Categoria: News

  • Il docu-film sul genio furioso e rivoluzionario che ha cambiato la storia dell’arte, ideato da Melania G. Mazzucco e narrato da Stefano Accorsi, con la partecipazione straordinaria di Peter Greenaway.

    Ha costruito la sua carriera come proto-rock star _David Bowie
    Il primo regista della storia. _Jean-Paul Sartre

    In occasione dell’anniversario dei cinquecento anni dalla nascita, arriva in anteprima nelle sale cinematografiche italiane Tintoretto. Un Ribelle a Venezia, un nuovo esclusivo docu-film firmato da Sky Arte dedicato alla figura di un pittore straordinario, mutevole e cangiante, istintivo e appassionato.

    Figlio di un tintore, da cui il suo nome d’arte, Tintoretto (1519-1594) è infatti l’unico grande pittore del Rinascimento a non aver mai abbandonato Venezia, nemmeno negli anni della peste. Immergendoci nella Venezia del Rinascimento e attraversando alcuni dei luoghi che più conservano la memoria dell’artista, dall’Archivio di Stato a Palazzo Ducale, da Piazza San Marco alla Chiesa di San Rocco, verremo così guidati attraverso le vicende di Jacopo Robusti, in arte Tintoretto, dai primi anni della sua formazione artistica fino alla morte, senza trascurare l’affascinante fase della formazione della sua bottega, luogo in cui lavorano anche alcuni dei suoi figli, Domenico, che erediterà l’impresa del padre, e l’amatissima Marietta, talentuosa pittrice. Ideato e scritto da Melania G. Mazzucco e con la partecipazione straordinaria del regista Peter Greenaway, il film sarà narrato dalla voce di Stefano Accorsi e arriverà nelle sale cinematografiche solo per tre giorni, il 25, 26, 27 febbraio 2019, distribuito da Nexo Digital nell’ambito del progetto della Grande Arte al Cinema.

    Attraversando la vita del pittore, un artista spregiudicato e inquieto caratterizzato da un’infinita voglia di indipendenza e un amore assoluto per la libertà, Tintoretto. Un Ribelle a Venezia delineerà i tratti della Venezia del 1500, un secolo culturalmente rigoglioso che vede tra i suoi protagonisti altri due giganti della pittura come Tiziano e Veronese, eterni rivali di Tintoretto in un’epoca in cui la Serenissima conferma il suo dominio marittimo diventando uno dei porti mercantili più potenti d’Europa e affronta la drammatica peste del 1575-77, che stermina gran parte della popolazione lasciando un segno indelebile nella Laguna. È proprio durante la peste che Tintoretto crea il suo ciclo più importante. In una Venezia deserta, cupa e spettrale, con i cadaveri degli appestati lungo i canali, Tintoretto rimarrà in città per continuare la sua più grande opera: il ciclo di dipinti della Scuola Grande di San Rocco, una serie di teleri che coprono la maggior parte delle pareti dell’edificio intitolato alla celebre confraternita. Nessuno all’epoca, nemmeno Michelangelo nella Cappella Sistina, vantava di aver firmato ogni dipinto all’interno di un edificio.

    Ad accompagnare lo spettatore attraverso le vicende di Tintoretto, saranno chiamati numerosi esperti come gli storici dell’arte Kate Bryan, Matteo Casini, Astrid Zenkert, Agnese Chiari Moretto Wiel, Michel Hochmann, i co-curatori della mostra Tintoretto 1519-2019 di Palazzo Ducale, Frederick Ilchman e Tom Nichols, le scrittrici Melania G. Mazzucco e Igiaba Scego, le restauratrici Sabina Vedovello e Irene Zuliani, impegnate nel restauro delle Due Marie di Tintoretto.

    Il documentario osserverà infatti anche le analisi dettagliate che permetteranno a una squadra italiana di restaurare due capolavori di Tintoretto: “Maria in meditazione” (1582 – 1583) e “Maria in lettura” (1582 – 1583). Grazie al sostegno di Sky Arte, le due tele saranno infatti restaurate prima di essere esposte all’interno della mostra monografica di Tintoretto alla National Gallery of Art di Washington, in occasione dell’anniversario dei cinquecento anni dalla nascita di Tintoretto, che avverrà nel 2019.

    Tintoretto. Un Ribelle a Venezia è prodotto da Sky Arte e arriverà al cinema solo per tre giorni, il 25, 26, 27 febbraio. L’appuntamento si inserisce nel calendario della Grande Arte al Cinema, un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital. Per la stagione 2019 arriva nelle sale italiane in collaborazione con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.

    Sky Arte festeggia i 500 anni dalla nascita del grande pittore veneziano lanciando, in contemporanea al documentario, anche un’inedita biografia a fumetti. “Tintoretto. Un ribelle a Venezia” è infatti anche una graphic novel per lettori dai 14 anni, scritta da Alberto Bonanni su disegni di Gianmarco Veronesi. Il volume ripercorre in quattro capitoli a colori la vita dell’artista veneziano e la sua presunta rivalità con un altro maestro della scena artistica del ‘500: Tiziano Vecellio. Si tratta della prima pubblicazione a fumetti realizzata da Sky Arte in collaborazione con TIWI, studio creativo già editore del premiato marchio di albi illustrati per la prima infanzia minibombo. Il volume sarà disponibile in tutte le librerie da marzo 2019.

     

  • Oltre un decennio dopo aver attaccato sfacciatamente un’opera d’arte fasulla sul muro di una delle sue gallerie, Banksy ha ufficialmente aderito per la prima volta alla collezione del British Museum.

    Il museo ha, infatti, acquisito la sua prima opera dell’artista anonimo re della street art: una falsa banconota da £ 10 raffigurante Diana, principessa del Galles, che si unirà alla sua collezione di monete, medaglie e altra valuta.

    L’opera, intitolata Di-faced Tenner, era una delle migliaia di copie prodotte dall’artista nel 2004 come parte di una “prodezza” artistica.

    Contattato dal Guardian, un portavoce dell’artista ha detto che la banconota è stata donata da “qualcuno che gestisce il cambio di valuta di Banksy”. Oltre a mostrare la faccia di Diana al posto di quella della regina, la nota è stata modificata in “Banksy of England” e il motto: “I promise to pay the bearer on demand the ultimate price”.

    “C’è una lunga storia di discorsi politici e sociali attraverso questo tipo di protesta che ci ha fatto desiderare di acquisirlo”, ha detto Hockenhull. “Inoltre, è un Banksy. È un’opportunità per noi di avere un’opera di un artista di quella statura come parte di una collezione che le persone potrebbero non considerare il tipico luogo per un’opera di Banksy. Dal nostro punto di vista, si unisce a una lunga lista di artisti che hanno creato, adattato o distrutto valuta per gli scopi del proprio lavoro”.

  • Leonardo da Vinci fa il bis. “La dama con l’ermellino”, uno dei più grandi capolavori dell’arte mondiale, sarà esposta alla Reggia di Venaria Reale a fine anno.

    Si tratta di un trionfo per l’immagine internazionale di Torino, un evento con il botto capace di calamitare in città migliaia di turisti. 

    L’impresa di riportare in Italia in una mostra il quadro simbolo, dopo la Gioconda, del grande maestro del Rinascimento non è riuscita a Milano (dove il quadro è stato dipinto), né a Firenze, né a Roma.

    Ma Soprattutto, non è riuscita a Parigi.

    Il ritratto di Cecilia Gallerani, nobile milanese amante di Ludovico Sforza, detto il Moro, custodito in Polonia presso il Museo Nazionale di Cracovia, sarà così esposto per qualche settimana nella residenza Sabauda.

    Durante tutto il 2019, Torino ospiterà eventi dedicati a Leonardo. 

    Dal 15 aprile al 14 luglio (le date sono già confermate) ai Musei Reali si esporrà l’«Autoritratto» a sanguigna, capolavoro custodito nelle collezioni sabaude dal 1839.

    A fine anno (ma le date non sono ancora state comunicate) l’evento a Venaria Reale.

    Una notizia inaspettata che farà il giro del mondo. 

  • In occasione dell’anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, arriva nelle sale cinematografiche italiane Leonardo Cinquecento, un’esclusiva produzione dedicata al genio universale del Rinascimento e ai risvolti contemporanei delle intuizioni contenute nei famosi Codici Leonardeschi. 

    Cinquecento anni dopo la sua morte, Leonardo continua infatti ad essere l’uomo più ammirato e conosciuto nella storia dell’umanità: l’artista, l’architetto, l’umanista, il naturalista, lo stratega militare, ma soprattutto l’osservatore instancabile in perenne ricerca. 

    Grazie al coinvolgimento di esperti di caratura mondiale – storici, tecnici e ingegneri – e aziende ai vertici della tecnologia, Leonardo Cinquecento ricostruisce come l’ingegno e le osservazioni di Leonardo da Vinci hanno attraversato i secoli per trovare applicazione nella società contemporanea.
    Industria civile e bellica, ingegneria, comunicazioni, medicina, anatomia e arte del XXI secolo hanno tutte un denominatore comune di ricerca e sviluppo nel lavoro di Leonardo.

    Scoprilo al cinema, solo il 18, 19 e 20 febbraio. 
    Trova la sala più vicina a te su www.magnitudofilm.com/it/al-cinema/

  • Cinema e Fumetti – Museo Nazionale del Cinema, Mole Antonelliana 

    Via Montebello 20 – Torino

    Calcio e Fumetti – Juventus Museum

    Via Druento 153/42 – Torino

    Si inaugura oggi e fino al 20 maggio 209 la mostra multimediale “Cinema e Fumetti” alla Mole Antonelliana presenta le analogie e le differenze del linguaggio cinematografico e di quello dei fumetti in oltre cento anni di storia, con l’esposizione di tavole originali dei più importanti fumetti, proiezioni e postazioni interattive. 

    La mostra “Calcio e Fumetti” allo Juventus Museum attraverso i materiali multimediali esposti offre un panorama del rapporto tra calcio e fumetto, un tuffo nelle pagine dei fumetti e nelle gesta dei loro eroi.

    Visita ad entrambi i Musei e Mostre con un biglietto unico a € 20 .

    Sono escluse agevolazioni per le altre tipologie di biglietto e le promozioni non sono cumulabili.

    Ulteriori informazioni e prenotazioni su  Museo Nazionale del Cinema, Mole Antonelliana eJuventus Museum


  • Ricordare la genialità di Leonardo da Vinci, a cinquecento anni dalla scomparsa -esaltandone lo straordinario talento creativo, quello di un uomo che ha dedicato l’intera vita all’arte, all’innovazione e alla scienza -è l’intento dell’Amministrazione comunale in collaborazione con la Regione Piemonte, i Musei Reali e la Fondazione Torino Musei. Le celebrazioni dedicate a Leonardo costituiscono per Torino –città che custodisce nella Biblioteca Reale di piazza Castello un nucleo preziosissimo di suoi disegni autografi di cui fa parte il ‘Ritratto di vecchio’,  ritenuto il suo Autoritratto –una grande occasione per valorizzare e promuovere nel mondo il patrimonio storico del Rinascimento: dall’arte alla letteratura, dalla musica alle scienze e all’architettura e, più in generale, all’arte di vivere.  Per questo motivo la Città, insieme ad altri Enti, sta lavorando a un nutrito calendario che accoglierà, da aprile a dicembre, concerti, conferenze, convegni, esposizioni, incontri, installazioni, itinerari naturalistici, laboratori, spettacoli e talk, che ruoteranno intorno ai capolavori di Leonardo in mostra ai Musei Reali. Nelle Sale Palatine della Galleria Sabauda, il 15 aprile, si inaugurerà ‘Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro’. Si tratta di un’esposizione straordinaria di oltre cinquanta opere, databili all’incirca tra il 1480 e il 1515, diverse per soggetto e per ispirazione, in grado di documentare l’attività dell’artista dalla giovinezza alla piena maturità. Tra queste spicca il nucleo di tredici disegni autografi,  tra cui il Ritratto di vecchio ritenuto l’Autoritratto di Leonardo, oltre al Codice sul volo degli uccelli. Saranno visibili anche opere di altri grandi maestri, dal fiorentino Pollaiolo ai lombardi Bramante e Boltraffi o fino a Michelangelo e a Raffaello. Per richiamare l’attenzione sulle rievocazioni dedicate all’uomo simbolo del Rinascimento, che fu pittore, scultore, inventore, ingegnere militare, scenografo, anatomista, pensatore e uomo di scienza, molte delle iniziative hanno ottenuto il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Con il coordinamento di Turismo Torino e Provincia e DMO Piemonte, inoltre, è stato messo a punto un ricco e articolato piano di azioni di comunicazione per veicolare in città, ma anche a livello nazionale e internazionale e nei principali mercati turistici di riferimento, gli eventi che fanno parte del calendario.

     Gli appuntamenti sono descritti in dettaglio online su www.leonardoatorino.it

    Tradotto in francese, inglese e mobile first, il sito raccoglie sia le informazioni relative alle numerose iniziative che si svolgeranno a Torino e in Piemonte, sia quelle sui prodotti turistici e sulle proposte degli operatori incoming. Per agevolarne la consultazione www.leonardoatorino.itè stato diviso in 6 sezioni: 

    1. Mostra “Leonardo Da Vinci. Disegnare il futuro” ospitata ai Musei Reali; 

    2. Calendario degli eventi; 

    3. Prodotti turistici; 

    4. A tavola con Leonardo ideate dagli operatori privati; 

    5. Didattica e conferenze; 

    6. Offerte degli operatori incoming. 

    Gli stessi appuntamenti saranno presenti anche su siti www.inpiemonteintorino.it, www.visitpiemonte.come www.abbonamentomusei.it.

    Il palinsesto completo sarà promosso attraverso una campagna di comunicazione il cui concept grafico è stato ideato dal Teatro Stabile di Torino. 

    Il claimLeonardo da Vinci. Disegnare il futuro’, invece, è tratto dal titolo della mostra realizzata dai Musei Reali. 

    Per celebrare il cinquecentenario Torino cambierà look. L’immagine coordinata, infatti, verrà utilizzata per ogni strumento di comunicazione: stendardi, Mupi, vetrofanie, manifesti, materiali informativi, merchandising e accoglienza.

    Da fine febbraio a dicembre, stendardi e comunicazioni via Mupi saranno posizionati nel centro città, all’interno delle stazioni Porta Nuova e Porta Susa e nell’Aeroporto Internazionale Sandro Pertini. Durante lo stesso periodo metro e mezzi pubblici saranno anch’essi veicoli di comunicazione. Da metà marzo, manifesti, locandine e materiale informativo, in italiano e inglese, saranno esposti dal Politecnico all’Università di Torino e ai Campus Einaudi e ONU, dalla Scuola di Applicazione -Caserma Cernaia agli istituti scolastici e in moltissimi altri luoghi. Inoltre nei dodici uffici del turismo presenti a Torino e nell’area metropolitana sarà possibile reperire tutte le informazioni sugli appuntamenti in programma. Lo stand della Città al Salone Internazionale del Libro(maggio) sarà dedicato a Leonardo. Anche il padiglione Italia del Meeting Città Creative per il Design di Fabriano (giugno) gli renderà omaggio. Il merchandising della Città di Torino, Objecto, verrà arricchito da una linea dedicata al Maestro, appositamente realizzata, che sarà proposta in vendita negli info point del territorio e negli spazi messi a disposizione da alcuni dei soggetti organizzatori. L’Amministrazione torinese, inoltre, sta lavorando per coinvolgere le città del mondo con cui intrattiene relazioni di amicizia e cooperazione nella promozione delle manifestazioni leonardesche.

    Per accogliere al meglio visitatori e turisti Turismo Torino e Provincia ha realizzato una speciale edizione della Torino + Piemonte Card che, per l’occasione, diventerà un magnete da portare a casa. Acquistando la card si potranno visitare gratuitamente  la mostra “Leonardo Da Vinci. Disegnare il futuro” ospitata ai Musei Reali (16/04-17/07), i più importanti musei e mostre di Torino, i castelli, le fortezze e le Residenze Reali di Torino e del Piemonte e ottenere agevolazioni sulle altre iniziative legate alla celebrazione del genio. 

    Il contact center dell’ATL, tel. 011535181, attiverà un canale ad hoc per fornire informazioni. 

    Ogni sabato mattina, dal 2 marzo al 13 luglio, si svolgerà la visita guidata ‘La Tua Prima Volta a Torino speciale Leonardo’ organizzata da Somewhere Tour & Events. DMO Piemonte(società in house della Regione per la valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio) ha definito un piano di comunicazione articolato per dare la più ampia visibilità al calendario di eventi realizzato in occasione del 500^ anniversario della morte di Leonardo, in raccordo con Turismo Torino e le altre ATL piemontesi. Il piano prevede l’inserimento di informazioni e appuntamenti leonardiani all’interno di tutte le principali leve e canali di comunicazione usati da DMO per promuovere il Piemonte, quali, ad esempio: sezione dedicata a Leonardo nel sitovisitpiemonte.it; brochures dei vari appuntamenti fieristici internazionali, presentazioni in occasione dei prossimi road-show internazionali; accordi di co-marketing con Trenitalia, SNCF e compagnie aeree delle principali rotte di interesse regionale; proposte a riviste di settore ; educational con giornalisti e tour operators. Inoltre, DMO farà realizzare un video promozionale, a cura di Getty Images, che alterna il racconto del Piemonte con le opere di Leonardo presenti a Torino. Questo piano di comunicazione prevede uno stretto raccordo con Turismo Torino e Provincia e tutte le ATL del Piemonte, ciascuna sulle aree di rispettivo interesse. Anche l’Associazione Abbonamento Musei supporterà il programma realizzato in occasione delle celebrazioni. Gli oltre 120mila possessori della tessera potranno accedere gratuitamente alle iniziative che i musei torinesi e piemontesi aderenti al circuito organizzeranno quest’anno in onore di Leonardo. Anche l’edizione di Gran Tour 2019 –le passeggiate in Torino e gli itinerari in Piemonte alla scoperta delle loro bellezze –curate dall’Associazione Abbonamento Musei saranno dedicate alla conoscenza del genio creativo dell’uomo.

    I canali social di Città,  Regione Piemonte, Musei Reali, Abbonamento Musei, Turismo Torino e Provincia e DMO dedicheranno ampio spazio alla promozione e comunicazione degli eventi in calendario.

  • È l’Europa delle eccellenze nel campo della museologia, dell’egittologia, dell’archeologia, dell’archeometria e della gestione del patrimonio culturale, quella che si raccoglie compatta attorno al progetto dell’Unione Europea Transforming the Egyptian Museum of Cairo (Trasformare il Museo Egizio del Cairo).

    Un’operazione di collaborazione inedita che vede protagonista l’Italia con il Museo Egizio – capofila dell’intervento – insieme al Musée du Louvre, al British Museum, all’Ägyptisches Museum und Papyrussammlung di Berlino, al Rijksmuseum van Oudheden (Leiden), al BBR – Bundesamt für Bauwesen und Raumordnung, all’IFAO – Institut Français d’Archéologie Orientale e all’ICA – Istituto Centrale per l’Archeologia.

    Per maggiori informazioni Museo Egizio di Torino 

     

  • In occasione della ricorrenza del matrimonio di Agnolo e Maddalena Doni, la coppia che commissionò a Michelangelo il famoso Tondo Doni (che fu raffigurata in due ritratti, altrettanto celebri, di Raffaello), nasce una giornata speciale dedicata all’amore nella Galleria degli Uffizi: il 31 gennaio, in occasione dell’anniversario delle fastose nozze di Agnolo Doni e Maddalena Strozzi a Firenze, le coppie che visiteranno gli Uffizi pagheranno un solo biglietto, avendo così a disposizione un ingresso gratuito.

    In occasione dell’evento, gli Uffizi lanceranno anche una campagna su Instagram: tutte le coppie che saranno in galleria il 31 gennaio sono invitate a postare selfie davanti alle loro opere preferite sul social, utilizzando i tag #Uffizi e #Festadeidoni. Il profilo Instagram delle Gallerie ne riposterà una selezione durante la giornata.

    Il tondo di Michelangelo, ed i due ritratti di Agnolo Doni e Maddalena Strozzi sono visibili, da alcuni mesi, nella nuova sala al secondo piano della Galleria dedicata ai capolavori dei due maestri. Per la prima, nella storia degli Uffizi, le tre opere vengono esposte insieme. La famiglia Doni, ricchissimi collezionisti e mecenati fiorentini, erano tra i protagonisti indiscussi del mercato dell’arte a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento: solo loro, oltre al Papa, ebbero la possibilità di commissionare opere sia di Raffaello che di Michelangelo. Nell’ambito della Festa dei Doni, ci saranno nella sala, per tutta la giornata, esperti che racconteranno ai visitatori la storia del matrimonio tra Agnolo e Maddalena, oltre a quelle dei tre capolavori di Michelangelo e Raffaello. Nel pomeriggio inoltre ci sarà una lezione sul Tondo all’auditorium Vasari della Galleria.

    “Vogliamo offrire a tutti gli innamorati un piccolo ‘anticipo’ di San Valentino”, spiega il direttore del complesso museale Eike Schmidt, “e celebrare simbolicamente la grandezza dell’amore nella ricorrenza di un’unione, quella tra Agnolo e Maddalena, che ha segnato per sempre la storia dell’arte. A questa coppia infatti, nientemeno che Raffaello fece il ritratto, e per loro il divino Michelangelo realizzò il celebre Tondo con la Sacra Famiglia. Dunque per gli Uffizi il 31 gennaio non può che essere la Festa dei Doni, cioè la giornata in cui trionfa l’Amore”

    Per maggiori informazioni

     

  • a cura di Enrica Pagella, Francesco Paolo Di Teodoro, Paola Salvi
    Torino, Musei Reali 15 aprile – 14 luglio 2019.

    Una mostra con oltre cinquanta opere che racconta le ricerche tra scienza e arte di Leonardo da Vinci attraverso lo strumento del disegno.

    Il percorso ruota intorno al nucleo di autografi di Leonardo conservati alla Biblioteca Reale di Torino, che comprende tredici disegni acquistati dal re Carlo Alberto nel 1840, e il celebre Codice sul volo degli uccelli, donato nel 1893 da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I.

    Uno straordinario insieme di opere databili all’incirca tra il 1480 e il 1515, diverse per soggetto e per ispirazione, ma in grado di documentare l’attività di Leonardo dalla giovinezza alla piena maturità. Alcuni disegni sono in relazione con opere note e celebrate del maestro: i nudi per la Battaglia d’Anghiari, i cavalli per i monumenti Sforza e Trivulzio, lo straordinario studio per l’angelo della Vergine delle Rocce, noto come Volto di fanciulla. Oltre all’unicum, il celeberrimo Ritratto di vecchio, ritenuto l’Autoritratto di Leonardo.

    Per restituire il senso, l’origine e la peculiarità del lavoro di Leonardo, la genesi dei disegni torinesi è indagata nella relazione con analoghe esperienze di altri artisti, attraverso l’esposizione in mostra di opere di grandi maestri, dai fiorentini Andrea del Verrocchio a Pollaiolo, dai lombardi Bramante e Boltraffio, fino a Michelangelo e a Raffaello.

    L’itinerario è suddiviso in diverse sezioni dedicate ad altrettante possibili chiavi di lettura dell’opera del maestro e delle esperienze condotte da tutti gli artisti del Rinascimento: l’eredità dell’arte antica; l’esplorazione dell’anatomia e delle proporzioni del corpo umano; il confronto tra arte e poesia; l’autoritratto; lo studio dei volti e la sfida della rappresentazione delle emozioni. Infine, gli studi sul volo, l’architettura e un tema finora inesplorato: “Leonardo e il Piemonte”, che si sofferma sulle citazioni dei luoghi presenti negli scritti di Leonardo e che ha, come disegno catalizzatore, il foglio del Codice Atlantico con il Naviglio di Ivrea.

    In occasione della mostra, l’Università degli Studi di Torino propone una rassegna interdisciplinare ispirata all’universalità di Leonardo dal titolo “Pioneers. Esploratori dell’ignoto da Leonardo ai giorni nostri”. Un public programme che, a partire dai disegni esposti, ne approfondisca i temi e si configuri al contempo come una piattaforma di scambio tra il pubblico e i protagonisti della ricerca, creando attorno alla mostra uno spazio inedito di partecipazione, dialogo e sperimentazione.
    La mostra è realizzata in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino ed è compresa tra le iniziative finanziate dal Comitato per le Celebrazioni dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci presso il Ministero per i beni e le attività culturali.

    Sito della mostra

  • Nel Museo della Moda e del Costume, si può ammirare una nuova mostra/allestimento, ideata e curata da Patricia Lurati, con il coinvolgimento diretto della Galleria di arte moderna di Palazzo Pitti, dalla quale provengono dipinti e sculture inseriti nel percorso espositivo.

    Questo si sviluppa mettendo in evidenza le corrispondenze tra le creazioni di stilisti-artisti e artisti-couturiers  operosi dagli anni Trenta del Ventesimo secolo fino ai giorni nostri, sottolineando i diversi linguaggi che si sono avvicendati: un periodo denso di grandi rivolgimenti dei codici estetici e figurativi.

    Il titolo scelto fa subito avvertire la novità del metodo: “Tracce. Dialoghi ad arte” evoca infatti, e riporta alla nostra attenzione voci perdute, o rese ormai silenziose da una griglia interpretativa prevedibile.

    La mostra allestita nel Museo della Moda e del Costume, invece, rivoluziona i criteri espositivi finora seguiti per questo genere di eventi: le opere esposte – 107 tra abiti, accessori, dipinti e sculture – non si configurano più per “categorie dominanti” e silenziosi “arredi a commento”, ma dialogano attivamente. Tutti gli elementi presenti diventano protagonisti, rapportandosi gli uni con gli altri, e quindi con la loro stessa immagine riflessa negli specchi che caratterizzano l’allestimento, creando un suggestivo e coinvolgente effetto di dilatazione degli spazi, di replica delle linee e dei colori degli abiti, oltre che di amplificazione delle luci che ne esaltano le forme. La presentazione degli abiti e delle opere d’arte non è precisamente cronologica, perché vuole essere un invito ad una loro diversa lettura, che privilegi le corrispondenze formali, oltre ad evidenziare analogie di ambito culturale. Si è ricercata quindi una corrispondenza di segni e decori fra i capi stessi e tra questi e i dipinti e le sculture esposte nelle varie sezioni.

    Con l’occasione è stata presentata alla stampa anche il nuovo deposito degli abiti e del tessile della vasta collezione del Museo della Moda e del Costume, che si trova sempre a Palazzo Pitti, nella nuova ala adiacente al primo deposito.

    “L’occasione della presentazione del nuovo deposito per la custodia delle collezioni di moda – dichiara Andrea Cavicchi, Presidente del Centro di Firenze della Moda Italiana e della Fondazione Pitti Immagine Discovery– è un passaggio fondamentale nel percorso di collaborazione tra CFMI, Pitti Immagine e Fondazione Pitti Discovery, con le Gallerie degli Uffizi. In questi due anni di lavoro insieme, oltre ad aver realizzato la mostra monografica di Karl Lagerfeld e il Museo effimero della Moda, curata da Olivier Saillard, abbiamo lavorato alla creazione di una struttura permanente per la conservazione e la valorizzazione della Moda contemporanea”.

    Il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt afferma che “i nuovi depositi, realizzati con il contributo finanziario del Centro Fiorentino per la Moda Italiana, di Pitti Immagine e della Fondazione Pitti Discovery, dal punto di vista tecnologico sono assolutamente all’altezza di quelli degli altri grandi musei della moda al mondo. E sono un’ennesima prova che la tutela e la diffusione della cultura traggono immenso beneficio dall’aprirsi dei musei ad altre realtà: la collaborazione delle Gallerie degli Uffizi con l’ambiente produttivo delle aziende toscane, e di queste in particolare, ha portato novità e idee in città, ma anche risultati pratici evidenti, tra i quali i nuovi depositi. Ciascuna entità trae spinta dall’altra, in un dialogo fattivo e utile per tutti, così come nella mostra Tracceogni oggetto viene valorizzato dal confronto intelligente – e spesso inaspettato – con  le altre opere”.

    L’esposizione, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dalle Gallerie degli Uffizi con Firenze Musei, è corredata da un percorso virtuale accessibile nella sezione IperVisioni del sito web delle Gallerie degli Uffizi      Museo della Moda e del Costume – Palazzo Pitti – Firenze

    Opera Laboratori Fiorentini – Civita

     

     

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