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  • La società Wizart S.r.l.i.s, in collaborazione con la casa editrice La Spiga Edizioni e con il sostegno di Fondazione Cariplo, dànno vita a un nuovo album di figurine appositamente pensato per i bambini dai 7 agli 11 anni: si tratta di Artonauti. Le figurine dell’arte, ed è il primo album in Italia e nel mondo interamente dedicato alla storia dell’arte.
    L’album, che sarà disponibile in edicola dal 15 marzo (costerà 3 euro, e insieme all’album ci saranno anche 3 pacchetti di figurine omaggio), non è soltanto una raccolta: è la storia di due bambini e un cane (Ale, Morgana e Argo) che compiono un viaggio nel tempo alla scoperta dei grandi capolavori dell’arte.Le figurine andranno a comporre dipinti, sculture, affreschi, svelandone i particolari. E la cosa interessante è che con il meccanismo dello scambio delle figurine a cui tutti abbiamo giocato, i bambini riusciranno a familiarizzare con le opere e con gli artisti. Oltre alle figurine, ci saranno anche piccoli aneddoti, giochi, indovinelli, e curiosità, in un viaggio che parte dalle grotte di Lascaux e attraverso gli egizi, i greci e i romani, arriverà fino al Novecento passando attraverso l’arte di Giotto, del Rinascimento (Botticelli, Michelangelo, Leonardo, Raffaello), degli impressionisti, di van Gogh. Grazie a questo album, i bambini avranno dunque l’opportunità di cominciare a imparare la storia dell’arte giocando e divertendosi.L’album è composto da 64 pagine che contengono un racconto introduttivo, 28 illustrazioni, 65 opere d’arte, 20 quiz e indovinelli e 2 pagine di giochi. Per completare l’album occorrono 216 figurine. Ogni pacchetto contiene 5 figurine e una Twin Card. Collezionando tutte le 25 coppie di Twin Card, i bambini le mischieranno coperte per divertirsi con il tipico gioco di memoria, scoprendole due a due. Ciascuna coppia di carte “gemelle” raffigura un’opera d’arte contenuta nell’album.

    Il titolo dell’album, Artonauti, vuole essere una sintesi tra le parole “arte”, “astronauti” (per identificare un viaggio avventuroso) e “Argonauti” (per evocare personaggi epici e i loro fantastici viaggi): una sintesi tra l’aspetto ludico e quello educativo che ogni gioco dovrebbe avere. Il progetto si basa infatti su tre principi fondamentali: il primo è che l’arte può essere alla portata di tutti, il secondo che il gioco, in particolare quello analogico quale è un album di figurine, rappresenta lo strumento didattico più valido ed efficace per i bambini, e il terzo che arte e creatività svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo evolutivo dei bambini. Un gioco sociale, educativo e accessibile: il gioco delle figurine è da sempre uno dei più diffusi e apprezzati tra i bambini e, per sua stessa natura, è accessibile a tutti, riducendo le barriere di accesso e ampliando il pubblico potenziale dell’attività educativa. L’idea è nata dunque tenendo a mente gli elementi chiave della scoperta, del gioco, dell’apprendimento auto-costruttivo e dell’accessibilità.

    L’idea e il progetto di Artonauti sono stati sviluppati da Daniela Re (insegnante, mediatrice culturale ed esperta in riabilitazione cognitiva, con ampia esperienza nel mondo educativo nella scuola primaria) e Marco Tatarella, da undici anni alla guida di una casa editrice che si occupa di libri d’arte e architettura, di periodici di musica e di servizi editoriali. Insieme hanno fondato Wizart S.r.l.i.s., un’impresa sociale no profit, che con Artonauti ha vinto la quarta edizione del bando Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo.

    “Credo che la forza di Artonauti”, afferma Daniela Re, “risieda proprio nella storia personale di un’insegnante che ha imparato il mestiere sul campo. Ho conosciuto da vicino i colleghi insegnanti, gli alunni e i genitori e ho coinvolto tutti gli attori che vivono quotidianamente il mondo della scuola nella progettazione di questo strumento educativo. Artonauti vuole scardinare il pregiudizio che l’arte sia un argomento troppo difficile per i bambini, proponendo un gioco educativo, intelligente e divertente: è un progetto ambizioso, che punta in alto. Ma l’ambizione di Artonauti ha solide radici perché è un progetto nato sul campo, dal basso, a partire dall’esperienza di chi ha conosciuto e conosce in prima persona il mondo della scuola”.

    SCOPRI L’ALBUM

    Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito ufficiale

     

     

  • Future Park, il parco giochi del futuro alle OGR dove i disegni prendono vita, i colori si muovono e si possono spostare cose che non ci sono, propone l’ingresso ridotto a 5 Euro ogni giovedì e venerdì, fino alla fine di marzo. Non solo: nei giorni clou della Settimana Grassa, lunedì 4, martedì 5 e mercoledì 6 marzo, apertura straordinaria! Un modo originale per trascorrere la giornata in cui, con le scuole chiuse, i bambini festeggiano la ricorrenza più divertente dell’anno.

    Future Park, all’interno del Binario 3 di OGR Torino, è un luogo pensato per i bambini da 3 a 10 anni in cui possono vivere un’esperienza di realtà virtuale interattiva, che coniuga modalità di gioco tradizionali e digitali, creatività e nuove tecnologie, entertainment ed educazione.

    In questo spazio unico in Europa, realizzato dal collettivo teamLab (già autore del padiglione del Giappone a Expo 2015), i piccoli si trasformeranno in creatori di scenari e storie che cambieranno in continuazione: i loro disegni, nati da un foglio bianco, prenderanno vita sui ledwall, grazie all’interazione diretta con gli ambienti digitali, sensibili al tocco, proposti all’interno degli ambienti ludici proiettati nel futuro.

    Future Park si sviluppa in quattro differenti postazioni, ognuna delle quali corrisponde a un’esperienza creativa specifica.

    Light Ball Orchestraè l’area in cui si può interagire con sfere luminose che mutano colore e suono, rispondendo agli stimoli esterni generati dai movimenti dei bambini, fino a formare un’orchestra. Altre sfere sospese reagiscono ai cambiamenti delle sfere a terra, modificandosi in base all’interazione dei partecipanti.

    A table where Little People Liveè un’installazione con tavoli interattivi e proiezioni sensibili che cambiano a seconda degli input immessi dai bambini.

    La terza proposta si articola in due ambienti futuristici: Sketch Aquariume Sketch Town.
    In Sketch Aquarium le creature marine disegnate dai bambini si animano subito dopo essere state inserite in uno scanner: pesci multicolori, sirene, squali, diventano proiezioni all’interno del mare virtuale e iniziano a nuotare liberamente reagendo al tocco dei piccoli disegnatori. Si possono creare gruppi di pesci e far sì che nuotino insieme oppure, toccando i sacchetti di cibo, si possono “nutrire” gli abitanti del mondo marino.
    Sketch Town è invece la città immaginaria, sempre diversa, in cui lo spazio urbano si modifica in base ai disegni dei bimbi: macchine, edifici e perfino navicelle spaziali sono proiettati nel paesaggio del futuro e iniziano a muoversi “comandati” dai piccoli.

    INFORMAZIONI PRATICHE
    Future Park
    Binario 3 OGR Torino
    Corso Castelfidardo, 22 – Torino

    Orari
    Giovedì e venerdì dalle 15 alle 19
    Sabato e domenica dalle 11 alle 19
    Ultimo accesso un’ora prima della chiusura
    Apertura straordinaria lunedì 4, martedì 5 e mercoledì 6 marzo dalle 15 alle 19

    Biglietti
    Giovedì e venerdì 5 euro (fino a fine marzo)
    bambino + adulto 15 euro
    2 bambini + adulto 21 euro
    2 adulti + 1 bambino 21 euro
    10 bambini + 1 accompagnatore 50 euro
    Biglietti acquistabili su Ticketone o alla biglietteria di OGR Torino.

  • Ieri a Linea Verde è stato il nostro turno!

    Daniela Ferolla, Federico Quaranta e Peppone hanno portato “on the road” i telespettatori nel nostro meraviglioso territorio, ricco di storia e tradizioni agroalimentari.

    Un bellissimo servizio sulla Sacra di San Michele, la Reggia di Venaria con le sue mostre, il grattacielo green di Renzo Piano si vedono i simboli di #Torino: stadi, architetture importanti …tutto l’arco alpino, lo charme, il carisma, la storia, le tradizioni culinarie e il lato innovativo di una città che pulsa di sperimentazione.

    Federico e Peppone a bordo di una vecchia 500 ci hanno mostrato la provincia torinese facendoci vivere intensamente le storie e le passioni di famiglie di allevatori.

    Potete rivedere la puntata su #RaiPlay

    https://www.raiplay.it/video/2019/02/Linea-verde—In-Piemonte-dalla-Reggia-di-Venaria-alle-Alpi-5b4d4f4f-cd84-4c85-8d45-02d3cb59369a.html

  • Il Salone dedicato alle vetture d’epoca torna al Lingotto Fiere con una retrospettiva sulle leggendarie Abarth.

    Si apre a Torino il primo appuntamento dell’anno all’insegna delle due e quattro ruote che porterà in città appassionati, addetti ai lavori e piloti, per ammirare gioielli del passato, supercar e bolidi da competizione, in un lungo fine settimana dedicato ai motori.

    Al Lingotto Fiere e all’Oval, in via Nizza 294, finoal 3 febbraio 2019 tornano Automotoretrò e Automotoracing, le due rassegne – giunte rispettivamente alla 37a e alla 10a edizione – dedicate al motorismo storico, al mondo delle corse e delle alte prestazioni, organizzate da Bea srl con il patrocinio della Città di Torino ed il contributo di Catawiki, Pakelo e Sparco.

    In mostra migliaia di veicoli provenienti da tutto il mondo: un padiglione sarà interamente riservato ad auto e moto messe in vendita da privati e commercianti e non mancheranno le consuete esposizioni dei “pezzi” più prestigiosi negli stand delle case costruttrici e dei numerosi club, a fianco a nomi storici dell’automobilismo e del motociclismo internazionali e alle tradizionali aree riservate al modellismo, ai settori ricambi e accessori, all’editoria specializzata e al vastissimo settore dell’automobilia. «Il mercato delle auto d’epoca è in fermento: l’incremento delle valutazioni e l’aumento dei volumi d’affari

    di questi ultimi anni si scontra con le nuove norme anti inquinamento che penalizzano il settore. Rileviamo però un aumento nel segmento delle Youngtimer, le auto tra i 20 e i 29 anni di età, che coinvolge finalmente un pubblico più diversificato e giovane e l’ammirazione per i modelli d’antan contagia anche i collezionisti più interessati agli aspetti storico-culturali ed estetici – spiega Beppe Gianoglio, organizzatore di Automotoretrò –

    Ad accogliere i visitatori all’ingresso del Padiglione centrale sarà la retrospettiva “Scorpione70”, un viaggio alla scoperta del mitico marchio Abarth, fondato a Torino nel 1949 dall’ex pilota Carlo Abarth e diventato in tutto il mondo sinonimo di performance e stile italiano, esclusività e tecnologia, capace di far sognare intere generazioni di appassionati delle quattro ruote.

     

  • a cura di Enrica Pagella, Francesco Paolo Di Teodoro, Paola Salvi
    Torino, Musei Reali 15 aprile – 14 luglio 2019.

    Una mostra con oltre cinquanta opere che racconta le ricerche tra scienza e arte di Leonardo da Vinci attraverso lo strumento del disegno.

    Il percorso ruota intorno al nucleo di autografi di Leonardo conservati alla Biblioteca Reale di Torino, che comprende tredici disegni acquistati dal re Carlo Alberto nel 1840, e il celebre Codice sul volo degli uccelli, donato nel 1893 da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I.

    Uno straordinario insieme di opere databili all’incirca tra il 1480 e il 1515, diverse per soggetto e per ispirazione, ma in grado di documentare l’attività di Leonardo dalla giovinezza alla piena maturità. Alcuni disegni sono in relazione con opere note e celebrate del maestro: i nudi per la Battaglia d’Anghiari, i cavalli per i monumenti Sforza e Trivulzio, lo straordinario studio per l’angelo della Vergine delle Rocce, noto come Volto di fanciulla. Oltre all’unicum, il celeberrimo Ritratto di vecchio, ritenuto l’Autoritratto di Leonardo.

    Per restituire il senso, l’origine e la peculiarità del lavoro di Leonardo, la genesi dei disegni torinesi è indagata nella relazione con analoghe esperienze di altri artisti, attraverso l’esposizione in mostra di opere di grandi maestri, dai fiorentini Andrea del Verrocchio a Pollaiolo, dai lombardi Bramante e Boltraffio, fino a Michelangelo e a Raffaello.

    L’itinerario è suddiviso in diverse sezioni dedicate ad altrettante possibili chiavi di lettura dell’opera del maestro e delle esperienze condotte da tutti gli artisti del Rinascimento: l’eredità dell’arte antica; l’esplorazione dell’anatomia e delle proporzioni del corpo umano; il confronto tra arte e poesia; l’autoritratto; lo studio dei volti e la sfida della rappresentazione delle emozioni. Infine, gli studi sul volo, l’architettura e un tema finora inesplorato: “Leonardo e il Piemonte”, che si sofferma sulle citazioni dei luoghi presenti negli scritti di Leonardo e che ha, come disegno catalizzatore, il foglio del Codice Atlantico con il Naviglio di Ivrea.

    In occasione della mostra, l’Università degli Studi di Torino propone una rassegna interdisciplinare ispirata all’universalità di Leonardo dal titolo “Pioneers. Esploratori dell’ignoto da Leonardo ai giorni nostri”. Un public programme che, a partire dai disegni esposti, ne approfondisca i temi e si configuri al contempo come una piattaforma di scambio tra il pubblico e i protagonisti della ricerca, creando attorno alla mostra uno spazio inedito di partecipazione, dialogo e sperimentazione.
    La mostra è realizzata in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino ed è compresa tra le iniziative finanziate dal Comitato per le Celebrazioni dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci presso il Ministero per i beni e le attività culturali.

    Sito della mostra

  • Duecento anni fa un giovane poco più che ventenne metteva in versi le sensazioni che provava quando, dopo essere salito su una collina vicino a casa sua, si sdraiava dietro una siepe e cercava di immaginare cosa ci fosse dall’altra parte.

    Il giovane si chiamava Giacomo Leopardi, e quei suoi quindici endecasillabi sarebbero diventati una delle poesie più amate della letteratura italiana: L’Infinito.

    Tornando a Leopardi, vale ancora la pena di leggerlo, rileggerlo e, impararlo a memoria?

    Analizzando L’Infinito riga per riga, l’immensità che i ragazzi di oggi pensano di trovare dietro lo schermo di un telefono non somiglia un po’ a quella che per Giacomo si nascondeva dietro la siepe?

  • Domenica 6 Gennaio oltre 480 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia accoglieranno liberamente cittadini e turisti per una giornata dedicata alla scoperta del patrimonio culturale nazionale.
    In vigore dal luglio del 2014 l’iniziativa ha visto la partecipazione in tutte le sue edizioni di oltre 10 milioni di visitatori nei soli musei statali.

    Elenco luoghi

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