Quella del Grande Torino non è stata solo una vicenda sportiva. La tragica fine di quella squadra non si può descrivere come semplice fatto di cronaca. Il Grande Torino è stato un sogno comune, un fenomeno sociale, una storia da vivere e un esempio da seguire. Il Grande Torino ha incantato il mondo, lo ha conquistato e poi lo ha incredibilmente lasciato con uno schianto improvviso. Tutto il materiale sulla squadra è preziosamente custodito dal Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata .
Oggi il Museo esce dal Museo. Per raccontare la storia del Toro in una mostra itinerante che porta i cimeli, i trofei, i giornali, le fotografie, lo spogliatoio e tanti altri oggetti fuori dalla loro sede naturale.
Si inizia con la prestigiosa cornice di Palazzo D’Oria a Ciriè, alle porte di Torino, dove dal 14 al 29 settembre sarà allestita una mostra che racconta le origini della squadra, le gesta che l’hanno portata ad essere il Grande Torino , le trasferte internazionali e i trofei, fino a quel terribile incidente aereo a Superga avvenuto quel nebbioso pomeriggio del 4 maggio del 1949. La mostra narra i funerali, ai quali parteciparono 900.000 persone , le reazioni della gente e di una nazione che si sentì unita nel lutto, in un sentimento condiviso di smarrimento.
Ma vuole anche affrontare la faticosa rinascita della squadra Granata, che dopo 27 anni, quasi come ad esorcizzare una volta per tutte la fine del Grande Torino , tornò a vincere, nel 1976, il tanto inseguito scudetto.
Durante il periodo della mostra si terrà anche una serata in cui i protagonisti indiretti e i testimoni della tragedia di Superga interverrano per condividere ricordi e raccontare retroscena meno noti della vicenda.
La mostra di Palazzo D’Oria spera di essere soltanto la prima di numerose tappe che permettano a tanti di vivere in prima persona la storia del Grande Torino , per non dimenticare coloro che furono sì, giocatori imbattibili, ma anche ragazzi che vivevano semplicemente il loro sogno più grande: quello di giocare a calcio.