Categoria: Mostre

  • Sabato 18 maggio, in occasione della Festa dei Musei, i Musei Reali di Torino sono aperti al pubblico gratuitamente durante il consueto orario.

    Dalle 19,30 alle 22,30 i Musei saranno visitabili al prezzo speciale di 1 Euro (orari biglietteria: 18,30 – 21,30).

    Sarà visitabile a pagamento la mostra in Galleria Sabauda Leonardo

  • Sabato 18 maggio apertura straordinaria di GAM, Palazzo Madama a partire dalle 18.00 e del MAO a partire dalle 19.00 fino alle 23.00, tutti con ingresso a tariffa speciale: 1 euro le collezioni permanenti e le mostre temporanee. Visite guidate serali alle mostre.

    La Fondazione Torino Musei aderisce anche quest’anno alla Notte Europea dei Musei che torna in tutta Europa per la Quindicesima edizione, proponendo l’apertura straordinaria serale delle collezioni e delle mostre in corso alla GAM– Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, a Palazzo Madama– Museo Civico d’Arte Antica(a partire dalle 18.00) e al MAO Museo d’Arte Orientale (a partire dalle 19.00), con ingresso a tariffa speciale fino alle 23.00 di 1 euro per le collezioni permanenti e le mostre temporanee. Inoltre completano l’offerta due visite guidate serali(alle 19.00 e alle 21.00) per ogni mostra.

    I musei chiuderanno alle 23.00, con ultimo ingresso alle 22.00.

    In particolare:

    alla GAM – Apertura straordinaria dalle 18.00 alle 23.00

    Collezioni permanenti e mostre: Giorgio de Chirico Ritorno al futuro, Ando Gilardi reporter, Ketty la Rocca. Appendice per una supplica, Pittura spazio scultura 1 euro

    a Palazzo Madama – Apertura straordinaria dalle 18.00 alle 23.00

    Collezione permanente dedicata alle arti dalGotico al Rinascimentoe mostre: Steve Mc Curry. Leggere, Notre Dame de Paris. Sculture gotiche dalla grande cattedrale 1 euro

    Chiudono alle ore 18.00 il primo e secondo piano il piano, il fossato e il Giardino della Principessa.

    al MAO Museo d’Arte Orientale – Apertura straordinaria dalle 19.00 alle 23.00

    Collezioni permanenti e mostre: Goccia a goccia dal cielo cade la vita, Safar. Viaggio in Medio Oriente 1 euro

  • La Fondazione Torino Musei partecipa alla seconda edizione di Fo.To Fotografi a Torino, unprogetto volto alla divulgazione e alla promozione della fotografia, con tre mostre: STEVE MCCURRY. LEGGERE a Palazzo Madama, ANDO GILARDI REPORTER.

    ITALIA 1950-1962 alla GAM – Galleria d’arte Moderna e SAFAR: VIAGGIO IN MEDIO ORIENTE, VITE APPESE A UN FILO. FOTOGRAFIE DI FARIAN SABAHI al MAOMuseo di Arte Orientale.

    Palazzo Madama, fino al 1 luglio, ospita la mostra Steve McCurry. Leggere.Un’esposizione dedicata al piacere per la lettura, colto in 65 scatti del celebre fotografo statunitense Steve McCurry. Bellissime fotografie a colori che ritraggono persone d’ogni parte del mondo, assorte nell’atto intimo di leggere. La mostra organizzata da Civita Mostre e Fondazione Torino Musei, è a cura di Biba Giacchetti e Roberto Cotroneo.

    La GAM presenta negli spazi della Wunderkammer fino al 16 giugno, la mostra dedicata ad Ando Gilardi (1921 – 2012), fotografo e fotoreporter di denuncia nell’Italia del dopoguerra, attraverso una selezione di 55 scatti eseguiti tra il 1950 e il 1962, tra la ricostruzione post bellica e la vigilia del boom economico. L’esposizione è curata da Daniela Giordi/ABF e realizzata in collaborazione con la Fototeca Gilardi. In persiano e in arabo, Safar vuole dire viaggio.

    Il MAO Museo d’Arte Orientale presenta fino al 30 giugno gli scatti di Farian Sabahi realizzati in Medio Oriente tra il febbraio 1998 e la primavera 2005. Controcampo delle immagini i versi del poeta di lingua persiana Rumì, ricamati dalla giovane artista Ivana Sfredda.

     

  • Il lungo ponte, iniziato il venerdì santo, ha portato oltre 32.000 persone, tra turisti e torinesi, a concedersi una giornata di visita ai Musei Reali di Torino.

    Per tutta la durata del ponte, con dei picchi di affluenza nei giorni di festa, le sale di Palazzo Reale, dell’Armeria e del Museo di Antichità sono state affollate dai visitatori, attratti dalle pregiate collezioni custodite nei Musei.

    Protagonista in Galleria Sabauda la mostra in corso nelle Sale Palatine fino al 14 luglio, Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro, che dal giorno della ha registrato oltre 15.000 biglietti staccati.

    L’esposizione celebra i cinquecento anni dalla morte del genio e ruota intorno al nucleo di disegni autografi di Leonardo da Vinci conservati alla Biblioteca Reale di Torino (tra gli altri l’Autoritratto e Volto di fanciulla).

    Le altre mostre in corso alla sono

    • Ad acqua. Vedute e paesaggi di Bagetti: tra realtà e invenzione (fino al 1 maggio, Galleria Sabauda)
    • Le armi e il potere: l’Arcangelo longobardo (fino all’11 maggio, Museo di Antichità).

    I Musei Reali saranno aperti anche mercoledì 1 maggio 2019.

  •  

    La mostra multimediale che coinvolge il visitatore a 360 gradi nell’arte dell’Impressionismo.

    Arriva in Italia l’esperienza” sublimata ad un livello visuale mai visto: il piacere di scoprire un nuovo modo di osservare il mondo e la natura; l’immersione totale nel cuore pulsante dell’arte.

    La mostra multimediale rende omaggio a Claude Monet, il principale fondatore oltre che più coerente e prolifico esponente del movimento impressionista. Il pittore che ha contribuito a cambiare la storia dell’arte attraverso un nuovo approccio verso l’esterno, cogliendo e rendendo eterno quel momento irripetibile di vita che passa veloce, quell’attimo da cogliere che viene fissato nella sua interezza e nella sua bellezza.

    L’experienceè prodotta e distribuita a livello internazionale dall’azienda belga Exhibition Hube dall’azienda torinese Dimensione Eventi, già partner per molte mostre, tra cui “Van Gogh – The Immersive Experience” e “The Art of the Brick”. E’ promossa invece in Italia dall’Associazione Culturale Dreams, riuscita, in collaborazione con Next Exhibition, nell’intento di portare la mostra multimediale a Torino per la sua prima mondiale. L’iniziativa vede anche il patrocinio di Regione Piemonte e di Città Metropolitana di Torino.

    Mario Iacampo, Presidente di Exhibtion Hub, ha dichiarato: “Siamo molto contenti di iniziare il nostro cammino da Torino. Anche la nostra experience su Van Gogh è partita dall’Italia, da Napoli, con un grande successo, che ora speriamo di bissare con Claude Monet. Sono molte ormai le installazioni definite come mostre multimediali, ma tengo a sottolineare che il pubblico vedrà a Stupinigi il livello visual massimo che la tecnologia odierna può offrire in questo campo.

    Siamo certi che sarà un viaggio entusiasmante per la sua originalità, capace di stupire ed emozionare un pubblico eterogeneo, da appassionati d’arte a giovani studenti”.

    La location ospitante è la Citroniera di Ponente della Palazzina di Caccia di Stupinigi, pronta ad illuminarsi di nuovi colori, scenari e paesaggi; delle atmosfere suggestive della natura, cristallizzate nella pittura en plein air.

    Martina Palvetti, responsabile di Next Exhibition: “La scelta di questa location non è stata casuale. Abbiamo puntato ad un’eccellenza per l’eccellenza, con il desiderio di far avvicinare il pubblico all’arte in tutte le sue forme. Venire a vedere Monet – The Immersive Experience sarà occasione per vedere la bellissima location che ci ospita e nella stessa maniera chi deciderà di trascorrere una giornata estiva con gita fuori porta a Stupinigi potrà conoscere l’anima di Monet”.

    CLAUDE MONET – The IMMERSIVE EXPERIENCE interagisce con l’osservatore, lo prende per mano e lo invita ad entrare dentro ai capolavori di uno dei pittori più amati di tutti i tempi. Il visitatore cammina all’interno dei quadri, grazie ad un innovativo sistema di proiezione 3D mapping.

    Nel dettaglio l’area espositiva sarà rivoluzionata con il montaggio di grandi schermi che, grazie a proiettori video di altissima definizione, renderanno possibile l’impossibile: le raffigurazioni dei quadri più conosciuti di Monet prenderanno vita coinvolgendo e abbracciando il pubblico. Ogni superficie diventerà arte… pareti, soffitti e pavimento.

    Nel percorso video, della durata di circa un’ora, sarà possibile gustare l’arte dadiversi punti di vista: in piedi, seduti o addirittura sdraiati a terra, diventando parte integrante del quadro.

    L’osservatore diventa protagonista dell’opera, ampliando i propri sensi verso onde di colori e suoni.Una magia di sfumature e di immagini a ritmo di una colonna sonorache accompagnerà il visitatore, esaltando ancora di più l’emotività del viaggio.

    Un vero e proprio spettacolo che si conclude con l’area della Virtual Reality Experience, grande novità. Adulti e bambini, grazie al supporto di visori ad altissima definizione, potranno vivere un’esperienza del tutto realistica nell’arte di Monet.

     

  • Il Museo Egizio celebra la lettura, in occasione del 150° anniversario dell’istituzione del Servizio Biblioteche, con un progetto speciale: una mostra itinerante dedicata ai papiri, in particolare al Libro dei Morti, alla scoperta dei geroglifici e altre forme di scrittura egizia.
    Al centro del percorso espositivo è presente una replica del Libro dei Morti di Taysnakht realizzata su papiro nell’ambito di “Liberi di Imparare”, un progetto nato dalla collaborazione con la Casa Circondariale Lorusso-Cutugno di Torino.

    Parallelamente alla mostra saranno organizzati appuntamenti di approfondimento e altre attività per adulti e bambini, per avere più informazioni al riguardo clicca qui.

    La rete delle Biblioteche Civiche Torinesi conta 18 sedi e un Bibliobus itinerante, con tre punti presso la Casa Circondariale “Lorusso-Cutugno” e l’Istituto Penale per i Minorenni “Ferrante Aporti”.

    Ai servizi di prestigio e alla biblioteca digitale, si aggiungono ogni mese incontri, gruppi di lettura e altre attività.

    LE TAPPE DELLA MOSTRA

    10 APRILE > 4 MAGGIO 2019
    BIBLIOTECA CIVICA
    DON LORENZO MILANI

    7 MAGGIO > 9 GIUGNO 2019
    BIBLIOTECA CIVILE PRIMO LEVI

    12 GIUGNO > 29 GIUGNO 2019
    BIBLIOTECA CIVILE CENTRALE

    2 LUGLIO > 26 LUGLIO 2019
    BIBLIOTECA CIVICA MUSICALE
    ANDREA DELLA CORTE

    3 AGOSTO > 1 SETTEMBRE 2019
    MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN

    3 SETTEMBRE > 28 SETTEMBRE 2019
    BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO

    2 OTTOBRE > 26 OTTOBRE 2019
    BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE

    5 NOVEMBRE > 23 NOVEMBRE 2019
    PUNTO DI SERVIZIO BIBLIOTECARIO
    I RAGAZZI E LE RAGAZZE DI UTØYA

    27 NOVEMBRE 2019 > 4 GENNAIO 2020
    BIBLIOTECA CIVICA
    DIETRICH BONHOEFFER

    10 GENNAIO > 31 GENNAIO 2020
    BIBLIOTECA CIVICA NATALIA GINZBURG

    5 FEBBRAIO > 29 FEBBRAIO 2020
    BIBLIOTECA CIVICA RITA ATRIA

    4 MARZO > 29 MARZO 2020
    BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI

    Fino al 31 dicembre 2020 INGRESSO GRATUITO al Museo Egizio per gli iscritti alle Biblioteche Civiche Torinesi.
    E’ necessario presentare la tessera e un documento di identità in biglietteria. La promozione non è valida per i biglietti acquistati online, per i biglietti con prenotazione e per i gruppi superiori a 10 persone.

  • Art Nouveau, uno stile moderno e urbano

    Giovani, radicali, aggressivi e dotati di grande talento. Erano gli artisti dell’Art Nouveau, uno stile nuovo e moderno che esplose in Europa dal 1890 e che coinvolse ogni ramo delle arti visive.

    Il nuovo stile emerge nelle arti decorative soprattutto in Belgio e Inghilterra. Ma è in Francia che si sviluppa e cresce in modo spettacolare. Parigi era la capitale indiscussa dell’arte e in questo scorcio di secolo, Art Nouveau diventa lo stile per eccellenza della modernità cittadina. Il suo nome lo deve alla Galerie Art Nouveau, inaugurata nel 1895 da Siegfried Bing. Commerciante, collezionista, designer e teorico, Bing credeva di vivere in un’epoca di grandi cambiamenti tecnologici, ma anche politici e sociali ai quali il mondo dell’arte non era stato in grado di rispondere adeguatamente. “In mezzo a questo sconvolgimento universale, la decorazione continuava a essere copiata da quella in voga nei secoli precedenti, quando erano in uso abitudini e modi diversi. Che stupefacente anacronismo!” Art Nouveau per lui e molti altri era la giusta risposta, uno stile moderno e urbano.

    E se Parigi era il cuore del nuovo movimento, a cui approdavano gli artisti da tutto il mondo, Nancy era altrettanto importante per il nuovo stile: lì operavano Gallé e Majorelle. Scopo dell’esposizione è restituire l’idea di un’epoca ricca e sfaccettata, mostrando le invenzioni degli artisti designer per gli ambienti e le decorazioni contemporanee, seguendo un percorso suddiviso per temi iconografici che possano illustrare le molteplici anime di un fenomeno complesso come quello di Art Nouveau anche in rapporto al Liberty italiano anche se in fondo, si tratta sempre e comunque di un linguaggio ornamentale, legato alle architetture e agli oggetti d’arte decorativa, che si ispira liberamente alla natura e alla contemporaneità.

    Katy Spurrell

    Curatrice della mostra

  • Palazzo Madama, per raccontare al pubblico la storia della cattedrale di Notre-Dame di Parigi – a seguito del tragico incendio subito da questo monumento – offre sabato 20 aprile l’ingresso gratuito a tutti i visitatori della mostra Notre-Dame de Paris. Sculture gotiche dalla grande cattedrale, in corso dal 5 aprile al 30 settembre 2019.

    Una mostra innovativa e multimediale, che dà vita a quattro sculture goticheprovenienti dallacelebrecattedrale di Notre-Dame de Paris.

    L’esposizione, curata della conservatrice di Palazzo Madama Simonetta Castronovoe allestita nella Sala Stemmi del museo, è frutto di una collaborazione con il Musée de Cluny – Musée national du Moyen Âge di Parigi, che ha eccezionalmente prestato a Palazzo Madama questi capolavori.

    Anche Theatrum Sabaudiae appoggia l’iniziativa proponendo due tour guidati gratuiti (sabato 20 aprile) alle ore 15.00 e alle ore 16.00.
    Il percorso sulla scultura gotica francese, dedicato alla cattedrale, si snoda attraverso le collezioni di Palazzo Madama e la mostra in corso. L’itinerario parte dal secondo piano del museo per soffermarsi sui preziosi e delicati oggetti in avorio intagliato da botteghe parigine: piccoli altari per la devozione privata ed eleganti scatole per specchi, testimonianza della maestria degli intagliatori e del raffinato gusto delle aristocrazie di corte e della ricca borghesia. Segue, quindi, la visita alla mostra Notre-Dame de Paris, allestita al piano terra, che illustra la storia del cantiere e le vicende della cattedrale nel corso dei secoli.

    Ingresso libero fino a esaurimento posti
    Prenotazione consigliata: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    Per maggiori informazioni sulla mostra 

  • La mostra si apre con la sezione Antichi modelli, dedicata al confronto conl’eredità classica, banco di prova per tutti gli artisti del Rinascimento. Con ildisegno dei Carri muniti di falci, un esempio tra i più spettacolari dellemolteplici visualizzazioni di strumenti bellici dell’antichità, Leonardo recupera epone a verifica il tema della macchina da guerra; con Ercole e il leone Nemeoentra in scena il motivo della figura eroica incarnata da Ercole, dovel’immagine si ricollega al progetto di una statua per la piazza della Signoria aFirenze. Con il superbo Volto virile di profilo coronato di alloro, infine, Leonardosi cimenta con il tema della “Testa all’eroica”, un altro soggetto di derivazione classica caro agli artisti del Rinascimento.

    La sezione Corpi, strutture, funzioni inizia con la pagina spettacolare deiNudi per la Battaglia di Anghiari e altri studi di figura riconducibile ad opere specifiche di Leonardo, oltre alla Battaglia, i monumenti equestri dedicati a Francesco Sforza e Gian Giacomo Trivulzio. Accanto, sono riuniti i fogli dedicati a temi che riguardano da diverse angolazioni lo studio di figura, delleproporzioni, dell’anatomia, dei corpi in movimento, del rapporto dell’uomo conil cavallo, del cavallo come soggetto artistico ma anche oggetto di comparazione anatomica con il corpo umano. Tutti questi temi si intrecciano nei disegni di Leonardo come pensiero unitario, e sono posti a confronto con esempi di soggetto analogo di Antonio del Pollaiolo, Botticelli, Michelangelo e Raffaello, opere provenienti da musei di Firenze, Parigi, Haarlem e Oxford.

    Nel disegno con Studi di proporzioni del volto e dell’occhio, Leonardo indaga i rapporti di misura delle varie parti del volto, collegandole mediante uncommento scritto alla struttura ossea sottostante: «dove l’occhio termina nella cassa dell’osso che lo contiene». Il piccolo disegno dedicato all’occhio richiama l’importanza che Leonardo assegna al senso della vista, che in numeroseoccasioni definisce “il miglior senso”, per il suo valore come strumentoconoscitivo (Codice Atlantico) e per le sue connessioni con il cervello.

    La terza sezione, Disegno e poesia, ha un carattere intimistico e intendeportare l’attenzione sul rapporto tra il disegno e la scrittura, soprattutto quella caratterizzata da accenti ritmici. In questo caso si tratta di uno schizzo abbinato a un breve componimento poetico che allude al destino degli amanti

    accecati dalla passione e dello straordinario Codice Trivulziano, con la nota terzina satirica attribuita a Bramante: «Se ’l Petrarcha amò sì forte il lauro / fu perché gli è bon fra lla salsicia e tordo / i’ non posso di lor giance far tesauro». Accanto, due celebri rime di Michelangelo, un sonetto di Raffaello e composizioni poetiche di Donato Bramante.

    Al centro del percorso, la quarta sezione intitolata Autoritratto è interamente dedicata all’Autoritratto di Leonardo, una delle icone più celebri della storia dell’arte italiana. In questo volto assorto, incorniciato dai lunghi capelli e dallabarba fluente, con la fronte solcata di rughe, la piega austera delle labbra el’ombra profonda degli occhi, generazioni di conoscitori e di storici dell’arte hanno riconosciuto l’immagine dell’artista da vecchio, forse ispirata a quella diun saggio o di un filosofo antico. In questa sorprendente sezione,L’Autoritratto, tema più che mai attuale, dialoga con opere d’artecontemporanea realizzate da Luigi Ontani, Salvo e Alberto Savinio.

    Il percorso prosegue con la sezione Volti tra realtà e idealizzazione,dedicata al tema dei moti dell’animo, di cui Leonardo è stato maestroindiscusso, e si incentra sul Busto di giovane donna visto di tre quarti, dariferirsi a una prima idea per l’angelo della Vergine delle rocce, e sullo Studio di testa virile in tre posizioni. Seguendo i precetti di Leon Battista Alberti, Leonardo esplora la diversità dei caratteri fisionomici e la loro mutevolezzaespressiva a seconda della posa, dell’incidenza della luce e degli stati emotivi, arricchendo così all’infinito, attraverso l’osservazione e la registrazione deldisegno, il catalogo dei tipi umani a cui l’artista può attingere per restituire un’immagine più vera e più convincente del mondo reale. Sono presentati disegni e dipinti di artisti attivi negli stessi anni di Leonardo, che evidenzieranno connessioni, tipologie, predilezioni e attitudini, tra cui Verrocchio e Raffaello, e i leonardeschi Ambrogio de Predis e Giovanni Antonio Boltraffio.

    La penultima tappa del percorso è interamente dedicata al Codice sul volo degli uccelli, che ha origine da un piccolo quaderno con sette disegni tracciati a pietra rossa, di vario soggetto: una gamba, un ramoscello, due foglie, due fiori e una testa di tre quarti. Niente più che un taccuino per schizzi dal vero e per piccoli studi. Nella primavera del 1506, quando è a Firenze, Leonardo decide di reimpiegare il quadernetto per trascrivere i suoi appunti sul volo, conosservazioni e descrizioni finissime sul comportamento nell’aria di varie speciedi uccelli, fino alle annotazioni tecniche per la macchina volante a propulsioneumana. L’uccello e l’aliante, la macchina della natura e quella dell’uomo, siidentificano e si sovrappongono; le curiosità del naturalista si intrecciano aquelle dell’ingegnere, e dal racconto del volo ascensionale ad ala battente si arriva ai disegni analitici che raffigurano le nervature portanti dell’alaartificiale.

    La settima e ultima sezione affronta un tema inedito: Leonardo e il Piemonte. Imperniata attorno al foglio 563r del Codice Atlantico conl’annotazione riguardante il “Navilio di Invrea facto dal fiume della Doira” e alle annotazioni sul variare del colore del cielo durante un’ascesa al Monte Rosa (“E questo vedrà come vid’io, chi andrà sopra Monboso, giogo dell’Alpi che dividano la Francia dalla Italia…” Codice Leicester, c. 4r), la sezione dà conto, oltre che del corso del Po, dalla sorgente all’Adriatico, delle località piemontesiricordate da Leonardo (Saluzzo, Alessandria…) per loro peculiari caratteristiche. Una spettacolare ricostruzione del Monte Rosa e una mappastorica con un sorvolo leonardesco “a volo d’uccello” lungo il corso del navigliodi Ivrea consentirà al visitatore di immedesimarsi con le parole di Leonardo. La contestualizzazione del tema confronterà la Geographia di Tolomeo, il De re aedificatoria di Leon Battista Alberti, il trattato d’architettura di Francesco diGiorgio (Torino, Biblioteca Reale, Codice Torinese Saluzziano 148).

    Foto di Copertina:  Danile Bottallo

  • Si inaugura oggi una mostra innovativa e multimediale, che dà vita a quattro sculture gotiche provenienti dalla celebre cattedrale di Notre-Dame de Paris.

    L’esposizione, curata della conservatrice di Palazzo Madama Simonetta Castronovo e allestita nella Sala Stemmi del museo, è frutto di una collaborazione con il Musée de Cluny – Musée national du Moyen Âge di Parigi.

    L’evento si configura come una mostra dossier dedicata al tema della scultura gotica francese nella prima metà del 1200 e, in particolare, al cantiere della Cattedrale di Notre- Dame di Parigi. Dal portale dell’Incoronazione della Vergine sulla facciata occidentale proviene la Testa d’Angelo, mentre dal portale del braccio settentrionale del transetto provengono la Testa di Re mago, la Testa di uomo barbuto e la Testa di figura femminile, allegoria di una virtù teologale. Queste quattro opere, oltre a essere esempi di altissima qualità della scultura medievale europea, sono testimonianze di quel momento della civiltà gotica indicato dal celebre storico dell’arte Cesare Gnudi come “classicismo gotico” o “naturalismo gotico”, che ebbe un forte influsso, alla fine del Duecento, anche sui protagonisti del Gotico in Italia: Giotto, Nicola Pisano, Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio.

    Le teste sono presentate con un coinvolgente allestimento audiovisivo, realizzato da Leandro Agostini, che ricrea uno sfondo architettonico e ambientale per le sculture, arricchendo la visita con proiezioni e voci fuori campo, che animano i quattro personaggi e ne raccontano la storia.

    In questo modo il percorso espositivo diventa un’occasione di approfondimento sullestraordinarie sculture gotiche di Notre-Dame, offrendo contemporaneamente ai visitatori una narrazione sulla Cattedrale parigina (dal Medioevo alle distruzioni successive alla Rivoluzione Francese, fino ai restauri integrativi di Eugène Viollet-le-Duc alla metà dell’Ottocento) e un’illustrazione dei diversi caratteri iconografici e stilistici dei suoi portali.

    Tra il 1793 e il 1794 le quattro sculture esposte a Palazzo Madama furono rimosse dalla cattedrale parigina, insieme a molte altre che decoravano la galleria dei Re e i portali della facciata, su ordine del Comité revolutionnaire de la Section de la Cité, in quanto simbolo della feudalità, della monarchia e della religione. Infatti dal 1793 la Francia era diventata una repubblica – Luigi XVI e Maria Antonietta erano stati ghigliottinati all’inizio dell’anno – retta da un Comitato di salute pubblica guidato da Robespierre. Le sculture, molte ormai allo stato di frammenti, abbandonate a lungo sul sagrato della chiesa, vennero successivamente cedute a impresari cittadini interessati a reimpiegarle come materiale da costruzione. Una perdita che èall’origine dell’imponente cantiere di restauro della Cattedrale, negli anni 1845-64, a opera diEugène Viollet-le-Duc e Jean-Baptiste Lassus, che si dovettero basare, per realizzare le nuove sculture, in sostituzione di quelle perdute, su disegni e incisioni antiche raffiguranti i portali, imitando per quanto riguarda lo stile il linguaggio delle sculture gotiche coeve di Chartres, Reims e Amiens.

    Molte delle sculture originali di Notre-Dame, comprese le quattro opere esposte a Palazzo Madama, insieme a centinaia di frammenti, sono state rinvenute nel 1977 durante lavori alle fondazioni dell’hôtel Moreau a Parigi, sede della Banque Française du commerce extérieur, che poi decise di donarle allo Stato francese per essere depositate al Musée de Cluny, che le conserva dal 1980.

    Il pubblico della mostra potrà quindi ammirare da vicino quattro capolavori del gotico francese e trovare al contempo spunti di riflessione su altri temi: l’organizzazione del lavoro in un cantiere medievale complesso come quello di una cattedrale, il tema della distruzione e mutilazione delle opere d’arte per ragioni politiche, fino a quello del restauro integrativo“romantico” dei monumenti medievali, che caratterizza gli interventi del XIX secolo in tutta Europa.

    Foto di copertina: Testa di Re mago, da Notre-Dame de Paris, 1250-1258, musée de Cluny – musée national du Moyen Âge, Parigi – Photo (C) RMN-Grand Palais – © Michel Urtado

HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com