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  • Con il passaggio in zona gialla, che sancisce finalmente la riapertura dei luoghi d’arte, anche i Musei Reali tornano ad accogliere il pubblico dal 27 aprile: il complesso museale nel cuore di Torino aprirà le sue porte dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19. Per garantire modalità di fruizione contingentata, chi vorrà accedere alle collezioni e alle attività in programma nel weekend dovrà obbligatoriamente prenotare l’ingresso entro la mezzanotte del giorno precedente la visita. I biglietti sono acquistabili online tramite sul sito www.coopculture.itoppure chiamando il numero 011.19560449. Per informazioni è possibile scrivere a info.torino@coopculture.it.

    Nella prima settimana di apertura, dal 27 aprile al 2 maggio, il percorso di visita comprenderà il Palazzo Reale con l’Armeria, la Cappella della Sindone, il primo piano della Galleria Sabauda e i Giardini Reali, in cui concedersi un momento speciale di relax o una passeggiata tra giochi prospettici e sculture immerse nel verde. Da martedì 4 maggio 2021, il percorso tornerà a comprendere anche il secondo piano della Galleria Sabauda e la sezione Torino del Museo di Antichità.

    I nuovi allestimenti

    Numerose sono le novità che attendono i visitatori. Il pubblico potrà finalmente ammirare l’altare della Cappella della Sindone, progettato dall’ingegnere e matematico Antonio Bertola tra il 1688 e il 1694 per accogliere la sacra reliquia, conservata nell’urna centrale dal 1694 al 1993, e restituito alla comunità dopo una complessa opera di restauro.

    Durante la chiusura, il percorso di visita dei Musei Reali è stato arricchito con la carrozza Mylord di Vittorio Emanuele II appartenente alle Collezioni Presidenziali del Quirinale, collocata nella Rotonda dell’Armeria Reale a pochi passi dalla loggia dalla quale Carlo Alberto annunciò, il 4 marzo 1848, la promulgazione dello Statuto. L’Armeria Reale presenta inoltre il nuovo allestimento Le armi del Re, una selezione di 21 oggetti di notevole pregio e importanza storica, recentemente restaurati, che facevano parte delle ricche raccolte personali di Vittorio Emanuele II. Bandiere, uniformi, onorificenze e altri oggetti strettamente personali, doni diplomatici, fucili e coltelli, oltre a due armature giapponesi, donate al sovrano dall’imperatore Meiji nel 1869 e nel 1871, in seguito alla firma del trattato di amicizia e commercio che apriva le relazioni diplomatiche tra il Regno d’Italia e l’Impero giapponese.

    Fino al 4 luglio, le vetrine del Medagliere Reale ospitano il percorso speciale Il Volto delle Donne. L’altra faccia della Storia: nato da un progetto di ricerca avviato nel 2019, con il sostegno di Soroptimist Torino, questa prima tappa della ricerca mira a studiare il ruolo dei personaggi femminili attraverso la lente delle collezioni numismatiche dei Musei Reali. Da sabato 1° maggio sul sito dei Musei Reali sarà fruibile anche online un percorso virtuale in cui conoscere alcune importanti donne che hanno contribuito a fare la Storia.

    Le mostre in corso

    Fino al 30 maggio, nelle sale dedicate ai pittori caravaggeschi della Galleria Sabauda, i visitatori avranno modo di contemplare l’emozionante dipinto di Caravaggio che raffigura il San Giovanni Battista, uno dei santi più venerati dalle chiese cristiane, asceta spesso considerato come l’ultimo dei Profeti. Esposto al pubblico per soli due giorni prima della chiusura forzata, l’opera realizzata tra il 1604 e il 1606 proviene da Roma dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica grazie a uno scambio promosso dalle direzioni dei due musei.

    Sempre in Galleria Sabauda, dal 4 al 30 maggio sarà prorogata anche la mostra Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude, dedicata al protagonista assoluto, insieme a Leonardo e Michelangelo, del Rinascimento italiano. A 500 anni dalla sua morte, i Musei Reali hanno reso omaggio al grande maestro di Urbino con un’esposizione che attraverso dipinti, incisioni e oggetti di arte decorativa illustra la diffusione dei modelli derivati dalla sua opera, dalla prima metà del Cinquecento alla fine dell’Ottocento, in Piemonte e nelle raccolte dei Savoia.

    Nelle Sale Chiablese, dal 26 aprile al 30 maggio si potrà nuovamente visitare la mostra monografica Capa in color, dedicata al fotografo di fama mondiale Robert Capa e nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione al Centro Internazionale di Fotografia di New York. L’esposizione presenta per la prima volta in Italia oltre 150 immagini a colori, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate per illustrare il particolare approccio dell’autore verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare il colore nei lavori da fotoreporter, realizzati tra gli Anni ‘40 e ‘50 del Novecento. È possibile acquistare i biglietti sul sito www.capaincolor.it (per informazioni e prenotazioni: info@capaincolor.it).

    Le visite guidate

    Con la riapertura dei Musei Reali riprendono anche i tour guidati condotti dai volontari dell’Associazione “Amici di Palazzo Reale”. Da venerdì 30 a domenica 2 maggio, alle ore 10, 11, 12, 15, 16 e 17, è in programma la visita all’Appartamento dei Principi di Piemonte al secondo piano di Palazzo Reale, con il suggestivo affaccio sul terrazzo dal quale ammirare i Giardini Reali e piazza Castello. Nei mesi di maggio e giugno sarà eccezionalmente compresa nel prezzo del biglietto anche la visita guidata all’Area Sacra, che include la Sacrestia, la Cappella della Sindone, la Tribuna Reale e la Cappella Regia. I tour si terranno dal martedì al giovedì con orario 15,16 e 17 e dal venerdì alla domenica con orario 10, 11, 12, 15, 16 e 17.

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    Riapre anche il Caffè Reale

    Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale, dal 27 aprile è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una cornice unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

    Webinar

    Lunedì 3 maggio alle 17 prosegue il ciclo di webinar Da Torino tutto intorno con l’appuntamento La stagione più felice: Il Piemonte tra archeologia e sociale, in cui si dialogherà intorno alla figura di Ariodante Fabretti e all’archeologia nella società di metà Ottocento. Info e prenotazioni: mr-to.edu@beniculturali.it.

    Le visite online

    È possibile visitare i Musei Reali anche a distanza, estendendo l’esperienza di visita nel tempo e nello spazio grazie a LiveCulture. Non si tratta di un tour registrato, ma di una vera visita immersiva e interattiva, con immagini fotosferiche a 360° ad altissima risoluzione, guidati da operatori didattici dal vivo, a cui è possibile accedere in pochi semplici passi. Ideata e realizzata da CoopCulture in collaborazione con la start up ad alto contenuto innovativo Twiceout, la piattaforma è dedicata agli studenti di ogni ordine e grado, che da oltre un anno hanno dovuto rinunciare alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione, e ai turisti per i quali l’esperienza digitale, in questo momento di restrizioni a viaggi e spostamenti, è un modo per mantenere viva la percezione della bellezza del nostro patrimonio.

    I due primi percorsi, entrambi della durata di 45 minuti, sono disponibili in italiano e in inglese:

    – Musei delle meraviglie: un viaggio nell’arte e nell’archeologia lungo tre chilometri, tra reperti, splendidi dipinti, antichi disegni e i Giardini.

    – Invito a Palazzo: il Palazzo Reale e la Cappella della Sindone sono tra i protagonisti di una visita a volo d’uccello che attraversa nobili gallerie, sale solenni e appartamenti fastosi, fino alle cucine del Re.

    Per maggiori informazioni e dettagli, visitare il sito www.liveculture.it; per le scuole il costo è di 90 euro a classe (per prenotazioni: edu@coopculture.it); 130 euro per i gruppi con massimo 15 partecipanti (per prenotazioni: tour@coopculture.it).

    La Biblioteca Reale

    Dalla prossima settimana anche la Biblioteca Reale estenderà l’orario di visita e sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta. Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina www.museireali.beniculturali.it/events/biblioteca-reale-riapertura/.

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    MUSEI REALI TORINO

    www.museireali.beniculturali.it

    Per acquistare i biglietti www.museireali.beniculturali.it/organizza-la-tua-visita oppure www.coopculture.it/ticket.cfm?office=Musei Reali&id=284                                                            

    Orari:

    Da martedì 27 aprile a domenica 2 maggio, biglietteria 9-18 (costo € 13, gratuito fino a 18 anni, € 2 da 18 a 25 anni).

    Dal martedì 4 maggio aprirà il percorso completo dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso ore 18, costo € 15, gratuito fino a 18 anni, € 2 da 18 a 25 anni).

    Da lunedì 26 aprile la mostra Capa in color nelle Sale Chiablese sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 21 con tariffe consuete (www.capaincolor.it).

    L’ingresso ai percorsi di visita il sabato, la domenica e i festivi, sarà possibile esclusivamente con prenotazione e/o acquisto on line effettuato entro le 24 del giorno precedente.

    Biglietti:

    Da martedì 27 aprile a domenica 2 maggio: ridotto € 13

    Da martedì 4 maggio: intero € 15

    Ridotto: € 2 (ragazzi dai 18 ai 25 anni)

    Gratuito per i minori 18 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card. L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.

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    Palazzo Reale_Appartamento dei Principi di Piemonte_Sala blu_Allestimento
  • Il manager dello spettacolo Antonio Desiderio e tanti altri artisti tra cui étoile e coreografi di fama internazionale della Antonio Desiderio Management hanno lanciato un appello per chiedere la riapertura dei teatri immediata.

    La situazione per il mondo dello spettacolo è sempre più drammatica e le riaperture dei teatri annunciate con numeri ridotti e modalità di accesso difficilmente sostenibili, si parla di tampone obbligatorio prima dello spettacolo, potrebbero dare il colpo di grazia ad un settore già martoriato. Antonio Desiderio e tantissime stelle della danza e dell’opera nazione ed internazionale – di cui molti facenti parte della sua Desiderio Management – si sono voluti riunire lanciando un accorato appello alle istituzioni.

    Antonio Desiderio manager di opera lirica e balletto internazionale: “La  riapertura dei teatri sottoposta al solo pubblico vaccinato, è l’ennesima discriminazione di un luogo che dall’inizio ha patito e sta ancora patendo la mal volontà ed un accanimento immotivato del nostro governo. Non si è voluta trovare da un anno nessuna soluzione per i teatri e la cosa piu semplice è stata per loro tenerli chiusi, portando allo sfinimento questo settore che da sempre è motivo di vanto nel mondo ed infrangendo i dettami della nostra Costituzione fondata sul lavoro e sulla democrazia.

    I teatri vanno aperti, contingentando il pubblico proporzionalmente in base alla capienza del teatro stesso (no con capienza uguale per tutti) nella stessa identica maniera in cui lo si è fatto per i programmi televisivi che già da tempo hanno ripreso con pubblico in presenza.”

    Kristian Cellini coreografo internazionale: “In attesa di essere tutti vaccinati e tornare alla “normalità”, credo che una soluzione potrebbe essere quella di richiedere l’esito del tampone  rapido al pubblico fatto 72 ore prima dello spettacolo ( come già avviene per i viaggi di lavoro e in alcune produzioni  teatrali e televisive); oppure predisporre il giorno stesso dello spettacolo un presidio medico all’interno del teatro per il tampone rapido considerando che ci sarà ancora per un po’ un numero ridotto di pubblico.”

    Sabrina Borzaga docente Kino Centro Danza ed ideatrice del Metodologia Entolè: “Personalmente credo che l’inserimento dell’obbligo vaccinale per entrare nei teatri contribuirà ancora di più ad allontanare il pubblico, considerato che tutti coloro che non accetteranno ricatti (me compresa) piuttosto che vaccinarsi rinunceranno; tra l’altro un ricatto simile viola l’articolo 31 della costituzione italiana e non dimentichiamo quanti dei nostri nonni sono morti per la nostra libertà. Inoltre non si comprende tutto questo accanimento nei confronti dei teatri a fronte di luoghi molto più pericolosi dal punto di vista degli assembramenti come i mezzi di trasporto o i centri commerciali…quindi si può entrare in un centro commerciale o in un aereoporto senza vaccino ma in teatro no? Vista così sembra una congiura nei confronti del mondo teatrale”.

    Matteo Addino, coreografo della trasmissione tv Il Cantante Mascherato in onda su Rai 1 e direttore della Compagnia Experience Danze Company: “Come si può vivere senza arte lo abbiamo capito. E credo che si viva male. Male perché  esprimere il nostro sentire attraverso il movimento, la parola ci mette in comunione con qualcosa di più alto che non è solo esibizione ed ego. Ci riconcilia con i rifiuti i lutti, la rabbia: le esperienze dure difficili si incanalano e si risolvono. Oppure si celebra la vita, la forza, la determinazione. Tutto questo in uno scambio con il pubblico che respira e vive con l’arte lo stupore. Chiedere i teatri significa questo. Significa perimetrare la natura umana. Rinchiuderla. È un anno questo, di nebbia. I professionisti sono monchi con  bonus che servono solo a sopravvivere. Ti tengono in piedi come un’impalcatura,  l’arte chiede uno scheletro, la forza dei muscoli, la testa alta, gli occhi rivolti all’orizzonte per sognare. E siamo stanchi, tutti,  dentro questa cattività forzata. Escludere i non vaccinati sarebbe una discriminazione, chiediamo un protocollo che permetta buona sicurezza senza tagliare fuori nessuno”.

    Andrea Volpintesta primo ballerino del Teatro Alla Scala di Milano: “Le richiesta dei vaccini per la riapertura dei teatri potrebbe essere ulteriore freno alla ripresa, dovuto allo scetticismo ancora imperversante nella popolazione e questo prevederebbe una platea poco nutrita e che sarà contingentata; inoltre la popolazione è ancora indietro sulle tempistiche di vaccinazione e di certo non si può attendere l’immunità di gregge. Il nostro pensiero è più orientato su misure preventive, come si era pensato da subito, e quindi sanificazione di persone e ambiente e capienza contingentata, mascherine obbligatorie per tutta la durata dello spettacolo. Forse il tampone sarebbe una buona soluzione, ma di certo non la vaccinazione considerando le tempistiche per questo, no. E cmq il vaccino serve solo per entrare in teatro?! E i supermercati e i centri commerciali?! Allora il vaccino per poter andare ovunque non solo in teatro”.

    Sabrina Brazzo, étoile Teatro alla Scala di Milano: “Ancora una volta la politica ci chiede di dare esempio. Ma questo è strano, abbiamo tenuto duro definendoci soggetti che sanno far divertire ma il messaggio non doveva essere questo. Ci daranno ora la possibilità di andare avanti e riprendere? Ancora si parla di una falsa idea di settore elitario quando invece non è cosi. Non si vuole dare il giusto rilievo alla Danza. Al di la di vaccinarsi per il bene di tutti, non si può chiedere ancora di essere di esempio in questa situazione drammatica, non avendo poi dei veri numeri di contagio sul quale fondare tutto questo”.

    Maria Grazia Gargioli coreografa e già direttrice del Coropp di Ballo della Fondazione Arena di Verona: “Friedrich Nietzsche diceva “Conta per perduto un giorno senza danza” Quanti giorni ancora dobbiamo perdere della nostra vita, della nostra storia, del nostro essere artisti. Fateci tornare a vivere e risorgere come la fenice più forti e più belli dalle nostre ceneri 

    In Italia ogni piazza, borgo è un palcoscenico naturale, aspettateci stiamo arrivando!”

    Giuseppe Picone étoile internazionale, già Direttore del Ballo del Teatro San Carlo di Napoli: “Un famoso detto dice ” Impara l’arte e mettila da parte”. La mia paura è dover testimoniare che l’arte può essere tranquillamente messa da parte”.

  • Mercato del libro: nel primo trimestre 2021 cresce a volume e soprattutto a valore.

    Gli indipendenti battono il mercato, crescendo del 34%. E raggiungono il 47,3% del valore globale.

    Roma, 21 aprile 2021

    Adei, in collaborazione con GfK, ha presentato i dati del mercato del libro relativi al primo trimestre 2021*. Per la prima volta, oltre ai dati generali di mercato si sono rilevati in dettaglio i valori degli editori indipendenti, suddivisi per generi e classi di fatturato.

    Il mercato registra una crescita significativa, pari al 29,8% per numero di libri venduti. Ma gli indipendenti segnano una crescita in volume del 34%, superiore dunque alla media del mercato. Gli sconti praticati da librerie, GD e rivenditori online sono scesi dal 9,5% del 2020 al 4,7% del 2021.

    “Se il mercato avesse mantenuto lo sconto medio del 2020, si sarebbero bruciati ben 16,6 milioni di euro, come rileva il dato panel GfK” dichiara Marco Zapparoli, presidente di Adei “e il valore degli editori indipendenti, nel loro insieme, è salito al 47,3%”, conclude.

    “Non solo la Legge che ha visto prima firmataria Flavia Piccoli Nardelli non ha danneggiato il mercato: oltre a renderlo più equo, ha generato da subito performance migliori. Nel settore della fiction, noi indipendenti siamo cresciuti in volume del 43%” aggiunge Sandro Ferri, editore di e/o. “Mentre nel settore bambini e ragazzi”, conclude Francesca Archinto, editore di Babalibri” siamo cresciuti del 29,3%, contro il 20,8% del mercato. Gli editori più piccoli, con fatturato inferiore a 300.000 euro, hanno guadagnato terreno”.

    Questi risultati estremamente positivi confermano il costante trend di crescita dell’editoria indipendente in Italia. Il valore complessivo del segmento indipendente, infatti, si attesta al 47,3% del mercato.

    Ricordiamo che per editori indipendenti si intendono tutte le società editoriali che non fanno parte, e non sono partecipate, da uno dei gruppi proprietari, in tutto o in parte, di uno o più marchi editoriali, di una società di distribuzione, di una catena di librerie.

    *Dal 4 gennaio al 28 marzo 2021

    Ufficio stampa

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  • WORLD PRESS PHOTO 2021: HA VINTO IL DANESE MADS NISSEN

    A Palazzo Madama Torino l’anteprima nazionale della mostra

    Tre italiani sul podio del concorso di fotogiornalismo più importante al mondo

    Foto vincitrici al link: http://bit.ly/WPP2021_Foto

    È l’abbraccio tra Rosa Luzia Lunardi, 85 anni, e l’infermiera Adriana Silva da Costa Souza, nella casa di cura Viva Bem, a San Paolo del Brasile, ad aver vinto la 64ª edizione del World Press Photo: l’annuncio è stato dato nel pomeriggio del 15/04 ad Amsterdam. Lo scatto, realizzato il 5 agosto 2020 dal fotografo danese Mads Nissen, si è aggiudicato il World Press Photo of the Year 2021. Un’immagine, dunque, legata alla pandemia che ha stravolto il mondo, ma che qui coglie l’emozione di un piccolo ritorno alla normalità grazie alla “tenda dell’abbraccio”. Come in Europa, anche in Brasile – dove, però, il presidente brasiliano Jair Bolsonaro aveva ignorato ogni avvertimento sulla gravità della pandemia e il pericolo rappresentato dal virus – le case di cura hanno chiuso le porte ai visitatori, impedendo a milioni di brasiliani di fare visita ai loro parenti anziani. Gli operatori delle case di cura hanno ricevuto l’ordine di ridurre al minimo il contatto fisico con i più vulnerabili. Al Viva Bem, una semplice invenzione, “la tenda dell’abbraccio”, ha permesso di nuovo alle famiglie di abbracciarsi. Il Brasile ha chiuso il 2020 con uno dei peggiori conteggi a livello mondiale: 7,7 milioni di contagi e 195.000 di morti, per il modo in cui è stato affrontato il virus.

    La foto sarà esposta – con le altre vincitrici annunciate oggi – a Palazzo Madama a Torino, sede dell’anteprima nazionale della World Press Photo Exhibition 2021, la cui apertura al pubblico è prevista il 7 maggio 2021 (DPCM permettendo). La mostra approderà a Torino per il quinto anno consecutivo, grazie all’impegno di Cime, partner della World Press Photo Foundation di Amsterdam e della Fondazione Torino Musei.

    Ogni anno migliaia di fotoreporter delle maggiori testate editoriali internazionali, come National GeographicBBCCNNLe MondeEl Pais, si contendono il titolo nelle diverse categorie del concorso di fotogiornalismo. Tutto è iniziato nel 1955, quando un gruppo di fotografi olandesi organizzò il primo concorso internazionale “World Press Photo”. Da allora l’iniziativa ha acquistato slancio fino a diventare il concorso fotografico più prestigioso del mondo e la mostra di fotogiornalismo più visitata: ogni anno la mostra viene allestita in oltre 120 città in 50 paesi.

    Nel gennaio 2021, la valutazione del concorso World Press Photo 2021 è avvenuta online, per la prima volta nella sua storia, con sette giurie specializzate presiedute da NayanTara Gurung Kakshapati e MuyiXiao, che hanno selezionato le migliori immagini e storie in ciascuna delle otto categorie del concorso. Quest’anno 4.315 fotografi da 130 paesi hanno presentato 74.470 immagini.

    World Press Photo 2021 è giunta alla 64ª edizione del concorso e ha visto oggi pomeriggio premiate ad Amsterdam otto sezioni: Contemporary IssuesEnvironmentGeneral NewsLong-Term ProjectsNaturePortraits, SportsSpot News. Oltre alla World Press Photo of the Year 2021 è stata premiata anche la World Press Photo Story of the Year 2021, riconoscimento che va per la prima volta a un italiano, Antonio Faccilongo di Roma, con un servizio per Getty Reportage dal titolo Habibi (“amore mio”). Circa 4.200 palestinesi sono detenuti nelle carceri israeliane, alcuni dei quali con condanne da 20 anni o più: dal momento che le visite coniugali sono negate e il contatto fisico è vietato fin dai primi anni 2000, i detenuti palestinesi che desiderano avere figli contrabbandano il loro sperma fuori dalla prigione, nascondendolo, per esempio, nei regali agli altri figli. Habibi racconta proprio il coraggio e la perseveranza di queste persone sullo sfondo di uno dei conflitti più lunghi e complicati della storia moderna.

    Protagonisti anche altri due italiani. Primo premio, nella sezione Storie – Notizie Impreviste, per Lorenzo Tugnoli di Ravenna, dell’agenzia Contrasto, che ha raccontato l’esplosione del 4 agosto 2020, causata da più di 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio ad alta densità, a Beirut, in Libano: lo scoppio ha danneggiato o distrutto circa 6.000 edifici, uccidendo almeno 190 persone, ferendone altre 6.000 e causando più di 300.000 sfollati.

    Gabriele Galimberti, toscano, originario della Val di Chiana, con un reportage realizzato per National Geographic, ha vinto il primo premio in Serie di ritratti. Racconta per immagini un dato: secondo lo Small Arms Survey, la metà di tutte le armi da fuoco possedute da privati cittadini nel mondo, per scopi non militari, si trova negli Stati Uniti. Il numero di armi da fuoco è superiore alla popolazione del Paese: 393 milioni di armi contro i 328 milioni di persone.

  • Fonte AdnKronos 13 aprile 2021 | 16.41

    E’ la storia commovente e appassionante dell’amore di un bambino per il suo giocattolo preferito, un maialino di peluche.

    J.K. Rowling, autrice di fama mondiale grazie alla saga in sette volumi di Harry Potter,

    ha scritto un nuovo libro “scintillante” per bambini: si intitola “Il Maialino di Natale” ed uscirà in contemporanea mondiale il 12 ottobre 2021 in versione cartacea, in ebook e audiolibro. Il libro sarà disponibile in edizione rilegata, con le illustrazioni dell’artista pluripremiato Jim Field. La copertina sarà svelata nei prossimi mesi.

    “Il Maialino di Natale” sarà pubblicato in Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, Irlanda e India dal Gruppo Hachette, in Usa e Canada da Scholastic, in Italia da Salani (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) e sarà tradotto in altre venti lingue nel mondo.

    “Il Maialino di Natale”, spiega una nota editoriale, è la storia commovente e appassionante dell’amore di un bambino per il suo giocattolo preferito, un maialino di peluche, e di cosa è pronto a fare pur di ritrovarlo. È una storia originale, non collegata alle altre opere di Rowling, per i bambini dagli 8 anni in su: “un racconto incantevole per tutta la famiglia, dalla penna di una delle più grandi narratrici al mondo”.

    Questa la sintesi della trama: Jack adora il suo maialino di peluche. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Finché, una vigilia di Natale, succede una cosa terribile: Jack perde il suo maialino. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita… anche i giocattoli. E il nuovo pupazzo di Jack, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), ha un piano audace. Insieme intraprenderanno un magico viaggio alla ricerca di ciò che si è perso e per salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto…

    “Il Maialino di Natale” è il primo romanzo per ragazzi che Rowling scrive dopo Harry Potter e segue il suo brillante ritorno alla pubblicazione per i bambini con la fiaba dello scorso anno “L’Ickabog”, serializzata online durante il lockdown per intrattenere i più piccoli e in seguito pubblicata donando tutti i suoi diritti all’organizzazione benefica Volant per aiutare le persone più colpite dalla pandemia di Covid-19. L’autrice, con questa nuova storia “Il Maialino di Natale”, “ritroverà con entusiasmo il pubblico dei suoi giovani lettori”, spiega la nota stampa internazionale diffusa da achette Children’s Group.

    “Un tòpos della letteratura per ragazzi reinterpretato dal genio creativo di J.K. Rowling – commenta Mariagrazia Mazzitelli, direttrice editoriale di Salani, l’editore italiano – Una delle più belle storie di Natale mai scritte, piena della tenerezza irresistibile dell’infanzia di fronte al grande mistero della perdita, tema sempre così presente nell’opera dell’autrice. La sua affettuosa, inesauribile fantasia e la compassione verso le persone e gli oggetti amati che assorbono i sentimenti umani è la celebrazione del calore della famiglia, del prendersi cura e del sentirsi capiti e della autentica sostenibilità delle cose”.

     

  • Fonte AGI –

    Un libro raccoglie le iscrizioni preziose per documentare l’evoluzione della lingua latina popolare, dai graffiti sui muri ai piatti, al collare di una schiava.

    A coloro che alla lettura del titolo – “Oltre Pompei: graffiti e altre iscrizioni oscene dall’Impero Romano d’Occidente” – avranno sollevato il sopracciglio, o atteggiato il labbro ad un sogghigno, o accennato una risatina imbarazzata: la vostra espressione si bloccherà non appena avrete aperto la prima pagina di questo libro, che è un testo di altissima erudizione e raffinata filologia per lo studio dell’evoluzione della lingua latina volgare.

    Ma questo dato di fatto spiazzante, cioè un lessico osceno analizzato scientificamente da glottologi, non impedisce una lettura decisamente divertente del testo. E i disegni graffiti, la cui qualità artistica non è il caso di commentare, nella loro caratterizzazione rozzamente erotica danno l’impressione di un’attualità sconcertante, perché, come si legge nell’introduzione, “hanno la varietà e i toni stessi della vita, crudi talvolta, ma efficacemente reali nel connotare situazioni, sentimenti e aneliti di uomini che non hanno fatto la Storia, ma sono senz’altro essi stessi momenti di quella storia che investiva la società dell’epoca”.

    Le scritte (sovente insulti), graffite con strumenti improvvisati, non avevano – appunto – la finalità di passare alla Storia, e la loro grammatica e ortografia sono “basse”: ma proprio per questo sono preziose per documentare l’evoluzione della lingua latina popolare, tutt’altro che letteraria ma comunque parlata da chiunque fosse abbastanza istruito da saper scrivere un graffito su un muro, su un piatto, sul collare di una schiava.

    Questi documenti raccolti in territori lontanissimi dell’Impero, dalla Germania all’Africa, in un arco di tempo di alcuni secoli, si aggiungono a quelli già restituiti dagli scavi di Pompei (i quali però si fermano, inevitabilmente, all’anno dell’eruzione: 79 d.C.). L’unità culturale dell’Impero è documentata dall’uniformità di questa lingua bassa e copre anche tutti i termini anatomici, scatologici, sessuali, che i curatori hanno cura di tradurre con scrupolosa precisione in italiano, in tutta la loro crudezza. La traduzione, scrive nella premessa

    Stefano Rocchi (che insegna filologia classica all’Università di Pavia) “è schietta e scevra di inibizioni, come si conviene alle tematiche trattate, che faranno forse sorridere e pensare come in fondo l’uomo poco o nulla cambi. Il pensiero correrà senz’altro alle scritte sulle colonne di portici e nei bagni pubblici delle nostre città oppure al fenomeno degli haters più o meno anonimi attivi sui social”.

    Non mancano, fra le incisioni rinvenute nei luoghi più incongrui, testi a volte allusivi, o anche colti, o enigmistici, o parodistici di poesia amorosa con citazioni erudite che spiazzano ulteriormente il lettore moderno. Il volume, curato da Stefano Rocchi e Roberta Marchionni, è pubblicato da Deinotera Editrice.

  • Fonte FinestreSull’Arte 11/04/2021, 11:30:44

    Oggi, con la nostra rubrica dei programmi tv, scopriamo il palinsesto dal 12 al 18 aprile.

    Su Rai 1 la quarta puntata della serie tv Leonardo sarà trasmessa lunedì 13 aprile alle 21.25.

    Continua su Rai 3 l’appuntamento con Cultura presenta Maestri dal lunedì al venerdì alle 15.25.

    Su Rai 5 ci saranno delle repliche di Museo con vista da martedì al venerdì alle 20.15. Il film Loving Vincent andrà in onda martedì 13 aprile alle 21.15. Venerdì 16 alle 19.22 ci sarà la puntata di I più grandi musei del mondo dedicata al Museo del Prado, mentre alle 21 Art Night parlerà di Botticelli e Gillo Dorfles.

     

    Su Rai Storia le puntate 38, 39 e 40 di #Maestri saranno trasmesse mercoledì, giovedì e venerdì alle 17.30.

    Su Sky Arte dal lunedì al venerdì alle 9.30 continua la rassegna di Sette meraviglie. Lunedì 12 aprile alle 16 torna Banksy Most Wanted. Martedì 13 alle 17.45 sarà nuovamente proposto Il caso Caravaggio. Mercoledì 14 alle 1730 sarà trasmesso Michelangelo – Il cuore e la pietra. Giovedì 15 alle 18.15 torna Brunelleschi e le grandi cupole del mondo seguito dal Io, Leonardo. Venerdì 16 alle 16.20 torna Goya – Visioni di carne e sangue, mentre alle 20.15 ci sarà una replica di Luce Social Club.

     

  • Padova – Centro San Gaetano 10 ottobre 2020 – 6 giugno 2021
    Van Gogh a Padova mostra prorogata almeno sino al 6 giugno.
    E il 15 aprile nuova visita guidata online con Marco Goldin

    Con uno scarno comunicato via Facebook, Marco Goldin annuncia la proroga della grande mostra padovana “Van Gogh. I colori della vita” almeno fino a domenica 6 giugno. La parola “almeno” utilizzata sembrerebbe voler preludere anche a una possibile, ulteriore proroga almeno sino al 6 giugno, ma dal quartier generale di Linea d’ombra le bocche sono assolutamente cucite. La grande esposizione era previsto si concludesse domenica 11 aprile.

    “Fino al momento in cui il Governo non ci dirà quando potremo riaprire la mostra, non saremo però in grado di vendere le nuove date né spostare quelle per cui erano già stati acquistati i biglietti. Restiamo dunque tutti in attesa di notizie, prontissimi a ricominciare” dichiara Goldin.
    Che sottolinea anche come questa colossale mostra, la maggiore mai realizzata in Italia sul maestro olandese, inauguratasi il 10 ottobre dello scorso anno, sia rimasta aperta solo poco più di un mese a fronte di cinque mesi di chiusure: nulla rispetto al colossale sforzo economico e organizzativo messo in atto da Linea d’ombra.
    ”Sappiamo – aggiunge Goldin – di avere fatto, con questa proroga, cosa gradita ai tantissimi che non vedono l’ora di poter entrare nelle sale del Centro San Gaetano che ospita l’esposizione. E noi per primi non vediamo l’ora di riaccoglierli a Padova con i capolavori di Van Gogh”.
    Intanto, per giovedì 15 aprile alle ore 21, sempre sulla piattaforma Zoom, è prevista la settima replica di una iniziativa che ha ottenuto un grandissimo successo. Si tratta della visita guidata online alla mostra “Van Gogh. I colori della vita”, condotta direttamente da Marco Goldin. Tutti i posti disponibili per la prime sei visite on line sono andati subito esauriti, di qui questa ulteriore che si potrà seguire sempre al costo di €12. La registrazione della visita guidata online resterà disponibile, per chi acquisterà il biglietto, fino alla mezzanotte del 18 aprile.

  • Per tutto il mese di aprile purtroppo la GAM resterà ancora chiusa al pubblico. In attesa della riapertura abbiamo allestito nuove mostre, già pronte per essere visitate, e lavorato per garantire un ricco programma di visite guidate virtuali alle collezioni, attività online per le famiglie e, sui nostri canali social, gli approfondimenti e le curiosità sulle nuove esposizioni e quelle in corso.

    Continuate a seguirci su InstagramYoutube e Facebook.

    Nell’attesa di rivederci presto in museo con le nuove mostre!

    LE NUOVE MOSTRE

    Testo alternativo

    VIAGGIO CONTROCORRENTE

    Arte italiana 1920-1945

    dalle collezioni Giuseppe Iannaccone, della GAM e dei Musei Reali di Torino

    in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro

    La GAM ha allestito una mostra dedicata a un periodo storico molto intenso per l’arte italiana, tra la fine della prima e il termine della Seconda Guerra Mondiale: 25 anni di storia raccontati con circa 130 opere attinte dal patrimonio del museo e da alcune opere scelte dalla Galleria Sabauda, facendo ruotare le due raccolte pubbliche intorno a una significativa selezione di 75 capolavori dalla ricca collezione privata dell’Avvocato Giuseppe Iannaccone di Milano.

    Testo alternativo

    SUL PRINCIPIO DI CONTRADDIZIONE

    Francesco Barocco, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Flavio Favelli,

    Diego Perrone

    Non è un tema, né un linguaggio quello che unisce i cinque artisti presenti in questa esposizione. È piuttosto la presenza di uno spazio di possibilità all’interno delle loro opere, composte, quasi sempre, da almeno due elementi, da due o più nature, da due o più immagini non pienamente conciliabili tra loro e legate da un vincolo di ambiguità che talvolta diviene chiaro rapporto di contraddizione.

    La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Viaindustriae

    Scopri di più

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    ANCORA LUCE. LUIGI NERVO

    Nell’ambito del public program del progetto Luci d’artista – XXIII edizione

    La GAM è in attesa di aprire al pubblico, negli spazi dell’Educational Area, la mostra dedicata a Luigi Nervo pensata e organizzata dal Dipartimento Educazione GAM insieme alla Circoscrizione 5, nell’ambito della XXIII edizione di Luci d’Artista promossa dalla Città di Torino.

    Aprirà anche una seconda esposizione dedicata al maestro, allestita negli spazi del Centro Civico della Circoscrizione 5, nel territorio dove Nervo ha lavorato e vissuto. Intanto sono disponibili sui nostri canali social le interviste ai curatori e diversi approfondimenti.

    Scopri di più

    LE MOSTRE IN CORSO

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    ALIGHIERO BOETTI

    La VideotecaGAM ospita la mostra dedicata ad Alighiero Boetti, realizzata in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia.

    Scopri di più

    PHOTO ACTION PER TORINO 2020

    Nello spazio Wunderkammer è allestita Photo Action per Torino 2020 per contribuire al fondo Covid19 in favore di UGI Onlus.

    Scopri di più

    In attesa di poter riaprire le mostre seguite gli approfondimenti sui nostri canali InstagramYoutube e Facebook.

    Le attività e i Laboratori

    Testo alternativo

    Il mistero del quadro scomparso

    gioco online per le famiglie

    da sabato 10 aprile

    Vi piacciono gli enigmi? Vi proponiamo una nuova sfida: collegandosi a questo link (la pagina sarà attiva dal 10 aprile) potrete partecipare ad una ESCAPE ROOM virtuale davvero unica!

     

    Per farlo, sarà necessario acquistare il video “I materiali dell’arte” al seguente link e guardarlo attentamente per scovare tutti gli indizi!

    Testo alternativo

    Semplicemente carta

    Attività online per le famiglie

    Domenica 11 aprile alle 15.00

    Il gusto per il magico, la fiaba e il sorprendente sarà lo spunto per l’attività Semplicemente carta. Con materiali come carta, cartoncini, colori e fermacampioni si costruiranno ingegnosi marchingegni semimobili che ricorderanno gli automi o le macchine gioco che Luigi Nervo costruiva per i suoi racconti teatrali e per i bambini delle scuole portando ovunque gioia e divertimento.
    L’acquisto del laboratorio a questo LINK

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    COLORS

    PLATINUM.  Valore, rarità e unicità nell’arte

    Visita virtuale in collaborazione con OFT

    23 e 24 aprile

    Anche quest’anno Fondazione Torino Musei, OFT – Orchestra Filarmonica di Torino e Abbonamento Musei propongono il progetto di collaborazione che avvicina il pubblico dell’arte a quello della musica e viceversa. Ogni venerdì e ogni sabato precedente i concerti del martedì, i musei organizzano una visita guidata che si ispira alla tematica – COLORS – proposta dall’Orchestra Filarmonica.

    Scopri di più

    Testo alternativo

    CONNESSIONI D’ARTE

    Visite virtuali alle collezioni del Novecento

    5-18-25 aprile

    Il percorso guidato consente al visitatore di soffermarsi nei diversi ambienti del museo, cogliendo l’aspetto d’insieme delle sale e delle opere, per proseguire con la descrizione di dipinti, sculture e installazioni attraverso video e fotografie esclusive. Visite guidate on-line

    Testo alternativo

    IN ONDA

    Sulla piattaforma digitale di Fondazione Torino Musei sono disponibili contenuti didattici destinati alle scuole e alle famiglie.

    Curati dal Dipartimento Educazione della GAM e dai Servizi Educativi del MAO e di Palazzo Madama, contengono video per realizzare i laboratori costruiti sul patrimonio dei musei. Sono forniti kit con il materiale necessario alla realizzazione delle attività.

  • Anche per il mese di aprile, il MAO vi propone un ricco calendario di appuntamenti online: conferenze di approfondimento sulla mostra China goes Urban, attività per famiglie, visite tematiche e persino degustazioni di tè!

    Continuate a seguirci sui canali social per essere sempre aggiornati e per sapere cosa accade al museo anche a porte chiuse.

    A presto!

    FIORI TRA LE NUVOLE

    18 aprile ore 17

    ATTIVITÀ PER FAMIGLIE

    Collegati online su Zoom, scopriremo insieme le meravigliose ceramiche islamiche del MAO: piatti e piastrelle con decorazioni

    floreali dai colori caratteristici. Durante l’attività, ispirati dalla  primavera, realizzeremo insieme delle decorazioni su cartoncino con fiori, foglie e rametti veri.
    Prenotazione obbligatoria. Costo: 5€.
    Info e prenotazioni tel. 011 4436928 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it
    Prenotazione entro venerdì 16 aprile alle ore 13 (al momento della prenotazione verrà inviato l’elenco con i materiali necessari).
    ACQUISTA IL LABORATORIO

    Maggiori info

     

    CHINA GOES URBAN

    Gli appuntamento online

    Giovedì 8 aprile 2021 ore 18

    New Districts and Beautified Villages in Urban China
    Intervista doppia con Gary Hack e Tim Oakes, condotta da Francesca Governa (in lingua inglese). Evento in collaborazione con ACC Lectures 2021.

     

    Giovedì 22 aprile 2021 ore 15 

    Displaying the City

    Intervista doppia con Ole Bouman e Beatrice Leanza, condotta da Michele Bonino (in lingua inglese). Evento in collaborazione con ACC Lectures 2021.Tutti gli eventi sono visibili su Zoom

     

    ARTE E TÈ IN ORIENTE

    visita guidata virtuale + laboratorio interattivo sulla preparazione

    e degustazione del tè

    Le aree geografico-culturali rappresentate dalle collezioni del MAO hanno un forte legame con il tè, bevanda dalle origini antichissime, caratterizzata da doti curative e toniche, che nelle tradizioni orientali trova le sue radici anche in antiche leggende. Il museo propone un’esperienza coinvolgente e interattiva in cui i partecipanti potranno scoprire alcune collezioni, accompagnati in streaming da una delle sue guide. La descrizione di una selezione di opere fornirà inoltre vari spunti di riflessione sulle antiche rotte e percorsi del tè, sulla sua diffusione e rilevanza nelle culture prese in esame.
    A seguire un laboratorio condotto da Claudia Carità permetterà, passo dopo passo, di scoprire tè pregiati e imparare la corretta tecnica di infusione e degustazione della bevanda utilizzando il Tea Taster Set, accessorio universale dei professionisti del tè durante la fase di valutazione aromatica.

    Giappone
    17 aprile ore 15.30 (chiusura iscrizioni 11 aprile) 
    29 aprile ore 17.30 (chiusura iscrizioni 18 aprile)

    L’esperienza che vi proponiamo, vi condurrà in un primo momento all’interno delle sale del museo, dove sarete guidati tra le opere della collezione d’arte giapponese.
    La descrizione delle tradizioni artistiche presentate sarà arricchita da cenni volti ad illustrare le caratteristiche e l’evoluzione della cerimonia del tè giapponese, raffinata forma d’arte profondamente influenzata dal Buddhismo Zen.
    Condotto da Claudia Carità, seguirà il laboratorio interattivo sulla preparazione e degustazione del tè Kamairicha – Miyazaki, che mantiene la radice storica della maestria cinese e da qui il suo segreto aromatico. Un percorso dall’analisi della foglia alla corretta infusione, per apprezzare questa eccellenza giapponese confrontandola con un elegante classico, il Sencha, chiamato anche tè dell’ospitalità.

    Cina
    24 aprile ore 15.30 (chiusura iscrizioni 18 aprile) 
    27 aprile ore 17.30 (chiusura iscrizioni 18 aprile)

    Una selezione di opere del museo vi accompagnerà in un viaggio nella Cina antica, dal Neolitico all’epoca Tang (618-907 d.C.). Al percorso di visita si affiancherà la descrizione di alcuni tratti essenziali della storia del tè in Cina, dalla sua leggendaria scoperta attribuita al mitico sovrano Shennong, alla sua diffusione attraverso le vie carovaniere e alla nascita, in epoca Tang, di una vera letteratura specialistica dedicata alla bevanda.
    A seguire, Claudia Carità guiderà i partecipanti attraverso un laboratorio con degustazione di tè scuro o heicha, una classe di tè poco conosciuta ma dalle tante sfumature aromatiche e ancora oggi gelosamente legata alla cultura cinese.

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    Maggiori info

    CONNESSIONI D’ARTE

    Visite guidate in collaborazione con Theatrum Sabaudiae

    Mercoledì 14 aprile ore 21 | Mercoledì 5 maggio ore 21 | Venerdì 28 maggio ore 21 | Mercoledì 9 giugno ore 21

    Gallerie dedicate all’Asia Meridionale e al Sud-est Asiatico, Regione Himalayana e Paesi Islamici dell’Asia.

    La visita guidata online permette di coinvolgere i partecipanti attraverso immagini di alta qualità in grado di restituire al visitatore punti di vista esclusivi sulle collezioni del MAO.
    Si parte dalle opere d’arte indiana, con la statuaria di soggetto buddhista e induista di varia datazione, per proseguire il viaggio attraverso il sud-est asiatico e giungere, dopo un passaggio nella galleria dell’arte della regione Himalayana, alla sezione dedicata ai Paesi Islamici dell’Asia.

    Più dettagli > QUI

    Mercoledì 28 aprile ore 21 | Venerdì 21 maggio ore 21 | Mercoledì 2 giugno ore 21

    Le Gallerie dedicate alla Cina e al Giappone

    Connessi con la guida, intraprenderemo un viaggio verso l’Asia orientale, alla scoperta delle opere esposte nelle due gallerie. I partecipanti saranno accompagnati all’interno degli ambienti del museo, attraverso immagini d’insieme dell’allestimento, per proseguire nell’osservazione degli oggetti d’arte della Cina antica, e nella suggestiva galleria dedicata al Giappone.

    Più dettagli > QUI

    Informazioni e prenotazioni
    Visita guidata online: 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte)
    Prenotazioni allo 011 5211788, oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico, oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

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