Categoria: Musei

  • Kodo Nishimura
    Il monaco buddhista “sui tacchi a spillo”

    Giovedì 20 aprile ore 18.30

    MAO Museo d’Arte Orientale
    via san Domenico 11, Torino

    Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino ha il piacere di ospitare giovedì 20 aprile alle 18.30 Kodo Nishimura, l’iconico monaco buddhista “sui tacchi a spillo”, per un incontro dedicato alla libertà e all’accettazione della propria identità profonda, superando convenzioni e rifiutando compromessi.
    Nishimura è in Italia in occasione dell’uscita del suo libro “Il Monaco sui tacchi a spillo”, pubblicato dalla casa editrice Ubiliber.

    Monaco buddhista, attivista LGBTQ+, make up artist, modello, scrittore: Kodo Nishimura è una figura sfaccettata e complessa. I tanti aspetti della sua vita, apparentemente in conflitto fra loro, hanno trovato una felice sintesi grazie a un lungo cammino interiore, allo studio approfondito della dottrina buddhista e all’accettazione della sua omosessualità.

    Nato in un tempio di Tokyo nel 1989, Kodo si è ben presto trovato a fare i conti con una società conservatrice che stigmatizza l’omosessualità e la diversità. Partito alla volta degli Stati Uniti, si è laureato alla Parsons School of Design di New York ed è diventato un riconosciuto make up artist, lavorando anche per alcune edizioni del concorso di Miss Universo.

    Oggi, grazie alla consapevolezza che l’insegnamento buddhista è rivolto a chiunque e che tutti possono essere liberi, indipendentemente da qualsiasi scelta identitaria, Kodo Nishimura ha raggiunto l’equilibrio fra la sua fede, la professione di truccatore e l’impegno per la comunità LGBTQ+.

    Durante l’evento al MAO, realizzato in collaborazione con la casa editrice Ubiliber, Kodo Nishimura parlerà del suo percorso, esortando i partecipanti ad ascoltare il proprio cuore, per riuscire a scoprire e ad amare il proprio autentico sé: diffondere il messaggio di accettazione e libertà è diventata oggi la sua missione principale.

    Costo: 5€. Ingresso fino a esaurimento posti disponibili.
    L’incontro si svolgerà in inglese con la traduzione di Fabiola Palmeri.

    MAO Museo d’Arte Orientale – Via San Domenico 11, Torino www.maotorino.it

  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    7 – 13 aprile 2023

    SABATO  8 APRILE 

    Sabato 8 aprile ore 16.30
    VELLUTI, RICAMI, LAMPASSI, BANYAN E MARSINE DALLA COLLEZIONE DI PALAZZO MADAMA
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    Un viaggio fra le sete, i ricami, i damaschi e i velluti cesellati di Palazzo Madama per percorrere la complessa evoluzione della produzione tessile: dai tessuti copti ai costosi velluti rinascimentali di produzione italiana, dai ricami di Caterina Cantona, una fra le poche ricamatrici donne attive in Italia fra Cinque e Seicento, alle complesse sete lionesi del Settecento che si imposero in tutta Europa per i loro innovativi disegni e le loro inimitabili lavorazione. Parallelamente si analizzano i cambiamenti nella moda, da un raro giuppone maschile di sicura provenienza dalla corte dei Savoia, a un banyan confezionato in seta cinese sino ad un iconico abito degli anni 20, simbolo e immagine di una visione di donna e di una nuova società.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9 – 17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    DOMENICA 9 E LUNEDI 10 APRILE

    Domenica 9 e lunedì 10 aprile
    PASQUA E PASQUETTA
    Orario prolungato alla GAM, al MAO e a Palazzo Madama fino alle ore 19 (con chiusura biglietterie alle ore 18)

     

    Le mostre alla GAM:

    VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM
    OTTOCENTO. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento MICHAEL SNOW (In VideotecaGAM)

     

    Le mostre al MAO:

    BUDDHA10
    LUSTRO E LUSSO DALLA SPAGNA ISLAMICA
    MONOGATARI (t-space X MAO)

     

    Le mostre a Palazzo Madama:

    I COLORI DELLA LIBERTÀ
    LE CHIAVI DELLA CITTÀ NEI CAPOLAVORI DI PALAZZO MADAMA

     

     

    MERCOLEDI 12 APRILE

    Mercoledì 12 aprile ore 16.30
    IL GIARDINO MEDIEVALE “ANNI 2000”: PIANTE E TECNICHE PER UN GIARDINO SOSTENIBILE
    Palazzo Madama – nuovo ciclo di incontri nel Giardino Botanico Medievale a cura di Edoardo Santoro
    Dal 12 aprile al 7 giugno 2023, nel Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama, prende avvio il nuovo ciclo di appuntamenti Il Giardino Medievale “anni 2000”: piante e tecniche per un giardino sostenibile, a cura dell’agronomo Edoardo Santoro, volto ad approfondire i temi della coltivazione e gestione delle piante con l’occhio di un giardiniere attento alla sostenibilità e ai metodi naturali, in un giardino storico nel centro cittadino. La pianta giusta al posto giusto e l’applicazione corretta delle tecniche di coltivazione sono il punto di partenza per realizzare e mantenere uno spazio verde di città o di campagna, che possa dare soddisfazioni dodici mesi all’anno con piante sane, fiorite e produttive.

    Sei appuntamenti in giardino da aprile a giugno, durante i quali a momenti di osservazione delle piante si alternano dimostrazioni pratiche di tecniche di facile applicazione: dalle piante selvatiche con le loro strategie di naturalizzazione alle fioriture che attirano insetti e organismi utili per un ambiente “biodiverso”; dal mondo sotterraneo dove le piante affondano le radici alle condizioni di sole, ombra, pioggia e siccità che si alternano bruscamente nel corso delle stagioni. Il Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama, grazie alla grande adattabilità delle piante coltivate, unita alla maggiore attenzione per l’ambiente, è luogo ideale per mostrare, condividere e divulgare una cultura del verde sana e sostenibile. 

    Il programma

    Mercoledì 12 aprile ore 16.30Piante. Selvatico è bello
    La naturalizzazione degli spazi ha un ruolo sempre più importante per comprendere meglio come favorire l’insediamento di piante in luoghi naturali o antropici. Le specie botaniche sono tra le più resistenti e adatte a svolgere questo ruolo anche in un piccolo giardino o terrazzo, dove risulta ancora più interessante scoprire le strategie di sopravvivenza e moltiplicazione delle selvatiche.

    Mercoledì 26 aprile ore 16.30: Tecniche. Compost, fertilizzanti o concimi?

    Mercoledì 10 maggio ore 16.30: Piante. Fiori e impollinatori

    Giovedì 18 (nell’ambito dell’ICOM DAY) e mercoledì 24 maggio ore 16.30: Tecniche. Il clima, l’acqua e l’influenza sulla cura delle piante

    Mercoledì 7 giugno ore 16.30: Piante. Verdi e contente

    Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro
    Durata: 1 ora
    Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
    Prenotazione consigliata
    Mercoledì 12 aprile ore 17
    TEXTILES ARE BACK. RADICI
    Palazzo Madama – conferenza con Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama
    L’arte della tessitura affonda le proprie radici nella preistoria. Lino e lana sono i materiali di più antica lavorazione in Europa, mentre la seta rimase per molti secoli un segreto ben protetto dalla Cina. I tessuti serici portarono nuove tecniche dall’Oriente e, finalmente, dal XII-XIII secolo l’industria della seta prese avvio in Italia. Ebbe così inizio la grande stagione delle manifatture italiane, i cui velluti operati e damaschi furono i tessuti più costosi e richiesti da ogni corte d’Europa.
    Ingresso libero
    Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
     
     

    Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    PASQUA, 25 APRILE E 1 MAGGIO ALLA FONDAZIONE TORINO MUSEI:
    APERTURE STRAORDINARIE E MOSTRE DA VISITARE
    Pasqua e Pasquetta orario prolungato di tutti e tre i musei fino alle 19 (con chiusura biglietterie alle 18)
    Apertura straordinaria lunedì 24 aprile e lunedì 1 maggio per GAM e MAO
    Festa della Liberazione, 25 aprile, ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre
    collegate + € 1 per le due mostre temporanee
    Buddha 10 al MAO e Viaggio al termine della statuaria alla GAM

    Durante le festività di Pasqua, del ponte della Festa della Liberazione e della Festa dei Lavoratori la GAM, il MAO e Palazzo Madama saranno sempre aperti: l’occasione giusta per trascorrere le festività immersi nell’arte e nella bellezza e per visitare le mostre e le collezioni permanenti approfittando delle aperture straordinarie e delle tariffe speciali.

    ORARI E MOSTRE

    GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna

    • Domenica 9 aprile Pasqua orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 10 aprile Pasquetta orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18
    • Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per la mostra temporanea Viaggio al termine della statuaria
    • Lunedì 1° maggio Festa dei lavoratori 10 – 18

    La biglietteria chiude un’ora prima

     

    Mostre in corso

    • VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM
    • OTTOCENTO. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento
    • MICHAEL SNOW (In VideotecaGAM)

    MAO Museo d’Arte Orientale

    • Domenica 9 aprile Pasqua orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 10 aprile Pasquetta orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18
    • Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per la mostra temporanea Buddha 10
    • Lunedì 1° maggio Festa dei lavoratori 10 – 18
      La biglietteria chiude un’ora prima

    Mostre in corso

    • BUDDHA 10
    • LUSTRO E LUSSO DALLA SPAGNA ISLAMICA
    • MONOGATARI (t-space X MAO)

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

    • Domenica 9 aprile Pasqua orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 10 aprile Pasquetta orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18
    • Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18
    • Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate
    • Lunedì 1° maggio Festa dei lavoratori 10 – 18
      La biglietteria chiude un’ora prima

    Mostre in corso

    • I COLORI DELLA LIBERTÀ
    • LE CHIAVI DELLA CITTÀ NEI CAPOLAVORI DI PALAZZO MADAMA (fino al 10 aprile)

     

     

    IL GIARDINO MEDIEVALE “ANNI 2000”:
    PIANTE E TECNICHE PER UN GIARDINO SOSTENIBILE

    Ciclo di incontri nel Giardino Botanico Medievale
    con il curatore botanico Edoardo Santoro

    12 aprile – 7 giugno 2023
    ore 16.30
    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
    Piazza Castello, Torino

     

    Dal 12 aprile al 7 giugno 2023, nel Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama, prende avvio il nuovo ciclo di appuntamenti Il Giardino Medievale “anni 2000”: piante e tecniche per un giardino sostenibile, a cura di Edoardo Santoro, volto ad approfondire i temi della coltivazione e gestione delle piante con l’occhio di un giardiniere attento alla sostenibilità e ai metodi naturali, in un giardino storico nel
    centro cittadino.

    La pianta giusta al posto giusto e l’applicazione corretta delle tecniche di coltivazione sono il punto di partenza per realizzare e mantenere uno spazio verde di città o di campagna, che possa dare soddisfazioni dodici mesi all’anno con piante sane, fiorite e produttive.

    Sei appuntamenti in giardino da aprile a giugno, durante i quali a momenti di osservazione delle piante si alternano dimostrazioni pratiche di tecniche di facile applicazione: dalle piante selvatiche con le loro strategie di naturalizzazione alle fioriture che attirano insetti e organismi utili per un ambiente “biodiverso”; dal mondo sotterraneo dove le piante affondano le radici alle condizioni di sole, ombra,
    pioggia e siccità che si alternano bruscamente nel corso delle stagioni. Il Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama, grazie alla grande adattabilità delle piante coltivate, unita alla maggiore attenzione per l’ambiente, è luogo ideale per mostrare, condividere e divulgare una cultura del verde sana e sostenibile.

    Il programma

    Mercoledì 12 aprile ore 16.30: Piante. Selvatico è bello
    La naturalizzazione degli spazi ha un ruolo sempre più importante per comprendere meglio come favorire l’insediamento di piante in luoghi naturali o antropici. Le specie botaniche sono tra le più resistenti e adatte a svolgere questo ruolo anche in un piccolo giardino o terrazzo, dove risulta ancora più interessante scoprire le strategie di sopravvivenza e moltiplicazione delle selvatiche.

    Mercoledì 26 aprile ore 16.30: Tecniche. Compost, fertilizzanti o concimi?
    Quanto avviene sottoterra non lo vediamo, ma possiamo comprendere l’importanza di un suolo salubre, ricco e fertile, in grado di supportare la crescita delle piante. In un piccolo giardino il compost è fonte di nutrimento per tutti gli organismi che vivono nella terra oltre che per le radici; cosa e come si può compostare? In quali altri modi è possibile intervenire quando non si ha a disposizione il compost?

    Mercoledì 10 maggio ore 16.30: Piante. Fiori e impollinatori
    Insetti utili e piante che aiutano piante e fioriture da apprezzare non solo per colori e profumi, ma anche per il ruolo che svolgono nel rendere equilibrato uno spazio verde. Il tema degli organismi utili ci porta a capire meglio l’azione di insetti come api e coccinelle e a comprendere il ruolo degli organismi nocivi, per rendere le piante più forti a superare le difficoltà.

    Giovedì 18 (nell’ambito dell’ICOM DAY) e mercoledì 24 maggio ore 16.30: Tecniche. Il clima, l’acqua e l’influenza sulla cura delle piante
    Come si adattano le piante ai cambiamenti climatici e come possiamo intervenire per favorire una crescita equilibrata in un ambiente (giardino o terrazzo), nel quale è fondamentale coltivare piante adattabili a condizioni quali troppa acqua o troppo poca, eccesso di caldo o di gelo? È la natura circostante che ci può fare da guida, ma anche le ricerche in campo floristico e agricolo apportano nozioni utili per applicare tecniche corrette e scegliere
    piante robuste.

    Mercoledì 7 giugno ore 16.30: Piante. Verdi e contente
    Per molte piante il periodo estivo coincide con un riposo parziale e un blocco della crescita, che spesso comporta una minore fioritura. Per avere un giardino sempre vivace e allegro risulta fondamentale l’apporto del fogliame, i cui colori, forme e tonalità aiutano ad avere spazi pieni e apprezzare portamenti e caratteristiche ornamentali diverse dal fiore. Piante aromatiche, officinali ed erbacee perenni sono le migliori per raggiungere questi obiettivi in abbinamento ad alcuni fiori stagionali.

    Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro
    Durata: 1 ora
    Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
    Prenotazione consigliata

  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    31 marzo – 6 aprile 2023

     

    VENERDI 31 MARZO

    Venerdì 31 marzo ore 17
    L’ARTE DEL RICAMO NEL MEDIOEVO
    Palazzo Madama – conferenza con Christine Descatoire, Musée de Cluny
    Il ricamo è onnipresente nella vita quotidiana degli uomini e delle donne del Medioevo, dai ricchi al popolo. I ricami di seta, oro e argento, facendo parte delle arti preziose, erano tra le produzioni più lussuose e apprezzate. La conferenza illustrerà il panorama delle produzioni e delle tecniche di ricamo usate dal XII all’inizio del XVI secolo in Europa, tra Italia, Germania, Fiandre, Inghilterra, Francia e Spagna. Verranno presentati i ricamatori e i loro legami con la pittura e i pittori.

    Christine Descatoire, è conservatrice capo delle collezioni di oreficeria e dei tessuti occidentali del Musée de Cluny – Musée National du Moyen Âge. È ricercatrice all’IRHIS – Institut de Recherches Historiques du Septentrion. È stata curatrice di importanti mostre tra cui Trésors de la Peste noire (Parigi 2007 e Londra 2009), Art et nature au Moyen Âge (Québec 2012 e Bratislava 2013, con Béatrice de Chancel-Bardelot), Une renaissance. L’art entre Flandre et Champagne (Paris-Saint-Omer 2013, con Marc Gil) e Les émaux de Limoges à décor profane (Paris 2016).

    Ingresso libero
    Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

     

    SABATO 1 APRILE

    Sabato 1 e domenica 2 aprile ore 16.30
    I FASTI DEL BAROCCO
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    Entrare a Palazzo Madama per essere accompagnati in una visita che garantirà un’ampia descrizione del periodo barocco. Nel Palazzo i fasti dell’epoca sono evidenti, roboanti, splendenti: è un vero e proprio linguaggio di lusso che rappresenta la magnificenza della Torino di Sei e Settecento. Filo rosso del racconto saranno gli artisti di corte, i viaggi, il gusto per il collezionismo e, in generale, la passione e la consapevolezza del potere dell’arte. Sarà possibile, infatti, ammirare capolavori quali le tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Caravoglia, Sebastiano Conca: alcuni dei nomi di spicco esposti nelle sale auliche del museo. Opere che costituivano i sontuosi sistemi decorativi dei palazzi della nobiltà sabauda e della dinastia regnante convergendo in un racconto iconografico tutto da scoprire in una visita ad hoc.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

    DOMENICA 2 APRILE

    Domenica 2 aprile ore 11
    A ME GLI OCCHI!
    Palazzo Madama – attività per famiglie
    I nostri occhi ridono, piangono, si fanno piccoli quando siamo stanchi e si sgranano quando qualcosa ci sorprende. Partendo dallo sguardo magnetico dipinto da Antonello da Messina esploriamo le capacità comunicative dei nostri occhi attraverso divertenti giochi allo specchio per poi tracciare il proprio ritratto, con incredibili sguardi, utilizzando carta da lucido colorata.
    Costo: € 7 a bambino per attività; adulti accompagnatori ingresso ridotto in museo (gratuito con Abbonamento Musei)
    Prenotazione obbligatoria: t. 011 4429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

     

    Domenica 2 aprile ore 15
    STORIE IN SCATOLA
    GAM – attività per le famiglie sulla mostra Ottocento
    La ricca mostra attualmente in corso propone una selezione di opere, di proprietà del museo, dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli inizi del Novecento: una sorta di viaggio nel tempo alla scoperta di vita, cultura, moda e arte del nostro passato.
    In questa domenica dedicata alle famiglie, i genitori saranno accompagnati in un percorso tematico guidato mentre i loro bambini verranno coinvolti nella scoperta dei molti personaggi raffigurati: eroi, sirene, poetesse, fanciulli, dame e popolani; ciascuno con la propria storia, talvolta anche molto attuale, da raccontare. In laboratorio creeranno, poi, degli originali diorami tridimensionali reinventando luoghi, storie e nuove avventure.
    Costo visita adulti: euro 6 più biglietto di ingresso al museo ridotto (ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta)
    Costo bambini: euro 7 (ingresso gratuito al museo)
    Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    Domenica 2 aprile ore 16
    NATURALMENTE IL MAO
    MAO – attività per famiglie
    Un percorso che invita a esplorare il tema della natura attraverso le collezioni del Museo tra fiori nuvole e sassi, tra sacro e profano. In laboratorio ogni partecipante potrà realizzare su un piatto in eco carta il proprio decoro floreale incollando rametti e foglie raccolti in giardino o ritagliando un fiore di loto.
    Per tutte le età
    Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto alle collezioni € 8 (gratuito con Abbonamento Musei).
    Prenotazione obbligatoria t. 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it
    entro il venerdì precedente.

     

    MARTEDI 4 APRILE

    Da martedì 4 aprile
    VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle collezioni GAM
    GAM – Nuova mostra  a cura di Riccardo Passoni
    4 aprile – 10 settembre 2023
    La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino prosegue la ricognizione sul proprio patrimonio dedicando un capitolo alla scultura italiana tra il 1940 e il 1980 con una mostra che presenta 50 opere realizzate da 40 artisti attivi nell’arco di questo periodo: quarant’anni contrassegnati da formidabili cambiamenti e da forti scosse stilistiche sia dal punto di vista dei soggetti sia delle tecniche, e che assegnarono un nuovo ruolo alla scultura. La ricca collezione della GAM, oltre che dalle opere di scultura acquisite nel tempo dal museo, ha potuto contare negli anni sul determinante ruolo della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che hanno contribuito, con importanti acquisizioni, ad accrescere la raccolta.

      

    MERCOLEDI 5 APRILE

    Mercoledì 5 aprile ore 17
    IL TESORO DI DESANA
    Palazzo Madama – conferenza con Marco Aimone, storico dell’arte, Senior Advisory Curator della Collezione Wyvern (Regno Unito)
    Il tesoro di Desana è fra i più spettacolari del cosiddetto medioevo “barbarico”. Comprende oreficerie e argenterie da mensa: apparteneva a una famiglia mista di Romani e di Ostrogoti vissuta in una villa, nelle campagne vercellesi, tra la fine del V secolo e l’inizio del VI. Le vicende del suo ritrovamento sono state chiarite solo di recente, mentre l’analisi dei singoli oggetti ha permesso di ricostruire la storia dei loro possessori. La bellezza di questi preziosi smentisce nella maniera più chiara il diffuso cliché dei “secoli oscuri”, restituendo la visione di un’arte complessa, che segna il passaggio dal mondo antico a quello medievale.
    Secondo incontro dedicato al Museo Civico.
    Ingresso libero fino a esaurimento posti
    Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

     

    Ultimo appuntamento

    29 maggio 2023 ore 17: 160. Alcune pagine di questa storia
    con Simone Baiocco, conservatore Arti del Medioevo e del Rinascimento, Palazzo Madama

     

    GIOVEDI 6 APRILE

    Giovedì 6 aprile ore 18.30
    SALAMANDA. Dub, house lo-fi, rullanti reggaeton, ritmi dembow, ambient e sintesi vocale in un avvolgente bozzolo di toni armoniosi.
    MAO – concerto nell’ambito della mostra Buddha10
    Le Salamanda sono un duo di dj e produttrici di musica ambient leftfield di Seoul composto da Uman Therma (Sala) e Yetsuby (Manda). Il duo si è fatto conoscere al pubblico internazionale con i primi due album: Allez! (Good Morning Tapes, 2020) e Sphere (Metron Records, 2021) e con i mixtape che realizzano per diverse stazioni radio globali tra cui Seoul Community Radio, NTS e LYL.
    Il titolo del nuovo album “ashbalkum” (Human Pitch) deriva da un modo di dire coreano che indica la consapevolezza che la “realtà” altro non è che sogno. Espressione di un ambient ultraterreno, il quarto disco del duo, dischiude un portale verso un universo parallelo, dove verità e fantasia sono la stessa cosa.
    Un mondo onirico costruito da paesaggi sonori ambientali e ritmi minimali, un punto di vista affascinante su come interagiamo con il mondo che ci circonda, dove il linguaggio, la natura e il nostro stesso essere sono infinitamente mutevoli.
    Costo: 15 € | ridotto studenti 10 €.
    I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del museo e su Ticketone.

     

    Giovedì 6 aprile ore 16:30
    TEA TIME ART. Natura morta
    GAM – workshop
    Tea Time Art vuole essere una pausa dalle corse quotidiane, in un ambiente speciale come quello dell’Educational Area della GAM, dove incontrarsi, conoscersi e imparare facendo, per trascorrere un paio di ore in compagnia di persone nuove e arte. Questo ciclo di appuntamenti organizzati alla GAM permette di avvicinare il pubblico adulto al museo, inteso come luogo di scambio, conoscenza e integrazione. L’arte diventa uno strumento di vicinanza, scambio intellettuale e emotivo, trasformando gli spazi museali in luoghi di incontro e condivisione di conoscenze diverse. Le opere scelte per le attività contengono il racconto di esperienze personali degli artisti che rimandano ad altri insegnamenti per un confronto intellettuale, emotivo e fisico. Tutti gli appuntamenti prevedono una presentazione delle opere a cura delle guide di Theatrum Sabaudiae e una fase di attività pratica che permetta l’approfondimento di tecniche artistiche diverse.
    Porta il tuo the preferito, noi ci mettiamo la tazza e la creatività, per delle pause d’arte a piccoli sorsi.
    Giovedì 6 aprile ore 16:30: Natura morta
    La natura morta consiste nella raffigurazione pittorica di oggetti inanimati, come fiori, frutta, ortaggi e oggetti. La visita permetterà di riflettere sull’evoluzione di questo genere artistico nel 900. Durante l’attività di laboratorio si sperimenteranno composizione e pittura dal vero con tecniche miste.
    Posti limitati, prenotazione obbligatoria
    Costo: euro 15 a partecipante (comprensivi di biglietto d’ingresso al museo gratuito, visita guidata, attività pratica, materiali e tazza personalizzata)
    Informazioni e prenotazioni: Theatrum Sabaudiae 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

     
    Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

     

    SALAMANDA
    Performance nell’ambito della mostra Buddha 10
    Giovedì 6 aprile 2023 ore 18.30
    MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

     

    Per il penultimo appuntamento del public program della mostra Buddha 10 il MAO Museo d’Arte Orientale ospita Le Salamanda per una performance che mescola dub, house lo-fi, rullanti reggaeton, ritmi dembow, ambient e sintesi vocale in un avvolgente bozzolo di toni armoniosi.

    Le Salamanda sono un duo di dj e produttrici di musica ambient leftfield di Seoul composto da Uman Therma (Sala) e Yetsuby (Manda). Il duo si è fatto conoscere al pubblico internazionale con i primi due album: Allez! (Good Morning Tapes, 2020) e Sphere (Metron   Records, 2021) e con i mixtape che realizzano per diverse stazioni radio globali tra cui Seoul Community Radio, NTS e LYL.
    Il titolo del nuovo album “ashbalkum”(Human Pitch) deriva da un modo di dire coreano che indica la consapevolezza che la “realtà” altro non è che sogno. Espressione di un ambient ultraterreno, il quarto disco del duo, dischiude un portale verso un universo parallelo, dove verità e fantasia sono la stessa cosa.
    Un mondo onirico costruito da paesaggi sonori ambientali e ritmi minimali, un punto di vista affascinante su come interagiamo con il mondo che ci circonda, dove il linguaggio, la natura e il nostro stesso essere sono infinitamente mutevoli.
    Il calendario completo degli eventi sul sito.

    Info: eventiMAO@fondazionetorinomusei.it .
    Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti.
    I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del museo e su Ticketone

    MAO Museo d’Arte Orientale – Via San Domenico 11, Torino – www.maotorino.it

  • TORINO | MUSEI REALI | SALE CHIABLESE
    DAL 17 MARZO AL 16 LUGLIO 2023

     

    RUTH ORKIN
    UNA NUOVA SCOPERTA

     

    La mostra presenta 156 fotografie che ripercorrono la traiettoria di una delle più grandi fotoreporter del Novecento

     

     A cura di Anne Morin

     

    Dal 17 marzo al 16 luglio 2023, le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospitano la più vasta antologica mai organizzata in Italia di Ruth Orkin (Boston 1921 – New York 1985), fotoreporter, fotografa e regista statunitense, tra le più rilevanti del XX secolo.

    L’esposizione dal titolo RUTH ORKIN. Una nuova scoperta, curata da Anne Morin, organizzata da di Chroma, prodotta dalla Società Ares srl con i Musei Reali e il patrocinio del Comune di Torino, riunisce 156 fotografie, la maggior parte delle quali originali, che ripercorrono la traiettoria di una delle personalità più importanti della fotografia del XX secolo, in particolare tra il 1939 e la fine degli anni Sessanta, attraverso alcune opere capitali come VE-Day, Jimmy racconta una storia, American Girl in Italy, uno dei suoi scatti più iconici della storia della fotografia, i ritratti di personalità quali Robert Capa, Albert Einstein, Marlon Brando, Orson Welles, Lauren Bacall, Vittorio De Sica, Woody Allen e altri.

    “Come curatore e storico della fotografia – afferma Anne Morin -, mi è sempre sembrato che il lavoro di Ruth Orkin non abbia ricevuto il riconoscimento che merita. Eppure, se questa fotografa ha un destino affascinante, il suo lavoro lo è altrettanto. Questa mostra si propone di rivisitare il lavoro della donna che voleva essere una regista e che, a causa delle circostanze, essendo un mondo cinematografico maschile, ha dovuto trovare il suo posto altrove. Non ha rinunciato al suo sogno, ma lo ha affrontato in modo diverso, creando un linguaggio singolare, estremamente ricco e nuovo attraverso la fotografia. Il lavoro fotografico di Ruth Orkin riguarda le immagini, il cinema, le storie e, in definitiva, la vita. Questa mostra è l’affermazione definitiva del lavoro di questa giovane donna che ha reinventato un altro tipo di fotografia”.

    “Dopo il grande successo di Vivian Maier – dichiara Edoardo Accattino, Amministratore Ares srl -, portiamo a Torino una nuova mostra, dedicata a Ruth Orkin, fotografa elegante e sofisticata. La più ampia antologia mai realizzata su una delle firme più importanti del XX secolo, la cui opera è ancora oggi poco nota. Per questo, abbiamo voluto creare un percorso coinvolgente che accompagnerà i visitatori a scoprire e conoscere un’artista sensibile, la cui straordinaria opera affascinerà il pubblico torinese”.

    “L’esposizione monografica su Ruth Orkin – sostiene Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali-continua la serie di mostre dedicate alla fotografia quale cifra identitaria delle Sale Chiablese, spazio che i Musei Reali riservano soprattutto alle arti contemporanee e alla riflessione sui mezzi di comunicazione che hanno contribuito a mutare il volto della storia e della società. Dopo Vivian Maier. Inedita e Focus on Future.  14 fotografi per l’Agenda ONU 2030, questa antologica restituisce una riflessione attenta ai diversi linguaggi che hanno condotto l’artista ad accreditarsi e a distinguersi nel panorama della fotografia mondiale, attestando il primato e la visionarietà di uno sguardo ancora da approfondire, fedele alla narrazione di un’epoca in cui l’affermazione di genere era una conquista lontana, anche in ambito artistico”.

    La mostra affronta il suo lavoro da una prospettiva completamente nuova, all’incrocio tra l’immagine fissa e l’immagine in movimento. Affascinata dal cinema, Ruth Orkin sognava infatti di diventare una regista, grazie anche all’influenza della madre, Mary Ruby, attrice di film muti, che la portò a frequentare le quinte della Hollywood degli anni Venti e Trenta del Novecento. Nella prima metà del secolo scorso, tuttavia, per una donna la strada per intraprendere questa carriera era disseminata di ostacoli. Ruth Orkin dovette quindi rinunciare al sogno di diventare cineastao perlomeno dovette reinventarlo e trasformarlo; complice il regalo della sua prima macchina fotografica, una Univex da 39 centesimi, si avvicinò alla fotografia, ma senza mai trascurare il fascino del cinema.

    Proprio l’appuntamento mancato con la sua vocazione, la costringerà a inventare un linguaggio alla confluenza tra queste due arti sorelle, tra l’immagine fissa e l’illusione dell’immagine in movimento, un linguaggio che induceva una corrispondenza costante tra due temporalità non parallele. Attraverso un’analisi molto specifica dell’opera di Orkin, la rassegna permette di capire i meccanismi messi in atto per evocare il fantasma del cinema nel suo lavoro. Come avviene nel suo primo Road Movie del 1939, quando attraversò in bicicletta gli Stati Uniti da Los Angeles a New York. In quell’occasione, Ruth Orkin tenne un diario che diventò una sequenza cinematografica, un reportage che raccontava questo viaggio e la cui linearità temporale si svolge in ordine cronologico. Ispirandosi ai taccuini e agli album in cui la madre documentava le riprese dei suoi film, e utilizzando lo stesso tipo di didascalie scritte a mano, l’artista inseriva l’immagine fotografica in una narrazione che riprendeva lo schema della progressione cinematografica, come se le fotografie fossero immagini fisse di un film mai girato e di cui vengono esposte 22 pagine.

    Il percorso propone inoltre lavori come I giocatori di carte o Jimmy racconta una storia, del 1947, in cui Ruth Orkin usa la macchina fotografica per filmare, o meglio, per fissare dei momenti, lasciando allo sguardo dello spettatore il compito di comporre la scena e riprodurre il movimento, ma anche le immagini e il film Little fugitive (1953), candidato al Premio Oscar per la migliore storia cinematografica e vincitore del Leone d’argento alla Mostra del Cinema di Venezia, che racconta la storia di un bambino di sette anni di nome Joey (Richie Andrusco) che fugge a Coney Island dopo essere stato indotto con l’inganno a credere di aver ucciso suo fratello maggiore Lennie e che François Truffaut riteneva di fondamentale importanza per la nascita della Nouvelle vague.

    Nei primi anni Quaranta, Ruth Orkin si trasferisce a New York, dove diventa membro della Photo League, cooperativa di fotografi newyorkesi, e instaura prestigiose collaborazioni con importanti riviste, tanto da diventare una delle firme femminili del momento.

    È in questo periodo che realizza alcuni degli scatti più interessanti della sua carriera. Con Dall’alto Orkin cattura perpendicolarmente da una finestra gli avvenimenti che si svolgono per strada, riprendendo alcune persone del tutto ignare di essere oggetto del suo sguardo fotografico: un gruppo di signore che danno da mangiare ai gatti di strada; un padre che, acquistata una fetta di anguria, la porge alla figlia davanti al chiosco del venditore ambulante; due poliziotti che fanno cordone attorno a un materasso logoro abbandonato per strada; due bambine che giocano a farsi volteggiare l’un l’altra; un gruppo di marinai che incedono speditamente e che divengono riconoscibili per i loro cappelli che si stagliano come dischi bianchi sul fondale grigio dell’asfalto.

    A molti anni di distanza, tornò a questo genere di scatti: da una finestra con vista Central Park, l’artista riproponeva lo stesso gesto e la stessa inquadratura, nelle diverse stagioni, registrando la fisionomia degli alberi, la tonalità delle loro foglie: il soggetto è proprio il tempo e il suo scorrere, sotto forma di una sequenza che parla dell’elasticità del tempo filmico.

    La mostra darà poi conto del reportage per la rivista LIFE, realizzato nel 1951 in Israele a seguito della Israeli Philarmonic Orchestra e del viaggio compiuto in Italia, visitando Venezia, Roma e Firenze, città dove incontra Nina Lee Craig, una studentessa americana, alla quale chiede di farle da modella per un servizio volto a narrare per immagini l’esperienza di una donna che viaggia da sola in un paese straniero e che divenne soggetto di American Girl in Italy, una delle sue fotografie più iconiche e più famose della storia della fotografia; la scena che immortala Nina Lee Craig passeggiare per le strade di Firenze tra un gruppo di uomini che ammiccano al suo passaggio, riesce a ispirare a Ruth Orkin la foto-racconto che cercava da tempo.

    Accompagna la mostra un catalogo Skira.

     

    RUTH ORKIN. Una nuova scoperta
    Torino, Musei Reali | Sale Chiablese (Piazzetta Reale)
    17 marzo – 16 luglio 2023

    Informazioni: Tel. 338 169 1652

     

    Orari:
    • dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 19.00
    • sabato e domenica, dalle 10.00 alle 21.00
    • (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura)

    Biglietti:

    • Intero: € 15,00
    • Ridotto: € 13,00
    over 65, insegnanti, gruppi, possessori card (Feltrinelli, Mondadori, Arci, Aiace, Coop, Ikea, Fiaf), Dipendenti Comune di Torino, Città metropolitana di Torino e Regione Piemonte
    • Ridotto studenti: € 10,00 (ragazzi tra 18 e 25 anni, giornalisti non accreditati)
    • Ridotto ragazzi: € 6,00 (ragazzi tra 12 e 17 anni compiuti)
    • Pacchetto famiglia: fino a due adulti € 12,00 cad. e ogni ragazzo tra 12 e i 17 anni € 6,00 cad.
    • Gratuito: possessori dell’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta, Torino+Piemonte card, bambini da 0 a 11 anni, persone con disabilità, dipendenti MiC, giornalisti in servizio previa richiesta di accredito all’indirizzo info@mostraruthorkin.it
    Visite guidate gruppi (tariffe biglietto e diritti di prenotazione escluse)
    visita guidata in italiano: € 90,00
    visita guidata per le scuole: € 90,00
    visita guidata + laboratorio per le scuole: € 130,00
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    ANNE MORIN
    Curatrice della mostra

    Ruth Orkin. L’illusione del tempo*

    Creata nel 1936 e presieduta per la prima volta da King Vidor, la Directors Guild of America (DGA) è un’organizzazione sindacale di registi che ha per obiettivo la difesa dei diritti dei propri membri nell’industria cinematografica degli Stati Uniti. La cineasta Dorothy Arzner entrò a farne parte nel 1938 e rimase l’unica donna fino all’ingresso della collega Ida Lupino (1914-1995) nel 1966. Sin dall’inizio, il mondo del cinema americano non sembrava orientato alla parità dei sessi. Tanto nel mondo del cinema quanto in quello della fotografia, le donne erano chiamate a svolgere compiti minuziosi legati alla produzione, allo sviluppo dei negativi o al montaggio della pellicola, per certi versi affine al cucito. Pochissime accedevano alla sfera della creazione e della vera e propria cinematografia. Tra le eccezioni vanno ricordate Alice Guy (1873-1968),riconosciuta come la prima regista donna, Lois Weber (1879-1939), attrice, soprano e pianista, una delle più prolifiche registe del primo Novecento, Frances Marion (1888-1973), prima sceneggiatrice a essersi aggiudicata l’Oscar nel 1930 per l’adattamento di The Big House (Carcere), e Maya Deren (1917-1961), distintasi per il suo contributo alla ridefinizione del cinema sperimentale americano.

    Negli Stati Uniti della prima metà del Novecento, il percorso di un’aspirante regista si prospettava irto di ostacoli. Le donne si occupavano di alimentare l’industria dei sogni, non di crearla; di conseguenza, qualsiasi carriera dietro la macchina da presa era immancabilmente riservata agli uomini. Anche Ruth Orkin (Boston, 3 settembre 1921 – New York, 16 gennaio 1985) deve rinunciare al suo sogno di diventare cineasta, o quantomeno procrastinarlo e trasformarlo – ma forse sarà proprio questo scoglio a rendere il suo lavoro di fotografa tanto originale.

    Figlia di Mary Ruby, attrice del cinema muto, e di Samuel Orkin, fabbricante di barchette in legno, Ruth cresce dietro le quinte della Hollywood degli anni venti e trenta. A dieci anni riceve in regalo la sua prima macchina fotografica, una Univex da 39 centesimi, con la quale esegue i primi scatti. La sua vera passione, però, è l’immagine-movimento, il cinema. Per un certo periodo lavorerà alla Metro-Goldwyn-Mayer come fattorina, correndo alacremente da un dipartimento all’altro ma prendendosi comunque il tempo di osservare ciò che la circonda e assorbire molti degli insegnamenti che continuerà a mettere in atto nelle sue immagini fisse. Parallelamente, all’inizio degli anni quaranta, studierà fotogiornalismo al Los Angeles City College e lavorerà come fotoreporter per grandi riviste come “Life”, “Look” e “Ladies Home Journal”. Ma la fascinazione per il potere euristico del cinema emerge in filigrana in tutta l’opera di Orkin, e questo appuntamento mancato con la sua vocazione la stimolerà a inventare un linguaggio a cavallo tra i generi: un linguaggio che si colloca oltre l’immagine in movimento e prima di quella fissa, che stabilisce una correlazione costante tra le due temporalità non parallele. Queste linee segrete non smetteranno di influenzarsi reciprocamente, insinuandosi, confondendosi, aprendosi e ripiegandosi l’una sull’altra.

    In effetti, analizzando l’opera di Orkin fin dai suoi esordi, il fantasma del cinema appare in diverse forme: si intrufola nei piccoli interstizi del fotogramma e crea un doppio fondo nell’immagine in cui il flusso del movimento prende un suo ritmo. Una scintilla, una traccia che contiene in sé un “effetto filmico”, una durata simulata da un effetto speciale visibile. Dopotutto, il cinema non è l’arte del movimento realizzato a partire dalla fissità?

    Orkin ricorre costantemente a un processo di serialità e intermittenza in cui, in un modo o nell’altro, il tempo regna sovrano. Il meccanismo più elementare consiste semplicemente nell’accostare due figure simili o quasi identiche, ma sufficientemente diverse tra loro da non ingannare l’osservatore. Questo sdoppiamento serve a trasmettere un’idea di simultaneità attraverso una piccola pausa che crea l’illusione del movimento. Le due figure giustapposte declinano un gesto, ripetono una postura o un atteggiamento con un leggero sfalsamento. Tra di esse intercorre un breve intervallo di spazio all’interno del quale si colloca il tempo. Come nella successione di singole immagini utilizzata nell’animazione, l’unione di queste figure genera l’idea di moto e, di conseguenza, stabilisce una temporalità. 

    Questa stessa temporalità può essere distribuita su più immagini con un intervallo variabile. In quello che può definirsi il suo primo “road movie”, realizzato nel 1939 mentre attraversa gli Stati Uniti in bicicletta da Los Angeles a New York, Ruth Orkin tiene un diario che diviene una sequenza filmica in sé, una sorta di documentario la cui linearità temporale si dispiega secondo un ordine cronologico. Ispirandosi ai quaderni e agli album delle riprese che la madre Mary Ruby conservava dei propri film, e utilizzando lo stesso tipo di didascalie manoscritte, Orkin inserisce l’immagine fotografica in una sequenza narrativa che riprende lo schema della progressione cinematografica. Il tempo del racconto è quello della durata del viaggio. Anche in questo caso, Orkin frammenta la continuità e scandisce tale scissione con le immagini, fotogrammi del film mai girato. Ciò che conta, dirà Gilles Deleuze nel saggio L’immagine-movimento (1983),“è l’interstizio tra immagini, tra due immagini: una spaziatura che fa sì che ogni immagine si strappi al vuoto e vi ricada”. Uno spazio in cui l’immagine si fa flusso. L’idea è ripresa alla lettera nei sei fotogrammi della sequenza I giocatori di carte (The Card Players), o in Jimmy racconta una storia(Jimmy The Storyteller), del 1947. Orkin filma con la sua fotocamera e induce un’idea di scatto, di scansione ritmica, di frammentazione, facendo affidamento sullo sguardo dello spettatore per restituire il movimento alla stregua di uno zoo praxiscopio.

    Intorno al 1943, Orkin si trasferisce a New York, dove lavora come fotografa nei locali notturni, e più o meno nello stesso periodo aderisce alla Photo League. Le collaborazioni con le principali riviste si moltiplicano ed è a questo punto che la sua carriera decolla. Orkin diventa una delle firme femminili del momento. Nel 1951 segue la Israel Philharmonic Orchestra in Israele per conto della rivista “Life” e poche settimane dopo parte per l’Italia.

    A Firenze incontra Ninale e Craig, studentessa d’arte americana che diventa la protagonista della celebre foto Un’americana in Italia (An American Girl in Italy). Lo scatto faceva originariamente parte di una serie intitolata Non aver paura di viaggiare da sola (Don’t Be Afraid to Travel Alone), incentrata sulle esperienze che le due donne avevano vissuto viaggiando da sole nell’Europa del dopoguerra. Anche stavolta Orkin trae ispirazione da un genere che renderà la serie una delle più emblematiche della sua carriera. Il tema è infatti sviluppato sulla base del fotoromanzo, estremamente in voga in Italia alla fine degli anni quaranta. Apparsa nel 1947, questa nuova forma narrativa che abbina testo e illustrazioni fotografiche diviene il più grande successo editoriale del dopoguerra, sia in Italia che in Francia. Assimilabile al cinema muto nella costruzione e al fumetto nella sua formulazione, il fotoromanzo alimenta la macchina dei sogni che deve lavorare a pieno regime e far dimenticare gli orrori della guerra. Emblema della cultura di massa, segna l’inizio di una nuova era in cui la fotografia segue le orme del cinema e il tempo filmico si fonde in quello dello scatto fotografico.

    Ruth Orkin non esita a imboccare questa strada e inventa una sequenza estremamente teatrale, in cui la protagonista – attrice estemporanea –accentua la sua performance, che a tratti si fa persino caricaturale, per rendere chiara la storia raccontata e il filo conduttore della narrazione.

    Se le immagini di Orkin contengono intervalli di spazio che generano un’idea di continuità, gli intervalli di tempo a loro volta non sono meno rilevanti. Una delle ultime serie che l’artista riesce a realizzare è incentrata sullo scorrere del tempo. Scattando fotografie dalla sua finestra che affaccia su Central Park con lo stesso gesto e la stessa inquadratura, Orkin registra la fisionomia degli alberi e la tonalità delle foglie nel corso delle diverse stagioni, dando forma a una sequenza che esprime l’elasticità del tempo filmico. In fin dei conti, si può forse affermare che la sua opera risieda in questi intervalli da cui emerge un “fuori tempo” nascosto nell’ombra, e che la realtà che Ruth per tutta la vita ha cercato di cogliere agli angoli delle strade di Manhattan, alla Penn Station o sulle banchine di un porto si celi non dietro le apparenze, ma nelle ellissi temporali.

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    ENRICA PAGELLA
    Direttrice Musei Reali

    L’esposizione monografica su Ruth Orkin prosegue il programma di mostre dedicate alla fotografia quale cifra identitaria delle Sale Chiablese, spazio che i Musei Reali riservano soprattutto alle arti contemporanee e ai mezzi di comunicazione che hanno contribuito a mutare il volto della storia e della società.

    La mostra restituisce una riflessione sui diversi linguaggi che hanno condotto Orkin ad accreditarsi e a distinguersi nel panorama della fotografia mondiale attraverso la narrazione di un’epoca in cui l’affermazione di genere era una difficile conquista. La sua produzione vive al confine tra cinema e fotografia, tecnica praticata sin dagli esordi giovanili, durante una sorta di road movie compiuto da Los Angeles a New York in bicicletta per raggiungere l’Esposizione Universale del 1939. A Los Angeles lavora come fattorina per la Metro-Goldwyn-Mayer, cercando di carpire ogni segreto del set, ma il sindacato dei direttori della fotografia non ammette le donne. Nel 1943 è impegnata nei locali notturni a New York, dove prendono avvio collaborazioni con le più importanti riviste dell’epoca e nel 1951, dopo un servizio per “Life” in Israele, incontra a Firenze la studentessa di storia dell’arte Ninale e Allen Craig, che diventa la protagonista della celebre serie Non aver paura di viaggiare da sola(Don’t Be Afraid to Travel Alone) e dell’iconico scatto Un’americana in Italia(An American Girl in Italy).

    La conquista della fama come regista giunge accanto al marito Morris Engel, che incontra a New York quando entra a far parte dell’associazione d’avanguardia Photo League. La fotografia di documentazione sociale, evoluzione della street photography, la porta ad affermarsi nel panorama cinematografico indipendente degli anni cinquanta, che sarà di ispirazione per Scorsese e Truffaut. Alcune sequenze del più importante lungo metraggio di Orkine Engel, Il piccolo fuggitivo (Little Fugitive), candidato all’Oscar e vincitore del Leone d’argento a Venezia nel 1953, sono esposte in mostra. Nell’ultimo periodo della sua vita, Orkin si dedica a documentare soggetti mobili visti dall’alto, dalla finestra del suo appartamento su Central Park,nel fluire continuo del tempo: una finzione scandita da attimi reali colti improvvisamente, fissati per immagini con la forza innata del suo racconto cinematografico. La sua storia di donna libera e la sua costante sfida alle convenzioni rappresentano ancora oggi un modello di modernità capace di affascinare e di ispirare.

     

     

  • NOI, VOI, TUTTI

    Chiamata alle Arti – Winter Edition
    Biblioteca Reale

    Il format Chiamata alle Arti, nel Salone monumentale della Biblioteca Reale, intreccia un dialogo con il pubblico fatto di storie, documenti autografi, manoscritti, libri rari o curiosi per avvicinarlo alla letteratura italiana e al libro attraverso narrazioni diversificate, in un appuntamento fisso che si propone il giovedì, con ingresso gratuito.

    Giovedì 16 marzo alle ore 17, Maria Luisa Ricci e Lorenza Santa presentano i volumi di Chapusot, La cucina sana, economica ed elegante secondo le stagioni (1846), Beauvilliers, L’art du cuisinier (1816), e Dumas père, Grand dictionnaire de cuisine (1873)

    Giovedì 30 marzo alle ore 17, Giuseppina Mussari dialoga con Arnaldo Colasanti su Dante, la Commedia e la sua fortuna.

    Per informazioni e prenotazione consigliata: mr-to.edu@cultura.gov.it
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    Storie dal tornio al Museo di Antichità

     

    Storie dal tornio. La ceramica del Museo di Antichità, è un ciclo di incontri a cura dell’archeologo Rosario Maria Anzalone.

    Ogni appuntamento prevede prima un laboratorio interattivo dietro le quinte, che permette al pubblico di familiarizzare con tecniche e materiali impiegati per le principali classi ceramiche del Mediterraneo, e poi un percorso guidato attraverso la Galleria Archeologica, alla scoperta dei vasi più prestigiosi delle collezioni torinesi.
    Giovedì 16 marzo alle ore 17, La ceramica dei Romani con Elisa Panero.
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    Visite speciali all’Appartamento della regina Maria Teresa
    Palazzo Reale
    14 marzo – 6 aprile 2023
    Situato al primo piano nobile di Palazzo Reale, l’Appartamento della regina Maria Teresa non è solitamente parte del percorso di visita ordinario ai Musei Reali. Tuttavia, in occasione della Festa Internazionale della Donna 2023 e della pubblicazione del nuovo volume Donne celebri nel Gabinetto delle Miniature del Palazzo Reale di Torino questa sezione meravigliosa del museo sarà aperta al pubblico con visite accompagnate comprese nel biglietto d’ingresso dei Musei Reali.
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    Leonardo Mosso, Nuvola Rossa (1975)
    Una donazione per i Musei Reali

    Manica Nuova di Palazzo Reale, Scalone
    dal 23 marzo

    “Una grande cinetettura rossa, o struttura cinetica ad elementi rigidi e giunto universale elastico… sospesa nel vuoto… permetterà di cogliere ancora appieno lo spazio… e gli elementi decorativi e pittorici, ma in trasparenza, come un cielo di teatro, senza esserne pesantemente coinvolti”. Questo scriveva Leonardo Mosso nel maggio 1975, all’epoca della realizzazione e dell’allestimento della Nuvola Rossa (20×20 m, 400 mq) nel Salone del Parlamento Italiano a Palazzo Carignano, che allora ospitava il Museo della Resistenza. Fili trasparenti, segmenti lignei dipinti di rosso e giunti elastici compongono questa installazione. Rimossa nel 1984, l’opera è stata conservata in parti presso l’Atelier Bianco di Leonardo Mosso, a Pino Torinese, nella villa Nuytz Antonelli.

    Grazie alla donazione degli eredi, dal 23 marzo i Musei Reali accolgono l’opera sul soffitto dello scalone della Manica Nuova, apprezzabile dal secondo piano della Galleria Sabauda, riproponendo gli intenti dell’autore e riportando l’attenzione del pubblico su uno dei protagonisti della Torino del Novecento.

    Leonardo Mosso (1926-2020), architetto torinese, docente, collaboratore di Alvar Aalto e suo rappresentante in Italia, tra i fondatori dell’Associazione Museo del Cinema a Torino nel 1953, artista e protagonista dell’applicazione dell’ingegno alle arti, ha saputo coniugare arte e architettura, collezionista e interprete della cultura del XX secolo.

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    DIREZIONE FUTURO
    Il programma di rifunzionalizzazione delle Serre Reali
    Le Serre Reali, oggetto del più rilevante tra gli interventi inclusi nel Piano Strategico 2021-2024 dei Musei Reali di Torino, saranno presto dotate di componenti tecnologiche che miglioreranno la fruizione dei musei e di nuovi spazi per essere condivisi con la città.
    Il programma di rifunzionalizzazione delle Serre Reali prevede servizi museali avanzati; integrazione museo-città; reti con le istituzioni del territorio, l’Università, l’associazionismo e i portatori di interessi; giovani e public engagement. La bellezza dei padiglioni affacciati sui giardini, l’attestamento su uno dei principali viali del centro di Torino e la possibilità di collegamento con i sottostanti depositi di materiale archeologico hanno ispirato un programma di trasformazione che permetterà di trasformarle in un nuovo polo dei servizi per il pubblico e per i dipartimenti interni del museo.
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    MRTNext
    Ruth Orkin. Una Nuova Scoperta
    Sale Chiablese
    17 marzo-16 luglio
    Dal 17 marzo al 16 luglio 2023, le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospitano la più vasta rassegna antologica organizzata in Italia di Ruth Orkin (Boston 1921 – New York 1985), fotoreporter, fotografa e regista statunitense, tra le più rilevanti del Novecento.
    Curata da Anne Morin, organizzata da diChroma, prodotta dalla Società Ares con i Musei Reali e il patrocinio del Comune di Torino, riunisce 156 fotografie originali, che ripercorrono la traiettoria di una delle personalità più importanti della fotografia del XX secolo, in particolare tra il 1939 e la fine degli anni Sessanta, attraverso alcune opere capitali come VE-Day, Jimmy racconta una storia, American Girl in Italy, scatto tra i più iconici della storia della fotografia, e i ritratti di personalità quali Robert Capa, Albert Einstein, Marlon Brando, Orson Welles, Lauren Bacall, Vittorio De Sica, Woody Allen.
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    SAVE THE DATE
    Il genio e il suo tempo.
    A tu per tu con Leonardo

    Biblioteca Reale
    7 aprile – 9 luglio 2023

    Dal 7 aprile al 9 luglio 2023, nell’atmosfera magica della Biblioteca Reale di Torino, i visitatori potranno seguire il percorso avvincente della vita di Leonardo da Vinci lungo la trama delle vicende, dei personaggi e dei luoghi che hanno scandito i momenti salienti della storia dell’artista e della storia del Rinascimento italiano ed europeo, dal 1452, anno della sua nascita, fino al 1519, data della morte ad Amboise, in Francia.

    Dal 7 al 16 aprile l’esposizione Il genio e il suo tempo sarà affiancata e arricchita dall’esperienza di visita A tu per tu con Leonardo, che rinnova ogni anno, in occasione delle feste pasquali, la possibilità di ammirare le opere originali dell’artista. Tutti i giorni, dalle 9 alle 19, i visitatori saranno condotti dalle guide di CoopCulture alla conoscenza della storia della Biblioteca Reale e della collezione vinciana, per incontrare da vicino il lavoro dell’artista e la sua infaticabile ricerca della perfezione.

    Dal 18 aprile al 9 luglio, il percorso Il genio e il suo tempo sarà affiancato da copie al vero dei disegni di Leonardo, realizzate con sofisticate tecniche di riproduzione in facsimile.

    La prenotazione è vivamente consigliata: via mail info.torino@coopculture.it e online

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    MRTOpen
    SMENS. La xilografia in rivista
    Biblioteca Reale
    fino al 25 marzo 2023
    Ultimi giorni per visitare l’esposizione che ripercorre la lunga storia dell’arte xilografica e tipografica, attraverso il dialogo e il confronto tra alcune antiche edizioni illustrate della Biblioteca Reale e le tavole incise da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna, curatori e fondatori della rivista SMENS, celebrando l’ingresso nelle collezioni della Biblioteca Reale di Torino dell’intero corpus della rivista, donato dai due artisti.
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    Rembrandt incontra Rembrandt
    Dialoghi in Galleria
    Galleria Sabauda, Secondo Piano, Spazio Scoperte
    fino al 16 aprile 2023
    La mostra dossier conta sul prestito di un capolavoro di Rembrandt raffigurante La cena in Emmaus conservato presso il Musée Jacquemart-André di Parigi, grazie alla consueta policy di scambio dei Musei Reali con importanti istituzioni italiane ed europee.
    É l’occasione per mettere a confronto il dipinto francese con il Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda, uno dei rarissimi quadri del maestro olandese presenti nelle collezioni nazionali italiane. In mostra sonopresentati anche disegni e incisioni di Rembrandt provenienti dalla Galleria Sabauda e dalla Biblioteca Reale.
    Ingresso compreso nel biglietto di ingresso ai Musei Reali
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    Vivere sull’acqua. Vita quotidiana nell’Età del Bronzo in Piemonte
    Museo di Antichità – Spazio Passerella

    Gli insediamenti sull’acqua dell’Età del Bronzo risultano tra i più caratteristici e peculiari della storia del Piemonte antico. La mostra dossier offre un focus sulla vita di queste aree nell’arco alpino occidentale, testimonianza delle comunità preistoriche attive dal Neolitico all’Età del Ferro (tra il 5000 e il 500 a.C), e sull’utilizzo di risorse territoriali in rapporto all’ecosistema di riferimento.

    Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali

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    MRTfriends
    MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino
    Prosegue la collaborazione con il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino in occasione della rubrica MRTfriends. Ogni giovedì sui nostri rispettivi canali social – Facebook, Instagram e Twitter – potrete scoprire le connessioni che legano le raccolte dei Musei Reali a quelle del MAUTO, fondato nel 1933 da Carlo Biscaretti di Ruffia, museo che conserva una collezione di auto unica al mondo, valorizzata dalla spettacolare contestualizzazione scenografica creata da François Confino e dalla ristrutturazione architettonica di Cino Zucchi: oltre 200 vetture originali di 80 diverse marche raccontano l’evoluzione storica dell’invenzione che ha cambiato il mondo e il suo sviluppo in relazione ai principali eventi politici, economici, artistici e sociali del XX secolo. A completare il percorso museale, il Centro di Documentazione, i MAUTO Labs – dove si svolgono le svariate attività didattiche proposte dal museo – e il Centro di Restauro che porta avanti attività di conservazione e ripristino dei veicoli storici. Seguiteci!
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    MRT Kids & Teens
    Autoritratti al buio
    Galleria Sabauda, Spazio Scoperte
    Sabato 25 marzo ore 16
    Nelle sale dedicate alla mostra Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria, un percorso tra luce e ombra per incontrare gli autoritratti di uno dei più importanti pittori del Seicento europeo. In laboratorio sperimenteremo insieme come illuminare il nostro volto e creare un suggestivo ritratto alla maniera del famoso artista olandese.
    Attività per famiglie compresa nel biglietto di ingresso ai Musei Reali, ridotto euro 10 per un adulto accompagnatore, gratuito under 18 e Abbonamento Musei.
    Visita e laboratorio consigliati dai 5 ai 10 anni.
    Prenotazione obbligatoria: mr-to.edu@cultura.gov.it
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    Attività
    con CoopCulture
    Gli operatori didattici e gli storici dell’arte CoopCulture vi aspettano per accompagnarvi  alla scoperta degli spazi e delle collezioni dei Musei Reali.
    Visita agli Appartamenti del Secondo Piano
    Una visita tematica che vi condurrà alla scoperta dell’appartamento dei Principi di Piemonte siti al secondo piano del Palazzo.
    Benvenuto a Palazzo!
    Le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria.
    Le Cucine Reali, l’Appartamento della regina Elena
    Uno speciale percorso condotto da un esperto alla scoperta di sale e ambienti eccezionalmente aperti al pubblico
    Pixel di pietra
    Che cosa hanno in comune mosaici e videogiochi? I pixel! Tante piccole tessere quadrate danno vita a creature fantastiche, personaggi mitologici e decorazioni geometriche.
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    Audioguida Kids
    E’ possibile visitare Palazzo Reale, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità con curiosi personaggi pronti a raccontare le loro coinvolgenti storie grazie all’Audioguida Kids, realizzata dai Servizi Educativi dei Musei Reali in collaborazione con CoopCulture. Lungo il percorso sono presenti dei QR-code da scansionare per ascoltare gratuitamente le tracce audio pensate per i giovanissimi visitatori, per un’esperienza di visita coinvolgente e divertente (età consigliata: 5/12 anni).
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    MRT SHOP
    l ricordo di una visita emozionante, un pensiero da regalare e regalarti: al Musem Shop dei Musei Reali di Torino troverai il libro o l’oggetto giusto per portare a casa un pezzo da collezione.
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    LiveCulture
    Nasce LIVECulture, da oggi è possibile visitare i Musei Reali anche a distanza, estendendo l’esperienza di visita nel tempo e nello spazio.
    Non si tratta di un tour registrato, ma di una vera visita immersiva e interattiva, con immagini fotosferiche a 360° ad altissima risoluzione, guidati da operatori didattici dal vivo, a cui è possibile accedere in pochi semplici passi. Ideata e realizzata da CoopCulture in collaborazione con la start up ad alto contenuto innovativo Twiceout, la piattaforma è dedicata agli studenti di ogni ordine e grado.
    Sono disponibili due percorsi in italiano, inglese e francese​:
    – Musei delle meraviglie: un viaggio nell’arte e nell’archeologia lungo tre chilometri, tra reperti, splendidi dipinti, antichi disegni e i Giardini.
     Invito a Palazzo: il Palazzo Reale e la Cappella della Sindone sono tra i protagonisti di una visita a volo d’uccello che attraversa nobili gallerie, sale solenni e appartamenti fastosi, fino alle cucine del Re.
    Per maggiori informazioni e dettagli, visitare il sito www.liveculture.it; per le scuole il costo è di 90 euro a classe (per prenotazioni: edu@coopculture.it); 130 euro per i gruppi con massimo 15 partecipanti (per prenotazioni: tour@coopculture.it).
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    MRT EASY LISTENING
    MRT, App ufficiale dei Musei Reali
    MRT è l’App ufficiale dei Musei Reali di Torino, progettata e sviluppata da CoopCulture per accompagnare il visitatore prima, durante e dopo la visita. È multilingua (italiano e inglese, audioguide in italiano, inglese e francese) e propone contenuti free e contenuti premium.
  • Mercoledì 8 marzo 2023 ore 15
    La GAM di Torino e l’Associazione Mosaico

    Invitano alla conclusione del progetto
    MAN MANO
    Inaugurazione dell’installazione collettiva
    Seguirà la conferenza:
    DONNE RIFUGIATE: PARTECIPARE PER CAMBIARE LA NARRAZIONE
    GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
    Via Magenta 31, 10128 Torino TO

     

    Il Dipartimento Educazione della GAM, nell’ambito dei progetti dedicati all’inclusione e accessibilità, insieme al Centro Studi EducArte e all’Associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati propone, in occasione della Giornata Internazionale della donna, un pomeriggio di racconto che presenta i risultati del lavoro svolto insieme in questi mesi.
    Alle ore 15 sarà inaugurata l’installazione collettiva Man mano realizzata con un gruppo di donne rifugiate e, a seguire in Sala Uno, la conferenza dal titolo Donne rifugiate: partecipare per cambiare la narrazione che vede protagoniste donne rifugiate insieme a rappresentanti istituzionali della Città di Torino.

    MAN MANO
    Nessun gesto delle nostre mani è insignificante. Questa breve frase potrebbe tradurre in sintesi quanto sperimentato attraverso il progetto che ha avuto come punto di partenza la mostra “OTTOCENTO. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento”. Le dieci opere scelte hanno aperto il varco alle prime riflessioni tra cui la nascita dei nuovi ruoli sociali femminili e il valore simbolico dei gesti presenti.
    L’esperienza sviluppata in tre appuntamenti è stata di conoscenza reciproca, di dialogo, di ascolto e di apertura all’altro da sé. Racconti di vita condivise tra donne di culture, origini ed età differenti che si sono aperte raccontando le loro storie, traducendole in gesti significanti, che affermano,
    accolgono o sottolineano azioni che possiamo compiere verso noi stessi e verso gli altri.
    L’istallazione composta da una ventina di trasposizioni fotografiche vuole attualizzare il ruolo e la solidarietà femminile.

    Dipartimento Educazione GAM
    Antonella Angeloro, Giorgia Rochas e Roberta Lo Grasso
    Centro Studi EducArte
    Stefania Como e Cristina Gugnali

    DONNE RIFUGIATE: PARTECIPARE PER CAMBIARE LA NARRAZIONE
    Conferenza
    Intervengono: Maria Grazia Grippo, Presidente Consiglio comunale Torino, Elena Apollonio, Presidente della Commissione Pari Opportunità
    Modera: Colette Meffire Njiasse, Presidente Associazione Mosaico-Azioni per i Rifugiati
    Relatrici: Olga Diabina, Gladys Onaghinor, Shagofa Barakzi

    Seguirà rinfresco

     

    Nell’ambito del progetto “Non siamo sole”, Mosaico ha sviluppato dal 2015 la “Giornata Internazionale della Donna Rifugiata”, evento organizzato dalle rifugiate e aperto a tutta la cittadinanza per condividere le riflessioni maturate attraverso il percorso realizzato nel corso dell’anno. È proprio questo l’intento alla base della conferenza “Donne rifugiate: Partecipare per cambiare la narrazione”, che l’associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati e la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea organizzano in occasione della Giornata Internazionale della donna.
    L’incontro, che mira a costruire una riflessione condivisa sul protagonismo delle donne nella società, sarà costruito intorno a voci diverse che contribuiscono alla vita associativa e culturale della Città di Torino.
    Le storie delle relatrici, provenienti da Paesi diversi e oggi radicate nella realtà di Mosaico, sono intessute di impegno quotidiano per la collettività, di esperienze di attivismo e di volontariato, di studi e progetti portati avanti nonostante le difficoltà che derivano dai diversi percorsi migratori.
    In dialogo con le rappresentanti istituzionali della Città di Torino, i loro interventi si concentreranno sull’importanza e sulle sfide della partecipazione diretta alla vita delle società di approdo.
    Fin dalla sua creazione Mosaico lavora con e per la popolazione rifugiata e richiedente asilo, con il fine di contribuire a mutare la narrazione intorno alle migrazioni forzate, e per dimostrare come le rifugiate e i rifugiati non siano un peso per i contesti di approdo, ma una fondamentale risorsa di competenze, talenti e voci in grado di arricchire le società di arrivo.
    Dal 2012 a oggi l’Associazione Mosaico-Azioni per i Rifugiati sostiene la creazione di un gruppo di rifugiate coinvolte nel progetto “Non siamo sole”, ospitato in origine alla Casa del Quartiere di San Salvario e al Passo Social Point di Barriera di Milano e attualmente nella sede operativa dell’Associazione. Colette Nijasse Meffire, anch’essa rifugiata, Presidente di Mosaico, accompagna le donne nella ricerca condivisa di soluzioni ai propri bisogni, che si traduce in autonomia lavorativa, abitativa e di inclusione sociale.

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    TEXTILES ARE BACK
    SPECIALE DONNE

    Conferenza con Virginia Bertone, responsabile direttivo, e Maria Paola Ruffino, conservatore di Palazzo Madama

    mercoledì 8 marzo 2023 ore 17
    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

    Piazza Castello, Torino

    In occasione della Giornata internazionale della donna, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, mercoledì 8 marzo alle ore 17, la conferenza Textiles are back. Speciale donne con Virginia Bertone, responsabile direttivo del museo, e Maria Paola Ruffino, conservatore di Palazzo Madama.

    La storia, prevalentemente maschile, della produzione tessile ha visto le donne protagoniste nelle arti fiorite nell’ambiente domestico, in particolare il ricamo e il merletto. Attività dapprima dell’aristocrazia, queste arti toccarono ogni strato sociale, costituendo un valore forte comune. L’apprendimento del ricamo è stato per molte ragazze occasione di alfabetizzazione, strumento di affermazione e di racconto di sé. E tramite il recupero delle tecniche del merletto abbandonate, diverse nobildonne in Italia hanno dato vita alla fine del XIX secolo a progetti di solidarietà sociale, volti a offrire alle giovani la possibilità di mantenersi con il proprio lavoro.

    La conferenza fa parte del ciclo legato alla collezione di tessuti e moda del museo: una serie di incontri per approfondire la conoscenza dell’arte della tessitura e del ricamo, oltre all’evoluzione della moda e del costume tra XVI e XX secolo.

    Prossimi appuntamenti

    Venerdì 31 marzo, ore 17: L’arte del ricamo nel Medioevo
    Con Christine Descatoire, conservatore capo delle collezioni di oreficeria e dei tessuti occidentali del Musée de Cluny – Musée National du Moyen Âge

    Mercoledì 12 aprile, ore 17: Textiles are back. Radici
    Con Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama

    Mercoledì 10 maggio, ore 17: Textiles are back. Invenzione e bellezza
    Con Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama

    Ingresso libero fino a esaurimento posti
    Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

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    Mercoledì 8 marzo 2022
    GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
    alla GAM, MAO e Palazzo Madama
    Mercoledì 8 marzo ingresso gratuito per tutte le donne alle collezioni permanenti e molte mostre di GAM, MAO e Palazzo Madama.
    Inoltre due incontri speciali alla GAM e a Palazzo Madama e visite guidate a tema

     

    Anche quest’anno la Fondazione Torino Musei celebra la Giornata internazionale della donna proponendo l’ingresso gratuito per tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, del MAO Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica. Dall’offerta sono escluse le mostre temporanee con biglietteria separata. I tre musei propongono inoltre, mercoledì 8, sabato 11 e domenica 12 marzo, visite guidate tematiche, a cura di Theatrum Sabaudiae, e l’8 marzo due conferenze: a Palazzo Madama Textiles are back, speciale donne, legata al riallestimento della nuova sala tessuti, e alla GAM Donne rifugiate:
    Partecipare per cambiare la narrazione che il Dipartimento Educazione propone insieme all’associazione
    Mosaico – Azioni per i rifugiati.

    Cosa si può visitare:

    •  Alla GAM Ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre Alberto Moravia, Ottocento e Michael Snow in Videoteca. Hic sunt dracones a pagamento.
    • Al MAO ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alla mostra Lustro e lusso dalla Spagna islamica. Buddha10 a pagamento.
    • A Palazzo Madama ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alla mostra Le chiavi della Città nei capolavori di Palazzo Madama.

    Tutti gli appuntamenti:

    Mercoledì 8 marzo ore 16 – sabato 11 e domenica 12 marzo ore 15
    DONNE NELL’ARTE
    GAM – Visita guidata tematica
    La visita si sviluppa tra le sale della collezione del 900 alla ricerca delle donne che hanno saputo far sentire la propria voce nel panorama artistico italiano e internazionale. A partire dai primi decenni del’900 con Nella Marchesini e Antonietta Raphaël, che hanno cercato di emergere in un ambiente artistico prettamente maschile, alle artiste degli anni ‘50 e ‘60 come Carla Accardi e Giosetta Fioroni, Louise Nevelson, Carol Rama, Dadamaino che hanno portato avanti, attraverso il loro lavoro, la riflessione sul ruolo della donna nella società e nell’arte. Diverse per origine, formazione e personalità e stile, queste artiste sono accomunate dal fatto di essere riuscite a imporsi con passione e intelligenza nella realtà artistica del, 900 sfuggendo agli stereotipi e ai clichés di genere.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 prenotazioniftm@arteintorino.com

    Mercoledì 8 marzo ore 15
    “MAN MANO” e DONNE RIFUGIATE: PARTECIPARE PER CAMBIARE LA NARRAZIONE
    GAM – Evento in occasione della Giornata Internazionale della donna
    Il Dipartimento Educazione della GAM, nell’ambito dei progetti dedicati all’inclusione e accessibilità, insieme al Centro Studi EducArte e all’Associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati propone, in occasione della Giornata Internazionale della donna, un pomeriggio di racconto che presenta i risultati del lavoro svolto insieme in questi mesi.
    Alle ore 15 sarà inaugurata l’installazione collettiva Man mano realizzata con un gruppo di donne rifugiate e, a seguire in Sala Uno, la conferenza dal titolo Donne rifugiate: partecipare per cambiare la narrazione che vede protagoniste donne rifugiate insieme a rappresentanti istituzionali della Città di Torino.
    Seguirà rinfresco
    Ingresso libero www.gamtorino.it

    Mercoledì 8 marzo ore 16.30
    DEE DA ORIENTE
    MAO – visita guidata tematica in occasione della Giornata Internazionale della Donna
    Spaziando dall’Asia meridionale alla Regione himalayana, l’itinerario si concentra sulle opere d’arte del Museo che rappresentano forme femminili del divino. Un modo per conoscere alcune fra le svariate manifestazioni pacifiche e irate della Dea che caratterizzano induismo e buddhismo.
    Prenotazione obbligatoria, disponibilità fino ad esaurimento posti. Info 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30).
    Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 prenotazioniftm@arteintorino.com

    Mercoledì 8 marzo ore 17
    TEXTILES ARE BACK. SPECIALE DONNE
    Palazzo Madama – conferenza con Virginia Bertone, responsabile direttivo, e Maria Paola Ruffino,
    conservatore Palazzo Madama
    La storia, prevalentemente maschile, della produzione tessile ha visto le donne protagoniste nelle arti fiorite nell’ambiente domestico, in particolare il ricamo e il merletto. Attività dapprima dell’aristocrazia, queste arti toccarono ogni strato sociale, costituendo un valore forte comune. L’apprendimento del ricamo è stato per molte ragazze occasione di alfabetizzazione, strumento di affermazione e di racconto di sé. E tramite il recupero delle tecniche del merletto abbandonate, diverse nobildonne in Italia hanno dato vita alla fine del XIX secolo a progetti di solidarietà sociale, volti a offrire alle giovani la possibilità di mantenersi con il proprio lavoro.
    Ingresso libero
    Prenotazione consigliata: t. 011 4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a
    madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

  • Mostra “Caro amico ti scrivo”

    Il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata sabato 25 marzo alle ore 16 inaugurerà, con ingresso libero, la mostra “Caro amico ti scrivo” che sarà visibile fino a domenica 16 luglio 2023 nella sala della Memoria. Per l’unicità del contenuto che va oltre l’appartenenza alla sola storia granata e ha valenza sociale, storica, educativa, la mostra ha ottenuto l’Alto patrocinio della FIGC e del CONI. L’inaugurazione della mostra si terrà, come di consueto, nell’Atrio d’Onore del Museo del Toro a villa Claretta Assandri a Grugliasco (To).

    “Caro amico ti scrivo” è il titolo di una mostra che documenta i rapporti epistolari intercorsi dal 1924 agli inizi degli anni Trenta tra il Torino Football Club e le altre società calcistiche, allora denominate sportivamente “Consorelle”. Si tratta di una esposizione rara, se non unica nel suo genere, se non altro per la storicità dei documenti cartacei esposti (tutti rigorosamente originali) datati ormai un secolo fa. La stessa storia di questo carteggio è meritevole di memoria, trattandosi di un provvidenziale recupero dai fondali abbandonati del Filadelfia nel lontano 1996 per meritoria opera dei volontari dell’Associazione Memoria Storica Granata (costituita due anni prima dopo l’abbandono del Fila da parte del Torino) salvandolo da sicura perdita insieme a tante altre uniche e straordinarie memorie.

    Il carteggio nel suo insieme è composto da una serie di faldoni contenenti telegrammi e lettere di ogni genere, oggi in gran parte sostituiti dai più immediati ma informali strumenti elettronici.
    Centinaia e centinaia di documenti che attestano il rapporto tra Il Torino e una sessantina di società italiane e una ventina straniere. Diverse società militano ancora oggi nella massima serie, altre sono rilegate in serie minori se non addirittura scomparse, ma ogni documento mantiene inalterata la sua bellezza.

    Il Museo del Toro si trova a villa Claretta Assandri in via G.B. La Salle 87 a Grugliasco, comune in provincia di Torino. Gli orari di apertura sono il sabato dalle 14 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19, con ultimo ingresso alle 17. Si effettuano solo visite guidate con prenotazione online. Per informazioni telefonare dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 dal lunedì al venerdì al numero + 39 339 337. 04.26 oppure inviare una mail a: info@museodeltoro.it
  • Fonte Adnkronos: 06 marzo 2023 | 17.25

     

    Moravia inaugura il romanzo italiano moderno: da domani a Torino poi a Roma un ricco calendario di eventi per celebrarlo

     

    Organizzata dal Circolo dei lettori, la mostra torinese apre alla Gam dal 7 marzo a 4 giugno

    Riscoprire Alberto Moravia, figura di profonda complessità capace di attraversare generi e discipline, è l’intento del progetto di grande respiro ideato dalla Fondazione Circolo dei lettori di Torino. Moravia vive tante vite: romanziere straordinario, è la voce di una narrativa limpida e oggettiva, così distante dalla letteratura del presente, per la quale rappresenta tuttavia un modello imprescindibile. Ma è anche critico d’arte e di cinema, un viaggiatore e un attento osservatore del mondo e delle pulsioni umane.

    Su questo incrocio di linguaggi, arti e pensiero la Fondazione Circolo dei lettori presenta ‘Nato per narrare: riscoprire Alberto Moravia’, un progetto ricco di iniziative, realizzato insieme alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (Gam) e al Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con l’Associazione Fondo Moravia, Bompiani e Gallerie d’Italia. Dopo gli omaggi a Primo Levi e Carlo Levi, la Fondazione, insieme ai partner, dedica una grande rassegna a questo protagonista della letteratura italiana del ‘900. Domani, 7 marzo, si comincia dalla Gam con la mostra ‘Alberto Moravia. Non so perché non ho fatto il pittore’ aperta fino al 4 giugno, e la sera al Circolo dei lettori si terrà il primo di numerosi incontri che vede protagonista Dacia Maraini. Il tutto arriverà a conclusione a maggio, al Salone Internazionale del Libro.

    La mostra della Gam è curata da Luca Beatrice ed Elena Loewenthal: nella ‘wunderkammer’ si delinea il senso di Moravia per le arti visive e la pittura, rintracciabile nei suoi interventi per la Gazzetta del Popolo, il Corriere della Sera, riviste, testi in catalogo e prefazioni per diversi artisti, gli anni tra i ’30 e l’anno della morte. Scrisse per Enrico Paulucci e Carlo Levi, ebbe un lungo sodalizio con Renato Guttuso, visse nella Roma degli anni ’60, capitale dell’arte internazionale insieme a Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Titina Maselli e alla fotografa Elisabetta Catalano, cui si deve uno dei ritratti più intensi.

    In serata al Circolo dei lettori è Maraini ad aprire il ciclo di riflessioni, letture, conversazioni e spettacoli sui romanzi, gli scritti, la figura di Moravia. Con la scrittrice (in video collegamento) dialogano l’editore e grande amico di Moravia, Mario Andreose, la direttrice editoriale di Bompiani, Beatrice Masini, ed Elena Lowenthal.

    Mercoledì 9 marzo, invece, alle Gallerie d’Italia, lo scrittore Alain Elkann dialoga con Carmen Llera Moravia, vedova del grande autore. Al Circolo dei lettori, gli altri principali appuntamenti sono fissati per le serate dei martedì del mese: il 14 marzo Elena Stancanelli legge l’amore in Moravia nella lectio ‘L’insudicia amore’ – come Umberto Saba definiva il gesto amoroso, le relazioni e il sesso nell’opera moraviana. Il 17 marzo Edoardo Albinati a partire da alcuni libri del romanziere passa in rassegna le modalità con cui egli tenta di rendere la fisicità, la sensualità, la consistenza materiale di ciò che per sua natura non è traducibile in parole: il corpo. Il 21 marzo sarà la volta di ‘Moravia il nostro Chatwin’ in cui Camilla Baresani racconta i viaggi alla ricerca delle contraddizioni dell’Occidente e della contemplazione dell’ignoto, in luoghi e mondi remoti e primitivi.

    Martedì 28, sempre al Circolo dei lettori, è tempo della Maratona Moraviana, condotta da Elena Loewenthal con le letture dell’attrice Viola Sartoretto; l’incontro si snoda in tre filoni: pensiero, arte e corpo. Il critico francese René De Ceccatty e il professor Giorgio Ficara ragionano sull’eredità intellettuale dell’autore nel corso di ‘Il pensiero critico’; Alessandra Grandelis, studiosa e autrice per Bompiani di ‘Non so perché non ho fatto il pittore’, dialoga con Luca Beatrice. Infine lo scrittore Giacomo Papi, in ‘Scrivere il corpo e il corpo politico’, riflette sul quello che è considerato il vero centro della narrazione moraviana.

    Tra gli altri appuntamenti di ‘Nato per Narrare’ al Circolo dei lettori sono previsti ‘Io ed Elsa’, uno spettacolo realizzato da Tangram teatro Torino, con Bruno Maria Ferraro e Patrizia Pozzi, regia di Ivana Ferri, sul rapporto tumultuoso e complesso con Elsa Morante e quindi ‘Moravia e l’Osservatorio sul Romanzo’, in programma giovedì 16 marzo, in cui un gruppo di studiosi presenta la propria indagine sulla forma narrativa, scandagliando la profonda influenza dell’opera di Moravia, a partire da ‘Gli indifferenti’, punto di svolta del romanzo italiano moderno.

    La manifestazione passa poi anche dalla capitale, la Roma di Alberto Moravia: a Libri Come, festa del Libro e della Lettura all’Auditorium Parco della Musica di Roma, domenica 26 marzo, Alessandra Grandelis, Nicola Lagioia e Paolo Pecere danno vita a ‘Omaggio ad Alberto Moravia’, a partire da ‘L’inverno Nucleare’ (Bompiani), appuntamento in Sala Studio 2 (alle 15).

    Fino al 1 aprile nelle stanze del Circolo dei lettori è allestita intanto ‘Dedicato a te’, speciale esposizione di libri di autori contemporanei, tratti dalla biblioteca personale di Moravia, con dedica personale. Il viaggio tra gli scritti e l’eredità moraviana di ‘Nato per narrare’ si conclude invece al Lingotto il 20 maggio: per la XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro, il premio Pulitzer Jhumpa Lahiri ragiona sulla dimensione oraziana di Alberto Moravia nella lectio ‘Moravia è un autore classico?’.

    Anche il Museo Nazionale del Cinema partecipa a questa importante manifestazione, dedicando allo scrittore un’esposizione e una retrospettiva dei film tratti dai classici dell’autore. Nel foyer del Cinema Massimo, dal 12 marzo al 31 maggio sarà possibile ammirare 13 scatti di Angelo Frontoni, preziose foto dal set de ‘Il disprezzo’ di Jean-Luc Godard, a sessant’anni dall’uscita del film tratto dall’omonimo romanzo di Moravia. Quattro i film in programma: oltre a ‘Il disprezzo’ appunto (14 marzo, ore 20,30), sono previsti ‘Il conformista’ di Bernardo Bertolucci (12 marzo, ore 20:30), ‘La ciociara’ di Vittorio De Sica (26 marzo alle 16) e ‘Gli indifferenti’ di Citto Maselli (28 marzo alle 21).

  • La nuova mostra

     

    ALBERTO MORAVIA
    Non so perché non ho fatto il pittore
    dal 7 marzo
    in Wunderkammer

     

     

     

    Le mostre in corso

    Ultimi giorni
    chiude il 12 marzo
    HIC SUNT DRACONES
    Atelier dell’Errore Chiara Camoni

     

     

     

     

    Giornata Internazionale della Donna

    La GAM celebra la Giornata Internazionale della Donna proponendo mercoledì 8 marzo ingresso gratuito per tutte le donne alle collezioni permanenti.

    Alle ore 15:00 un importante incontro in collaborazione con l’Associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati dal titolo Donne rifugiate: partecipare per cambiare la narrazione che vede protagoniste donne rifugiate insieme a rappresentanti istituzionali della Città di Torino.

     

     

    Una pausa d’arte

    TEA TIME ART
    Dal 9 marzo al 1 giugno

    ogni 15 giorni prenditi una pausa d’arte

    Tea Time Art vuole essere una pausa dalle corse quotidiane, in un ambiente speciale come quello delle sale del museo e dell’Educational Area della GAM, dove incontrarsi, conoscersi e imparare facendo, per trascorrere un paio di ore in compagnia di persone nuove e arte. I primi appuntamenti: giovedì 9 marzoPercezione e armonia del colore e giovedì 23 marzo: Futurismo.

     

     

    Il workshop

    Intrecci Materici.
    Workshop con Noemi di Nucci

    Sabato 4 marzo ore 14:30

    Noemi Di Nucci, textile artist e designer si occupa di tessitura di arazzi su telaio verticale e orizzontale (usando materiali convenzionali e non), tappeti, installazioni mixed media e scenografie teatrali.
    I suoi progetti sono caratterizzati dall’ unione tra tecniche tradizionali manuali, studio del segno, della forma e del colore.
    L’incontro con Noemi Di Nucci sarà focalizzato sui lavori di Salvatore Scarpitta.

     

    Famiglie

    Appunti di paesaggio
    Attività per le famiglie
    sulla mostra OTTOCENTO
    Domenica 5 marzo ore 15

    Il percorso in mostra permette di riflettere sul ruolo della pittura di paesaggio da metà Ottocento fino ai primi del Novecento. Durante la visita gli adulti avranno modo di approfondire l’evoluzione del paesaggio nella pittura dell’Ottocento. I bambini vedranno come il paesaggio diventi luogo di emozioni personali. In laboratorio realizzeranno un taccuino di paesaggi.

     

    Natur-Arte
    Attività per le famiglie
    Domenica 26 marzo, ore 15

     

    Per celebrare l’arrivo della Primavera la GAM propone una attività rivolta a grandi e piccini sul tema della natura. Il percorso di visita in museo partirà dall’opera La città che sale di Umberto Boccioni.
    Negli spazi dell’Educational Area genitori e bambini avranno modo di sperimentare la tecnica della stampa su tela con materiali naturali.

     

     

    Visite guidate collezioni e mostre

    L’associazione Theatrum Sabaudiae organizza ogni sabato domenica e festivi  visite guidate a Il primato dell’opera. Collezioni del ‘900, e alle mostre Ottocento e Hic sunt Dracones.

    Costo: 6.00€ a partecipante
    Costi aggiuntivi: biglietto d’ingresso – gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

    Orari di apertura:

    da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00
    Lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.

     

    La prenotazione è consigliata ma non obbligatoria: Theatrum Sabaudiae via email ftm@arteintorino.com o al numero +39 011 5211788
    Prevendita: TicketOne

     

  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    3 – 9 marzo 2023

    SABATO 4 MARZO

    Sabato 4 e domenica 5 marzo ore 10 – 17
    GLI AGRUMI
    Palazzo Madama – workshop di acquerello botanico

    Con il finire dell’inverno un appuntamento è giustamente dedicato agli agrumi e alle diverse specie che potranno essere studiati e rappresentati: a disposizione dei partecipanti ci saranno il cedro nelle sue varianti Citrus medica e cedro mano di Budda, i chinotti, i bergamotti e i più classici limoni.

    Rappresentare queste piante significherà osservarne con attenzione le caratteristiche, per arrivare a conoscerne la morfologia e alcuni particolari che diversamente si perdono nel colpo d’occhio.

    Il corso è aperto a tutte le persone curiose e desiderose di mettersi alla prova. I principianti riceveranno un’impostazione necessariamente di base, mentre i più esperti potranno esercitarsi nell’approfondimento della tecnica per rappresentare dettagli botanici particolarmente impegnativi. Dipingere il giallo o l’arancio della scorza, rendere la granulosità di certe superfici, o riprodurre la superficie lucida e lanceolata delle foglie.

    Il corso ha una durata di 12 ore, si svolge il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 17, ed è accreditato per l’aggiornamento degli insegnanti (legge 170 del 21/03/2016 art. 1.5).

    Angela Petrini ha ottenuto il Diploma con lode in disegno e acquerello botanico dalla Society of Botanical Artists di Londra; è Presidente dell’Associazione Italiana Pittori Botanici “Floraviva”. Premiata dalla Royal Horticultural Society con la Gold Medal al Plant and Botanical art Fair 2018, Londra.

    Prossimi appuntamenti:

    • 1-2 aprile 2023 ore 10-17 | La Primavera nell’orto medievale
    • 7-8 maggio 2022 ore 10-17 | Alcune varietà di rose botaniche
    • 10-11 giugno 2022 | Ciliegie e piccoli frutti

    Materiale occorrente: acquerelli; pennelli tondi a punta fine numeri 4, 2, 0; matita HB; gomma (evitare possibilmente la gomma pane); carta liscia satinata 300 gr. formato 30×40 circa. A chi non avesse il materiale l’insegnante può fornire carta, pennelli e colori necessari per lo svolgimento al costo di 5 €. È necessario segnalarlo al servizio prenotazioni.

    Costo: € 140 / ogni incontro

    Posti disponibili per ogni appuntamento: 7
    Prenotazione obbligatoria: tel. 0114429629; email: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

    Sabato 4 marzo ore 16.30
    TRA GOTICO E RINASCIMENTO
    Palazzo Madama – visita guidata tematica

    Un itinerario che offre la possibilità di conoscere le collezioni di Palazzo Madama traendone una visione d’insieme. Il museo contempla un ampio percorso stilistico, cronologico ed espositivo; per questo motivo, previa presentazione generale delle opere in esso custodite, la visita rivolgerà un particolare focus all’arte gotica e rinascimentale. Ci si soffermerà quindi sul Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, sulle opere dell’artista borgognone Antoine de Lonhy, continuando con artisti quali Martino Spanzotti e Defendente Ferrari. È un’occasione per conoscere il Museo Civico d’Arte Antica di Torino con uno sguardo rivolto ai secoli XV e XVI, quando il Rinascimento e le nuove correnti artistiche raggiunsero il territorio e diedero spunti nuovi a un Nord-Ovest pronto ad accogliere le importanti novità.

    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

    DOMENICA 5 MARZO

    Domenica 5 marzo ore 15
    APPUNTI DI PAESAGGIO
    GAM – Attività per le famiglie

    Il percorso in mostra permette di riflettere sul ruolo della pittura di paesaggio da metà dell’Ottocento fino ai primi del Novecento. Durante la visita guidata gli adulti avranno modo di approfondire l’evoluzione del paesaggio da semplice fondale a contorno di scene storiche e brani di genere, a soggetto autonomo e centrale, a luogo suggestivo ricco di scambi emozionali con chi lo vive e lo ammira, a strumento di sperimentazioni scientifiche. Contemporaneamente i bambini, attraverso una più ridotta selezione di opere, vedranno come il paesaggio diventi luogo che accoglie sensazioni, emozioni personali e spunto per ragionare sulle nuove teorie del colore e della luce e in laboratorio realizzeranno un personale taccuino di paesaggi utilizzando diverse tecniche pittoriche.

    Costo visita adulti: euro 6 più biglietto di ingresso al museo ridotto (ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta)

    Costo bambini: euro 7 (ingresso gratuito al museo)

    Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    Domenica 5 marzo ore 16.30
    DONNE DA RACCONTARE
    Palazzo Madama – visita guidata tematica

    Con l’avvicinarsi dell’8 marzo, Palazzo Madama vuole omaggiare le donne attraverso un percorso guidato in museo, ispirato a figure femminili che, inaspettatamente, si incontrano fra gli oggetti esposti nelle sale, rivelando singolari biografie. Volti di fanciulle e donne aristocratiche, come Maria Antonietta, Regina di Francia, o legate al mondo dell’arte, come l’attrice e cantante Louise-Rosalie Lefebvre, che affidano a celebri miniaturisti la memoria del proprio essere e apparire: donne le cui vite sono un interessante spunto di conversazione e racconto. Tra leggenda e realtà, le sale e le vetrine dei diversi piani del museo mostreranno oggetti esclusivi adatti a celebrare una data importante.

    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

    Domenica 5 marzo ore 16.30
    DONNE DA ORIENTE
    MAO – visita guidata tematica in occasione della Giornata Internazionale della Donna

    Dai corredi funerari della collezione cinese, alle eleganti opere della collezione giapponese, fino alle raffinate decorazioni dell’arte islamica, i visitatori saranno condotti nelle collezioni del MAO in un itinerario dedicato alle svariate immagini e significati sul femminile che figurano nella produzione artistica delle differenti culture d’Oriente.

    Prenotazione obbligatoria, disponibilità fino ad esaurimento posti. Info 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30).

    Costi: 6 € a partecipante. Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso al museo; gratuito per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte.

    Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

     

    MARTEDI 7 MARZO

    Martedì 7 marzo
    ALBERTO MORAVIA. NON SO PERCHÉ NON HO FATTO IL PITTORE
    GAM – nuova mostra in Wunderkammer
    7 marzo – 4 giugno 2023
    a cura di Elena Loewenthal e Luca Beatrice

    La GAM di Torino dedica ad Alberto Moravia una mostra a cura di Luca Beatrice ed Elena Loewenthal nel contesto del progetto “Nato per narrare. Riscoprire Alberto Moravia” che la Fondazione Circolo dei lettori ha ideato e realizzato con la GAM e il Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con l’Associazione Fondo Alberto Moravia, Bompiani editore e le Gallerie d’Italia. La figura di Moravia, grande protagonista della vita artistica e intellettuale per larga parte del Novecento, si presta a una varietà di suggestioni che sono al cuore di una rassegna di ampio respiro: pittura, cinema, fotografia e naturalmente letteratura.

    Tra i molti campi di interesse che oltrepassano la letteratura, quello delle arti visive rappresenta ben più di una passione per Alberto Moravia. I primi scritti d’arte datano 1934 per arrivare al 1990, anno della sua morte. Pubblica su riviste e giornali, tra cui la torinese Gazzetta del Popolo e il Corriere della Sera, e redige testi in catalogo e prefazioni per diversi artisti. Questo interesse gli deriva in parte dall’educazione familiare. Il padre era appassionato di pittura, la sorella Adriana Pincherle, formatasi insieme a Mafai e Scipione, sarà artista di una certa levatura nell’ambiente romano. Fin dagli anni ’30, ma in particolare nel dopoguerra, artisti, scrittori, intellettuali, frequentano lo stesso ambiente e gli stessi luoghi, gli scambi sono all’ordine del giorno.

    Info www.gamtorino.it

     

    MERCOLEDI 8 MARZO GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

    Mercoledì 8 marzo ingresso gratuito per tutte le donne  alle collezioni permanenti e molte mostre di GAM, MAO e Palazzo Madama. Inoltre due incontri speciali alla GAM e a Palazzo Madama e domenica 5, mercoledì 8, sabato 11 e domenica 12 visite guidate a tema.

    Anche quest’anno la Fondazione Torino Musei celebra la Giornata internazionale della donna proponendo l’ingresso gratuito per tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, del MAO Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica. Dall’offerta sono escluse le mostre temporanee con biglietteria separata. A partire da domenica 5 marzo e fino a domenica 12 marzo i tre musei propongono inoltre visite guidate tematiche, a cura di Theatrum Sabaudiae, e due conferenze: a Palazzo Madama Textiles are back, speciale donne, legata al riallestimento della nuova sala tessuti, e alla GAM Donne rifugiate: Partecipare per cambiare la narrazione che il Dipartimento Educazione propone insieme all’associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati.

    Cosa si può visitare:

    • Alla GAM Ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alle mostre Alberto MoraviaOttocento e Michael Snow in Videoteca. Hic sunt dracones a pagamento.
    • Al MAO ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alla mostra Lustro e lusso dalla Spagna islamicaBuddha10 a pagamento.
    • A Palazzo Madama ingresso libero a tutte le donne alle collezioni permanenti e alla mostra Le chiavi della Città nei capolavori di Palazzo Madama.

     

    Mercoledì 8 marzo ore 16
    DONNE NELL’ARTE
    GAM – Visita guidata tematica

    La visita si sviluppa tra le sale della collezione del 900 alla ricerca delle donne che hanno saputo far sentire la propria voce nel panorama artistico italiano e internazionale. A partire dai primi decenni del ‘900 con Nella Marchesini e Antonietta Raphaël, che hanno cercato di emergere in un ambiente artistico prettamente maschile, alle artiste degli anni ‘50 e ’60 come Carla Accardi e Giosetta Fioroni, Louise Nevelson, Carol Rama, Dadamaino che hanno portato avanti, attraverso il loro lavoro, la riflessione sul ruolo della donna nella società e nell’arte. Diverse per origine, formazione e personalità e stile, queste artiste sono accomunate dal fatto di essere riuscite a imporsi con passione e intelligenza nella realtà artistica del, 900 sfuggendo agli stereotipi e ai clichés di genere.

    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    Mercoledì 8 marzo ore 16.30
    DEE DA ORIENTE
    MAO – visita guidata tematica in occasione della Giornata Internazionale della Donna

    Spaziando dall’Asia meridionale alla Regione himalayana, l’itinerario si concentra sulle opere d’arte del Museo che rappresentano forme femminili del divino. Un modo per conoscere alcune fra le svariate manifestazioni pacifiche e irate della Dea che caratterizzano induismo e buddhismo.

    Prenotazione obbligatoria, disponibilità fino ad esaurimento posti. Info 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30).

    Costi: 6 € a partecipante. Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso al museo; gratuito per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte.

    Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

     

    Mercoledì 8 marzo ore 17
    TEXTILES ARE BACK. SPECIALE DONNE
    Palazzo madama – conferenza con Virginia Bertone, responsabile direttivo, e Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama

    La storia, prevalentemente maschile, della produzione tessile ha visto le donne protagoniste nelle arti fiorite nell’ambiente domestico, in particolare il ricamo e il merletto. Attività dapprima dell’aristocrazia, queste arti toccarono ogni strato sociale, costituendo un valore forte comune. L’apprendimento del ricamo è stato per molte ragazze occasione di alfabetizzazione, strumento di affermazione e di racconto di sé. E tramite il recupero delle tecniche del merletto abbandonate, diverse nobildonne in Italia hanno dato vita alla fine del XIX secolo a progetti di solidarietà sociale, volti a offrire alle giovani la possibilità di mantenersi con il proprio lavoro.

    Ingresso libero

    Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

     

    Mercoledì 8 marzo ore 18
    MONOGATARI | MASSIMO GRIMALDI
    MAO – inaugurazione della nuova installazione nel t-space X MAO

    Il quarto appuntamento del ciclo di performance che abitano il t-space X MAO è dedicato all’artista Massimo Grimaldi (Taranto, 1974) e alla sua videoinstallazione MONOGATARI, prodotta da Snaporazverein in collaborazione con Zero…, Milano.

    L’opera consiste nella proiezione, su due schermi appaiati, del reportage fotografico realizzato in Giappone tra il 2017 e il 2018, dove l’artista ha vissuto per alcuni mesi grazie al premio On Demand by Snaporazverein. Durante il soggiorno a Tokyo, Kyoto e Osaka l’artista ha potuto approfondire la conoscenza di una cultura che, nel suo rigore formale e nelle sue strutture simboliche, sente come elettivamente affine.

    Contrariamente a quanto il titolo lascerebbe supporre, la videoinstallazione MONOGATARI (in giapponese 物語, letteralmente ‘racconto’) non vuole narrare una storia, quanto piuttosto rendere visibile quell’intimo legame che si produce con un luogo – e con le persone che lo abitano – quando è finalmente superata la presunzione di averlo già compreso e di saperlo descrivere.

    Ingresso libero. La mostra è visitabile fino al 7 maggio.

     

     

    Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

    https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

    https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

    _______________________________________________________________

    Monogatari

    Installazione di Massimo Grimaldi per t-space X MAO

    Inaugurazione aperta al pubblico
    Mercoledì 8 marzo ore 18

    9 marzo – 7 maggio 2023
    MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

    Il quarto appuntamento del ciclo di performance che abitano il t-space X MAO è dedicato all’artista Massimo Grimaldi (Taranto, 1974) e alla sua videoinstallazione MONOGATARI, prodotta da Snaporazverein in collaborazione con Zero…, Milano.
    L’opera consiste nella proiezione, su due schermi appaiati, del reportage fotografico realizzato in Giappone tra il 2017 e il 2018, dove l’artista ha vissuto per alcuni mesi grazie al premio On Demand by Snaporazverein. Durante il soggiorno a Tokyo, Kyoto e Osaka l’artista ha potuto approfondire la conoscenza di una cultura che, nel suo rigore formale e nelle sue strutture simboliche, sente come elettivamente affine.

    Contrariamente a quanto il titolo lascerebbe supporre, la videoinstallazione MONOGATARI (in giapponese 物語, letteralmente ‘racconto’) non vuole narrare una storia, quanto piuttosto rendere visibile quell’intimo legame che si produce con un luogo – e con le persone che lo abitano – quando è finalmente superata la presunzione di averlo già compreso e di saperlo descrivere.
    Non può mai davvero essere raccontato il fascino di un paesaggio che appare nuovo ed esotico: è sempre quest’ultimo a raccontare la fascinazione di chi lo guarda.

    Similmente a quanto realizzato in passato con i reportage fotografici sugli ospedali della ONG EMERGENCY, che prima ancora di descrivere la loro attività erano soprattutto degli autoritratti del modo con cui l’artista si relazionava ad essi, alle loro persone, ai loro paesaggi, anche MONOGATARI è da considerarsi come una “costruzione affettiva”.
    La videoinstallazione si arricchisce della contestuale presenza nello spazio espositivo – anomala performer – dell’artista di ikebana Nami Kodama che, sovrapponendo la propria silhouette alle immagini proiettate, ne rifrange e ne stratifica ulteriormente la percezione.

    MASSIMO GRIMALDI (Taranto, 1974) è un artista italiano che vive e lavora a Milano. La sua pratica indaga la natura di ciò che convenzionalmente chiamiamo “arte”, il modo con cui essa viene percepita, valutata e capita. La sua ricerca è una continua interrogazione sui criteri della produzione e della
    circolazione delle immagini, sul potere e i limiti della speculazione estetica, sulla possibilità di una sua ridefinizione etica. L’artista ha avuto mostre personali al Castello di Rivoli, Torino (2009); Museo di Villa Croce, Genova (2012); Team Gallery, New York (2011/2013); West, The Hague (2014); ZERO…, Milano (2006/2010/2013/2017/2019/2022). Le sue opere sono state presentate anche in numerose mostre collettive, fra cui Italics a Palazzo Grassi, Venezia, e MCA, Chicago (2008-2009), e la 50ma Biennale di Venezia (2003). Nel 2009 Grimaldi ha vinto il concorso internazionale MAXXI 2per100, utilizzando il premio per la costruzione del Centro Pediatrico di EMERGENCY a Port Sudan.

    Come di consueto, nello spazio del t-space i visitatori potranno anche servirsi una tazza di tè selezionato da Claudia Carità (The Tea Torino) che, per l’occasione ha scelto tè verde Genmaicha.
    Genmaicha o ’tè di riso integrale’ è ottenuto con il tè verde e il riso tostato. Colloquialmente è anche conosciuto come “tè del popolo”, poiché il riso serviva da riempitivo e riduceva il prezzo del tè, rendendolo storicamente più disponibile per i giapponesi più poveri.
    Scelto come bevanda durante i periodi di digiuno anche religioso, tè e riso erano combinati nella proporzione di 1:1. Oggi il genmaicha è apprezzato da tutti i segmenti della società non solo giapponese e il successo di questo tè è anche la risposta all’estro dei produttori che riescono a modulare la complessità aromatica dell’infuso finale scegliendo tra le migliori qualità di tè verde e di riso, oppure addizionando matcha per ottenere l’espressione in tazza del ricercato umami.

    Si ringrazia per il prestito dell’opera SNAPORAZVEREIN, Samaden (CH), e ZERO…, Milano

    Ingresso libero.

    I prossimi appuntamenti
    12 maggio – 26 giugno 2023: Jacopo Miliani
    30 giugno – settembre 2023: Fuzao Studio

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