Categoria: Eventi

  • GIOCHI MONDIALI UNIVERSITARI INVERNALI: LA BANDIERA FISU PASSA DA LAKE PLACID A TORINO
    TAPPE DELLA MISSIONE PIEMONTESE CHE RIPORTA A CASA LE UNIVERSIADI 2025

    Domenica 22 gennaio è in programma la Cerimonia di chiusura dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Lake Placid 2023 alle 19.30 (1.30 ora italiana di domenica notte, in diretta su www.fisu.tv): nell’occasione ci sarà il passaggio della bandiera FISU dalle mani di Art Devlin (sindaco del comune che fa parte dello Stato di New York) a quelle di Stefano Lo Russo (sindaco di Torino), che raccoglierà il testimone della rassegna, di proprietà della FISU e assegnata al CUSI, che si terrà dal 13 al 23 gennaio 2025 in cinque comuni della Regione PiemonteTorino, Pragelato, Bardonecchia, Pinerolo, Torre Pellice.

    Alla cerimonia parteciperanno il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessore comunale allo Sport Domenico Carretta, il delegato CUSI Lorenzo Lentini, il presidente del Comitato organizzatore di Torino 2025 e di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti e il vicepresidente di Torino 2025 e presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio.

    A chiusura del Flag Handover, si esibiranno i Pinguini Tattici Nucleari, scelti dal Comitato organizzatore di Torino 2025 con l’obiettivo di promuovere lo sport universitarioTorino, il Piemonte e l’Italia nel mondo. Vincitori degli Mtv Europe Music Awards 2022 nella categoria miglior artista italiano, terzi al Festival di Sanremo 2020 con il brano Ringo Starr, canteranno due brani estratti dal loro quinto album, Fake News, già diventato disco di platino: Giovani Wannabe e Zen.

    Martedì 24 gennaio, la delegazione sarà ospite del Consolato d’Italia a New York con la bandiera dei Giochi Mondiali Universitari Invernali per presentare gli eventi che interesseranno il Piemonte Torino nella XXXII edizione dei Giochi, tra due anni esatti. Insomma, l’Universiade torna a casa perché venne ideata proprio nel capoluogo piemontese dall’allora presidente del CUS Torino Primo Nebiolo e qui è custodita la Fiamma del Sapere che ogni Comitato, così come hanno fatto gli organizzatori di Lake Placid lo scorso 20 settembre, viene ad accendere il proprio fuoco nel braciere situato nel rettorato dell’Università di Torino.

    Sabato 28 gennaio la bandiera dei Giochi Mondiali Universitari invernali arriverà a Torino. Dalle 21, al Pala Alpitour, si terrà la Cerimonia di presentazione della bandiera e il lancio della campagna di adesione per i volontari, che diventeranno la colonna portante del massimo evento sportivo universitario su scala mondiale. Per partecipare all’evento a titolo gratuito basterà registrarsi a questo link: https://www.wugtorino2025.com/ambassador/.

    Durante la festa per l’arrivo della bandiera, sarà organizzato un dj set che inizierà alle 21 e terminerà in tarda serata. Inoltre, tra le 22 e le 23 è previsto uno show realizzato con la produzione artistica di Masters of Magic e la conduzione d’eccezione di Walter Rolfo.

     

  • La bandiera delle Universiadi torna a casa

    Lcerimonia di chiusura dei Giochi Mondiali Universitari invernali 2023 di Lake Placid, che si terrà domenica 22 gennaio (ore 19.30, 1.30 ora italiana di domenica, in diretta su www.fisu.tv) porterà al passaggio della bandiera FISU dalle mani di Art Devlin (sindaco del Comune che fa parte dello Stato di New York) a quelle di Stefano Lo Russo (sindaco di Torino), che raccoglierà il testimone della manifestazione, di proprietà della FISU e assegnata al CUSI, che si terrà dal 13 al 23 gennaio 2025 a Torino, Pragelato, Bardonecchia, Pinerolo e Torre Pellice.

    Alla cerimonia parteciperanno il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca, l’assessore comunale allo Sport Domenico Carretta, il delegato CUSI Lorenzo Lentini, il presidente del Comitato organizzatore di Torino 2025 e di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti e il vicepresidente di Torino 2025 e presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio.

    Al termine si esibiranno i Pinguini Tattici Nucleari, scelti dal Comitato organizzatore di Torino 2025 con l’obiettivo di promuovere lo sport universitario, Torino, il Piemonte e l’Italia nel mondo. I vincitori degli Mtv Europe Music Awards 2022 canteranno “Giovani Wannabe” e “Zen”, due canzoni estratte dal loro quinto album “Fake News”, già diventato disco di platino.

    Al Consolato d’Italia

    Martedì 24 gennaio la delegazione sarà ospite del Consolato d’Italia a New York per presentare gli eventi che interesseranno il Piemonte e Torino tra due anni.

    Il ritorno

    Insomma, l’Universiade torna a casa perché venne ideata proprio nel capoluogo piemontese dall’allora presidente del CUS Torino Primo Nebiolo e in città è custodita la Fiamma del Sapere che ogni Comitato, così come hanno fatto gli organizzatori di Lake Placid lo scorso 20 settembre, viene ad accendere nel braciere situato nel Rettorato dell’Università.

    La bandiera a Torino

    Sabato 28 gennaio, dalle ore 21 al Pala Alpitour, si terranno la presentazione della bandiera e il lancio della campagna di adesione per i volontari, che diventeranno la colonna portante dell’evento sportivo. Previsti un dj set fino a tarda serata ed uno show realizzato con la produzione artistica di Masters of Magic e la conduzione d’eccezione di Walter Rolfo. Per partecipare gratuitamente alla serata basta registrarsi su https://www.wugtorino2025.com/ambassador/

  •  Le matite sbriciolate di nonno Antonio

    CHIERI – Biblioteca Civica – Sala conferenze

    Come raccontare ai bambini il dramma della deportazione?
    In “Le matite briciolate di nonno Antonio” due fratellini, Agata e Nicola, scoprono i disegni realizzati dal nonno durante la prigionia nei lager tedeschi. Agata conosce la storia e la rivela al fratellino. Insieme guardano i disegni, osservano le baracche e i campi circondati dal filo spinato, cercano di comprendere la difficile condizione dei soldati italiani internati: la fame, il freddo, la lontananza da casa.
    Ma nei campi era proibito disegnare. Nonno Antonio trova un modo: spezza le matite, sfila le mine colorate, le sbriciola nelle tasche e le nasconde fino alla fine della prigionia.

    L’albo illustrato, dedicato ai bambini dai 7 ai 10 anni, racconta la storia del capitano Antonio Colaleo e dei 650 mila militari che, dopo l’8 settembre 1943, rifiutarono di collaborare con la Germania e vennero deportati nei campi del Terzo Reich.

    “Le matite sbriciolate di nonno Antonio”, di Antonella Bartolo con la illustrazioni di Sara Mancuso, Voglino Editrice.
    https://www.voglinoeditrice.it/shop/le-matite-sbriciolate-di-nonno-antonio


    Venerdì 20 gennaio 2023
    Biblioteca Civica Francone – Sala conferenze
    Via Vittorio Emanuele II, 1
    Dalle ore 17,30
    Ingresso libero

    Per informazioni: biblioteca@comune.chieri.to.it   011.9428400

  • Regen’Art, la Cracking Art al Forte di Bard

     

    I leggendari animali di Cracking art invadono il complesso del Forte di Bard per condurre i visitatori in un inusuale percorso di visita. Dal 27 ottobre 2022 al 19 marzo 2023 la fortezza valdostana ospita il progetto espositivo Regen’Art, quando il recupero della materia si trasforma in arte, promosso grazie al sostegno e alla collaborazione della Cogne Acciai Speciali di Aosta. Un viaggio tra storia, arte, cultura e natura con lo sguardo aumentato della fantasia. 

    I camminamenti della fortezza sono popolati di coloratissimi animali realizzati in plastica rigenerata, nella filosofia propria del movimento Cracking Art. Un evento per rafforzare una volta di più, in chiave artistica, il messaggio sull’importanza del riciclo e della tutela dell’ambiente che vede impegnato il Forte di Bard su più fronti.

     

    ORARI

    27 ottobre 2022 – 19 marzo 2023
    Martedì-venerdì 10.00 / 18.00
    Sabato, domenica e festivi 10.00 / 19.00
    Lunedì chiuso
    Chiuso il 24 e 25 dicembre
    . Aperture straordinarie:
    Aperta tutti i giorni dal 26 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023

    TARIFFE

    La mostra è allestita negli spazi esterni del Forte di Bard ed è accessibile con il biglietto di ingresso alla fortezza.

    INFO

    Associazione Forte di Bard
    T. + 39 0125 833811 |info@fortedibard.it

  • ‘CITTÀ SEGRETE’ – PUNTATA DEDICATA A TORINO
    Rai3 – sabato 21 gennaio alle ore 21.45
     

    Ci sarà anche Torino tra le città protagoniste della nuova edizione di ‘Città segrete’, condotta da Corrado Augias.

    La quinta edizione del programma è costituita da 3 serate evento, le prime due dedicate a New York mentre sabato 21 gennaio la protagonista sarà Torino.

    Il programma va in onda su Rai3 alle 21.45 ed è visibile anche in live streaming e on demand sulla piattaforma RaiPlay.

    Le riprese sono state realizzate tra giugno e settembre, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, anche attraverso l’utilizzo di droni e hanno interessato alcune suggestive location cittadine, tra cui la Mole Antonelliana, il Museo Egizio, il Museo Lombroso, Palazzo Carignano, Palazzo Chiablese, Piazza Castello, la Gran Madre, il mercato di Porta Palazzo, Parco Dora, il Lingotto, la Prefettura, il Castello del Valentino, la Basilica di Superga, il Duomo, il Museo del Risorgimento, le Ogr, il Politecnico, Palazzo Reale, il Conservatorio G. Verdi, i Murazzi e diverse zone tra le vie del centro e la collina.

    Corrado Augias accompagnerà il telespettatore in una narrazione della ‘sua’ Torino, tra Cavour e Rita Levi Montalcini, sia nei luoghi e nelle vie della città, sia in uno studio virtuale, una sorta di grande ‘terrazza’ affacciata su Torino, tra oggetti 3D e mappe virtuali.

    In una lettura dei luoghi e delle vicende che è storico, artistica e ‘politica’, per ricostruire il senso più profondo – e spesso sconosciuto – che alcuni monumenti e storie hanno avuto per il nostro vivere civile.

    In un gioco di specchi in cui il narratore, abile divulgatore televisivo, si diverte con le sue molteplici identità, senza dimenticare quella del grande giornalista.

    Torino città di contrasti e chiaroscuri, capitale del Regno d’Italia e dell’industria automobilistica, regale e operaia, protagonista indiscussa del ‘900 Torino è stata capace, con spirito innovativo e d’avanguardia, di guadagnarsi la fama internazionale di città globale.

  • Agostino Art Gallery, Milano
    19 gennaio – 20 febbraio 2023
    LILIBET. THE QUEEN
    Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy

    A cura di Cinzia Lampariello Ranzi

    Inaugurazione: giovedì 19 gennaio, ore 18.00

    Monarca dei record, sovrana di stile, ultima vera icona pop del nostro tempo che ha ispirato serie televisive, film, canzoni e opere d’arte, Sua Maestà la Regina Elisabetta II è protagonista della mostra “Lilibet. The Queen”, promossa dal 19 gennaio al 20 febbraio 2023 da Agostino Art Gallery di  Milano (Via Solari, 72).

    Curata da Cinzia Lampariello Ranzi, l’esposizione sarà inaugurata giovedì 19 gennaio alle ore 18.00. In mostra, una selezione di pezzi unici e multipli realizzati da alcuni dei protagonisti della pop art e della street art internazionale: Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy.

    I lavori esposti sono esito di una ricerca condotta nel 2021 e nel 2022 dai fondatori di Agostino Art Gallery, Giacomo Christian Giulio Ranzi e Cinzia Lampariello Ranzi, interessati a celebrare il forte valore iconico, politico e culturale di Her Majesty attraverso il linguaggio dell’arte e il confronto tra opere realizzate da artisti appartenenti a diverse generazioni e ambiti geografico-culturali.

    «Sono nato a Shaftesbury – racconta Giacomo Christian Giulio Ranzi – nella contea del Dorset. Il mio nonno materno era un ufficiale della Royal Air Force, che dopo i trasferimenti in India, Africa e Persia, ha scelto di ritirarsi nel Dorset. Ho vissuto in Inghilterra fino alla prima adolescenza e la mia educazione è stata assolutamente inglese. Il mio legame sentimentale con la Royal Family si è intrecciato con le ricerche di Cinzia Lampariello, mia moglie, interessata per formazione ai linguaggi della grafica, della pop e della street art. Ne è nata una collezione d’arte che abbiamo costruito, anche attraverso alcune commissioni, in primo luogo per noi e che con questa mostra abbiamo il piacere di condividere con tutti. Art takes care of the earth».

    Il percorso espositivo comprende, tra le altre opere, una grande tela di Endless (“Lizzy Vuitton Fragile”), artista londinese che coniuga arte contemporanea e arte di strada. Rappresentato da Cris Contini Contemporary, Endless ha preso parte alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Nella sua ricerca, ironica e puntuale, ricorrono le ossessioni della società contemporanea, attratta da brand di lusso e celebrità. La Regina risplende in una scultura luminosa di Marco Lodola, tra i cui soggetti ricorrono spesso icone mondiali, da Marilyn Monroe a Mao Tse-tung. L’artista, le cui opere sono presenti in varie collezioni museali, è noto anche per aver realizzato installazioni di luce e scenografie per eventi e spettacoli. Seguono tre ritratti ironici e irreverenti di Sua Maestà firmati da Mr. Brainwash, allo stato Thierry Guetta, artista francese noto al grande pubblico per il celebre film “Exit Through the Giftshop” diretto da Banksy, che da oltre vent’anni veicola attraverso pop e street art messaggi di amore e di libertà. Segue “God Save The Queen” di Luigi Maria Muratore, aka Raptuz, artista italiano classe 1968, nato e cresciuto nell’hinterland milanese, tra i fondatori della TDK crew e, assieme a J Ax, della storica Spaghetti Funk. Sui muri e sulla tela scompone forme e colori attraverso una tecnica di propria invenzione, la broken window futurism, che prevede l’uso di spray, scotch di carta e bisturi. Jamie Reid (Londra, 1947) è un artista britannico, noto soprattutto per aver curato l’immagine punk dei Sex Pistols. Alcune delle litografie in mostra sono basate su una famosa fotografia scattata da Cecil Beaton alla regina Elisabetta II, descritta da Sean O’Hagan di “The Observer” come «l’immagine più iconica dell’era punk». TVboy, infine, rappresenta la Regina in Agostino abiti punk. Alle sue spalle è riprodotta con graffiti e colature di colore la bandiera del Regno Unito, mentre sulla sua maglietta compare la scritta “Punk’s not dead”. Artista italiano di base a Barcellona, Salvatore Benintende (Palermo, 1980), è esponente del movimento NeoPop e padre di TVboy, il suo alter ego. Durante il vernissage saranno inoltre presentate al pubblico alcune opere dedicate alla Regina di Alberto Petrivelli, Walter Davanzo e Gumm. Petrivelli è un artista originario di Orvieto ma residente a Londra, che non ha mai esposto in una galleria italiana. Davanzo (Treviso, 1952) è pittore, fotografo, designer e art director che costruisce un immaginario poetico, tra ricordo, sogno e visione. Gumm è il nome d’arte di un artista veneziano che ha fatto propria la lezione dei più grandi artisti Pop, veicolandola nella tridimensionalità.

    Facendo riferimento al pensiero di Zygmunt Bauman, Cinzia Lampariello Ranzi sottolinea come l’arte attuale sia “liquida”, in linea con la società nella quale è inserita. «Il ruolo del curatore è quello di guida nell’orizzontalità della proposta, attraverso opere e ricerche non necessariamente vicine dal punto di vista linguistico e formale, ma accomunate da qualità, serietà e profondità di pensiero». «Proprio per questo – prosegue Lampariello Ranzi – insieme agli artisti che, nonostante il breve tempo di apertura della Galleria, ci hanno contattato da diversi paesi, stiamo lavorando al “Manifesto dell’Arte Liquida”. Proseguiremo, inoltre, con il format delle capsule collection, ovvero più sguardi su un tema dato, per favorire la ricerca, il dialogo e il costruttivo confronto tra opere e autori tra loro molto lontani».

    La mostra è realizzata in collaborazione con Cris Contini Contemporary. La Galleria è aperta al pubblico da martedì a venerdì con orario 11.00-13.00 e 16.00-19.30, sabato ore 16.00-19.30, sabato mattina e domenica su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: www.agostinoartgallery.it, www.instagram.com/agostinoartgallery.

    Agostino Art Gallery inaugura la propria attività nel 2022 a Milano, in via Solari 72. Uno spazio espositivo che promuove un approccio multidisciplinare all’arte contemporanea, per superare limiti e confini stabiliti. Un incubatore virtuoso, capace di riflettere la natura futuristica e aperta della metropoli italiana scelta come sede. Non solo mostre ma anche talk, presentazioni editoriali e laboratori: un nuovo salotto culturale cittadino, un crocevia di incontro, confronto, progettazione e convivialità. Nata da un’idea di Cinzia Lampariello Ranzi e Giacomo Christian Giulio Ranzi, Agostino Art Gallery prende spunto dalla passione dei fondatori per l’arte contemporanea. Un interesse che li ha portati, fin dagli anni ‘80, a viaggiare e a scoprire talenti internazionali entrati a far parte della loro collezione privata. I due ideatori, uniti nella vita e nell’arte, hanno deciso di condividere anche le opere da loro acquistate nel tempo, esponendole in mostre tematiche che affronteranno argomenti attuali e drammatici come la guerra, ma anche temi di costume come la capsule collection dedicata a Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Il nome scelto è un omaggio a Sant’Agostino e al suo pensiero relativo all’uomo e alla sua volontà razionale che lo portava a ritenere che la volontà è autonoma rispetto alla ragione: è nomale che un uomo desideri prima una cosa e poi un’altra. Allo stesso modo i due fondatori offrono esperienze culturali e incontri con artisti differenti che spaziano dalla pittura, alla scultura, passando attraverso la street art e la fotografia. Opere più classiche si alternano a nuovi linguaggi artistici multimediali, lasciando spazio alle passioni dei visitatori che vengono stimolati senza alcun limite. Anche il logo di Escher richiama questa libertà di interpretazione: il triangolo di Penrose, una figura geometrica che è in realtà un’illusione. Sembra tridimensionale ma in realtà non lo è, un invito agli spettatori ad andare oltre le apparenze, a lasciare la mente libera di fantasticare, a trovare in ogni opera d’arte spunti personali anche contradditori. Tra gli artisti che trovano nella Agostino Art Gallery il loro palcoscenico milanese, anche grazie alla collaborazione con Cris Contini Contemporary, figurano Endless, primo street-artist presente nella collezione degli Uffizi, e Michele Tombolini, entrambi partecipanti alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Sono inoltre disponibili le opere dell’artista brasiliano Romero Britto, i celebri “Balloon Dog” di Jeff Koons, così come le ricerche di Jeff Robb, Mr. Brainwash, Roberto Carullo, Marco Lodola e Bran Symondson. Agostino Art Gallery si propone, inoltre, di svolgere attività di ricerca e di scouting, sostenendo i giovani artisti e presentando in anteprima autori internazionali mai esposti in Italia o in Europa.

    SCHEDA TECNICA:

    Lilibet. The Queen
    A cura di Cinzia Lampariello Ranzi
    Agostino Art Gallery
    Via Solari 72, 20144 Milano
    19 gennaio – 20 febbraio 2023
    Orari: da martedì a venerdì 11.00-13.00 e 16.00-19.30, sabato 16.00-19.30, sabato mattina e domenica su appuntamento
    Ingresso libero

    PER INFORMAZIONI:

    Agostino Art Gallery
    Via Solari 72, 20144 Milano
    Curatrice: Cinzia Lampariello Ranzi
    T. +39 388 4366649 | cinzia.lampariello@gmail.com
    Direttore commerciale: Giacomo Christian Giulio Ranzi T. +39 388 6353167 | ranzi.giacomo@gmail.com
    www.agostinoartgallery.it
    www.instagram.com/agostinoartgallery – @agostinoartgallery
  • CONTEMPORANEA365
    PAROLE E STORIE DI DONNE TUTTO L’ANNO
    UNA MARATONA LETTERARIA, CINQUE INCONTRI E
    DIECI OSPITI PER INIZIARE BENE IL 2023
    Sabato 28 gennaio 2023 – BI-BOx Art Space – Biella
    Nicolò Bellon, Matteo B. Bianchi, Emma Cori, Isabella De Silvestro, Maura Gancitano, Silvia Grasso, Giusi Marchetta, Giulia Muscatelli, Elisa Seitzinger, Ester Viola.

     

    ContemporaneA365 è il progetto di ContemporaneA. Parole e storie di donne che durante tutto l’anno porta a Biella presentazioni, incontri e talk, durante i quali scrittrici, autori, curatori, illustratrici e non solo condividono con il pubblico le loro storie personali e professionali.
    Il primo evento di ContemporaneA365 si tiene sabato 28 gennaio alla galleria BI-BOx Art Space di via Italia 38, una maratona letteraria con dieci ospiti. Inizio alle ore 15,30.
    «Non esistono libri capaci di salvare la vita ai lettori, ma alcuni ci provano meglio di altri»: ContemporaneA365 si apre con un manuale di self-help letterario, una microterapia per cuori infranti. Con Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amoreEster Viola prova che si possono curare le pene d’amore con i libri e lo fa attraverso dieci racconti in cui la protagonista si rifugia nelle storie di Lev Tolstoj, Sally Rooney, Nick Hornby, Domenico Starnone o Elena Ferrante.
    Il secondo incontro ci porta nella storia di un corpo che cambia e diventa gigantesco, ma è anche la storia di una donna che si riappropria di sé grazie a quel corpo: Balena è la storia di Giulia Muscatelli in cui una bambina di undici anni inizia a cercare di colmare il vuoto enorme lasciato dalla perdita del padre col cibo. Arriveranno il rifiuto di sé, la vergogna, il senso di colpa, il bisogno di nascondersi, il bullismo. Il libro è un memoir toccante e acuto che racconta la stigmatizzazione del corpo, il superamento del lutto e la ricerca di un nuovo inizio.
    «Il mito della bellezza non riguarda affatto le donne, ma gli uomini e il potere»: protagonista del terzo appuntamento è il saggio di Naomi Wolf del 1990, Il mito della bellezza ripubblicato in Italia da Edizioni Tlon, in una nuova edizione curata da Maura Gancitano e Jennifer Guerra, a dimostrare quanto le questioni intorno alla bellezza femminile facciano tuttora parte del nostro contesto sociale. Relatrici dell’incontro saranno la stessa Gancitano e l’autrice della copertina Elisa Seitzinger, che ha magistralmente saputo rappresentare il peso della bellezza e allo stesso tempo la necessità di fiorire.
    Nel corso del quarto incontro della giornata verrà presentata la nuova edizione di Tutte le ragazze avanti!. A pochi anni di distanza dalla prima uscita, si rivela la necessità di ampliare con nuove voci un libro che è un punto di partenza e di dialogo, una tavola rotonda sul femminismo. Con la curatrice Giusi Marchetta a presentarlo ci sarà Silvia Grasso, una delle nuove contributrici.

    A concludere la giornata di appuntamenti, Matteo B. Bianchi presenta l’antologia Quasi di nascosto con tre dei giovani autori sotto i 25 anni, il biellese Nicolò BellonEmma Cori e Isabella De Silvestro: dodici racconti per scoprire cosa scrivono oggi i giovani e i giovanissimi, per indagare sulla realtà che i ragazzi vivono e scelgono di raccontare. Sono storie crudeli, struggenti, poetiche, beffarde, “blueseggianti” e ironiche che parlano di incontri, di amore, di razzismo, di amicizia, di scuola, di integrazione, della vita prima di diventare adulti. Sono le voci nuove di oggi da tenere d’occhio perché potrebbero diventare i nostri scrittori e scrittrici preferiti di domani.

    IL PROGRAMMA
    –    15,30 Ester Viola presenta Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amore (Einaudi Editore)
    –    16,30 Giulia Muscatelli presenta Balena (nottetempo)
    –    17,30 Maura Gancitano e Elisa Seitzinger presentano Il mito della bellezza (Edizioni Tlon)
    –    18,30 Giusi Marchetta e Silvia Grasso presentano la nuova edizione di Tutte le ragazze avanti (add editore)
    –    19,30 Matteo B. Bianchi con Nicolò Bellon, Emma Cori e Isabella De Silvestro presentano Quasi di nascosto (Accento Edizioni)

    Gli incontri sono gratuiti e si svolgono alla galleria BI-BOx Art Space di Biella (via Italia, 38).
    L’evento è organizzato in collaborazione con la Libreria Giovannacci di Biella.

    COS’È CONTEMPORANEA. PAROLE E STORIE DI DONNE

    • I RENDEZ-VOUS

    ContemporaneA è un progetto che fin dalla sua nascita si è presentato con una doppia anima, online e analogica, e un solo obiettivo: quello di essere uno spazio per tutte le donne (e non solo) dove confrontarsi, sognare e progettare, dove ascoltare gli interventi di scrittrici, artiste, imprenditrici. Una vocazione multidisciplinare e inclusiva che si traduce nel corso di tutto l’anno in appuntamenti online, i cosiddetti rendez-vous: interviste, recensioni, citazioni, illustrazioni, profili e storie di donne.

    • IL FESTIVAL e gli altri incontri dal vivo

    Tra le ospiti delle passate edizioni, Teresa Ciabatti, Chiara Tagliaferri, Valeria Parrella, Vera Gheno, Simonetta Fiori, Stefania Auci, Claire Gibault, Florencia Di Stefano-Abichain, Mariangela Pira, Elena Varvello, Tiziana Ferrario e Marina Spadafora. ContemporaneA organizza incontri e presentazioni dal vivo nel corso di tutto l’anno, come quelli con le autrici Marina Pierri, Annarita Briganti e Silvia Avallone e il concerto di Joan Thiele. A settembre 2022 si è tenuta la terza edizione del festival.

  • Il canto del capro
    Installazione di GianMarco Porru per t-space X MAO
    Inaugurazione aperta al pubblico
    Venerdì 20 gennaio ore 18
    21 gennaio – 26 febbraio 2023
    MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

     

    Il Canto del Capro è un’opera installativa inedita concepita da GianMarco Porru per gli spazi di t-space X MAO. L’opera prolunga una serie di tematiche presenti nella ricerca dell’artista ed espande una mitologia mediterranea che riflette su un sincretismo religioso diffuso in diverse aree
    geografiche e culturali, alcune delle quali rappresentate nelle collezioni del Museo.

    Il Canto del Capro è la ricostruzione fantastica e la visualizzazione tridimensionale di una narrazione ipotetica che si innesta nel processo di interpretatio religiosa. GianMarco Porru si concentra su un tempo sospeso precedente all’adesione del culto monoteista e presenta una narrazione dell’Acqua in prima persona, attenta alle ritualità destinate a propiziarsi le divinità responsabili dei temporali.

    Conosciuto in Sardegna come Maimone, secondo alcune versioni del mito Dioniso è venerato sotto forma di bambino e di divinità degli inferi come Crono e/o Pluvio, nomi differenti per le manifestazioni della stessa divinità. Nei diversi rituali antichi, in apertura dell’anno agricolo, si pone l’accento non tanto sull’aspetto orgiastico della religione dionisiaca quanto piuttosto su quello pluviale, la cui propiziazione è indispensabile per ottenere piogge abbondanti. Questo avviene attraverso la rappresentazione della passione e la morte di una vittima destinata a rappresentare la morte e la passione del dio stesso.

    Per GianMarco Porru la Sardegna è un territorio speculativo in cui rivisitare l’idea di autentico e arcaico, problematizzando i meccanismi di riproduzione e rappresentazione dei patrimoni culturali nazionali. La rilettura della cultura materiale intesa come un percorso che attraversa e interroga le stratificazioni estetiche e iconografiche – in ambito archeologico ed etnografico – mira a riposizionare e fabulare inedite narrazioni mitologiche in possibili territori d’origine, ricalibrando così la narrazione egemonica.
    Ingresso libero.

    Come di consueto, nello spazio del t-space i visitatori potranno anche servirsi una tazza di tè giallo, selezionata per l’occasione da Claudia Carità (The Tea Torino).

    Opera realizzata con il sostegno della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina TerrArte 2022 inattuazione dell’Intesa triennale MIBACT Regione Lazio – art. 43 “Residenze” del D.M. 27 luglio 2017, relativa alle Residenze artistiche per il triennio 2022-2024.

    BIO GianMarco Porru (Oristano, 1989) è un artista visivo di base a Milano. Lavora con diversi media, tra cui la performance, il video e la fotografia. Le sue opere sono state esposte in diverse fondazioni, musei e festival come Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene; MilanoOltre festival, Milano; Museo MAGA* Gallarate; Museo Nivola, Orani; Pav, Torino; Museo del 900, Milano; Museo Man, Nuoro; Teatro San Martin, Buenos Aires; PhotoVogue festival, Milano; Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa.

    I prossimi appuntamenti:

    – 8 marzo –7 maggio 2023
    MONOGATARI – Massimo Grimaldi
    – 5 maggio – 11 giugno 2023
    Jacopo Miliani
    – 21 giugno – settembre 2023
    Fuzao Studio

  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    20-26 gennaio 2023

     

    VENERDI 20 GENNAIO

    Venerdì 20 gennaio ore 18
    GIANMARCO PORRU
    MAO – inaugurazione della nuova installazione nel t-space X MAO
    Il canto del capro è un’opera installativa concepita da GianMarco Porru per gli spazi del MAO di Torino, a seguito dell’invito di t-space per la realizzazione di un’opera inedita in dialogo con la collezione del museo. L’opera prolunga una serie di riflessioni già presenti nel lavoro dell’artista ed espande una mitologia mediterranea attraverso una riflessione sulla presenza di un certo sincretismo religioso tra le diverse aree geografiche presenti – e non – all’interno delle collezioni del museo.
    Il canto del capro è la ricostruzione fantastica e una visualizzazione tridimensionale di una narrazione che si innesta nel processo di interpretatio religiosa: la ricezione di influssi e, in alcuni casi, l’assimilazione e reinterpretazione del pantheon di ciascuna componente etnica e culturale presente in una determinata area geografica. In alcuni casi le diverse versioni di “credo” si sono amalgamate, in altri casi è sopravvissuta la versione pagana. Dalla versione pagana risulta in modo non trascurabile quanto fosse radicato il culto delle acque e come gran parte delle ritualità fossero destinate a propiziarsi la divinità responsabile dei temporali.
    Come di consueto, nello spazio del t-space i visitatori potranno anche servirsi una tazza di tè giallo, selezionata per l’occasione da Claudia Carità (The Tea Torino).
    Ingresso libero.

     

    SABATO 21 GENNAIO 

    Sabato 21 gennaio ore 11 e ore 15
    MARGHERITA IN MUSICA
    Palazzo Madama – il concerto del sabato con l’orchestra del Liceo Classico Musicale Cavour
    Nell’ambito del progetto Quattro scuole per una Regina, ideato dai Servizi Educativi di Palazzo Madama in occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, le classi della sezione musicale del Liceo C. Cavour di Torino propongono una serie di concerti che immergerà il pubblico nelle musiche più amate dalla Regina Margherita, grande appassionata di musica fin dalla giovinezza: per tutta la sua vita praticò quest’arte e promosse in Italia la conoscenza della musica da camera e sinfonica, e di Beethoven in particolare, come testimonia questa sua frase: “Ho un culto per Beethoven, è così grande e sempre nuovo, mi sembra proprio di stare presso Dante e Shakespeare!”.
    Il programma presenterà ascolti tratti dalla musica europea, in un excursus che va dal Barocco all’Ottocento.

    Ultimo appuntamento

    28 gennaio 2023 ore 15
    Info: tutti i concerti si terranno al primo piano del museo, nella Sala Feste
    Ingresso gratuito
    Prenotazionemadamadidattica@fondazionetorinomusei.it ; 0114429629
    DOMENICA 22 GENNAIO
    Domenica 22 gennaio ore 15
    FILI-FORME
    GAM – attività per famiglie (bambini dai 6 anni in su)
    La GAM propone alle famiglie un’attività in cui tutti, bambini e genitori, saranno coinvolti in un laboratorio a tema, un’occasione per lavorare con la stessa tecnica, ciascuno secondo le proprie attitudini.
    Il percorso di visita porterà i partecipanti alla scoperta di opere in cui la forma si riduce in una semplice linea, curva o spezzata, chiusa o aperta: una sorta di filo che si allunga e si assottiglia creando percorsi ricchi di significato. Presso l’Educational Area genitori e figli lavoreranno in spazi dedicati, per creare originali sculture filiformi, rievocazioni di artisti come Fausto Melotti e Alexander Calder.
    Al termine dell’attività le famiglie potranno unire le loro opere nella ricomposizione di un’unica installazione.
    Costo: 7€ a partecipante
    Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei
    Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

     

    LUNEDI 23 GENNAIO

    Lunedì 23 gennaio ore 17
    LE PIANTE NELLA STORIA DEL GIARDINO: AGRUMI
    Palazzo Madama – conferenza botanica con Edoardo Santoro, curatore del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama
    Limoni e aranci, pompelmi e mandarini sono solo alcuni dei frutti appartenenti alla famiglia degli agrumi che conta centinaia di specie in tutto il mondo. Sono coltivati da secoli in Italia, pur essendo originari di zone geograficamente molto lontane dalla nostra. Oltre agli impieghi alimentari ed erboristici (ad esempio di bergamotto, chinotto, lime e cedro), ne scopriremo l’uso ornamentale, iniziato in epoca romana e ancora oggi in voga in molti ambienti mediterranei.
    L’appuntamento fa parte del ciclo di conferenze Le piante nella storia del giardino, volto ad approfondire aspetti storici e botanici, officinali e alimentari di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale nel giardino ornamentale e nell’orto, nei parchi e giardini pubblici.

    Prossimi appuntamenti

    • Lunedì 20 febbraio 2023 ore 17: Pomacee – Pero e Melo
    • Lunedì 20 marzo 2023 ore 17: Rose
    Costo: €15
    Prenotazione obbligatoria: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00)
    Per motivi organizzativi, il pagamento della quota dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario. Non è consentito il pagamento in biglietteria.

    MARTEDI 24 GENNAIO

    Martedì 24 gennaio ore 18.30
    DIASPORAS NOW: RIEKO WHITFIELD + MICAELA TOBIN (WHITE BOY SCREAM). Conversazioni e narrazioni alternative su identità migranti, background intersezionali, decolonizzazione, self-empowerment, cura e supporto reciproco.
    MAO – rituale sonoro + talk nell’ambito della mostra Buddha10
    Il termine diaspora è usato in relazione all’arte per parlare di artisti emigrati di prima o successive generazioni, che riprendono e utilizzano le proprie diverse esperienze culturali e identitarie, spesso creando nelle loro opere narrazioni alternative in contrasto a idee e strutture consolidate. Mai prima d’ora è stato così importante per gli artisti raccontare le loro storie alle proprie condizioni, quindi mettiamoci in ascolto!
    In questo pomeriggio molto speciale accoglieremo due ospiti: Rieko Whitfield, artista, scrittrice e musicista giapponese-americana di base a Londra, una delle fondatrici di Diasporas Now, piattaforma di solidarietà diasporica che si occupa di discorsi contemporanei sulle identità migranti; e Micaela Tobin, soprano e sound artist, filippina-americana di prima generazione di base a Los Angeles.
    Le due artiste presenteranno due dei loro più recenti lavori: due film/opere musicali che partono da mitologie speculative per togliere centralità alle traiettorie storiche del colonialismo eurocentrico.
    In parte rituale sonoro, in parte narrazione diasporica, “BAKUNAWA: Opera of the Seven Moons” di Micaela Tobin è un’opera sperimentale e coinvolgente basata sull’omonimo album acclamato dalla critica di Tobin, che rivendica la mitologia pre-coloniale delle Filippine dopo secoli di violenta cancellazione culturale.
    Raccontando la storia di Bakunawa, un drago simile a un serpente della mitologia filippina, Tobin porta la sua voce al di fuori delle mura imperialistiche del teatro dell’opera e sulla Costa della California di fronte all’Oceano Pacifico – creando un ponte sonoro verso le isole delle Filippine in un atto di guarigione.
    “Regenesis: An Opera Tentacular” di Rieko Whitman è una storia sui cicli della vita, sulla morte, sull’importanza della comunità ambientata in un mondo post apocalittico e narrata in modo non lineare tramite l’impersonificazione di avatar soprannaturali. La narrazione in tre atti è ispirata a Izanami, dea shintoista della creazione e della distruzione, che brucia fino a morire per dare vita al mondo. “Regenesis” mette in scena una mitologia speculativa evocando esseri soprannaturali che guariscano il corpo sofferente della terra, attraverso l’utilizzo di metodi di collective care e creando al contempo prototipi alternativi di futuri sostenibili.
    Lo screening delle due opere musicali sarà seguito da una talk su temi diasporici in cui interverranno le due artiste, moderato da Ilaria Benini, editor della collana Asia di Add editore, ed esploratrice della scena culturale asiatica contemporanea.
    *L’incontro si svolge in inglese

     

    MERCOLEDI 25 GENNAIO

    Mercoledì 25 gennaio ore 18.30
    CHINABOT: JPN KASAI & NEO GEODESIA. Una serata con Chinabot, collettivo che vuole cambiare la discussione sulla musica asiatica. Canti Khmer, samples di karaoke, musica popolare giapponese, juke e batteria metal.
    MAO – concerto + talk nell’ambito della mostra Buddha10
    Sin dal suo lancio l’etichetta-collettivo londinese Chinabot ha ampliato e demistificato la percezione pubblica delle scene musicali sperimentali asiatiche pubblicando opere bizzarre, imprevedibili e innovative di artisti provenienti da varie regioni dell’Asia. Ogni uscita è stilisticamente varia e significativamente concettualizzata attraverso riferimenti culturali locali, esperienze di ascolto immersive che sono più adatte per il teatro d’avanguardia che per i club.
    L’etichetta lavora per dare spazio alle varie unicità del continente asiatico a livello di culture, tradizioni e generi (sia musicali che identitari) e per dare spazio agli artisti provenienti dai paesi in via di sviluppo dell’Asia. Ciò include come parte del suo modus operandi uno sforzo per l’ampliamento della conoscenza del continente che vada al di là delle scene giapponesi e cinesi, che ormai da tempo rappresentano la produzione creativa dell’Asia sulla scena mondiale, e la rappresentazione di temi di attualità e politica asiatica. Gran parte della produzione di Chinabot è infatti tematica, incentrata su governi, geopolitica e ambiente nel tentativo di stimolare la discussione e far luce su questioni sottorappresentate con artisti le cui opere abbracciano argomenti come disordini nazionali, decolonizzazione, femminismo, fluidità di genere e futurismo cyborg.
    Per questa serata speciale ospiteremo una selezione di videoclip di artisti Chinabot e una talk con Saphy Vong, fondatore dell’etichetta, e Giulia Mengozzi, assistente curatrice presso il PAV Parco Arte Vivente, parte di ALMARE, collettivo dedicato alle pratiche contemporanee che usano il suono come mezzo espressivo, e di AWI – Art Workers Italia.
    A seguire il concerto in streaming da Kyoto di JPN Kasai, che abbina musica popolare giapponese Ondo e Minyo a juke e footwork minimali, ed un live dello stesso Vong che mixa samples di canti Khmer, karaoke e batteria metal sotto lo pseudonimo di Neo Geodesia.

    *L’incontro si svolge in inglese

    Costo per i due eventi del 24 e 25 gennaio: 15 € | ridotto studenti 10 €.

     

    Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    ___________________________________________________________________________

    Doppio appuntamento per il public program di Buddha 10 :
    Diasporas Now: Rieko Whitfield + Micaela Tobin (White Boy Scream) e
    Chinabot: Jpn Kasai & Neo Geodesia

     

    Martedì 24 e mercoledì 25 gennaio 2023 ore 18.30
    MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

    Il 24 e 25 gennaio il MAO Museo d’Arte Orientale ospita un doppio appuntamento nell’ambito del public program della mostra Buddha 10.

    Martedì 24 gennaio ore 18.30 saranno ospiti del museo Reiko Whitfield e Miacaela Tobin per una conversazione e narrazioni alternative su identità migranti, background intersezionali, decolonizzazione, self-empowerment, cura e supporto reciproco.
    Il termine diaspora è usato in relazione all’arte per parlare di artisti emigrati di prima o successive generazioni, che riprendono e utilizzano le proprie diverse esperienze culturali e identitarie, spesso creando nelle loro opere narrazioni alternative in contrasto a idee e strutture consolidate.
    Mai prima d’ora è stato così importante per gli artisti raccontare le loro storie alle proprie condizioni, quindi mettiamoci in ascolto!
    In questo pomeriggio molto speciale Rieko Whitfield, artista, scrittrice e musicista giapponese-americana di base a Londra, una delle fondatrici di Diasporas Now, piattaforma di solidarietà diasporica che si occupa di discorsi contemporanei sulle identità migranti, e Micaela Tobin, soprano e sound artist, filippina-americana di prima generazione di base a Los Angeles, presenteranno due dei loro più recenti lavori: due film/opere musicali che partono da mitologie speculative per togliere centralità alle traiettorie storiche del colonialismo eurocentrico.
    In parte rituale sonoro, in parte narrazione diasporica, “BAKUNAWA: Opera of the Seven Moons” di Micaela Tobin è un’opera sperimentale e coinvolgente basata sull’omonimo album acclamato dalla critica di Tobin, che rivendica la mitologia pre-coloniale delle Filippine dopo secoli di violenta cancellazione culturale. Raccontando la storia di Bakunawa, un drago simile a un serpente della mitologia filippina, Tobin porta la sua voce al di fuori delle mura imperialistiche del teatro dell’opera e sulla Costa della California di fronte all’Oceano Pacifico – creando un ponte sonoro verso le isole delle Filippine in un atto di guarigione.”Regenesis: An Opera Tentacular” di Rieko Whitman è una storia sui cicli della vita, sulla morte, sull’importanza della comunità ambientata in un mondo post apocalittico e narrata in modo non lineare tramite l’impersonificazione di avatar soprannaturali. La narrazione in tre atti è ispirata a Izanami, dea shintoista della creazione e della distruzione, che brucia fino a morire per dare vita al mondo. “Regenesis” mette in scena una mitologia speculativa evocando esseri soprannaturali che guariscano il corpo sofferente della terra, attraverso l’utilizzo di metodi di collective care e creando al contempo prototipi alternativi di futuri sostenibili.
    Lo screening delle due opere musicali sarà seguito da una talk su temi diasporici in cui interverranno le due artiste, moderato da Ilaria Benini, editor della collana Asia di Add editore, ed esploratrice della scena culturale asiatica contemporanea.
    Mercoledì 25 gennaio alle ore 18.30 il MAO ospita invece una serata con Chinabot, collettivo che vuole cambiare la discussione sulla musica asiatica. Canti Khmer, samples di karaoke, musica popolare giapponese, juke e batteria metal.
    Sin dal suo lancio l’etichetta-collettivo londinese Chinabot ha ampliato e demistificato la percezione pubblica delle scene musicali sperimentali asiatiche pubblicando opere bizzarre, imprevedibili e innovative di artisti provenienti da varie regioni dell’Asia. Ogni uscita è stilisticamente varia e significativamente concettualizzata attraverso riferimenti culturali locali, esperienze di ascolto immersive che sono più adatte per il teatro d’avanguardia che per i club.
    L’etichetta lavora per dare spazio alle varie unicità del continente asiatico a livello di culture, tradizioni e generi (sia musicali che identitari) e per dare spazio agli artisti provenienti dai paesi in via di sviluppo dell’Asia. Ciò include come parte del suo modus operandi uno sforzo per l’ampliamento della conoscenza del continente che vada al di là delle scene giapponesi e cinesi, che ormai da tempo rappresentano la produzione creativa dell’Asia sulla scena mondiale, e la rappresentazione di temi di attualità e politica asiatica. Gran parte della produzione di Chinabot è infatti tematica, incentrata su governi, geopolitica e ambiente nel tentativo di stimolare la discussione e far luce su questioni sottorappresentate con artisti le cui opere abbracciano argomenti come disordini nazionali, decolonizzazione, femminismo, fluidità di genere e futurismo cyborg.
    Per questa serata speciale il MAO ospita una selezione di videoclip di artisti Chinabot e una talk con Saphy Vong, fondatore dell’etichetta, e Giulia Mengozzi, assistente curatrice presso il PAV Parco Arte Vivente, parte di ALMARE, collettivo dedicato alle pratiche contemporanee che usano il suono come mezzo espressivo, e di AWI – Art Workers Italia.
    A seguire il concerto in streaming da Kyoto di JPN Kasai, che abbina musica popolare giapponese Ondo e Minyo a juke e footwork minimali, ed un live dello stesso Vong che mixa samples di canti Khmer, karaoke e batteria metal sotto lo pseudonimo di Neo Geodesia.
    *Entrambi gli incontri si svolgeranno in inglese
    Info e prenotazioni: eventiMAO@fondazionetorinomusei.it .
    Costo per i due appuntamenti: 15 € intero | 10 € ridotto studenti
  • I PINGUINI TATTICI NUCLEARI PER LA PRIMA VOLTA IN AMERICA PER LANCIARE TORINO 2025
    La band sarà ospite della cerimonia di chiusura dei Giochi Mondiali Universitari di Lake Placid 2023, promuovendo lo sport universitario, Torino e l’Italia nel mondo 

    Sulla spinta del disco di platino per l’album Fake News, si esibiranno per sostenere i FISU World University Games Winter che si terranno a Torino e sulle montagne piemontesi dal 13 al 23 gennaio 2025.

    Era scritto nel loro nome che prima o poi sarebbero sbarcati sulla neve e sui ghiacci. I Pinguini Tattici Nucleari si esibiranno a seguito del discorso del primo cittadino torinese Stefano Lo Russo nella Cerimonia di chiusura dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Lake Placid 2023, in programma per il 22 gennaio (ore 19.30 locali, ore 1.30 italiane del 23 gennaio) per festeggiare il passaggio di consegne tra la città statunitense e Torino, sede dei XXXII FISU Games dal 13 al 23 gennaio 2025

    Vincitori degli Mtv Europe Music Awards 2022 nella categoria miglior artista italiano, terzi al Festival di Sanremo 2020 con il brano Ringo Starr, sono loro la scelta del Comitato organizzatore di Torino 2025 per rappresentare la voglia di futuro di questa rassegna e, non a caso, una delle canzoni scelte nell’esibizione sarà Giovani Wannabe, il successo che ha conquistato l’Italia la scorsa estate, quando è stata proposta come prima canzone estratta dal loro quinto album, Fake News, già diventato disco di platino

    Stavolta, nessuna fake news, è tutto vero: i Pinguini Tattici Nucleari canteranno per Torino 2025 e si esibiranno per la prima volta negli Stati Uniti, proponendo anche un’altra hit dell’ultimo album, ovvero Zen.    

    La Cerimonia di chiusura della rassegna mondiale universitaria, al quale in questi giorni parteciperanno 1443 studenti-atleti in rappresentanza di 595 università disseminate in 43 Paesi differenti, verrà trasmessa in diretta planetaria e sarà visibile anche al link della FISU Tvhttps://www.fisu.tv/. Il momento che anticiperà la loro esibizione sarà il passaggio della bandiera FISU dalle mani di Art Devlin (sindaco della località dello Stato di New York) a quelle di Stefano Lo Russo (primo cittadino di Torino), alla presenza delle massime autorità della Regione Piemonte tra cui il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport, nonché presidente del Comitato d’onore di Torino 2025 Fabrizio Ricca, e dell’assessore allo Sport della Città di Torino Domenico Carretta.  

    Il segmento italiano è stato curato artisticamente dalla società di eventi e spettacoli torinese Consiste Entertainment srl con la regia e la direzione artistica di Stefano Pesca. Per i Pinguini, inoltre, sarà una bella prova generale in attesa del tour degli stadi che li attende nella stagione estiva, e che ha già fatto registrare diversi sold out in tempo record lungo tutto lo Stivale. Proprio ieri, è stata annunciata l’ultima data del 2023, che sarà nella suggestiva cornice dell’Arena RCF Campovolo di Reggio Emilia il prossimo 9 settembre. Questa notte poi, la band ha lanciato il quarto singolo estratto da Fake NewsForse è il titolo del nuovo brano destinato a scalare tutte le classifiche.  

    La band nasce artisticamente nel 2010 in provincia di Bergamo ed è attualmente composta da Riccardo Zanotti (voce, chitarra), Nicola Buttafuoco (chitarra), Lorenzo Pasini (chitarra), Simone Pagani (basso, voce), Matteo Locati (batteria), Elio Biffi (tastiere, fisarmonica, voce). 

    È questa la fame che ci muove, la volontà di cercare il nostro posto nel mondo. Ci chiamano wannabe, ma ci basta chiudere gli occhi per essere dove vogliamo”: il messaggio di lancio sui social network di Giovani Wannabe lo scorso 27 maggio, che incarna la brama di futuro di Torino 2025 perché nei prossimi due anni ci sarà davvero da divertirsi. Il viaggio è appena cominciato e vi aspettiamo il 28 gennaio 2025 per l’arrivo della bandiera FISU a Torino con la festa che scatterà alle 21 nel foyer del Pala Alpitour, il palazzetto che ospiterà la Cerimonia d’apertura dei nostri e dei vostri Giochi tra poco più di due anni. 

HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com