90 e focalizzate sull’immagine. Lavora con disegno, luce, fotografia e video. Ha esposto in importanti musei e ottenuto riconoscimenti a livello internazionale, tra cui il Leone d’Oro della Biennale di Venezia nel 1999.

    LE ALTRE 23 LUCI CHE ILLUMINERANNO LA CITTÀ

    Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana; Vele di Natale di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6); Ancora una volta realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti nella Galleria Subalpina; Volo su… di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3); Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria, lampioni tramutati in fiori luminosi in piazza Carlina; L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini, un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto nella Galleria Umberto I; Planetario di Carmelo Giammello, 14 costellazioni disegnate con neon fluorescenti, globi e punti luminosi, secondo lo schema di una mappa astronomica che, tra fedeltà scientifica e invenzione creativa, annulla la distanza fisica che intercorre tra l’uomo e le stelle, in via Roma; Migrazione (Climate Change) di Piero Gilardi, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo nella Galleria San Federico; Le panchine Illuminated Benches di Jeppe Hein in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4); Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8); Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto, un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese; Doppio Passaggio (Torino) di Joseph Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I, due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose in via Carlo Alberto; Il volo dei numeri di Mario Merz sulla cupola della Mole Antonelliana, segnale luminoso dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; Concerto di parole di Mario Molinari in piazza Polonia (Circoscrizione 8); Vento solare di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica; L’amore non fa rumore di Luca Pannoli ai Murazzi del Po; Palomar di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nel profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio; Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto in piazza della Repubblica – facciata del mercato coperto Antica Tettoia dell’Orologio (Circoscrizione 7); My Noon del tedesco Tobias Rehberger, un grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario piazza Bodoni; Ice Cream Light della berlinese di adozione Vanessa Safavi in piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2); Noi di Luigi Stoisa, figure rosse che si intrecciano in via Garibaldi; Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino collocata nel laghetto di Italia ’61 in corso Unità d’Italia (Circoscrizione 8) che quest’anno si accenderà dall’8 dicembre.

    INAUGURAZIONE DELLE NUOVE OPERE E ACCENSIONE DELLE LUCI

    L’inaugurazione di Luci d’Artista 2022 sarà mercoledì 27 ottobre dalle ore 18.00 con appuntamento in piazza Polonia – ospedale Sant’Anna di fronte all’opera ‘io, sono nato qui.’ di Renato Leotta. Dopo aver illuminato la prima installazione, si proseguirà alle ore 19.00 in piazza Cavour con l’accensione di ‘AZZURROGIALLO’, il nuovo lavoro di Giorgio Griffa e di tutte le altre Luci. Alle 20.00, infine, il pubblico è invitato a raggiungere piazza della Repubblica per scoprire ‘…?…’ di Grazia Toderi.
    All’inaugurazione parteciperanno le autorità cittadine, gli sponsor, i sostenitori e i partner che collaborano alla realizzazione della manifestazione.

    PUBLIC PROGRAM INCONTRI ILLUMINANTI CON L’ARTE CONTEMPORANEA

    Novembre 2022 – Aprile 2023

    Per il 25° anniversario di Luci d’Artista, la Città ha affidato alla Fondazione Torino Musei la promozione e la valorizzazione del Public Program, un percorso di iniziative e attività che integrano e accompagnano l’installazione delle opere luminose sul territorio cittadino.

    Si amplia la rete dei soggetti coinvolti: sono sei i musei torinesi – Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, GAM – Galleria civica di Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e PAV Parco Arte Vivente – che grazie ai loro Dipartimenti Educazione promuovono occasioni di dibattito e azioni con le scuole del territorio, avvicinando l’arte contemporanea alla formazione classica istituzionale e spiegandone il linguaggio come forma di comunicazione trasversale a realtà apparentemente differenti.

    Le luci e gli artisti che le hanno ideate diventano protagonisti di proposte educative mirate e rivolte alle scuole, ai docenti e alle famiglie, con un calendario di eventi e performance artistiche, conferenze, visite guidate, workshop, seminari, incontri e cicli di laboratori.

    Dedicati ai bambini, alle scuole e in particolare alle famiglie anche panoramici tour gratuiti con guide specializzate alla scoperta della collezione a cielo aperto, realizzati nell’ambito del progetto Circoscrizioni al Centro della Città di Torino grazie alla collaborazione di City Sightseeing Torino e promossi con ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, con l’obiettivo di favorire il senso di appartenenza alla città e, in particolare, al proprio territorio, favorendo una maggiore fruibilità del patrimonio artistico collocato nello spazio pubblico.

    TORINO OMAGGIA LUCI D’ARTISTA
    GIARDINO BAROCCO VERTICALE di Richi Ferrero
    The Number 6, via Alfieri 6

    ‘(…) nasce dal desiderio di reinterpretare la presenza del giardino barocco originale quale citazione dello ‘spazio onirico’, momento di raffinata e rigorosa decorazione dello spazio comune. Il luogo originale non esiste e non può esistere più, ma la sua memoria rinasce oggi, nella verticalità che dalla corte sale ai tetti per vivere come giardino-citazione sospeso nell’aria. (…) avvalendosi della leggerezza delle emissioni luminose, restituisce alla memoria quello che era il segno caratteristico delle aree comuni’.

    L’ALBERO DEL PAV di Piero Gilardi
    Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31

    Quest’albero, arabescato di luce colorata, intende divenire un augurale preludio simbolico per i cittadini che si avventurarono nel Parco d’Arte Vivente, tra le macchie di verde profumato alla ricerca dei segni di un’arte ecologica che celebra il nostro reincanto per la natura.

    α-CROMACTIVE di Migliore+Servetto
    Grattacielo Intesa Sanpaolo, corso Inghilterra 3

    L’installazione luminosa site specific, realizzata da Migliore+Servetto per il grattacielo Intesa Sanpaolo, è un’opera dinamica, un’onda di colore sensibile ai mutamenti della luce.

    SINTESI ‘59 di Armando Testa
    Piazza XVIII Dicembre (Stazione di Porta Susa)

    Una sfera e una mezza sfera di acciaio nero, di circa 5 metri di altezza, ricordano a Torino l’estro e lo stile di Armando Testa, uno dei più grandi creativi italiani della cultura visiva contemporanea, ideatori di simboli entrati a far parte dell’immaginario collettivo.

    LUCE IN CATTEDRA di Polito in Light – team studentesco
    Castello del Valentino, Corte d’Onore, viale Pier Andrea Mattioli 39

    Tecnologia ed espressione artistica si uniscono per focalizzare l’attenzione sul tema dell’uso della luce nel contesto urbano. Progettata con il LAMSA Laboratorio di Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali del Politecnico di Torino. A cura di IREN SPA.

    MONUMENTO 1706 di Luigi Nervo
    Incrocio tra le vie Pianezza e Foglizzo

    Scultura-monumento in acciaio inox realizzata nel 2006 per celebrare i trecento anni dall’assedio di Torino e che riporta la data di questo evento storico (1706). Nervo definì il progetto ‘Un vibrare di forme che si manifesta come materia in formazione. Materia che scaturisce e germoglia dalle crepe della terra diventa prima numero e poi cifra-simbolo capace di evocare e raccontare nella sequenza: materia-cifra- storia’.

    ANATOMIA UMANA di Salvatore Astore
    Corso Galileo Ferraris, Mastio della Cittadella, fronte via Cernaia

    Scultura monumento di Salvatore Astore a carattere permanente in acciaio inox, alta più di cinque metri, realizzata per celebrare il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci. Costituita da due corpi verticali percorsi in superficie da saldature ben evidenti e caratterizzati da due ampi fori sagomati a forma di calotta cranica, l’opera Anatomia Umana dialoga armonicamente con l’ambiente circostante valorizzando le diverse prospettive urbane. Donazione della Galleria Mazzoleni alla Città di Torino.

    L’ALBERO ORIZZONTALE DI PIAZZA MONTALE
    Piazza Montale – da dicembre 2022

    Allestimento luminoso partecipato realizzato dal Tavolo Vallette, in collaborazione con la Casa di Quartiere, le Officine Caos della Circoscrizione 5 e IREN.

    FLAMMARION di Oliviero Rinaldi
    Italgas, largo Regio Parco e corso Palermo

    Nella sua collocazione diffusa sul territorio urbano, Flammarion si ispira al concetto delle costellazioni quali insiemi di corpi celesti distribuiti nello spazio con uno schema geometrico riconoscibile, studiate e divulgate a fine Ottocento dall’astronomo Camille Flammarion.

    LE SCULTURE DI LUCE ALLA VENARIA REALE di Marinella Senatore
    Reggia e Città di Venaria
    Dal 4 novembre 2022 al 26 febbraio 2023

    Assembly, la scultura di luce di Marinella Senatore è allestita a Venaria Reale grazie al sostegno del PAC 2021, il Piano per l’Arte Contemporanea della Direzione Generale Creatività del Ministero della Cultura, con il quale il Consorzio delle Residenze Reali
    Sabaude l’ha potuta acquisire. Con la collaborazione della Città di Venaria Reale, nell’ambito della mostra Marinella Senatore, la stessa opera sarà esposta dal 4 novembre 2022 al 26 febbraio 2023 nella piazza dell’Annunziata di Venaria.

    Assembly si ispira alle tradizionali strutture architettoniche illuminate che, a partire dal XV secolo, venivano utilizzare nelle celebrazioni pubbliche all’aperto nel Sud Italia e che Marinella Senatore rende ‘spazi relazionali’ attraverso l’inserimento di citazioni e motti di empowerment ed emancipazione.

    Nell’Anticamera dei Valletti a piedi al Piano nobile della Reggia, saranno presentate sei più piccole sculture di luce site-specific. Nella pratica della Senatore il tema della luce è componente fondamentale, si tratta infatti di uno dei linguaggi privilegiati dall’artista. La luce, elettrica e ottica, materiale e metaforica, diventa mezzo di narrazione e creazione poetica, oltre che di resistenza e coesione. Come spiega l’artista, ‘le sculture di luce sono generatori di energia che, sotto forma di fasci luminosi, si propaga attraverso lo spazio, cambiandolo e modificandone le strutture così come gli individui presenti in esso.’

    PROGETTI INTERNAZIONALI – LE LUCI IN ALTRE CITTÀ

    PRESTITO ALLA CITTA’ DE L’AVANA (Cuba)
    16 costellazioni del Planetario \ CARMELO GIAMMELLO

    Le costellazioni date in prestito dal 2019 – rinnovato sino al 2032 – fanno parte di un precedente allestimento dell’opera Planetario di Carmelo Giammello, restaurato per l’occasione grazie a una sponsorizzazione tecnica di IREN S.p.A.

    PROGETTO EUROPEO – ‘LIGHT ART IN PUBLIC SPACES / LAIPS’

    La rete mondiale LUCI, di cui Torino è co-fondatrice e parte attiva, in partenariato con le Città di Torino, Lyon (F) e Oulu (FI) ha ottenuto il finanziamento dall’Unione Europea con il bando Creative Europe per il progetto LAIPS, che si svolge nel periodo 2021-2023. Questo progetto mira a rafforzare le capacità delle città nel campo delle installazioni permanenti di arte luminosa negli spazi pubblici attraverso lo scambio delle migliori pratiche, la promozione della cooperazione transnazionale e l’utilizzo di strumenti digitali innovativi.
    I partner lavoreranno all’interno del Light & Art Lab, una piattaforma per visitare le reciproche installazioni e scambiarsi informazioni su pratiche di luce e arte e rafforzare le capacità operative degli operatori creativi locali, inclusi funzionari della città, personale tecnico e artisti. Per promuovere e rendere maggiormente accessibile a un pubblico più ampio le opere d’arte luminosa permanenti presenti nelle diverse città partner, è prevista la creazione di una nuova App Light & Art per smartphone, che sarà presentata nell’evento di chiusura che si realizzerà a Torino nel 2023. www.luciassociation.org

    LUCI D’ARTISTA CITY TOUR

    Le installazioni della 25ª edizione di Luci d’Artista, potranno essere ammirate dall’alto durante un tour di un’ora con il bus panoramico City Sightseeing® Torino. Le storie delle opere saranno raccontate da una guida turistica in lingua italiana, inglese e francese. Quando: sabato 5, 12, 19 e 26 novembre 2022 e ogni sabato e domenica dal 3 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023 + i giorni 8 e 9 dicembre 2022 e 6 gennaio 2023. Partenza alle ore 17.30 (piazza Castello/via Po); il 10 e 31 dicembre 2022 e il 7 gennaio 2023 il tour sarà disponibile anche alle ore 19.00.
    Tariffa: intero € 18,00, ridotto (5-15 anni) € 9,00, bambini under 5 free
    Informazioni e prenotazioni: www.city-sightseeing.it/it/tour-luci-dartista/
    infotorino@city-sightseeing.it – Tel: +39 011 19464500

    facebook: lucidartistatorinoofficial
    instagram: lucidartistatorinoofficial
    hashtag:#lucidartistatorino #contemporaryArt #ContemporaryArtTorino
    #ContemporaryArtTorinoPiemonte #ArtLight #lucidiTorino #TurinLights

    RESTAURI E NUOVE COLLOCAZIONI
    Per la XXV edizione alcune Luci d’Artista ritroveranno l’antico splendore

    Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn, grazie al contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino si accende come di consueto sul Monte dei Cappuccini. Anche durante l’accensione continuano importanti lavori di restauro delle parti meccaniche e illuminanti per riportarla – poco prima di Natale – all’integrità originale con gli oltre 70 corpi illuminanti accesi, come non la si vedeva dai primi anni della sua installazione, che risale al 1999.

    Per riportare allo stato originale Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio è in corso un importante intervento di smontaggio e restauro meccanico e artistico di tutte le sue parti.
    L’artista segue personalmente alcune delle fasi di questo delicato intervento. L’opera tornerà attiva sul laghetto di Italia ’61 a partire dall’8 dicembre.

    L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini, oggetto di manutenzione straordinaria tramite la sostituzione di parte dei corpi illuminanti, si accende nella Galleria Umberto I in attesa del restauro completo, previsto per la prossima edizione.

    Tutti i neon di Noi di Luigi Stoisa, in accordo con l’artista, sono stati sostituiti con tubo led a basso consumo energetico.

    Tappeto volante di Daniel Buren è la grande assente di questa edizione. Si sta procedendo alla sostituzione di parti elettriche e meccaniche e al rinnovo delle lanterne cubiche, per riportarla il prossimo anno in piazza Palazzo di Città con la sua originale magnificenza.

    E per rinnovarne la visibilità si è scelto di dare una nuova collocazione a:

    Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano. Seguendo il suggerimento dell’artista, la proiezione dei disegni si avvicina a Palazzo Carignano, conferendo all’opera una nuova presentazione e valorizzandone la piazza.

    Torna dopo 6 anni in Galleria Subalpina Ancora una volta di Valerio Berruti. L’opera, precedentemente esposta in Via Monferrato, ritrova la storica collocazione scelta dall’artista.

    L’amore non fa rumore di Luca Pannoli si sposta ai Murazzi del Po. Dal 1998 l’opera ha portato il suo messaggio in molte circoscrizioni, e dopo 3 anni in piazza Eugenio Montale viene presentata oggi in corso Cairoli come ideale ingresso ai Murazzi, luogo di frequentazione rinnovato e riaperto al pubblico.

    My Noon del tedesco Tobias Rehberger ritorna 10 anni dopo a illuminare Piazza Bodoni.

  • Masche, incantesimi e foliage

    30 ottobre – 1 novembre

          Halloween al Castello di Miradolo con le attività per famiglie

     

     

    Dalla caccia alle Masche alla passeggiata in notturna nel parco, al laboratorio in maschera sul foliage: si festeggia Halloween in famiglia al Castello di Miradolo, da domenica 30 ottobre a martedì 1 novembre.

    Si parte il 30 ottobre con un tuffo nel folklore piemontese alla scoperta delle Masche. Nella giornata più terribile dell’anno, bimbi e genitori si inoltrano nel Parco del Castello alla scoperta di figure misteriose, incantesimi e contro incantesimi, costruendo il proprio “Libro del comando”. Lunedì 31 sono in programma uno spettacolo diffuso nel parco con l’associazione Pirilampo Scuola di Circo e la passeggiata in notturna. Martedì 1 novembre con la passeggiata guidata “La Magia del Foliage” si scoprono gli alberi centenari del parco e i ritmi biologici delle piante osservando i cambiamenti che sopraggiungono nel giardino con l’avvento dei primi freddi e la preparazione al lungo inverno. Avvolti dai caldi colori autunnali si può partecipare a una divertente attività all’aperto, seguita una golosa merenda a tema in maschera (facoltativa).

     

    CALENDARIO:

    Domenica 30 ottobre, ore 11 e ore 15

    Attività per famiglie: Masche, incantesimi e contro incantesimi

    Età consigliata: dai 6 anni.

    Costo: 8 euro a bambino. I genitori pagano l’ingresso al Parco: 5 euro a persona (gratuito per i possessori di Abbonamento Musei).  

    Lunedì 31 ottobre, ore 16

    Attività per famiglie: Sofia e gli abitanti misteriosi del Castello

    Età consigliata: dai 5 anni.

    Costo: ingresso al Parco (5 euro a persona, gratuito per i possessori di Abbonamento Musei).

    In collaborazione con l’Associazione Pirilampo Scuola di Circo.

    Domenica 30 e lunedì 31 ottobre

    Masche e castagne

    Ritrovo alle ore 11 al Castello di Miradolo per l’attività “Masche, incantesimi e contro incantesimi”.

    Età consigliata: dai 6 anni.

    Pranzo libero e trasferimento autonomo al Villaggio Turistico Camping Gofree di Pragelato per una divertente merenda in maschera a base di prodotti del territorio; passeggiata in notturna e pernottamento. Costi del pacchetto in via di definizione.

    Martedì 1 novembre, ore 15

    Passeggiata guidata: La magia del foliage

    A cura di E. Durand, naturalista e guida escursionistica ambientale.

    Costo: 6 euro + ingresso al Parco (5 euro a persona, gratuito per i possessori di Abbonamento Musei).  

    Ore 15

    Attività per famiglie e merenda in maschera per la Festa di Halloween

    Età consigliata: 2/5 anni.

    Costo: 5 euro a bambino attività + merenda a tema.

    Per i genitori: ingresso al parco 5 euro a persona (gratuito per gli Abbonati Musei).

     

    Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

    Prenotazione consigliata: prenotazioni@fondazionecosso.it

    Tel: 0121 502761

    Sito Web: www.fondazionecosso.com

  • Domenica 30 ottobre dalle ore 15.30, Lunedì 31 ottobre dalle ore 20
    HALLOWEEN alla CASA del TEATRO

    Animazioni con ragnatele viventi, dolcetto o scherzetto con la strega giocoliera e photo-set durante l’accoglienza del pubblico nel foyer per un pomeriggio di paura e divertimento indimenticabile!

    STRIZZACERVELLI: VISITA GRATUITA DAL DOTT. MATTARELLI!
    Artemakia
    Di e con Milo Scotton
    Capita che anche i migliori si affatichino… e così accade che anche i nostri amati mostri di Halloween abbiano bisogno di un po’ di relax e conforto. Il dottor Mattarelli saprà aiutarli a trovare la vena giusta per un Halloween di risate e acrobazie!

                                                                                                                                                                                                                     Per tutti!

    Tornano le fiabe di FILA A NANNA!

    A partire dal mese di novembre, ogni lunedì e giovedì, una nuova fiaba della buonanotte letta e interpretata dai nostri attori.
    Un tuffo nella fantasia con un unico requisito: la storia va ascoltata con la testa sul cuscino.
  • John Constable. Paesaggi dell’anima

    Dal 25 Ottobre 2022 al 05 Febbraio 2023

    VENARIA REALE | TORINO

    Dopo la grande mostra Una infinita bellezza. Il paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea (conclusa a febbraio del 2022), la Reggia di Venaria, complesso monumentale alle porte di Torino, prosegue l’indagine avviata nel 2021 sul tema del paesaggio allargando lo sguardo in ambito europeo e propone per la prima volta in Italia una mostra monografica dedicata al celebre artista inglese John Constable (1776-1837), massimo esponente della pittura romantica inglese insieme a Joseph M. William Turner.
    L’esposizione racconta e ripercorre cronologicamente tutta la vicenda artistica del celebre pittore attraverso le opere della Tate UK ed è organizzata in collaborazione con questa prestigiosa istituzione, nell’ambito dell’accordo quadro siglato lo scorso anno con Fondazione Torino Musei – GAM Galleria d’Arte Moderna di Torino.
    Il percorso espositivo è costituito da oltre cinquanta opere, che vanno dagli schizzi e dai dipinti di piccole dimensioni realizzati en plein air, in modo precocemente impressionista, per arrivare ai più importanti e vasti paesaggi romantici, quali la celebre veduta di Stratford Mill, raffiguranti luoghi nelle immediate vicinanze del villaggio natio dell’artista, Dedham Vale, nella contea del Suffolk.Luoghi d’affezione, sentimentalmente importantissimi per questo grande pittore che – a differenza dell’altrettanto celebre Turner, grande viaggiatore – non si allontana mai dall’amata Inghilterra e raffigura la Natura in chiave “pittoresca”, per usare la nota terminologia dell’Estetica del filosofo Immanuel Kant. Distinguendosi così da Turner – pittore del “Sublime”, ovvero di una Natura che affascina ma incute anche timore e persino terrore nell’Uomo, come una tempesta di mare, o una tormenta di neve – Constable raffigura una Natura accogliente, rassicurante, nella quale ci si può rilassare sereni.Mentre Turner viaggiava incessantemente dalla Gran Bretagna nell’Europa continentale, Constable concentrò la sua pittura su luoghi strettamente associati alla sua vita e alla sua famiglia. Le sue immagini presentano la campagna ridente e rigogliosa del Suffolk, dove è nato e cresciuto, e anche le splendide cittadine di Salisbury, Hampstead e Brighton che frequenta in compagnia della famiglia e degli amici. Luoghi emblematici per la storia dei suoi “affetti”, come scrisse il suo principale biografo Charles Robert Leslie.
    In mostra troviamo anche opere di artisti coevi di Constable, in alcuni “casi concorrenti”, come Turner, John Linnell, Benjamin West e altri, il cui lavoro s’intreccia e confronta con quello di Constable.

    La Tate possiede la più importante collezione del mondo di opere di Constable. La mostra abbraccia l’intero arco cronologico della sua produzione e comprende paesaggi, disegni, acquerelli, incisioni e ritratti. Dopo questa tappa alla Reggia di Venaria, le opere torneranno nel Regno Unito alla Tate e per lungo tempo non saranno più visibili fuori dall’Inghilterra.   Il progetto di allestimento della mostra, a cura di Studio Fludd, interpreta il tema della contemplazione del paesaggio in chiave minimalista e atmosferica. All’interno del percorso l’uso del colore si sviluppa per assonanze e contrasti, ricercando un equilibrio tra tonalità ricche e ariose, ricombinate e rivelate da accostamenti inediti. Le opere di Constable hanno ispirato una ricerca di atmosfere cangianti: nelle stanze, nubi semitrasparenti dialogano con l’opaca morbidezza delle superfici dipinte.

    La qualità della resa cromatica è stata supportata da Rezina, marchio torinese di riferimento nel campo delle finiture, che per questo progetto ha selezionato come partner internazionale il brand Little Greene, azienda d’eccellenza della tradizione artigianale inglese che collabora con il National Trust, ente di tutela del patrimonio storico artistico del Regno Unito.

    LE SEZIONI TEMATICHE

    John Constable nacque nel 1776 nel villaggio di East Bergholt, nella Contea del Suffolk, in quella parte sud-orientale dell’Inghilterra nota come East-Anglia. Nei pressi di East Bergholt, a Flatford, il padre possedeva un mulino e sperava che, dopo la sua morte, il figlio avrebbe continuato la redditizia attività di mugnaio. Tuttavia John desiderava diventare un artista e nel 1799 il padre gli concesse di frequentare la Royal Academy of Fine Arts di Londra.
    Sebbene fosse molto abile nel disegno anatomico, la crescita di Constable come artista fu lenta. Volendo affermarsi nella pittura di paesaggio, incontrò molte difficoltà nel seguire questa scelta. Tra la fine del 1700 e l’inizio dell’1800 prevaleva infatti la rappresentazione del paesaggio “ideale” o “istoriato”, seguendo il modello di grandi maestri francesi come Claude Lorrain e Nicholas Poussin. A differenza di loro, Constable amava dipingere il paesaggio che lo circondava, in particolare quello della sua amata cittadina natale, in modo diretto e il più possibile “veritiero”: idea rivoluzionaria per l’epoca.
    Benché avesse esposto per la prima volta i suoi paesaggi alla Royal Academy già nel 1802, Constable dovette attendere fino al 1819 per diventarne membro “associato” e divenne Accademico a pieno titolo solo nel 1829.
    Nel 1816 sposò il suo primo grande amore, Mary Bicknell, ed ebbero sette bambini. Si stabilirono nel quartiere londinese di Bloomsbury nel 1817. Da quel momento in poi, non trascorrendo più molto tempo nel Suffolk, Constable iniziò a dipingere i suoi paesaggi in studio, affidandosi alla memoria.
    Cominciò anche a dipingere i nuovi luoghi che via via frequentava e che avevano un legame con la sua famiglia. Infatti quando la moglie si ammalò di tubercolosi, nel 1819 Constable si trasferì con la famiglia a Hampstead, in campagna a nord di Londra per trovare un’aria più salubre.

    Nel 1824 incominciò ad andare al mare a Brighton, sulla Manica, con la speranza che il clima marino più mite potesse contribuire alla guarigione dell’amatissima moglie. Mary invece morì di lì a poco, nel 1828, a soli quarant’anni. Una perdita per lui dolorosissima.

    • SUFFOLK

    I dintorni di East Bergholt e di Flatford, dove Constable era cresciuto, sono stati per tutta la sua vita i luoghi dei più bei ricordi d’infanzia. Nel 1821, ricordando i paesaggi del Suffolk in una lettera al suo grande amico, l’Arcidiacono John Fisher, dichiarò: «La pittura è solo un altro modo di esprimere un sentimento. Collego la mia infanzia spensierata a tutto ciò che circonda le rive del fiume Stour. Esse hanno fatto di me un pittore e ne sono grato».
    Il Suffolk era una regione agricola, non tenuta in grande considerazione dagli artisti dei primi anni del XIX secolo. Thomas Gainsborough (1727-1788), artista apprezzato da Constable, aveva in precedenza dipinto lo stesso territorio. Panorami intravisti attraverso il bosco o scorci lungo i sentieri di campagna.
    Il sentiero denominato “Fen Lane”, che Constable era solito percorrere ogni giorno per andare a scuola a Dedham, divenne il soggetto di un suo dipinto del 1817 mai terminato. Ritornò sullo stesso soggetto nel 1826, dipingendone una versione più grande, The cornfield (Il campo di grano), che inviò alla Royal Academy quello stesso anno e che oggi è uno dei suoi dipinti più famosi conservato alla National Gallery di Londra. Constable amava dipingere anche la sua casa a East Bergholt e il panorama che ammirava dalla casa di suo padre.

    • DIPINGERE LA NATURA
    Nel 1802 Constable iniziò a dipingere per la prima volta en plein air con la tecnica ad olio, pratica che divenne suo tratto distintivo tra 1809 e 1829. In precedenza utilizzata dagli artisti europei del Seicento principalmente come pratica formativa, per Constable la pittura all’aperto era invece qualcosa di più importante, un modo per catturare l’essenza della Natura, che definì «la sorgente da dove tutto deve nascere».La maggior parte dei suoi bozzetti ad olio che ritraggono la natura vennero realizzati su tele di piccole dimensioni e raffigurano principalmente il paesaggio nei pressi del Mulino di Flatford o poco più lontano. Tuttavia, specialmente all’inizio della sua carriera, Constable realizzò anche opere en plein air di formato più grande. Nel 1809 dipinse la tela di media dimensione Malvern Hall nell’arco di una sola giornata.
    Tra il 1814 e il 1817, dipinse opere più grandi, quasi interamente all’aria aperta. Un esempio è Fen Lane, East Bergholt, 1817, che presenta uno sfondo non finito, probabilmente da terminare una volta tornato a Londra. In questo periodo Constable sviluppò infatti l’idea di dipingere nel suo studio grandi tele, denominate “sei piedi”, attingendo alla sola memoria.
    Anche J.M.W. Turner (1775 – 1851) dipinse bozzetti a olio lungo le rive del Tamigi, nella zona occidentale di Londra, nel 1805 e piccoli schizzi a Devon nel 1813. Tuttavia, a differenza di Constable, Turner non cercò mai di dipingere quadri più elaborati all’aperto.
    • LE PRIME INFLUENZE E I PITTORI CONTEMPORANEI
    Quando Constable arrivò a Londra nel 1799 per studiare pittura aveva già avuto alcuni contatti con il mondo artistico e ben presto se ne creò di nuovi. Frequentò Sir George Beaumont (1753 – 1827), un importante collezionista e pittore dilettante, del quale era solito visitare la raccolta di dipinti di Grandi Maestri per ricopiare composizioni paesaggistiche, come nel caso di quelle di Alexander Cozens (1717-1786).
    Quando andò a studiare alla Royal Academy conobbe il pittore statunitense Benjamin West (1738-1820), la cui lezione, secondo la quale «luci e ombre non sono mai immobili», gli sarebbe tornata utile per tutto il resto della vita. Come altri artisti britannici  dell’epoca, quali John Linnell e Cornelius Varley, anche Constable ricorse talvolta alla tecnica dell’acquerello per catturare gli  effetti della luce in rapido cambiamento.
    Il famoso pittore paesaggistico coevo di Constable, J.M.W. Turner, eccelleva nella tecnica dell’acquerello e se ne servì per tutta  la vita. Viaggiò per il continente europeo alla ricerca di soggetti “pittoreschi” che potessero poi essere riprodotti in incisioni e venduti ai collezionisti interessati alle opere paesaggistiche di antiquariato. Constable preferiva invece usare abitualmente l’olio anziché l’acquerello e non viaggiò mai al di fuori della Gran Bretagna.
    • VIA DALLA CITTÀ: LA CAMPAGNA DI HAMPSTEAD E LA MALATTIA DELLA MOGLIE
    Nel luglio del 1819 Constable prese un alloggio per la sua famiglia a Hampstead, in campagna, affinché la moglie malata potesse beneficiare dell’aria più pulita. La famiglia sarebbe ritornata a Hampstead più volte nelle estati successive, trasferendosi lì in maniera più stabile nel 1827 quando Constable affittò una casa a Well Walk. Hampstead a quell’epoca era ancora un villaggio, situato su un altopiano a pochi chilometri a nord di Londra, con la quale era collegato attraverso un servizio di carrozze. Sperava così di poter «unire la vita di città con quella di campagna».
    Constable fu subito attratto dal dipingere i sentieri, gli alberi e gli angoli nascosti del villaggio di Hampstead. Apprezzava la brughiera aperta con i suoi sinuosi sentieri, specchi d’acqua, gli operai impegnati a estrarre la ghiaia e i suoi cieli dinamici e burrascosi. Fu a Hampstead che l’artista dipinse i suoi famosi studi del cielo realizzati a olio. Molti di questi presentano annotazioni dettagliate sulle condizioni climatiche al momento della loro realizzazione. In Cloud Study (Studio di nuvole), 1822, è stato annotato: «27 ago, 11 in punto. Mezzogiorno Guardando a ovest Grandi nuvole argentee Vento leggero a sud ovest». È straordinaria l’accuratezza della rappresentazione e l’elevata espressività.
     
    • IL MARE DI BRIGHTON E LA CATTEDRALE DI SALISBURY
    Tra il 1824 e il 1828 Constable soggiornò prolungatamente a Brighton, sulla costa sud dell’Inghilterra. I medici avevano consigliato l’aria del mare per curare la tubercolosi della moglie Mary. In quelle occasioni Constable andava alla ricerca di spiagge isolate o angoli meno popolati sulle colline di Downs. Decise però di dipingere una parte affollata della spiaggia di Brighton per uno dei suoi dipinti più grandi e ambiziosi, The Chain Pier, Brighton, esposto presso la Royal Academy nel 1827. Turisti vestiti alla moda si mescolano ai tradizionali pescatori sotto un cielo tempestoso.
    Se i soggiorni di Constable a Brighton erano dovuti a obblighi familiari, il suo legame con Salisbury si sviluppò invece per la stretta amicizia con due alti prelati anglicani della Cattedrale del posto: il Vescovo John Fisher e suo nipote, l’Arcidiacono John Fisher. Soggiornò spesso presso la casa chiamata Leydenhall, nel Cathedral Close, dove, da una delle finestre, dipingeva i cieli che si affacciavano sul crinale di Harnham. Fu sempre lì nel 1829, l’anno successivo alla morte di Mary, che l’Arcidiacono Fisher incoraggiò l’artista a immergersi nel lavoro per distrarsi dal dolore e a dipingere un’ampia veduta della Cattedrale.
    Salisbury Cathedral from the Meadows (La Cattedrale di Salisbury vista dai campi), 1831, è oggi uno dei dipinti più famosi di Constable.  
    • GLI ULTIMI ANNI DI VITA
    All’inizio del 1829, Constable ricevette il prestigioso riconoscimento a lungo agognato di Accademico della Royal Academy. Era ora libero di dipingere senza doversi preoccupare della reazione dei critici.
    Rimasto vedovo e in condizioni di salute precarie, iniziò a pensare alla sua eredità. Progettò una serie di stampe, English Landscape (Paesaggio inglese), 1830-32, riproduzioni dei suoi lavori che meglio dimostravano il “Chiaroscuro della Natura” o le luci e le ombre, che descrive come «potenti organi di espressione».
    La principale preoccupazione negli ultimi anni rimase però quella della pittura a olio. Nel 1832 riuscì a terminare la grande tela, The Opening of Waterloo Bridge (L’apertura del Ponte di Waterloo), che rende omaggio alle scene sul Tamigi dipinte nel XVIII secolo da Canaletto. Il dipinto fu la causa di una famosa disputa con Turner quando venne esposto alla Royal Academy di Londra quello stesso anno. Da allora Constable ritornò spesso a lavorare su vecchi soggetti, includendo caratteristiche immaginifiche di un paesaggio “pittoresco”. L’aggiunta dell’arcobaleno divenne il suo tema preferito. Ciò che hanno in comune tutte le ultime opere è la qualità altamente espressiva delle pennellate.
    Constable morì improvvisamente a Bloomsbury nel marzo del 1837 e fu sepolto accanto a sua moglie Mary nel cimitero della chiesa di St John a Hampstead. Un giornalista nel necrologio commentò «che immensa perdita per l’Academy e per il pubblico; tutte le sue opere, adesso che se ne è andato, riceveranno una grandissima stima». E così fu.
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    VENARIA REALE | TORINO

    LUOGOReggia di Venaria Reale

    INDIRIZZO: Piazza della Repubblica 4

    COSTO DEL BIGLIETTO

    • Intero: 12 euro
    • Ridotto: 10 euro | Gruppi di min. 12, max. 25 persone Ridotto ragazzi: 6 euro | Under 21 (ragazzi dai 6 ai 20 anni) e universitari under 26
    • Scuole: 3 euro | Classi min. di 12, max 25 studenti; gratuito per 1 accompagnatore ogni 12 studenti
    • Gratuito: Minori di 6 anni
    SITO UFFICIALE: http://lavenaria.it
  • Evoluzioni sonore

    Il public program della mostra Buddha10

    a cura di Chiara Lee & freddie Murphy

    In occasione della mostra Buddha10 Chiara Lee & freddie Murphy propongono una serie di appuntamenti che proseguono fino all’estate: non semplici concerti, ma piuttosto un rito sonoro collettivo itinerante, officiato da artisti provenienti dal continente asiatico e dalla relativa diaspora. In una continua tensione tra reinterpretazione e sperimentazione, le opere degli artisti selezionati abbracciano concetti tipici della tradizione asiatica come il dialogo tra vuoto e pienezza, la ripetizione come trasformazione, ma anche tematiche contemporanee quali decolonizzazione, fluidità di genere, background intersezionali e futurismo distopico. Coniugando presente e passato, senza perdere una spiccata spinta verso un futuro di cui poter ridefinire visione e potenzialità, gli artisti diventano eco e testimonianza delle tante unicità del continente asiatico dal punto di vista della cultura, delle tradizioni e dei generi, facendosi intermediari e interpreti di contaminazioni e influenze a livello globale.

    APPUNTAMENTI:

    martedì 8 novembre ore 18.30 | ZHUO MENGTING
    “A score of emptiness”: una partitura sonora site specific per acqua, oggetti amplificati e feedback, che esplora ciò che è là fuori e ciò che non può essere visto.

    martedì 22 novembre ore 18.30 | TADLEEH
    “The Flock We Belong”: performance esclusiva per il MAO sul senso di appartenenza. Pattern di batteria tribali, elettronica contorta e vocalizzazioni melodiche intime e viscerali.

    giovedì 1 dicembre ore 18.30 | PARK JIHA
    Minimalismo, musica tradizionale coreana, spiritualità e improvvisazione si incontrano in un affascinante linguaggio avanguardistico.

    martedì 24 gennaio ore 18.30 | DIASPORAS NOW: RIEKO WHITFIELD + MICAELA TOBIN (WHITE BOY SCREAM)
    Conversazioni e narrazioni alternative su identità migranti, background intersezionali, decolonizzazione, self-empowerment, cura e supporto reciproco.

    mercoledì 25 gennaio ore 18.30 | CHINABOT: JPN KASAI & NEO GEODESIA
    Una serata con Chinabot, collettivo che vuole cambiare la discussione sulla musica asiatica. Canti Khmer, samples di karaoke, musica popolare giapponese, juke e batteria metal.

    mercoledì 15 febbraio ore 18.30 | SAINKHO NAMTCHYLAK
    Canto difonico e ricerca artistica tra folklore siberiano e tradizione sciamanica.

    mercoledì 1 marzo ore 18.30 | LIEW NIYOMKARN
    Paesaggi sonori ambient, dolci melodie folk e pattern d’avanguardia.

    martedì 21 marzo ore 18.30 | ANA ROXANNE
    Ispirazioni ambient, jazz, hindustani, corali ed elettroniche fuse in una magica esperienza extracorporea che riflette sulla fluidità di genere.

    giovedì 6 aprile ore 18.30 | SALAMANDA
    Dub, house lo-fi, rullanti reggaeton, ritmi dembow, ambient e sintesi vocale in un avvolgente bozzolo di toni armoniosi.

    giovedì 27 aprile ore 18.30 | PHEW
    Voci sussurrate e sintetizzatori sommersi per la musica fuori dal tempo di una leggendaria figura dell’avanguardia giapponese.

    Prenotazione obbligatoria a eventiMAO@fondazionetorinomusei.it
    Costo: 
    15 € intero | 10 € ridotto studenti

    Tutte le informazioni

     

           t – space x MAO

    Il MAO ha recentemente inaugurato una nuova fase, #MAOTempoPresente, che segna l’apertura del Museo ad attività artistiche e creative attraverso un articolato programma di residenze in ambito artistico e curatoriale durante le quali performer, artisti, curatori e studiosi verranno chiamati ad abitare le collezioni e gli spazi espositivi, performando e “mettendo in scena” il Museo.

    Il nuovo progetto trova collocazione nel rinnovato t-space e nasce da una collaborazione con l’omonimo spazio creato a Milano da Giulia Spreafico e Wu Rui nel 2016. Concepito come spazio d’arte indipendente e come luogo capace di rendere sostenibile l’attività artistica, negli anni il t-space milanese si è evoluto, trasformandosi in uno spazio progettuale e di confronto capace di favorire l’incontro e lo scambio culturale fra fondatori, artisti e pubblico.

    All’interno di questo luogo la dimensione conviviale ha sempre avuto un ruolo fondamentale e, nei desideri dei fondatori, i momenti di condivisione hanno sempre rappresentato una parte irrinunciabile del progetto: un tè sorseggiato insieme (la T del nome gioca proprio con l’assonanza con la parola inglese tea!) può infatti diventare pausa creativa e occasione di conoscenza.

    Per questa ragione anche il t-space del MAO, concepito soprattutto come studio aperto al pubblico e luogo creativo, non rinuncia all’aspetto conviviale: i visitatori potranno accedere allo spazio per prendersi un momento di pausa, bere un tè, incontrare artisti e performer, partecipare agli eventi in programma.

    Il primo appuntamento:

    26 ottobre ore 18.30
    “Il fervore” | Warshadfilm (Tiziano Doria e Samira Guadagnuolo)
    Installazione e live performance

    Scopri il calendario completo degli eventi t-space x MAO 2022/23

  • FOCUS ON FUTURE

    14 FOTOGRAFI PER L’AGENDA ONU 2030

    Musei Reali, Sale Chiablese
    21 ottobre 2022 – 19 febbraio 2023

    Il lungo monitoraggio del lento e inesorabile scioglimento dei ghiacci al Circolo Polare Artico. L’impegno delle organizzazioni umanitarie per garantire un’istruzione regolare ai bambini dei campi profughi. La drammatica mancanza di risorse che mette in ginocchio l’Africa subsahariana. Ma anche ritratti di donne dalle carriere eccezionali che hanno contribuito a compiere un importante passo avanti nella parità di genere. Sono soltanto alcuni degli straordinari scatti di Focus on Future. 14 Fotografi per l’Agenda ONU 2030, la nuova mostra ideata da Enrica Pagella e prodotta dai Musei Reali di Torino, che sarà aperta al pubblico dal 21 ottobre 2022 al 19 febbraio 2023 nelle Sale Chiablese.

    L’esposizione, curata da Bruna Biamino, si inserisce tra i progetti che i Musei Reali dedicano agli obiettivi strategici di sviluppo sostenibile indicati nell’Agenda delle Nazioni Unite. Attraverso immagini dalla potenza narrativa unica, 14 fotografi professionisti propongono un inedito viaggio dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta, affrontando temi essenziali per il benessere, la sopravvivenza e il progresso dell’umanità quali la sconfitta della fame e della povertà, il pari accesso alla giustizia, il diritto alla salute, all’istruzione e al lavoro dignitoso, il raggiungimento della parità di genere, le azioni per combattere il cambiamento climatico.

    Alessandro Albert, Dario Bosio, Fabio Bucciarelli, Francesca Cirilli, Alessandro De Bellis, Pino Dell’Aquila, Nicole Depaoli, Luca Farinet, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Matteo Montenero, Vittorio Mortarotti, Enzo Obiso e Paolo Verzone documentano, narrano e testimoniano le condizioni di vita sulla terra, dalle scuole agli ospedali, dalle metropoli alle foreste, dalle accademie militari, alle carceri, alle scuole, dai profughi siriani a quelli ucraini, con una panoramica ampia che spazia dall’Iraq alla Polonia, dalle Svalbard all’Amazzonia. Fotografie della prima ondata di Covid, di scuole femminili in Iraq, di paesaggi artici, di lavoratori in Mozambico e a Foggia, di carestie in Sudan tracciano la condizione di un’umanità ancora lontana dal raggiungimento dei suoi diritti fondamentali e disegnano un itinerario visivo sulle emergenze globali.

    Il percorso conta più di 200 fotografie e inizia con l’apertura su alcuni grandi paesaggi, dall’Artico al Vietnam, dal Messico al Mozambico, per poi inoltrarsi sempre più profondamente nei temi dell’Agenda ONU 2030, dove le immagini si intrecciano con i dati statistici che provengono da organizzazioni governative quali OMS, UNHCR, FAO, UNICEF e che amplificano il messaggio visivo sulle criticità che ancora affliggono le condizioni del pianeta e degli esseri viventi. L’allestimento trasforma le Sale Chiablese in uno spazio di testimonianza, di denuncia e di conoscenza, dove trovano espressione storie, luoghi e destini, a comporre un’antologia delle grandi sfide che stanno oggi di fronte all’umanità.

    “Ancora più che un programma, l’Agenda ONU 2030 è una visione, lo sfondo ideale su cui orientare il cammino verso il futuro – spiega la Direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella -. Le ricerche dei fotografi selezionati tracciano un disegno di testimonianze visive intorno alle sfide globali che ci attendono. Un messaggio che dalle Sale Chiablese si riverbera sul grande patrimonio dei Musei Reali, per interrogare i segni e le ragioni che nel passato ci aiutano a interpretare il presente, in un dialogo incessante tra mondi vicini e lontani, persone e destini, per guardare e interpretare, da Torino e dai suoi musei, il mondo che ci circonda e restituirne le voci nelle buone pratiche di studio, di gestione e di valorizzazione della nostra eredità culturale”.

    Tutte le opere appartengono a professionisti che si muovono tra linguaggi differenti: sono fotogiornalisti, artisti, fotografi di architettura, still life, ritratti. Tra loro ci sono vincitori di premi prestigiosi come il World Press Photo, con lavori esposti in gallerie e musei, e pubblicati su testate nazionali e internazionali quali The New York Times, National Geographic, Le Monde, El Pais e il Corriere della Sera. Altri sono giovani colleghi che si stanno affacciando alla professione, ma che hanno già ottenuto riconoscimenti importanti. Tutti sono però accomunati da una spiccata sensibilità verso i temi sociali e dalla profonda necessità di raccontare, come diceva il grande fotografo Edward Steichen, “il mondo all’uomo e l’uomo a sé stesso”.

     “Questo è lo spirito con cui abbiamo sviluppato la progettazione di Focus on Futureaggiunge la curatrice Bruna Biamino –, come un grande omaggio alle indimenticabili imprese fotografiche, inserendo però una variante che considero un importante valore aggiunto, ossia la selezione e la valorizzazione di grandi talenti che gravitano, o che hanno lavorato, o che sono nati nell’area di Torino. Tre generazioni di fotografi, alcuni dei quali già molto noti a livello nazionale e internazionale, che per la prima volta espongono insieme consegnando al pubblico della loro città una mostra ricca di maestria, di emozione, di impegno sociale, declinati con il tipico understatement cittadino”.

    Perché Torino? La città ha sempre coltivato uno spiccato interesse per la fotografia, che molte volte si è espresso a livello alto, come nel caso mostra The Family of Man di Steichen, curatore del Moma di New York, allestita nel 1955 a Palazzo Madama. La città ha altresì una vocazione profonda all’impegno nei confronti dei più deboli, basti pensare ai Santi Sociali e, per le sue ragioni di DNA industriale, esprime una capacità di lavoro, di approfondimento, di approccio critico tale da generare nel corso degli anni una qualità alta di fotogiornalismo, di fotografia artistica e di storytelling.

    Per amplificare il valore del progetto, sono in programma lectures in mostra con i fotografi, incontri con comunicatori scientifici organizzati dai Musei Reali in partnership con la Fondazione Santagata, percorsi tematici e visite speciali condotte da ricercatori ed esperti, oltre ad attività didattiche coordinate dai Servizi Educativi dei Musei Reali e da CoopCulture. Per le scuole è previsto anche un concorso di fotografia.

    Il calendario delle attività collaterali, in continuo aggiornamento, può essere consultato sulla pagina ufficiale della mostra: Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 – Musei Reali Torino.

    In occasione del Festival della Sostenibilità, questa sera, giovedì 20 ottobre, dalle 19 alle 23.30 (ultimo ingresso alle ore 22.45), la mostra è aperta in anteprima, con la possibilità di visitare anche il primo e il secondo piano di Palazzo Reale. Le attività didattiche e artistiche, l’intrattenimento e la sonorizzazione sono a cura di Club Silencio.

    Prenotazione obbligatoria con accredito: Una notte ai Musei Reali + Mostra “Focus on Future | Music, food & drink | Club Silencio

    ***

    Orario di apertura:

    Da martedì a domenica dalle 10 alle 19

    (ultimo ingresso ore 18)

    Biglietti:

    Intero: € 10,00

    Ridotto: € 2,00 (18-25 anni)

    Gratuito: gruppi scolastici con 2 accompagnatori, 1 accompagnatore per ogni gruppo di adulti; disabili non autosufficienti con 1 accompagnatore; under 18; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale; soci ICOM; possessori di Abbonamento Musei; possessori di Torino + Piemonte Card e Royal Card; dipendenti MiC muniti di tesserino; guide turistiche munite di tesserino.

    Biglietti integrati mostra Focus on Future + Musei Reali

    Integrato intero over 25 anni: € 20,00

    Integrato ridotto 18-25 anni: € 4,00

    I biglietti possono essere acquistati su Musei Reali di Torino | CoopCulture
    Prenotazioni: (oltre al costo del biglietto)
    € 15,00 per gruppi esterni
    € 10,00 per le scuole
    Le riduzioni non sono cumulabili.
    Attività didattiche:
    A cura di CoopCulture
    (tariffe biglietto escluse)
    Visita tematica alla mostra € 90
    Prenotazioni e informazioni al numero 011 19560449 o via e-mail: info.torino@coopculture.it
    Visite guidate:
    A cura di CoopCulture
    (tariffe biglietto escluse)
    Visita mostra scuole € 90
    Visita mostra gruppi € 130
    Prenotazioni e informazioni al numero 011 19560449 o via e-mail: info.torino@coopculture.it
    Aperture straordinarie festive
    Come da calendario dei Musei Reali
    Aperture serali con attività e visite guidate (dalle 19.30 alle 22.30)
    16 dicembre 2022
    17 febbraio 2023
    Il bookshop dei Musei Reali e della mostra si trova nelle Sale Chiablese, al termine del percorso di visita.

     

    Lectures, incontri e proposte educative

    LECTURES CON I FOTOGRAFI
    Sale Chiablese, ore 17-19

    Il programma propone tre incontri con alcuni dei fotografi protagonisti della mostra, che illustreranno la genesi e il significato dei loro lavori, e due Letture Portfolio, dove i partecipanti avranno la possibilità di presentare e di discutere i propri lavori con i fotografi e gli esperti che hanno curato l’esposizione.

    • Martedì 15 novembre 2022 – Antonio La Grotta con Bruna Biamino
    • Martedì 29 novembre 2022 – Dario Bosio, Francesca Cirilli, Vittorio Mortarotti
    • Mercoledì 14 dicembre 2022 – Lettura Portfolio Pino Dell’Aquila e Antonio La Grotta, con Bruna Biamino e Pierangelo Cavanna
    • Martedì 17 gennaio 2023 – Lettura Portfolio Alessandro Albert e Enzo Obiso, con Bruna Biamino
    • Martedì 24 gennaio 23 – Enzo Obiso e Bruna Biamino

    Le date delle lectures di Paolo Verzone, Fabio Bucciarelli e Luigi Gariglio saranno comunicate sul sito dei Musei Reali: Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 – Musei Reali Torino.

    Per partecipare alle Letture Portfolio, la prenotazione è obbligatoria all’indirizzo info.torino@coopculture.it (massimo 25 partecipanti per ogni data).

    Gli incontri e le Letture Portfolio sono compresi nel biglietto di ingresso alla mostra.

     

    LE SFIDE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE

    Musei Reali, ore 17.30 – 18.30
    Ingresso libero

     Alcuni dei temi cruciali dell’Agenda ONU 2030, ispiratori della mostra, sono il punto di partenza per approfondimenti culturali e scientifici:

    • Martedì 22 novembre 2022Sara Segantin, scrittrice e comunicatrice scientifica, Geo – Rai3.

    Educare a un clima di pace è la sfida più difficile e importante dei nostri tempi. Perché la cultura è l’informazione sono fondamentali nella lotta alla crisi climatica? Che relazione c’è tra le guerre e l’inquinamento? Durante l’incontro, si cercherà di disegnare una mappa con la quale orientarsi nel difficile labirinto climatico e sociale di oggi.       

    • Martedì 20 dicembre 2022Manuela Manera, linguista e autrice del volume La lingua che cambia.

    Con l’espressione linguaggio inclusivo si indica l’attenzione con cui viene costruita una comunicazione, così da evitare asimmetrie e stereotipi in riferimento alle persone. Come funziona il linguaggio inclusivo e perché è necessario oggi? Non c’è forse altro di più importante di cui occuparsi? A partire da questi interrogativi, l’incontro propone una riflessione sull’importanza delle scelte linguistiche per rafforzare una cultura del rispetto e della parità tra le persone.

    • Martedì 31 gennaio 2023Marco Tavani, Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

    “Da bambino avevo paura del cielo”: questa ammissione è il senso di una vita votata all’astrofisica. Il Principal Investigator della missione spaziale AGILE dell’Agenzia Spaziale Italiana e ricercatore con ampie esperienze internazionali, ci parlerà del cielo, il grande pieno dei saperi ancora da conoscere e interpretare: del cielo come porta di ingresso per la civiltà del prossimo futuro.

    FROM PRESENT TO THE FUTURE – INCONTRI IN MOSTRA

    Un sabato al mese, a partire da novembre, alle ore 16
    Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mr-to.edu@cultura.gov.it
    Attività gratuita compresa nel biglietto di ingresso
     

    Una visita commentata alla mostra condotta da professionisti, ricercatori, attivisti, testimoni che vivono nella loro quotidianità i temi e le problematiche proposte dall’esposizione. Attraverso la condivisione delle proprie esperienze, le guide ci aiuteranno a osservare con maggiore coinvolgimento e consapevolezza quello che i fotografi ci raccontano con le loro opere, andando oltre l’immagine, per riflettere insieme sulle possibili prospettive di cambiamento.

    Primo appuntamento sabato 19 novembre 2022: Il clima è cambiato – con Simona Barbarino e Luca Paro (ARPA Piemonte).

     

    PER LE SCUOLE – SGUARDI SUL FUTURO
    Visita guidata alla mostra con laboratorio didattico
    Ogni mercoledì mattina, dal 09/11/2022 al 19/02/2023, durata 120’
    Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mr-to.edu@cultura.gov.it

    Attività e ingresso gratuiti (diritto di prenotazione 10 euro a classe)

     
    La visita percorre alcune delle sale dedicate ai 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030, toccando temi essenziali per la sopravvivenza, il benessere e il progresso, quali la fame, la povertà, la parità di genere, il cambiamento climatico, la giustizia, il diritto alla salute, all’istruzione e al lavoro dignitoso. Nel laboratorio, un dibattito preliminare stimolerà la riflessione per lo sviluppo creativo di soluzioni sostenibili, che infine prenderanno forma in un progetto collettivo.

    PER LE SCUOLE – FOCUS ON OUR FUTURE
    Concorso di fotografia per le scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia
    Iscrizioni entro il 19/02/2023, consegna dei progetti entro il 30/04/2023

     

    Attraverso un racconto fotografico, le classi partecipanti potranno proporre l’interpretazione di uno o più temi tra quelli affrontati dalla mostra, aprendo uno spazio di confronto ed elaborazione collettiva sugli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.

    Promuovendo la fotografia come mezzo di espressione artistica e di documentazione, narrazione e comunicazione, il concorso è un invito a riflettere sul ruolo degli individui e delle istituzioni per il raggiungimento dei diversi obiettivi, partendo dall’osservazione della realtà e immaginandola nel suo futuro.

    Il progetto Focus on our Future si inserisce nelle iniziative a supporto dell’insegnamento dell’educazione civica. Per partecipare è necessario visitare la mostra e seguire un’attività di approfondimento, offerta dai Musei Reali, e successivamente inviare un racconto fotografico elaborato dalla classe. I lavori finalisti verranno esposti ai Musei Reali nella settimana della Festa dei Musei (15 – 21 maggio 2023): il racconto vincitore sarà decretato con il voto del pubblico del museo e del web.

     

     

  • MINIATURE RIVELATE

    Ciclo di conferenze
    dedicate ai manoscritti miniati e alle biblioteche tra Medioevo e Rinascimento
    in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi

    24 ottobre – 14 dicembre 2022

    Palazzo Madama, Biblioteca civica Villa Amoretti, Biblioteca civica Cesare Pavese,
    Biblioteca civica don Lorenzo Milani

    Palazzo Madama e le Biblioteche civiche torinesi propongono, dal 24 ottobre al 14 dicembre, un ciclo di conferenze gratuite, dedicate ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.

    Una serie di incontri per approfondire i materiali e le tecniche di realizzazione dei manoscritti, per scoprire come erano organizzate le biblioteche e chi vi accedeva e per cogliere, infine, quel passaggio cruciale dal libro scritto a mano al libro stampato che oggi conosciamo e amiamo.

    L’iniziativa, legata al territorio, si svolge a Palazzo Madama e in tre biblioteche civiche della città: Villa Amoretti (Santa Rita), Cesare Pavese (Mirafiori Sud) e don Lorenzo Milani (Falchera).

    Il ciclo di conferenze intende portare il museo fuori dalle sue mura per promuovere la conoscenza di un patrimonio significativo e sostanzialmente ignoto, non solo al pubblico di Palazzo Madama, ma anche ai cittadini torinesi che frequentano più abitualmente le biblioteche e che con l’oggetto “libro” hanno un rapporto privilegiato. Gli appuntamenti sono un invito a conoscere attraverso le collezioni del museo non solo il contenuto intellettuale di creatività, ma anche i materiali e le tecniche di realizzazione – a mano prima e a stampa poi – e ad approfondire il tema della diffusione della lettura nel mondo antico.

    Le Biblioteche civiche, da sempre attente alla storia del libro attraverso specifiche attività di mediazione, proporranno nello stesso periodo laboratori per famiglie e scuole del territorio.

    Nel corso dell’iniziativa i partecipanti agli incontri riceveranno un voucher che permetterà loro di visitare gratuitamente Palazzo Madama e la mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, allestita nella Sala del Senato dal 13 ottobre 2022 al 30 gennaio 2023.
    Per gli insegnanti gli incontri in biblioteca costituiscono occasione di formazione, per i quali è possibile richiedere certificato di partecipazione.

    Il ciclo di incontri si concluderà poco prima delle festività natalizie, nella settimana tra il 12 e il 16 dicembre, con un appuntamento finale a cura dei lettori che selezioneranno il proprio libro “in salsa” medievale da presentare al gruppo attraverso brevi stralci di lettura ad alta voce.
    In questa occasione la comunità cittadina potrà usufruire di materiali di approfondimento creati in sinergia dalle biblioteche e dal museo con schede bibliografiche, consigli di lettura e focus sulle collezioni di Palazzo Madama.

    L’iniziativa intende disseminare le conoscenze e i risultati del progetto “Miniature rivelate”, avviato nell’ottobre 2020 da Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica in partnership con l’Università di Torino e l’Università del Piemonte Orientale (Dipartimento di Studi Storici e Dipartimenti di Chimica), grazie a un cofinanziamento di Fondazione CRT e UNITO. La ricerca è nata dalla volontà di approfondire la conoscenza della collezione di manoscritti e miniature ritagliate del Museo Civico di Torino: un patrimonio costituito
    da 19 codici miniati, un fondo di 81 fogli e miniature ritagliate e una preziosa raccolta di 50 pergamene dal XIII al XVI secolo.

    La prima fase del progetto si è svolta dall’ottobre 2020 alla primavera 2022. Durante questi mesi è stato condotto il censimento sistematico, con la campagna fotografica e la pre-catalogazione, che ha comportato anche la ricerca bibliografica e lo studio liturgico per individuare l’area di provenienza dei testi sacri.

    La seconda fase, a partire dall’autunno 2022, prevede i restauri di due codici, le analisi scientifiche non invasive e l’analisi storico artistica; in calendario saranno programmate attività per il pubblico, laboratori didattici per le scuole e per gli adulti.

    La terza fase si concluderà nell’autunno 2024 con una mostra dossier a Palazzo Madama, che presenterà al pubblico un percorso visivo attraverso l’esposizione di una selezione delle opere del museo.

    Il programma

    A PALAZZO MADAMA

    24 ottobre ore 17
    È sempre medioevo. Da un castello per un Palazzo, e un Borgo per un parco, alle Torri di Falchera
    Con Giovanni Carlo Federico Villa
    Un incontro per narrare una delle radici contemporanee di Torino e del suo ruolo europeo; una riflessione su di un secolo, l’Ottocento, connotato dall’innamoramento per il Medioevo, con il Romanticismo che inventa i secoli di mezzo quale anelito a un’epoca dorata e rispettosa della dimensione umana, generatrice di una base mitico-simbolica su cui fondare l’identità dei nascenti stati nazionali

    26 ottobre ore 11 – 13
    Manoscritti, incunaboli e ritagli miniati del Museo Civico d’Arte Antica
    L’occasione di incontro e discussione è rivolta a studiosi, responsabili di biblioteche e archivi, studenti e appassionati d’arte che avranno l’opportunità di prendere confidenza con questo importante fondo della collezione del museo e conoscere le prime novità emerse dallo studio sistematico condotto da specialisti di diverse discipline.
    Con Giovanni Carlo Federico Villa, Simonetta Castronovo, Fabrizio Crivello, Giovanna Saroni, Alessia Marzo, Antonio Olivieri, Maria Alessandra Panzanelli Fratoni, Maurizio Aceto, Angelo Agostino e Monica Gulmini

    Gli interventi
    • La collezione del Museo Civico dall’Ottocento a oggi, Simonetta Castronovo, Palazzo Madama
    • Un progetto tra Università e Museo, Fabrizio Crivello, Università degli Studi di Torino
    • Due importanti Libri d’Ore per la storia del territorio, Giovanna Saroni
    • Memorie di manoscritti decorati: i ritagli miniati, Alessia Marzo, Università degli Studi di Torino
    • Documenti e collezionisti: carte d’archivio a Palazzo Madama, Antonio Olivieri, Università degli Studi di Torino
    • Gli incunaboli, Maria Alessandra Panzanelli Fratoni, Università degli Studi di Torino
    • La chimica al servizio dello studio dei codici miniati, Maurizio Aceto, Angelo Agostino e Monica Gulmini, Università degli Studi di Torino, Università Piemonte Orientale

    Ingresso libero fino a esaurimento posti

     

    NELLE BIBLIOTECHE

    7 – 11 novembre 2022
    Cos’è un codice miniato
    Con Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama
    Quali sono le operazioni che portano alla realizzazione di un codice manoscritto nel Medioevo? Quali gli strumenti di lavoro dello scriba e del miniatore? Com’era organizzato uno scriptorium? Nel corso della conferenza scopriremo le operazioni necessarie a produrre un codice, dalla preparazione della pergamena alla rigatura, dalla scrittura ai pigmenti e alla decorazione con iniziali figurate e istoriate o intere scene a pittura, senza dimenticare la doratura e la legatura.

    • lunedì 7 novembre ore 17.30: Biblioteca civica Cesare Pavese – via Candiolo 79
    • mercoledì 9 novembre ore 17.30: Biblioteca civica Villa Amoretti – corso Orbassano 200
    • venerdì 11 novembre ore 10.30: Biblioteca civica Don Milani – via dei Pioppi, 43
    21-23 novembre 2022
    Le biblioteche medievali
    Con Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama
    Dove si trovavano e come erano organizzate internamente. Quale il loro contenuto. Chi poteva accedere, chi leggeva e studiava nel Medioevo. Biblioteche monastiche, ecclesiastiche, signorili; libri dei mercanti e Statuti dei Comuni.
    • lunedì 21 novembre ore 17.30 Biblioteca civica Cesare Pavese – via Candiolo 79
    • mercoledì 23 novembre ore 15.00 Biblioteca civica Don Lorenzo Milani – Via dei Pioppi, 43
    • mercoledì 23 novembre ore 17.30 Biblioteca civica Villa Amoretti – corso Orbassano 200
    28 -30 novembre 2022
    La nascita del libro a stampa decorato da xilografie (XV secolo)
    Con Alessia Marzo, Università degli Studi di Torino
    Oltre a codici miniati, le collezioni del museo civico possiedono alcuni incunaboli, libri a stampa realizzati a partire dalla
    seconda metà del Quattrocento e illustrati da xilografie con scene sacre e margini decorativi che venivano dipinti per
    assomigliare quanto più possibile ai codici miniati in pergamena.
    • lunedì 28 novembre ore 17.30 Biblioteca civica Cesare Pavese – via Candiolo 79
    • mercoledì 30 novembre ore 15.00 Biblioteca civica Don Lorenzo Milani – Via dei Pioppi, 43
    • mercoledì 30 novembre ore 17.30 Biblioteca civica Villa Amoretti – corso Orbassano 200
    12-14 dicembre 2022
    Il mio Medioevo. Il nostro Medioevo
    Incontro finale nelle biblioteche a cura dei lettori delle Biblioteche civiche
    Il Medioevo fa da sfondo a diversi romanzi della letteratura occidentale: da Il nome della rosa di Umberto Eco, I pilastri
    della Terra di Ken Follett, Notre-Dame de Paris di Victor Hugo o il più recente La Cattedrale del mare di Ildefonso
    Falcones. Ogni partecipante potrà proporre al gruppo il proprio libro del cuore, selezionando e leggendo ad alta voce
    la pagina o i passaggi che maggiormente ha amato.
    • lunedì 12 dicembre ore 17.30 Biblioteca civica Cesare Pavese – via Candiolo 79
    • mercoledì 14 dicembre ore 15.00 Biblioteca civica Don Lorenzo Milani – Via dei Pioppi, 43
    • mercoledì 14 dicembre ore 17.30 Biblioteca civica Villa Amoretti – corso Orbassano 200

    Ingresso libero fino a esaurimento posti

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