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  • Cresce l’attesa per gli appassionati di Celtica Valle d’Aosta, mentre prosegue il conto alla rovescia per la 26a edizione della festa internazionale di musica, cultura e arte celtica più alta d’Europa.

    108 appuntamenti totali con 14 concerti e 11 animazioni musicali e workshop di danza, 44 animazioni e stages per adulti e bambini, 22 conferenze, 10 eventi speciali (gastronomici, spirituali e di intrattenimento), un mercatino artigianale e un corso di arpa celtica, 3 flash mob divertenti e creati con la partecipazione diretta del pubblico animeranno i tre giorni della Festa che si svolgerà a Courmayeur, ad Aosta e soprattutto nel cuore della Val Veny, nel bellissimo Bosco del Peuterey.

    Gradito ritorno del gruppo colombiano di percussioni Aainjaa e della ciurma piratesca dei Folk Notes, insieme agli inossidabili amici di lunga data della manifestazione: Vincenzo Zitello, Katia Zunino e i Gens d’Ys.
    Come ogni anno, accanto agli artisti già conosciuti, faranno il loro debutto ai piedi del Monte Bianco nuovi nomi come gli italiani The Strawboys, le cornamuse e tamburi della Celtic Knot Pipes & Drums e i Bards from Yesterday a cui si aggiungono gli inglesi Perkelt e il folk rock dei The Jig Show dalla Scozia.

    Se il programma della Festa prende la sua forma definitiva e sono iniziati i lavori di preparazione realizzativa, sono il ritmo delle prevendite online e i visitatori web a dare il ritmo frenetico di Celtica 2022.

    I numeri dei social network, da sempre un termometro piuttosto affidabile, confermano la grande attesa per la 26a edizione di Celtica Valle d’Aosta: nelle ultime due settimane la copertura della pagina Facebook ufficiale è aumentata del 214%, la copertura del profilo Instagram del 50%.

    Sono le prevendite dei biglietti online, iniziate lo scorso 1° giugno, a dare il segnale certo dell’entusiasmo, della voglia di stare insieme, di vivere un’esperienza unica a contatto della Natura a testimoniare quanto gli amici di Celtica Valle d’Aosta stessero aspettando con ansia il ritorno della manifestazione: il primo slot di 700 biglietti, emessi a prezzo speciale con un gadget in omaggio, sono andati esauriti in 10 minuti!
    In questo momento è in prevendita il terzo slot di biglietti a prezzo agevolato e si stanno avvicinando ad esaurimento, dopodiché rimarranno i biglietti a prezzo convenzionale sia online che alle casse del Bosco del Peuterey.

    Celtica Valle d’Aosta è organizzata grazie al contributo di numerosi partner istituzionali: il Comune di Courmayeur, il Città di Aosta, la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Fondazione CRT, Courmayuer Mont-Blanc, l’assessorato al turismo della Valle d’Aosta, l’area megalitica di Saint-Marti n de Corléans.
    Vi sono poi numeri partner che collaborano all’organizzazione della manifestazione, in differenti modalità: Traforo del Monte Bianco, SkyWay Monte Bianco, Apicoltura Le Querce, Bonne Vallée, Caseifi cio Valdostano Ristofood, Sidro Maley Mont Blanc, Agrimec Aosta, Valmati c Nespresso, Fondati on Barry, Lumar, Bar Ristorante Pizzeria Capitan des Alpes, ristorante La Zerott a, Camping Aiguille Noire, Camping Hobo. La manifestazione è inoltre gemellata con il Guinness Irish Festi val, che si svolgerà a Sion (CH) dal 4 al 6 agosto 2022.

    ll programma completo e i biglietti per Celtica Valle d’Aosta si possono consultare visitando il sito www.celtica.vda.it.

    Ph: Jacopo Salvi e Silvia Marta Melucci

  • Il castello di Fénis fu prestigiosa sede di rappresentanza dei maggiori esponenti della famiglia Challant, che lo dotarono dell’imponente apparato difensivo, nonché di eleganti decorazioni pittoriche, simboli di potenza e di prestigio.

    L’architettura è il risultato di varie campagne costruttive succedutesi negli anni.

    Appartenne ai signori di Challant del ramo di Fénis fino al 1716, quando fu ceduto al conte Baldassarre Castellar di Saluzzo Paesana.

    Le vicende che segnarono la storia di quella famiglia condussero il maniero a un lento degrado, preludio dell’abbandono che lo vide trasformato in abitazione rurale: le sale del pianterreno furono adibite a stalle, mentre il primo piano fu usato come fienile.

    Il recupero del monumento si deve ad Alfredo d’Andrade, che acquistò il castello di Fénis nel 1895 e, dopo averne restaurato le parti più rovinate, lo dono’ allo Stato Italiano.

    Oggi l’edificio è di proprietà della Regione autonoma Valle d’Aosta, e lo ha destinato a sede del museo del mobile valdostano.

    Si accede passando attraverso una torre quadrata che aveva una saracinesca per sbarrare l’androne in caso di pericolo.
    Il percorso si conclude nel cortile interno, con lo scalone semicircolare sovrastato dal pregevole affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago.

    Alzando lo sguardo al piano superiore si possono ammirare le balconate in legno decorate da un gruppo di saggi e di profeti recanti dei cartigli sui quali si leggono proverbi e sentenze morali in  francese antico.

    Per info e costi

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