Categoria: Mostre

  • PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO

    “IL VIAGGIO DI ENEA. DA TROIA A ROMA”: UNA MOSTRA ALLA SCOPERTA DEL SUGGESTIVO ITINERARIO CULTURALE DEL CONSIGLIO D’EUROPA

    Tempio di Romolo, Foro Romano
    15 dicembre 2022 – 10 aprile 2023

    Il Parco archeologico del Colosseo presenta la mostra “Il viaggio di Enea. Da Troia a Roma”, ideata e organizzata in collaborazione con l’Associazione Rotta di Enea per promuovere e diffondere la conoscenza del mito di Enea e dell’Itinerario Culturale “Rotta di Enea” certificato dal Consiglio d’Europa nel 2021. L’esposizione, curata da Alfonsina Russo, Direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Roberta Alteri, Nicoletta Cassieri, Daniele Fortuna, Sandra Gatti, sarà visitabile dal 15 dicembre 2022 al 10 aprile 2023 presso il Tempio di Romolo al Foro Romano.

    “Questo progetto consente di raccontare il viaggio e il mito di Enea attraverso preziosi reperti provenienti da tutta Italia, alcuni mai esposti in precedenza. Un modo per conoscere la storia di una rotta leggendaria le cui radici affondano nella notte dei tempi e che è entrata precocemente a far parte dei miti più antichi di Roma. Una rotta che oggi può essere valorizzata e ripercorsa anche grazie all’importante riconoscimento ricevuto nel 2021 dal Consiglio d’Europa, che l’ha inclusa tra gli Itinerari Culturali certificati e che ha visto il Parco archeologico del Colosseo tra i primi aderenti a questo network sin dal 2019” ha dichiarato Alfonsina Russo, Direttrice del Parco archeologico del Colosseo.

    “Promuovere le comuni radici europee, che si sono formate attraverso i viaggi e gli scambi che hanno avuto luogo nel Mediterraneo Antico testimoniate dai magnifici reperti esposti nella mostra, rappresenta una missione fondamentale della nostra Associazione. La Raccomandazione del Parlamento Europeo alla Commissione del settembre 2022 per una nuova Agenda per il Mediterraneo citando la Rotta di Enea riconosce il valore del nostro itinerario come ponte e infrastruttura culturale. Un valore che il Parco archeologico del Colosseo ha da subito abbracciato, nella comune convinzione dell’importante ruolo che la cultura può svolgere nella società e nelle relazioni internazionali” ha dichiarato Giovanni Cafiero, Presidente dell’Associazione Rotta di Enea.

    Il mito di Enea, cantato da Virgilio nell’Eneide, ha pervaso profondamente la cultura europea. Abbandonata Troia, distrutta dagli Achei, l’eroe lascia la sua terra e intraprende un lungo viaggio verso Occidente per raggiungere una nuova patria per i Troiani superstiti e dar vita a una stirpe da cui nascerà Romolo, fondatore di Roma e suo primo re. Enea impersona i valori della tradizione romana: la lealtà, il senso di appartenenza alla collettività, il rispetto per la famiglia, per lo stato e per gli dèi. Oggi la figura dell’eroe troiano rappresenta l’emblema dell’incontro possibile fra culture diverse e della speranza nel futuro.

    La mostra

    Nella mostra, che ha ricevuto la collaborazione istituzionale del Museo e scavi archeologici di Troia, la storia di Enea è presentata attraverso 24 opere di grande interesse, databili fra il VII secolo a.C. e la piena età imperiale, prestate da 12 diverse istituzioni nazionali. Le opere sono proposte secondo percorsi tematici chiave come le immagini di Enea, di suo padre Anchise e di sua madre la dea Afrodite; le raffigurazioni della guerra di Troia; il Palladio – talismano della salvezza prima di Troia e poi di Roma – e infine lo sbarco nel Lazio e la fondazione di Lavinium, dove le scoperte archeologiche hanno dato concretezza alla leggenda dell’eroe. Tra i preziosi reperti in mostra si ricordano il monumentale cratere apulo a figure rosse proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, vero capolavoro della ceramografia antica, datato al 370-360 a.C., raffigurante lo scempio del corpo del principe troiano Ettore da parte di Achille. Dallo stesso Museo provengono anche due affreschi rinvenuti a Pompei uno dei quali rappresenta una rara raffigurazione del cavallo di Troia trascinato all’interno della città.

    Cuore dell’esposizione sono le statue in terracotta dal santuario di Minerva a Lavinium, significativo esempio dell’arte tardo arcaica e medio-repubblicana del Lazio, molte delle quali esposte al pubblico per la prima volta.

    Durante il periodo della mostra, da dicembre 2022 a marzo 2023, il Parco archeologico del Colosseo ospiterà una serie di conferenze incentrate sul mito di Enea e sul suo leggendario viaggio che saranno tenute da esperti della materia e docenti universitari italiani e stranieri. Il programma sarà presto pubblicato sul sito web ufficiale. Sempre nello stesso arco di tempo sarà possibile partecipare a visite guidate a tema lungo il percorso che nel racconto di Virgilio compiono Enea ed Evandro, dal Foro Boario alla Porta Carmentale, all’Asylum (fra Arx e Capitolium), al Lupercale fino al bosco dell’Argileto e al Campidoglio e poi, attraverso la valle del futuro Foro Romano, fino al villaggio sul Palatino, dove si trova l’umile dimora del re, che coincide con il punto in cui sorgerà la casa di Romolo e, secoli dopo, la residenza di Augusto: un’occasione per ripercorrere la storia più remota e mitica del luogo, precedente alla futura città di Roma.

    I temi della mostra

    L’iconografia di Enea e Anchise
    La dea Afrodite e il giudizio di Paride
    L’amore fra Paride ed Elena
    La morte di Ettore principe troiano e la caduta di Troia
    Il Palladio
    La dea Minerva e i giovani devoti di Lavinium

    Opere in mostra

    Il tema dell’iconografia di Enea e Anchise è illustrato da varie opere che rappresentano lo schema classico dell’eroe troiano che tiene per mano il piccolo figlio Ascanio e porta sulle spalle l’anziano padre Anchise, invalido – forse cieco o forse incapace di camminare – perché punito da Zeus per aver rivelato il segreto della sua unione amorosa con la dea Afrodite/Venere, da cui era nato Enea. Questa tremenda punizione è forse raffigurata su un reperto molto antico, risalente al VII sec. a.C., proveniente da Falerii Veteres, antica città falisca, e conservato nel Museo Archeologico Nazionale dell’Agro Falisco a Civita Castellana: una bardatura di cavallo in bronzo in cui è raffigurata una donna con un bimbo in braccio, forse la dea Afrodite con Enea bambino, e un uomo accecato da uccelli, da identificare probabilmente con Anchise.

    Il giudizio di Paride e l’amore fra il troiano Paride ed Elena, moglie del greco Menelao, furono secondo il mito la causa della guerra di Troia e rappresentano un tema frequentemente raffigurato sia nell’antichità che in seguito per tutta l’età moderna. Nella mostra è rappresentato da uno straordinario lebete a figure rosse proveniente da Ruvo di Puglia e conservato nel Museo Nazionale di Palazzo Jatta. Questo lebete, una particolare forma ceramica legata al mondo femminile e utilizzata in occasione dei riti matrimoniali, conservato quasi completamente integro, è datato fra il 360 e il 350 a.C. La scena ritrae un momento dei preparativi di Elena all’imminente unione amorosa con Paride, che la aspetta in piedi, nudo e con il copricapo orientale che lo identifica come troiano. Afrodite ed Eros vigilano sul momento, garantendo protezione e approvazione.

    Molti dei reperti provengono dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, con il quale il Parco archeologico del Colosseo ha una proficua collaborazione, e fra questi va segnalato il monumentale cratere apulo a figure rosse, un vero capolavoro della ceramografia antica, datato al 370-360 a.C., raffigurante uno degli episodi più famosi dell’epilogo della guerra di Troia, la morte del principe troiano Ettore e lo scempio del suo corpo attuato da Achille, che lo lega ad un carro e lo trascina nella polvere.

    Dallo stesso Museo provengono due affreschi rinvenuti a Pompei. Il primo raffigura Enea ferito ad una gamba e curato da un medico, alla presenza della madre Afrodite/Venere e del figlio Ascanio, immagine che si riferisce all’episodio narrato nel XII libro dell’Eneide, quando l’eroe troiano viene colpito da una freccia durante la battaglia contro i Rutuli. Il secondo affresco conserva una rara raffigurazione del cavallo di Troia trascinato dai Troiani all’interno delle mura della città: quella che fu la “macchina fatale” che rese possibile la presa e la distruzione della città da parte dei Greci dopo dieci anni di assedio.

    Di grande rilevanza sono le statue in terracotta dal santuario di Minerva a Lavinium, città fondata da Enea – secondo il racconto degli antichi – dopo che, giunto sulle coste del Lazio aveva sposato la figlia del re Latino, Lavinia. L’esplorazione del sito ha portato alla scoperta di complessi archeologici che danno corpo al mito della fondazione della città da parte dell’eroe troiano: il santuario dei Tredici Altari (VI -IV sec. a.C.), probabilmente un luogo di culto comune del popolo latino; il grande tumulo che era forse l’heroon di Enea, la tomba simbolica dell’eroe troiano divinizzato; infine un santuario dedicato a Minerva, una Minerva Iliaca legata alla leggenda troiana, guerriera e protettrice del matrimonio e della famiglia. Il santuario ha restituito straordinarie statue in terracotta, databili tra V e III sec. a.C., raffiguranti giovani offerenti; inoltre statue della divinità, sia nel suo aspetto guerriero, la Minerva Tritonia, del V sec. a.C., probabilmente la statua di culto (di cui nella mostra è esposta una copia), sia come il Palladio.

    La Rotta di Enea

    La Rotta di Enea è uno dei 48 Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa che invitano al viaggio e alla scoperta del ricco patrimonio culturale europeo e rappresentano un modello di cooperazione attraverso un’esperienza partecipativa della cultura. L’itinerario archeologico dedicato all’eroe troiano è concepito come una “rotta lineare” che segue un ordine preciso il viaggio narrato da Virgilio e tocca siti Unesco (Troia, Delo, Butrinto, Cartagine, Roma), parchi nazionali (Monte Ida in Turchia, Parco Nazionale di Butrinto in Albania), per poi arrivare nel Lazio e infine a Roma.

    L’Itinerario Rotta di Enea è un progetto nato nel 2018, che ha ottenuto il riconoscimento di Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa a giungo 2021: la certificazione è stata celebrata con una cerimonia tenutasi nella Curia Iulia del Foro Romano a gennaio 2022.

    Scheda tecnica della mostra

    Titolo

    IL VIAGGIO DI ENEA da Troia a Roma

    Sede
    Parco archeologico del Colosseo, Tempio di Romolo al Foro Romano

    Date al pubblico
    15 dicembre 2022 – 10 aprile 2023

    A cura di
    Alfonsina Russo
    Roberta Alteri
    Nicoletta Cassieri
    Daniele Fortuna
    Sandra Gatti

    Orari della mostra
    9.30 – 16.00 (ultimo ingresso 15.45).
    Per aggiornamenti si prega di consultare sempre il sito https://parcocolosseo.it/visita/orari-e-biglietti/

    Biglietti
    Intero € 16,00 Valido 24h, permette un solo ingresso all’area archeologica del Foro Romano-Palatino, inclusa la mostra in corso, e un solo ingresso al Colosseo (I e II ordine).

    Full Experience € 22,00 Valido 2 giorni, permette un solo ingresso all’area archeologica del Foro Romano-Palatino, inclusi la mostra in corso e i siti SUPER ad accesso contingentato, e un solo ingresso al Colosseo (I e II ordine), comprensivo del piano dell’arena e/o i sotterranei.

    Forum Pass Super € 16,00 Valido 1 giorno per 1 ingresso all’area archeologica del Foro Romano-Palatino e dei Fori Imperiali, incluse le mostre in corso.

    Ridotto € 2,00

  • LA TAVOLA DI UGO DA CARPI PER L’ALTARE DEL VOLTO SANTO
    NELLA BASILICA DI SAN PIETRO IN VATICANO
    Sagrestia Vaticana, Museo della Basilica di San Pietro, 25 febbraio – 16 maggio 2023

     

                      CITTÀ DEL VATICANO, 23 feb – Dal 25 febbraio fino al 16 maggio 2023 è in mostra al Museo della Basilica di San Pietro in Vaticano la pala d’altare di Ugo da Carpi con la Veronica che dispiega il velo del Volto Santo tra gli apostoli Pietro e Paolo. La mostra, che ha già avuto una precedente e più ampia edizione a Torino (Palazzo Madama, Museo Civico di Arte Antica, 16 giugno – 29 agosto 2022) a cura del Dott. Pietro Zander, è visibile al pubblico negli spazi espositivi della Sagrestia Vaticana ogni giorno negli orari di apertura della Basilica.

                          «Una piccola mostra, ma di grande importanza per fede e arte – spiega il Card. Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Vaticana -, che abbiamo voluto presentare in questo tempo di Quaresima per offrire a pellegrini e visitatori un’opportunità di riflessione e d’incontro: l’immagine della reliquia del Volto Santo custodita in San Pietro costituisce, infatti, un invito alla preghiera e un forte richiamo alla Basilica Vaticana, luogo di accoglienza per le donne e gli uomini che da ogni parte della terra giungono presso la tomba dell’Apostolo Pietro. L’esposizione della tavola di Ugo da Carpi nella cosiddetta “Sala di Sisto IV”, dove già fu ospitata tra 1784 e il 1925, è inoltre un primo passo di un processo di riqualificazione del Museo della Basilica di San Pietro presso la Sagrestia Vaticana. Un museo che, nella prospettiva del Giubileo del 2025, cinquant’anni dopo la sua inaugurazione, avrà uno spazio
    dedicato a piccole esposizioni temporanee, che significativamente hanno inizio con la presentazione della pala d’altare del Volto Santo».

                     Protagonista dell’esposizione vaticana è la tavola realizzata da Ugo da Carpi alla vigilia del Giubileo del 1525 per l’altare del Volto Santo nell’antica basilica: una pala d’altare “fata senza penello”, come è scritto dall’autore accanto alla firma e come riferisce Giorgio Vasari che la vide insieme a Michelangelo.

                «L’opera è unica nel suo genere – prosegue il Card. Gambetti – perché eseguita non con l’arte della pittura, ma con la tecnica della stampa a matrici sovrapposte di cui l’intraprendente e geniale artista carpigiano fu il più apprezzato maestro dell’epoca. Più che un dipinto potrebbe infatti essere considerata una stampa a colori su tavola. Una pala d’altare che potremmo definire “acheropita” in sintonia con il Santo Volto di Nostro Signore che rimase impresso, secondo la tradizione, sul velo della Veronica – “Vera – icona” custodito in San Pietro».

                Attraverso una serie di pannelli esplicativi il visitatore potrà cogliere in questa mostra lo straordinario interesse di quest’opera d’arte, giunta a noi con un aspetto fortemente alterato a causa delle tormentate vicissitudini conservative subite dalla tavola nel corso di quasi cinque secoli. Per questo motivo viene esposta accanto alla pala cinquecentesca una “copia di studio” a grandezza naturale dove sono stati riproposti i perduti colori e i chiaroscuri originali. Una copia “eloquente” realizzata con il sostegno di Fondazione Torino Musei dalla Prof.ssa Lorenza D’Alessandro per l’esposizione di Torino e condivisa con la Papale Basilica di San Pietro in occasione di questa mostra.

              Dal Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama provengono anche i pannelli della mostra che descrivono la pala d’altare del Volto Santo e ne raccontano la storia, la tecnica d’esecuzione, lo stato di conservazione e le importanti indagini diagnostiche realizzate in sinergia con i Laboratori di Ricerche Scientifiche dei Musei Vaticani.

  • Le 10 cose da fare a Torino questo weekend (24/25/26 Febbraio 2023)

     

    Febbraio sta per finire e, prima di dare il benvenuto a marzo e alla tanto attesa primavera, diamo un’occhiata agli appuntamenti di questo ultimo fine settimana del mese a Torino. Se non avete ancora programmato le prossime giornate e state cercando qualche idea per questo weekend, non perdete la nostra selezione delle 10 cose da fare a Torino venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 febbraio 2023.

    Il calendario di eventi nella città sabauda è ricco e variegato anche per questo fine settimana. In programma l’apertura della nuova mostra “Utamaro, Hokusai, Hiroshige” dedicata al Giappone, l’Aida di Verdi al Teatro Regio, il grande evento di Cinema on Ice al PalaVela con Carolina Kostner, il mercatino di fiori in Piazza Vittorio e ancora spettacoli, concerti, visite e riaperture. Un bel ventaglio di proposte per riscaldare queste ultime giornate di febbraio che, sembra, non saranno troppo clementi con le temperature.

    Scopri le 10 cose da fare questo weekend a Torino!

     

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  • LE CHIAVI DELLA CITTÀ NEI CAPOLAVORI DI PALAZZO MADAMA

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

    Sala Senato
    Piazza Castello – Torino
     

    24 febbraio – 10 aprile 2023

     

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, dal 24 febbraio al 10 aprile 2023, un inedito sguardo sulle sue collezioni civiche e la loro storia attraverso una selezione di opere emblematiche, in un percorso che accompagna il visitatore da La porta della Città nella Corte Medievale a Le chiavi della Città nella Sala del Senato: chiavi reali e allegoriche, che consentono di aprire la porta di Torino e poi svelarne l’animo attraverso quanto nel tempo si è deciso di conservare, poiché le opere non vanno solo viste, ma anche guardate.

    “Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.

    È questa la definizione di Museo approvata a Praga il 4 agosto 2022 dall’Assemblea Generale Straordinaria di ICOM – International Council of Museums. Una definizione cui Palazzo Madama sta dando concreta applicazione con quanto programmato negli spazi della Corte Medievale e negli ambienti del piano nobile, in un processo di sviluppo di cittadinanza attiva iniziato nel 2022, che prosegue con progetti allestitivi, incontri e dialoghi a restituire il tessuto connettivo della Torino contemporanea, oltre a vedere la genesi di un preciso progetto espositivo in Sala Senato.

    Il 4 giugno 1863 nasce il Museo Civico di Torino e fin dal 1878 gli viene dato un compito preciso: testimoniare la storia della città di Torino e la sua evoluzione nei millenni attraverso un percorso inevitabilmente intessuto sulla grande storia dell’artigianato artistico, quello che dà vita alle cosiddette arti applicate.

    Se il percorso non può che principiare dall’elemento simbolico di questo passaggio – l’esposizione delle chiavi e della mazza della Città di Torino – da qui si procede in un racconto che intesse capolavori paradigmatici e opere che, pur essendo di rilievo assoluto, appaiono da secoli avvolte in una sorta di cono d’ombra, poco percepite nella loro eccezionalità.

    Un viaggio dipanato dalle parole chiave della definizione di Museo dell’ICOM.

    Ecco allora il Tesoro di Desana, abitualmente conservato nella Torre dei Tesori ipogea di Palazzo Madama: uno dei più straordinari complessi italici di gioielli del periodo posteriore al 476 d.C, capolavori fondamentali nell’evidenziare l’altissima qualità dell’arte europea allo spegnersi dell’epoca tardo antica, oltre che testimonianza della guerra fra Bisanzio e gli Ostrogoti, una delle tante microstorie che hanno fatto la Storia. Per quasi 1.400 anni sepolto, ritrovato arando un campo, e scoprendosi così l’amore tra un nobiluomo romano, Stefano, e una gentildonna ostrogota, Valatrudi: una coppia singolare, nell’Italia di Teodorico.

    Segue la sala dedicata al Piacere, alla contemplazione e alla visione con la capacità di indagare l’Io, l’intima essenza dell’uomo di Antonello da Messina, artefice di un’opera che anticipa di una generazione i ritratti di Leonardo, segnando inequivocabilmente il valore di un’arte e le primogeniture d’invenzione e ruoli.

    L’ambiente connesso al Ricercare è consacrato a Filippo Juvarra, artefice della trasformazione di Torino in capitale e qui protagonista attraverso una selezione dei 644 fogli in cui il grande architetto sviluppa costantemente ogni dettaglio, in uno studio che dalle prime idee e pensieri si articola in schizzi, rilievi e progetti che deflagrano in vedute di fantasia, scenografie e ornati. Si potranno ammirare il disegno della facciata di Palazzo Madama – ora oggetto di un complesso restauro – e i fogli dedicati alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, presentata con un magnifico modello in scala 1:500.

    La sala dedicata al Collezionare è dedicata al principale artefice delle collezioni civiche e del loro preciso indirizzo nell’ottica di museo d’arti applicate: quell’Emanuele Taparelli d’Azeglio che, da ministro plenipotenziario italiano a Londra, ove sarà artefice della fondazione di club quali il Fine Arts Club e il celebre Burlington Club, rientrato a Torino donerà non solo le proprie raccolte di porcellane, maioliche e vetri dipinti e dorati, ma avrà la volontà di fare della propria passione privata una missione civile. Accanto alla sua figura quella di uno dei grandi donatori di opere extraeuropee: con Zaverio Calpini giunge a far parte delle collezioni del Museo Civico un formidabile nucleo di opere provenienti dagli stati messicani del Veracruz e del Tabasco, culla nel periodo pre-classico della ‘cultura-madre’ di tutta la Mesoamerica, capace con la sua arte di influenzare le successive civiltà dell’area. Un insieme che, al di là dell’eccezionale valore storico-artistico, pone oggi molte domande sul ruolo di un Museo civico occidentale, cui si sta cercando di dare risposta con i progetti in Corte Medievale.

    Nella sezione successiva, quella dell’Educare, si è deciso di porre al centro l’ebanisteria piemontese del Settecento e la straordinaria fortuna delle opere di Pietro Piffetti, in cui perizia tecnica e fantasia inventiva si uniscono con risultati di estrema eleganza, mostrando quanto sia complessa l’esecuzione dei suoi capolavori e quale ruolo educativo abbia ancora la bottega. Si fa riferimento anche ai materiali usati dall’artista, narrando la provenienza dei legni, in molti casi esotici: dalle conchiglie importate dal Golfo Persico e dal Mar Rosso alla tartaruga dall’Oceano Indiano e dai Caraibi fino alla madreperla dalla costa occidentale dell’India.

    La conclusione non può che essere in due sale: quella del Conservare, consacrata all’eccezionale figura di Vittorio Viale, uno tra i massimi direttori museali del Novecento – e alla sua tutela del patrimonio torinese –  giunto a salvaguardare le ringhiere cadute nei bombardamenti di Torino: capolavori esse stesse dell’arte del ferro piemontese; e quella del Condividere, del donare: poiché è sulle donazioni che si è fatto il Museo civico, cui è stata data un’anima da ogni cittadino, da ogni torinese che in esso ha visto il prosieguo della propria storia, della propria memoria, della propria identità.

     

     

    INFO UTILI:

    SEDE ESPOSITIVA E DATE  
    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
    piazza Castello, Torino
    24 febbraio – 10 aprile 2023
    ORARI 
    Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00.
    Martedì chiuso
    Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
    BIGLIETTI  

    Incluso nel biglietto di ingresso al museo: intero € 10,00 | ridotto € 8,00                                                        Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card

    INFORMAZIONI

    palazzomadama@fondazionetorinomusei.it  – t. 0114433501                     www.palazzomadamatorino.it

    PRENOTAZIONI
    011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com
    PrevenditaTicketone.it

                                                     

  • 16 febbraio – 16 aprile 2023
    Michael Snow
    a cura di Elena Volpato

    Un film e un libro: Wavelength, 1967/2003 e Cover to Cover, 1975. Due opere, due capolavori della storia del cinema e del libro d’artista, perfette sintesi del pensiero visivo di Michael Snow (Toronto, 1928-2023), da poco scomparso, e della sua capacità di fare della pagina come del fotogramma uno spazio di verifica della nostra percezione.

    Snow dichiarò che Wavelength era il tentativo di sintetizzare in forma di puro spazio e tempo il suo sistema nervoso, le sue credenze religiose e le sue idee estetiche. La versione originaria, assunta immediatamente a paradigma del cinema strutturalista, si sviluppa in uno zoom a macchina fissa, girato nell’arco di un giorno e mezzo e trasformato in un montaggio di 45 minuti nei quali si parte dalla visione totale dell’interno di un loft per arrivare gradualmente a stringere sulla piccola foto di una superficie marina appesa sulla parete opposta alla cinepresa, tra quattro grandi finestre. Il procedere impassibile dello zoom è sottolineato dal crescendo di un suono elettronico di un’onda sinusoide, mentre all’immagine si frappongono l’uso di diversi filtri cromatici e alcune enigmatiche apparizioni di donne e uomini che agiscono nel loft senza divenire narrazione: gli accadimenti, anche se drammatici, si riducono a marginali accidenti rispetto all’asettica progressione dello sguardo macchinico. Nel 2003 Snow decise di realizzare una nuova versione contratta, intitolata WVLNT, presente in mostra e nella collezione della VideotecaGAM, dividendo l’opera originaria in tre segmenti temporali da 15 minuti e sovrapponendoli l’uno all’altro come si trattasse di riconoscere, nella apparente linearità della percezione visiva, il ruolo della prefigurazione e della memoria: il movimento attraverso lo spazio è fatto contemporaneamente di visione presente, di ricordo della percezione appena passata e di anticipazione dello spazio che stiamo per raggiungere. Ripiegare il tempo su se stesso concesse a Snow di riconoscere un’ancor più elevata complessità di quella forma filmica di puro spazio e tempo che aveva immaginato nel ‘67.

    A qualche anno di distanza dalla realizzazione di Wavelength, applicò la medesima lucidità di analisi spostando la propria attenzione dalla pellicola al libro e realizzando Cover to Cover per le edizioni del Nova Scotia College of Art and Design che in quegli anni andava raccogliendo i contributi di alcuni tra i più importanti artisti della nuova avanguardia. È un libro composto esclusivamente da un’ampia sequenza di fotografie comprese tra una prima di copertina che presenta una porta chiusa vista dall’interno di una stanza e una quarta di copertina che restituisce la visione esterna della medesima porta attraverso una fotografia che mostra, con alcuni segni di usura, la propria materialità di stampa. Tra quelle due immagini di inizio e fine, l’interno è un susseguirsi di attraversamenti spaziali e temporali colti contemporaneamente da due punti di vista contrapposti: davanti e dietro, dall’alto e dal basso, dritto e sottosopra, complicati da un continuo intercambiarsi di fotografie e fotografie di fotografie.

    L’esemplare di Cover to Cover in esposizione è stato recentemente acquisito dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per il Fondo Giorgio Maffei conservato nella collezione di libri d’artista della GAM. Accanto all’originale del 1975 il pubblico potrà sfogliare una riedizione dell’opera che Michael Snow pubblicò nel 2020.

    L’acquisizione e la mostra ribadiscono l’impegno congiunto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e della GAM nella valorizzazione del libro e del video d’artista.

     

    GAM
    Via Magenta 31, Torino
    Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì.
    La biglietteria chiude un’ora prima.

  • NOI, VOI, TUTTI

    ULTIMI GIORNI!
    Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030

    Sale Chiablese
    fino al 19 febbraio 2023

    Affrettatevi, la mostra è in chiusura!
    Ideata da Enrica Pagella, curata da Bruna Biamino e prodotta dai Musei Reali, la mostra Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 illustra i valori dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in un inedito viaggio fotografico dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta.
    200 scatti di Alessandro Albert, Dario Bosio, Fabio Bucciarelli, Francesca Cirilli, Alessandro De Bellis, Pino Dell’Aquila, Nicole Depaoli, Luca Farinet, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Matteo Montenero, Vittorio Mortarotti, Enzo Obiso, Paolo Verzone.

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    Chiamata alle Arti – Winter Edition
    Biblioteca Reale

    Il format Chiamata alle Arti, che per tutta l’estate ha proposto dialoghi nei Giardini Reali con esponenti della cultura, della scienza, dell’arte e dello spettacolo, si sposta fino a marzo nel Salone monumentale della Biblioteca Reale per intrecciare un dialogo con il pubblico fatto di storie, documenti autografi, manoscritti, libri rari o curiosi. Autori, studiosi, artisti, curatori si cimenteranno su questo palco inedito per avvicinare il pubblico alla letteratura italiana e più in generale al libro attraverso varie narrazioni, in un appuntamento fisso che si propone il giovedì, con ingresso gratuito.
    16 febbraio 2023
    Annamaria Bava, Gelsomina Spione e Vittoria Romani dialogano con Valentina Balzarotti sul volume Lorenzo Sabatini. La grazia nella pittura della Controriforma 23 febbraio, ore 17
    Milton incontra Galileo: tra storia e poesia.
    Elisa Panero dialoga con Franco Arato

    Informazioni e iscrizioni: mr-to.edu@cultura.gov.it
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    Storie dal tornio al Museo di Antichità
    Storie dal tornio. La ceramica del Museo di Antichità, ciclo a cura di Rosario Maria Anzalone.
    Il 16 febbraio, dalle 17 alle 18.30, incontro e laboratorio La ceramica dell’antica Cipro con Patrizia Petitti, per conoscere e approfondire le collezioni archeologiche dei Musei Reali.
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    Black History Month
    Biblioteca Reale
    15 – 28 febbraio

    In occasione del Black History Month, rassegna dedicata alla storia e alla cultura afrodiscendente, i Musei Reali presentano la mostra Uno sguardo alla storia coloniale del corno d’Africa attraverso gli album fotografici della Biblioteca Reale, visitabile dal 15 al 28 febbraio con ingresso gratuito da Piazza Castello 191.

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    Concorso ART BONUS 2023
    Vota il progetto dei Musei Reali

    I Musei Reali di Torino partecipano alla settima edizione del concorso Art Bonus con il progetto “Palazzo Reale 2019” – sviluppo strategico triennio 2019 – 2021, il Business Plan finalizzato alla valorizzazione del museo attraverso servizi di accoglienza arricchita, tra i quali spicca l’apertura del Palazzo Reale sette giorni su sette.
    La preferenza per il progetto va espressa sulla piattaforma.

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    MRTNext

    Mostra Dossier
    Vivere sull’acqua. Vita quotidiana nell’Età del Bronzo in Piemonte
    Museo di Antichità – Spazio Passerella
    16 febbraio – 31 ottobre 2023

    Gli insediamenti sull’acqua dell’Età del Bronzo risultano tra i più caratteristici e peculiari della storia del Piemonte antico. La mostra dossier offre un focus sulla vita di queste aree nell’arco alpino occidentale, testimonianza delle comunità preistoriche attive dal Neolitico all’Età del Ferro (tra il 5000 e il 500 a.C), e sull’utilizzo di risorse territoriali in rapporto all’ecosistema di riferimento.

    Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali

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    MRTOpen

    SMENS. La xilografia in rivista
    Biblioteca Reale
    fino al 25 marzo 2023

    L’esposizione ripercorre la lunga storia dell’arte xilografica e tipografica, attraverso il dialogo e il confronto tra alcune antiche edizioni illustrate della Biblioteca Reale e le tavole incise da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna, curatori e fondatori della rivista SMENS, e celebra l’ingresso nelle collezioni della Biblioteca Reale di Torino dell’intero corpus della rivista, donato dai due artisti

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    Rembrandt incontra Rembrandt
    Dialoghi in Galleria
    Galleria Sabauda, Spazio Scoperte
    fino al 16 aprile 2023

    La mostra può contare sul prestito di un capolavoro di Rembrandt raffigurante La cena in Emmaus conservato presso il Musée Jacquemart-André di Parigi, grazie alla consueta policy di scambio dei Musei Reali con importanti istituzioni italiane ed europee.
    É l’occasione per mettere a confronto il dipinto francese con il Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda, uno dei rarissimi quadri del maestro olandese presenti nelle collezioni nazionali italiane. In mostra sono presentati anche disegni e incisioni di Rembrandt provenienti dalla Galleria Sabauda e dalla Biblioteca Reale.

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    MRT Kids & Teens

    In maschera a caccia di maschere!
    Martedì 21 febbraio 2023
    ore 16 e ore 17
    Galleria Sabauda

    Una visita speciale per festeggiare insieme il martedì grasso, con una “caccia alla maschera” in Galleria Sabauda. Scopriamo insieme i personaggi più strambi e le feste carnevalesche raffigurate nei dipinti e negli arazzi del museo. E siccome non c’è Carnevale senza travestimento, Arlecchino aspetta bambini e bambine con le loro maschere preferite!

    Attività gratuita, compresa nel biglietto di ingresso ai Musei Reali
    Prenotazione obbligatoria.

    Informazioni e prenotazioni: mr-to.edu@cultura.gov.it

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    Attività
    con CoopCulture

    Gli operatori didattici e gli storici dell’arte CoopCulture vi aspettano per accompagnarvi  alla scoperta degli spazi e delle collezioni dei Musei Reali.

    Benvenuto a Palazzo!

    Le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria.

    Le Cucine Reali, l’Appartamento della Regina Elena

    Uno speciale percorso condotto da un esperto alla scoperta di sale e ambienti eccezionalmente aperti al pubblico.

    Future for Bees

    Una visita speciale dedicata al tema della sostenibilità.
    Tutti i partecipanti all’attività riceveranno una BeeBox in omaggio e una parte del ricavato dalla vendita della visita verrà utilizzato da 3Bee per supportare le api mellifere.

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    Audioguida Kids

    E’ possibile visitare Palazzo Reale, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità con curiosi personaggi pronti a raccontare le loro coinvolgenti storie grazie all’Audioguida Kids, realizzata dai Servizi Educativi dei Musei Reali in collaborazione con CoopCulture. Lungo il percorso sono presenti dei QR-code da scansionare per ascoltare gratuitamente le tracce audio pensate per i giovanissimi visitatori, per un’esperienza di visita coinvolgente e divertente (età consigliata: 5/12 anni).

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    MRT SHOP

    Il ricordo di una visita emozionante, un pensiero da regalare e regalarti: al Musem Shop dei Musei Reali di Torino troverai il libro o l’oggetto giusto per portare a casa un pezzo da collezione.

    Da oggi MRT Shop è anche on-line

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    LiveCulture

    Nasce LIVECulture, da oggi è possibile visitare i Musei Reali anche a distanza, estendendo l’esperienza di visita nel tempo e nello spazio.
    Non si tratta di un tour registrato, ma di una vera visita immersiva e interattiva, con immagini fotosferiche a 360° ad altissima risoluzione, guidati da operatori didattici dal vivo, a cui è possibile accedere in pochi semplici passi. Ideata e realizzata da CoopCulture in collaborazione con la start up ad alto contenuto innovativo Twiceout, la piattaforma è dedicata agli studenti di ogni ordine e grado.
    Sono disponibili due percorsi in italiano, inglese e francese​:
    – Musei delle meraviglie: un viaggio nell’arte e nell’archeologia lungo tre chilometri, tra reperti, splendidi dipinti, antichi disegni e i Giardini.
     Invito a Palazzo: il Palazzo Reale e la Cappella della Sindone sono tra i protagonisti di una visita a volo d’uccello che attraversa nobili gallerie, sale solenni e appartamenti fastosi, fino alle cucine del Re.Per maggiori informazioni e dettagli, visitare il sito www.liveculture.it; per le scuole il costo è di 90 euro a classe (per prenotazioni: edu@coopculture.it); 130 euro per i gruppi con massimo 15 partecipanti (per prenotazioni: tour@coopculture.it).

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    MRT EASY LISTENING
    MRT, App ufficiale dei Musei Reali
    MRT è l’App ufficiale dei Musei Reali di Torino, progettata e sviluppata da CoopCulture per accompagnare il visitatore prima, durante e dopo la visita. È multilingua (italiano e inglese, audioguide in italiano, inglese e francese) e propone contenuti free e contenuti premium.
  • FRIDA KAHLO e DIEGO RIVERA
    Padova, Centro Culturale Altinate San Gaetano
    14 febbraio – 4 giugno 2023

     

    Conferenza e vernice
    FRIDA KAHLO e DIEGO RIVERA
    Padova, Centro Culturale Altinate San Gaetano
    14 febbraio – 4 giugno 2023

     

    Martedì 14 febbraio, ore 12
    Padova, Centro culturale San Gaetano
    Via Altinate 71

     

    Intervengono:
    Sergio Giordani, Sindaco
    Assessore Colasio, Assessore alla Cultura
    Massimo Vitta Zelman, Presidente Skira
    Simone Todorow, CEO Mondo Mostre
    Daniela Ferretti, Curatrice.
  • SPECIALE SAN VALENTINO

    Martedì 14 febbraio, per tutti coloro che si presenteranno in coppia,
    SPECIALE TARIFFA SAN VALENTINO: paga 1, entrano in 2
    Giovedì 16 febbraio, ore 18.00
    AMOR SACRO AMOR PROFANO
    Visita a tema per i possessori dell’Abbonamento Musei
    In occasione della festa di San Valentino, giovedì 16 febbraio, alle ore 18.00, il Museo Accorsi-Ometto propone una visita a tema che, attraverso racconti, aneddoti e ricette, porterà alla scoperta delle storie d’amore, dei tradimenti e degli intrighi di famosi personaggi storici e letterari.
    I protagonisti delle opere esposte nella mostra RINASCIMENTO PRIVATO e degli oggetti della collezione permanente del Museo saranno lo spunto per raccontare le suggestive figure di Eloisa e Abelardo, Erec ed Enide, Cyrano de Bergerac, Casanova, Madama Pompadour e Napoleone Bonaparte.
    Un viaggio nel tempo per parlare d’amore, passione, infedeltà e rappacificazioni.
    COSTO: € 6,00 per i possessori dell’Abbonamento Musei
    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: abbonamentomusei.it
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    LA MOSTRA E’ PROROGATA
    FINO AL 26 FEBBRAIO
    RINASCIMENTO PRIVATO. DA SPANZOTTI A DEFENDENTE FERRARI NELLE COLLEZIONI PIEMONTESI
    A cura di Serena D’Italia, Luca Mana Vittorio Natale
    Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto
    FINO AL 26 FEBBRAIO 2023
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    ORARI
    Martedì, mercoledì e venerdì 10.00-18.00 │ Giovedì 10.00-20.00 │ Sabato, domenica e festivi 10.00-19.00 │ La biglietteria chiude mezz’ora prima.
    Lunedì chiuso
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    TARIFFE
    BIGLIETTO UNICO
     (comprensivo di visita alla collezione permanente): intero € 12,00; ridotto € 10,00
    RIDOTTO: fino a 26 anni; over 65; convenzioni; insegnanti
    GRATUITO: fino a 12 anni; possessori Abbonamento Musei, Torino + Piemonte Card e tessera ICOM; diversamente abili; giornalisti
    RIDOTTO SPECIALE SINGOLI: € 3,00 da martedì a venerdì 13 – 14; giovedì 18 – 20
    RIDOTTO SPECIALE INSEGNANTI: € 6,00
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    VISITE GUIDATE  
    Giovedì ore 18.30 │ Sabato e domenica ore 11.30 e 17.30
    COSTO: € 4,00 oltre al biglietto d’ingresso
    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: 011 837 688 int. 3  oppure e-mail
  • AUTOLOOK WEEK TORINO TORNA DAL 2 AL 4 SETTEMBRE 2023

    PIAZZA SAN CARLO CUORE DELLA MOSTRA, ALLE OGR GLI AWARDS

     

    Dal 2 al 4 settembre 2023 tornerà Autolook Week Torino, l’evento che celebra la passione automobilistica nel centro di Torino che, in quei giorni, diventerà un museo a cielo aperto e vedrà numerose e suggestive parate dinamiche, organizzate in collaborazione con Automobile Club Torino.

    Piazza San Carlo tornerà a essere il cuore della manifestazione, l’esposizione open-air dove saranno esposti oltre 50 modelli iconici di tutti i tempi, rappresentativi del motorsport, delcar design, dell’industria automobilistica.

    Andrea Levy, Presidente Autolook Week Torino: “Siamo felici di tornare a Torino con la 2ª edizione di Autolook Week, che rappresenta la passione per l’automobile e il motorsport a 360° e che quest’anno celebrerà, oltre a Formula 1, Rally, Endurance e Moto Gp, anche i grandi carrozzieri, di ieri e di oggi. Un grande evento che in piazza San Carlo trova la sua sede ideale e che vedrà, anche quest’anno, la spettacolare sfilata dinamica in centro città”.

    Autolook Week Torino, esposizione in piazza San Carlo sabato 2 e domenica 3 settembre
    Nel fine settimana dedicato al Gran Premio di Formula 1 dell’Autodromo Nazionale Monza, sabato 2 e domenica 3 settembre, Autolook Week dedicherà il salotto di Torino ai modelli che hanno scritto la storia della Formula 1, del Rally, dell’Endurance e della Moto GP, accanto ai prototipi dei carrozzieri più celebrati, di oggi e di ieri, oltre a one-off e modelli unici provenienti da tutto il mondo.

    Uno spettacolo che nella prima edizione il pubblico ha dimostrato di apprezzare, affollando la piazza e riempendo per giorni i social con le foto dei modelli esposti. Il programma Autolook si arricchirà inoltre con le mostre internazionali fotografiche che coloreranno via Po, via Roma e piazza Castello e che saranno organizzate da Paolo D’Alessio, curatore culturale di Autolook.

    Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte: “Autolook Week è un evento internazionale che si conferma una vetrina importante per il nostro territorio, riuscendo a legare un settore importante come quello automobilistico, che gran parte del suo sviluppo lo deve al Piemonte, con il turismo paesaggistico e museale”.

    Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino: “Siamo felici di confermare Autolook Week Torino, una manifestazione che ha visto la crescente partecipazione non solo gli appassionati di motori ma anche di moltissimi curiosi. Rimane un’esposizione con ingresso gratuito consentendo così a un ampio pubblico la partecipazione al ricco programma. Siamo felici di accogliere nuovamente i grandi personaggi del motorsport che verranno nella nostra città per partecipare agli Autolook Awards alle OGR”.

    Autolook Awards alle OGR, la cerimonia con i big del motorsport lunedì 4 settembre
    Team di Formula 1, costruttori, piloti e giornalisti saranno al centro della cerimonia di premiazione degli Autolook Awards, che si svolgerà lunedì 4 settembre alle OGR a partire dalle 18 e che sarà condotta da Federica Masolin, giornalista Sky. I premi Autolook Awards sono stati assegnati dalla Giuria Autolook e riguardano le varie declinazioni della comunicazione messe in atto dai grandi brand del motorsport, come le livree, gli spot, lo stile dei motorhome e la visione degli aspetti sociali.

    Paolo D’Alessio, curatore culturale di Autolook e co-organizzatore Autolook Awards: La prima edizione di Autolook Week ha visto significativa presenza dei più qualificati giornalisti internazionali dell’auto e delle 20 più accreditate agenzie fotografiche nel mondo del motorsport, che hanno dato grande rilievo alla manifestazione e agli Autolook Awards, che sono ormai diventato un ambito riconoscimento per tutti quei team o sponsor che investono nel settore del corporate image o della comunicazione, per far sempre maggior presa su un platea mondiale, che nel caso della Formula 1, coinvolge oltre un miliardo e mezzo di appassionati. Nel 2023 contiamo di offrire alla città di Torino eventi e mostre tematiche ancor più coinvolgenti”.

    La giuria Autolook è composta:  Angelo Sticchi Damiani (Presidente ACI), Benedetto Camerana (Presidente Museo Nazionale dell’Automobile), Monica Mailander Macaluso (Presidente Fondazione Gino Macaluso), Andrea Levy (Presidente Autolook), Paolo D’Alessio (Ideatore Autolook Awards), Mario Isola (Racing Manager Pirelli), Ludovico Fois (Responsabile Comunicazione e Consigliere Relazioni Esterne ACI), Elena Minardi (co-organizzatrice Historic Minardi Day), Umberto Zapelloni (giornalista Formula 1), Alberto Sabbatini (giornalista Formula 1), Pino Allievi (giornalista Formula 1), Federica Masolin (giornalista Formula 1), Franco Nugnes (giornalista Formula 1), Ercole Colombo (giornalista Formula 1).

    Parate dinamiche con le regine del motorsport e le supercar più belle di sempre
    Lunedì 4 settembre, al termine della cerimonia Autolook Awards, i riflettori si accenderanno sulle vie del centro di Torino dove il pubblico potrà assistere alla sfilata di auto da sogno come le monoposto di Formula 1 e le supercar più belle di sempre.
     

    Piergiorgio Re, Presidente Automobile Club Torino:“Automobile Club Torino torna con al fianco di Autolook Week Torino e si occuperà, con tutta la squadra, della gestione degli eventi dinamici e delle spettacolari sfilate di auto sportive che animeranno le strade di Torino e che riporteranno in città tutta la passione per le quattro ruote che è nel suo DNA”.

    Autolook Week sarà organizzata con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, con la collaborazione di Comune di Torino, ACI, ACI Torino, OGR, Museo Nazionale dell’Automobile, Fondazione Gino Macaluso, Wrap.it.

     

  • GLI APPUNTAMENTI DI FEBBRAIO

    LA NUOVA ESPOSIZIONE

    CONGO ITALIA. RIPENSARE IL PASSATO
    3 – 27 febbraio 2023
    Piccola Guardaroba e Gabinetto Cinese
    (primo piano)

     

    In occasione del Black History Month Torino – Seconda edizione, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone la mostra Congo Italia. Ripensare il passato, a cura di Palazzo Madama, del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino e del Centro Interculturale della Città di Torino.
    L’esposizione presenta una selezione di sedici fotografie scattate da Carlo Sesti (1873-1954), un ingegnere, che dal 1900 al 1919 fu al servizio delle compagnie di costruzione delle linee ferroviarie dello Stato libero del Congo, poi Congo belga (1908-1960), oltre ad alcune figure di potere realizzate in legno dalle popolazioni Luba e Songye, che furono acquisite da un altro ingegnere, Tiziano Veggia (1893-1957), durante il suo soggiorno in Congo e donate nel 1955 al Museo Civico di Torino – Palazzo Madama.

     

     

    DA VISITARE

     

    TEXTILES ARE BACK
    la Sala tessuti del museo
    secondo piano

     

    LA PORTA DELLA CITTÀ.
    UN RACCONTO DI 2.000 ANNI
    Corte Medievale

     

     

    LE VISITE GUIDATE A CURA DI THEATRUM SABAUDIAE

    Visite guidate alle collezioni permanenti:
    tutti i sabati e domenica ore 15: Da porta romana a castello a museo
    Visite tematiche:
    5/02 ore 16.30 Tra Gotico e Rinascimento
    11/02 ore 16.30 Velluti, ricami, lampassi, banyan e marsine
    12/02 ore 16.30 Amore e mito. San Valentino fra gli dei
    18/02 ore 16.30 Venti dal Nord. L’influsso dell’arte fiamminga in Piemonte 
    19/02 ore 16.30 I fasti del Barocco
    25 e 26/02 ore 16.30 Legami metallici

     

     

    PIOMBO / SATURNO
    visita guidata in collaborazione con OFT Orchestra Filarmonica di Torino
    Sabato 4 febbraio ore 16.30

     

    Saturno, Krono per i greci, è la divinità che insegnò l’agricoltura all’umanità invitandola così a partecipare a una età di abbondanza e prosperità. Gli affreschi e gli stucchi settecenteschi di Palazzo Madama presentano a più riprese il tema del Tempo, personificato come vegliardo con la falce o raffigurato nelle sue molteplici e cicliche scansioni di stagioni e mesi, di alternanza tra il giorno e la notte.

     

    LE CONFERENZE LEGATE ALLA COLLEZIONE DI TESSUTI E MODA

    TEXTILES ARE BACK
    RADICI
    conferenza con Maria Paola Ruffino
    conservatore di Palazzo Madama

    mercoledì 15 febbraio ore 17

    L’arte della tessitura affonda le proprie radici nella preistoria. Lino e lana sono i materiali di più antica lavorazione in Europa, mentre la seta rimase per molti secoli un segreto ben protetto dalla Cina. I tessuti serici portarono nuove tecniche dall’Oriente e, finalmente, dal XII-XIII secolo l’industria della seta prese avvio in Italia. Ebbe così inizio la grande stagione delle manifatture italiane, i cui velluti operati e damaschi furono i tessuti più costosi e richiesti da ogni corte d’Europa.

     

    LE CONFERENZE BOTANICHE

    POMACEE
    PERO E MELO
    conferenza con Edoardo Santoro
    nell’ambito del ciclo
    Le piante nella storia del giardino

    lunedì 20 febbraio ore 17

    I pomi sono i frutti di una famiglia botanica, le pomacee, che include meli, peri, cotogne e nespole. Dai frutti citati nel Capitulare de Villis di Carlo Magno agli attuali cataloghi che comprendono varietà di ogni tipo, ci sono dieci secoli di storia della frutticoltura, che portano a scoprire come siano cambiate le abitudini alimentari oltre che di coltivazione, senza dimenticare il valore ornamentale e paesaggistico dei frutteti e in particolare dei meli, che oggi abbelliscono giardini, viali e cortili.

     

    ATTIVITÀ PER FAMIGLIE

    SEGUI IL FILO

    domenica 12 febbraio ore 11
    lunedì 20 febbraio ore 16

     

    Scopriamo la bellezza di stoffe, ricami e abiti attraverso il nuovo allestimento della Sala Tessuti di Palazzo Madama per cogliere gli effetti visivi e tattili di un filo teso, accostato o intrecciato con altri. I soggetti ricamati, le forme degli abiti e degli accessori offriranno lo spunto per creare una piccola opera d’arte fatta di filo.

     

    SAN VALENTINO AL MUSEO

    Anche quest’anno Palazzo Madama invita i visitatori a festeggiare il San Valentino all’insegna dell’arte, offrendo 2 ingressi al costo di uno alle collezioni permanenti per le persone che si presenteranno in coppia (coniugi, fidanzati, genitori e figli, amici o parenti) nella giornata di lunedì 13 febbraio

     

    Orari di apertura del museo:
    Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18.
    Martedì chiuso.  La biglietteria chiude un’ora prima. Ultimo ingresso ore 17.
    La prenotazione è consigliata, ma non obbligatoria: Theatrum Sabaudiae via mail ftm@arteintorino.com o al numero +39 011 5211788
    Prevendita: TicketOne
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