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  • Dal 2 luglio, il sito UNESCO del Santuario di Oropa ospita le monumentali opere in acciaio a specchio
    dell’artista Daniele Basso.

    Una mostra personale a cura di Irene Finiguerra.

    Santuario di Oropa – Biella

     

    Con la mostra personale di Daniele Basso Le pieghe dell’anima, a cura di Irene Finiguerra, dal 2 luglio l’arte contemporanea entra in dialogo con la solennità del complesso monumentale del Santuario di Oropa situato nei pressi di Biella, a circa 1.159 metri di altitudine, circondato dall’anfiteatro naturale delle montagne.

    Fino al 18 settembre 2022, i visitatori troveranno nove opere, in un percorso che coinvolge lo spazio all’aperto e altre parti che verranno aperte al pubblico proprio in occasione della mostra. Con Le pieghe dell’anima, l’artista indaga i luoghi nascosti dello spirito umano, attraverso una serie di sculture in acciaio a specchio lucidato a mano, alcune delle quali superano i tre metri di altezza, e che creano un corto circuito visivo e mentale giocato sul contrasto fra l’opera e lo spazio in cui è collocata. Sono opere che, per la loro dimensione, testimoniano il coraggio del fare dell’artista.

    L’esposizione al Santuario di Oropa. All’entrata del Santuario, posizionato nel piazzale basso, il visitatore viene accolto da Boogyeman (la paura) che viene affrontata da Ikaros (il coraggio e l’aspirazione al volo) posizionata a sua volta nel piazzale antistante alla Basilica Superiore: lo scontro a distanza tra queste due opere rappresenta metaforicamente la lotta tra le debolezze e le aspirazioni di ognuno. È lo strumento che la natura ha fornito agli uomini per evolversi, poiché ciascuna sfida conduce oltre i propri limiti, verso nuovi livelli di conoscenza e coscienza. Le due sculture definiscono e contengono l’intero percorso della mostra come alfa e omega, principio e fine di questo viaggio.

    Il cuore del Santuario, la Basilica Antica, ospita sull’altare del sacello la statua blu del Cristo Ritorto il cui intenso colore blu spinge il pubblico a un’interrogazione sulla fede.

    Sotto al colonnato, verso la pianura, il falco Achill costituisce un omaggio alla montagna, che abbraccia con durezza e incantevole bellezza il santuario, ma allo stesso tempo assume un valore sciamanico: il rapace esprime il potere della visione, della sapienza, della tutela e insieme della transizione personale e spirituale. Non a caso il falco è stato un uccello simbolo in tante culture: dall’antico Egitto agli Indiani del Nord America, che lo considerarono un animale totem.

    Nella Biblioteca, che verrà aperta al pubblico proprio in occasione della mostra, le opere Frame, volutamente incompiute, entrano in relazione con chi le osserva obbligandolo a un processo di astrazione e fantasia creativa per un completamento formale. Sono una metafora di quel processo di formazione personale a cui contribuisce lo studio nella creazione dell’identità individuale in relazione con la collettività, come esseri sociali. Tra le altre, sarà presente una versione in acciaio della Venere di Milo, a rappresentare come i miti antichi possano sempre trovare nuove forme.

    Proseguendo nelle stanze reali del Museo dei tesori l’opera Re Leone esprime regalità, dignità, potere. Ma la regalità è tale sono dando spazio all’opinione altrui, alla ricerca della saggezza.

    Nella manica di Sant’Eusebio, antistante la Basilica Antica, l’opera Blue Vierge reinterpreta in chiave contemporanea l’ex-voto per esprimere il sentimento potente della riconoscenza. Un atteggiamento di umiltà, di affetto, di devozione verso la Madre, ma anche una buona pratica, verso chi offre aiuto e sostegno nella vita quotidiana.

    La Biblioteca sarà aperta ogni domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30. Negli stessi orari, l’opera Re Leone sarà visibile tramite l’accesso attraverso un apposito percorso.

    Per le sue caratteristiche storiche, architettoniche e naturalistiche, l’area di Oropa è stata dichiarata nel 2003 patrimonio Unesco. Luoghi dall’innegabile fascino e dal forte interesse artistico, oltre che religioso, il Santuario e la Madonna Nera, come l’intera conca di Oropa, sono sempre stati un punto di riferimento per il territorio biellese. La mostra intende valorizzarli anche attraverso la collocazione delle opere in punti poco conosciuti o visitati, a testimonianza di come l’arte contemporanea possa essere inserita anche in contesti apparentemente improbabili: una vera e propria dichiarazione d’amore da parte dell’artista per il proprio territorio.

    La mostra di Basso inoltre avvicina Oropa alla città di Biella, dove prosegue in varie sedi: nel Palazzo del Governo (Prefettura) con l’esposizione di Bimbo Faber, opera che interpreta il mondo dell’eccellenza artigiana e industriale italiana, realizzata nel 2019 per il 50° anniversario di CNA Biella; in Biblioteca Civica e presso il Museo del Territorio Biellese con le opere Aureo e Aureo jr, omaggio alla cultura, e in particolare alla scrittura, quali strumenti per costruzione del sé e della propria identità, opere nate nel 2016 quale simbolo di Officina della Scrittura – Museo del Segno e della Scrittura di Torino; nel cortile interno di Palazzo Ferrero l’opera Hic Sunt Leones, mai esposta prima, che racconta la ricerca dell’io più profondo come processo in relazione al cambiamento, quale unica vera costante della vita; e infine a Palazzo Gromo Losa, nel percorso di visita della nuova installazione multimediale interattiva “porta di accesso al Piazzo”, le opere della serie Ironman Frame, mai esposte prima, frammenti non finiti della scultura Ironman, ispirata al supereroe dell’Universo Marvel, che celebra l’uomo Tony Starks disposto a dare fondo al suo cospicuo patrimonio per lottare negli ideali in cui crede e ricordando che ognuno è protagonista della propria era!

    Queste opere si inseriscono all’interno del percorso artistico di Daniele Basso, di cui il territorio biellese ospita già da tempo tre sculture conosciute e apprezzate: Aquamantio in piazza Curiel di fronte alla Biblioteca Civica (donata alla città di Biella per i 100 anni da Mosca1916, eccellenza biellese), l’opera Insieme per la sede di Yukon (Vigliano Biellese) e Coke Its Me P.A. (prova d’autore dell’omonima opera in esposizione permanente al World of Coca-Cola Museum di Atlanta GA) presso Relais Santo Stefano (Sandigliano).

     

    Re Leone – Ph: Stefano Ceretti
  • Domenica 3 luglio 2022
    CASTELLAMONTE| Lo scaricatore
    nell’ambito di
    MORENA STORIES
    Luoghi da raccontare

    Il progetto innovativo di turismo culturale con protagoniste le storie del territorio dell’Anfiteatro Morenico, a un passo da Ivrea.
    Visite guidate, performance artistiche, passeggiate naturalistiche

    Prosegue Morena Stories, il nuovo progetto di turismo culturale in cui le storie originali e sconosciute del territorio diventano protagoniste dei percorsi di visita. Il quinto appuntamento è dedicato al mondo ferroviario. Protagonista è lo Scaricatore di Castellamonte, edificio di fianco alla stazione, storicamente destinato al carico e scarico delle merci, e luogo centrale nella vita della cittadina.

    A condurre l’esperienza di visita sarà l’altoparlante della stazione, con il suo incipit “Attenzione”, che invita il visitatore ad ascoltare per capire se viene detta un’informazione pertinente e interessante per lui. L’anafora (“Attenzione”, appunto) diventa una marca di stile attraverso la quale raccontare le storie della vecchia stazione e dello scaricatore di Castellamonte.

    La performance di Tecnologia Filosofica, la musica di Enea Pascal e il racconto di Stefano Pandolfini da cui sarà tratta la performance daranno vita a un momento unico di visita.

    Durante le passeggiate di avvicinamento sarà possibile contribuire alla qualità dei luoghi con un’attività di plogging, cioè la raccolta dei rifiuti trovati lungo il percorso. Si tratta di un’attività proposta dagli stessi partecipanti di Morena Stories che, in occasione degli incontri precedenti, hanno sollecitato gli organizzatori in questa direzione con l’obiettivo di fare un gesto positivo nei confronti dei luoghi e delle comunità che li abitano.

    Che cos’è lo Scaricatore. La stazione di Castellamonte rappresentava il capolinea settentrionale della ferrovia Rivarolo-Castellamonte, attivata nel 1887 quale tratta finale della ferrovia Canavesana e soppressa nel 1986. L’ex scaricatore, l’edificio che sorge solitario nel mezzo della piazza del mercato, oltre a rappresentare un pezzo di storia ferroviaria castellamontese, ha in se una sua sobria bellezza. I suoi archi e le colonne, sorreggono le capriate a protezione di uno spazio interno di tutto rispetto. È chiamato scaricatore, perché effettivamente aveva la funzione di luogo dello scarico merci. Nella parte centrale e per tutta la sua lunghezza, vi era un piano rialzato che giungeva a livello del pavimento dei carri ferroviari, agevolando in questo modo lo scarico delle merci. I due lati più lunghi erano dotati uno di binari che permetteva ai treni di accostarsi al piano di carico-scarico entrando attraverso le arcate. Sull’altro lato potevano accedere i carri prima e gli autocarri poi. Al lato nord, fino agli anni Cinquanta vi era una grande gru azionabile a mano che serviva per movimentare grandi pesi e una rampa di accesso. Al lato sud, sorgeva un edificio con funzioni di magazzino, ora demolito. Oltre allo scaricatore, è ancora presente l’edificio della stazione ferroviaria, di proprietà della GTT. Una volta lo scaricatore era il luogo dove arrivavano le merci da Torino, mentre da Castellamonte e per il mondo partivano le ceramiche locali.

    COME PARTECIPARE A MORENA STORIES

    Ogni incontro di Morena Stories prevede la partenza in gruppi dai punti diversi, per consentire la passeggiata naturalistica iniziale che condurrà nel luogo della Stories della settimana.
    Coloro che lo desiderano possono non partecipare al trekking iniziale e recarsi direttamente al ritrovo.
    Si consiglia un abbigliamento in relazione alla stagione e alle condizioni meteo, scarpe da escursionismo o scarpe da ginnastica comode ed adatte a muoversi su terreni accidentati.
    Uno zaino che possa contenere una scorta d’acqua adatta (bottiglia da 1L), nel caso qualche snack da consumare lungo il percorso, mantellina antipioggia, repellente per insetti e, per le escursioni serali, una torcia elettrica frontale.

    Partenza Spineto: ritrovo ore 17,30 al parcheggio Scuole elementari Via delle Scuole (Spineto).
    Percorso di 4 km, tempo di percorrenza 1 ora. Guida Roberto Brogliatti

    Partenza da Bairo: ritrovo alle 16,30 al parcheggio AmorBairo via Agliè 2.
    Percorso di 7 km, tempo di percorrenza 2 ore. Guida Stefano Pozzuolo

    Coloro che lo desiderano potranno contribuire al plogging sono invitati a portare guanti e sacchetti per la raccolta.

    Solo performance: ritrovo ore 19,30 in Piazza Generale Romano a Castellamonte. Parcheggiare nell’area parcheggi della vecchia stazione limitrofa allo scaricatore

    Ritorno: Partenza passeggiata di ritorno con presenza delle nostre guide da Castellamonte ore 20,30

     

    BIGLIETTI

    Passeggiata + performance+ degustazione
    Intero: 10 Euro
    Abbonamento Musei e Dipendenti Compagnia di San Paolo: 5 Euro
    Necessaria prenotazione per motivi organizzativi.

    Solo performance
    Intero: 5 Euro
    Abbonamento Musei e Dipendenti Compagnia di San Paolo: 3 Euro
    Non è necessaria la prenotazione

    Gratuito per i bambini fino a 14 anni, residenti del comune di Castellamonte e persone che hanno raccontato la loro storia sul Canale.

    Nel biglietto passeggiata + performance è compresa un assaggio di vino e snack del territorio.
    Nel biglietto performance la degustazione di vino e snack del territorio non è compresa.

    A seguito di ogni evento sarà possibile proseguire all’insegna della convivialità la giornata o la serata grazie a locali che hanno dato la disponibilità a riservare uno sconto speciale ai partecipanti di Morena Stories. Un motivo in più per immergersi nelle storie e nei contesti delle comunità ospitanti.

    Ristorante convenzionato per la cena: Ristorante pizzeria Jolly – 0124 582037 (si richiede di prenotare)
    È necessaria la prenotazione al sito www.tolocals.com/morena-stories o al tel.339 8201037

    Informazioni: morenastories@tolocals.com o 339 8201037

     

    PROSSIMI APPUNTAMENTI

    10 luglio: Torre Canavese – La chiesa di San Giacomo e la Casa dell’eremita

    17 luglio: Vialfrè – Lo storico Carnevale

     

    CHE COS’È MORENA STORIES

    Fino al 17 luglio, ogni domenica sono in programma trekking guidati, visite e performance artistiche accessibili a tutti, alla scoperta di sette cittadine dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea: Agliè, San Martino, San Giorgio, Bairo, Castellamonte, Torre Canavese e Vialfré.

    Il progetto rappresenta una nuova modalità di vivere il turismo, adatto ai visitatori alla ricerca di itinerari insoliti al di fuori dei percorsi già noti e ai semplici curiosi che vogliono approfondire la storia del territorioogni appuntamento di Morena Stories è un momento unico, non solo una visita, ma una vera e propria esperienza di conoscenza.

    Protagonisti saranno i luoghi e le loro storie, che emergeranno del racconto delle guide e degli artisti: ad Aglié l’ex stabilimento Olivetti, dove veniva prodotta la mitica Lettera 22, la macchina da scrivere che ha segnato l’identità italiana; il canale di Caluso di Bairo, reso ancora più suggestivo dalla visita nelle prime ore del mattino; a Castellamonte lo scaricatore e la vecchia stazione ferroviaria, dove partivano i treni carichi di ceramica, famosa in tutto il mondo per il suo pregio; Cortereggio a San Giorgio, luogo di nascita di Antonio Michela Zucco (inventore della “Michela”, la macchina per la stenografia a tasti che rivoluzionò il sistema di scrittura veloce e vediamo spesso utilizzata in Parlamento) e territorio della coltivazione della Piattella bianca (presidio Slow Food); il Santuario della SS. Trinità a San Martino; la chiesa di San Giacomo e Casa dell’Eremita a Torre Canavese; lo storico Carnevale di Vialfrè.

    Ogni itinerario nasce da una storia reale, frutto di un lavoro di incontro con gli abitanti del territorio, i cui racconti sono stati raccolti e successivamente rielaborati in una serie di residenze artistiche per l’ideazione delle performance.

    Le storie saranno raccontate con tanti linguaggi diversi come la musica, con pezzi originali scritti appositamente per ogni luogo da Enea Pascal di IVREATRONIC, e le performance teatrali, con la Compagnia Tecnologia Filosofica e la drammaturgia originale realizzata da Stefano Pandolfini.

    I percorsi di Morena Storie sono strutturati in più momenti: la passeggiata immersi nella natura in compagnia di guide professioniste, che permetteranno di scoprire il territorio e la storia del luogo della settimana; l’arrivo nel luogo della Stories, accolti da un assaggio di snack del territorio; la performance site specific. Si può scegliere di partecipare a tutti i momenti o assistere solo alla performance.

    Il progetto proseguirà in autunno, con la posa di QRcode che permetteranno l’accesso ai file podcast delle visite di Morena Stories.

    Morena Stories è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori» della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile.

    Morena Stories è stato ideato e sviluppato da TO LOCALS (APOLIDE Festival) insieme a Silvia Limone, Morena Ovest, Compagnia Tecnologia Filosofica (Morenica NET), Fondazione di Comunità del Canavese, Associazione Liberi di Scegliere (La grande invasione), il Castello Ducale di Agliè e IVREATRONIC.

    Una delle performance di Morena Stories - credit foto Alessandro Aimonetto
    Una delle performance di Morena Stories – credit foto Alessandro Aimonetto
  • MARTEDÌ 12 LUGLIO, ORE 18 presso il Circolo Dei Lettori – Sala Lettura in Via Bogino 9 (Torino), siete tutti invitati all’anteprima dell’VIII edizione di ART SITE FEST – Arte contemporanea nei luoghi della storia e dell’impresa che si terrà dal 12 settembre al 7 novembre 2022.

    TALES FOR HARSH DAYS – RACCONTI PER GIORNI DIFFICILI è il tema scelto per quest’anno, come ci racconta il direttore artistico di Art Site Fest, Domenico M. PAPA:

    «Viviamo giorni segnati da pandemia e guerre, eco di un passato che credevamo di aver dimenticato. Di fronte alle nuove emergenze, ci chiediamo, che cosa può fare l’arte? Ha ancora un compito? Che ne è della bellezza? Con Art Site Fest proviamo a dare una risposta a domande che di certo sopravanzano le poche ambizioni di un festival, nella speranza che l’arte sappia come raccontare questi nostri tempi difficili. Perché raccontare è un modo per salvarsi. Come ci insegnò Sherazade».

    Del nuovo programma di Art Site Fest parleranno:

    Domenico M. PAPA, Direttore artistico di Art Site Fest

    Luca ANGELANTONI, Fondazione CRT

    Marco AMATO, Museo Lavazza

    Paolo SALVADORI DI WIESENHOFF, Principato di Lucedio

    Laura POMPEO, Assessore alla Cultura del Comune di Moncalieri

    Sara D’AMARIO, Attrice

    Foto da Crolli 2021, Coreographer Alessia Gatta, Courtesy Ritmi sotterranei
  • Tutti pronti per #RegenerAction, a Parco Dora dal 22 al 26 settembre.

    Terra Madre Salone del Gusto torna a Torino. La manifestazione di Slow Food, Comune di Torino e Regione Piemonte anima le architetture ex industriali di Parco Dora a Torino con le sue forme, i colori e profumi, le sue voci ma anche con la gioia e l’entusiasmo di potersi incontrare di nuovo, convinti che il cibo possa essere un ponte per la pace e mostrando come, attraverso l’inclusione e lo scambio, possiamo coltivare insieme un presente migliore.

    Giunta alla 14esima edizione, la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto e a chi lo produce, riunisce a Torino oltre 3 mila contadini e allevatori, popoli indigeni e cuochi, migranti e giovani attivisti da 150 Paesi intorno al claim #RegenerAction: una rigenerazione che parte dal cibo affinché questo diventi motore della transizione ecologica necessaria al profondo rinnovamento del pensiero e della società, unica via per affrontare le crisi in atto. Rinnovare le pratiche agricole, i sistemi di produzione e distribuzione, le diete e le abitudini di consumo, nelle città come nei piccoli borghi, sono azioni tangibili e concrete che la comunità globale può e deve sostenere.

    «Se vogliamo realizzare una vera rigenerazione di città, campagne e borghi a partire dalla produzione e distribuzione del cibo, dobbiamo superare la visione che vede innovazione e tradizione come elementi contrapposti – sottolinea Carlo Petrini, fondatore di Slow Food –. Questa dicotomia è controproducente: sono convinto che esista vera innovazione quando una tradizione ha successo. Chi oggi può realizzare vera innovazione? Io sono convinto che solo le comunità possano realizzarla, perché si fondano sulla sicurezza affettiva, sulla socialità, sulle relazioni personali: tutti fattori che hanno a che vedere con la gioia e la felicità, e dai quali può scaturire un vero cambio di paradigma. Le comunità, inoltre, possono produrre innovazione perché conservano salde radici territoriali e possiedono la consapevolezza che il patrimonio esistente può generare ricadute positive in maniera diffusa. Sono convinto che sia attraverso di loro che affronteremo con successo il lungo periodo di transizione agroecologica che ci attende».

    «Il tema scelto in questa edizione di Terra Madre Salone del Gusto rappresenta perfettamente la ripartenza che finalmente stiamo vivendo e di cui tutti abbiamo bisogno – sottolinea Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte –. Siamo emozionati ed entusiasti nel poter nuovamente ospitare in Piemonte le comunità di Terra Madre per un evento che valica i confini e che è non è più solo un simbolo della nostra regione, ma è diventato un patrimonio per il nostro territorio, rendendolo davvero unico e conosciuto a tutte le latitudini».

    «L’evento internazionale dedicato alle politiche del cibo e all’agricoltura sarà a Parco Dora e questo mi rende particolarmente fiero – dichiara Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino -. Terra Madre Salone del Gusto animerà un’area che fino a qualche anno fa ospitava impianti produttivi e acciaierie e ora è uno dei più importanti polmoni verdi di Torino. Un luogo perfetto per mostrare concretamente un esempio di rigenerazione ambientale e sociale. Torino vuole sempre più caratterizzarsi come città degli eventi internazionali, vogliamo aprirci al mondo e allargare il perimetro del dibattito, oggi sul cibo come cultura ma così come facciamo per molti altri settori che animano il dibattito pubblico».

    E sono proprio le buone pratiche di rigenerazione quelle di cui il pubblico può fare esperienza durante i cinque giorni di Terra Madre, incontrando le centinaia di espositori italiani ed europei del Mercato, le Regioni con i loro spazi istituzionali e i progetti, i produttori dei Presìdi Slow Food, partecipando alle attività e ai percorsi interattivi dedicati alla Biodiversità, all’Educazione e all’Advocacy, agli oltre 40 Laboratori del Gusto e agli Appuntamenti a Tavola, alle grandi Conferenze e agli incontri in Arena con filosofi ed economisti, attivisti, artisti e ricercatori, tra i quali citiamo Elena Granata, Rupa Marya, Michael Moss, Raj Patel, Willie Peyote, Telmo Pievani, Carolyn Steel, Selma Dealdina, Don Luigi Ciotti, Corinna Hawkes, Elisa Loncon, Nevin Cohen, Serge Latouche e Larissa Mies Bombardi.

    Non mancano i momenti dedicati alla conoscenza dei prodotti e alla degustazione grazie alle Cucine di Strada e ai Food Truck accompagnati dalle specialità brassicole dei birrifici italiani. Le reti internazionali sono protagoniste dell’Enoteca, lo spazio che riunisce i produttori della Slow Wine Coalition con approfondimenti e degustazioni, non solo di vino ma anche di vermouth e cocktail; e della Cucina di Terra Madre, palcoscenico dei cuochi dell’Alleanza Slow Food e luogo privilegiato per assaggiare tante preparazioni gastronomiche da tutto il mondo, accompagnati dai caffè dei produttori della Slow Food Coffee Coalition.

    Terra Madre Salone del Gusto 2022 ritorna con tutte le proposte delle edizioni in presenza, ma non rinuncia al meglio dell’edizione resiliente del 2020 che per sette mesi ha raccontato sul web storie e personaggi, con tantissimi contenuti online ma anche eventi diffusi, attività, esperienze organizzate dalla rete in Italia e nel mondo, per chi non potrà viaggiare. Tra le novità, anche un portale digitale per connettere i delegati della rete Slow Food in giro per il mondo condividendo storie ed esperienze.

    Al centro di Terra Madre Salone del Gusto 2022 c’è la rigenerazione. Un tema ampio e trasversale, che Slow Food affronta da diversi punti di vista. Dalla produzione al consumo di cibo, passando per la distribuzione e focalizzandosi sulle conseguenze ambientali, energetiche, sociali, economiche e politiche delle scelte individuali e collettive. Nei cinque giorni di evento si sviluppa un dialogo basato sull’approccio olistico al tema dell’alimentazione, superando le barriere e i confini disegnati sulle mappe geografiche e scommettendo sulla conoscenza e sulle buone pratiche delle Comunità di Slow Food presenti in tutto il mondo. Terra Madre Salone del Gusto 2022, a Parco Dora, Torino, dal 22 al 26 settembre, è il luogo dove mettere in condivisione questo prezioso bagaglio di cultura e stimolare il cambiamento. Un cambiamento che passa attraverso la rigenerazione dei sistemi alimentari, come sottolineano Barbara Nappini e Serena Milano, rispettivamente presidente e direttrice di Slow Food Italia.

    Terra Madre Salone del Gusto è organizzata grazie al contributo di tante aziende che credono nella manifestazione e nel cibo come motore di cambiamento. Tra le realtà con cui stiamo costruendo questa 14esima edizione citiamo i Main Partner: Iren, Lavazza, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua, UniCredit. Con il sostegno di Consulta delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte e della Liguria, Fondazione Compagnia di Sanpaolo, Fondazione CRT. Con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Ministero per la Transizione Ecologica e Anci.

    La manifestazione è a ingresso libero, il programma degli eventi è online, e in continuo aggiornamento, su www.terramadresalonedelgusto.com

  • Natura, cultura e bellezza si intrecciano nei rigogliosi giardini egizi, che sono tra le testimonianze più antiche di spazi verdi creati dall’uomo.

    Ispirandosi alle famose raffigurazioni rivenute nelle tombe dell’alta società egizia e con il supporto di studi archeobotanici, il Museo Egizio presenta “Cortile aperto: Flora dell’antico Egitto”, uno spazio verde nel cortile del Collegio dei Nobili e aperto a tutti dal 29 giugno.

    Inoltre, dal 30 giugno al 30 luglio, dal giovedì al sabato, dalle ore 22:00 alle 24:00, una delle facciate del cortile interno del Museo si trasforma in uno schermo dinamico. Attraverso la tecnica del video mapping si schiuderanno fiori e piante dell’antico Egitto, tre alberi racconteranno una lirica amorosa e, infine, al ritmo di una incalzante melodia, la fauna dell’antico Egitto popolerà il giardino.

    L’ingresso per la proiezione è gratuito, fino ad esaurimento posti.

    Sono previste 4 proiezioni all’ora, dalla durata di circa 8 minuti.

  • Ottavo in graduatoria tra i migliori progetti italiani e primo in Piemonte tra tutti i partecipanti della regione: con il progetto Il Parco del Castello di Miradolo. Storia di una rinascita la Fondazione Cosso ottiene i fondi del PNRR tramite il bando del ministero della Cultura dedicato ai parchi e ai giardini storici, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi NextGenerationEU.

    Il finanziamento di 1.869.432 euro (pari al 100% della somma richiesta) consentirà di migliorare l’offerta culturale e di servizi oltre alla gestione, manutenzione, sicurezza, sostenibilità ambientale e accoglienza del Parco del Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo (TO), mirabile esempio di giardino all’inglese. Le linee sinuose dei contorni, le macchie arboree caratterizzate da una notevole varietà di tessiture, i colori e le forme, la presenza di piccoli corsi d’acqua, la traccia di un antico lago, sono segni inconfutabili dello stile romantico del Parco, organizzato intorno ad un’imponente radura centrale. L’utilizzo improprio del parco e il conseguente abbandono, dal 1950 al 2007, hanno comportato perdite nel patrimonio arboreo, inselvatichimenti, degrado delle porzioni a giardino e modifiche incongrue nella distribuzione di percorsi e spazi esterni. Dal 2008 la Fondazione Cosso ha preso in gestione il Castello, il Parco e le pertinenze ormai in degrado avviando sin da subito un imponente lavoro di restauro che sarà intensificato proprio grazie ai fondi del PNRR.

    È indubbiamente una grande soddisfazione – commenta Paola Eynard, direttrice e vicepresidente della Fondazione Cosso – vedere il riconoscimento del lavoro di cura e valorizzazione portato avanti in questi anni e allo stesso tempo la conferma della validità del progetto che ho immaginato insieme a una squadra appassionata, che ci tengo a ringraziare. I fondi ci permetteranno di dare nuovo slancio al recupero già avviato. Sarà un lavoro lungo, complesso ma ci permetterà di recuperare un parco ultracentenario e metterlo ancora di più a disposizione della comunità. Il Castello di Miradolo, infatti, vuole essere un “castello contemporaneo” così come sarebbe un castello oggi: aperto al dialogo tra le arti, al territorio e alle persone che lo vivono, attento alle categorie fragili, capace di mettere in pratica progetti di divulgazione e inclusione culturale. Mi fa piacere osservare che il Ministero ha premiato una realtà privata come la nostra Fondazione, a dimostrazione che pubblico e privato possono lavorare insieme realizzando progetti utili all’intera comunità.

    Gli interventi previsti intendono mettere a sistema ed integrare la proposta destinata al pubblico con l’obiettivo di aumentare e diversificare il flusso di visitatoriinnovando i contenuti multimediali e gli strumenti per il supporto alla visita, aggiornando e completando in maniera integrata i sistemi di manutenzione e gestione del verde e ottimizzando i consumi energetici e idrici.

    In particolare, saranno effettuati nuovi piantamenti – integrati nel contesto e realizzati con tecniche sostenibili e non invasive – per incrementare la fruibilità del parco anche nelle stagioni meno favorevoli (l’inverno e i mesi intermedi) operando una diversificazione botanica con effetti positivi sulla biodiversità del sito e sulla attrattività per la fauna selvatica. Una particolare attenzione sarà dedicata ai “vecchietti” del Parco, gli alberi anziani che sono già oggetto di cure speciali secondo la filosofia scelta dalla Fondazione Cosso, cioè di curare gli alberi con lo stesso approccio che si usa con le persone; grazie ai fondi del PNRR si potrà migliorare la cura, la manutenzione e il supporto agli alberi plurisecolari di Miradolo. Le analisi di stabilità degli alberi e la redazione della carta del rischio, così come le potature e gli abbattimenti mirati permetteranno di ampliare i percorsi aperti al pubblico. Sarà allestito a verde l’orto, anche in funzione didattica.

    Un altro aspetto centrale del progetto è legato all’acqua, oggi più che mai diventata basilare tra i temi ambientali. Grazie ai fondi si lavorerà alla rifunzionalizzazione del lavatoio e della rete di canali irrigui, che permetterà il miglioramento del sistema di irrigazione sfruttando le “bialere” i canali tradizionali del Piemonte e ottimizzando il consumo di acqua, limitando gli sprechi. Un altro progetto riguarderà la limonaia neogotica, che sarà oggetto di lavori per il contenimento dei consumi energetici e idrici.

    Sarà introdotto un dispositivo di controllo automatico degli ingressi, realizzato il relamping, la sostituzione con apparecchi LED di ultima generazione a basso consumo, di tutto l’impianto di illuminazione per abbattere i consumi in maniera incisiva e predisposta una rete wi-fi diffusa; saranno allestiti punti di ricarica elettrica per auto e biciclette e, nell’ottica di una accessibilità diffusa, saranno messi a disposizione mezzi di mobilità per disabili motori con il miglioramento dei percorsi, del bancone bookshop/biglietteria, il rinnovamento della segnaletica della sicurezza e informativa in chiave inclusiva, l’allestimento di una biglietteria al cancello di ingresso. Saranno inoltre recuperati nuovi spazi dedicati alla didattica e servizi per ampliare l’utenza ai giovani.  

  • A tu per tu con Marilyn Monroe, la diva delle dive, modello per generazioni e icona senza tempo.

    Next Exhibition presenta la mostra “Forever MARILYN by Sam Shaw – The Exhibition” dal 2 luglio al 18 settembre 2022, presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi – Citroniera di Ponente.

    A sessant’anni dalla morte della Monroe, la mostra-evento con memorabilia originali, in parte esposti in anteprima mondiale.

    Per la prima volta in Italia, la selezione più ampia mai esposta di fotografie realizzate da Sam Shaw a Marilyn Monroe: scatti sia in bianco e nero che a colori, nel suo privato e nel backstage dei suoi film di maggior successo. Mentre ammicca in spiaggia, fasciata in un costume intero bianco o mentre si trucca allo specchio. Divinamente vestita in rosso; intenta a bere una tazza di the; scambiandosi occhiate d’amore con il marito Arthur Miller.
    Non mancheranno le fotografie iconiche dal set di “Quando la moglie è in vacanza” in cui l’aria proveniente dalle grate della metropolitana di New York solleva la gonna dell’abito bianco di Marilyn scoprendone le gambe.

    Il visitatore ha la possibilità di conoscere il lato più nascosto della Monroe, la donna ironica, sempre sorridente, alla perenne ricerca della felicità, nonostante le grandi ferite che le sono state inferte dalla vita, fin da quando è bambina.

    La mostra racconta tanti aneddoti e curiosità meno conosciute su Marilyn, in un allestimento coinvolgente in cui immagini fotografiche si alternano ad aforismi – dedicati all’universo femminile, umano e al rapporto con la fama e la celebrità – ancora estremamente attuali. Tema centrale il rapporto tra uomo e donna e la continua ricerca spasmodica dell’amore da parte della diva. Viene narrata, in particolare, la relazione tra  Marilyn Monroe ed Arthur Miller, drammaturgo e sceneggiatore statunitense, suo terzo marito, nel documentario “Artists in Love”, in collaborazione con SKY Arte, media partner dell’esposizione.
    Tra i tesori in mostra anche gli incredibili memorabilia esposti, di proprietà del co-curatore tedesco Ted Stampfer, il maggior collezionista al mondo di oggetti di e su Marilyn, acquistati nelle aste – tra queste Christie’s e Julien’s – che dal 1999 hanno reso pubblici i beni personali della Monroe, fino ad allora chiusi in casse, conservate a New York.

    Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi saranno esposti oltre sessanta memorabilia: articoli di bellezza, abiti, scarpe, i biglietti aerei originali della diva, foto e oggetti personali e di scena, come il mitico ventilatore, usato per il film “Quando la moglie è in vacanza” (titolo originale: The Seven Year itch). Per la prima volta in Italia sarà visibile proprio il copione di questo film. E in anteprima mondiale la foto originale della Monroe, che esce trafelata dal St. Regis Hotel di New York, poco prima che sia filmata la scena iconica della metropolitana.

    Per la prima volta in Italia anche la lettera d’amore ad Arthur Miller, l’abito indossato da Marilyn proprio durante il matrimonio con lo sceneggiatore e il tubetto di colla con cui la diva si applicava le ciglia finte.

     

    Orari

    La mostra è aperta:

    • dal mercoledì al venerdì 10 – 18
    • sabato e domenica 10 – 19
    • lunedì e martedì – chiuso
    • Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima dell’orario di chiusura.

    Biglietti

    • dal mercoledì al venerdì: intero: 12 euro, ridotto 10 euro
    • sabato e domenica: intero: 14 euro, ridotto 12 euro
    • Open (visitare la mostra in un giorno di apertura, senza decidere la data precisa al momento dell’acquisto; ideale nel caso si regali il biglietto per la mostra): 16 €
    • I biglietti sono in vendita con Ticket Master e presso la biglietteria della mostra.
    Info

    Palazzina di Caccia di Stupinigi
    Citroniera di Ponente
    Piazza Principe Amedeo 7 – Nichelino (TO)
    Tutte le informazioni sulla mostra su:
    sito www.forevermarilyn.it
    FB @nextexhibition
    IG @next.exhibition

  • Torino è orgogliosa di annoverarli tra i suoi cittadini e loro si sono detti onorati di rappresentare nel mondo la città della Mole: sono le persone che nel giorno di San Giovanni Battista, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, il sindaco Stefano Lo Russo e la presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo, hanno nominato ambasciatori delle eccellenze del territorio torinese.

    A ricevere questa mattina l’incarico di portare nei cinque continenti l’immagine migliore del capoluogo piemontese sono stati i quattro componenti del gruppo musicale Eugenio in Via Di Gioia (Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e Lorenzo Federici) nominati ambasciatori perché, si legge nella motivazione:

    “il gruppo musicale, nato a Torino e sempre attivo sullo scenario musicale cittadino, ha portato con i suoi testi e la musica la nostra città al di fuori dei nostri confini, diventando riferimento popolare nel panorama musicale nazionale e internazionale. Inoltre, durante l’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest di Torino ha diffuso la musica in modo spontaneo e coinvolgente, trascinando un pubblico sempre crescente e i numerosi turisti presenti in quei giorni nella nostra città. Con questo riconoscimento intendiamo estendere ai più giovani la conoscenza di Torino, in coerenza con gli obiettivi dell’Amministrazione a sostegno di una città sempre più a loro misura”.

    “Il conferimento del titolo è un invito all’azione ed è anche una richiesta di relazione stabile con la Città formulata nella ricorrenza più sentita dalla comunità torinese – ha dichiarato la presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo. Su proposta del sindaco, la conferenza dei capigruppo ha deciso di conferire il titolo di Ambasciatori nel mondo delle eccellenze del territorio torinese agli Eugenio In Via Di Gioia, una band che a proposito del prerequisito determinato dal valore dell’attività non ha bisogno di presentazioni. I loro successi nel panorama musicale come le loro gioiose stravaganze extramusicali sono ormai parte integrante della storia artistica più recente della nostra città. Su tutto spicca l’aver voluto consolidare nel tempo la loro cifra distintiva, rappresentata dall’impegno sociale, dall’attenzione all’ambiente e all’umanità nel senso più alto, tanto da aver mantenuto con il proprio pubblico quel rapporto orizzontale che è stato decisivo nei successi dei primi tempi”.

    Alla cerimonia erano presenti tre dei quattro componenti il gruppo: Eugenio Cesaro, Emanuele Via e Lorenzo Federici, nella foto insieme al sindaco Lo Russo e alla presidente del Consiglio comunale Grippo.

  • I musei della Fondazione Torino Musei propongono per il San Giovanni 2022 l’ingresso a 1€ alle collezioni permanenti e a 1€ a tutte le mostre temporanee di GAM, MAO e Palazzo Madama: un incentivo a trascorrere la festa patronale all’insegna della cultura, fra i capolavori dell’arte contemporanea, di quella asiatica e di quella antica.

    Cosa si può visitare
    Alla GAM | Oltre alle opere custodite nella Galleria del Novecento e a Una collezione senza confini, che espone una selezione di opere contemporanee, alla GAM saranno visitabili le mostre World Press Photo 2022, I Maestri Serie Oro di Flavio Favelli in Wunderkammer e l’esposizione dedicata a Jannis Kounellis, visitabile dal 22 giugno in VideotecaGAM.

    Al MAO | Da non perdere alle 16.30 il gesto artistico di Chrysanne Stathacos: durante questo momento aperto al pubblico l’artista disperderà con un soffio rituale il mandala di rose e specchi realizzato nelle giornate del 22 e 23 giugno.
    Il pubblico potrà inoltre ammirare le opere esposte nelle gallerie dedicate a Cina, Giappone, Himalaya, Asia meridionale e Sud-est asiatico e visitare l’esposizione temporanea Il Grande Vuoto, un’esperienza multisensoriale che conduce lo spettatore prima attraverso uno spazio sonoro site specific, quindi al cospetto di un’antica thangka tibetana del XV secolo e infine alla grande selezione di immagini fotografiche che ritraggono i tulku, i Buddha viventi.
    I Servizi Educativi del MAO propongono inoltre alle 16.30 un’attività per famiglie dal titolo “L’impermanenza del bello: Rose mandala”: in occasione della presenza in museo dell’artista Chrysanne Stathacos si assisterà al gesto conclusivo della sua performance con il soffio che spazza via, il momento della distruzione del mandala di fiori. A seguire in laboratorio i partecipanti potranno realizzare con i petali di rosa un piccolo mandala su un piatto di ecocarta.
    Prenotazione obbligatoria al numero 011-4436927 o maodidattica@fondazionetorinomusei.it
    Numero di posti limitato costo: bambini 7€, adulti 1€.

    A PALAZZO MADAMA | Oltre alla collezione permanente con opere databili dal periodo bizantino all’Ottocento, esposte in un palazzo unico al mondo, perfetta compenetrazione di duemila anni di storia: da porta romana a castello medievale, da capolavoro del Barocco europeo a sede del Senato, il pubblico avrà accesso alle mostre temporanee Invito a Pompei e Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l’altare del Volto Santo.
    Alle 16.30 visita guidata alla mostra Invito a Pompei: Banchettando: cibi, cucina e ricette nella Pompei di venti
    secoli fa. Costo: € 6 a partecipante
    Info e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    Offriranno l’ingresso alle sale espositive al costo simbolico di 1 euro anche il PAV – Parco d’Arte Vivente, Fondazione Merz, Pinacoteca Agnelli, Fondazione Accorsi – Ometto – Museo di Arti Decorative.

    La tariffa a 1€ è valida per tutti i visitatori, compresi i possessori di Abbonamento Musei, le cui tessere non potranno essere registrate.
    Ingresso gratuito: possessori di Torino Piemonte Card e aventi diritto.

    Saranno invece a ingresso gratuito il Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea e il Museo della Radio e Televisione Rai.
    Avranno per l’occasione una tariffa agevolata il Museo Nazionale della Montagna (7 euro anziché 10 euro) e il Musli – Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia (5 euro anziché 8 euro).

    “Nell’anno in cui torniamo a vivere la città per la Festa di San Giovanni, coinvolgere la rete dei Musei ci consente di estendere i festeggiamenti anche nei luoghi dove è custodito il nostro straordinario patrimonio culturale – dichiara Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città -. Vogliamo rendere sempre più attrattiva Torino, coinvolgere i musei della città è parte integrante della nostra offerta culturale. Tutti i torinesi avranno l’occasione di scoprire luoghi a un prezzo simbolico o con una grande riduzione”.

  • Un invito a riflettere sulla verità e sulla scienza, uno sguardo al contemporaneo servendosi della particolare lente del teatro

    Il progetto artistico di Andrea De Rosa, nuovo direttore del TPE , si sviluppa lungo l’intero corso del prossimo triennio (2022-2024) mettendo al centro di ciascuna stagione teatrale una forte continuità tematica.

    La pandemia, la guerra e, ancora prima, la crisi economica e il terrorismo sembrano averci scaraventato in un tempo che credevamo non sarebbe mai più tornato: oscuro, minaccioso e incomprensibile. Se è vero che l’attualità arranca dietro a fatti che sfuggono da tutte le parti, inondandoci di parole e immagini, e se è vero che la voce del mondo ci insegue dovunque con la sua chiacchiera incessante, è altrettanto evidente la sensazione di confusione e stordimento nella quale tutti siamo precipitati. Per questo motivo, forse, il teatro può essere, o tornare ad essere, il luogo privilegiato dove la comunità può incontrarsi, interrogarsi e compiere un’esperienza collettiva di confronto ma anche di conoscenza, dando voce in questo modo al desiderio di molti artisti, e senz’altro anche del pubblico, di confrontarsi con il presente. Un presente che ci ha mostrato gli ingranaggi di un meccanismo che, una volta interrotto, ha condotto tutti noi a mettere in discussione molte delle certezze e verità che davamo per assodate.

    Il programma triennale di TPE – Teatro Astra vuole riflettere proprio sulla trasformazione in atto del nostro rapporto con la certezza e con la verità, esplorandole da vari punti di vista e attraverso la particolare lente del teatro. La Stagione 2022/23 s’intitola Buchi Neri e si concentra in modo specifico su come si sia trasformato il nostro rapporto con la verità scientifica.

    Il difficile rapporto tra scienza e potere sarà al centro di alcuni spettacoli. La recente crisi sanitaria ha infatti evidenziato quanto l’apparato tecnico-scientifico sia centrale per le nostre società ma, nello stesso tempo, ha anche mostrato quanto il retrocedere della politica di fronte a quell’apparato possa costituire un problema.

    Altri spettacoli, invece, guarderanno al paradosso nel quale si è mossa la ricerca scientifica dell’ultimo secolo, che ci ha mostrato come ci siano alcune verità che sono “verificate”, ma che non sappiamo spiegare. C’è forse un limite insormontabile della conoscenza? C’è forse una zona tanto buia nella quale non arriveremo mai a posare lo sguardo? Buchi neri, materia oscura, energia oscura, sono concetti entrati a far parte del nostro immaginario quotidiano, concetti che ci raccontano di un mistero della “materia” che tanto somiglia a quello con il quale il teatro si trova ad avere a che fare da sempre.

    Rovesciando il rapporto abituale vigente nel mondo del teatro italiano, De Rosa ha chiesto ai registi e ai drammaturghi di confrontarsi con questa chiara e specifica direzione artistica, chiedendo loro di farsi parte attiva, di contribuire con le loro creazioni a un programma che, almeno nelle sue principali produzioni, cercherà di dare un contributo di riflessione e di approfondimento, oltre che artistico, su questo tema.

     

    Gli spettacoli che si occuperanno direttamente del tema del rapporto con la verità scientifica sono:

    Processo Galileo scritto da Angela Dematté e Fabrizio Sinisi con la regia di Carmelo Rifici e Andrea De Rosa. Quasi un secolo dopo il testo di Brecht (Vita di Galileo), lo spettacolo si confronterà di nuovo con il pensiero del grande scienziato fiorentino che, soprattutto grazie al suo metodo, diede origine a una evoluzione dell’apparato tecnico-scientifico che oggi sembra non conoscere più limiti. Quanto abbiamo guadagnato ma anche quanto abbiamo perso grazie alla rivoluzione innescata dal suo pensiero?

    Costellazioni di Nick Payne per la regia Raphael Tobia Vogel, parte da uno dei risvolti più bizzarri della fisica quantistica, secondo il quale potrebbero esistere un numero infinito di universi, e lo applica a un rapporto di coppia. Una drammaturgia irresistibile nella quale anche la più sottile delle sfumature può drasticamente cambiare una scena, una vita, il futuro.

    Frankenstein, tratto dal romanzo di Mary Shelley, sarà riletto da Filippo Andreatta come una profetica anticipazione delle ansie contemporanee sul destino dell’ambiente e della superbia dell’uomo nel voler manipolare il corpo, la vita e le leggi della natura.

    Con Principia, Alessio Maria Romano costruirà un gioco scenico in cui, a partire dagli studi sulla “materia oscura”, danza, suono, spazio e luce lavoreranno sulla complessità affascinante di un linguaggio scientifico che sfida i confini della logica pur radicandosi fortemente nella realtà quotidiana di tutti noi.

    Nottuari, tratto dai racconti di horror filosofico di Thomas Ligotti, è uno spettacolo in cui Fabio Condemi ci metterà a contatto con i lati più oscuri della realtà, attraverso marionette inquietanti e misteri di ogni sorta, in un continuo vagare ipnotico tra il sogno, il ricordo e la vita.

    Ne La tecnologia del silenzio, Giorgina Pi si chiede, con la collaborazione drammaturgica di Erika Z. Galli e Martina Ruggeri (Industria Indipendente), se le democrazie non abbiano strumentalizzato la scienza come pratica di sottomissione e se «il veleno del potere» non sia entrato nel loro corpo. Lo spettacolo vuole rispondere a queste domande a partire dal pensiero di scienziate, filosofe e scrittrici di fantascienza.

    Questo ciclo di spettacoli sarà accompagnato da un serie di incontri con scrittori, divulgatori, scienziati e filosofi che si occupano di questi argomenti ai quali verrà chiesto di affrontare le tematiche degli spettacoli dal punto di vista delle proprie discipline. Un terreno fertile di discussione per assistere alle rappresentazioni con un accresciuto senso critico.

    Oltre alle produzioni che rientrano nel nucleo tematico sin qui descritto, il cartellone si arricchirà di coproduzioni e ospitalità, per un totale di ventinove spettacoli, che coinvolgeranno alcuni degli artisti più rappresentativi della scena contemporanea italiana e internazionale:

    Filippo Andreatta / Fabrizio Arcuri / Alessandro Averone / Balletto Civile / Bluemotion / Elena Bucci / Roberta Caronia / Renato Carpentieri / Massimiliano Civica / Fabio Condemi / Anna Coppola / Silvia Costa / Maddalena Crippa / Francesca Cutolo / Linda Dalisi / Andrea De Rosa / Anna Della Rosa / Angela Dematté / Marcial Di Fonzo Bo / Claire Dowie / Fanny & Alexander / Liv Ferracchiati / Elena Ferrante / David Foster Wallace / David Harrower / Industria Indipendente / Matthias Langhoff / Luca Lazzareschi / Elena Lietti / Thomas Ligotti / Frédérique Loliée / Marco Lorenzi / Michela Lucenti / Olivia Manescalchi / Milvia Marigliano / Laura Marinoni / Paolo Mazzarelli / Pietro Micci / Luca Micheletti / Heiner Müller / Lino Musella / Henry Naylor / Danilo Nigrelli / Filippo Nigro / OHT / Umberto Orsini / Nick Payne / Giorgina Pi / Piccola Compagnia della Magnolia / Harold Pinter / Armando Pirozzi / Gabriele Portoghese / Carmelo Rifici / Alessio Maria Romano / Elena Serra / Marco Sgrosso / Fabrizio Sinisi / Peter Stein / Antonio Tarantino / Giovanni Testori / Raphael Tobia Vogel / Daniel Veronese / Thomas Vinterberg.

    È in via di definizione una serata con il regista Paolo Sorrentino durante la quale saranno proiettati i monologhi presenti nei suoi film. La serata sarà l’occasione per esplorare lo speciale rapporto che c’è tra il suo cinema e il teatro.

    Citazioni di firme celebri, assunti che evidenziano la molteplicità delle domande che si celano dietro ogni verità compaiono a rotazione nella campagna multisoggetto realizzata dall’agenzia pubblicitaria e di comunicazione Arkè. La nuova Stagione TPE ha un nuovo volto, un nuovo logo che mette al centro, non solo l’ente, ma soprattutto il teatro. Il Teatro Astra, che è il cuore della programmazione 2022/23 ed è casa del TPE, almeno fino al 2039, grazie alla convenzione rinnovata nel 2019 con la Città di Torino.

    Un teatro che accoglie le collaborazioni con enti e con istituzioni locali e oltre confine, racconta un programma che include proposte frutto di una progettualità congiunta. È il caso dello spettacolo Ciara. La donna gigante, regia di Elena Serra con la pluripremiata Roberta Caronia, produzione TPE – Teatro Astra, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, in replica dal 21 febbraio al 12 marzo 2023 presso l’Area X, già palcoscenico della stessa fortunatissima rappresentazione. Anche la Fondazione Piemonte dal Vivo è parte della rete di collaborazioni con gli spettacoli, Principia di Alessio Maria Romano e Made4you.eu di Eko Dance Project, entrambi all’interno del progetto Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore. Frutto della sinergia con alcune attivissime realtà del territorio, la sezione A Porte Aperte chiude la stagione con Benjii, di Claire Dowie e la regia di Lorenzo Fontana, e con Favola, lo spettacolo della Piccola Compagnia della Magnolia, oltre alla collaborazione con Play with Food, Interplay e Torino Fringe Festival.

    Il tema 2023 di Palcoscenico Danza, con la direzione artistica di Paolo Mohovich è “Volare oltre”: sette spettacoli di danza italiana e internazionale, in dodici rappresentazioni complessive. Rifare Bach di Roberto Zappalà, da questa edizione coreografo associato a TPE fino al 2024, Elias Aguirre Ibernon con il suo Insecto Primitivo, Michele Di Stefano che firma per il Nuovo Balletto di Toscana Bayadère – Il regno delle ombre. Torna Made4You.eu di Eko Dance Project, la compagnia fondata e diretta a Torino da Pompea Santoro, nella stessa serata sarà possibile scoprire il giovane coreografo emergente della sezione Interplay Link. La compagnia italo-spagnola Kurtidos è formata interamente da danzatori over 50 e propone con ironia e consapevolezza lo spettacolo El Ensayo. Infine la sinergia Palcoscenico Danza e Stagione TPE – Teatro Astra vede Principia, spettacolo del regista e coreografo Alessio Maria Romano, parte integrante della stagione tematica TPE.

    Il Festival delle Colline Torinesi, dal 2018 è realizzato dalla Fondazione TPE, torna in autunno, dall’11 ottobre al 6 novembre 2022 con il suo slogan «confini/sconfinamenti». Nella nuova formula il programma prevede la presenza di un paese ospite, una monografia d’artista, dedicata alle compagnie che hanno avuto importanza nella storia sia del festival che del teatro italiano, e la contaminazione del teatro con l’arte contemporanea, condivisa con la Fondazione Merz. Anticipazione di rilievo della prossima edizione è Bros, lo spettacolo di Romeo Castellucci frutto della collaborazione tra Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e TPE Teatro Piemonte Europa e Festival delle Colline Torinesi, in programma il 29 e 30 ottobre alle Fonderie Limone.

     

    INFO & BIGLIETTERIA

    Dal 16 giugno è possibile abbonarsi alla Stagione TPE 2022/23. Sono sei le formule classiche che includono under 30, studenti universitari e over 65, alle quali si aggiungono due abbonamenti tematici e quattro soluzioni per adulti con bambini che possono usufruire del servizio di babysitting lab.

    Entro il 15 luglio il prezzo degli abbonamenti resta bloccato alla stagione precedente, una promozione che premia i più veloci e affezionati. Gli abbonamenti TPE possono essere utilizzati per assistere agli spettacoli del Festival delle Colline Torinesi 27.

    TEATRO ASTRA
    Biglietteria Teatro Astra, via Rosolino Pilo 6, Torino, 011 / 5634352 fino al 15 luglio: dal martedì al venerdì ore 16-19
    dal 6 settembre: dal martedì al sabato ore 16-19

    ONLINE
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