Categoria: News

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    Il papà di Capitan Harlock a novembre era stato curato a Torino

    Un disegno originale di Capitan Harlock per aiutare l’ospedale Molinette di Torino nella lotta al Coronavirus. A realizzarlo il maestro Leiji Matsumoto, che a novembre era stato curato proprio nel presidio sanitario torinese quando per un grave malore durante la sua visita sotto la Mole.

    L’opera è stata messa all’asta su ebay e il ricavato sarà destinato all’acquisto di dispositivi di protezione individuale per il personale medico e infermieristico.
    A divulgare il messaggio del maestro è l’Associazione culturale a lui dedicata che ha condiviso l’iniziativa su Facebook.

    Matsumoto afferma di avere seguito la situazione italiana attraverso gli organi di informazione giapponesi. “Ho appreso – dice – delle difficoltà degli ospedali nel curare i malati, ma allo stesso tempo della forza e del coraggio dei medici e degli infermieri italiani e ho pensato al personale dell’ospedale Molinette di Torino che si è preso cura della mia salute; i loro volti e la loro energia, insieme alle cure, mi hanno consentito di tornare a stare bene”.

    Fonte Ansa

     

     

  • Lo scrittore che ci ha messo di fronte alle grandezze e miserie della storia del Novecento, che ha scelto la letteratura per ”dar voce a chi non ha voce”.

    L’uomo dalle formidabili passioni, l’autore bestseller che si sentiva “cittadino prima che scrittore”. Luis Sepulveda è morto oggi 16 aprile a Oviedo.

    E’ stato proprio il Coronavirus, a portarsi via l’autore de ‘Il vecchio che leggeva romanzi d’amore’, pubblicato in Italia nel 1993, con cui aveva conquistato la scena internazionale, e di ‘Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare’, diventata un film d’animazione per la regia Enzo D’Alo’, che lo ha consacrato come scrittore non solo per un pubblico adulto ma per tutte le età.

    Combattente, arrestato due volte e condannato all’esilio durante la dittatura di Pinochet, nemico del neoliberismo, ecologista convinto, Sepulveda, che aveva riottenuto la cittadinanza cilena nel 2017, ha lottato contro l’invisibile nemico fino all’ultimo all’Ospedale Universitario di Oviedo, nelle Asturie dove viveva dal 1996, a Gijon, con la moglie Carmen Yáñez, poetessa cilena e grande amore di una vita.

    Lo scorso ottobre aveva compiuto 70 anni festeggiati a Milano in un evento organizzato dalla sua casa editrice italiana, Guanda.
    Innamorato dell’Italia dove le sue opere hanno superato complessivamente gli otto milioni di copie e dove lettori e fan lo hanno sempre ricambiato con incontri affollatissimi da un pubblico di ogni età, vincitore del Premio Hemingway per la Letteratura, del Premio Chiara alla carriera e insignito di una Laurea Honoris Causa in Lettere dall’Università di Urbino, era nato a Ovalle, in Cile, il 4 ottobre del 1949.

    Fonte Ansa

     

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    Il vincitore assoluto del concorso Open sarà annunciato il 9/6

    C’è l’italiana Rosaria Sabrina Pantano tra i vincitori di categoria e i finalisti del concorso Open dei Sony World Photography Awards 2020, che premia le migliori immagini singole scattate nel 2019, annunciati dalla World Photography Organisation.

    Quest’anno la rosa selezionata comprende oltre 100 fotografi; i dieci vincitori (uno per ciascuna categoria) riceveranno in premio un’attrezzatura fotografica digitale di ultima generazione di Sony e si contenderanno il riconoscimento finale: il titolo di Open Photographer of the Year e un premio in denaro di 5.000 dollari.

    Il vincitore assoluto del concorso Open sarà annunciato il 9 giugno sulle piattaforme online della World Photography Organisation e di Sony.

    Questi i vincitori di categoria.

    Nella sezione Architettura, Rosaria Sabrina Pantano (Italia) per Emotional Geography, una fotografia in bianco e nero del 38° Parallelo, una scultura piramidale di Mauro Staccioli, che sorge esattamente in corrispondenza delle coordinate geografiche del 38° parallelo.

    Nella sezione Creatività, Suxing Zhang (Cina continentale) per Knot, il ritratto di una giovane donna con un collage di elementi simbolici.

    Per la Cultura, Antoine Veling (Australia) per Mark 5:28, una foto del 17 aprile 2019, che immortala il momento in cui una parte del pubblico è stata invitata a ballare sul palco, in occasione del concerto di Iggy Pop al Teatro dell’Opera di Sydney.

    Per la sezione Paesaggio, a vincere è Craig McGowan (Australia) per Ice Reflections, la rappresentazione di un iceberg che si staglia solitario sullo sfondo degli imponenti fiordi del Parco nazionale della Groenlandia nordorientale.

    Nella sezione Movimento, Alec Connah (Regno Unito) per Going Down!, che documenta l’istante in cui le quattro torri di raffreddamento della centrale elettrica di Ironbridge, nello Shropshire, sono state demolite, il 6 dicembre 2019.

    A vincere nella sezione Natural World & Wildlife è Guofei Li (Cina continentale) per Tai Chi Diagram, un’immagine ambientata nel Botswana che mostra due ghepardi intenti a ripulirsi a vicenda dopo una caccia proficua.

    Nel Ritratto a imporsi è Tom Oldham (Regno Unito) per Black Francis, un ritratto in bianco e nero, commissionato dalla rivista Mojo, che ritrae il frontman dei Pixies, Charles Thompson (alias Black Francis).

    La Natura morta premia Jorge Reynal (Argentina) per A Plastic Ocean, la foto di un pesce morto che sembra cercare disperatamente di respirare, intrappolato in un sacchetto di plastica.

    Per la Street Photography a prevalere è Santiago Mesa (Colombia) per Colombia Resiste, che mostra un manifestante nella città di Medellín durante una marcia organizzata da lavoratori e venditori ambulanti, dispersi dall’intervento della squadra anti-sommossa locale.

    Nella sezione Viaggio vince Adrian Guerin (Australia) per Riding a Saharan Freight Train, un’immagine scattata in Mauritania dall’alto dell’ultimo vagone del “treno del ferro”, che viaggia lungo 700 km di binari dalla città costiera di Nouadhibou a Zouérat, nel deserto del Sahara.

    Per far fronte a questo momento di difficoltà, la World Photography Organisation ha lanciato la pagina Stay Connected, che raccoglie un ricco programma di iniziative, attività e risorse online volte a supportare e ispirare il pubblico e i fotografi premiati all’ultima edizione degli Awards

    CHI E’ L’ITALIANA FINALISTA – Roberta Sabrina Pantano, 46 anni, siciliana, residente a Torino da 26 anni. Maestra elementare, è la prima classificata nella categoria Architecture. “Avevo già partecipato al concorso l’anno scorso – racconta – ed ero arrivata nella short list dei finalisti con la foto di un funambolo scattata in piazza Castello a Torino. Ho sempre una macchina fotografica in borsa, fotografo quello che incontro, la bellezza può essere dietro l’angolo. Questa foto l’ho scattata durante una gita estiva con gli amici, ma non era tra quelle che avevo scelto per partecipare al concorso. Continuerò a fare fotografie senza montarmi la testa, con i piedi per terra e gli occhi rivolti al cielo. Tra le mie foto preferite ci sono le nuvole”.

     

  • Curto, per anziani e famiglie, faremo corsi yoga e tai chi

    Fonte Ansa

  • In attesa che i Musei Reali riaprano, per #iorestoacasa proponiamo una rilassante attività per immergere grandi e piccini nel mondo del colore.

    Riuscite a riconoscere a cosa si ispira questo mandala?

    Un piccolo indizio: solitamente chi viene a trovarci in museo osserva questo capolavoro con il naso all’insù!

    Certo, si tratta della Cappella della Sindone, realizzata da Guarino Guarini nel Seicento.

    Scarica il file e colora come vuoi tu. Buon divertimento!

     

     

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    Esperienza immersiva con La Muta di Leonardo

    Il silenzio mentre lo sguardo indugia sugli occhi fissi e grigi e sulle sottili labbra serrate, per poi scendere al décolleté e infine risalire lungo la linea perfetta del naso: con questa sequenza inizia il video che racconta il lungo e laborioso restauro di uno dei più enigmatici ritratti di Raffaello Sanzio, “La Muta”, conservato alle Gallerie Nazionali delle Marche di Urbino e in questo momento al buio nelle Scuderie del Quirinale per la grande 500 anni dalla morte dell’artista urbinate.

    L’opera, corrosa dai tarli, ha conosciuto un serio intervento conservativo nel 2014 per mano dei tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, un lavoro documentato nei dettagli nel video postato oggi sul canale YouTube del Mibact, dove dall’inizio dell’emergenza coronavirus i musei, i parchi archeologici e gli istituti autonomi statali stanno fornendo contributi audiovisivi di ogni genere per permettere alle persone di continuare a godere del patrimonio culturale nazionale.

    Le diverse sequenze degli interventi diagnostici, a partire dalla radiografia che ha evidenziato la vastità degli attacchi al supporto ligneo da parte di insetti xilofagi per arrivare alla disinfestazione del dipinto e la sua integrazione pittorica, sono illustrate con cura dai restauratori, che rivelano anche le tante scoperte rese possibili dalle analisi: dai diversi segni di pentimento nel disegno sottostante all’uso del nero d’ossa e di pigmenti di rame, sono molti gli elementi emersi da un restauro che ha permesso di restituire luce e splendore all’opera.

    Con questa iniziativa il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione.

     

  • In attesa che ricomincino le tappe “live” del primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, Incipit Offresi approda online per mostrare il “dietro le quinte”: i segreti che si celano dietro la scrittura di un libro con il coinvolgimento di scrittori affermati o aspiranti tali e con il supporto del Trio Marciano (Vito Miccolis, Mao-Mauro Gurlino, Mattia Martino) e degli attori di BTeatro. Tutto sulla pagina Facebook di Incipit Offresi e sul canale Youtube della Biblioteca Archimede.

    Protagonista dell’appuntamento di giovedì 16 aprile alle 18.30 è la scrittrice Sara Rattaro. Il suo primo romanzo “Sulla sedia sbagliata” viene pubblicato nel 2010 da Morellini editore; nel 2012 “Un uso qualunque di te” (Giunti) scala in poche settimane le classifiche dei libri più venduti e viene tradotto in 9 lingue. Con Garzanti pubblica il suo terzo romanzo best seller “Non volare via”, nel 2014 “Niente è come te”, nel 2016 “Splendi più che puoi”. Nel marzo 2017 esce il suo primo romanzo con la casa editrice Sperling&Kupfer “L’Amore Addosso” che vince il Premio Letterario 2018, debutta nella narrativa per ragazzi con “Il cacciatore di sogni” (Mondadori Ragazzi) e nel 2018 pubblica “Uomini che restano” e “Andiamo a vedere il giorno” (Sperling&Kupfer).

    Incipit Offresi è un’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione ECM – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e Regione Piemonte, con la collaborazione della casa editrice Archimedebooks di Settimo Torinese, della Scuola del Libro di Roma e con la sponsorizzazione di NovaCoop.

    Il Premio Incipit e il campionato sono dedicati a Eugenio Pintore, per la passione e la professionalità con cui ha fatto nascere e curato Incipit Offresi.

     

    INFO 

    www.incipitoffresi.itinfo@incipitoffresi.it

    www.facebook.com/incipitoffresi

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    Nel Libro Rosso di Carl Gustav Jung si trova un brano che pare scritto proprio per il periodo storico che stiamo vivendo: il mozzo di una nave è agitato

    per la quarantena imposta all’interno della nave, non sopporta di non poter scendere a terra, si sente privato della libertà; il capitano gli racconta come ha superato sette anni prima una situazione analoga creando comportamenti virtuosi invece di lamentarsi, per far fronte a una situazione di costrizione:

    Poi iniziai a rispondere a quelle imposizioni non usando la logica. Sapevo che dopo ventuno giorni di un comportamento si crea un’abitudine, e invece di lamentarmi e crearne di terribili, iniziai a comportarmi in modo diverso da tutti gli altri. Prima iniziai a riflettere su chi, di privazioni, ne ha molte e per tutti i giorni della sua miserabile vita, per entrare nella giusta ottica, poi mi adoperai per vincere […] Invece di pensare a tutto ciò che non potevo fare, pensai a ciò che avrei fatto una volta sceso.”

    […] “Come andò a finire, Capitano?”
    “Acquisii tutte quelle abitudini nuove, ragazzo. Mi fecero scendere dopo molto più tempo del previsto”.
    “Vi privarono anche della primavera, ordunque?”
    “Sì, quell’anno mi privarono della primavera, e di tante altre cose, ma io ero fiorito ugualmente, mi ero portato la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela più”.

    Fra i vari comportamenti virtuosi messi in atto dal capitano ci sono l’attenzione al cibo, l’esercizio fisico, momenti di respirazione per trovare una centratura e l’apprendimento di qualcosa di nuovo ogni giorno.

    La resilienza è la capacità di affrontare gli eventi traumatici o disastrosi (come quello che stiamo vivendo) in modo positivo, trasformandoli in occasione di crescita e, come sostiene George Eman Vaillant, psichiatra americano, non è una condizione, ma un processo: l’obiettivo è quello di riappropriarsi della propria esistenza senza permettere al dolore o all’angoscia di annientarci; è possibile farlo passando dalla determinazione di cambiare i propri comportamenti cercando di creare nuovi percorsi virtuosi invece di abbatterci lasciandoci andare alla lamentela.

    Ecco un paio di letture che vi consiglio::

    Hal Elrod “The miracle morning”

    William H. McRaven “Fatti il letto”

    Questo potrebbe essere il momento giusto per questo tipo di lettura, avere lo strumento per ripartire con il piede giusto quando saremo la fuori…

  • Sono 319 i piccoli artisti che dal 23 al 29 marzo hanno riprodotto, reinterpreto e reinventato le 85 opere provenienti dai 50 musei piemontesi che hanno aderito alla speciale edizione online dell’iniziativa di Abbonamento Musei Disegniamo l’arte… da casa.

    Le opere sono state raccolte da Abbonamento Musei in una gallery su Facebook: https://bit.ly/2UqzG5I. Tra i soggetti più gettonati, i papaveri del Giardino Botanico Rea di Trana, i dettagli delle sculture della Basilica di Superga, la farfalle del Museo Calderini di Varallo, il quadro di Miró del Museo del Territorio Biellese e i personaggi di Star Wars proposti dal Museo Nazionale del Cinema.

    Come si può vedere sfogliando l’album, la partecipazione è stata entusiasta, calorosa e coloratissima, come dimostrano i disegni che sono continuati ad arrivare anche a concorso ormai concluso.

    I due disegni vincitori, ovvero coloro che hanno ottenuto il maggior numero di like nei tempi prestabiliti, sono stati quelli di Sara, che ha riprodotto la Danzatrice con mani sui fianchi di Antonio Canova della Pinacoteca Agnelli, e Il ballo delle sciabole di Giulio Boetto (Museo Civico Cuneo), reinterpretato da Chiara. Le due vincitrici si sono aggiudicate un set da disegno firmato Pigna, sponsor tecnico del progetto.

    Disegniamo l’arte è l’ormai tradizionale appuntamento di Abbonamento Musei durante il quale i visitatori più giovani e le loro famiglie visitano e scoprono in maniera speciale i musei del territorio, disegnando le opere, gli spazi e le architetture che più li caratterizzano, dando così nuove forme e nuovi colori alle realtà museali del territorio: un modo per conoscere e reinterpretare le bellezze del patrimonio culturale e artistico regionale. In attesa di poter stabilire le nuove date dell’edizione 2020, inizialmente prevista per l’ultimo week-end di marzo, l’iniziativa si è svolta online

    Disegno di copertina Noemi_quadro di Miró al Museo del Territorio Biellese

     

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