Una visita in un luogo pieno di storia e di grande impatto visivo: Viterbo centro storico, Palazzo dei Papi
E’ stato eretto nella forma attuale ampliando il palazzo sede della Curia vescovile della città quando Papa Alessandro IV (1254 – 1261, papa dal 1254), a causa dell’ostilità del popolo e della borghesia romana, capitanata dal senatore Brancaleone degli Andalò, trasferì la sede della Curia pontificia nel 1257 a Viterbo. L’ampliamento fu disposto e curato dal Capitano del Popolo Raniero Gatti, appartenente ad un’influente famiglia cittadina. Gatti fece costruire tra l’altro, con il consenso di papa Clemente IV, una grande sala per le udienze nota oggi con il nome di “Aula (o Sala) del Conclave”: ha ospitato il primo e più lungo conclave della storia, cioè quello del 1268-1271, durato 1006 giorni.
Si affaccia sulla piazza con sei finestre bifore sormontate da altrettante a feritoia. L’accesso alla sala avviene dalla piazza tramite un’ampia scalinata, terminata nel 1267, che conduce ad un portale con volta a tutto sesto, sormontata dallo stemma di San Bernardino e da una mensola reggente la statua di un piccolo leone. Fra il colmo dell’arco del portale e la mensola è posta, incorniciata, una lapide quadra in memoria di Raniero Gatti.
La facciata del Palazzo è ornata di merlature rettangolari, poste esattamente al fondo della falda del tetto. Accanto al portale è sita un’apertura più modesta, anch’essa con volta a tutto sesto, cui si accede da un ballatoio e che tramite una cancellata dà accesso diretto al balcone della loggia, proprio accanto all’uscita della Sala del Conclave sulla loggia. La scalinata è retta da un arco a sesto acuto al di sotto del quale si accede ad una sala che è sita esattamente sotto quella del Conclave.
La “Loggia delle benedizioni” (più nota come “Loggia dei Papi”), dall’architettura elegante ed armoniosa, fu eretta nel 1267 per volontà del Capitano del Popolo Andrea Gatti, durante il pontificato dello stesso papa Clemente IV, che amò tanto la città di Viterbo, e dai viterbesi fu ricambiato di pari amore, tanto che, alla sua morte, ne richiesero a gran voce la beatificazione.
Chiamata “delle Benedizioni” (si affacciava il Papa uscendo dalla Sala del Conclave), si apre sul lato della piazza con un gioco di archi sorretti da slanciate colonnine.
Al centro si contano tre archi a tutto sesto ed ai lati due mezzi archi, terminanti al colmo con i muri rispettivamente del Palazzo (sinistra) e della curia (destra). A questi se ne intrecciano altri tre, per cui l’effetto è quello di sette aperture a sesto acuto poggianti su sei colonnine, con archi trilobati. Lungo tutta la parte superiore degli archi corre una trabeazione la cui fascia inferiore è arricchita da formelle quadrate recanti simboli cittadini, imperiali e papali. La parte piana della loggia è costituita da un ballatoio al centro del quale è posta una fontana del XV secolo, ornata al bordo del catino con simboli della famiglia Gatti. Sul catino insiste una vasca superiore coronata di getti a forma di testa di leone e sormontata al centro da un pinnacolo. La loggia è sostenuta da due archi a sesto ribassato e da un enorme pilastro a sezione ottagonale. Anche la parte della loggia opposta alla piazza era originariamente dotata di identica fuga di archi e colonnine, struttura che sorreggeva insieme alla facciata che prospetta sulla piazza, un tetto. Nel 1325 tetto e struttura ad archi lato Valle di FAUL crollarono e da allora il ballatoio della loggia è a cielo aperto.
La caduta di parte di un’ala del palazzo, da poco costruita ed avvenuta l’11 maggio 1277, ferì mortalmente papa Giovanni XXI. La visita del Palazzo è possibile rivolgendosi presso il Museo del Colle del Duomo di Viterbo.
Il palazzo fa parte del polo monumentale del Colle del Duomo di Viterbo.
Si occupa della gestione turistica del Polo Monumentale Archeoares, una società di servizi nel settore della cultura, gestita da un gruppo di giovani innamorati della storia, del loro territorio e molto preparati.
Da oltre dieci anni operano nei beni culturali, nell’editoria e nei servizi didattici e turistici.
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