Categoria: Musei

  • Rembrandt incontra Rembrandt


    Dialoghi in Galleria

    Musei Reali, Galleria Sabauda – Spazio Scoperte
    14 dicembre 2022 – 16 aprile 2023

     

    Con la nuova mostra dossier Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria Musei Reali celebrano il genio del più grande maestro olandese del Seicento, con una selezione di ventidue opere tra dipinti, disegni e acqueforti allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda dal 14 dicembre 2022 al 16 aprile 2023. 

    Centro ideale dell’esposizione è La cena in Emmaus del Musée Jacquemart-André di Parigi, in prestito ai Musei Reali grazie alla policy di scambio adottata per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni culturali italiane ed europee. L’opera è posta a confronto con il Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda, uno dei soli tre dipinti dell’artista presenti nelle collezioni nazionali. 

    Le due opere, databili al 1629, sono rappresentative della fase giovanile di Rembrandt (Leida, 1606 – Amsterdam, 1669) e costituiscono significativi esempi della maestria del pittore nell’uso del colore, nella modulazione della luce e nella trasfigurazione poetica dei soggetti tratti dalla realtà quotidiana e dalla storia sacra.

    “La mostra propone un percorso sullo straordinario patrimonio legato al maestro olandese conservato ai Musei Reali – spiega la Direttrice Enrica Pagella – e intende portare all’attenzione del pubblico le ricche raccolte di arte fiamminga e olandese, che rappresentano una peculiarità, sia per consistenza, sia per qualità, nel panorama delle collezioni pubbliche italiane”.

    Nella tavola della Galleria Sabauda, acquisita nel 1866, la figura del vecchio addormentato è immersa in un’oscurità a tratti impenetrabile: soltanto il volto e le mani dell’uomo appaiono in piena luce, rischiarate dalla flebile brace del focolare. L’artista esalta i particolari, intensificandone l’effetto in modo volutamente irreale. Nella tela francese, la prodigiosa apparizione di Cristo agli apostoli è costruita sul contrasto tra le tenebre e la luce, che è anche luce mistica, immagine della rivelazione divina. 

    Nei due dipinti a confronto, la raffigurazione realistica dell’ambiente e dei personaggi, unita all’uso espressivo e simbolico della luce, richiama le innovazioni introdotte da Caravaggio nella pittura sacra nel primo decennio del Seicento, prontamente recepite nelle scuole pittoriche di indirizzo naturalistico in diversi centri italiani ed europei. 

    “Al centro dell’attenzione è uno dei capolavori della Galleria Sabauda, in cui il giovane Rembrandt sperimenta la sua maestria nella resa dei bruni e che in mostra è possibile ammirare cogliendone anche dettagli che dapprima sfuggono alla vista”, osserva Annamaria Bavaresponsabile delle collezioni d’arte e di archeologia dei Musei Reali.

    L’allestimento è inoltre arricchito da un supporto multimediale, realizzato in collaborazione con VisivaLab, che permette di esplorare il dipinto torinese attraverso un’immagine ad altissima risoluzione per conoscerne la storia, tante curiosità e scoprire chi si potrebbe celare dietro il volto del vecchio addormentato.

    A corollario delle due opere principali sono esposti alcuni disegni della Biblioteca Reale assegnati a Rembrandt, tra cui uno schizzo di busto antico unanimemente riconosciuto come opera interamente autografa, ma anche prove grafiche della sua bottega e disegni del suo studio, che danno conto dell’inesauribile capacità inventiva dell’artista. 

    Nella carriera di Rembrandt l’incisione occupa un posto di assoluto rilievo, in particolare attraverso la tecnica dell’acquaforte: la sua produzione, eccezionale per ampiezza e varietà, documenta una conoscenza approfondita delle tecniche e una incessante ricerca di nuove soluzioni espressive. Ne è testimonianza il nucleo di stampe appartenenti alle raccolte della Biblioteca Reale e della Galleria Sabauda con ritratti, paesaggi e tematiche religiose. 

    La fama di Rembrandt, la conoscenza del suo stile e la diffusione delle sue invenzioni sono favorite dalla circolazione di autoritratti autografi, dipinti, disegnati o incisi, a cui molto presto si aggiunge un numero difficilmente quantificabile di copie di sue celebri opere pittoriche e varie forme di emulazione da parte di allievi e coetanei, dediti a interpretare in maniera fedele la mano del maestro. 

    Alcune di queste opere, tra le quali il presunto autoritratto della Collezione Gualino – acquistato come autografo all’inizio degli anni Venti del Novecento e per molto tempo ritenuto un omaggio a Rembrandt da parte del pittore napoletano Luca Giordano – concludono il percorso, illustrando la diffusione del linguaggio dell’artista di Leida nella cultura figurativa nordica e l’importanza delle sue composizioni nella pittura di genere e nella ritrattistica.

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    Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria
    Musei Reali, Galleria Sabauda – Spazio Scoperte
    14 dicembre 2022 – 16 aprile 2023

    Orari:

    • 9-19 dal martedì alla domenica
    • Orario biglietteria: 9-18

    Biglietti:

    • Intero 15,00 €
    • Ridotto: 2,00 €
    • Ragazzi di età dai 18 ai 25 anni
    • Gratuito: Minori di 18 anni

    Persone con disabilità e un loro accompagnatore; Insegnanti con scolaresche; Guide turistiche con gruppi; Personale del Ministero; Possessori di Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, tessera ICOM; Giornalisti regolarmente iscritti all’Ordine dei Giornalisti

    Prenotazioni:

    I gruppi in visita e le scolaresche potranno essere di massimo 25 unità oltre la guida e gli accompagnatori.

    Tutte le informazioni sul sito museireali.beniculturali.it

  • NOI, VOI, TUTTI

    Auguri di Buone Feste!

    I Musei Reali vi aspettano per trascorrere insieme le prossime festività con una rinnovata offerta culturale: il riallestimento delle opere del Settecento e della Collezione Gualino al secondo piano della Galleria Sabauda, l’esposizione Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria nello Spazio Scoperte e la mostra Focus on Future. 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 nelle Sale Chiablese.

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    Chiamata alle Arti – Winter edition
    Biblioteca Reale
    22 dicembre ore 17

    Il format Chiamata alle Arti, che durante l’estate ha proposto dialoghi nei Giardini Reali con esponenti dell’arte, della cultura, della scienza e dello spettacolo, per l’edizione invernale si sposta nel Salone aulico della Biblioteca Reale.
    Per il ciclo Letture in Biblioteca. La letteratura nella volta e nelle collezioni della Biblioteca Reale, giovedì 22 dicembre alle ore 17 Elisa Panero dialoga con Chiara Lombardi su Eros, gelosia e inganni della vista tra arte e letteratura, da Tasso a Shakespeare.

    Ingresso gratuito. Informazioni e iscrizioni: mr-to.edu@cultura.gov.it

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    MRTOpen

    Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030
    Sale Chiablese
    fino al 19 febbraio 2023

    Ideata da Enrica Pagella, curata da Bruna Biamino e prodotta dai Musei Reali, la mostra Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 illustra i valori dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in un inedito viaggio fotografico dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta.
    200 scatti di Alessandro Albert, Dario Bosio, Fabio Bucciarelli, Francesca Cirilli, Alessandro De Bellis, Pino Dell’Aquila, Nicole Depaoli, Luca Farinet, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Matteo Montenero, Vittorio Mortarotti, Enzo Obiso, Paolo Verzone.

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    Il programma della attività collaterali

    Le sfide dello sviluppo sostenibile
    Incontro con Manuela Manera
    Palazzo Reale, Salone delle Guardie Svizzere
    20 dicembre ore 17.30

    Martedì 20 dicembre alle ore 17.30, Manuela Manera, linguista e autrice del volume La lingua che cambia, interviene nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale per proporre una riflessione sull’importanza delle scelte linguistiche tese a rafforzare una cultura del rispetto e della parità tra le persone.

    È anche l’occasione per i Musei Reali di presentare il volume Linee Guida per una comunicazione rispettosa delle differenze di genere al museo, a cura di Manuela Manera e Filippo Masino, Editris 2022.

    Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

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    SAVE THE DATE
    Lecture con i fotografi Alessandro Albert e Paolo Verzone
    Sale Chiablese
    17 gennaio 2023 ore 17

  • Weekend dell’Immacolata,
    oltre 14mila ingressi ai Musei Reali

     

    Torinesi e turisti hanno premiato l’offerta culturale dei Musei Reali di Torino anche durante il lungo ponte dell’Immacolata. Il complesso museale, che propone un affascinante e ricco itinerario tra storia, arte, natura e architettura, tra giovedì 8 e domenica 11 dicembre ha accolto 14.140 visitatori che hanno avuto l’occasione di ammirare anche il nuovo allestimento della Galleria Sabauda e della Collezione Gualino. Sono state 1.025 le presenze alla mostra Focus on Future. 14 Fotografi per l’Agenda ONU 2030, aperta nelle Sale Chiablese fino al 19 febbraio 2023, che illustra i valori dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite in un inedito viaggio fotografico dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta, attraverso i progetti di artisti e fotoreporter.

     

  • EDOARDO SANGUINETI
    IL VOLTO DEL POETA
    a cura di Clara Allasia e Federico Sanguineti
    In collaborazione con Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Umanistici, Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti
    7 dicembre 2022 – 19 febbraio 2023
    Wunderkammer GAM
    Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

     

     

    La GAM di Torino dedica a Edoardo Sanguineti – poeta, regista, romanziere, sceneggiatore, traduttore, critico, drammaturgo, attore, autore teatrale, scrittore per musica, docente universitario, politico, raffinato intellettuale e tra i maggiori protagonisti e interpreti della contemporaneità– una mostra negli spazi della Wunderkammer che raccoglie diverse opere, tra cui alcuni ritratti, che gli amici artisti avevano dedicato al grande poeta. La celebrazione della sua figura si colloca all’interno di Sangui Network: ritratto del secolo breve, Progetto di Rilevante Interesse Nazionale promosso dal Centro Interuniversitario Edoardo Sanguineti del Dipartimento di Studi Umanistici presso l’Università degli Studi di Torino.

    Il percorso in mostra si propone di ricostruire, attraverso una selezione di opere della ricca collezione privata di Casa Sanguineti, i duraturi legami d’amicizia e le collaborazioni del poeta e intellettuale con alcuni tra i più celebri artisti a lui contemporanei. Il rapporto si rivela pienamente solo guardando anche alle molte pagine che Sanguineti ha dedicato al mondo dell’arte: tra le immagini e la parola letteraria esiste per l’autore una relazione profonda, che svela, appunto, il Volto del poeta. Per Sanguineti «la storicità della lingua, per  la sua concettualità stessa, comporta consapevolezza. […] Oggi, se può esistere una pittura selvaggia e forse anche una musica selvaggia, una scrittura selvaggia non si può dare». Se talvolta è l’arte a trarre ispirazione dai suoi versi e dalle sue prose, in altri casi è lo scrittore a dedicare poesie e pagine critiche agli amici artisti. E ancora, se la firma del poeta spesso appare in calce alle presentazioni dei cataloghi di mostre ed esposizioni, in altri casi sono gli artisti a illustrare le sue raccolte poetiche, a conferma di un fitto dialogo intermediale e di un incessante sperimentalismo che rappresentano le caratteristiche fondanti della ricerca sanguinetiana.
    Questo percorso offre una riflessione sull’estrema duttilità della parola che può entrare in contatto con media diversi ma resta l’elemento fondamentale per convocare la storia, la cultura e soprattutto l’arte nella realtà che ci circonda.
    In mostra più di 40 opere eseguite, tra gli altri, da Emilio Vedova, Enrico Baj, Pietro Cascella, Ugo Nespolo, Carol Rama, ciascuna affiancata da un testo di Sanguineti che evoca lo stretto rapporto di amicizia e il sentimento fraterno con gli artisti. Si tratta di frammenti di saggi, poesie, sonetti ma anche curiosi e divertenti giochi di parole costruiti sui nomi degli artisti.
    Per Carol Rama ad esempio scrive: «Mi piace supporre […] che Carol rappresenti egregiamente il caso dell’artista che prova un brivido di spaventato sbalordimento dinanzi al primo materializzarsi del proprio immaginario più profondo, e a lungo studia, in faticoso esorcismo, di raffreddarlo, di aggirarlo, di proiettarlo neutralizzato in una catena di soluzioni equivalenti, ma rese controllabili e sopportabili».

     

     

    Biografia
    Edoardo Sanguineti nasce a Genova nel 1930. Nel 1934 si trasferisce con i genitori a Torino. L’incontro con Albino Galvano, suo docente al Liceo d’Azeglio, ravviva i suoi interessi per le arti figurative e lo spinge a frequentare, dagli anni 50, i più importanti rappresentanti dell’avanguardia (Enrico Baj, Carol Rama e Mario Persico, tra gli altri), dei cui lavori diviene critico e divulgatore, oltre che appassionato collezionista. Nel 1954 sposa Luciana Garabello, da cui avrà i figli Federico, Alessandro, Michele e Giulia. Nel 1956 esordisce come poeta con Laborintus e discute con Giovanni Getto la tesi di laurea in Lettere Interpretazione di Malebolge, pubblicata nel 1961, dopo un’importante revisione. Nei primi anni 60 diventa assistente volontario di Getto, inaugura la collaborazione con Luciano Berio e viene incluso da Alfredo Giuliani nell’antologia I Novissimi. Nel 1963 partecipa all’istituzione del Gruppo 63 e consegue la libera docenza all’Università di Torino, da cui è costretto ad allontanarsi per trasferirsi sulla cattedra di Salerno, dove resterà per quattro anni prima di tornare a Genova. Tra gli anni 60 e 80 avvia un’intensa attività giornalistica, dedicandosi parallelamente alla politica come consigliere comunale a Genova per il PCI e Deputato alla Camera nelle liste degli indipendenti. Sanguineti non si stanca mai di sperimentare modi espressivi e pratiche comunicative: negli anni successivi viaggia per l’Europa e per il mondo, proseguendo la carriera letteraria con una costante apertura nei confronti delle arti e dei media. Muore nel 2010 a Genova.

    In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo edito da Silvana Editoriale che raccoglierà saggi critici dei curatori, con una prefazione del Direttore della GAM.

     

    GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Via Magenta, 31 – 10128 Torino

    Orari di apertura:

    • dal martedì alla domenica: 10:00 – 18:00.
    • Chiuso il lunedì.  La biglietteria chiude alle 17:00

     

     

  • Nuovo allestimento della Galleria Sabauda
    La Collezione Gualino e le opere del Settecento

    I Musei Reali presentano al pubblico il nuovo allestimento al secondo piano della Galleria Sabauda, teso a valorizzare la Collezione Gualino e la raccolta di opere del Settecento. Il riordino intende rafforzare l’identità della Pinacoteca nel contesto del sistema museale e si pone in stretta continuità con i percorsi di visita inaugurati negli ultimi anni all’interno della Manica Nuova di Palazzo Reale.

    La nuova sistemazione della Collezione Gualino è stata realizzata con il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e il progetto museografico dello Studio Loredana Iacopino Architettura. Il percorso, ordinato per epoche storiche, è fedele alle scelte e al gusto di Riccardo Gualino, anche in relazione al contesto storico della sua epoca.

    Imprenditore, collezionista e mecenate, Riccardo Gualino (Biella 1879 – Firenze 1964) fu uno dei grandi protagonisti della storia italiana del Novecento. Grazie al suo spirito cosmopolita e alla sua rete di conoscenze, si affermò ben presto come una delle personalità più influenti nel campo delle arti e dell’industria. Da sempre al centro delle sue principali passioni, l’arte assume per lui un ruolo identitario. Raccolta a partire dal primo decennio del Novecento con il supporto della moglie Cesarina Gurgo Salice, è considerata una delle più significative e importanti collezioni italiane del secolo, alimentata da una straordinaria disponibilità di risorse, ottenute nei settori del commercio, della produzione industriale e della finanza, in Italia e all’estero. Comprende sculture antiche e modernedipintioreficerie e mobilibronzetti e avori datati dall’antichità all’Ottocento e provenienti dall’area europea e orientale. La collezione nasce come raccolta antiquariale con funzione d’arredo, per poi assumere un nuovo e più ampio orientamento, impresso dal sodalizio con lo storico dell’arte Lionello Venturi, coinvolto come consulente nel 1918. Nel corso degli anni Venti, la collezione si apre alla sfera del mecenatismo verso artisti attivi a Torino, in particolare Felice Casorati e il gruppo dei Sei pittori.

    Questo riordino è stato condotto nel segno della più ampia accessibilità dei contenuti e delle grandi storie racchiuse nel patrimonio della Galleria Sabauda – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali -. Per Gualino, la vita e le passioni di un fine collezionista si intrecciano ad una storia della produzione artistica che va dall’antico Egitto all’Ottocento, abbracciando pittura, scultura e arti decorative. Un percorso che meritava di essere sorretto da un allestimento nuovo e adeguato, sia in termini di articolazione di spazi e di luci, sia per i supporti esplicativi. È un risultato importante che i Musei Reali non avrebbero potuto raggiungere senza il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, cui si è aggiunto quello di Gabriella e Giuseppe Ferrero, che con generosità hanno voluto accompagnare questo importante intervento”.

    “La collaborazione tra la Consulta e i Musei Reali inizia nel 1998 – afferma il Presidente Giorgio Marsiaj – e negli anni abbiamo accolto con entusiasmo le richieste di intervenire sulle diverse realtà che compongono uno dei venti maggiori musei del nostro paese, che si colloca tra le primarie istituzioni museali europee”.

    Il progetto di riallestimento
    La Collezione Gualino

    Con lo spostamento della Galleria Sabauda dal Palazzo dell’Accademia delle Scienze alla Manica Nuova di Palazzo Reale nel 2014, la Collezione Gualino aveva trovato una sistemazione parziale in un ambiente unico al terzo piano della Pinacoteca ed era presentata secondo un criterio prettamente cronologico, che non teneva conto della complessità della sua formazione.

    “A seguito dei recenti studi ad ampio raggio condotti sulla figura del finanziere piemontese in occasione della mostra I mondi di Riccardo Gualino collezionista e imprenditore, allestita nelle Sale Chiablese nel 2019 – spiega Annamaria Bava, responsabile delle Collezioni d’Arte e di Archeologia dei Musei Reali  risultava ormai imprescindibile restituire anche una giusta dimensione alla straordinaria raccolta di un personaggio che, in primis nel mondo dell’arte e dell’industria, ma anche in tanti altri campi, ha segnato la storia della città di Torino all’inizio del Novecento. Il nuovo allestimento permette inoltre di valorizzare la formazione e la ricchezza della raccolta che, dal 1930, è entrata a far parte del patrimonio dello Stato Italiano”.

    Il percorso, suddiviso lungo sette sale al secondo piano della Galleria Sabauda, propone ambienti immersivi, dalle cromie di segno contemporaneo. Nella prima sala, accoglie i visitatori un filmato prodotto dalla Banca d’Italia, che ancora oggi ospita a Roma una parte della raccolta. Ciascuna sezione del percorso testimonia le predilezioni estetiche del proprietario: uno sguardo a Oriente; il gusto dei Primitivi; dipinti, ori e avori; la casa museo; il Rinascimento e oltre; il gusto per l’antico; la galleria dei ritratti.

    La visita è un’occasione unica per ammirare oltre 120 opere tra le quali spiccano capolavori della pittura toscana, come la Madonna in trono di Duccio di Buoninsegna e la Venere di Sandro Botticelli, e dipinti veneti come Venere e Marte di Paolo Veronese e Leda e il cigno della scuola di Tiziano. Si aggiungono oreficerie antiche e raffinati reperti archeologici, come il gruppo scultoreo egizio della IV dinastia e il raro Piatto cartaginese con Nereide del VI secolo d.C., che testimoniano la passione antiquaria di Riccardo Gualino.

    Le collezioni del Settecento

    Contestualmente al nuovo allestimento della Collezione Gualino, si presenta il riordino del settore di pittura del Settecento, una nuova idea degli spazi con l’aggiunta di opere finora conservate nei depositi, secondo un’organizzazione cronologica per ambiti culturali e geografici che illustra le scelte collezionistiche della Corte Sabauda a partire dal primo Settecento, segnato dall’arrivo di Filippo Juvarra a Torino.

    L’allestimento si articola lungo sette ambienti che mettono in luce le differenti tendenze figurative che hanno caratterizzato l’arte europea del XVIII secolo: la pittura di soggetto religioso e gli acquisti veneti per le residenze sabaude con la regia di Filippo Juvarra, il vedutismo del Grand Tour, i ritratti, il classicismo internazionale, l’interesse per l’antico, la scenografia teatrale, le favole allegoriche e mitologiche per la decorazione di Palazzo Reale e i dipinti di alcune delle più note pittrici tra Settecento e Ottocento. Sono presenti nomi rilevanti del panorama artistico italiano e internazionale quali Francesco Solimena, Sebastiano Ricci, Gaspar van Wittel, Charles-André van Loo, Pierre Subleyras, Giacomo Ceruti, Pompeo Batoni, Anton Raphael Mengs e Bernardo Bellotto,del quale si apprezzalaVeduta di Torino dal lato del giardino reale. Il pendant con la Veduta dell’antico ponte sul Po a Torino è attualmente in prestito temporaneo al Castello Reale di Varsavia per la mostra Bernardo Bellotto. On the 300th Anniversary of the Painter’s birthday.

     

    Riccardo Gualino e la sua collezione

     

    Imprenditore, collezionista e mecenate, Riccardo Gualino (Biella 1879 – Firenze 1964) è stato un protagonista della storia italiana del Novecento. La sua azione, contraddistinta da un forte legame tra i progetti realizzati nella sfera economica e l’impegno profuso nel campo dell’arte e della cultura, rappresenta un modello singolare rispetto alle tradizioni dell’imprenditoria italiana. Cosmopolita e grande viaggiatore, negli anni venti e trenta Gualino ha percorso l’Europa, le Russie e gli Stati Uniti, intrecciando la vita degli affari con quella del collezionismo. Mossa da un forte impulso verso la modernità e il futuro, l’esistenza di Gualino trascorre tra fabbriche ultramoderne e dimore d’eccezione, sedi della sua favolosa collezione, frequentate da studiosi, musicisti, artisti, danzatori, intellettuali, politici e industriali. 

    La collezione di Riccardo Gualino è stata ed è considerata una delle più significative e importanti raccolte italiane del Novecento. Avviata negli anni dieci, fu alimentata da una straordinaria disponibilità di risorse, realizzate dall’imprenditore biellese nei settori del commercio, della produzione industriale e della finanza, in Italia e all’estero. Comprende sculture e dipinti, reperti archeologici, arredi, vetri e ceramiche, oreficerie, arazzi e tessuti, datati dall’antichità ai primi decenni del XX secolo, provenienti dall’area europea, orientale e mediorientale. 

    Condivisa con la moglie Cesarina Gurgo Salice (Casale Monferrato o Torino 1890 – Roma 1992), la collezione nasce come raccolta antiquariale con funzione d’arredo, per poi assumere un nuovo e più ampio orientamento, impresso dal sodalizio con lo storico dell’arte Lionello Venturi, coinvolto come consulente nel 1918. Nel corso degli anni venti, la collezione dei Gualino entra nella sfera del mecenatismo, con il sostegno offerto agli artisti attivi a Torino, in particolare a Felice Casorati e al gruppo dei Sei pittori. Nel 1925 Gualino inaugura il Teatro di Torino, uno spazio aperto al pubblico, di produzione e di ricerca nel campo della musica, del teatro, della danza e del cinema, modellato sull’esempio dei teatri “d’eccezione” di Parigi, Vienna, Londra e Berlino. Nel 1928 un nucleo consistente della collezione viene esposta nelle sale della Pinacoteca Sabauda di Torino. 

    L’attività dell’imprenditore si interrompe alla fine del 1930 con il crack determinato da una serie di fattori tra cui la Grande crisi del 1929, le perdite della Snia Viscosa, la principale azienda del suo Gruppo, la bancarotta di un socio francese e l’ostilità di Mussolini. Per ordine del duce, il 19 gennaio 1931 Riccardo Gualino viene arrestato e condannato al confino di polizia che sconterà a Lipari e poi a Cava dei Tirreni. Le sue proprietà, compresa la collezione (in parte già assegnata nel 1930 alla Galleria Sabauda) e i beni mobili e immobili sono posti in liquidazione e consegnati alla Banca d’Italia. Il confino segna una netta cesura tra due epoche, un decisivo cambio di passo e di approccio esistenziale. Dopo un soggiorno a Parigi, i Gualino ritornano in Italia: acquistano una villa a Firenze e una serie di abitazioni a Roma. Le opere d’arte tornano alle pareti delle nuove case. Alla passione per il teatro subentra quella per il cinema che si concretizza con l’attività della Lux Film, la casa di produzione di pellicole come Riso amaro, del 1949, diretto da Giuseppe De Santis. Riccardo Gualino muore nella sua casa di Arcetri, sulle colline fiorentine, il 7 giugno 1964 all’età di ottantacinque anni.

     

    LA CONSULTA PER I MUSEI REALI

    IL NUOVO ALLESTIMENTO DELLA COLLEZIONE GUALINO 

    DELLA GALLERIA SABAUDA

    29 novembre 2022

     

    Le aziende sono realtà radicate nei territori in cui operano, fanno parte ed agiscono nella locale comunità: va considerata la portata sociale ed ambientale e la sostenibilità dell’agire imprenditoriale.
    Con questo spirito da 35 anni opera la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino. Oggi sono 38 le aziende socie, otto delle quali entrate a farne parte negli ultimi due anni, a riprova della forza e dell’attualità di un’iniziativa privata che ha le sue radici nella Responsabilità Sociale che anima e sostiene il Mecenatismo Etico delle Imprese e degli Enti Soci.
    La collaborazione tra la Consulta e i Musei Reali di Torino comincia nel 1998, con la realizzazione della Sala Leonardo presso la Biblioteca Reale. 
    Negli anni la Consulta è intervenuta – con modalità varie e sempre mirate al contesto – su tutte le diverse realtà che compongono uno dei venti maggiori musei del nostro paese e che si colloca tra le primarie istituzioni museali europee.
    Il sostegno progettuale ed economico della Consulta ha riguardato interventi a Palazzo Reale, presso la Biblioteca, nelle Sale di Palazzo Chiablese, all’Armeria, nella Cappella della Sindone, per il Museo di Antichità e nei Giardini Reali. 

     

    Nel 2008 – 2009 la Consulta ha realizzato il restauro di alcuni dipinti fiamminghi delle collezioni ducali della Galleria Sabauda. In particolare il restauro delle tavole di Rogier van der Weyden e dell’opera di Bernard Van Orley. Il Louvre e il Musées Royaux des Beaux Arts di Bruxelles hanno concesso in prestito le tavole mancanti, esposte nella mostra promossa dalla Consulta.

    Nel 2017 Consulta ha promosso la realizzazione del logo dei Musei Reali per contribuire a dare forza e visibilità al nuovo museo autonomo, inaugurato nel 2014. Il nuovo logo è stato ideato dal Socio Studio Testa.

    Oggi viene presentato il nuovo allestimento della Collezione Gualino, un insieme straordinario, frutto dell’amore per le arti decorative, per la pittura e la scultura di un grande imprenditore torinese, visionario e coraggioso. 
    L’intervento è parte dell’ampio progetto di riordino della collezione di pittura nella Manica Nuova di Palazzo Reale, avviato nel 2017. I nuovi spazi valorizzano le opere esposte e ne favoriscono la miglior fruizione.
  • NATALE E’ REALE RIVIVE ALLA PALAZZINA DI CACCIA DI STPINIGI DAL 3 – 18 DICEMBRE 2022 

    Il nuovo Villaggio di Babbo Natale con mille ed entusiasmanti iniziative per tutta la famiglia

    La manifestazione più amata dalle famiglie, gruppi e scuole vi aspetta nelle scuderie reali riscaldate della magica Palazzina di Caccia di Stupinigi per rallegrarvi nel nuovo Villaggio di Elfi dove vi farete trasportare dalla magica atmosfera di festa e curiosare nello studio di Santa Claus, con cui potrete scattare una foto ricordo, e a cui consegnerete la vostra  letterina di natale, divertendovi con gli elfi animatori, giochi, circensi, conoscere l’amico orso, le fedelissime Renne, ma soprattutto sprigionare la vostra creatività. Come? Con fantasmagorici laboratori di tecnologia e inventiva digitale di Merende Digitali, la caccia virtuale Rudolph Quest ai regali esplorando la Palazzina di Stupinigi, progettata by CULTURIT. Gironzolando nelle storiche scuderie reali, visitabili in occasione della manifestazione, potrete sbirciare e acquistare regali originali tra le bancarelle del mercatino di natale delle eccellenze artigiane, enogastronomiche e solidali. Fatevi tentare dalle prelibatezze del Xmas street food, sito all’interno e aperto per tutta la giornata, con varie proposte genuine e a km0. Nel percorso incantato, meravigliatevi visitando gli ambienti del fantastico museo della Palazzina di Caccia, e la Mostra di Presepi Napoletani della collezione Imbrenda, che l’Associazione di promozione sociale “tutti sotto la stella” propone, come splendido esempio delle diverse correnti artistiche del presepio napoletano. Curioso e laborioso per la gioia degli appassionati anche il presepe meccanico di Giovanni Viviani.
    Per la felicità dei bambini sarà possibile avere un approccio ludico con simpatici asinelli e cavallini miniatura, con un laboratorio gestito da #Asintrekking asd. Tre invece saranno le mostre presenti a Natale è Reale con opere artistiche uniche nel loro genere e dal grande significato. Mostra “Il mondo a colori di Tommaso”, una bellissima e concreta testimonianza di come l’arte di un bambino di 12 anni può aiutare a comprendere la neurodiversità. I personaggi Disney di Giorgio Albera rappresentati in una fantasmagorica veste.
    17-18 DICEMBRE mostra FIAT LUX “Sia luce. Mostra del ventennale del centro italiano Lions Raccolta Occhiali Usati” Autrice Anna Maria Giordano. Ma le sorprese a Natale non possono mancare, per cui special guest sarà l’attore Totò Cascio che presenterà il suo nuovo libro. NATALE E’ REALE SOLIDARIETA’ e nelle giornate 8 dicembre l’associazione Forma, il 17 dicembre Associazione Bambini Cardiopatici del Regina Margherita legati all’evento Natale in Cospleyer organizzato da Accademia72 e , l’ 8 – 10 – 11 l’Associazione Nazionale BIP BIP Onlus per la prevenzione traumi cranici e spinali, all’incidentalità stradale, lavorativa e domestica, saranno presenti con simpatici gadget e magliette super sfiziose, doni culinari per fare un doppio regalo con il cuore pensando di aver contribuito a donare anche un sorriso in più a chi sta soffrendo.
    Super attesa la NOTTE BIANCA IL 10 DICEMBRE lo svolgimento di tutte le attività, visita museale e mille altre iniziative spettacolari fino alle ore 23, ma tanti ancora sono gli eventi speciali del ricco cartellone in programma.

     

    PROGRAMMA EVENTI SPECIALI

     

    • INAUGURAZIONE 3 DICEMBRE ORE 11.00 Conferenza stampa e apertura dei cancelli della Palazzina a Natale è Reale con presenza del Sindaco della Città di Nichelino e autorità istituzionali, la Regina Margherita del Conte Occelli di Nichelino, Babbo Natale;
    • 3 – 10 DICEMBRE Gioia Kaleidoscopica Le più belle canzoni sul Natale e un repertorio originalissimo saranno interpretati dalla bellissima voce di Elisabetta Mattia;
    • 3 – 17 DICEMBRE GIOCHI DA TAVOLO IN FAMIGLIA con Associazione Arcana;
    • 4 DICEMBRE presentazione del libro Magiche Storie Lina Colacillo by Mediares;
    • 4 DICEMBRE GRUPPO STORICO OCCELLI Arriva la corte della Regina Margherita con balli e canti in
      esterno;
    • 8 DICEMBRE Musiche natalizie del Corpo Musicale Giacomo Puccini Nichelino;
    • 8/11/17/18 DICEMBRE giochi e beneficienza con Vite in Gioco;
    • 10 DICEMBRE NOTTE BIANCA APERTURA SPECIALE DI TUTTE LE ATTIVITA’ DELLA MANIFESTAZIONE FINO ALLE ORE 23. Animazione di Circo con il fuoco e giochi di luce. Il Babbo Natale sarà presente fino alle ore 22.00. Ultimo ingresso Museo ore 21.45;
    • 11 DICEMBRE Rappresentazione degli antichi mestieri e giochi della tradizione popolare del Gruppo BORGO TALLE;
    • 17 DICEMBRE NATALE IN COSPLAYER Incontro con i cosplayer piu riconosciuti in Italia. Un bel selfi con i personaggi della fantasia, games e omaggi per i bambini by Accademia 72;
    • 17-18 DICEMBRE mostra FIAT LUX “sia luce. Mostra del ventennale del centro italiano Lions Raccolta Occhiali Usati” Autrice Anna Maria Giordano Ha prodotto opere di diverso stile con tavole di cera, ceramica usando tecniche varie e differenti la cui corporeità e fisicità sono i suoi tratti distintivi , per esprimere gli stati interiori della propria anima;
    • 18 DICEMBRE I CANTI NATALIZI DEL PICCOLO CORO SISTER QUEEN nel cortile esterno della Palazzina di
      Caccia;

    Vivi la tua favola nella incantevole Palazzina di Caccia. Natale è Reale ti aspetta!
    Segui tutti gli aggiornamenti su www.natalereale.it Link video https://youtu.be/N87L3xpclqc

    NATALE E’ REALE dal 3 AL 18 DICEMBRE 2022

    TUTTI I GIORNI FESTIVI Dalle ore 10 alle 20 – 10 DICEMBRE NOTTE BIANCA fino alle 23

  • I prossimi eventi al Museo Egizio

     

    Esplorare il mondo della magia: amuleti e faïence

    Visitabile fino a domenica 8 gennaio 2023, la nuova mostra del ciclo “Nel Laboratorio dello Studioso” propone un’introduzione al mondo magico dell’antico Egitto e approfondisce il tema degli amuleti e delle loro caratteristiche di produzione.

    Questi oggetti dal carattere magico erano utilizzati per contrastare insidie e paure della vita di tutti i giorni e, soprattutto, per assicurarsi un cammino sereno nell’aldilà. Finalizzati alla protezione di chi li indossava, erano pertanto utilizzati sia in vita che dopo la morte e raffiguravano ogni cosa esistente: dagli animali agli elementi del cosmo, dalle divinità agli emblemi regali.

    Martina Terzoli, curatrice della mostra, vi accompagnerà alla scoperta degli amuleti in due visite speciali mercoledì 23 novembre e martedì 13 dicembre ore 16.30.

     

    Il Museo Egizio conserva un corpus di circa 2000 amuleti, realizzati in materiali diversi: in gran parte faïence, ma anche avorio, legno, osso, bronzo, argilla, cera, blu egizio e pietre dure. I reperti giungono nella collezione del museo in tempi diversi, principalmente attraverso acquisti e donazioni, mentre solo una piccola parte proviene da scavo. Lo studio di questi oggetti è reso pertanto difficoltoso dalla carenza di informazioni, derivata principalmente dal fenomeno della vendita nel mercato antiquario.

    Per questo motivo, il Museo Egizio ha dato avvio a un ampio progetto di ricerca, che muove le basi da una prima e approfondita analisi di carattere egittologico. Lo studio dei reperti è poi integrato da una serie di indagini scientifiche condotte sugli amuleti in faïence, in collaborazione con ISPC-CNR di Catania, MIT di Boston e Università di Torino. L’interpretazione combinata dei dati emersi permetterà di ottenere nuovi dati utili alla ricostruzione dei processi di produzione, mostrando come la cooperazione tra egittologia e archeometria sia ormai fondamentale nel panorama della ricerca scientifica.

    Evento presso la sala conferenze del Museo Egizio. Lingua italiana.

    Ingresso libero fino ad esaurimento posti. La conferenza sarà trasmessa anche in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Museo.

     

    Nel giugno 2022, il progetto speciale “Cortile Aperto: Flora dell’antico Egitto” è stato inaugurato con successo al Museo Egizio.

    Primo passo verso la trasformazione del museo in vista del suo bicentenario nel 2024, il progetto ha trasformato lo spazio di transizione del cortile in un’oasi verde che può essere apprezzata sia dai visitatori del museo che dai cittadini. Fin dall’inizio, il progetto del giardino ha dovuto affrontare una serie di sfide che hanno portato all’attuale forma di esposizione.

    La presentazione di Johannes Auenmüller fornirà una visione dettagliata dello sviluppo e della realizzazione del progetto, tenendo conto di considerazioni egittologiche, archeobotaniche, orticole e architettoniche. 

    Evento in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano per il pubblico in sala conferenze.

    Ingresso libero fino ad esaurimento posti. La conferenza sarà trasmessa anche in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Museo.

     

     

  • Attivisti del clima scelgono l’opera da 10 milioni di Andy Warhol: otto chili di farina per il blitz di Ultima Generazione

     

    Ancora un’azione degli eco-attivisti per lanciare l’allarme sul “collasso climatico”: in due si incollano ai finestrini della macchina firmata dall’artista. Indentificati dalla Digos e portati in questura. Il ministro Sangiuliano: “Oltraggio insopportabile”

    Otto chili di farina gettati sulla macchina di Andy Warhol: è l’ultimo blitz degli ambientalisti di Ultima Generazione, a Milano per lanciare l’allarme “sul collasso climatico”.

    Questa mattina, verso le 11, gli attivisti, all’interno della mostra “Andy Warhol: La Pubblicità Della Forma” alla Fabbrica del Vapore di Milano, hanno versato il contenuto di alcuni sacchi di farina sull’opera di Warhol: una Bmw decorata dall’artista, uno dei pezzi principali dell’esposizione. Subito dopo, due di loro si sono incollate ai finestrini della macchina, mentre il resto del gruppo ha fatto esplodere per terra palloncini di vernice e si è incollato al pavimento.

    Questo non è la prima protesta artistica: lo scorso luglio, gli eco-attivisti di Ultima Generazione si sono incollati a una scultura di Boccioni esposta al Museo del Novecento, “Forme uniche di continuità nello spazio”, “perché non possiamo più permetterci di correre verso il progresso economico” che “ci sta portando verso l’estinzione di massa”.

    Gli attivisti sono entrati regolarmente alla mostra. “Hanno pagato il biglietto e avevano i sacchettini di farina in tasca – ha spiegato il producer dell’esposizione Stefano Lacagnina  – Hanno cosparso la macchina di farina completamente. E’ un pezzo importante, che per la prima volta veniva esposto in mostra e ha un grande valore, circa 10 milioni. Ora dobbiamo capire cosa fare”. “Al momento – ha aggiunto – siamo chiusi”. Agenti della questura hanno identificato i responsabili e li hanno portati in questura, a quel punto la mostra ha riaperto. “Stiamo ripulendo – ha spiegato il producer della mostra Salvatore Lacagnina – e per ora non tocchiamo la macchina. Stiamo aspettando i tecnici della Bmw che arrivano dalla Germania”.

     

    L’opera di Warhol vandalizzata dagli Attivisti per il clima, Sangiuliano: “Ennesimo sfregio alla cultura”

    “Non è più sopportabile l’oltraggio perpetrato ai danni del patrimonio culturale nel nome di un presunto ideale ambientalista. A Milano si è assistito all’ennesimo sfregio che segue di pochi giorni l’imbrattamento del ‘Seminatore’ di Van Gogh alla mostra in corso a Roma a Palazzo Bonaparte, dove mi sono immediatamente recato per constatare i danni subiti e condannare l’episodio. Gli artisti con il loro ingegno hanno prodotto arte sublime, in grado di elevare le coscienze. Chi li svilisce in questo modo è evidentemente privo di spirito e di intelletto e non comprende che i musei sono i custodi della nostra identità e della nostra stessa anima”. Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

     

  • TADLEEH
    “The Flock We Belong”

    Performance nell’ambito della mostra Buddha 10

    Martedì 22 novembre 2022 ore 18.30
    MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

    Per il terzo appuntamento del public program nell’ambito della mostra Buddha 10 il MAO ospita “The Flock We Belong”, performance esclusiva dell’artista Tadleeh per il MAO sul senso di appartenenza: un pattern di batteria tribali, elettronica contorta e vocalizzazioni melodiche intime e viscerali.           
    Tadleeh è un progetto di Hazina Francia, nata in India e di base in Italia, i cui lavori spaziano tra tribalismo e vocalizzazion e di ritmi e melodie che si susseguono in via verticale e orizzontale, creando una ragnatela sonora composta ed organica e sollecitando quelle che sono le sue origini e quello che è ora. Dopo aver pubblicato il suo EP di esordio “Ego Will Collapse” nel 2019 per l’etichetta berlinese Yegorka, sta lavoran do ad un album che uscirà nel 2023. Al MAO presenterà una performance di voce ed elettronica composta in esclusiva per l’occasione raffigurando musicalmente ciò che per lei è simbolo di stormo, gregge, insieme e unione, dal titolo “The Flock We Belong” (“Lo stormo a cui apparteniamo”). Come agisce l’interazione di tanti a discapito del singolo individuo, e viceversa? Un insieme di suoni perversi e primitivi a rappresentare l’universo dal quale proveniamo e dentro al quale, uno ad uno, torneremo cessando di esistere.
    Il calendario completo degli eventi sul sito.

     

    Prenotazione obbligatoria a: eventiMAO@fondazionetorinomusei.it 
    Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti

    MAO Museo d’Arte Orientale – Via San Domenico 11, Torino – www.maotorino.it

  • Sabato 12 novembre, ore 17
    VISITA GUIDATA CON IL CURATORE

    I curatori, Serena D’Italia, Luca Mana e Vittorio Natale, racconteranno la mostra RINASCIMENTO PRIVATO, dal proprio punto di vista, spiegando com’è nata l’idea di questa esposizione, quali gli obiettivi e incentrando la visita sull’importanza del collezionismo privato e sulle sue criticità.  Il collezionismo, i dipinti e le storie di straordinari artisti, ancora oggi poco conosciuti, permetteranno così di indagare i vari aspetti della storia artistica rinascimentale piemontese, dalla produzione figurativa ai rapporti tra botteghe alla fortuna critica.

    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: 011 837 688 int. 3

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    Martedì 15 novembre, ore 15.30
    COLLEZIONI A CONFRONTO

    In occasione della mostra RINASCIMENTO PRIVATO

    Visita per i possessori dell’Abbonamento Musei

    La visita propone un confronto tra il collezionismo privato della mostra RINASCIMENTO PRIVATO, ospitata al Museo Accorsi – Ometto, e quello pubblico presente nelle sale della Pinacoteca Albertina di Torino.
    Si indaga sui vari aspetti della pittura piemontese dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento: dalla produzione figurativa all’evoluzione stilistica condizionata da influenze d’oltralpe e fiamminghe; dalle tecniche al lavoro delle botteghe artigianali che si misuravano con la nuova pittura moderna; dall’ iconologia dei santi alla loro funzione devozionale.
    In Pinacoteca si potranno ammirare i capolavori della sala rinascimentale e il nuovo allestimento della sala dei cartoni gaudenziani che permette di ricostruire la relazione storica tra i disegni e i dipinti delle pale d’altare.

    COSTO: € 6,00 con Abbonamento Musei (da pagare su piattaforma Kalatà)

    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: abbonamentomusei.it

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    Giovedì 17 novembre, ore 18.00
    RINASCIMENTO PRIVATO. DA SPANZOTTI A
    DEFENDENTE FERRARI NELLE COLLEZIONI PIEMONTESI
    Circolo dei Lettori di Torino 
    I curatori raccontano com’è nata la mostra al Museo Accorsi-Ometto (fino al 29/01/23) per raccontare l’evoluzione della pittura piemontese tra la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento, attraverso una trentina di opere provenienti da collezioni private.
    PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: c/o Circolo dei Lettori: CLICCA QUI
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