Il video di cui l’Ermitage ci ha fatto dono:
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A partire dal 17 marzo, con la chiusura al pubblico delle sue sale, l’Ermitage ha dato il via a continue trasmissioni live sui suoi canali social.Al momento sono state realizzate 19 dirette che hanno ottenuto oltre 4.500.000 visualizzazioni, il ché rappresenta una sicura conferma della grande richiesta e del valore sociale di queste iniziative, che permettono alle persone di distrarsi in una difficile situazione di quarantena e di trovare forza e sostegno nella bellezza dell’arte.
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Avrebbe dovuto aprire i battenti il 5 marzo ma purtroppo a fine febbraio il decreto anti-coronavirus ha fermato l’attesissima mostra dedicata a Raffaello. Non sarà la stessa cosa ma adesso è possibile ammirala online.
Pensata per celebrare i 500 anni dalla morte dell’artista, la mostra era stata allestita a Roma presso le Scuderie del Quirinale. Mancavano una manciata di giorni, meno di due settimane all’avvio ma il coronavirus è riuscito a fermare anche quello che dagli amanti dell’arte era considerato l’evento dell’anno. Così gli organizzatori hanno offerto la possibilità di fare unapasseggiata virtuale all’interno della mostra attraverso i canali social. Ma non solo.
#RaffaelloInMostra
Con Raffaello In Mostra, le Scuderie del Quirinale riaprono virtualmente le porte con video-racconti e passeggiate virtuali all’interno delle sale delle scuderie per ammirare alcune tra le più belle opere esposte, tra cui La Madonna del Granduca delle Gallerie degli Uffizi, la Santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, il Ritratto di Baldassarre Castiglione e l’Autoritratto con amico dal Louvre, la Madonna della Rosa dal Prado e la Velata, di nuovo dagli Uffizi. Il tutto arricchito da dettagli e curiosità.
#RaffaelloOltreLaMostra
In più, sono a disposizione approfondimenti e incursioni nel backstage attraverso i canali social. Si potrà partecipare virtualmente anche agli incontri ospitati a palazzo Altemps prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione.
Qui uno degli ultimi video della mostra sul canale di YouTube dedicato:
Qui è possibile vedere gli altri filmati dedicati alla mostra di Raffaello
Fonti di riferimento: Scuderie del Quirinale
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A partire da oggi mercoledì 25 marzo, la programmazione di Sky Arte va in streaming per tutti, e gratis: è l’iniziativa con cui il noto canale di arte e cultura a pagamento aderisce all’iniziativa #iorestoacasa per dimostrare vicinanza agli italiani costretti in casa per l’emergenza Covid-19 da coronavirus. “Sky”, si legge in una nota dell’azienda, “propone a tutti il meglio delle grandi produzioni di Sky Arte sul patrimonio artistico e culturale d’Italia”.
Si tratterà di un palinsesto attivo 24 ore su 24 con cui Sky Arte darà a tutti “la possibilità a tutti di viaggiare attraverso le più belle produzioni del canale, di intrattenersi con gli imponenti film d’arte e di raccontare l’Italia con gli scenografici documentari girati nel cuore del nostro Paese”.
Lo streaming sarà disponibile da domani sul sito di Sky Arte: https://arte.sky.it.
Quella che andrà in onda in streaming sarà una selezione dei programmi dedicati al patrimonio culturale e artistico dell’Italia che vengono trasmessi sul canale Sky 120 e 400.
Tra gli altri, Sette Meraviglie, la serie che va alla scoperta dei grandi simboli dell’arte italiana, realizzata con le più moderne tecniche di ripresa; Musei, la produzione che permette di immergersi nei più importanti poli museali d’Italia e scoprire le ricchezze custodite all’interno; i grandi film d’arte di Sky che raccontano le vite e le arti di Leonardo, Michelangelo, Caravaggio, Raffaello e Tintoretto. E ancora Italie Invisibili che porta l’attenzione su luoghi in cui il tempo e la storia hanno lasciato il segno del proprio passaggio o Italian Season, la serie dedicata alle eccellenze artistiche del Belpaese. Anche la musica trova spazio nel palinsesto dedicato, con le esibizioni di Brunori Sas nella chiesa di Santa Maria dello Spasimo di Palermo, di Franco Battiato nell’Hangar Bicocca di Milano e le puntate più intense di 33 Giri – Italian Masters.
L’impegno di Sky si estende inoltre a supportare chi in questi giorni lotta negli ospedali per combattere il coronavirus: Sky, infatti, sostiene la Protezione Civile con una raccolta fondi per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario e strumenti di ventilazione. La donazione può essere effettuata direttamente sul Conto Corrente n. 66387 (IBAN IT84Z0306905020100000066387) aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato, intestato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile, con la causale SKY IoRestoACasa Covid 19.
Per maggiori informazioni sulla donazione è possibile visitare il link https://www.sky.it/landing/iorestoacasa.html.
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Il 25 Marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, si celebrerà per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo.
Il sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo.L’appuntamento è per le 12 di mercoledì 25 marzo orario in cui siamo tutti chiamati a leggere Dante e a riscoprire i versi della Commedia. Il Ministero dell’Istruzione inviterà docenti e studenti a farlo durante le lezioni a distanza. Ma la richiesta è rivolta a ciascun cittadino. E le 12 saranno l’orario di punta: le celebrazioni, seppur a distanza, potranno proseguire durante tutta la giornata sui social, con pillole, letture in streaming, performance dedicate a Dante, con gli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante.
“Questa prima edizione avviene in un momento particolarmente difficile. Le tante iniziative già previste si spostano sulla rete. Per questo rivolgo un appello agli artisti: il 25 marzo leggete Dante e postate i vostri contenuti. Dante è la lingua italiana, è l’idea stessa di Italia. Ed è proprio in questo momento che è ancor più importante ricordarlo per restare uniti”. Ha dichiarato il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.
“Cittadini e scuole, il prossimo 25 marzo, potranno unirsi in un momento alto di condivisione. Riscoprire Dante, tutti insieme, sarà un modo per restare uniti, in un momento così complesso, attraverso il filo conduttore della poesia. So che gli insegnanti stanno già facendo sforzi importanti per portare avanti la didattica a distanza, per restare in contatto con in nostri ragazzi. Il Dantedì può essere una bellissima occasione per ribadire che la scuola c’è, per condividere, sui social o sulle piattaforme delle lezioni online la passione per uno dei testi più importanti della nostra letteratura”, ha dichiarato la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Il Mibact e il Miur insieme a scuole, musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi e luoghi della cultura proporranno inoltre sui propri account social immagini, video, opere d’arte, rare edizioni della Divina commedia per raccontare quanto la figura del Sommo Poeta nel corso dei secoli abbia segnato profondamente tutte le espressioni culturali e artistiche dell’identità italiana.
Al Dantedì parteciperà attivamente anche la Rai che con Rai Teche ha selezionato le lecturae Dantis interpretate dai maggiori artisti del nostro tempo che saranno programmate in pillole di 30” nelle tre reti generaliste della Rai e su Rai Play e saranno numerosi le trasmissioni nei palinsesti dedicate, curate da Rai Cultura.Sul canale YouTube del Mibact e sul sito del Corriere della sera sarà inoltre trasmesso un filmato realizzato appositamente per questa prima edizione del #Dantedì con i preziosi contributi di Paolo Di Stefano, giornalista del Corriere della Sera e promotore della giornata dedicata a Dante, Alberto Casadei dell’Associazione degli italianisti, Claudio Marazzini presidente dell’Accademia della Crusca, Carlo Ossola presidente del Comitato per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante, del linguista e filologo prof Luca Serianni della Società Dante Alighieri, di Natascia Tonelli dell’Università di Siena e di Sebastiana Nobili dell’Università di Ravenna.
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Se le mura di casa nelle quali siamo costretti a causa del coronavirus diventano insopportabili, viaggiamo con la mente ma anche con il computer: Petra, il gioiello della Giordania, apre le sue porte online con un percorso multimediale disponibile su Google Maps.
Petra è un favoloso sito archeologico che si trova a circa 259 km a sud di Amman, nel deserto sudoccidentale della Giordania, risalente al 300 a.C., dove si trovano i resti di quella che fu la capitale del Regno nabateo. Il sito, scoperto nel XIX secolo, è patrimonio mondiale dell’UNESCO.
L’ingresso al pubblico, in questo periodo di crisi sanitaria mondiale, è di fatto impossibile e così la Giordania si unisce al movimento #iorestoacasa: Petra segue dunque le molte iniziative che consentono la cultura (e lo svago) anche dal proprio domicilio gratuitamente.
Jordan Tourism Board (JTB) in collaborazione con Google Maps offre ora un tour virtuale di uno dei luoghi più impressionanti del mondo: la città nabatea di Petra. E sarà proprio Rania Al-Abdulla, la regina giordana, a raccontarci la storia di questa meraviglia del mondo.Oltre 2.000 anni fa i Nabatei fondarono Petra, la città di pietra – si legge sul sito che ci apre le porte virtuali di questo spettacolo – Viaggia con noi alla scoperta di ciò che si cela oltre l’inconfondibile ingresso della città e scopri una delle più incredibili meraviglie del mondo, dimenticata dal tempo”.
Tra l’altro, come si legge nell’introduzione del tour, molte persone credono che Petra inizi e finisca a El Tesoro, ma in realtà il sito archeologico della città ha molto altro da offrire. E con questa iniziativa tutta virtuale sì e gratuita.
Il sito invita a usare delle cuffie per immergersi completamente nella visita con esperienza multimediale, guardando le immagini e ascoltando la regina che narra la storia di questa antichissima città.
Andiamo!
Per visitare Petra clicca qui
Fonti di riferimento: Google Maps
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Sui social vi sarà capitato di vedere copiata e incollata una bellissima poesia che viene attribuita a Kitty O’Meary, nata nel 1839 e morta nel 1888.
Nella realtà, senza nulla togliere al significato della poesia, le cose non stanno esattamente così e il fatto che sia stata scritta durante la peste del 1800 è una bufala.
Probabilmente, la giornalista e scrittrice Irene Vella, mai e poi mai avrebbe immaginato che un suo post sui social, scatenasse questo piccolo giallo.
L’11 marzo sul proprio profilo pubblica una sua riflessione, una poesia ai tempi del coronavirus in cui racconta la quotidianità attuale, lo stare a casa, il cambiare le proprie abitudini e il mondo parallelo della natura che continua il suo corso: il sole, i fiori, le rondini.
Poesia di Irene Vella
Era l’11 marzo del 2020, le strade erano vuote, i negozi chiusi, la gente non usciva più.
Ma la primavera non sapeva nulla.
Ed i fiori continuavano a sbocciare
Ed il sole a splendere
E tornavano le rondini
E il cielo si colorava di rosa e di blu
La mattina si impastava il pane e si informavano i ciambelloni
Diventava buio sempre più tardi e la mattina le luci entravano presto dalle finestre socchiuse
Era l’11 marzo 2020 i ragazzi studiavano connessi a discord
E nel pomeriggio immancabile l’appuntamento a tressette
Fu l’anno in cui si poteva uscire solo per fare la spesa
Dopo poco chiusero tutto
Anche gli uffici
L’esercito iniziava a presidiare le uscite e i confini
Perché non c’era più spazio per tutti negli ospedali
E la gente si ammalava
Ma la primavera non lo sapeva e le gemme continuavano ad uscire
Era l’11 marzo del 2020 tutti furono messi in quarantena obbligatoria
I nonni le famiglie e anche i giovani
Allora la paura diventò reale
E le giornate sembravano tutte uguali
Ma la primavera non lo sapeva e le rose tornarono a fiorire
Si riscoprì il piacere di mangiare tutti insieme
Di scrivere lasciando libera l’immaginazione
Di leggere volando con la fantasia
Ci fu chi imparò una nuova lingua
Chi si mise a studiare e chi riprese l’ultimo esame che mancava alla tesi
Chi capì di amare davvero separato dalla
vita
Chi smise di scendere a patti con l’ignoranza
Chi chiuse l’ufficio e aprì un’osteria con solo otto coperti
Chi lasciò la fidanzata per urlare al mondo il suo amore per il suo migliore amico
Ci fu chi diventò dottore per aiutare chiunque un domani ne avesse avuto bisogno
Fu l’anno in cui si capì l’importanza della salute e degli affetti veri
L’anno in cui il mondo sembrò fermarsi
E l’economia andare a picco
Ma la primavera non lo sapeva e i fiori lasciarono il posto ai frutti
E poi arrivò il giorno della liberazione
Eravamo alla tv e il primo ministro disse a reti unificate che l’emergenza era finita
E che il virus aveva perso
Che gli italiani tutto insieme avevano vinto
E allora uscimmo per strada
Con le lacrime agli occhi
Senza mascherine e guanti
Abbracciando il nostro vicino
Come fosse nostro fratello
E fu allora che arrivò l’estate
Perché la primavera non lo sapeva
Ed aveva continuato ad esserci
Nonostante tutto
Nonostante il virus
Nonostante la paura
Nonostante la morte
Perché la primavera non lo sapeva
Ed insegnò a tutti
La forza della vita. -
Va online la mostra cinemaddosso #iorestoacasa #museichiusimuseiaperti
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, da sempre molto attivo sui social network, in questo periodo rafforza ulteriormente la sua presenza in rete proponendo e consolidando numerose iniziative volte alla fruizione non solo delle collezioni ma anche della mostra cinemaddosso. I costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood. A queste si affiancheranno i laboratori online per gli studenti e la campagna The Best Of volta a ripercorrere i primi 20 anni della storia del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana.
“È importante che la cultura, in questo momento, dia un segnale forte facendo quadrato con le altre realtà e con le istituzioni – sottolinea Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema. Il museo, la sua storia e le sue collezioni vengono condivise online, offrendo un patrimonio unico nel suo genere. Le innumerevoli e varie attività dell’ente trovano così un luogo nella rete. E’ un momento difficile per tutto il Paese, ma solo non perdendo di vista il bene comune riusciremo a ritornare alla normalità”.
cinemaddosso. I costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood
È da oggi online il sito www.cinemaddosso.com: qui la mostra, a cura di Elisabetta Bruscolini, è a disposizione del pubblico, gratuitamente, e viene raccontata con video, approfondimenti, testi e ipertesti, curiosità e schede didattiche. Ogni giovedì, sia sul sito che sui social del museo, verranno illustrate le diverse sezioni della mostra, in una sorta di catalogo online multimediale e interattivo.
“È la prima volta che il Museo Nazionale del Cinema di Torino condivide online in maniera così importante la mostra che ospita alla Mole Antonelliana – racconta Domenico De Gaetano, Direttore del Museo Nazionale del Cinema. È sicuramente un grande passo verso una diversa fruizione del patrimonio, che potenzialmente diventa senza confini, e nasce un nuovo rapporto con l’utente finale, che si libera dal vincolo geografico. Non sostituisce la tridimensionalità
dell’esperienza immersiva della visita al museo ma ne approfondisce i contenuti, fornendo diversi punti di vista”.
“Questa mostra visionaria, allestita senza barriere tra il pubblico e gli abiti perché se ne possa apprezzare da vicino manifattura e materiali, deve essere fruita dal vero, perciò non proponiamo una replica online, bensì un progetto complementare – sottolinea la curatrice Elisabetta Bruscolini. Ogni settimana, grazie alla disponibilità del Museo Nazionale del Cinema, di Annamode e del team che ha progettato e realizzato la mostra, rileggeremo il percorso inquadrando le opere esposte in un’epoca, una temperie emotiva, una situazione sociale, storie e leggende che conosciamo anche grazie ai film e ai libri che ce le hanno raccontate. Vi invitiamo a scoprire contenuti esclusivi fino a quando, finita l’emergenza, la Mole Antonelliana possa riaprire e l’esperienza sensoriale offerta dalla mostra cinemaddosso possa essere pienamente vissuta”.
The Best Of
Parte mercoledì 18 marzo sui canali social del Museo Nazionale del Cinema “The Best Of”, la campagna che racconta, come una sorta di macchina del tempo, i momenti più importanti dei 20 anni del museo alla Mole Antonelliana.
Tre appuntamenti settimanali – lunedì, mercoledì e venerdì – che, pescando negli archivi fotografici e video del museo, ricordano persone e iniziative: Nanni Moretti direttore con Roman Polanski e Oliver Stone ospiti al Torino Film Festival nel 2008, la mostra dedicata a Isabelle Huppert nel 2006, l’omaggio a Maria Adriana Prolo e a Henri Langlois nel 2002, solo per citarne alcuni.
The Best Of sarà anche occasione per proporre iniziative per Kids&Families e raccontare le ricchissime collezioni del Museo: gallerie fotografiche, manifesti, oggetti, riviste, volumi e fondi, oltre a suggerire film, frammenti e rarità sul canale Vimeo della Cineteca.
“Ci è sembrato giusto – sottolinea Domenico De Gaetano – ricordare quello che la nostra fondazione ha fatto dal 2000 ad oggi. Non solo il museo e le sue collezioni, le mostre e gli ospiti internazionali, ma anche i 3 festival (Torino Film Festival, Cinemambiente e Lovers Film Festival) e il Torino Film Lab. Ripercorrere e raccontare questi anni è per noi importante, e volevamo farlo con il linguaggio dei social, che oggi più che mai rende tutto immediato e attuale”.
FB @museocinema IG @museocinema TW @museocinema
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Le misure stringenti del premier Conte per l’emergenza Coronavirus hanno portato ad una Torino praticamente deserta, con poca gente in giro, sui mezzi pubblici e sui treni e anche quelli della metropolitana.
Soddisfatto della decisione il governatore del Piemonte Alberto Cirio che sottolinea: “Il Piemonte farà la sua parte, insieme al resto d’Italia, ma di fronte a un sacrificio così grande, adesso serve da parte di tutte le istituzioni, italiane ed europee, un sostegno economico immediato e altrettanto grande“.
Riprese di Pier Nicola Matricardi
Regìa e montaggio di Angelo Ieva
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Abbonamento Musei non è una semplice tessera: è una comunità, che ora più che mai ricerca arte e bellezza, condividendola anche stando lontani. È questo lo spirito della speciale edizione Disegniamo l’arte…da casa, in attesa di poter stabilire le nuove date dell’edizione 2020, inizialmente prevista per l’ultimo week-end di marzo.
Disegniamo l’arte è l’ormai tradizionale appuntamento di Abbonamento Musei durante il quale i visitatori più giovani e le loro famiglie visitano e scoprono in maniera speciale i musei del territorio, disegnando le opere, gli spazi e le architetture che più li caratterizzano, dando così nuove forme e nuovi colori alle realtà museali del territorio: un modo per conoscere e reinterpretare le bellezze del patrimonio culturale e artistico regionale. Date le particolari circostanze, l’evento approda online.
Da lunedì 23 fino a domenica 29 marzo 2020 sarà visibile sul sito di Abbonamento Musei una raccolta di immagini inviate dai musei piemontesi aderenti: ci sono ad esempio il Giardino fiorito di Ettore Fico, ma anche la Torre campanaria dell’Abbazia di Fruttuaria di San Benigno Canavese, oppure l’Alpe di Siusi fotografata da Luigi Ghirri, il Giardino delle Rose della Reggia di Venaria Reale e molto altro ancora per ispirare e stuzzicare la fantasia dei giovani artisti.
A partire da queste opere, ai partecipanti viene richiesto di copiare, reinterpretare o semplicemente dare sfogo alla loro creatività: vale tutto! L’importante è postare entro la mezzanotte di domenica 29 i prodotti del loro ingegno su Facebook, taggando Abbonamento Musei e usando gli hashtag #disegniamolarte #pigna #iorestoacasa #creoilmiomuseo
Le opere verranno raccolte in una gallery da Abbonamento Musei: in palio per i primi due che si aggiudicheranno il maggior numero di like, un set da disegno firmato Pigna, sponsor tecnico del progetto.
Come racconta Simona Ricci, direttrice di Abbonamento Musei: “Disegniamo l’arte è un appuntamento a cui teniamo molto, poiché coinvolge i bambini e i loro genitori in un’attività creativa e originale. Proponendo questa versione online, speriamo che per le famiglie sia un’occasione per utilizzare al meglio questo tempo ritrovato, lasciandosi conquistare dall’arte del disegno”.
Informazioni sempre aggiornate e dettagli sul sito: www.abbonamentomusei.it
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La speciale proposta di un ingresso esclusivo alle 6 di mattina per compiere con il “clavigero” dei Musei il rito solenne dell’apertura porte e accensione luci. L’antico mazzo di chiavi in ferro schiuderà solennemente, uno dopo l’altro, gli innumerevoli portoni, da quello monumentale d’ingresso a quello sacro della Cappella Sistina. A concludere la visita una corroborante prima colazione nel bistrot del Cortile della Pigna.