Categoria: Letteratura

  • Fonte Adnkronos: 06 marzo 2023 | 17.25

     

    Moravia inaugura il romanzo italiano moderno: da domani a Torino poi a Roma un ricco calendario di eventi per celebrarlo

     

    Organizzata dal Circolo dei lettori, la mostra torinese apre alla Gam dal 7 marzo a 4 giugno

    Riscoprire Alberto Moravia, figura di profonda complessità capace di attraversare generi e discipline, è l’intento del progetto di grande respiro ideato dalla Fondazione Circolo dei lettori di Torino. Moravia vive tante vite: romanziere straordinario, è la voce di una narrativa limpida e oggettiva, così distante dalla letteratura del presente, per la quale rappresenta tuttavia un modello imprescindibile. Ma è anche critico d’arte e di cinema, un viaggiatore e un attento osservatore del mondo e delle pulsioni umane.

    Su questo incrocio di linguaggi, arti e pensiero la Fondazione Circolo dei lettori presenta ‘Nato per narrare: riscoprire Alberto Moravia’, un progetto ricco di iniziative, realizzato insieme alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (Gam) e al Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con l’Associazione Fondo Moravia, Bompiani e Gallerie d’Italia. Dopo gli omaggi a Primo Levi e Carlo Levi, la Fondazione, insieme ai partner, dedica una grande rassegna a questo protagonista della letteratura italiana del ‘900. Domani, 7 marzo, si comincia dalla Gam con la mostra ‘Alberto Moravia. Non so perché non ho fatto il pittore’ aperta fino al 4 giugno, e la sera al Circolo dei lettori si terrà il primo di numerosi incontri che vede protagonista Dacia Maraini. Il tutto arriverà a conclusione a maggio, al Salone Internazionale del Libro.

    La mostra della Gam è curata da Luca Beatrice ed Elena Loewenthal: nella ‘wunderkammer’ si delinea il senso di Moravia per le arti visive e la pittura, rintracciabile nei suoi interventi per la Gazzetta del Popolo, il Corriere della Sera, riviste, testi in catalogo e prefazioni per diversi artisti, gli anni tra i ’30 e l’anno della morte. Scrisse per Enrico Paulucci e Carlo Levi, ebbe un lungo sodalizio con Renato Guttuso, visse nella Roma degli anni ’60, capitale dell’arte internazionale insieme a Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Titina Maselli e alla fotografa Elisabetta Catalano, cui si deve uno dei ritratti più intensi.

    In serata al Circolo dei lettori è Maraini ad aprire il ciclo di riflessioni, letture, conversazioni e spettacoli sui romanzi, gli scritti, la figura di Moravia. Con la scrittrice (in video collegamento) dialogano l’editore e grande amico di Moravia, Mario Andreose, la direttrice editoriale di Bompiani, Beatrice Masini, ed Elena Lowenthal.

    Mercoledì 9 marzo, invece, alle Gallerie d’Italia, lo scrittore Alain Elkann dialoga con Carmen Llera Moravia, vedova del grande autore. Al Circolo dei lettori, gli altri principali appuntamenti sono fissati per le serate dei martedì del mese: il 14 marzo Elena Stancanelli legge l’amore in Moravia nella lectio ‘L’insudicia amore’ – come Umberto Saba definiva il gesto amoroso, le relazioni e il sesso nell’opera moraviana. Il 17 marzo Edoardo Albinati a partire da alcuni libri del romanziere passa in rassegna le modalità con cui egli tenta di rendere la fisicità, la sensualità, la consistenza materiale di ciò che per sua natura non è traducibile in parole: il corpo. Il 21 marzo sarà la volta di ‘Moravia il nostro Chatwin’ in cui Camilla Baresani racconta i viaggi alla ricerca delle contraddizioni dell’Occidente e della contemplazione dell’ignoto, in luoghi e mondi remoti e primitivi.

    Martedì 28, sempre al Circolo dei lettori, è tempo della Maratona Moraviana, condotta da Elena Loewenthal con le letture dell’attrice Viola Sartoretto; l’incontro si snoda in tre filoni: pensiero, arte e corpo. Il critico francese René De Ceccatty e il professor Giorgio Ficara ragionano sull’eredità intellettuale dell’autore nel corso di ‘Il pensiero critico’; Alessandra Grandelis, studiosa e autrice per Bompiani di ‘Non so perché non ho fatto il pittore’, dialoga con Luca Beatrice. Infine lo scrittore Giacomo Papi, in ‘Scrivere il corpo e il corpo politico’, riflette sul quello che è considerato il vero centro della narrazione moraviana.

    Tra gli altri appuntamenti di ‘Nato per Narrare’ al Circolo dei lettori sono previsti ‘Io ed Elsa’, uno spettacolo realizzato da Tangram teatro Torino, con Bruno Maria Ferraro e Patrizia Pozzi, regia di Ivana Ferri, sul rapporto tumultuoso e complesso con Elsa Morante e quindi ‘Moravia e l’Osservatorio sul Romanzo’, in programma giovedì 16 marzo, in cui un gruppo di studiosi presenta la propria indagine sulla forma narrativa, scandagliando la profonda influenza dell’opera di Moravia, a partire da ‘Gli indifferenti’, punto di svolta del romanzo italiano moderno.

    La manifestazione passa poi anche dalla capitale, la Roma di Alberto Moravia: a Libri Come, festa del Libro e della Lettura all’Auditorium Parco della Musica di Roma, domenica 26 marzo, Alessandra Grandelis, Nicola Lagioia e Paolo Pecere danno vita a ‘Omaggio ad Alberto Moravia’, a partire da ‘L’inverno Nucleare’ (Bompiani), appuntamento in Sala Studio 2 (alle 15).

    Fino al 1 aprile nelle stanze del Circolo dei lettori è allestita intanto ‘Dedicato a te’, speciale esposizione di libri di autori contemporanei, tratti dalla biblioteca personale di Moravia, con dedica personale. Il viaggio tra gli scritti e l’eredità moraviana di ‘Nato per narrare’ si conclude invece al Lingotto il 20 maggio: per la XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro, il premio Pulitzer Jhumpa Lahiri ragiona sulla dimensione oraziana di Alberto Moravia nella lectio ‘Moravia è un autore classico?’.

    Anche il Museo Nazionale del Cinema partecipa a questa importante manifestazione, dedicando allo scrittore un’esposizione e una retrospettiva dei film tratti dai classici dell’autore. Nel foyer del Cinema Massimo, dal 12 marzo al 31 maggio sarà possibile ammirare 13 scatti di Angelo Frontoni, preziose foto dal set de ‘Il disprezzo’ di Jean-Luc Godard, a sessant’anni dall’uscita del film tratto dall’omonimo romanzo di Moravia. Quattro i film in programma: oltre a ‘Il disprezzo’ appunto (14 marzo, ore 20,30), sono previsti ‘Il conformista’ di Bernardo Bertolucci (12 marzo, ore 20:30), ‘La ciociara’ di Vittorio De Sica (26 marzo alle 16) e ‘Gli indifferenti’ di Citto Maselli (28 marzo alle 21).

  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    13-19 gennaio 2023

     VENERDI 13 GENNAIO

    Venerdì 13 gennaio ore 16.30
    UN GIORNO A CORTE
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    Galateo, abitudini e socialità tra cerimoniali e protocolli “regali”. Sarà come essere invitati a pranzo dalla Regina. La visita guidata si propone proprio questo: raccontare usi, abitudini e costumi a corte. Quali menù si proponevano agli invitati? Quale abito avrebbe scelto una giovane contessa per partecipare al cerimoniale di corte? Quanti e quali inchini avrebbe dovuto rivolgere alla sovrana? Come attenersi perfettamente alle regole del protocollo?
    Visitando le sale della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, che, con il loro allestimento ben evocano i fasti del momento, si sveglieranno le consuetudini, i divertimenti e i passatempi dei sovrani al tempo di Margherita.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 0115211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

     

     SABATO 14 GENNAIO

    Sabato 14 gennaio ore 11
    MARGHERITA IN MUSICA
    Palazzo Madama – il concerto del sabato con l’orchestra del Liceo Classico Musicale Cavour

    Nell’ambito del progetto Quattro scuole per una Regina, ideato dai Servizi Educativi di Palazzo Madama in occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, le classi della sezione musicale del Liceo C. Cavour di Torino propongono una serie di concerti che immergerà il pubblico nelle musiche più amate dalla Regina Margherita, grande appassionata di musica fin dalla giovinezza: per tutta la sua vita praticò quest’arte e promosse in Italia la conoscenza della musica da camera e sinfonica, e di Beethoven in particolare, come testimonia questa sua frase: “Ho un culto per Beethoven, è così grande e sempre nuovo, mi sembra proprio di stare presso Dante e Shakespeare!”.

    Il programma presenterà ascolti tratti dalla musica europea, in un excursus che va dal Barocco all’Ottocento.

    Prossimi appuntamenti

    • 21 gennaio 2023 ore 11 e ore 15
    • 28 gennaio 2023 ore 15
    Info: tutti i concerti si terranno al primo piano del museo, nella Sala Feste
    Ingresso gratuito
    Prenotazionemadamadidattica@fondazionetorinomusei.it ; 0114429629

     

    Sabato 14 gennaio ore 16:30
    ALCHIMIE – MERCURIO / MERCURIO – Intelligenza, apprendimento, agilità
    GAM – Visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino Arte e musica: c’è alchimia migliore? Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i musei della Fondazione Torino Musei ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.
    MERCURIO / MERCURIO – Intelligenza, apprendimento, agilità
    Mercurio è sia il pianeta più interno del sistema solare e il più vicino al Sole, sia un elemento chimico dal caratteristico color argento, ma è anche il dio alato messaggero degli dei, protettore dei viaggi e dei viaggiatori, della comunicazione, dell’ingegno della divinazione. La visita presso la GAM, propedeutica al concerto dell’Orchestra Filarmonica di Torino, non potrà che iniziare quindi dallo spazio, con la contemplazione dell’opera Anni Luce di Giulio Paolini, e seguire le varie sfaccettature di Mercurio (pianeta, elemento chimico e divinità),  sulle orme dell’artista metafisico Giorgio De Chirico, profondamente legato al mondo classico così come il fratello Alberto Savinio, fino ad arrivare a personalità come Gilberto Zorio e Mario Merz con le loro luci alchemiche.

    Visita guidata a pagamento. Costo: 6 euro per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta e Torino Piemonte Card).

    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9 –  17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com • è possibile effettuare l’acquisto anche on-line

     

    DOMENICA 15 GENNAIO

    Domenica 15 gennaio ore 16
    IL SOLE, IL SESAMO, GLI AQUILONI. La festa indiana di Makar Sankranti
    MAO – attività per famiglie

    Passeggiando tra le statue provenienti dall’India e dal Sud-est asiatico, tra rappresentazioni di figure e miti dell’Induismo, scopriremo come si festeggia in diverse parti dell’India – e non solo – la prima festa dell’anno, quando il sole entra nel segno zodiacale del Capricorno e la primavera si avvicina. Nell’attività di laboratorio si potrà sperimentare come costruire un aquilone.

    Costo: bambini € 7 per l’attività, adulti accompagnatori ingresso ridotto alle collezioni permanenti.

    Prenotazione obbligatoria  al 01144369227-8 – maodidattica@fondazionetorinomusei.it

    Domenica 15 gennaio ore 15
    APPUNTI DI PAESAGGIO
    GAM – attività per le famiglie sulla mostra Ottocento
    Il percorso in mostra permette di riflettere sul ruolo della pittura di paesaggio da metà dell’Ottocento fino ai primi del Novecento. Durante la visita guidata gli adulti avranno modo di approfondire l’evoluzione del paesaggio da semplice fondale a contorno di scene storiche e brani di genere, a soggetto autonomo e centrale, a luogo suggestivo ricco di scambi emozionali con chi lo vive e lo ammira, a strumento di sperimentazioni scientifiche.
    Contemporaneamente i bambini, attraverso una più ridotta selezione di opere, vedranno come il paesaggio diventi luogo che accoglie sensazioni, emozioni personali e spunto per ragionare sulle nuove teorie del colore e della luce e in laboratorio realizzeranno un personale taccuino di paesaggi utilizzando diverse tecniche pittoriche.
    Costo visita adulti: euro 6 più biglietto di ingresso al museo ridotto (ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta)
    Costo bambini: euro 7 (ingresso gratuito al museo)

    Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    LUNEDI 16 GENNAIO

    Lunedì 16 gennaio ore 17.30
    IL MIO MEDIOEVO. IL NOSTRO MEDIOEVO
    Biblioteca civica Cesare Pavese, via Candiolo 79 – appuntamento conclusivo del ciclo di incontri Miniature rivelate a cura dei lettori delle Biblioteche civiche
    Il Medioevo fa da sfondo a diversi romanzi della letteratura occidentale: da Il nome della rosa di Umberto Eco, I pilastri della Terra di Ken Follett, Notre-Dame de Paris di Victor Hugo o il più recente La Cattedrale del mare di Ildefonso Falcones. Ogni partecipante potrà proporre al gruppo il proprio libro del cuore, selezionando e leggendo ad alta voce la pagina o i passaggi che maggiormente ha amato.

    Così si conclude il ciclo di incontri Miniature rivelate, organizzato da Palazzo Madama in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, dedicato ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.

    Ingresso libero fino a esaurimento posti

     

    MERCOLEDI 18 GENNAIO

    Mercoledì 18 gennaio ore 15 e 17.30
    IL MIO MEDIOEVO. IL NOSTRO MEDIOEVO
    Biblioteca civica don Lorenzo Milani, via dei Pioppi 43 (ore 15); Biblioteca civica Villa Amoretti, corso Orbassano 200 (ore 17.30) – appuntamento conclusivo del ciclo di incontri Miniature rivelate a cura dei lettori delle Biblioteche civiche
    Il Medioevo fa da sfondo a diversi romanzi della letteratura occidentale: da Il nome della rosa di Umberto Eco, I pilastri della Terra di Ken Follett, Notre-Dame de Paris di Victor Hugo o il più recente La Cattedrale del mare di Ildefonso Falcones. Ogni partecipante potrà proporre al gruppo il proprio libro del cuore, selezionando e leggendo ad alta voce la pagina o i passaggi che maggiormente ha amato.
    Così si conclude il ciclo di incontri Miniature rivelate, organizzato da Palazzo Madama in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, dedicato ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.
    Ingresso libero fino a esaurimento posti

     

    Mercoledì 18 gennaio ore 18
    DIALOGO TRA GIORGIO GRIFFA E RICCARDO PASSONI
    GAM – incontro con l’artista
    Il Dipartimento Educazione GAM organizza l’incontro con uno degli artisti protagonisti della venticinquesima edizione di Luci d’Artista. Giorgio Griffa, maestro riconosciuto a livello internazionale che è stato recentemente celebrato con una retrospettiva dal Centre George Pompidou di Parigi, dialogherà in Sala 1 con il Direttore della GAM Riccardo Passoni.
    Il progetto Farsi Universo si è sviluppato, durante le settimane di accensione delle Luci d’Artista, intorno alla nuova installazione luminosa AZZURROGIALLO di Giorgio Griffa nei giardini di piazza Cavour: miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo che appaiono come un flusso di energia luminosa. Il passaggio coperto dalle luminarie evoca la Notte stellata di van Gogh, come in altri cicli pittorici di Griffa in cui la ricerca analitica sul segno si carica di rimandi ai grandi maestri dell’arte di ogni tempo.
    Farsi Universo ha previsto – oltre alla formazione dedicata agli insegnanti dell’I.C. Niccolò Tommaseo con un workshop guidato dal monaco zen Raf Chigyo Ianzano e un laboratorio per la progettazione e realizzazione dell’attività con le dieci classi coinvolte – un laboratorio di Maschera Neutra a cura dell’Associazione Teatro e Società coordinati da Claudio Del Toro con performance finale e infine, in collaborazione con la Fondazione Cantabile, un incontro tra più gruppi corali, da quelli più esperti come Cantabile Fabbricadivoci e CantabiLAB al coro PoliEtnico del Politecnico di Torino.
    Ciascuno degli eventi ha radunato in piazza Cavour sotto il cielo stellato di Giorgio Griffa centinaia di ragazzi e famiglie che si sono ritrovati insieme ai cittadini del quartiere e non solo.
    Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili 
    Info www.gamtorino.it    
     Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

     

    Mercoledì 18 gennaio ore 18:00
    DIALOGO TRA GIORGIO GRIFFA E RICCARDO PASSONI
    GAM Torino via Magenta, 31 Sala 1
    Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

     

    Il Dipartimento Educazione GAM organizza l’incontro con uno degli artisti protagonisti della venticinquesima edizione di Luci d’Artista. Giorgio Griffa, maestro riconosciuto a livello internazionale che è stato recentemente celebrato con una retrospettiva dal Centre George Pompidou di Parigi, dialogherà in Sala 1 con il Direttore della GAM Riccardo Passoni.

    Il progetto Farsi Universo si è sviluppato, durante le settimane di accensione delle Luci d’Artista, intorno alla nuova installazione luminosa AZZURROGIALLO di Giorgio Griffa nei giardini di piazza Cavour: miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo che appaiono come un flusso di energia luminosa. Il passaggio coperto dalle luminarie evoca la Notte stellata di van Gogh, come in altri cicli pittorici di Griffa in cui la ricerca analitica sul segno si carica di rimandi ai grandi maestri dell’arte di ogni tempo.
    Farsi Universo ha previsto – oltre alla formazione dedicata agli insegnanti dell’I.C. Niccolò Tommaseo con un workshop guidato dal monaco zen Raf Chigyo Ianzano e un laboratorio per la progettazione e realizzazione dell’attività con le dieci classi coinvolte – un laboratorio di Maschera Neutra a cura dell’Associazione Teatro e Società coordinati da Claudio Del Toro con performance finale e infine, in collaborazione con la Fondazione Cantabile, un incontro tra più gruppi corali, da quelli più esperti come Cantabile Fabbricadivoci e CantabiLAB al coro PoliEtnico del Politecnico di Torino.
    Ciascuno degli eventi ha radunato in piazza Cavour sotto il cielo stellato di Giorgio Griffa centinaia di ragazzi e famiglie che si sono ritrovati insieme ai cittadini, del quartiere e non solo.

  • Christo e Jeanne-Claude. Projects
    Castello di Miradolo
    15 ottobre 2022 – 16 aprile 2023

     

     

    A poco più di due anni dalla scomparsa di Christo Vladimirov Javacheff, il Castello di Miradolo dedica a Christo e Jeanne-Claude, la coppia che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e il suo processo di realizzazione, la mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects, che espone disegni, collages, fotografie e video delle loro opere più famose, insieme ad opere di alcuni artisti del Nouveau Réalisme e della Land Art che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero.
    Curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, la mostra, realizzata grazie alla collaborazione con la Christo and Jeanne-Claude Foundation di New York, presenta circa sessanta opere accompagnate da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche.
    Le opere di Christo e Jeanne-Claude, tanto inedite, quanto ardite e monumentali, fecero sempre molta fatica ad essere approvate ed accettate. Nel 1966 il permesso per il progetto Wrapped Trees, concepito per il parco adiacente al Saint Louis Art Museum, in Missouri, fu negato. Nel 1969 gli artisti immaginarono il progetto Wrapped Trees, Project for Avenue des Champs- Élysées and the
    Rond Point des Champs-Élysée a Parigi, anch’esso mai realizzato. Il progetto Wrapped Trees per Riehen (Comune alle porte di Basilea) è stato infine completato nel 1998 ed è il risultato di 32 anni di sforzi e attese. Nel parco intorno alla Fondation Beyeler, 178 alberi, alti da 2 a 25 metri, sono stati avvolti con 23 chilometri di corda e con 55mila metri quadrati di tessuto in poliestere intrecciato.
    Al 1968 risalgono i primi due edifici impacchettati: entrambi musei. Si tratta della Kunsthalle di Berna e del Museum of Contemporary Art di Chicago. Nello stesso anno, in occasione della quarta edizione di Documenta, la quinquennale esposizione internazionale che si svolge a Kassel, in Germania, Christo e Jeanne-Claude realizzano davanti al palazzo del Friedericianum, sede della mostra, 5.600 Cubicmeter Package, una gigantesca scultura gonfiabile alta circa 85 metri. Nel 1974 a Roma il critico Achille Bonito Oliva organizza la grande rassegna “Contemporanea” a cui partecipano tutti i maggiori artisti internazionali. Christo e Jeanne-Claude realizzano una delle loro opere urbane più straordinarie: The Wall-Wrapped Roman Wall, che vede una sezione di ben 250 metri delle Mura Aureliane interamente coperta da tessuto di polipropilene legato da corde in Dacron. Nel 1985, undici anni dopo, The Pont Neuf Wrapped segna un nuovo intervento urbano che ha come protagonista il più antico ponte di Parigi, la cui architettura – in costante evoluzione – ha rispecchiato per secoli il carattere trasformista della città. L’intervento di Christo e Jeanne-Claude conferisce al Pont Neuf una nuova dimensione scultorea, continuandone dunque la tradizione della
    metamorfosi architettonica, trasformandolo per 14 giorni in un’opera d’arte.
    Wrapped Coast, One Million Square Feet (1969) nella Little Bay di Sydney in Australia, Valley Curtain (1972) a Rifle in Colorado, Ocean Front (1974) a Newport, Rhode Island a sud di Boston, Running Fence (1976) nelle Contee di Sonoma e Marin in California, sono tutte opere di dimensioni colossali, dove enormi teli in polipropilene o nylon hanno celato, per alcune settimane, vasti spazi, ora di costa, ora di acqua, ora di cielo. Valley Curtain, il grande telo arancione disteso come una immensa diga tra gli estremi di due colline, richiese 28 mesi di preparazione e durò solo 28 ore poiché forti raffiche di vento, fino a 100 km all’ora, resero necessaria una tempestiva disinstallazione. Running Fence, lunga quasi 40 chilometri e alta 5,5 metri, si estendeva da est a ovest, a nord di San Francisco, sulle proprietà di 59 allevatori di bestiame. Per 14 giorni l’alta “recinzione” di nylon bianco, come una inedita muraglia cinese, ma più elegante e leggera, seguiva l’andamento sinuoso delle colline per poi scomparire, immergendosi nell’oceano Pacifico, a Bodega Bay. L’idea arcaica della grande muraglia, come recinzione e difesa, delimitazione politica e confine, nella concezione dei due artisti si trasforma in un sinuoso nastro di luce che anziché separare, unisce, riaffermando ed esaltando così le caratteristiche coloristiche e luminose del contesto naturale catturato in una precisa frazione di tempo. Wrapped Fountain and Wrapped Medieval Tower (1968) sono le prime opere pubbliche realizzate da Christo e Jeanne-Claude in Italia. In occasione del Festival dei Due Mondi di Spoleto impacchettano una torre medievale e la Fontana del Mascherone del XVII secolo.
    Per i dieci anni dalla fondazione del movimento del Nouveau Réalisme, Christo e Jeanne-Claude impacchettarono con un tessuto in propilene bianco e con corde arancio due dei principali monumenti scultorei di Milano: quello di Vittorio Emanuele II in piazza del Duomo e quello di Leonardo da Vinci in piazza della Scala. Wrapped Monument to Leonardo e Wrapped Monument to Vittorio Emanuele II (1970) ebbero entrambi vita breve: rispettivamente due e sette giorni. Wrapped Reichstag (1995), l’impacchettamento dello storico palazzo del parlamento tedesco a Berlino, ha visto Christo e Jeanne-Claude impegnati in un travagliato processo di approvazione del loro progetto durato oltre due decenni. Per la forte pregnanza simbolica dell’edificio questo è forse l’intervento urbano più significativo degli artisti ed è tra quelli che ha avuto la maggiore risonanza e il più forte impatto a livello mondiale. La facciata, le torri e il tetto sono stati ricoperti con 100mila metri quadrati di tessuto in polipropilene color alluminio legati con ben 16,6 chilometri di corde blu.
    Il lavoro è stato compiuto da 70 alpinisti professionisti e da 120 operai installatori. A differenza degli esponenti della Land Art americana, che hanno privilegiato lontani territori desertici incontaminati e difficilmente raggiungibili, Christo e Jeanne-Claude hanno sempre voluto realizzare le loro opere in luoghi facilmente accessibili, anche nel caso degli interventi in spazi naturali. La componente fondamentale dei loro progetti era la presenza umana in forma di rapporto che una comunità di individui sviluppa con il contesto in cui vive e al contempo di interazione e coinvolgimento diretto nella creazione dei progetti stessi. Con Surrounded Islands (1983) nella Biscayne Bay di Miami, 11 delle isole situate nella baia furono circondate da oltre 600mila metri quadrati di tessuto fluttuante in polipropilene rosa che ricopriva la superficie dell’acqua e si estendeva per 61 metri da ciascuna isola nella baia. All’alba del 9 ottobre 1991, alla presenza di  Christo e Jeanne-Claude, furono aperti i 3.100 ombrelli alti 6 metri e con un diametro di circa 8,5 metri, a Ibaraki e in California. The Umbrellas (1991) intendeva indagare le somiglianze e le differenze nei modi di vivere e nell’uso dello spazio in due valli interne, una lunga 19 chilometri in Giappone e l’altra 29 chilometri negli Stati Uniti. In Giappone, la valle si trova nella prefettura di Ibaraki e comprende le proprietà di 459 proprietari terrieri privati e di agenzie governative. Negli Stati Uniti, la valle si trova a poco meno di 100 chilometri a nord di Los Angeles, nelle proprietà del Tejon Ranch, appartenenti a 25 proprietari terrieri privati e agenzie governative.
    Con The Floating Piers (2016) per 16 giorni, dal 18 giugno al 3 luglio, il Lago d’Iseo è stato reinventato. Centomila metri quadrati di tessuto giallo dalia scintillante, fissati a un sistema modulare di pontili galleggianti composto da 220mila cubi di polietilene ad alta densità, ondeggiavano con il movimento dell’acqua, appena sopra la superficie del lago. The Gates (2005) è un cammino lungo 37 chilometri a Central Park, a New York: 7.503 “cancelli” alti quasi 5 metri e distanti tra loro circa tre metri e mezzo.
    Tutte le opere ambientali di Christo e Jeanne-Claude sono sempre state interamente finanziate dagli artisti stessi, attraverso la vendita dei disegni, dei collage e dei modelli in scala dei progetti in essere o passati. Tutti i progetti sono sempre stati liberamente accessibili al pubblico in maniera gratuita.
    Nel suo originale progetto, concepito nel 1977, la Mastaba sarà un’opera d’arte enorme. Costituita da 410mila barili colorati, sarà la più grande scultura contemporanea mai realizzata, l’unico progetto permanente di Christo e Jeanne-Claude. Una sua versione in scala ridotta, The London Mastaba (2018), è stata eretta a Londra, in Hyde Park, dove ha galleggiato sulle acque del Serpentine Lake per tre mesi. Realizzata con 7.506 barili, nei toni del rosso, blu e mauve, fissati ad una struttura metallica interna, The London Mastaba era sorretta da piattaforma galleggiante in polietilene ad alta densità. L’Arc de Triomphe, Wrapped (2021), ha visto la sua realizzazione 60 anni dopo i primi progetti e, per volontà dello stesso Christo, è stato completato dalla sua équipe dopo la sua morte.
    A questo nucleo centrale, si affiancano due ampie sezioni, che intendono creare un ideale confronto tra le opere di artisti differenti e i lavori e il pensiero di Christo e Jeanne-Claude.

    NOUVEAU RÉALISME
    La prima sezione è dedicata al Nouveau Réalisme, importante movimento parigino del decennio 1960/70, con opere di Man Ray, César, Klein, Spoerri, Mimmo Rotella, Pierre Fernandez Arman e Raysse, che rappresenta l’incontro di Christo con il mondo e il contesto parigino ed europeo dopo gli studi a Sofia, Praga e Vienna. Il Nouveau Réalisme è formato da un variegato insieme di artisti di vari paesi, tutti con personalità forti e originali, che contribuiscono in maniera decisiva ad affermare pratiche di sperimentazione creativa libere e spericolate, con uno stretto rapporto fra arte e vita. I suoi protagonisti utilizzano materiali extra-artistici prelevati dal contesto della realtà quotidiana e hanno un’attitudine ironica e critica nei confronti della società dei consumi. La loro arte è in presa diretta con le componenti ordinarie della scena urbana, pubblica e privata: dagli oggetti domestici usurati alle carcasse d’automobili e ai vecchi pezzi meccanici, dalle immagini dei rotocalchi ai manifesti pubblicitari affissi nelle strade, fino ad arrivare ai rifiuti veri e propri, abbandonati nei cestini o nelle discariche. Le pratiche operative tipiche del Nouveau Réalisme – in particolare gli assemblages e i collages – sono definibili “neo-dadaiste” in quanto riprendono l’ironia provocatoria e la casualità delle opere Dada. Christo e Jeanne-Claude sono amici di Restany e degli artisti del gruppo e hanno partecipato a varie esposizioni insieme, ma Christo non fu mai formalmente membro del Nouveau Réalisme.
    Tra le opere esposte, Enigma II (1935) di Man Ray, un pacco legato e fotografato che propone un oggetto nascosto. Accumulation (1962) che si intitola ironicamente Due precauzioni sono meglio di una e Senza titolo (1972), un telefono frantumato dentro un blocco di vetroresina trasparente, del ciclo delle Colères di Pierre Fernandez Arman.

    LAND ART
    La seconda sezione pone in relazione i progetti di Christo e Jeanne-Claude, che hanno sempre rifiutato le etichette e le definizioni attribuite al loro lavoro, descrivendolo piuttosto come environmental art, con il vasto movimento internazionale della Land Art. Nata negli Stati Uniti, a cavallo tra gli anni 60 e gli anni 70, la Land Art ha avuto grande risonanza in ambito europeo e internazionale, dando vita a diverse “esperienze d’arte” che vedono come fulcro della loro riflessione e azione il rapporto dell’uomo con la natura e con il paesaggio. Significative le storiche opere di Richard Long, Hamish Fulton, Andy Goldsworthy, Giuseppe Penone, Germano Olivotto, Ólafur Elíasson, le fotografie originali di Gianfranco Gorgoni dei “lavori manifesto” della Land Art di Michael Heizer, Robert Smithson, Walter De Maria, Dennis Oppenheim e James Turrell.
    Tra le opere esposte, le fotografie di Gorgoni, appunto, il più importante fotografo della Land Art che viaggiando in alcuni stati della parte ovest degli Stati Uniti ha fotografato le principali opere dei suoi protagonisti, a partire dalla Spiral Jetty (1970) di Robert Smithson, l’opera più rappresentativa e famosa della Land Art: una spirale lunga 460 metri e larga poco più di 4,5 metri, un molo di pietre basaltiche, cristalli di sale e in minima parte fango che, partendo da una costa del Grande Lago Salato nello Utah, negli Stati Uniti, si avvolge all’interno del lago. Il film Land Art di Gerry Schum, lo storico documentario realizzato tra il 1968 e il 1969 che testimonia sette performances (azioni) delle nuove realtà artistiche, inedite ricerche, in varie parti dello spazio e del tempo.
    L’esposizione è accompagnata da un’inedita installazione sonora a cura del progetto Avant-dernière pensée che si sviluppa lungo il percorso espositivo.
    Nelle sale e nel Parco, parallelamente alla mostra, si articola, come di consueto, il progetto Da un metro in giù: un percorso didattico per i visitatori di tutte le età per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare le opere d’arte e la realtà che ci circonda.

    INFO
    Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)
    0121 502761 www.fondazionecosso.com
    Christo e Jeanne-Claude. Projects
    A cura di Francesco Poli, Paolo Repetto, Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard e in collaborazione con la Christo and Jeanne-Claude Foundation di New York
    Biglietti:
    • Mostra – 15 euro intero, 12 euro ridotto (gruppi, over 65, convenzioni), 10 euro ridotto 15-26 anni, 8 euro ridotto 6-14 anni, gratuito (0-5 anni, Abbonati Musei e Torino+Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori), 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, 4 euro ridotto scuole.

      Audio guida mostra 6 euro, incluso nel biglietto per i bambini fino a 14 anni kit didattico Da un metro in giù

    Parco – 6 euro intero, 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, gratuito 0-5 anni, Abbonati Musei e Torino+Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori. Incluso nel biglietto audio racconto stagionale in cuffia per scoprire le ricchezze botaniche del Parco e le sue suggestioni romantiche. Il percorso cambia ad ogni stagione.

    Christo e Jeanne-Claude. Projects

                                                                                               Mezz’ora con…

    Mezz’ora con…” sono le conversazioni con gli esperti d’arte e i curatori sulle tematiche e sulle opere esposte nella mostra “Christo e Jeanne-Claude. Projects”. Gli incontri sono in programma dal 5 novembre 2022 al 25 marzo 2023, il sabato pomeriggio alle ore 15.

    IL CALENDARIO

    Sabato 5 novembre, ore 15
    Christo e Jeanne-Claude al Castello di Miradolo: le storie di questa mostra
    Con Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti
    Ogni mostra nasce da riflessioni e da spunti condivisi; è un’idea che prende forma e che si costruisce come un lavoro collettivo. Christo e Jeanne-Claude, alla vigilia di ogni loro nuovo progetto, non si chiedevano quando sarebbe stato realizzato: si chiedevano soltanto come lo avrebbero fatto. L’incontro intende ripercorrere le tappe del come è nata questa mostra.

     

    Sabato 26 novembre, ore 15
    Christo e Jeanne-Claude. Vita = Arte = Progetti
    Con Lorenza Giovanelli

    Dopo essere fuggito dalla Bulgaria all’età di ventuno anni, Christo arriva finalmente a Parigi nel1958, dove l’appropriazione e la manipolazione di oggetti di uso quotidiano diviene fin da subito il suo interesse primario fino a diventare quasi un’ossessione. Il suo approccio è assolutamente radicale e nuovo: nascosti dall’involucro che li racchiude, quegli oggetti acquisiscono un carattere nomade, come accompagnati in uno stato transitorio, che diventerà la quintessenza dei progetti temporanei su larga scala che ha realizzato insieme a Jeanne-Claude in una vita interamente dedicata all’arte e alla creazione di bellezza. L’incontro indagherà il rapporto tra le prime opere di Christo e gli interventi pubblici su larga scala che hanno fatto guadagnare a Christo e Jeanne-Claude un posto unico nella storia dell’arte.

    Sabato 28 gennaio, ore 15
    La musica tra progetto e architettura: l’installazione sonora in mostra
    Con Roberto Galimberti
    È possibile immaginare una dimensione sonora che possa corrispondere a una dimensione visiva? Esiste un suono che non accompagni soltanto lo sguardo tra le opere d’arte ma che si armonizzi con il loro spirito? Come le opere di Christo e Jeanne-Claude la musica conserva una dimensione progettuale che diventa reale soltanto nel momento dell’esecuzione. La musica crea il suo tempo e lo sospende; costruisce nel suo accadere nuovi spazi.
    A seguire, visita guida tematica in mostra:
    Christo e Jeanne-Claude: materiali quotidiani e industriali nelle opere d’arte
    Con Oscar Chiantore e Roberto Galimberti
    Nel corso della loro lunga attività artistica gli impacchettamenti realizzati da Christo e Jeanne-Claude hanno attraversato molteplici fasi, che possono anche essere associate alla scelta dei materiali da loro impiegati. Il passaggio dalle opere piccole, mobili, fino ai monumenti e alle architetture urbane si compie, quasi naturalmente, a partire dai materiali di uso domestico o quotidiano, come carta comune o fogli da pacchetti, fino a materiali concepiti per uso industriale, ma di cui in ogni caso la funzionalità sempre è accompagnata da una forte qualità espressiva. Il percorso della mostra cercherà di illustrare questi materiali non artistici nello sviluppo dei progetti di Christo e Jeanne-Claude e nelle interazioni con gli artisti del Nouveau Realisme.
    Sabato 25 febbraio, ore 15
    Il Nouveau Réalisme, un movimento internazionale negli anni ’60
    Con Francesco Poli
    La rivoluzione degli oggetti quotidiani: Da Klein, Arman e César fino a Christo. Il Nouveau Réalisme è formato da un variegato insieme di artisti di vari paesi, tutti con personalità forti e originali, che contribuirono in maniera decisiva ad affermare la sperimentazione creativa, libera e spericolata. I suoi protagonisti, in uno stretto rapporto fra arte e vita, utilizzavano materiali extra-artistici prelevati dal contesto della realtà quotidiana e avevano un’attitudine ironica e critica nei con fronti della società dei consumi.
    Sabato 25 marzo, ore 15
    Orizzonti di Land Art
    Con Paolo Repetto
    Con il termine Land Art (arte della terra) si definisce un movimento molto vasto e articolato, americano ed europeo, che a partire dal 1967 si è sviluppato sino ad oggi. Una nuova forma espressiva, quando “l’opera d’arte non è più la rappresentazione pittorica di un paesaggio, bensì il paesaggio stesso”. (Gerry Schum)
    LE BIOGRAFIE DEI RELATORI
    Francesco Poli è nato a Torino nel 1949. Professore di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera a Milano, è Chargé de cours all’Université Paris 8 dal 1994. Dal 1997 al 2003 e dal 2005insegna all’Università di Torino. Ha curato numerose mostre in musei, spazi pubblici e privati; per la Fondazione Cosso, i progetti dedicati al Naïf, a Luigi Spazzapan, a Fausto Melotti e all’Informale.
    Paolo Repetto è nato nel 1965. È laureato con lode in Lettere moderne con indirizzo di storia dell’arte all’Università di Genova. Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio Verdi di Torino, diplomandosi in pianoforte. Da sempre, come storico e critico, ha approfondito le relazioni e le corrispondenze tra arte e musica. Per diversi anni ha insegnato Storia dell’Arte e Storia della Musica negli Istituti civici di Torino e Asti. Ha pubblicato numerosi saggi e libri.
    Roberto Galimberti è diplomato in violino, consegue il Diploma Accademico di II° livello in Discipline Musicali, Scuola di Musica da camera, e la Laurea in Discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo. Si esibisce in diverse formazioni orchestrali e cameristiche in importanti festivals nazionali e internazionali. Si occupa della curatela musicale di numerose esposizioni d’arte collaborando con la Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino, la Ricordi, la Fondazione Sgarbi, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e la Fondazione Cosso. Realizza la sonorizzazione del Museo della Mafia per il Padiglione Italia della 54^ Biennale di Venezia. Nel 2009 idea Avant-dernière pensée che diventa il progetto artistico residente presso il Castello di Miradolo.
    Lorenza Giovanelli è nata a Brescia nel 1990. È una storica dell’arte. Nel 2015 ha conseguito la Laurea Magistrale in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel 2016 è stata responsabile dell’ufficio del progetto The Floating Piers di Christo e Jeanne-Claude. Dal 2017 lavora nello studio di Christo a New York come responsabile della collezione e project manager per mostre e pubblicazioni e ha contribuito come autrice e curatrice di diverse monografie sugli artisti. Attualmente lavora per l’Estate degli artisti e fa parte del consiglio di amministrazione della Christo and Jeanne-Claude Foundation.
    Oscar Chiantore, già professore ordinario di Chimica e tecnologia dei polimeri, ha svolto la sua attività didattica e scientifica all’Università degli Studi di Torino dove ha coordinato l’ attivazione e gestione del Corso di Laurea Interfacoltà in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. I suoi interessi di ricerca riguardano i materiali costitutivi delle opere d’arte, lo studio del loro degrado e lo sviluppo di materiali e sistemi per la conservazione. Ha diretto studi riguardanti le materie plastiche nell’arte contemporanea e la caratterizzazione di materiali pittorici sintetici, anche in collaborazione con restauratori e istituzioni che affrontano queste problematiche in Italia e all’estero.
    Christo e Jeanne-Claude
    Bio

    Christo Vladimirov Javacheff è nato il 13 giugno 1935 a Gabrovo, in Bulgaria, da una famiglia di industriali. Jeanne-Claude Marie Denat nasce lo stesso giorno dello stesso anno a Casablanca, da una famiglia militare francese. Incoraggiato dalla madre, ex segretaria all’Accademia Nazionale d’Arte di Sofia, Christo inizia a prendere lezioni di disegno e pittura dall’età di sei anni. Jeanne-Claude dopo aver studiato in Marocco, Francia, Svizzera e Tunisia, ottiene il diploma di maturità e inizia a lavorare come hostess per Air France. Negli stessi anni, Christo studia all’Accademia Nazionale d’Arte di Sofia sotto la dottrina del Realismo Socialista che lo allontana da ogni forma d’arte moderna occidentale. Nel1956 Christo ottiene il permesso di recarsi a Praga per visitare dei parenti. Qui scopre, per la prima volta, le opere di Picasso e Mirò. L’anno successivo, quando scoppia la rivoluzione ungherese, Christo decide di non tornare in Bulgaria, fugge a Vienna in un vagone merci e si iscrive all’Accademia di Belle Arti per poi trasferirsi a ottobre dello stesso anno a Ginevra. Sia a Vienna che a Ginevra si mantiene lavando auto e stoviglie e dipingendo ritratti classici di ricche signore della società che firma con il suo cognome “Javacheff”. Nel marzo del 1958 Christo si trasferisce a Parigi dove vive in una piccola stanza di un edificio all’8 di rue Quentin Bauchart, mentre una stanza riservata al personale di servizio al 14 di rue de Saint-Sénoch gli serve da studio. Pochi mesi dopo, in ottobre, Christo e Jeanne-Claude si incontrano quando a Christo viene commissionato il ritratto della madre di lei, Précilda de Guillebon. Cyril, il loro unico figlio, nasce l’11maggio 1960. Nel 1961 Christo e Jeanne-Claude iniziano a collaborare artisticamente: in occasione della prima mostra personale di Christo alla Galerie Haro Lauhus di Colonia, realizzano Dockside Packages e Stacked Oil Barrels, la prima opera d‘arte ambientale temporanea all’aperto. Durante il loro soggiorno in Germania inizia la costruzione del Muro di Berlino, così una volta tornati a Parigi erigono un muro di barili di petrolio, Wall of Oil Barrels–The Iron Curtain, che blocca Rue Visconti, una delle strade più strette di Parigi. Il 28 novembre del 1962 si sposano nel municipio di Parigi. Nel 1964 arrivano a New York e nel settembre dello stesso anno si trasferiscono definitivamente negli Stati Uniti. Realizzano progetti di ampio respiro intervenendo su edifici, monumenti, paesaggi in Italia, Svizzera, Germania, Giappone, Stati Uniti, Francia, Regno Unito. Le loro opere sono state interamente finanziate dalla vendita dei disegni preparatori, collage o modellini. Jeanne-Claude muore il 18 novembre 2009. Come si erano promessi in vita, Christo continua a realizzare i progetti che avevano ideato insieme. Christo muore il 31 maggio 2020 nella casa di NewYork City dove ha vissuto per 56 anni. Per desiderio di Christo, il suo team realizza nel settembre2021L’Arc de Triomphe, Wrappede continua a lavorare a The Mastaba, Project for United Arab Emirates, concepito nel 1977 da Christo e Jeanne-Claude come loro unico progetto permanente.

    Christo e Jeanne-Claudeal Castello di Miradolo
    Le storie di questa mostra
    Sabato 5 novembre, ore 15
    Mezz’ora con…
    Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti
    “Mezz’ora con…” sono le conversazioni con gli esperti d’arte e i curatori sulle tematiche e sulle  opere esposte nella mostra “Christo e Jeanne-Claude. Projects” che espone disegni, collages, fotografie e video delle loro opere più famose, insieme ad opere di alcuni artisti del Nouveau Réalisme e della Land Art che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero. Curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, la mostra, realizzata grazie alla collaborazione con la Christo and Jeanne-Claude Foundation di New York, presenta circa sessanta opere accompagnate da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche.
    Il primo appuntamento delle “Mezz’ora con ” affronta proprio “Le storie di questa mostra” raccontate dai curatori. Ogni mostra nasce da riflessioni e da spunti condivisi: è un’idea che prende forma e che si costruisce come un lavoro collettivo. Christo e Jeanne-Claude, alla vigilia di ogni loro nuovo progetto, non si chiedevano quando sarebbe stato realizzato: si chiedevano soltanto come lo avrebbero fatto. L’incontro intende ripercorrere le tappe della nascita della mostra al Castello di Miradolo.
    Christo e Jeanne-Claude. Projects
    Bio curatori

    La mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects è curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, realizzata grazie alla collaborazione con la Fondazione Christo e Jeanne-Claude di New York.

    FRANCESCO POLI
    Francesco Poli è storico e critico d’arte. Ha insegnato Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera e all’Université Paris 8. Attualmente insegna Arte e comunicazione all’Università di Torino. Ha curato numerose mostre in spazi pubblici e privati e collabora come critico con riviste e giornali. Tra i testi pubblicati: La Metafisica; Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale; La Scultura del Novecento; Il sistema dell’arte contemporanea; Postmodern Art. 1945-Now; Mettere in scena l’arte contemporanea. Insieme a Giorgina Bertolino è autore del Catalogo Generale delle opere di Felice Casorati(ed. Allemandi, 2004). Insieme a Francesca Filippi è il curatore generale della storia dell’arte peri licei, La Bellezza resta (ed. Bruno Mondadori 2022), appena pubblicato.
    PAOLO REPETTO
    Laureato con lode in Lettere moderne con indirizzo di storia dell’arte all’Università di Genova, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio Verdi di Torino. Da sempre, come storico e critico, ha approfondito le relazioni e le corrispondenze tra arte e musica. Ha pubblicato numerosi saggi e libri. Ha collaborato con Rete 2eLa Stampa di Torino. Ha pubblicato numerosi scritti sulla rivista FMR; è critico musicale del mensile Amadeus, e critico d’arte del Corriere del Ticino. Da diversi anni collabora con la Repetto gallery, London, e la De Primi Fine Art di Lugano, approfondendo la vasta realtà del mercato dell’arte contemporanea. È visiting professor all’Università Ebraica di Gerusalemme; ha insegnato Analisi del mercato dello spettacolo all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Musica comparata-arte e musica, presso la Scuola universitaria del Conservatorio della Svizzera Italiana. È curatore di mostre d’arte e concerti.
    ROBERTO GALIMBERTI
    Diplomato in violino, consegue il Diploma Accademico di II° livello in Discipline Musicali, Scuola di Musica da camera, e la Laurea in Discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo. Si esibisce in diverse formazioni orchestrali e cameristiche in importanti festivals nazionali e internazionali. Si occupa della curatela musicale di numerose esposizioni d’arte collaborando con la Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino, la Ricordi, la Fondazione Sgarbi, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e la Fondazione Cosso. Realizza la sonorizzazione del Museo della Mafia per il Padiglione Italia della 54^ Biennale di Venezia. Nel 2009 idea Avant-dernière pensée che diventa il progetto artistico residente presso il Castello di Miradolo.

     

  • Nella notte tra il 4 ed il 5 agosto del 1962 Marilyn Monroe morì, suscitando il clamore e l’interesse dell’opinione pubblica statunitense e mondiale.

    Mentre la versione ufficiale dichiarò il suicidio per un mix di barbiturici, tante furono le tesi controverse sul suo decesso, tra cui morte per omicidio commissionato da Robert Kennedy e commesso dal Dottor Ralph Greenson – psichiatra di Marilyn – con un’iniezione letale; oppure omicidio perpetrato dalla mafia di Chicago per vendicarsi dei Kennedy.

    Qualunque fosse stata la causa, Norma Jean Baker, in arte Marilyn Monroe, lasciò un vuoto incolmabile. Il mondo fu sconvolto al punto che una settimana dopo si registrò un’impennata di suicidi: nella sola città di New York ben dodici nello stesso giorno. Una delle vittime lasciò addirittura un biglietto che recitava: “Se la più meravigliosa cosa nel mondo non ha avuto niente per cui valesse la pena vivere, allora neanch’io”.

    Poco più di dieci anni dopo Elton John dedicò alla scomparsa della diva delle dive la famosa canzone “Candle in the Wind” per celebrare la fragile esistenza della Monroe; brano solo successivamente riadattato per commemorare la principessa Diana.

    Dopo la morte di Marilyn si comprese ancor di più anche l’amore che Joe Di Maggio, suo secondo marito, nutriva per lei: per oltre trent’anni ogni settimana fece recapitare sulla sua tomba un mazzo di rose, il suo fiore preferito. Al contrario nulla fece Arthur Miller, terzo marito di Marilyn, che non si presentò neanche al suo funerale, nonostante una storia d’amore importante (come viene mostrato nella mostra Forever Marilyn grazie al documentario di Sky Arte “Artists in Love”).

    Da quella notte del 1962 il mito di Marilyn è cresciuto nel tempo e rimane immutato ancora oggi, così come cristallizzato ed eterno è il sorriso nelle sue foto. Le più iconiche, come quella col vestito svolazzante sulla metropolitana di New York (nella pellicola “Quando la moglie è in vacanza”) sono a firma dell’amico storico della Monroe, Sam Shaw. Esposte, con scatti a colori e in bianco e nero, nella mostra Forever Marilyn.

    Insieme alle foto sono presenti nell’esposizione oltre sessanta memorabilia originali: articoli di bellezza, abiti, scarpe, foto e oggetti personali e di scena.

    Il proprietario dei memorabilia, il tedesco Ted Stampfer – maggior collezionista al mondo di oggetti di e su Marilyn ­– ha raccontato all’opening della mostra torinese: “Alla morte di Marilyn tutti i suoi averi furono ritirati alla rinfusa in bauli che furono riaperti solo dopo circa 37 anni. Solo nel 1999 infatti case d’asta come Christie’s e Julien’s resero pubblici i beni personali della Monroe. Si trovarono così reperti assolutamente eccezionali come piccole macchie di sudore sugli abiti, le impronte digitali di Marilyn sulla crema viso ormai seccata e i suoi capelli negli oggetti da toilette. Nella mostra di Stupinigi il pubblico potrà notare che in uno dei quattro bigodini esposti c’è ancora un capello biondo…”.

    Per commemorare Marilyn lo staff di Next Exhibition ha deciso di organizzare un evento speciale proprio per la sua ultima serata, giovedì 4 agosto.

    Forever MARILYN The Exhibition – che solitamente chiude il giovedì alle ore 18 – riaprirà dalle 19 fino alle 23, con ultimo ingresso alle ore 22.

    Nel viale antistante la Palazzina di Caccia di Stupinigi verranno esposte delle bellissime auto americane in collaborazione con il partner della mostra West Custom Italy e ulteriore protagonista dell’evento la matrice di un camion interamente brandizzata a tema Marilyn con luci e musica, opera customized da Andrea Sandrone.

    E per accompagnare la visita in questa serata estiva un corner food and drink, in collaborazione con GusTo Italia per chi volesse gustare una bibita fresca o un piatto in stile americano.

     

    E’ possibile acquistare i biglietti per la serata già in prevendita con il circuito Ticket Master.
    Sarà anche attiva la biglietteria della mostra la sera dell’evento.

    Biglietto intero: 12 euro
    Biglietto ridotto (partners, under 12 anni, over 65 anni e studenti universitari): 10 euro

    Per ulteriori informazioni e/o per prenotazione gruppi è possibile scrivere all’indirizzo e-mail
    info@forevermarilyn.it

  • Si avvicina l’appuntamento con la terza edizione di ContemporaneA. Parole e storie di donne, prevista a Biella dal 23 al 25 settembre 2022, che si preannuncia già come l’edizione più trasversale di sempre, con numerosi incontri, presentazioni, reading teatrali e il ritorno del format più amato dal pubblico, quello del Pranzo con la scrittrice, durante il quale l’ospite racconta la sua autrice più amata. I temi che verranno toccati andranno dalla letteratura alla filosofia, dalla moda all’economia, alla politica.

    Tra i primi nomi confermati per questa edizione, Stefania Auci, che con la saga I leoni di Sicilia si è rivelata una delle autrici più interessanti del panorama letterario contemporaneo. Spazio anche alla filosofia, con Maura Gancitano, fondatrice di Tlon, in dialogo con Rebecca Buxton e Lisa Whiting, che con il loro libro Le regine della filosofia hanno portato in primo piano le vite e le opere di alcune tra le più importanti pensatrici della storia, da Ipazia a Hannah Arendt, passando per Angela Davis e Iris Marion Young. L’incontro con Cosima Buccoliero, già direttrice del Carcere di Bollate e attualmente alla guida della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino,  autrice di Senza Sbarre – Storia di un carcere aperto (Einaudi, 2022), sarà l’occasione per trattare il tema della reclusione attraverso un punto di vista insolito, attraverso il dialogo con Silvia Polleri, manager del ristorante InGalera del Carcere di Bollate. Tra gli appuntamenti in calendario, anche quello con Susanna Ausoni, autrice de L’arte dello styling. Come raccontarsi attraverso i vestiti (Vallardi, 2022) e curatrice del look nell’ultima edizione di Sanremo di star come Mahmood e Blanco ma anche di Elisa, Ditonellapiaga e Noemi. All’interno del suo libro, racconta come lo styling sia l’arte di dare un valore aggiunto alla moda, di interpretarla per creare storie. Gli stylist giocano con gli abbinamenti, costruiscono un immaginario a partire dalle creazioni dei fashion designer e le remixano trasformandole, lanciando messaggi e creando trend.

    Ad anticipare i tre giorni di incontri sarà mercoledì 21 settembre la immunologa Antonella Viola, con un incontro alle 17,30 alla Biblioteca Civica di Biella (Piazza Curiel, 13), nel corso del quale verrà presentato Il sesso è (quasi) tutto. Evoluzione, diversità e medicina di genere (Feltrinelli, 2022), che affronta il tema del corpo femminile, su come questo sia stato poco studiato, poco considerato e, di conseguenza, curato male.

    In attesa del festival, non si fermano i rendez-vous online sui canali social di ContemporaneA, con le sue numerose rubriche, le interviste e i focus dedicati alle storie di donne del passato e del presente.

    L’immagine guida di questa terza edizione, a cura di Elena Miele, è ispirata al mondo del circo, luogo deputato alla sorpresa, alla creatività e alla destrezza. Per arrivare alla loro eccellenza leggiadra e sfidare il pericolo dell’altezza, le trapeziste si allenano con tenacia superando insieme le difficoltà dei volteggi, arrivando alla grazia e precisione del movimento che sempre sottende il fiato sospeso di chi guarda e partecipa della bellezza e del rischio. Con questa illustrazione, emerge lo spirito del festival ContemporaneA, volto a dare spazio alle qualità creative dell’universo femminile, alla tenacia e all’abilità, al lavoro di squadra e alla fatica, all’incanto e alla bellezza attraverso cui ricreare il nostro mondo e la nostra società, affinché sia per tutti e tutte una festa.

    ContemporaneA. Parole e storie di donne è un progetto di Irene Finiguerra e Barbara Masoni realizzato in collaborazione con la Libreria Vittorio Giovannacci di Biella. Il progetto grafico è a cura dallo Studio Anna Fileppo.

     

    COS’È CONTEMPORANEA. PAROLE E STORIE DI DONNE

    I RENDEZ-VOUS
    ContemporaneA è un progetto che fin dalla sua nascita si è presentato con una doppia anima, online e analogica, e un solo obiettivo: quello di essere uno spazio per tutte le donne (e non solo) dove confrontarsi, sognare e progettare, dove ascoltare gli interventi di scrittrici, artiste, imprenditrici. Una vocazione multidisciplinare e inclusiva che si traduce nel corso di tutto l’anno in appuntamenti online, i cosiddetti rendez-vous: interviste, recensioni, citazioni, illustrazioni, profili e storie di donne.

    IL FESTIVAL e gli altri incontri dal vivo
    Tra le ospiti delle passate edizioni, Teresa Ciabatti, Valeria Parrella, Vera Gheno, Simonetta Fiori, Roberta Scorranese, Ritanna Armeni, Florencia Di Stefano-Abichain, Mariangela Pira, Elena Varvello, Tiziana Ferrario e Marina Spadafora. ContemporaneA organizza incontri e presentazioni dal vivo nel corso di tutto l’anno, come quelli con le autrici Marina Pierri, Annarita Briganti e Silvia Avallone e recentemente il concerto di Joan Thiele.

     

    www.contemporanea-festival.com
    Facebook: @contemporaneafestival
    Instagram: @contemporaneafestival

  • Torna a Genova Book Pride, la fiera nazionale dell’editoria indipendente italiana che dal 30 settembre al 2 ottobre animerà gli spazi di Palazzo Ducale, nel cuore della città, con oltre 100 espositori provenienti da tutta Italia.

    Finalmente Book Pride torna a Genova dopo un’assenza di due anni legata alla pandemia con un progetto rinnovato, sempre contraddistinto dal mix tra offerta culturale e dimensione fieristica indipendente che è stato da sempre la cifra di Book Pride. A valorizzare il nostro marchio di fabbrica sarà il lavoro di Federica Antonacci, Anastasia Martino e Raffaele Riba – che darà forma a un programma denso e articolato pensato ad hoc per Genova che si svolgerà tra le mura di Palazzo Ducale e in tanti luoghi della città grazie all’offerta del Programma OFF.

    Tema del 2022 sono le Moltitudini, a rappresentare la pluralità di voci e di sguardi dell’editoria indipendente. Nella parola “Moltitudini”, questo plurale esponenziale che moltiplica all’infinito le possibilità, è stato riconosciuto il contrario della solitudine che per molti è stata il basso costante di questi ultimi anni e un incitamento all’essere e al pensarci insieme.

    Rispetto all’edizione primaverile di Book Pride tenutasi a Milano, il tema sarà declinato secondo nuove modalità pensate appositamente per questo appuntamento, così da accompagnarci in un presente che muta di giorno in giorno e per seguire quelle nuove strade che la parola moltitudini e la città di Genova ci permettono di esplorare. Uno spazio dedicato, sia nel programma che a livello espositivo, avrà la saggistica: area che l’editoria in generale, e soprattutto quella indipendente stanno via via sempre di più valorizzando nei loro cataloghi. Parole nuove nel nostro vocabolario, come il metaverso, il gaming o il vecchio e complicato rapporto tra parole vecchie come Propaganda e Libertà di parola saranno al centro di questa sezione.

    Genova, poi, è città di poeti e cantautori: anche per questo l’andare a capo sarà parte costitutiva del programma. Genova, infine è anche il mare e le sue maestranze: parleremo di viaggi transoceanici, di navi e di esploratori senza dimenticare, anche per i più piccoli, gli altri abitanti del mare, quelli che vivono sotto la sua superficie.

    Molte come sempre le collaborazioni, tra queste citiamo per ora il Premio Andersen per la letteratura per bambini e ragazzi e il Premio John Fante Opera Prima.

    L’immagine-simbolo di Book Pride 2022 è di Antonio Pronostico, uno degli illustratori più interessanti del panorama editoriale italiano.

    Sottolinea Isabella Ferretti, presidente di Book Pride: “Dopo gli anni della pandemia in cui il libro ha costituito un bene rifugio per le persone, smarrite e disorientate, gli operatori culturali devono fronteggiare una nuova emergenza, quella di un futuro opaco, reso ancora più oscuro dallo spettro della guerra, della crisi economica, della destituzione sociale. L’editoria indipendente – nonostante la grave crisi che è tornata ad affliggere il comparto – testimonia con Book Pride la vicinanza ai propri lettori, che non lascia orfani né di storie né di risposte. Attendiamo il fedele pubblico genovese per riprendere una relazione che è rimasta sospesa ma mai conclusa, all’insegna della speranza” Come rimarca Sara Speciani, amministratore delegato di Book Services: “Abbiamo sviluppato servizi sia per i visitatori che per gli editori. Una buona fiera comincia dall’accoglienza dal legame con il territorio, l’accoglienza verso gli espositori e un livello di servizi al pari con le altre grandi fiere editoriali”.

    Book Pride è promossa da ADEI, Associazione degli editori indipendenti, e dalla Associazione Book Pride ed è organizzata da Book Services. La manifestazione rappresenta l’editoria indipendente italiana, un patrimonio culturale unico al mondo con quasi il 50% del valore del mercato nazionale del libro.

    Le iscrizioni per gli editori sono aperte alla mail programma@bookpride.net.

    Info
    Book Pride
    www.bookpride.net / 02 289515424 / segreteria@bookpride.net

  • Da giugno a settembre un’estate di teatro, musica, danza, cinema.

    Il programma di iniziative che animerà la città è consultabile su  http://www.comune.torino.it/eventi/ e sui siti dei singoli punti verdi.

    Con l’estate torna la voglia di stare all’aperto, di trascorrere del tempo in compagnia, di partecipare con gli amici e familiari a occasioni di svago e socialità.

    Per il 2022 l’assessorato alla Cultura della Città attraverso la Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo ha selezionato un cartellone variegato di proposte ad alto profilo culturale: 12 progetti organizzati da altrettante associazioni e dislocati in diversi punti della città che, per tre mesi, da giugno fino a settembre offriranno – a cittadini e turisti – spettacoli teatrali, musica, danza, cinema, laboratori per bambini e giovani, attività di wellness a contatto con la natura, talk e seminari nei cortili, parchi e giardini in diverse zone della città. Un palinsesto diffuso e multiforme rivolto a tutte le fasce d’età che saprà incuriosire, coinvolgere e soddisfare interessi diversi.

    “Sarà l’estate del ritorno alla socialità e allo stare insieme – sottolinea il Sindaco Stefano Lo Russo – dopo un lungo periodo di limitazioni. La Città di Torino vuole promuovere in ogni modo la voglia di stare all’aperto, di condividere il tempo con amici e familiari nei tanti luoghi della città. Il programma per l’estate è ricco e offre tante opportunità per i cittadini e i turisti, vogliamo rendere Torino sempre più accogliente, vivace e con un programma diffuso in tutti i quartieri. Infine, ringrazio – continua il Sindaco – tutti coloro che stanno lavorando con noi per rendere il cartellone di ‘Torino che Spettacolo! Estate 2022’ un programma di qualità per i prossimi tre mesi”.

     

    PUNTI ESTIVI:
    Associazione Tedacà
    EVERGREEN FEST 2022
    Parco della Tesoriera, corso Francia 186-192, Torino
    www.evergreenfest.it – www.tedaca.it

    Hiroshima Mon Amour
    HIROSHIMA SOUND GARDEN
    via Carlo Bossoli 83, Torino
    https://hiroshimamonamour.org/

    l’ARTeficIO
    APS ESTATE IN CIRCOLO
    Giardino dell’Anagrafe Centrale, via Carlo Ignazio Giulio 14/A, Torino
    www.larteficio.com

    Associazione sPAZImUSICALI- sPAZIO211
    SUN OF A BEACH Vol. IV
    SPAZIO211, via Cigna 211, Torino
    www.spazio211.com

    Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario onlus
    ESTATE SENZA CONFINI
    Casa del Quartiere San Salvario, via Morgari 14, Torino
    www.casadelquartiere.it

    Associazione Museo Nazionale del Cinema
    BARRIERA A CIELO APERTO 2022
    Bagni pubblici, via Agliè 9, Torino
    Laboratori di Barriera, via Baltea 3, Torino
    Arena Monterosa, via Brandizzo 65, Torino
    Agrobarriera, Orto urbano del Boschetto, via Petrella 28, Torino
    Centro Interculturale, corso Taranto 160, Torino
    www.amnc.it

    Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus
    ESTATE A SUD 2022
    Casa nel Parco, via Panetti 1, Torino
    CPG, Strada delle cacce 36, Torino
    www.casanelparco.it – www.fondazionemirafiori.it

    Associazione Culturale Goodness
    IL GIARDINO DI OFF TOPIC OFF TOPIC
    Via Pallavicino 35, Torino
    https://www.thegoodnessfactory.it

    Associazione Nessuno
    IL CORTILE DELLA FELICITÀ
    Via Lombroso 16, Torino
    www.lombroso16.it

    Assemblea Teatro
    ANCORA TI RACCONTO UN LIBRO dalla pagina alla scena
    MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN, strada Castello di Mirafiori 148/7, Torino
    CASCINA ROCCAFRANCA, via Rubino 45, Torino
    Spazio ARENA TEATRAZIONE, via Artom 23, Torino
    www.assembleateatro.com

    Stalker Teatro Soc. Coop.
    IL CORAGGIO DI ESSERE FELICI
    Cortile officine CAOS, piazza Montale 14/A, Torino
    www.officinecaos.net – www.stalkerteatro.net

    Banda Larga
    APS IMBARCHINO ESTATE OF MIND
    Imbarchino, viale Umberto Cagni 37, Parco del Valentino, Torino
    PAV, Parco d’Arte Vivente, via Giordano Bruno 31, Torino
    https://rbl.media/it/

  • Sale: capienza aumentata e prenotazione non più obbligatoria.

    14-18 ottobre 2021 | Lingotto Fiere | XXXIII edizione

    Da giovedì 14 ottobre, e fino a lunedì 18 ottobre, il Salone Internazionale del Libro di Torino torna a Lingotto Fiere per Vita Supernova: una XXXIII edizione straordinaria, la prima in presenza nel post-pandemia e la prima in versione autunnale. Un’edizione straordinaria in tutti sensi, dunque, costruita grazie al supporto e alla collaborazione di editori, autori, partner, scuole, famiglie e che è pronta a ospitare di nuovo la comunità del Salone nella sua casa di sempre: il Lingotto Fiere di Torino.

    Grazie alle ultime disposizioni governative il Salone torna verso la normalità: la capienza delle sale è stata aumentata e dunque, diversamente da quanto precedentemente previsto, la prenotazione non è più obbligatoria, ma consigliata per garantirsi il posto in anticipo. Oltre la metà dei posti in sala sarà in ogni caso disponibile ad accesso diretto il giorno dell’evento, come nelle edizioni passate. Per avere in anticipo il posto garantito ed evitare le code la procedura rimane quella già comunicata: prenotare su SalTo+ a partire da sei ore prima dell’inizio dell’incontro. La prenotazione è possibile per gli eventi di: Auditorium, Sala Oro, Sala Azzurra, Sala Rossa, Sala Viola, Palco Live, Arena Bookstock.

    Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, commenta: “Le nuove disposizioni governative fanno sì che il progressivo ritorno alla normalità coincida con il ritorno del Salone. Ne siamo felici. Abbiamo del resto sempre lavorato come se, scommettendo con mesi di anticipo sulla possibilità di allestire una fiera di alto profilo internazionale, che consentisse, qualora ce ne fosse stata la possibilità, di riportare Torino e la comunità del Salone al centro della scena. Adesso la possibilità c’è. Vi aspettiamo tutti

    L’inaugurazione di giovedì 14 ottobre

    La XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro si apre giovedì 14 ottobre: la Sala Oro ospiterà alle 10:15 l’inaugurazione istituzionale e alle 12:30 la lectio di apertura di Chimamanda Ngozi Adichie.

    All’inaugurazione istituzionale parteciperanno, in ordine d’intervento: Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Chiara Appendino, Sindaca della città di Torino; Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione; Della Passerelli, fondatrice e Direttrice editoriale di Sinnos editrice; Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Sandra Ozzola, editrice e fondatrice delle Edizioni e/o; Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale; Dario Franceschini, Ministro della Cultura; Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro.

    Alle 12:30, dopo la sanificazione degli spazi, la Sala Oro ospiterà la lectio inaugurale della grande scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, vincitrice di numerosi premi, tra i quali il National Book Critics Circle Award, conquistato con Americanah, il suo terzo romanzo. L’evento è in collaborazione con Einaudi editore.

    Programma, scuole, espositori, Salone Off

    Il programma completo del palinsesto di incontri della XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro è disponibile online: salonelibro.it/programma.html

    Sono sempre aperte le prenotazioni per le scuole: i docenti possono continuare a prenotare online l’ingresso per la loro classe al Salone. Attraverso la prenotazione si garantiranno il buono da leggere per i loro studenti e la quota di biglietti messi a disposizione dall’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte. Esibendo la prenotazione potranno acquistare i biglietti direttamente alla cassa scuole ubicata agli ingressi di Via Nizza.

    Il catalogo espositori è disponibile online: salonelibro.it/visita/catalogo-espositori.html

    Torna anche il Salone Off, fino al 21 ottobre, in un’inedita versione autunnale con quasi 300 appuntamenti in oltre 100 location distribuite su tutto il territorio piemontese. Il programma completo è disponibile online: salonelibro.it/visita/salone-off/programma-salone-off

    Informazioni logistiche e disposizioni di sicurezza

    Orari di apertura. Da giovedì 14 a lunedì 18 ottobre 2021; giovedì, domenica e lunedì – dalle 10:00 alle 20:00, venerdì e sabato – dalle 10:00 alle 21:00.

    Ingressi. Saranno aumentati e delocalizzati gli accessi alla Fiera, per consentire una migliore gestione dei flussi: ai tre ingressi del 2019 (Nizza, Mattè Trucco, Stazione FS Lingotto) si aggiunge infatti un nuovo accesso dal Centro Commerciale Lingotto (ex padiglione 5). Agli ingressi sarà disponibile una corsia veloce riservata a donne in stato di gravidanza e accompagnatore, persone con disabilità e accompagnatori. Saranno previste anche biglietterie per l’acquisto last minute di titoli d’ingresso, a un prezzo maggiorato di 16 euro.

     

    Biglietti. Si può acquistare il biglietto (nominativo e non cedibile, per qualsiasi giornata) online su salonelibro.it, dove sono disponibili anche tutte le informazioni dettagliate su biglietteria, accessi, disposizioni di sicurezza. Nel Centro Commerciale Lingotto è già da ora attiva una biglietteria fisica, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 21: fino al 13 ottobre i prezzi saranno gli stessi della biglietteria online, dal 14 ottobre anche questa biglietteria venderà solo biglietti giornalieri e a prezzo maggiorato di 16euro, come i punti biglietteria allestiti ai vari ingressi della Fiera. Dal 14 ottobre, infatti, i titoli venduti saranno solo giornalieri, ovvero validi esclusivamente per il giorno dell’emissione. Il Salone invita i visitatori ad acquistare il biglietto online, per evitare assembramenti in loco e attese agli ingressi.

    Green Pass. In ottemperanza alle normative vigenti, sarà possibile accedere in fiera solo se in possesso di Certificazione verde Covid – ad esclusione dei soggetti previsti dalla legge – e un documento di identità in corso di validità, previo controllo della temperatura corporea. L’uso della mascherina, indossata correttamente, sarà obbligatorio in tutti gli spazi della fiera, anche all’esterno.

    Presidio della Croce Rossa Italiana per tamponi rapidi. In collaborazione con la Croce Rossa Italiana sarà allestito nella Galleria del Centro Commerciale Lingotto un hub tamponi rapidi con rilascio di certificazione verde. Saranno effettuati tamponi rapidi al prezzo calmierato di 5euro per chi è in possesso di un biglietto o di un pass del Salone.

    Accrediti stampa e blog. Le procedure di accreditamento per il Salone 2021 sono aperte e lo rimarranno per tutta la durata della manifestazione. Per questioni organizzative, e in ottemperanza alle nuove disposizioni in materia di sicurezza sanitaria, a partire da quest’anno l’accreditamento al Salone sarà online sulla piattaforma SalTo+, anche in loco: saranno presenti desk stampa/blog per dare supporto tecnico nella procedura, ma consigliamo il pre-accreditamento online per evitare rallentamenti all’ingresso. Info, indicazioni e criteri di attribuzione sul sito: https://www.salonelibro.it/press-room/accrediti.html 

    Chi fa il Salone Internazionale del Libro di Torino

    Il Salone Internazionale del Libro di Torino 2021 è un progetto di Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, e del Ministero della Cultura, Centro per il libro e la lettura – MiC, Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, Italian Trade Agency ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Fondazione Sicilia e Fondazione con il Sud.

    Main partner: Intesa Sanpaolo

    Partner: Smat, Reale Mutua, Lavazza, Esselunga, Iren, Veralab, Guido Gobino, Leonardo, Yogi Tea, Rossopomodoro, HAM, Pacifik Poke

    Con il contributo di: Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo, Cesvi, La musica che gira

    Main Media Partner: Rai

    In kind partner: Format, Eataly, Molecola

    Con il patrocinio di: SIAE

    Comitato d’indirizzo: Regione Piemonte, Città di Torino, ADEI, Associazione degli Editori Indipendenti, AIB, Associazione Italiana Biblioteche, AIE, Associazione Italiana Editori, ALI, Associazione Librai Italiani; SIL, Sindacato Italiano Librai.

    Partner culturali: Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, Bologna Children’s Book Fair – Bologna Fiere, Biennale Democrazia, Dipartimento educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Città Metropolitana di Torino, ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Bottari Lattes, FCTP – Film Commission Torino Piemonte, Festival delle Colline Torinesi, Fondazione Collegio Carlo Alberto, Fondazione Merz, Fondazione per la Scuola Compagnia di San Paolo, Frankfurter Buchmesse, Fridays for Future Italia, Goethe-Institut Turin, Ibby Italia, Instituto Cervantes, Institut Français, Institut Ramon Llull, La Milanesiana, Literature Ireland, Lucca Comics & Games, L’Indiscreto, Movement, Polo del ‘900, pordenonelegge, Premio Mondello, Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Scuola Holden, TorinoReteLibri, Uffici del Parlamento Europeo in Italia, Venti

    Charity Partner: Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS

    Partner tecnici: GAe Engineering, Virosac, Ferrino

    Collaborazioni: ALTIS Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, [TO]BIKE, Università del Piemonte Orientale, Politecnico di Torino, RUS Rete delle Università Sostenibili, Turismo Torino

    Hospitality partner: Federalberghi Torino

    Official Carrier: Trenitalia

    Official merchandising: Promozeta

  •  

     

    È ufficiale: Ivrea si candida a Capitale Italiana del Libro 2022. Il bando per il conferimento del titolo per
    l’anno 2022 è stato pubblicato a pochi giorni dalla nomina di Vibo Valentia a Capitale Italiana del Libro 2021
    e prevede la presentazione dei dossier di candidatura entro l’11 luglio p.v.
    Il riconoscimento di “Capitale Italiana del Libro” è abbastanza recente: è stato istituito, infatti, nel 2020 dal
    MiC – Ministero della Cultura, con l’intento di premiare le città che sviluppano progetti intorno al libro e
    alla lettura attivando meccanismi virtuosi per il miglioramento dell’offerta culturale, dell’inclusione sociale
    e il contrasto alla povertà educativa, creando un’occasione di sviluppo per tutto il territorio.
    La candidatura di Ivrea definisce e incentiva un percorso che comprende una serie di iniziative sulla
    valorizzazione del libro e della lettura quale strumento di coesione sociale, che andranno ad arricchire il
    futuro dossier. La base di partenza è la Biblioteca Civica C. Nigra che dal 1978 è Centro Rete del Sistema
    Bibliotecario di Ivrea e Canavese: sono 71 le biblioteche del territorio per un bacino complessivo di oltre
    240.000 abitanti che vi fanno riferimento. Intorno a questo patrimonio culturale si sta lavorando per
    realizzare un nuovo Hub Culturale nel quale potranno essere ripensate ed implementate le funzioni, il ruolo
    culturale e gli spazi della biblioteca stessa. Nel frattempo, la Biblioteca sta lavorando a due importanti
    progetti legati alla qualifica di Città che Legge, concessa nel 2017 dal Cepell (Centro per il libro e la lettura,
    istituto autonomo del MiC) e alla sottoscrizione del Patto Locale per la Lettura del gennaio 2021, finalizzata
    alla costituzione di una rete territoriale di promozione della lettura che conta ad oggi 77 sottoscrittori tra
    Comuni e biblioteche del territorio, librerie, case editrici, istituti scolastici, associazioni culturali e sociali,
    con un coinvolgimento complessivo ad oggi di 129.376 abitanti. Ivrea si riconosce anche ne La grande
    invasione – Festival della lettura che, giunto alla nona edizione, ha conquistato un posto di rilievo tra i più
    importanti festival culturali nazionali. Contribuiscono alla ricchezza culturale legata ai libri e alla lettura:
    l’Associazione Archivio Storico Olivetti, con la sua Biblioteca specializzata nella storia della Società Olivetti
    che comprende monografie, letteratura grigia e periodici provenienti dalle biblioteche di fabbrica Olivetti,
    conferite all’ente grazie alla convenzione di deposito stipulata nel 1998; le Edizioni di Comunità, fondate
    da Adriano Olivetti nel 1946 e che promuovono un dialogo autentico tra la modernità del pensiero
    olivettiano e l’attualità; la presenza sul territorio dei Codici Miniati della Biblioteca Diocesana.
    Oggetto simbolo e filo conduttore del lavoro di progettazione del dossier di candidatura sarà la macchina
    per scrivere Lettera 22, quasi a voler creare un legame tra il passato della città eporediese e il suo futuro
    attraverso il concetto olivettiano di Comunità, affiancando quindi allo sviluppo economico la crescita
    culturale, sociale, urbanistica del territorio, ponendo al centro di tutto la persona, snodo centrale del
    progetto di imprenditoria civile di Adriano Olivetti. Il design caratteristico di questo iconico oggetto
    disegnato nel 1950 dall’architetto e designer Marcello Nizzoli, ha inoltre ispirato il logo che sarà utilizzato in
    tutta la fase di candidatura.
    Nella costruzione del dossier progettuale, realizzato in un’ottica inclusiva e di apertura, saranno coinvolte le
    comunità del libro (editori, librai, lettori, bibliotecari, insegnanti, scrittori e referenti del mondo
    tecnologico).
    “Con questa candidatura Ivrea affronta una nuova sfida. Il valore umano e civico legato alla lettura, che fa
    da sfondo e da volano a questo progetto, è legato indissolubilmente alla storia di Ivrea. La lettura in questo
    senso viene intesa come strumento di cittadinanza attiva o processo di alfabetizzazione civica che si realizza
    a partire dalle relazioni. La presentazione della candidatura è infatti anche una bella occasione per
    ricostruire una rete preziosa che rappresenta una delle principali ricchezze della nostra Comunità” –
    commenta il Sindaco di Ivrea Stefano Sertoli – “Nel dossier progettuale vogliamo raccogliere il lavoro fatto
    in questi anni, volgerlo al futuro in modo tale da contribuire a predisporre le basi della Città di domani , a
    partire dal nuovo hub culturale”.
    L’Assessore alla cultura di Ivrea Costanza Casali sottolinea “Come Assessorato alla Cultura stiamo
    lavorando intensamente alla creazione di una progettualità condivisa legata al tema del libro e della
    promozione della lettura. Solo negli ultimi mesi sono state create nuove proposte quali “BIBLIO on the road.
    Contagiati dalla lettura” che mira a rispondere ai nuovi bisogni della Comunità rispetto al servizio di
    pubblica lettura; la valorizzazione e tutela del Fondo Bibliografico Olivetti sezione A “Creative Living Lab”
    volto a ripensare gli spazi esterni di Museo civico e Biblioteca creando uno spazio comune attraverso azioni
    ad alto impatto urbano; il progetto Nati per Leggere volto a sensibilizzare la lettura in età precoce, che ha
    recentemente visto l’attivazione della trasmissione radiofonica dedicata ai bambini e alle famiglie. È,
    inoltre, stato siglato un importante accordo tra Comune di Ivrea, Associazione Archivio Storico Olivetti,
    TIM SpA e Olivetti SpA per la valorizzazione e la fruizione della raccolta di opere d’arte che furono
    dell’azienda di Ivrea. Non ultimo il Patto Locale per la Lettura, recentemente lanciato, che ha raccolto una
    straordinaria ’adesione spontanea, a dimostrazione di quanto il tema del libro e della lettura siano
    fortemente sentiti dalla nostra Città e dal nostro territorio. In questo quadro generale si pone la candidatura
    a Capitale italiana del libro 2022. Crediamo in questo progetto e proprio per questo abbiamo chiamato a
    supervisionarlo Paolo Verri, manager culturale di grande esperienza, che su mia proposta ha accettato di
    affiancare Ivrea pro bono”.
    Nelle prossime settimane saranno messi on line il sito internet e i canali social. Primo appuntamento
    giovedì 27 maggio alle ore 18 presso il Cortile del Museo Civico P.A. Garda con la presentazione ufficiale
    della candidatura di Ivrea a Capitale italiana del Libro per l’anno 2022, congiuntamente a quella del Festival
    estivo cittadino …A Riveder le Stelle – Ivrea Summer Festival, all’interno de La grande invasione.

  • Napoleone morì 200 anni fa esatti, il 5 maggio 1821, a Sant’Elena, isola sperduta dove venne confinato dagli inglesi. Sono tante le opere a lui dedicate ma tra queste spicca la lunga poesia di Alessandro Manzoni, “Il cinque maggio” nota per il suo verso iniziale “Ei fu. Siccome Immobile”. 

    Riportiamo il testo completo della poesia.

    “Ei fu”, il testo completo della poesia di Manzoni dedicata a Napoleone

    Ei fu. Siccome immobile,
    Dato il mortal sospiro,
    Stette la spoglia immemore
    Orba di tanto spiro,
    Così percossa, attonita
    La terra al nunzio sta,

    Muta pensando all’ultima
    Ora dell’uom fatale;
    Nè sa quando una simile
    Orma di piè mortale
    La sua cruenta polvere
    A calpestar verrà.

    Lui folgorante in solio
    Vide il mio genio e tacque;
    Quando, con vece assidua,
    Cadde, risorse e giacque,
    Di mille voci al sonito
    Mista la sua non ha:

    Vergin di servo encomio
    E di codardo oltraggio,
    Sorge or commosso al subito
    Sparir di tanto raggio:
    E scioglie all’urna un cantico
    Che forse non morrà.

    Dall’Alpi alle Piramidi,
    Dal Manzanarre al Reno,
    Di quel securo il fulmine
    Tenea dietro al baleno;
    Scoppiò da Scilla al Tanai,
    Dall’uno all’altro mar.

    Fu vera gloria? Ai posteri
    L’ardua sentenza: nui
    Chiniam la fronte al Massimo
    Fattor, che volle in lui
    Del creator suo spirito
    Più vasta orma stampar.

    La procellosa e trepida
    Gioia d’un gran disegno,
    L’ansia d’un cor che indocile
    Serve, pensando al regno;
    E il giunge, e tiene un premio
    Ch’era follia sperar;

    Tutto ei provò: la gloria
    Maggior dopo il periglio,
    La fuga e la vittoria,
    La reggia e il tristo esiglio:
    Due volte nella polvere,
    Due volte sull’altar.

    Ei si nomò: due secoli,
    L’un contro l’altro armato,
    Sommessi a lui si volsero,
    Come aspettando il fato;
    Ei fe’ silenzio, ed arbitro
    S’assise in mezzo a lor.

    E sparve, e i dì nell’ozio
    Chiuse in sì breve sponda,
    Segno d’immensa invidia
    E di pietà profonda,
    D’inestinguibil odio
    E d’indomato amor.

    Come sul capo al naufrago
    L’onda s’avvolve e pesa,
    L’onda su cui del misero,
    Alta pur dianzi e tesa,
    Scorrea la vista a scernere
    Prode remote invan;

    Tal su quell’alma il cumulo
    Delle memorie scese!
    Oh quante volte ai posteri
    Narrar se stesso imprese,
    E sull’eterne pagine
    Cadde la stanca man!

    Oh quante volte, al tacito
    Morir d’un giorno inerte,
    Chinati i rai fulminei,
    Le braccia al sen conserte,
    Stette, e dei dì che furono
    L’assalse il sovvenir!

    E ripensò le mobili
    Tende, e i percossi valli,
    E il lampo de’ manipoli,
    E l’onda dei cavalli,
    E il concitato imperio,
    E il celere ubbidir.

    Ahi! forse a tanto strazio
    Cadde lo spirto anelo,
    E disperò: ma valida
    Venne una man dal cielo,
    E in più spirabil aere
    Pietosa il trasportò;

    E l’avviò, pei floridi
    Sentier della speranza,
    Ai campi eterni, al premio
    Che i desidéri avanza,
    Dov’è silenzio e tenebre
    La gloria che passò.

    Bella Immortal! benefica
    Fede ai trionfi avvezza!
    Scrivi ancor questo, allegrati;
    Chè più superba altezza
    Al disonor del Golgota
    Giammai non si chinò.

    Tu dalle stanche ceneri
    Sperdi ogni ria parola:
    Il Dio che atterra e suscita,
    Che affanna e che consola,
    Sulla deserta coltrice
    Accanto a lui posò.

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