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  • IL CONSIGLIO DEI MINISTRI HA DATO NUOVE DISPOSIZIONI IN VISTA DELLE FESTIVITÀ PER CONTRASTARE IL DILAGARE DEL CORONAVIRUS. TORNA L’OBBLIGO DI MASCHERINA ALL’APERTO ANCHE IN ZONA BIANCA, E L’OBBLIGO DELLA FFP2 PER I LUOGHI AL CHIUSO. DAL 30 DICEMBRE PER ACCEDERE AI MUSEI SARÀ OBBLIGATORIO ESSERE VACCINATI CON DOPPIA DOSE

    Super green pass e obbligo di mascherina all’aperto: sono questi i must che emergono con forza dal nuovo decreto “Festività” appena approvato dal Consiglio dei Ministri. Nuove misure quindi, e più restrittive, in vista del Natale e soprattutto alla luce del dilagare della variante Omicron che preoccupa sempre di più medici e scienziati anche in Italia. Le misure adottate riguardano naturalmente anche il mondo della cultura, con novità concernenti la partecipazione a eventi e l’accesso agli spazi al chiuso. Ecco i punti del nuovo decreto nel dettaglio.null

    NUOVO DECRETO COVID: SUPER GREEN PASS PER ACCEDERE AI MUSEI

    Già da un paio di settimane, per accedere a cinema e teatri, è necessario essere muniti di Super Green Pass, ovvero di certificazione verde scaturente dalla doppia vaccinazione. Per i musei, invece, era sufficiente essere muniti di tampone, ma dal 30 dicembre le cose cambieranno anche qui: se volete visitare un museo, dovrete essere muniti di Super Green Pass (stessa prassi sarà valida anche per piscine, palestre e sport di squadra, centri benessere e centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco e sale bingo). In questi luoghi inoltre sarà obbligatorio indossare mascherine del tipo FFP2 (compresi mezzi di trasporto), e sarà vietato consumare cibi e bevande.

    LE MISURE DEL NUOVO DECRETO “FESTIVITÀ”

    Il nuovo decreto prevede nuove misure anche per bar e ristoranti: fino al 31 marzo per accedere alla ristorazione al chiuso e persino al banco sarà obbligatorio essere muniti di Super Green Pass; inoltre saranno vietati eventi e feste che implicano assembramenti all’aperto. Viene inoltre ridotta la durata di validità del Green Pass: a partire dal primo febbraio, avrà una validità di sei mesi.


     

  • Nata da un incidente al palazzo imperiale, insegna l’importanza dell’accettazione

  • Da sabato 11 a domenica 19 dicembre 2021

    Torino fra le mete dell’enoturismo anche a Natale: dall’11 al 19 dicembre torna Torino Wine Week, il palcoscenico diffuso del vino con oltre 70 produttori da tutta Italia accende il Natale fra le eccellenze del Piemonte e le etichette del patrimonio culturale enoico italiano.

    La Notte delle Bollicine dà il via al palcoscenico diffuso di degustazioni, cene e masterclass

    Torino, 10 dicembre 2021 – Torino Wine Week, il festival del vino del capoluogo piemontese torna con una speciale WINTER EDITION che consacra anche a Natale, la Città di Torino quale polo d’attrazione dell’enoturismo. Da sabato 11 a domenica 19 dicembre, TWW 2021 condurrà tutti i winelovers alla scoperta delle eccellenze del patrimonio enologico del Piemonte e dell’intera penisola. Oltre 70 produttori da tutta Italia saranno protagonisti di degustazioni, masterclass, aperitivi esclusivi e cene a tema con brindisi nei locali del centro, trasformando la città in una grande cantina a cielo aperto.

    Da Vanchiglia a San Salvario, fino al centro cittadino del Quadrilatero, ristoranti, osterie e cocktail bar coinvolgono tutti gli amanti del vino in un grande festival diffuso con un fitto e inebriante palinsesto di eventi che invade l’intera città. Una formulache alle eccellenze vitivinicole unisce la valorizzazione del patrimonio culturale e museale della Città, fra Residenze Sabaude e dimore storiche, a partire dal week-end del Salone del Vino in programma al Museo del Risorgimento.

    A dare il via al festival diffuso sabato 11 dicembre, la Notte delle bollicine con un omaggio alla storia dello spumante del Piemonte conosciuto in tutto il mondo. Nella cornice dell’Enoteca di Eataly Lingotto, la più grande di Torino con le sue oltre 35.000 bottiglie, dalle ore 18 si potrà brindare al Natale con un aperitivo immersi fra le eccellenze gastronomiche del nostro Paese.

    Al centro le storie dei produttori e delle loro etichette, per raccontare identità e tradizioni del territorio Italiano e del Piemonte, ripercorrendo gli itinerari e i percorsi storici della produzione delle bollicine senza dimenticare il tema della sostenibilità nella varietà delle uve.

    Non solo l’Italia con le bollicine di Abrigo, Bel Colle, L’Autin e 366, l’edizione 2021 propone nella Notte delle Bollicine anche uno sguardo internazionale tra Francia, Spagna e Nuova Zelanda attraverso la selezione di Elemento Indigeno: Sifer Wines(Spagna), Domaine Mittnacht Freree (Francia) e Cambridge Road Vineyard (Nuova Zelanda). L’evento sarà sonorizzato dalla musica di Notte Magiche djset.

    Dal 13 al 17 dicembre, il palinsesto invade la città, con  possibilità di conoscere la grande varietà e l’eccellenza delle etichette selezionate all’interno di ristoranti, osterie, enoteche e cocktail bar, per immergere i visitatori in un ricco programma di incontri, cene e degustazioni. (https://eventi.torinowineweek.it).

    In un elegante connubio fra vino e patrimonio culturale e storico, l’evento culmina il week end di sabato 18 e domenica 19 dicembre per tornare al cuore della kermesse di Torino Wine Week: il Salone del Vino che ospita gli oltre 70 produttori in arrivo da tutta Italia. Sede del Salone del Vino sarà il Museo del Risorgimento, all’interno di Palazzo Carignano Residenza Sabauda della dinastia Savoia Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

    Masterclass e degustazioni imperdibili in occasione del Salone del Vino, a partire da sabato 18 alle ore 18, nella Sala Plebisciti, con la presentazione della nuova Guida Cantine d’Italia 2022 a cura di Go Wine attraverso la degustazione di alcuni dei produttori premiati.

    Un corner dedicato, grazie alla preziosa collaborazione con Città del Gusto Torino – Gambero Rosso, presenterà le 15 cantine selezionate dalla Guida Vini d’Italia, che il pubblico potrà anche degustare corso della settimana diffusa fra cene e ristoranti  in programma.

    Nell’ambito del Salone del Vino sarà inoltre realizzata un’area espositiva dedicata alla presentazione dei vini della provincia di Torino, che culminerà nel pomeriggio di domenica 19, dalle 14.30 alle 16.30, con la premiazione delle aziende recentemente scelte da Camera di commercio di Torino e dal suo Laboratorio Chimico tra i produttori delle 7 DOC e DOCG torinesi, per la selezione Torino DOC 2021-22.

    Oltre alle etichette che raccontano il nostro territorio, tante anche le regioni italiane come Liguria, Sardegna, Lazio, Toscana e Lombardia, passando da una delle più importanti aree a vocazione vitivinicola del nostro paese: i vini di Bolgheri che saranno raccontati in collaborazione con La Provinciale Bolgherese. Ulteriori focus sui vitigni autoctoni saranno realizzati grazie a Go Wine, e ancora il canavese con l’Associazione dei  Giovani Vignaioli Canavesani e la DOC di Torino, con l’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino.

    Alla regia della settimana torinese del vino l’associazione KLUG, Bonobo Events e Orticola Piemonte – tre realtà tra le più importanti del territorio legate al mondo della valorizzazione del bere bene – in una formula rinnovata e di successo testimoniata anche dai numeri delle precedenti edizioni. Da sempre la filosofia della Torino Wine Week, è quella di avvicinarsi consapevolmente al vino, valorizzando le filiere enogastronomiche dal produttore al consumatore.

    L’evento, patrocinato dalla Città di Torino, è realizzato con il supporto di Camera di Commercio di Torino, il contributo di Regione Piemonte e il sostegno del Museo del Risorgimento, Vendemmia Torino e Portici Divini.Partner della Torino Wine Week sono la Città del Gusto Torino – Gambero Rosso, Go Wine, Fisar Torino, Eataly Torino, Torino DOC, Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino.

    L’acquisto dei Wine Pass al costo di 5 euro permetterà uno sconto del 10/15 %  su tutti gli appuntamenti di degustazione, cene, aperitivi e masterclass diffusi nella città. L’ingresso al Salone e il wine pass sono acquistabili on line e in loco durante i giorni della manifestazione. Il programma, le informazioni sui pacchetti disponibili, vantaggi e scontistiche su: www.torinowineweek.it

    Tutti gli eventi e gli appuntamenti si svolgeranno nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale e sanificazione previste dalle disposizioni per la prevenzione del Covid-19.

  • È nata MRT Virtual, la nuova app con realtà aumentata dei Musei Reali per offrire al pubblico esperienze sempre più immersive e coinvolgenti

    Creata in collaborazione con la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, è scaricabile gratuitamente e verrà ampliata con nuovi contenuti e funzioni 

    Torino, xx dicembre 2021. Un inedito strumento digitale per offrire al pubblico nuovi contenuti ed esperienze all’interno del percorso espositivo dei Musei Reali; si chiama MRT Virtual ed è la nuova app nata in collaborazione con la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino a seguito del restauro dell’altare della Cappella della Sindone. Basata sulla tecnologia della realtà aumentata, questa nuova applicazione è stata progettata come un raccoglitore di contenuti multimediali, oggi focalizzati sulla conoscenza dettagliata dell’Altare, la Cappella e il Boschetto dei Giardini Reali ma presto implementata e arricchita da nuovi argomenti e funzioni come ad esempio la gamification.

    L’applicazione, sviluppata da Ribes Solutions e VisivaLab, è scaricabile gratuitamente da Google Play Store (android), App Store (iOS) o attraverso un QR code posizionato in prossimità dell’ingresso della zona sacra dei Musei, e troverà la sua massima espressione attraverso l’attivazione della telecamera del proprio dispositivo che, puntata verso le aree di interesse, offrirà all’utente contenuti testuali, video, foto e animazioni in realtà aumentata estremamente suggestivi e coinvolgenti.

    Questo progetto si inserisce all’interno del piano di innovazione e trasformazione digitale, GoDigital!, avviato gli scorsi mesi dai Musei Reali che porterà nei prossimi anni a cambiamenti molto importanti per il pubblico e per lo staff dei Musei stessi. Altre soluzioni tecnologiche sono, infatti, in fase di sviluppo e verranno presentate nei primi mesi del 2022, tra queste: un nuovo sito web, rivisto non soltanto nella rinnovata veste grafica ma anche nei contenuti e nei servizi offerti, innovative segnaletiche digitali per orientare il visitatore nel percorso dei Musei; totem per il rilevamento del gradimento e della soddisfazione e l’implementazione di un un free WI-FI nei Giardini Reali.

    “Tutto ciò è soltanto la punta dell’iceberg di un cambiamento più profondo e duraturo per portare l’utente al centro dell’azione dei musei, mediante un nuovo modello di interazione, in ottica omni-canale. dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali -. La trasformazione digitale e i nuovi bisogni dettati dall’emergenza sanitaria impongono ai musei lo sviluppo di nuove modalità d’ascolto, costruendo una relazione empatica con il pubblico che offra a tutti opportunità di fiducia, di benessere e di ripresa, anche attraverso lo sviluppo di idee e di progetti ad alto contenuto inclusivo e partecipativo

    “Da 34 anni il percorso di Consulta è orientato all’innovazione culturale e tecnologica. L’applicazione, scaricabile gratuitamente, che oggi presentiamo segue altre significative tappe degli ultimi mesi: l’App per la visita di Palazzo Madama e la realizzazione della Sala della Vita del Museo Egizio ad alto contenuto tecnologico, presentate nel giugno scorso e l’iniziativa europea S-T-Arts dedicata al Complesso di Stupinigi, appena conclusa. È in fase di progettazione l’App dedicata al MAO-Museo d’Arte Orientale. Le aziende Socie della Consulta credono nel brand ‘Torino’ e promuovono progetti di valorizzazione per contribuire a costruire la Torino del futuro, nel profondo rispetto dell’eredità storico-artistica che il passato ci ha consegnato.” Commenta Giorgio Marsiaj, Presidente Consulta per la Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino.

    I Soci della Consulta: 2A, Armando Testa, Banca del Piemonte, Banca Fideuram, Banca Intermobiliare,
    Banca Passadore & C., Buffetti, Building, Buzzi Unicem, C.L.N., Chiusano & C., Costruzioni Generali Gilardi, Deloitte & Touche, Deltatre, Ersel, Fenera Holding, Ferrero, Fondazione Compagnia di San Paolo,
    Fondazione Crt, Garosci, GMT Holding & Co., Gruppo Ferrero-Sied Energia, Intesa Sanpaolo, Italgas, Lavazza, Martini & Rossi, Mattioli, M. Marsiaj & C., Pirelli, Reale Mutua Assicurazioni, Reply, Skf, Stellantis,
    Unione Industriali Torino, Vittoria Assicurazioni.

  • NATALE DI LUCE

    1 dicembre – 9 gennaio 2022

    www.nataleatorino.it

    #nataleatorino #natalediluce

    Torino quest’anno accoglierà il Natale vestendosi di luce.

    In attesa della ricorrenza più attesa, strade, piazze, palazzi, cortili e giardini si illumineranno a festa.

    Per mantenere vivi i simboli della tradizione e creare la magica atmosfera natalizia, alle Luci d’Artista, opere d’arte contemporanea che illuminano da anni strade e piazze torinesi, si aggiungeranno nuove luminarie diffuse sul territorio. L’obiettivo, dopo i momenti difficili vissuti in questi ultimi due anni, è far riassaporare sia ai torinesi, sia a chi sceglierà di visitare la città, l’emozionante clima natalizio.

    La luce rappresenta una sorta di rinascita ed è simbolo di speranza oltre che di ‘nuova vita’ a cui la Città guarda con fiducia.  

    Il ‘Natale di Luce’ – un progetto del Comune di Torino realizzato con la collaborazione e il sostegno di Iren – mette insieme un ricco cartellone di eventi da vivere con le persone a cui si vuole bene in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle norme contro la diffusione del virus.

    La novità assoluta di questa edizione, che sarà svelata l’8 dicembre giorno dell’inaugurazione degli eventi in programma per le feste, è il ‘Percorso di Luci’. Si tratta di un allestimento luminoso che partendo dai giardini Sambuy e percorrendo tutta via Roma arriverà a Palazzo Reale.

    Ad aprire il percorso, dunque, l’illuminazione scenografica dei giardini

    Sambuy di piazza Carlo Felice, dove migliaia di luci a LED scintillanti bianche

    e colorate decoreranno gli alberi, la fontana e il chiosco liberty. A illuminare

    la facciata di Palazzo Reale sarà invece un video mapping ispirato ai simboli

    del Natale, che coinvolgeranno anche le statue dell’artista Fabio Viale

    presenti in piazzetta Reale.

    L’iniziativa trae ispirazione dall’illuminazione natalizia di alcune metropoli internazionali.

    Le iniziative organizzate dalla Città, quest’anno avranno come tema la luce dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo -. Ci è parso simbolicamente significativo associare la luce al messaggio di speranza che rappresentano le festività di questo periodo. Dopo una delle fasi più difficili per la vita di ciascuno di noi, e in un momento ancora di transizione, si iniziano a intravedere segni di ripresa. Al fondo del tunnel c’è sempre la luce continua il Sindacoche simboleggia rinascita e ripartenza. Pur nella piena consapevolezza delle difficoltà, dobbiamo guardare al futuro con fiducia. La nostra città, le nostre architetture, i nostri parchi sono un patrimonio di bellezza e di armonia. Attraverso le luci, cercheremo di valorizzarli al meglio.”

    “Nel rinnovare il supporto del Gruppo Iren al tradizionale programma di

    attività e di illuminazioni per il periodo natalizio, abbiamo accolto con

    entusiasmo l’idea di fare della luce il tema centrale che accompagnerà Torino

    al Natale e per tutte le festività – afferma Renato Boero, presidente Iren

    -. La luce, simbolo di rinascita e di un ritrovato senso di comunità dopo le

    difficoltà dei passati mesi, sarà anche la protagonista di una serie di progetti

    di illuminazione, con appuntamenti tradizionali come l’illuminazione della

    Mole Antonelliana, ma anche alcune novità che accompagneranno cittadini e

    visitatori nel centro città”.

    Saranno feste all’insegna della tradizione e della cultura, con il Calendario dell’Avvento, l’Albero di Natale e gli spettacoli di magia, per la prima volta collocati in piazza Vittorio Veneto, il Presepe di Luzzati allestito al Borgo Medievale, i concerti di Natale nelle chiese e molto altro.

     

    IL CALENDARIO DELL’AVVENTO

    Piazza Vittorio Veneto

    Apertura caselle, tutte le sere, fino al 24 dicembre, alle ore 18.00

    Il grande castello fiabesco che scandisce il conto alla rovescia fino a Natale accompagnerà turisti e cittadini alla scoperta di un mondo magico e curioso. Seguendo le tracce dell’Albero di Natale, si sposta per la prima volta in piazza Vittorio Veneto dove, ogni sera alle ore 18.00, i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Torino aprono una casella dando luce ai bozzetti di Emanuele Luzzati. Appuntamento quotidiano da sempre molto amato dai bambini e dalle famiglie per vivere insieme la magia dell’attesa. Il calendario è realizzato dal Teatro Regio di Torino, sulla base dei disegni di Lastrego&Testa.

    IL PRESEPE DI EMANUELE LUZZATI

    Borgo Medievale

    Inaugurazione Presepe – mercoledì 8 dicembre, ore 15.00

    Il presepe, ideato da Emanuele Luzzati, da sempre simbolo del Natale a Torino, trova casa anche quest’anno al Borgo Medievale. Le vie e la piazza del Melograno accolgono le novanta sagome dipinte su legno che affiancano i personaggi sacri della tradizione natalizia cristiana ai magici protagonisti delle fiabe per bambini, per ricreare un’atmosfera incantata.

    Un imperdibile appuntamento per grandi e piccoli per immergersi nel Natale e nelle ambientazioni medievali, tra i prati del castello e lungo le rive del Po, fino al 9 gennaio 2022.

    INCANTASTORIE – Le storie del Natale prendono vita

    L’8 dicembre il Borgo Medievale diventerà per un giorno un villaggio incantato! L’artista Stefano Cavanna metterà in scena uno spettacolo di Storytelling Magic, ovvero l’arte complessa del narrare storie attraverso la magia. L’Incantastorie, collezionista di oggetti curiosi, mostrerà i suoi tesori narrando il mistero dietro ognuno di essi. Le fiabe più famose del Natale prenderanno vita attraverso le parole, la magia e oggetti che, proprio grazie alla loro semplicità, ci raccontano la meraviglia e il potere che i singoli desideri hanno di cambiare il mondo.

    MOLE ILLUMINATA

    Nei giorni di festa sarà possibile ammirare la Mole Antonelliana illuminata di blu, rosso o bollicine a seconda delle occasioni: blu l’8 dicembre e dal 17 dicembre al 6 gennaio 2022; rosso nelle notti natalizie del 24, 25 e 26 dicembre e in una tonalità ispirata alle ‘bollicine’ il 31 dicembre dallo scoccare della mezzanotte. Un’illuminazione straordinaria realizzata con 2000 lampade stroboscopiche a led installate lungo tutta la guglia e la cupola.

    L’ALBERO DI NATALE

    Piazza Vittorio Veneto

    Inaugurazione/accensione mercoledì 8 dicembre ore 18.30

    Un grande albero di luce alto 22 metri, come ormai da tradizione, illuminerà Torino dall’8 dicembre al 6 gennaio, per la gioia di grandi e piccini.

    Piazza Vittorio Veneto ospita per la prima volta il simbolo più amato del Natale, diventando luogo di incontro per ritrovarsi e ammirarne i giochi di luce e vivere insieme l’atmosfera natalizia.

    PERCORSO DI LUCI Giardini Sambuy – Palazzo Reale

    Piazza Carlo Felice

    Inaugurazione con autorità – mercoledì 8 dicembre ore 17.00

    Per chi raggiungerà Torino dalla stazione antistante la piazza, Porta Nuova, non sarà un arrivo come i precedenti. I giardini Sambuy si presenteranno come un luogo nuovo da cui partirà un percorso di luce che, attraversando i portici di via Roma, porterà fino all’estremità opposta, Palazzo Reale. Architetture, parchi urbani, luci. L’emozione di Torino.

    I CONCERTI DI NATALE

    Seguendo una consuetudine ormai radicata a Torino, e prendendo le mosse da ben più antiche tradizioni anche quest’anno sarà riproposta musica di qualità per celebrare il periodo festivo. Le antiche chiese del centro si illumineranno su ensemble di voci e strumenti e le loro volte risuoneranno di pastorali e antichi canti, vedranno rivivere partiture scritte per la Cappella Reale dei Savoia o per i Guaranì delle Misiones del Paraguay nel ‘700. Dalle pive alle cornamuse, da Arbeau e Zipoli a Bach e Beethoven. Senza musica non sarebbe Natale.

    venerdì 3 dicembre ore 21.00 Chiesa di Santa Teresa, via Santa Teresa 5 Incamto Ensemble Accademia Corale Guido d’Arezzo Musiche di Georg Friedrich Händel, Ludwig van Beethoven e Johann Sebastian Bach

    venerdì 10 dicembre ore 21.00 Real Chiesa di San Lorenzo Piazza Castello / via Palazzo di Città Accademia dei Solinghi Ensemble Vocale Musicaviva Natale alla corte dei Savoia nel ‘700

    giovedì 23 dicembre ore 16.30 Chiesa della Santissima Annunziata, via Po 45 Ensemble Resonare Il barocco dagli Appennini alle Ande

    giovedì 30 dicembre ore 21.00 Chiesa di San Carlo, piazza San Carlo 1 Associazione Culturale Mythos La Rossignol – Pastorali e antichi canti dei poveri e dei re.

    Tutti i concerti sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

    Info: www.assmusto.org www.nataleatorino.it coordmusicale@libero.it  assculmythos@libero.it  tel. 347 705 9959 – Progetto a cura del Coordinamento Associazioni Musicali di Torino

    LA MAGIA IN PIAZZA

    Questo sarà un Natale Speciale in cui si tornerà̀ a vivere l’atmosfera delle feste per le strade della città. Finalmente sarà possibile rivivere la MAGIA in tutte le sue sfaccettature: la magia delle emozioni, del calore della famiglia, dell’atmosfera delle luci, della felicità, delle storie straordinarie e dello stare insieme.

    La Magia sarà raccontata attraverso un percorso di straordinarie storie legate al periodo di festa, ai piedi dell’Albero in piazza Vittorio Veneto, ricco di sorprese tra spettacoli, laboratori e foto impossibili, sabato 4 e domenica 5, sabato 11 e domenica 12, sabato 18 e domenica 19, in piazza Vittorio Veneto

    Spettacolo di magia ore 16.00 e ore 18.00

    “Magic Christmas Show”, due spettacoli con un artista diverso

    Magic stories – Laboratori

    dalle ore 15.00 alle ore 19.00

    Magic School: a Scuola di Eco-Magia con i maestri di Masters of Magic

    Flip e i pensieri felici

    Close-up Theatre

    Magic Photo booth: foto impossibili per auguri di Natale speciali

    Special Event 11 e 12 dicembre, “X-mas Brain-Teaser”: enigmi e magia da risolvere come in una vera Escape Room con Andrea Boccia

    Per l’inaugurazione di mercoledì 8 dicembre spettacolo speciale di grandi illusioni con Alberto Giorgi & Laura

    CAPODANNO

    Nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, allo scoccare della mezzanotte, l’invito rivolto a tutte/i è di guardare il cielo e lasciarsi stupire. Si attende sempre il Capodanno: una ricorrenza segnata con il cerchio rosso sul calendario e che porta con sé eco di tappi di bottiglie, di cenoni e di conti alla rovescia. Molte le aspettative e i buoni propositi. Quest’anno, per tanti motivi, lo è ancora di più. E la sorpresa renderà ancora più unico l’avvio del 2022. Una tradizione che sembra scolpita nella pietra e che pare affondare le sue radici nella storia stessa dell’umanità.

    Si sta tornando alla vita, quindi, le feste rappresentano ancora di più un momento di speranza. Con questo spirito, tutta la città potrà condividere un cielo pieno di luce, gioia e sogni da realizzare.

     

     

  • Arte internazionale dal 1990

    da 3 Novembre 2021 a 25 Settembre 2022

    a cura di Riccardo Passoni

     

    La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino rinnova l’allestimento delle collezioni permanenti del Contemporaneo con un nuovo percorso che presenta 33 grandi artisti della scena artistica internazionale.

    Una collezione senza confini nasce dalla volontà di dare visibilità a una importante selezione di opere del patrimonio del museo focalizzando l’attenzione su 56 opere, molte delle quali non hanno avuto negli ultimi anni la possibilità di essere esposte al pubblico, se non per brevi periodi.  Nel corso del tempo il museo ha raccolto opere di grande importanza, e tutti i lavori oggi esposti fanno riferimento alla storia recente di acquisizioni: sono giunti in museo negli ultimi vent’anni attraverso diversi canali, dalle scelte effettuate ad Artissima o nell’ambito delle acquisizioni annuali, entrambe rese possibili grazie al contributo determinante della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, alle opere entrate a far parte della collezione in seguito a serie espositive, quali ad esempio il ciclo di mostre dal titolo Avvistamenti nei primi anni 2000, oltre a doni e acquisti mirati.

    Per Fondazione Arte CRT è una grande soddisfazione vedere esposte all’interno della mostra “Una collezione senza confini” ben 22 opere della propria storica collezione.Grazie al progetto curatoriale messo a punto dalla Galleria d’Arte Moderna di Torino i visitatori potranno ammirare lavori di assoluto prestigio realizzati da maestri dell’arte contemporanea come Marina Abramović, Anselm Kiefer, ma anche William Kentridge o Hermann Nitsch. Un patrimonio in continuo rinnovamento che, oltre a testimoniare l’evoluzione dell’arte contemporanea, conferma come le acquisizioni svolte nel corso del tempo attraverso Fondazione Arte CRT rappresentino un investimento sicuro, sia in termini culturali che di mercato. Rassegne come questa dimostrano quanto le collezioni permanenti siano fondamentali per garantire una programmazione museale di livello e confermano come la nostra collezione continui a distinguersi quale assoluto punto di riferimento per l’arte contemporanea internazionale, ha commentato la Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRTAnna Ferrino.

    L’esposizione offre anche lo spunto per dimostrare come il museo abbia perseguito negli anni un percorso di internazionalizzazione avviato con successo all’indomani della seconda guerra mondiale.

    Lo sguardo e l’interesse verso l’arte straniera prese inizio dal 1948 con l’acquisizione di Dans mon pays di Marc Chagall alla Biennale di Venezia, per poi proseguire coerentemente con gli indirizzi internazionali nei decenni successivi, come già dimostrato con la mostra Strangers. Tra informale e pop dalle collezioni GAM, realizzata nel 2012.

    Dopo 10 anni da quella prima testimonianza, la GAM oggi presenta Una collezione senza confini con una prospettiva completamente diversa: nella dimensione globale in cui siamo ormai giunti a percepire la nostra presenza, grazie alla circolazione delle notizie, delle opere e delle persone e per il moltiplicarsi delle occasioni di viaggi ed esposizioni a livello mondiale, è diventato difficile, se non impossibile, stabilire i confini entro i quali operare sul fronte dell’accrescimento internazionale della collezione.

    Se, fino a pochi decenni fa era normale aprirsi all’arte parigina soprattutto e poi americana, nel corso degli ultimi 25-30 anni sono entrate nella collezione della GAM opere di artisti certamente europei, ma si sono accolte anche opere provenienti da culture e linguaggi espressivi diversi: dalla Cina, Cuba, Africa ad esempio, ormai elevate a stima globale grazie ai principali eventi espositivi, come Documenta, Biennali e Triennali internazionali.

    Gli artisti selezionati per questo appuntamento appartengono a diverse generazioni: si va dai nomi dei protagonisti nati negli anni Trenta (Georg BaselitzChristian Boltanski) fino alla generazione nata negli anni Settanta (Kcho, Hannah Starkey, Laurent Grasso).

    Come sostiene il Direttore Riccardo Passoni, curatore dell’esposizione: Possiamo verificare che nella ‘antologia’ che abbiamo proposto in questa esposizione sono tanti gli stimoli che possiamo riconoscere come portanti di una certa ricerca, senza che vi corrispondano una geografia specifica o uno stile di riferimento. Vi sono rappresentazioni che evocano una narrazione, conclusa o in sospensione (Marina Abramović, Hannah Starkey); la tradizione e la cura (Chen Zhen); gli affioramenti del rimosso (William Kentridge, Tracey Moffatt); il dramma della storia e delle sue cicatrici, in una dimensione ideologica (Alfredo Jaar). E ancora: emergono la messa a fuoco di una dimensione favolistica o leggendaria (Mark Dion, Matt Collishaw), a contrasto con lo sguardo sull’inammissibile, la dura necessità del ricordo (Christian Boltanski); o il recupero di certi spazi mentali, di alienazione (Ilya e Emlia Kabakov) o di incursioni sul paranormale (Marcos Lutyens, Laurent Grasso).

    Questo allestimento, oltre a presentare alcune delle opere internazionali più significative giunte in museo, non può rinunciare a lasciare un punto interrogativo sul futuro dell’accrescimento del patrimonio della GAM, soprattutto in relazione agli spazi oggi divenuti esigui, con i quali il museo si sta misurando.

    Gli artisti esposti: Marina Abramović (Belgrado, Serbia, 1946); Georg Baselitz (Kamenz, Germania, 1938); Chen Zhen (Shangai, Cina, 1955 – Parigi, Francia, 2000); Christian Boltanski (Parigi, Francia, 1944-2021); Cecily Brown (Londra, Regno Unito, 1969); Pedro Cabrita Reis (Lisbona, Portogallo, 1956); Matt Collishaw (Nottingham, Regno Unito, 1966); Tony Cragg (Liverpool, Regno Unito, 1949); Mark Dion (New Bedford, Massachusetts, Usa, 1961); Liam Gillick (Aylesbury, Regno Unito, 1964); Antony Gormley (Londra, Regno Unito, 1950); Laurent Grasso (Mulhouse, Francia, 1972); Carsten Höller (Bruxelles, Belgio, 1961); Alfredo Jaar (Santiago del Cile, Cile, 1956); Ilya and Emlia Kabakov (Dnepropetrovsk, URSS, oggi Ucraina, 1933 e 1945); Kcho (Nueva Gerona, Cuba, 1970); William Kentridge (Johannesburg, Sudafrica,1955); Terence Koh (Pechino, Cina, 1967); Anselm Kiefer (Donaueschingen, Germania, 1945); Jim Lambie (Glasgow, Scozia, 1964); Marcos Lutyens (Londra, Regno Unito, 1964); Mona Marzouk (Alessandria d’Egitto, Egitto, 1968); Aleksandra Mir (Lubin, Polonia, 1967); Tracey Moffatt (Brisbane, Australia, 1960); Hermann Nitsch (Vienna, Austria, 1938); Albert Oehlen (Krefeld, Germania, 1954); Cornelia Parker (Cheshire, Regno Unito, 1956); Tobias Rehberger (Esslingen, Germania, 1960); Julião Sarmento (Lisbona, Portogallo, 1948-2021); Sean Scully (Dublino, Irlanda, 1945); Kiki Smith (Norimberga, Germania, 1954); Hannah Starkey (Londra, Regno Unito, 1971); Jessica Stockholder (Seattle, Washington, Usa, 1959).

    ORARI
    NUOVO ORARIO
    Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18
    Lunedì chiuso
    Le biglietterie chiudono un’ora primaI musei garantiscono una visita in piena sicurezza, nel rispetto delle normative anti-Covid
    La prenotazione è consigliata ma non obbligatoria al numero 011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com
    Prevendita: TicketOne
    Come di consueto, GAM, MAO e Palazzo Madama, nel rispetto di tutte le linee guida ministeriali, riaprono mettendo in atto tutte le misure necessarie a garantire una visita in completa sicurezza.
    BIGLIETTI
    Collezioni permanenti
    Intero: € 10
    Ridotto: € 8
    Gratuito: minori 18 anni, Abbonamento Musei Torino, Torino + Piemonte card
    E’ sospesa la gratuità del primo martedì del mese
    Le tariffe possono subire variazioni in presenza di mostre temporaneee
  • Dal 14 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022 le sculture dell’artista piemontese, celebre in tutto il mondo per le sue finzioni in marmo, saranno allestite in Piazzetta Reale e all’interno di Palazzo Reale con il supporto di Galleria Poggiali

    Possenti corpi e delicate figure femminili, capolavori di maestri come Canova e Michelangelo, espressione dell’iconografica classica, la cui purezza marmorea contrasta con l’aggressività dei tatuaggi colorati, provocatori, che emergono dalla pelle. Ogni apparenza è sovvertita nella nuova mostra In Between ai Musei Reali, che per la prima volta ospitano a Torino le monumentali opere di Fabio Viale, che ha conquistato la notorietà internazionale grazie alla sua straordinaria abilità nel trasformare il marmo. Con la collaborazione della Galleria Poggiali, dal 14 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022 cinque sculture monumentali allestite in Piazzetta Reale e un percorso curato da Filippo Masino e Roberto Mastroianni all’interno di Palazzo Reale testimoniano la continua sperimentazione dell’artista piemontese e presentano due opere inedite, svelate al pubblico negli spazi della residenza sabauda. 

    Dopo la personale al Glyptothek Museum di Monaco di Baviera, la partecipazione al Padiglione Venezia della Biennale 2019, l’esposizione al Pushkin Museum di Mosca e Truly, mostra diffusa nei luoghi simbolo della città di Pietrasanta nell’estate 2020, Viale porta anche nel capoluogo piemontese le sue sculture che impressionano non solo per il virtuosismo tecnico, ma soprattutto per la capacità di reinterpretare in chiave contemporanea le forme e i temi dell’arte classica. I modelli eterni di bellezza e il tribalismo metropolitano, la tradizione e l’innovazione, un passato senza tempo e l’immaginario più attuale si incontrano in questa esposizione pensata per far interagire e dialogare lo spazio pubblico e quello spazio museale. 

    La mostra è l’occasione per rendere ragione della ricerca pluriennale e della poetica raffinata ed eccentrica di Viale, approfondendo il tema delle tecniche di realizzazione all’interno di un moderno atelier professionale di scultura, tra saperi tradizionali e tecnologie a controllo numerico.

    “Attraverso le chiavi della meraviglia, del virtuosismo tecnico e della reinterpretazione creativa – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali -, l’arte di Fabio Viale ci spinge a guardare con occhi nuovi ai capolavori di scultura che popolano i nostri musei e il nostro immaginario: un arco teso fra passato e futuro, fra tradizione e sperimentazione presente, un omaggio alle multiformi potenzialità del patrimonio culturale e un invito a conoscerlo e a sfidarlo senza pregiudizi.” 

    Con In Between i Musei Reali non soltanto si aprono ancora una volta ai nuovi linguaggi dell’arte contemporanea, ma anche fisicamente alla città: l’esposizione sarà infatti in parte fruibile liberamente da torinesi e turisti che potranno ammirare la serie delle celebri statue tatuate in Piazzetta Reale. Il grande spazio antistante a Palazzo Reale diventa una perfetta scenografia urbana per le opere monumentali che, immerse nella luce, dialogano con le architetture e lo spazio urbano, mettendo in scena una porzione del nostro immaginario contemporaneo. 

    Il percorso prosegue all’interno della residenza sabauda con Amore e Psiche, un’opera inedita che domina il Salone delle Guardie Svizzere e replica il capolavoro neoclassico del Canova, stravolgendone la lettura attraverso la tatuatura del corpo femminile con i motivi nuziali delle spose mediorientali, suggerendoci una quanto mai attuale riflessione sulla condizione della donna nel contesto geopolitico attuale intorno ai temi di conquista, sofferenza e salvezza.

    “Amore e Psiche è una scultura a cui avevo iniziato a lavorare diversi mesi fa, per la quale avevo immaginato dei meravigliosi tatuaggi giapponesi – racconta l’artista Fabio Viale -. Ma alla luce dei recenti fatti in Afghanistan, ho sentito che il mio progetto doveva cambiare radicalmente per provare invece a gettare un ponte culturale tra Occidente e Medioriente, dando voce alle donne non solo di quel paese ma di tante parti del mondo. Dal mio punto di vista quest’opera rappresenta una grande novità, perché mi consente attraverso la scultura di aprire una finestra su aspetti della nostra attualità.”

    Nella Cappella della Sindone, Souvenir Pietà (Cristo) del 2006 dialoga potentemente con una delle più importanti e misteriose icone del Cristianesimo. Nell’Armeria Reale, infine, l’opera originale Lorica è invece l’invenzione di un’armatura all’antica in marmo rosa, perfettamente indossabile, realizzata sulla base di una scansione tridimensionale ad alta risoluzione del corpo del noto rapper Fedez, che si è prestato a un gioco sul tema dell’eroizzazione del personaggio pubblico.

    “Da millenni – spiega il curatore Filippo Masino – il marmo tramuta in sostanza nobile ed eterna ciò che nasce umile e transitorio, sia esso un corpo umano, un drappo di tessuto o un cespo d’acanto. Grazie al gesto di Fabio Viale, la vitalità del reale riemerge dalle superfici lapidee, ma non secondo le usuali metafore: la scomposizione delle statue dei Maestri, la riscrittura dei significati e l’illusione dei falsi materiali stimolano i nostri sensi e la nostra curiosità, e sono al contempo capaci di veicolare messaggi di valore universale.” 

    “Le opere di Fabio Viale mettono in scena una porzione del nostro immaginario collettivo, in una dialettica tra classicità e tribalismo metropolitano, tra innovazione tradizione, tra realtà e simulazione, in grado di consegnarci un’immagine universale dell’umano e delle sue forme – aggiunge il curatore Roberto Mastroianni -. In questo spazio intermedio tra il noto e l’ignoto tra l’essere e il divenire, Fabio Viale esplora il valore eterno dell’arte e della prassi estetica, restituendo con i linguaggi del contemporaneo la nostra eredità culturale in un dialogo costante tra presente e passato”. 

    Nel corso del dicembre 2021 prenderà forma una seconda tappa della mostra all’interno delle nuove Sale delle Antichità Reali, che sarà dedicata alla serie delle finzioni dei materiali: il marmo diventa legno, plastica, gomma, polistirolo, carta. Un confronto/ossimoro tra la statuaria greco-romana raccolta dai Savoia e le straordinarie sperimentazioni che hanno consolidato la fama di Fabio Viale a livello globale.

    L’esposizione vanta come sponsor tecnici il Gruppo IREN, che ha curato l’illuminazione delle sculture in Piazzetta Reale e negli interni del Palazzo, la General Marmi di Collegno, che ha fornito le pregiate basi in pietra per la statuaria monumentale, e Strategica Group di Milano che ha offerto la copertura assicurativa delle opere.

    ***

    MUSEI REALI TORINO

    www.museireali.beniculturali.it 

    Orari

    I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 19 (ultimo ingresso alle ore 18).

    La biglietteria, in Piazzetta Reale 1, è aperta dalle 9 alle 18.

    Accesso con Certificazione verde Covid-19

    In ottemperanza alle disposizioni governative previste per tutti i luoghi di cultura italiani (D.L. 23 luglio 2021 n. 105), dal 6 agosto 2021 è richiesta la Certificazione Verde (Green Pass) per accedere al complesso dei Musei Reali, corredata da un documento di identità valido. Le disposizioni non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti con una certificazione medica specifica. In mancanza di Green Pass e di un documento valido non sarà possibile accedere ai Musei e il biglietto acquistato non sarà rimborsato. Per maggiori informazioni sulla Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID consultare il sito www.dgc.gov.it.

    Il Green pass non è necessario per l’ingresso ai Giardini Reali e alla Corte d’Onore, salvo che in occasione di eventi in cui siano previsti accredito e prenotazione obbligatoria (concerti, serate musicali).

    Rimangono in vigore le prescrizioni di sicurezza anti-Covid: è obbligatorio indossare la mascherina e lungo il percorso sono disponibili dispenser di gel igienizzante.

    Biglietti

    Intero: 15 euro

    Ridotto visitatori da 18 a 25 anni: 2 euro

    Gratuito: minori di 18 anni; persone con disabilità e un loro accompagnatore; insegnanti con scolaresche e guide turistiche con gruppi; personale del Ministero della Cultura; possessori di Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, tessera ICOM.

    L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.

    I biglietti possono essere acquistati in biglietteria oppure online su www.museireali.beniculturali.it e www.coopculture.it. Per informazioni: info.torino@coopculture.it.

    Foto di copertina Photo Credits: Nicolo Campo / DB Studio

  • Sale: capienza aumentata e prenotazione non più obbligatoria.

    14-18 ottobre 2021 | Lingotto Fiere | XXXIII edizione

    Da giovedì 14 ottobre, e fino a lunedì 18 ottobre, il Salone Internazionale del Libro di Torino torna a Lingotto Fiere per Vita Supernova: una XXXIII edizione straordinaria, la prima in presenza nel post-pandemia e la prima in versione autunnale. Un’edizione straordinaria in tutti sensi, dunque, costruita grazie al supporto e alla collaborazione di editori, autori, partner, scuole, famiglie e che è pronta a ospitare di nuovo la comunità del Salone nella sua casa di sempre: il Lingotto Fiere di Torino.

    Grazie alle ultime disposizioni governative il Salone torna verso la normalità: la capienza delle sale è stata aumentata e dunque, diversamente da quanto precedentemente previsto, la prenotazione non è più obbligatoria, ma consigliata per garantirsi il posto in anticipo. Oltre la metà dei posti in sala sarà in ogni caso disponibile ad accesso diretto il giorno dell’evento, come nelle edizioni passate. Per avere in anticipo il posto garantito ed evitare le code la procedura rimane quella già comunicata: prenotare su SalTo+ a partire da sei ore prima dell’inizio dell’incontro. La prenotazione è possibile per gli eventi di: Auditorium, Sala Oro, Sala Azzurra, Sala Rossa, Sala Viola, Palco Live, Arena Bookstock.

    Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, commenta: “Le nuove disposizioni governative fanno sì che il progressivo ritorno alla normalità coincida con il ritorno del Salone. Ne siamo felici. Abbiamo del resto sempre lavorato come se, scommettendo con mesi di anticipo sulla possibilità di allestire una fiera di alto profilo internazionale, che consentisse, qualora ce ne fosse stata la possibilità, di riportare Torino e la comunità del Salone al centro della scena. Adesso la possibilità c’è. Vi aspettiamo tutti

    L’inaugurazione di giovedì 14 ottobre

    La XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro si apre giovedì 14 ottobre: la Sala Oro ospiterà alle 10:15 l’inaugurazione istituzionale e alle 12:30 la lectio di apertura di Chimamanda Ngozi Adichie.

    All’inaugurazione istituzionale parteciperanno, in ordine d’intervento: Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Chiara Appendino, Sindaca della città di Torino; Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione; Della Passerelli, fondatrice e Direttrice editoriale di Sinnos editrice; Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Sandra Ozzola, editrice e fondatrice delle Edizioni e/o; Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale; Dario Franceschini, Ministro della Cultura; Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro.

    Alle 12:30, dopo la sanificazione degli spazi, la Sala Oro ospiterà la lectio inaugurale della grande scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, vincitrice di numerosi premi, tra i quali il National Book Critics Circle Award, conquistato con Americanah, il suo terzo romanzo. L’evento è in collaborazione con Einaudi editore.

    Programma, scuole, espositori, Salone Off

    Il programma completo del palinsesto di incontri della XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro è disponibile online: salonelibro.it/programma.html

    Sono sempre aperte le prenotazioni per le scuole: i docenti possono continuare a prenotare online l’ingresso per la loro classe al Salone. Attraverso la prenotazione si garantiranno il buono da leggere per i loro studenti e la quota di biglietti messi a disposizione dall’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte. Esibendo la prenotazione potranno acquistare i biglietti direttamente alla cassa scuole ubicata agli ingressi di Via Nizza.

    Il catalogo espositori è disponibile online: salonelibro.it/visita/catalogo-espositori.html

    Torna anche il Salone Off, fino al 21 ottobre, in un’inedita versione autunnale con quasi 300 appuntamenti in oltre 100 location distribuite su tutto il territorio piemontese. Il programma completo è disponibile online: salonelibro.it/visita/salone-off/programma-salone-off

    Informazioni logistiche e disposizioni di sicurezza

    Orari di apertura. Da giovedì 14 a lunedì 18 ottobre 2021; giovedì, domenica e lunedì – dalle 10:00 alle 20:00, venerdì e sabato – dalle 10:00 alle 21:00.

    Ingressi. Saranno aumentati e delocalizzati gli accessi alla Fiera, per consentire una migliore gestione dei flussi: ai tre ingressi del 2019 (Nizza, Mattè Trucco, Stazione FS Lingotto) si aggiunge infatti un nuovo accesso dal Centro Commerciale Lingotto (ex padiglione 5). Agli ingressi sarà disponibile una corsia veloce riservata a donne in stato di gravidanza e accompagnatore, persone con disabilità e accompagnatori. Saranno previste anche biglietterie per l’acquisto last minute di titoli d’ingresso, a un prezzo maggiorato di 16 euro.

     

    Biglietti. Si può acquistare il biglietto (nominativo e non cedibile, per qualsiasi giornata) online su salonelibro.it, dove sono disponibili anche tutte le informazioni dettagliate su biglietteria, accessi, disposizioni di sicurezza. Nel Centro Commerciale Lingotto è già da ora attiva una biglietteria fisica, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 21: fino al 13 ottobre i prezzi saranno gli stessi della biglietteria online, dal 14 ottobre anche questa biglietteria venderà solo biglietti giornalieri e a prezzo maggiorato di 16euro, come i punti biglietteria allestiti ai vari ingressi della Fiera. Dal 14 ottobre, infatti, i titoli venduti saranno solo giornalieri, ovvero validi esclusivamente per il giorno dell’emissione. Il Salone invita i visitatori ad acquistare il biglietto online, per evitare assembramenti in loco e attese agli ingressi.

    Green Pass. In ottemperanza alle normative vigenti, sarà possibile accedere in fiera solo se in possesso di Certificazione verde Covid – ad esclusione dei soggetti previsti dalla legge – e un documento di identità in corso di validità, previo controllo della temperatura corporea. L’uso della mascherina, indossata correttamente, sarà obbligatorio in tutti gli spazi della fiera, anche all’esterno.

    Presidio della Croce Rossa Italiana per tamponi rapidi. In collaborazione con la Croce Rossa Italiana sarà allestito nella Galleria del Centro Commerciale Lingotto un hub tamponi rapidi con rilascio di certificazione verde. Saranno effettuati tamponi rapidi al prezzo calmierato di 5euro per chi è in possesso di un biglietto o di un pass del Salone.

    Accrediti stampa e blog. Le procedure di accreditamento per il Salone 2021 sono aperte e lo rimarranno per tutta la durata della manifestazione. Per questioni organizzative, e in ottemperanza alle nuove disposizioni in materia di sicurezza sanitaria, a partire da quest’anno l’accreditamento al Salone sarà online sulla piattaforma SalTo+, anche in loco: saranno presenti desk stampa/blog per dare supporto tecnico nella procedura, ma consigliamo il pre-accreditamento online per evitare rallentamenti all’ingresso. Info, indicazioni e criteri di attribuzione sul sito: https://www.salonelibro.it/press-room/accrediti.html 

    Chi fa il Salone Internazionale del Libro di Torino

    Il Salone Internazionale del Libro di Torino 2021 è un progetto di Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, e del Ministero della Cultura, Centro per il libro e la lettura – MiC, Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, Italian Trade Agency ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Fondazione Sicilia e Fondazione con il Sud.

    Main partner: Intesa Sanpaolo

    Partner: Smat, Reale Mutua, Lavazza, Esselunga, Iren, Veralab, Guido Gobino, Leonardo, Yogi Tea, Rossopomodoro, HAM, Pacifik Poke

    Con il contributo di: Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo, Cesvi, La musica che gira

    Main Media Partner: Rai

    In kind partner: Format, Eataly, Molecola

    Con il patrocinio di: SIAE

    Comitato d’indirizzo: Regione Piemonte, Città di Torino, ADEI, Associazione degli Editori Indipendenti, AIB, Associazione Italiana Biblioteche, AIE, Associazione Italiana Editori, ALI, Associazione Librai Italiani; SIL, Sindacato Italiano Librai.

    Partner culturali: Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, Bologna Children’s Book Fair – Bologna Fiere, Biennale Democrazia, Dipartimento educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Città Metropolitana di Torino, ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Bottari Lattes, FCTP – Film Commission Torino Piemonte, Festival delle Colline Torinesi, Fondazione Collegio Carlo Alberto, Fondazione Merz, Fondazione per la Scuola Compagnia di San Paolo, Frankfurter Buchmesse, Fridays for Future Italia, Goethe-Institut Turin, Ibby Italia, Instituto Cervantes, Institut Français, Institut Ramon Llull, La Milanesiana, Literature Ireland, Lucca Comics & Games, L’Indiscreto, Movement, Polo del ‘900, pordenonelegge, Premio Mondello, Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Scuola Holden, TorinoReteLibri, Uffici del Parlamento Europeo in Italia, Venti

    Charity Partner: Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS

    Partner tecnici: GAe Engineering, Virosac, Ferrino

    Collaborazioni: ALTIS Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, [TO]BIKE, Università del Piemonte Orientale, Politecnico di Torino, RUS Rete delle Università Sostenibili, Turismo Torino

    Hospitality partner: Federalberghi Torino

    Official Carrier: Trenitalia

    Official merchandising: Promozeta

  • Regio Contemporaneo L’arte incontral’Opera fino al 7 novembre 2021

    Torino, Archivio di Stato – Sez. Riunite, Piazza Castello

    Grazie alla collaborazione tra Archivio di Stato e Archivio del Teatro Regio è possibile approfondi- re i rapporti tracreazione contemporanea e Opera lirica. In mostra bozzetti, fotografie di scena e costumi che testimoniano una relazione proficua, in oltre trent’anni di produzioni.

    All’interno delle sale dell’Archivio, la mostra è visitabile esclusivamente con guida il giovedì, con turni per un massimo di 20 persone tra le 10,30 e le 12,30.

    De Sidera Progetto di Ernesto Morales fino al 7 novembre 2021

    Torino, Archivio diStato – Via Piave

    Un progetto pensato per l’Archivio del pittore di origine argentina. Dodici opere dedicate al co- smo e alle stelle. De sidera, da cui la parola desiderio, dice dell’impossibilità di avvicinarsi a una dimensione lontana seppure anelata.

    All’interno delle sale dell’Archivio, la mostra è visitabile esclusivamente con guida il mercoledì, con turni per un massimo di 20 persone tra le 15 e le 16.

     

    Palazzina di Caccia di Stupinigi fino al 7 novembre 2021

    In mostra opere di: Pablo Mesa Capella, Fabian Albertini, Emilia Faro, Diego Dutto, Carlo D’Oria

    Artisti distanti per linguaggio e tecniche espressive si ritrovano a condividere attraverso le loro opere,l’interpretazione di un luogo aulico, l’esperienza del contatto diretto con una delle più bel- le residenze reali piemontesi.

    Montagna viva Fotografie di Carola Allemandi    

    Châtillon, Castello di Ussel 

    In mostra la produzione recente della giovane fotografa torinese: immagini in bianco e nero che offrono un nuovo punto di vista sulla montagna e sulla sua natura. Il Castello valdostano si apre per la prima volta all’arte contemporanea

    Real Castello di Govone fino al 7 novembre 2021

    In mostra opere di Carolina Ciuccio, Françoise-Xavier Frantz, Emilia Faro, Clara Luiselli

    Le arti visive, attraverso l’installazione, la scultura, la fotografia e la performance testimoniano una nuova possibilità di immaginare il rapporto con un luogo, la sua storia e il suo paesaggio, nella sospensione tra prossimità e distanza.

     

    La partecipazione e la visita agli eventi di Art Site Fest è gratuita. In alcune delle sedi è previsto un biglietto d’ingresso. È necessario fare riferimento ai siti web delle diverse sedi per conoscere modalità e orari di accesso che possono variare da sede a sede.

    Si ricorda che per accedere ai luoghi della cultura è necessario esibire il green pass ed essere muniti di mascherina.

    Per gli eventi in presenza si consiglia la prenotazione a: info.artsitefest@gmail.com.

  • Palazzo Madama, dal 7 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022, e il Museo Diocesano di Susa, fino al 7
    novembre 2021, presentano insieme la mostra Il Rinascimento europeo di Antoine de Lonhy.

    L’esposizione, curata da Simone Baiocco e Simonetta Castronovo per la sezione di Torino e da
    Vittorio Natale per la sezione di Susa, punta a ricomporre la figura di Antoine de Lonhy, un artista
    poliedrico – era pittore, miniatore, maestro di vetrate, scultore e autore di disegni per ricami –
    che ebbe un impatto straordinariamente importante per il rinnovamento del panorama figurativo
    del territorio dell’attuale Piemonte nella seconda metà del Quattrocento. Venuto a contatto con la
    cultura fiamminga, mediterranea e savoiarda, fu portatore di una concezione europea del
    Rinascimento, caratterizzata dalla capacità di sintesi di diversi linguaggi figurativi.
    Lonhy visse e lavorò in tre paesi diversi. Originario di Autun, in Borgogna, si formò sui testi della
    pittura fiamminga, tra Jan van Eyck e Rogier van der Weyden. Prima del 1450 era già in contatto
    con uno dei più straordinari mecenati di ogni tempo, il cancelliere del duca di Borgogna Nicolas
    Rolin, per il quale eseguì delle vetrate istoriate, purtroppo perdute.

    Si conoscono poi tutte le tappe del suo percorso attraverso l’Europa: a Tolosa, in Francia
    meridionale, dove realizzò almeno un ciclo di affreschi e decorò diversi codici liturgici e statuti
    cittadini; a Barcellona, in Catalogna, dove ancora sopravvive uno dei suoi capolavori: la grande
    vetrata per la chiesa di Santa Maria del Mar; infine nel ducato di Savoia, dove lavorò per la corte e
    per numerose chiese e monasteri del territorio e dove si spense, probabilmente, prima della fine
    del secolo. Il trasferimento di Lonhy dalla Spagna ad Avigliana – dove è documentato dal 1462 – si
    deve a diversi fattori, come la presenza in questo centro di un castello dei duchi di Savoia e la
    vicinanza con le prestigiose abbazie di Novalesa e Ranverso, poste sulla Via Francigena, una delle
    principali arterie di comunicazione già dal Medioevo, da cui passavano cavalieri, ecclesiastici e
    mercanti di mezza Europa, e quindi un luogo promettente per un artista alla ricerca di nuovi
    incarichi.
    Il percorso espositivo della mostra, articolato su due sedi, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte
    Antica di Torino e il Museo Diocesano di Susa, vuole mettere in evidenza i viaggi, gli spostamenti
    e la carriera itinerante attraverso l’Europa di un artista che nelle sue opere riunì insieme elementi
    e influssi dalla Borgogna, dalla Provenza, dalla Catalogna e dalla Savoia.
    A Torino viene presentata una vera e propria antologia della produzione dell’artista, in pittura e
    miniatura, con i necessari richiami alla cultura franco-fiamminga che sta alla base del suo
    percorso; a Susa le opere di Lonhy sono messe a confronto con un tessuto regionale – tra Valle di
    Susa e Valle d’Aosta – che mostra la sua grande influenza sull’arte dei suoi contemporanei.
    L’esposizione torinese inizia raccontando la “scoperta” di Antoine de Lonhy: come spesso avviene
    nel campo della storia dell’arte, alla conoscenza di questo artista del Quattrocento si è arrivati per
    gradi. Per lungo tempo gli studiosi avevano raccolto alcuni dipinti sotto il nome convenzionale di
    “Maestro della Trinità di Torino”, prendendo spunto proprio da uno dei suoi massimi capolavori,
    che è nelle collezioni civiche torinesi. D’altro canto, nell’ambito dello studio dei codici miniati, si
    era identificato, invece, un “Maestro delle Ore di Saluzzo”, a partire dal meraviglioso manoscritto,
    che è uno dei prestiti più importanti concessi per la mostra dalla British Library di Londra. In
    seguito si è poi compreso che dietro questi nomi convenzionali si celava un’unica personalità, il cui
    vero nome è stato svelato grazie allo studio dei documenti.
    Si descrive poi l’attività dell’artista nelle tappe del suo itinerario: un giovanile codice miniato di
    proprietà delle collezioni torinesi dà un esempio per la produzione nel ducato di Borgogna, mentre
    per Tolosa l’elemento di maggiore curiosità è legato ai frammenti di affresco provenienti dalla
    chiesa di Notre-Dame de la Dalbade, datati 1454. Altrettanto importante è il prestito del polittico
    destinato al monastero della Domus Dei di Miralles, vicino a Barcellona, esposto insieme ad altri
    due pannelli che in origine erano parte dello stesso complesso.
    La sezione più estesa prende in esame l’attività svolta dall’artista negli anni della sua permanenza
    nel Ducato di Savoia. Come si è detto, i documenti parlano di lui ad Avigliana e, tra le primissime
    opere, c’è una tavola frammentaria ritrovata proprio in una frazione di quella località: un San
    Francesco oggi alla Galleria Sabauda di Torino. Interessanti novità sono emerse nel corso delle
    ricerche effettuate per la mostra, che ci aiutano a leggere meglio l’impatto innovativo di Lonhy in
    rapporto alla corte ducale, ma anche rispetto al territorio: per esempio oggi sappiamo di una sua
    attività destinata a Chieri, al tempo città ancor più importante di Torino, le cui principali famiglie
    avevano svolto attività finanziarie in tutta Europa ed erano bene informate sulle migliori novità
    dell’Ars nova internazionale.
    La ricostruzione del catalogo “piemontese” di Lonhy, con tavole dipinte e codici miniati, è ora
    estremamente approfondita e la mostra – che si avvale di prestigiosi prestiti nazionali e
    internazionali, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private – è in grado di proporla
    integralmente, comprese alcune opere mai esposte al pubblico.

    Il fascino dei dipinti raccolti in questa occasione aveva conquistato già in passato alcuni
    collezionisti privati, le cui storie sono sempre affascinanti, pur rimanendo nel “dietro le quinte”
    della ricerca. Emblematico il caso del senatore Leone Fontana, che nell’Ottocento aveva
    acquistato la già citata Trinità, inserendola nella sua ricchissima raccolta di opere piemontesi,
    donata in seguito al museo di Torino; oppure quello di Bob Jones Jr., che a metà del Novecento
    scelse la Presentazione di Gesù al Tempio per ampliare la pinacoteca dell’università privata fondata
    dal padre a Greenville (South Carolina). La mostra costituisce, inoltre, l’occasione per riunire gli
    elementi di un polittico venduto nel 1885, che aveva al centro la Adorazione del Bambino,
    appartenuta in seguito al collezionista olandese Fritz Mayer van den Bergh e oggi custodita nel
    museo che porta il suo nome ad Anversa.
    Si tratta di un progetto nato nell’ambito del Réseau européen des musées d’art médiéval, una
    rete di musei europei fondata nel 2011 da Élisabeth Taburet-Delahaye, già direttrice del Musée de
    Cluny – musée national du Moyen Âge di Parigi, per promuovere iniziative espositive comuni,
    ricerche condivise, convegni e conferenze sul proprio patrimonio artistico.
    Sponsor della mostra Reale Mutua.
    Il catalogo, a cura di Simone Baiocco e Vittorio Natale, è edito da Sagep Editori. La pubblicazione è
    sostenuta da Associazione Amici Fondazione Torino Musei, in memoria del professor Giovanni
    Romano.

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