Tag: arte

  • VAN GOGH
    EXPERIENCE

    Dal 18 marzo al 25 giugno
    Citroniera di Ponente
    Palazzina di Caccia di Stupinigi
    Piazza Principe Amedeo 7 – Nichelino (TO)

     

    La mostra multimediale che abbraccia il visitatore conducendolo nei quadri, nella vita, nelle emozioni di uno degli artisti più amati al mondo: VAN GOGH EXPERIENCE.

    Una produzione internazionale a cura di Next Exhibition, in collaborazione con Associazione Culturale Dreams, con il patrocinio di Città Metropolitana di Torino.

    Videomapping, virtual reality, ricostruzione di ambienti, selfie opportunities, per una nuova coinvolgente esperienza multisensoriale adatta a tutta la famiglia.

    “Prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni…”

    (Vincent Van Gogh)

     

    VAN GOGH EXPERIENCE: la mostra multimediale che abbraccia il visitatore in una nuova esperienza multisensoriale.

    Arriva a Torino la produzione internazionale targata Next Exhibition che ha emozionato il mondo, la mostra che unisce il piacere della scoperta della vita di Van Gogh all’immersione totale nel cuore pulsante della sua arte.

    Un viaggio entusiasmante per la sua moderna forma d’espressione tecnologica e per la sorprendente originalità, capace di attirare e coinvolgere un pubblico eterogeneo, da appassionati d’arte a giovani studenti.

    La Citroniera di Ponente della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dopo aver ospitato esposizioni più classiche come Frida Kahlo e Marilyn Monroe, si illumina di colori nuovi, ritratti e scenari toccanti e soprattutto si tinge di sensazioni uniche.

    Il percorso inizia con la conoscenza della vita di Van Gogh, con la sua timeline, per far conoscere al pubblico i fatti più salienti che hanno condizionato la sua vita e la sua arte.
    A seguire l’immersione nei pensieri geniali e folli di uno degli artisti più amati di sempre è un vero e proprio tuffo al cuore. In un’area di oltre duecento metri quadri ogni superficie prende vita e diventa arte, avvolgendo a 360 gradi il visitatore in un viaggio a tinte scure, ricco di pathos e drammaticità, a far comprendere il tormento interiore di Van Gogh, il senso dei suoi pensieri e i suoi stati d’animo.
    Il video, della durata di venti minuti circa, viene proposto in loop ed è possibile visionarlo più volte, da diversi punti di vista: in piedi o comodamente seduti sui pouf disseminati nella stanza, diventando parte integrante del quadro scenico. L’osservatore diventa infatti protagonista dell’opera, ampliando i propri sensi verso onde di immagini e suoni perché il videomapping non coinvolgerà soltanto la vista, ma anche l’udito, con una colonna sonora di musica classica, ad esaltare ancora di più l’emotività del viaggio.

    Dopo la discesa negli inferi dell’anima dell’artista, nel blu profondo de “La Notte Stellata”, la risalita verso la luce, verso i colori e quel giallo vivo che tanto amiamo nell’arte di Van Gogh.
    Presenti in mostra tre scenari, ideali come selfie opportunities per il pubblico: il campo di grano, i girasoli e la camera di Van Gogh.
    In antitesi con quanto accade di consuetudine nei musei, l’organizzazione invita il pubblico a fotografare e a condividere la propria esperienza in mostra sui social, utilizzando i canali ufficiali: per facebook /vangoghthexperience e per IG next.exhibition

    La mostra prosegue con la sezione di virtual reality, facoltativa e con biglietto accessorio, che consentirà al visitatore, indossato l’oculus di ultima generazione, di vedere con gli occhi di Van Gogh, intento ad osservare il mondo e a trarre ispirazione dai paesaggi a lui più famigliari per le sue opere.

    Non mancano i contributi video, fruibili lungo il percorso e nella sala cinema. Tra questi, in collaborazione con la piattaforma Eduflix, la narrazione del rapporto di Van Gogh con i colori, a cura del critico e storico dell’arte Flavio Caroli.

    Le ultime sale della Citroniera di Ponente ospitano infine la sala didattica e il bookshop.
    Nella sala didattica grandi e piccoli sono liberi di dare sfogo all’estro creativo e creare in stile Van Gogh. Una volta realizzato il disegno può essere scannerizzato ed essere condiviso, visibile a tutti, sulla parete in mostra.

    GIORNI E ORARI DI APERTURA

    La mostra sarà aperta:

    • Dal Martedì al Venerdì 10 – 18
    • Sabato e Domenica 10 – 19
    • Lunedì chiuso
      Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima dell’orario di chiusura.

    I social della mostra:

    • FB/ VanGoghExperienceTorino
    • IG/ vangogh_experience
    • www.vangoghexperience.it

    PREZZI E MODALITA’ ACQUISTO BIGLIETTI

    Biglietti a partire da 12,50 euro.
    Prevendita con il circuito Ticket One e vendita anche presso il botteghino della Palazzina di Caccia di Stupinigi nei giorni e negli orari di regolare apertura della mostra.

     

    Infoline: 375/5475033 – info@vangoghexperience.it

  • FRIDA KAHLO e DIEGO RIVERA
    Padova, Centro Culturale Altinate San Gaetano
    14 febbraio – 4 giugno 2023

     

    Conferenza e vernice
    FRIDA KAHLO e DIEGO RIVERA
    Padova, Centro Culturale Altinate San Gaetano
    14 febbraio – 4 giugno 2023

     

    Martedì 14 febbraio, ore 12
    Padova, Centro culturale San Gaetano
    Via Altinate 71

     

    Intervengono:
    Sergio Giordani, Sindaco
    Assessore Colasio, Assessore alla Cultura
    Massimo Vitta Zelman, Presidente Skira
    Simone Todorow, CEO Mondo Mostre
    Daniela Ferretti, Curatrice.
  • Il Grande Vuoto
    La mostra prodotta dal MAO arriva a New Delhi
    Istituto Italiano di Cultura, New Delhi, India

    13 gennaio – 26 febbraio 2023

    La mostra Il Grande Vuoto, che ha dato il via alla direzione di Davide Quadrio al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino la scorsa primavera, approda all’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi.

    Dal 13 gennaio al 26 febbraio saranno visibili alcune delle opere presenti a Torino, fra cui una selezione di 40 immagini di tulku della collezione Paola Pivi e la scultura Dakini rossa di Maurizio Anzeri. In occasione dell’inaugurazione sarà anche riproposta la suggestiva performance live del compositore Vittorio Montalti insieme alla pianista Gloria Campaner, già realizzata al MAO durante la mostra.

    L’installazione a New Delhi, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura, prevede anche l’inserimento di alcuni contenuti nuovi e, in particolare, della performance When I think of Her della danzatrice Antonella Usai, realizzata su musiche di Vittorio Montalti e Park Jiha, in programma il 10 febbraio.
    La partitura coreutica sarà una relazione con l’opera Dakini rossa, un dialogo che porta – di rifrazione in rifrazione – dal Grande Vuoto alla dakini attraverso una gestualità fatta di movimenti pesanti, viscerali o iconici con richiami a una classicità indoeuropea.

    La tappa indiana de Il Grande Vuoto fa parte di un progetto di circuitazione internazionale in collaborazione con importanti partner istituzionali che coinvolgerà tutti i progetti espositivi del museo: secondo la nuova modalità messa in atto al MAO, le mostre rappresentano un importante investimento e vengono realizzate partendo da contenuti trasferibili che, nel tempo, sono destinati ad evolversi e a mutare.

    “Il MAO sta costruendo moduli espositivi che possono essere adattabili a un contesto di collaborazione internazionale” dichiara Davide Quadrio, direttore del museo, che prosegue “Il processo di internazionalizzazione che desidero portare avanti parte proprio dalla prima mostra che ho organizzato al MAO, dai suoi contenuti, ma soprattutto dalla collezione, la vera ricchezza del museo, su cui intendo investire e lavorare per rendere sempre più accessibile e fruibile”.

    Vincenzo de Luca, Ambasciatore d’Italia in India commenta così: “L’arte e la filosofia orientale sono da sempre fonte di ispirazione per il panorama culturale italiano. La mostra “Il grande vuoto” ne racchiude a pieno l’essenza e ruota attorno all’accezione positiva del concetto di vuoto, propria del modus pensandi orientale. Essa offre nuovi percorsi illustrativi attraverso un’esperienza multisensoriale particolarmente coinvolgente associata ad una performance musicale, anch’essa contraddistinta da contaminazioni con il mondo orientale. Sono particolarmente lieto che uno dei musei più importanti d’Italia, quale il MAO di Torino, approdi in India con una collezione di grande impatto improntata all’incontro tra due mondi lontani geograficamente ma culturalmente prossimi.”

    “È per me un privilegio presentare la mostra “Il Grande Vuoto” che inaugura la nuova programmazione dell’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi, che ho l’onore di dirigere” afferma Emanuela Mennella, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi, che prosegue “La mostra rappresenta un’occasione importante di incontro tra la tradizione culturale asiatica e la lettura degli artisti italiani coinvolti nel progetto. A questa dimensione di dialogo si ispirano le attività che l’Istituto Italiano di Cultura intende portare avanti”.

    Nel mese di maggio la mostra Il Grande Vuoto si trasferirà anche all’Istituto Italiano di Cultura di Bangalore.

     

    MAO Museo d’Arte Orientale – Via San Domenico 11, Torino www.maotorino.it

  • Galleria Open Art, Prato
    3 dicembre 2022 – 25 febbraio 2023

    QUINTO GHERMANDI
    La Forma delle Cose

    Testo critico di Beatrice Buscaroli

    Inaugurazione: sabato 3 dicembre, ore 17.30

     

    La Galleria Open Art di Prato presenta, dal 3 dicembre 2022 al 25 febbraio 2023, La Forma delle Cose di Quinto Ghermandi (Crevalcore, 1916 – San Lazzaro di Savena, 1994), artista anomalo all’interno di un contesto spesso ricco di pregiudizi e di preclusioni, che ha attraversato con ammirevole determinazione e con sottile ironia il teatro delle forme plastiche per oltre un quarantennio.
    La mostra, che sarà inaugurata sabato 3 dicembre alle ore 17.30, è accompagnata da una monografia curata da Mauro Stefanini con un testo di Beatrice Buscaroli, che ricostruisce per la prima volta l’intera vicenda critica di Quinto Ghermandi, attraverso le partecipazioni alla Biennale di Venezia, le esposizioni internazionali, i premi, le collezioni, le opere d’arte installate negli spazi pubblici e l’importante esperienza di Villa Baldissera a Pianoro.
    Dalla Babele dei linguaggi, Ghermandi emerge lentamente, dopo una formazione che lo vede allievo di due maestri – Cleto Tomba prima, Ercole Drei poi – che amano plasmare la materia, immergere con piacere fisico in essa le mani. La terracotta e la ceramica dei primi anni creativi sono debitrici di quell’insegnamento; un gusto, una piacevolezza che in realtà non abbandonerà mai Ghermandi. Così come non abbandonerà il gusto di cimentarsi con le prove in apparenza meno “nobili” delle rappresentazioni tematiche dei carri carnevaleschi di San Giovanni in Persiceto.
    Scultore comunque e sempre, anche nei passaggi cruciali degli anni Sessanta, allorché si compie -il passaggio dalle immagini metamorfiche di una natura che pare dissolvere ogni immediatezza a richiami empirici, dove il rimando naturalistico si traduce in vago riferimento per liberare l’immagine nelle forme plastiche “pure” dei cicli delle Foglie, dei Voli e delle Ali.
    Con ogni probabilità Ghermandi non è mai stato conquistato dalle sollecitazioni dell’“ultimo naturalismo” profetato da Francesco Arcangeli; ha vissuto il clima informale come una gabbia concettuale che lentamente, ma in modo inesorabile, si dissolve.
    Nella sua pratica è il tempo narrativo a dilatarsi; la ricerca tesa a individuare strutture all’interno delle quali il valore “totemico” dell’immagine possa essere amplificato; la costruzione di oggetti non consumabili dall’immediatezza della percezione. Nessun ritorno all’inquietudine di una natura tormentata, vitale, che sfugge alle certezze della ragione, che travalica i confini della definizione concettuale a favore dell’imprevedibilità, del caso. Ma piuttosto sforzo teso a eliminare ogni determinismo, ogni “immediatezza” formale, e, allo stesso tempo, tentativo di imporre all’opera una morfologia che metta in discussione ogni principio di organizzazione geometrica, ogni stabilità.
    I suoi oggetti instabili vivono all’interno di un tempo asimmetrico; progetto, creazione e percezione solo nell’opera possono rendere ragione del “respiro delle cose”.
    Il percorso espositivo comprende oltre venti sculture, alcune delle quali di grandi dimensioni, tutte realizzate negli anni Cinquanta e Sessanta. La Galleria Open Art promuove il lavoro di Quinto Ghermandi dal 2001, anno di inizio della propria attività, attraverso esposizioni collettive, fiere d’arte e pubblicazioni dedicate alla scultura contemporanea.
    La mostra è visitabile da lunedì a venerdì con orario 15.00-19.30, sabato ore 10.30-12.30 e 15.00 – 19.30, chiuso domenica e festivi. Ingresso libero. Catalogo Edizioni Masso delle Fate, Firenze, 2022, con ampia antologia critica e apparato iconografico. Per informazioni: T. +39 0547 538003, galleria@openart.it, www.openart.it.

    Quinto Ghermandi nasce a Crevalcore (BO) nel 1916. Frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia Belle Arti di Bologna. Partecipa alla Seconda Guerra Mondiale come paracadutista, è catturato ad El Alamein dagli inglesi e trascorre quattro anni di prigionia nei campi di concentramento in Egitto e nel Medio Oriente. Ritornato dalla prigionia, si dedica alla caricatura ed effettua viaggi a Parigi,Bruxelles e Amsterdam. Dopo un primo periodo dedicato alla ceramica, rivolge la sua attenzione alla scultura in ferro e successivamente al bronzo a cera persa. Da segnalare, tra le altre, le partecipazioni alla Biennale di Venezia (1950, 1956, 1960,1966), alla Quadriennale di Roma (1952, 1965, 1986) e alla Biennale del Mediterraneo (Alessandria d’Egitto, 1963). Tra il 1954 e il1963 realizza più di cinquanta sculture informali per la villa e il parco del collezionista Giona Cesare Baldissera a Pianoro (BO),esperienza che influisce positivamente sulla sua carriera artistica. È presente alle più importanti mostre di scultura in Italia e all’estero, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti. Le sue opere sono collocate in spazi pubblici e sono presenti nelle collezioni di numerosi musei ed istituzioni. Muore a San Lazzaro di Savena (BO) nel 1994.

     

    SCHEDA TECNICA:
    Quinto Ghermandi. La Forma delle Cose
    Testo critico di Beatrice Buscaroli
    Galleria Open Art, Prato
    3 dicembre 2022 – 25 febbraio 2023
    Inaugurazione: sabato 3 dicembre, ore 17.30
    Orari: da lunedì a venerdì ore 15.00-19.30, sabato ore 10.30-12.30 e 15.00-19.30, chiuso domenica e festivi
    Ingresso libero
    Catalogo a cura di Mauro Stefanini con un testo critico di Beatrice Buscaroli, Edizioni Masso delle Fate,
    Firenze, 2022

    INFORMAZIONI:
    Galleria Open Art
    Viale della Repubblica 24, 59100 Prato
    T. +39 0547 538003 | galleria@openart.it | www.openart.it.
    www.facebook.com/galleriaopenart
    www.instagram.com/galleriaopenart

     

  • Marinella Senatore

    Dal 04 Novembre 2022 al 05 Febbraio 2023

    VENARIA REALE | TORINO

    «Le luminarie sono come effimere strutture architettoniche che possono costruire l’idea di una piazza “universale” anche quando essa non esiste».
    MARINELLA SENATORE
    Assembly, l’acclamata scultura di luce di Marinella Senatore, arriva a Venaria Reale grazie al sostegno del PAC 2021 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, con il quale il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude l’ha potuta acquisire.
    L’opera, inizialmente prodotta per il festival Steirischer Herbst’21 di Graz, è diventata iconica a Londra nel 2022 con la mostra diffusa Afterglow promossa dalla galleria Mazzoleni, London – Torino, durante la quale la monumentale scultura luminosa era stata esposta e vissuta dalla comunità nel corso della parade di apertura alla Battersea Power Station. È stata poi consacrata dal festival Alliance des Corps a Parigi, quando il Palais de Tokyo, per celebrare il suo 20° anniversario, ha lasciato “Carte Blanche” a Marinella Senatore attraverso una mostra diffusa, workshops, performance collettive e incontri guidati dall’artista negli spazi dell’istituzione.Con la collaborazione della Città di Venaria Reale, nell’ambito della mostra Marinella Senatore la stessa opera sarà esposta dal 4 novembre 2022 al 8 gennaio 2023 nella piazza dell’Annunziata di Venaria, fulcro del monumentale centro storico alle porte di Torino, cuore della vita della comunità cittadina. Successivamente sarà collocata nella Citroniera Juvarriana della Reggia.  Assembly si ispira alle tradizionali strutture architettoniche illuminate che, a partire dal XV secolo, venivano utilizzate nelle celebrazioni pubbliche all’aperto nel sud Italia e che Marinella Senatore rende “spazi relazionali” attraverso l’inserimento di citazioni legate all’empowerment e all’emancipazione. Si tratta di un’evocazione delle feste barocche che grazie agli apparati effimeri mutavano l’aspetto delle Residenze Reali e delle città sede delle corti: oggi celebrazione del potere trasformativo dell’arte e della condivisione, nel solco anche dei temi della concomitante 29a edizione di Artissima Transformative experience di Torino e delle iniziative del Natale alla Venaria Reale 2022 – Immaginaria.
    Il progetto è vincitore del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.Nel medesimo periodo e fino al 5 febbraio 2023, su iniziativa di Guido Curto, direttore del Consorzio e referente scientifico del progetto, grazie alla collaborazione con la galleria Mazzoleni, negli ambienti aulici della Reggia presso l’Anticamera dei Valletti a piedi saranno inoltre presentate sei sculture di luce sempre della stessa artista.

    Nella pratica della Senatore il tema della luce è componente fondamentale: si tratta infatti di uno dei linguaggi privilegiati dall’artista sin dai suoi studi in discipline cinematografiche presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. La luce, elettrica e ottica, materiale e metaforica, diventa mezzo di narrazione e creazione poetica, così come di resistenza e coesione. Come spiega l’artista, «le sculture di luce sono generatori di energia che, sotto forma di fasci luminosi, si propaga attraverso lo spazio, cambiandolo e modificandone le strutture così come gli individui presenti in esso». Le opere rimandano alle forme dell’architettura barocca, ma invitano alla contemplazione e all’azione con citazioni sul senso identitario del singolo e della collettività, come la più nota “Dance First Think Later”, tratta da Samuel Beckett, o “We Rise by Lifting Others”, tracciate con neon mercury-free, che riprendono il disegno e la calligrafia dell’artista.   Tutte le opere di Marinella Senatore presenti a Venaria sono state concepite per garantire consumi energetici ridotti e sostenibili. Sono state inoltre realizzate ricorrendo alla luce LED e al neon mercury-free, un’innovativa tecnologia che permette di produrre lampade prive di mercurio, metallo altamente inquinante e già bandito in diversi paesi europei, assicurandone la durata.

    Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977) è un’artista multidisciplinare, con una formazione in musica, belle arti e cinema. La sua pratica artistica si basa sull’estetica della resistenza e sul potere trasformativo dell’impegno sociale ed è caratterizzata da una forte componente collettiva e dimensione partecipativa. Tra le istituzioni che hanno commissionato ed esposto i lavori e le performance di Senatore a livello nazionale ed internazionale ricordiamo: Queens Museum, NY; High Line, NY; Centre Pompidou Paris; Kunsthaus Zürich; Pearl Art Museum; MAXXI; Palais de Tokyo; Schirn Kunsthalle; Museum of Contemporary Art of Chicago; Berlinische Galerie; Museo del Novecento, Milan; Kunsthalle Sankt Gallen; Faena Art Forum, Miami; Bozar; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Museums der Moderne Salzburg; Serpentine Gallery; CCA Tel Aviv; Museo Madre; Musée d’art contemporain de Montréal; ICA, Richmond; Petach Tikva Museum of Art; BAK Utrecht; Centro de Arte Dos de Mayo; Palazzo Grassi; Museo Boijmans Van Beuningen; Moderna Museet.
    L’artista ha preso parte alle più importanti biennali di tutto il mondo, tra cui: Biennale di San Paolo; Biennale di Venezia; Biennale di Lione; Biennale di Salonicco; Biennale di Liverpool; Biennale di Atene; Biennale dell’Havana; Biennale di Göteborg; Biennale di Cuenca; Biennale di Pune; Biennale del Sud Tirolo; Biennale di Bangkok e Manifesta 12 a Palermo.
    Nell’estate 2022 è stata protagonista del Festival Baden-Baden in Germania e a settembre ha ricevuto carte blanche da Palais de Tokyo di Parigi con una mostra a lei dedicata: “Carte Blanche à Marinella Senatore. Alliance des Corps”. Tra i prossimi progetti citiamo le mostre personali presso: Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam; Museum Villa Stuck, Monaco di Baviera; Museum der Moderne, Salisburgo; CCA e Tel Aviv.

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    VENARIA REALE | TORINO

    LUOGOReggia di Venaria Reale / Piazza dell’Annunziata

    INDIRIZZO: Sedi varie

    SITO UFFICIALE: http://lavenaria.it

     

     

  • Nuovo allestimento della Galleria Sabauda
    La Collezione Gualino e le opere del Settecento

    I Musei Reali presentano al pubblico il nuovo allestimento al secondo piano della Galleria Sabauda, teso a valorizzare la Collezione Gualino e la raccolta di opere del Settecento. Il riordino intende rafforzare l’identità della Pinacoteca nel contesto del sistema museale e si pone in stretta continuità con i percorsi di visita inaugurati negli ultimi anni all’interno della Manica Nuova di Palazzo Reale.

    La nuova sistemazione della Collezione Gualino è stata realizzata con il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e il progetto museografico dello Studio Loredana Iacopino Architettura. Il percorso, ordinato per epoche storiche, è fedele alle scelte e al gusto di Riccardo Gualino, anche in relazione al contesto storico della sua epoca.

    Imprenditore, collezionista e mecenate, Riccardo Gualino (Biella 1879 – Firenze 1964) fu uno dei grandi protagonisti della storia italiana del Novecento. Grazie al suo spirito cosmopolita e alla sua rete di conoscenze, si affermò ben presto come una delle personalità più influenti nel campo delle arti e dell’industria. Da sempre al centro delle sue principali passioni, l’arte assume per lui un ruolo identitario. Raccolta a partire dal primo decennio del Novecento con il supporto della moglie Cesarina Gurgo Salice, è considerata una delle più significative e importanti collezioni italiane del secolo, alimentata da una straordinaria disponibilità di risorse, ottenute nei settori del commercio, della produzione industriale e della finanza, in Italia e all’estero. Comprende sculture antiche e modernedipintioreficerie e mobilibronzetti e avori datati dall’antichità all’Ottocento e provenienti dall’area europea e orientale. La collezione nasce come raccolta antiquariale con funzione d’arredo, per poi assumere un nuovo e più ampio orientamento, impresso dal sodalizio con lo storico dell’arte Lionello Venturi, coinvolto come consulente nel 1918. Nel corso degli anni Venti, la collezione si apre alla sfera del mecenatismo verso artisti attivi a Torino, in particolare Felice Casorati e il gruppo dei Sei pittori.

    Questo riordino è stato condotto nel segno della più ampia accessibilità dei contenuti e delle grandi storie racchiuse nel patrimonio della Galleria Sabauda – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali -. Per Gualino, la vita e le passioni di un fine collezionista si intrecciano ad una storia della produzione artistica che va dall’antico Egitto all’Ottocento, abbracciando pittura, scultura e arti decorative. Un percorso che meritava di essere sorretto da un allestimento nuovo e adeguato, sia in termini di articolazione di spazi e di luci, sia per i supporti esplicativi. È un risultato importante che i Musei Reali non avrebbero potuto raggiungere senza il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, cui si è aggiunto quello di Gabriella e Giuseppe Ferrero, che con generosità hanno voluto accompagnare questo importante intervento”.

    “La collaborazione tra la Consulta e i Musei Reali inizia nel 1998 – afferma il Presidente Giorgio Marsiaj – e negli anni abbiamo accolto con entusiasmo le richieste di intervenire sulle diverse realtà che compongono uno dei venti maggiori musei del nostro paese, che si colloca tra le primarie istituzioni museali europee”.

    Il progetto di riallestimento
    La Collezione Gualino

    Con lo spostamento della Galleria Sabauda dal Palazzo dell’Accademia delle Scienze alla Manica Nuova di Palazzo Reale nel 2014, la Collezione Gualino aveva trovato una sistemazione parziale in un ambiente unico al terzo piano della Pinacoteca ed era presentata secondo un criterio prettamente cronologico, che non teneva conto della complessità della sua formazione.

    “A seguito dei recenti studi ad ampio raggio condotti sulla figura del finanziere piemontese in occasione della mostra I mondi di Riccardo Gualino collezionista e imprenditore, allestita nelle Sale Chiablese nel 2019 – spiega Annamaria Bava, responsabile delle Collezioni d’Arte e di Archeologia dei Musei Reali  risultava ormai imprescindibile restituire anche una giusta dimensione alla straordinaria raccolta di un personaggio che, in primis nel mondo dell’arte e dell’industria, ma anche in tanti altri campi, ha segnato la storia della città di Torino all’inizio del Novecento. Il nuovo allestimento permette inoltre di valorizzare la formazione e la ricchezza della raccolta che, dal 1930, è entrata a far parte del patrimonio dello Stato Italiano”.

    Il percorso, suddiviso lungo sette sale al secondo piano della Galleria Sabauda, propone ambienti immersivi, dalle cromie di segno contemporaneo. Nella prima sala, accoglie i visitatori un filmato prodotto dalla Banca d’Italia, che ancora oggi ospita a Roma una parte della raccolta. Ciascuna sezione del percorso testimonia le predilezioni estetiche del proprietario: uno sguardo a Oriente; il gusto dei Primitivi; dipinti, ori e avori; la casa museo; il Rinascimento e oltre; il gusto per l’antico; la galleria dei ritratti.

    La visita è un’occasione unica per ammirare oltre 120 opere tra le quali spiccano capolavori della pittura toscana, come la Madonna in trono di Duccio di Buoninsegna e la Venere di Sandro Botticelli, e dipinti veneti come Venere e Marte di Paolo Veronese e Leda e il cigno della scuola di Tiziano. Si aggiungono oreficerie antiche e raffinati reperti archeologici, come il gruppo scultoreo egizio della IV dinastia e il raro Piatto cartaginese con Nereide del VI secolo d.C., che testimoniano la passione antiquaria di Riccardo Gualino.

    Le collezioni del Settecento

    Contestualmente al nuovo allestimento della Collezione Gualino, si presenta il riordino del settore di pittura del Settecento, una nuova idea degli spazi con l’aggiunta di opere finora conservate nei depositi, secondo un’organizzazione cronologica per ambiti culturali e geografici che illustra le scelte collezionistiche della Corte Sabauda a partire dal primo Settecento, segnato dall’arrivo di Filippo Juvarra a Torino.

    L’allestimento si articola lungo sette ambienti che mettono in luce le differenti tendenze figurative che hanno caratterizzato l’arte europea del XVIII secolo: la pittura di soggetto religioso e gli acquisti veneti per le residenze sabaude con la regia di Filippo Juvarra, il vedutismo del Grand Tour, i ritratti, il classicismo internazionale, l’interesse per l’antico, la scenografia teatrale, le favole allegoriche e mitologiche per la decorazione di Palazzo Reale e i dipinti di alcune delle più note pittrici tra Settecento e Ottocento. Sono presenti nomi rilevanti del panorama artistico italiano e internazionale quali Francesco Solimena, Sebastiano Ricci, Gaspar van Wittel, Charles-André van Loo, Pierre Subleyras, Giacomo Ceruti, Pompeo Batoni, Anton Raphael Mengs e Bernardo Bellotto,del quale si apprezzalaVeduta di Torino dal lato del giardino reale. Il pendant con la Veduta dell’antico ponte sul Po a Torino è attualmente in prestito temporaneo al Castello Reale di Varsavia per la mostra Bernardo Bellotto. On the 300th Anniversary of the Painter’s birthday.

     

    Riccardo Gualino e la sua collezione

     

    Imprenditore, collezionista e mecenate, Riccardo Gualino (Biella 1879 – Firenze 1964) è stato un protagonista della storia italiana del Novecento. La sua azione, contraddistinta da un forte legame tra i progetti realizzati nella sfera economica e l’impegno profuso nel campo dell’arte e della cultura, rappresenta un modello singolare rispetto alle tradizioni dell’imprenditoria italiana. Cosmopolita e grande viaggiatore, negli anni venti e trenta Gualino ha percorso l’Europa, le Russie e gli Stati Uniti, intrecciando la vita degli affari con quella del collezionismo. Mossa da un forte impulso verso la modernità e il futuro, l’esistenza di Gualino trascorre tra fabbriche ultramoderne e dimore d’eccezione, sedi della sua favolosa collezione, frequentate da studiosi, musicisti, artisti, danzatori, intellettuali, politici e industriali. 

    La collezione di Riccardo Gualino è stata ed è considerata una delle più significative e importanti raccolte italiane del Novecento. Avviata negli anni dieci, fu alimentata da una straordinaria disponibilità di risorse, realizzate dall’imprenditore biellese nei settori del commercio, della produzione industriale e della finanza, in Italia e all’estero. Comprende sculture e dipinti, reperti archeologici, arredi, vetri e ceramiche, oreficerie, arazzi e tessuti, datati dall’antichità ai primi decenni del XX secolo, provenienti dall’area europea, orientale e mediorientale. 

    Condivisa con la moglie Cesarina Gurgo Salice (Casale Monferrato o Torino 1890 – Roma 1992), la collezione nasce come raccolta antiquariale con funzione d’arredo, per poi assumere un nuovo e più ampio orientamento, impresso dal sodalizio con lo storico dell’arte Lionello Venturi, coinvolto come consulente nel 1918. Nel corso degli anni venti, la collezione dei Gualino entra nella sfera del mecenatismo, con il sostegno offerto agli artisti attivi a Torino, in particolare a Felice Casorati e al gruppo dei Sei pittori. Nel 1925 Gualino inaugura il Teatro di Torino, uno spazio aperto al pubblico, di produzione e di ricerca nel campo della musica, del teatro, della danza e del cinema, modellato sull’esempio dei teatri “d’eccezione” di Parigi, Vienna, Londra e Berlino. Nel 1928 un nucleo consistente della collezione viene esposta nelle sale della Pinacoteca Sabauda di Torino. 

    L’attività dell’imprenditore si interrompe alla fine del 1930 con il crack determinato da una serie di fattori tra cui la Grande crisi del 1929, le perdite della Snia Viscosa, la principale azienda del suo Gruppo, la bancarotta di un socio francese e l’ostilità di Mussolini. Per ordine del duce, il 19 gennaio 1931 Riccardo Gualino viene arrestato e condannato al confino di polizia che sconterà a Lipari e poi a Cava dei Tirreni. Le sue proprietà, compresa la collezione (in parte già assegnata nel 1930 alla Galleria Sabauda) e i beni mobili e immobili sono posti in liquidazione e consegnati alla Banca d’Italia. Il confino segna una netta cesura tra due epoche, un decisivo cambio di passo e di approccio esistenziale. Dopo un soggiorno a Parigi, i Gualino ritornano in Italia: acquistano una villa a Firenze e una serie di abitazioni a Roma. Le opere d’arte tornano alle pareti delle nuove case. Alla passione per il teatro subentra quella per il cinema che si concretizza con l’attività della Lux Film, la casa di produzione di pellicole come Riso amaro, del 1949, diretto da Giuseppe De Santis. Riccardo Gualino muore nella sua casa di Arcetri, sulle colline fiorentine, il 7 giugno 1964 all’età di ottantacinque anni.

     

    LA CONSULTA PER I MUSEI REALI

    IL NUOVO ALLESTIMENTO DELLA COLLEZIONE GUALINO 

    DELLA GALLERIA SABAUDA

    29 novembre 2022

     

    Le aziende sono realtà radicate nei territori in cui operano, fanno parte ed agiscono nella locale comunità: va considerata la portata sociale ed ambientale e la sostenibilità dell’agire imprenditoriale.
    Con questo spirito da 35 anni opera la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino. Oggi sono 38 le aziende socie, otto delle quali entrate a farne parte negli ultimi due anni, a riprova della forza e dell’attualità di un’iniziativa privata che ha le sue radici nella Responsabilità Sociale che anima e sostiene il Mecenatismo Etico delle Imprese e degli Enti Soci.
    La collaborazione tra la Consulta e i Musei Reali di Torino comincia nel 1998, con la realizzazione della Sala Leonardo presso la Biblioteca Reale. 
    Negli anni la Consulta è intervenuta – con modalità varie e sempre mirate al contesto – su tutte le diverse realtà che compongono uno dei venti maggiori musei del nostro paese e che si colloca tra le primarie istituzioni museali europee.
    Il sostegno progettuale ed economico della Consulta ha riguardato interventi a Palazzo Reale, presso la Biblioteca, nelle Sale di Palazzo Chiablese, all’Armeria, nella Cappella della Sindone, per il Museo di Antichità e nei Giardini Reali. 

     

    Nel 2008 – 2009 la Consulta ha realizzato il restauro di alcuni dipinti fiamminghi delle collezioni ducali della Galleria Sabauda. In particolare il restauro delle tavole di Rogier van der Weyden e dell’opera di Bernard Van Orley. Il Louvre e il Musées Royaux des Beaux Arts di Bruxelles hanno concesso in prestito le tavole mancanti, esposte nella mostra promossa dalla Consulta.

    Nel 2017 Consulta ha promosso la realizzazione del logo dei Musei Reali per contribuire a dare forza e visibilità al nuovo museo autonomo, inaugurato nel 2014. Il nuovo logo è stato ideato dal Socio Studio Testa.

    Oggi viene presentato il nuovo allestimento della Collezione Gualino, un insieme straordinario, frutto dell’amore per le arti decorative, per la pittura e la scultura di un grande imprenditore torinese, visionario e coraggioso. 
    L’intervento è parte dell’ampio progetto di riordino della collezione di pittura nella Manica Nuova di Palazzo Reale, avviato nel 2017. I nuovi spazi valorizzano le opere esposte e ne favoriscono la miglior fruizione.
  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    18 – 24 novembre 2022

    VENERDI  18 NOVEMBRE

    Venerdì 18 novembre ore 16.30
    IL TEMPO DI MARGHERITA
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    1851-1926: la storia si intreccia alla biografia della sovrana. Nelle sale fan bella mostra di sé mobili, abiti, opere d’arte, libri. Appartenevano direttamente alla Regina o fanno riferimento alla moda del tempo.
    Margherita di Savoia nasce nel 1851 e muore nel 1926: un periodo storico denso di avvenimenti. Chi “incrociò” durante i suoi 77 anni di vita? Chi sedeva sui troni d’Europa al suo tempo? In Inghilterra la Regina Vittoria, in Austria Francesco Giuseppe e la sua amata Elisabetta di Baviera, in Russia lo Zar Nicola II nel pieno della rivoluzione bolscevica. Dagli oggetti agli eventi, dai dipinti alle condizioni di vita delle diverse classi sociali, anche le più umili. Una visita coinvolgente e ampia che racconta una sovrana che ha vissuto momenti decisivi.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

    SABATO 19 NOVEMBRE

    Sabato 19 novembre ore 14:30
    I PORTATORI DI LUCE
    GAM – workshop con Stefano Fiorina
    Stefano Fiorina ha frequentato il corso di Comunicazione Visiva presso l’Istituto Europeo di Design (IED) a Torino. Successivamente ha lavorato con diversi studi di fotografia tra Torino e Milano collaborando con Istituzioni Pubbliche e Private come la Fondazione Prada di Milano e il Museo di Scienze naturali di Torino. Oggi continua a lavorare nel campo della comunicazione visiva organizzando workshop ed eventi pubblici con il contributo di cooperative, Istituzioni Pubbliche e Private.
    Il progetto “I Portatori di Luce” prende corpo tramite un reportage d’invenzione, che vuole essere la finestra su un mondo immaginifico abitato da personaggi e piante fantastiche. Un luogo che esiste nella mente del suo ideatore Stefano Fiorina e che, tappa dopo tappa, poggia su fondamenta fatte di rapporti umani e azioni concrete, è il diario di viaggio di un esploratore, un archivio di reperti archeologici, un’occasione di scoperta, interazione e scambio reciproco. La visita alle collezioni della GAM incentrata prevalentemente sui diversi modi di raccontare luoghi, persone, emozioni e situazioni attraverso l’uso di colori, forme e materiali permetterà ai visitatori di avvicinarsi a linguaggi artistici differenti da rielaborare successivamente nelle sale dell’Educational Area con la realizzazione di sculture di carta autoportanti. Fulcro dell’attività sarà la creatività intesa come stile di pensiero che tiene in considerazione l’unità, la globalità e l’analisi della persona. Lo stimolo all’associazione tra idee, concetti e fatti darà origine a invenzioni e scoperte con risultati tanto originali quanto efficaci lavorando sulle potenzialità e non sulle difficoltà, motivando costantemente il soggetto partendo da capacità già presenti.
    Così come la collezione della GAM rappresenta un insieme di artisti e opere differenti che dialogano tra loro, nello stesso modo al termine dell’attività si realizzerà un lavoro collettivo che racchiude l’impegno di tutti i partecipanti mediante l’organizzazione di uno shooting fotografico ad opera dell’artista stesso.
    Costo: euro 15 a partecipante (comprensivo di biglietto d’ingresso al museo gratuito)
    Posti limitati, prenotazione obbligatoria
    Informazioni e prenotazioni: Theatrum Sabaudiae
     
    Sabato 19 novembre ore 15
    ARTE E TÈ IN ORIENTE
    MAO – Visita guidata alla mostra Buddha10 con degustazione di tè.
    A cura di Theatrum Sabaudiae in collaborazione con The Tea
    Nella mostra temporanea, un’installazione di composizioni vegetali accoglie il pubblico e depura l’aria: un momento di purificazione che prepara ad accedere agli spazi successivi della mostra, custodi di icone buddhiste sacre e devozionali.
    L’incontro con straordinarie statue buddhiste delle collezioni del MAO, alcune delle quali mai esposte al pubblico, messe in dialogo e in contrasto con alcuni esemplari provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma e dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova e con significative opere di artisti contemporanei, diventa l’occasione per riflettere su molteplici tematiche, spaziando dall’originaria collocazione e funzione delle opere, alle modalità di importazione in occidente, dalle logiche e procedure di restauro, alle complesse relazioni fra vero e falso.
    Questi e altri interrogativi saranno al centro della visita guidata che si propone come momento di condivisione e riflessione su questioni che si celano dietro a soggetti dalla natura e funzione essenzialmente sacra.
    Segue La fragranza celeste dell’autunno: l’osmanto, una proposta autunnale per la degustazione di tè Gui Hua, a cura di Claudia Carità (The Tea – Torino), studiata come ideale prosecuzione dell’esperienza in mostra.
    I fiori di osmanto e la loro inebriante fragranza autunnale, costituiscono un’icona dell’immaginario orientale. Nelle regioni remote di Cina e Giappone è possibile trovare arbusti di osmanto coltivati nei giardini dei templi buddhisti per ricordare la riconoscenza alle divinità lunari.
    La degustazione si accompagnerà con dolcezze e piccole preparazioni ideali in abbinamento ai tè proposti, servite in monodose ad ogni partecipante presentate su un piccolo vassoio dedicato.

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    Claudia Carità, selezionatrice di té, laureata in economia e commercio presso l’Università di Torino, fonda nel 2011 il marchio The Tea che identifica un catalogo di tè scelti attraverso il confronto diretto con produttori e importatori con preferenza per chi si avvale del marchio ETP (Ethical Tea Partership). Dal 2013 The Tea è stato scelto da Slow Food Italia e valutato dal Laboratorio Chimico della Camera di Commercio per rientrare nel progetto “Maestri del Gusto” di Torino e Provincia.
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    Prenotazione obbligatoria, l’iniziativa verrà attivata con un minimo di 10 partecipanti, fino a un massimo di 20 persone.
    Info 011.5211788 –  prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)
    Costi: 19 € a partecipante
    Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso alla mostra; gratuito per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte.
    Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

     

    DOMENICA 20 NOVEMBRE

    Domenica 20 novembre ore 15
    CHE BEEEELLO!
    GAM – attività per le famiglie
    “Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi se ne ricordano.” (Antoine de Saint-Exupéry)
    Per riscoprire il bambino che ciascuno ha dentro di sé abbiamo posto a tutti una semplice domanda: per favore, mi disegni una pecora? Nasce così il progetto Che bèeèello! un’iniziativa di Imperfect Comunicazione s.r.l in collaborazione con il Dipartimento Educazione GAM. Il percorso partirà dalla collezione del 900 della GAM dove insieme alle famiglie esploreremo diverse tecniche e movimenti artistici, dal figurativo all’arte astratta, dall’informale alle installazioni per trovare spunti originali che ci guidino nella creazione di un colorato, originale e fantasioso gregge di pecore. Genitori e bambini avranno l’occasione di esprimere la loro creatività senza limiti né regole, utilizzando materiali e strumenti diversi, muovendosi all’interno della Educational Area della GAM che, per l’occasione, ospiterà nei suoi spazi l’esposizione delle pecore realizzate da illustratori, artisti e creativi finalizzata a un’asta benefica che avrà luogo il 4 dicembre 2022.

    Costo: 7€ a partecipante
    Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta
    Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    LUNEDI 21 NOVEMBRE
    Lunedì 21 novembre ore 17
    LE PIANTE NELLA STORIA DEL GIARDINO
    21 novembre 2022 – 20 marzo 2023
    Palazzo Madama – conferenze botaniche con Edoardo Santoro
    Dal 21 novembre 2022, nella Sala Feste di palazzo Madama, prende avvio un nuovo ciclo di appuntamenti per approfondire la storia e le caratteristiche di molte delle piante presenti nei giardini: cinque conferenze per scoprire aspetti storici e botanici, officinali e alimentari di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale nel giardino ornamentale e nell’orto, nei parchi e giardini pubblici.
    Iris e lillàagrumipomacee (meli e peri) e rose sono piante o gruppi di piante molto famose e conosciute, che vale la pena approfondire per la grande varietà di impieghi, per i modi in cui si presentano (fiori e colori, fogliami e portamenti) e per l’attuale ruolo che possono avere nei nostri spazi verdi, oltre che per quello avuto in ogni epoca storica.
    Il ciclo di incontri autunno-invernale si chiuderà con una visita primaverile al giardinoriservata a chi si iscriverà al ciclo completo, passando dunque da suggestive e inedite immagini proiettate durante gli incontri alle fioriture reali presenti in giardino.
    Le conferenze sono tenute da Edoardo Santoro, curatore del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama.

    Il programma

    Lunedì 21 novembre 2022 ore 17: Iris
    Lunedì 5 dicembre 2022 ore 17: Lillà
    Lunedì 23 gennaio 2023 ore 17: Agrumi
    Lunedì 20 febbraio 2023 ore 17: Pomacee – Pero e Melo
    Lunedì 20 marzo 2023 ore 17: Rose
    Lunedì 17 aprile 2023 ore 16.30: visita in giardino (riservata a chi si iscrive al ciclo completo)
    Costo: singola conferenza €15; ciclo completo di 5 conferenze: intero € 60; ridotto € 50 (riservato Abbonati Musei; insegnanti, Amici Fondazione Torino Musei, guide turistiche Provincia di Torino).
    Prenotazione obbligatoria: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
    Per motivi organizzativi, il pagamento della quota dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario. Non è consentito il pagamento in biglietteria.

     

    Lunedì 21 novembre ore 17.30
    LE BIBLIOTECHE MEDIEVALI
    Biblioteca civica Cesare Pavese, via Candiolo 79 – conferenza con Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama.
    Dove si trovavano e come erano organizzate internamente le biblioteche medievali. Quale il loro contenuto. Chi poteva accedere, chi leggeva e studiava nel Medioevo. Biblioteche monastiche, ecclesiastiche, signorili; libri dei mercanti e Statuti dei Comuni.
    L’appuntamento fa parte del ciclo di incontri Miniature rivelate, organizzato da Palazzo Madama in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, dedicato ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.
    Ingresso libero fino a esaurimento posti

    MARTEDI 22 NOVEMBRE 

    Martedì 22 novembre ore 18
    PASSANNANTE DI SERGIO COLABONA (Italia 2011, 81’)
    Cinema Massimo 3, via Giuseppe Verdi 18 Torino
    Nell’ambito della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, visitabile a Palazzo Madama fino al 30 gennaio 2023, il Cinema Massimo propone la visione di un film dedicato alla figura di Giovanni Passannante, anarchico lucano, che attentò (senza riuscirci) alla vita di Umberto I di Savoia. Il film si struttura come un docu-film, in una sapiente narrazione che alterna le vicende di Passannante, dalla giovinezza alla morte in ospedale psichiatrico, al presente prossimo in cui un attore, un giornalista e un musicista incarnano, con una certa sagacia nel ritrarre l’Italia e gli italiani, l’istanza popolare che si innescò a fine anni ’90 per recuperare la memoria e dare sepoltura ai resti del giovane anarchico che ricevettero sepoltura nel 2007 nel paese natio.
    Ingresso € 6 (ridotto 4 € soci Aiace, Arci; 3 € studenti e over 60)

     

    Martedì 22 novembre ore 18.30
    TADLEEH. “The Flock We Belong”: performance esclusiva per il MAO sul senso di appartenenza. Pattern di batteria tribali, elettronica contorta e vocalizzazioni melodiche intime e viscerali.
    MAO – concerto nell’ambito della mostra Buddha10
    Tadleeh è un progetto di Hazina Francia, nata in India e di base in Italia, i cui lavori spaziano tra tribalismo e vocalizzazione di ritmi e melodie che si susseguono in via verticale e orizzontale, creando una ragnatela sonora composta ed organica e sollecitando quelle che sono le sue origini e quello che è ora.
    Dopo aver pubblicato il suo EP di esordio “Ego Will Collapse” nel 2019 per l’etichetta berlinese Yegorka, sta lavorando ad un album che uscirà nel 2023. Al MAO presenterà una performance di voce ed elettronica composta in esclusiva per l’occasione raffigurando musicalmente ciò che per lei è simbolo di stormo, gregge, insieme e unione, dal titolo “The Flock We Belong” (“Lo stormo a cui apparteniamo”). Come agisce l’interazione di tanti a discapito del singolo individuo, e viceversa? Un insieme di suoni perversi e primitivi a rappresentare l’universo dal quale proveniamo e dentro al quale, uno ad uno, torneremo cessando di esistere.
    Costo: 15 € | ridotto 10 €. Prenotazione obbligatoriaeventiMAO@fondazionetorinomusei.it

     

    MERCOLEDI 23 NOVEMBRE

    Mercoledì 23 novembre ore 15 e ore 17.30
    LE BIBLIOTECHE MEDIEVALI
    Biblioteca civica don Lorenzo Milani, via dei Pioppi 43 (ore 15); Biblioteca civica Villa Amoretti, corso Orbassano 200 (ore 17.30) – conferenza con Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama
    Dove si trovavano e come erano organizzate internamente le biblioteche medievali. Quale il loro contenuto. Chi poteva accedere, chi leggeva e studiava nel Medioevo. Biblioteche monastiche, ecclesiastiche, signorili; libri dei mercanti e Statuti dei Comuni.
    L’appuntamento fa parte del ciclo di incontri Miniature rivelate, organizzato da Palazzo Madama in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, dedicato ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.
    Ingresso libero fino a esaurimento posti

     

    GIOVEDI 24 NOVEMBRE

    Giovedì 24 novembre ore 15.30
    PAGINE GIAPPONESI. BOOK READING GROUP
    MAO – incontri di letteratura giapponese con Fabiola Palmeri
    Il terzo incontro è dedicato a “Le nuove storie del negozio di bambole” dello scrittore Tsuhara Yasumi, Lindau.
    Anche in questa nuova raccolta troviamo il negozio di riparazione bambole Tamasaka, storica bottega del quartiere di Setagaya a Tokyo, dove lavorano tre persone: la proprietaria Mio, che lo ha ereditato dal nonno, si trova a mandare avanti il negozio insieme al giovane Tominaga, creatore di peluche molto richiesti, e al misterioso signor Shimura, specializzato in bambole tradizionali.
    Nelle avventure che coinvolgono i tre protagonisti, intorno alle bambole e ai loro proprietari si intrecciano vicende e casi molto particolari. A portare scompiglio nella vita del negozio saranno una Licca-chan, bambola famosissima, nata come risposta giapponese alla Barbie, imbrattata con un pennarello indelebile, una bambola i cui capelli si allungano misteriosamente, il famoso burattino Odamaki-hime e un manichino, opera di un celebre artigiano.
    Mescolando sapientemente diversi generi letterari, Tsuhara mette in luce le strette relazioni tra gli esseri umani e le bambole, così profondamente indagate ed esistenti in Giappone fin dall’antichità, scavando in profondità nei sentimenti dei numerosi personaggi che si muovono tra le cinque storie presenti nel libro.
    Costo: evento singolo 12 €.
     Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    LE PIANTE NELLA STORIA DEL GIARDINO

    Conferenze con il curatore botanico Edoardo Santoro
    21 novembre 2022 – 20 marzo 2023
    Palazzo Madama – Sala Feste

    Piazza Castello, Torino

    Dal 21 novembre 2022 al 20 marzo 2023, nella Sala Feste di Palazzo Madama, prende avvio il nuovo ciclo di appuntamenti Le piante nella storia del giardino, a cura di Edoardo Santoro, volto ad approfondire la storia e le caratteristiche di molte delle piante presenti nei giardini: cinque conferenze per scoprire aspetti storici e botanici, officinali e alimentari di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale nel giardino ornamentale e nell’orto, nei parchi e giardini pubblici. 

    Iris e lillà, agrumi, pomacee (meli e peri) e rose sono piante o gruppi di piante molto famose e conosciute, interessanti da studiare e approfondire per la grande varietà di impieghi, per i modi in cui si presentano (fiori e colori, fogliami e portamenti) e per l’attuale ruolo che possono avere nei nostri spazi verdi, oltre che per quello avuto in ogni epoca storica.

    Il ciclo di incontri autunno-invernale si chiuderà con una visita primaverile al giardino, riservata a chi si iscriverà al ciclo completo, passando, dunque, da suggestive e inedite immagini proiettate durante gli incontri alle fioriture reali presenti in giardino. 

    Le conferenze sono tenute da Edoardo Santoro, agronomo e curatore del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama.

     

    Il programma:

    Lunedì 21 novembre 2022 ore 17: Iris
    In Europa, in Asia e in America l’Iris è presente allo stato spontaneo e ha avuto un ruolo fondamentale dapprima come pianta utile e successivamente come pianta ornamentale. Coltivata in orti e giardini è oggi una delle specie botaniche più apprezzate per la gran varietà di colori, frutto di ibridazioni svolte negli ultimi decenni; è dal giglio di Firenze e dal giglio di Francia, in realtà Iris, che parte la storia di questo fiore rappresentato in molti dipinti degli Impressionisti e amato in ogni epoca.
    Lunedì 5 dicembre 2022 ore 17: Lillà
    “Tutti i lillà sono facili, non si lamentano, non richiedono quasi potature, amano il sole, sono perfettamente resistenti e di lunga vita”, così scrive Vita Sackville West, poetessa e giardiniera di inizio Novecento, che ben conosce l’importanza di questo arbusto in giardino e nel verde pubblico. Introdotto in Europa dalla Turchia, il boom del lillà avviene nel 900 a Parigi come fiore reciso e oggi conta oltre 300 tra specie e varietà di ogni gradazione di profumo.
    Lunedì 23 gennaio 2023 ore 17: Agrumi
    Limoni e aranci, pompelmi e mandarini sono solo alcuni dei frutti appartenenti alla famiglia degli agrumi che conta centinaia di specie in tutto il mondo. Sono coltivati da secoli in Italia, pur essendo originari di zone geograficamente molto lontane dalla nostra. Oltre agli impieghi alimentari ed erboristici (ad esempio di bergamotto, chinotto, lime e cedro), ne scopriremo l’uso ornamentale, iniziato in epoca romana e ancora oggi in voga in molti ambienti mediterranei.
    Lunedì 20 febbraio 2023 ore 17: Pomacee – Pero e Melo
    I pomi sono i frutti di una famiglia botanica, le pomacee, in cui si includono meli e peri ma anche cotogne e nespole. Dai frutti citati nel Capitulare de Villis di Carlo Magno agli attuali cataloghi, che comprendono varietà di ogni tipo, ci sono dieci secoli di storia della frutticoltura, che portano a scoprire come siano cambiate le abitudini alimentari oltre che di coltivazione, senza dimenticare il valore ornamentale e paesaggistico dei frutteti e in particolare dei meli ornamentali che oggi abbelliscono giardini, viali e cortili
    Lunedì 20 marzo 2023 ore 17: Rose
    Rose botaniche, antiche e moderne sono i tre principali gruppi in cui oggi sono riunite tutte le rose conosciute e coltivate nel mondo, ma la classificazione delle rose può essere anche legata al colore del fiore e all’altezza della pianta, alla presenza di spine o all’uso alimentare: ogni giardiniere ha migliaia di scelte per utilizzare una rosa in giardino. Dalla rosa di Pompei alle rose dei fiamminghi, dal giardino di rose dell’Imperatrice Giuseppina Bonaparte alla vellutata rosa da taglio Baccara, un sorprendente viaggio nel fiore più amato e coltivato in tutto il mondo.
    Lunedì 17 aprile 2023 ore 16.30: visita in giardino (riservata a chi si iscrive al ciclo completo)
    Costo: singola conferenza €15; ciclo completo di 5 conferenze: intero € 60; ridotto € 50 (riservato Abbonati Musei; insegnanti, Amici Fondazione Torino Musei, guide turistiche Provincia di Torino).
    Prenotazione obbligatoria.
    Info e prenotazioni: per le modalità di pagamento e per le prenotazioni rivolgersi al t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a  madamadidattica@fondazionetorinomusei.it  

     

  • MOSTRE E MUSEI

    Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento

    Fino all’11 aprile 2023
    GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea | Torino

    La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta la mostra Ottocento per riscoprire parte della collezione ottocentesca del museo, ormai da quasi quattro anni non più visibile al pubblico.

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    Tina Modotti. La genesi di uno sguardo moderno

    Fino al 12 marzo 2023
    Centro Saint-Bénin | Aosta

    Il Centro Saint Bénin di Aosta dedica una mostra a Tina Modotti analizzando il contributo che la grande fotografa di origini friulane ha dato allo sviluppo della fotografia in Messico.

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    Gregory Crewdson. Eveningside

    Fino al 22 gennaio 2023
    Gallerie d’Italia | Torino

    Uno dei più grandi fotografi contemporanei, Gregory Crewdson, presenta in anteprima internazionale a Torino, e per la prima volta in un museo, il terzo capitolo della sua trilogia commissionata per l’occasione da Intesa Sanpaolo

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    Neoclassicismi torinesi. Dal Settecento al giovane Antonelli nelle collezioni dell’Accademia Albertina

    Dal 26 novembre 2022 al 27 maggio 2023
    Museo Storico Reale Mutua | Torino

    Il Museo Storico Reale Mutua sostiene e partecipa alla nuova mostra dell’Accademia Albertina tramite attività in collaborazione con l’Associazione Le vie del Tempo e i giovani allievi di pittura dell’Accademia.

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              Il programma di visite           
    e appuntamenti esclusivi
    con il tuo Abbonamento Musei
                                                                                  
    The Golden Age of Rally:                                                                              
    giovedì 17 novembre ore 17.00
    Una speciale visita guidata alla mostra ospitata al MAUTO che racconta le leggendarie sfide dell’epoca d’oro del rally per un viaggio nella storia del motorsport attraverso le sue vetture iconiche.
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    Neoclassicismi a Torino
    sabato 19 novembre ore 15.00
    Visita guidata alla mostra della Pinacoteca Albertina durante la quale si punterà l’attenzione sul rapporto tra Torino e Roma nei decenni tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.
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    Visita al Forte di Bard e alla mostra Regen’Art  
    sabato 19 novembre ore 16.00
    Un percorso guidato di salita alla scoperta della storia del Forte di Bard che sarà integrato con tappe nei luoghi più significativi del progetto di Cracking Art per conoscerne le finalità.
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    Il Sistema Solare: vecchi e nuovi protagonisti
    domenica 20 novembre ore 15.30
    Al Planetario di Torino scopriremo una nuova immagine del Sistema Solare, fatta oltre che dai pianeti anche da oggetti minori: asteroidi, comete e pianeti nani. Inoltre saranno analizzate le dimensioni reali del nostro sistema planetario.
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    Stagione TPE 22.23                                                                  Palazzo Barolo
    Buchi Neri                                                                                                Brick Art
             

     Inaugura la Stagione TPE 22.23 dal titolo Buchi Neri con lo                     Milioni di mattoncini colorati, i personaggi più amati 
     spettacolo Processo Galileo dal 12 al 20 novembre.                                         L’intera gli scenari più iconici , le opere d’arte 
     stagione è in sconto per gli abbonati.                                                                     tutti interamente costruiti in Brick Art
    La mostra è in sconto per gli abbonati.

  • Novembre ai Musei Reali: incontri con i fotografi e approfondimenti su Focus on Futureitinerari nei Giardini Reali, visite speciali sulle tracce di Caravaggio in Galleria Sabauda e l’edizione invernale di Chiamata alle Arti

     

    Torino, 8 novembre – Mentre nelle Sale Chiablese è in corso la mostra Focus on Future. 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030, con tante attività collaterali in programma, i Musei Reali propongono molte altre iniziative: visite tematiche sulle specie vegetali che popolano i Giardini Reali, approfondimenti e visite straordinarie agli appartamenti segreti e alle collezioni di Palazzo Reale, inediti percorsi sui dipinti caravaggeschi della Galleria Sabauda
    Riprende inoltre il ciclo di incontri Chiamata alle Arti, che da novembre a marzo si trasferisce nel Salone monumentale della Biblioteca Reale.
    Speciale Focus on Future. 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030
    Fino al 19 febbraio 2023 nelle Sale Chiablese è aperta al pubblico la mostra ideata da Enrica Pagella, curata da Bruna Biamino e prodotta dai Musei Reali, che illustra i valori dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in un inedito viaggio fotografico dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta. Un itinerario visivo sulle emergenze globali attraverso 210 scatti di Alessandro Albert, Dario Bosio, Fabio Bucciarelli, Francesca Cirilli, Alessandro De Bellis, Pino Dell’Aquila, Nicole Depaoli, Luca Farinet, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Matteo Montenero, Vittorio Mortarotti, Enzo Obiso, Paolo Verzone

    La mostra è aperta da martedì a domenica, in orario 10-19 (chiusura biglietteria ore 18). 

    Sabato 12 e 19 novembre alle ore 11, domenica 13 e 20 novembre alle ore 15.30 è possibile partecipare alle visite guidate alla mostra a cura di CoopCulture.
    Costo dell’attività: 7 euro oltre al biglietto di ingresso (10 euro ordinario, 2 euro da 18 a 25 anni, gratuito under 18). 
    Info e prenotazioni: 011 19560449 – info.torino@coopculture.it. Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture 
    Per informazioni su tutte le attività collaterali e sul concorso di fotografia per le scuole: Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 – Musei Reali Torino
    La mostra Focus on Future è arricchita da imperdibili attività collaterali.
    In occasione del ciclo di incontri con i fotografi protagonisti dell’esposizione, martedì 15 novembre, alle ore 17, Antonio La Grotta illustra con Bruna Biamino la genesi e il significato dei suoi lavori.
    La partecipazione è compresa nel biglietto di ingresso.
    Prenotazione obbligatoria all’indirizzo: info.torino@coopculture.it.
    Sabato 19 novembre alle ore 16 è in programma il primo appuntamento del ciclo From present to the future – Incontri in mostraSimona Barbarino e Luca Paro di ARPA Piemonte intervengono sul tema Il clima è cambiato: attraverso la condivisione delle loro esperienze, gli esperti aiuteranno i visitatori a osservare con maggiore coinvolgimento e consapevolezza i progetti fotografici esposti. 
    L’attività è compresa nel biglietto di ingresso alla mostra.

    Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mr-to.edu@cultura.gov.it.

    Martedì 22 novembre alle ore 17.30, nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale, è previsto il primo incontro di approfondimento per il ciclo Le sfide dello sviluppo sostenibile
    Sara Segantin, scrittrice e comunicatrice scientifica di Geo-RAI 3, porrà quesiti e interpretazioni per orientarsi nel difficile labirinto climatico e sociale di oggi. 

    Ingresso libero fino a esaurimento posti. 

    Ogni mercoledì mattina è prevista Sguardi sul futuro, la visita guidata alla mostra per le scuole con laboratorio didattico. Insieme ai giovani partecipanti, primi destinatari dei valori di Focus on Future, si percorreranno alcune delle sale dedicate ai 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030 e un dibattito preliminare stimolerà la riflessione per lo sviluppo creativo di soluzioni sostenibili, che prenderanno forma in un progetto laboratoriale collettivo. 
    Attività e ingresso gratuiti (diritto di prenotazione 10 euro per ogni classe). 
    Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mr-to.edu@cultura.gov.it.

    Novità a Palazzo Reale – I laboratori con Barbara Ronchi Della Rocca

    Mercoledì 16 novembre, alle ore 16, nell’Appartamento della Regina Elena e nella Sala della Piglia al piano terreno di Palazzo Reale, è previsto il laboratorio Le parole delle porcellane condotto da Barbara Ronchi Della Rocca. Dall’alzata alla geliera, dai Bluets alla Rocaille, la terminologia legata a materiali, caratteristiche, usi e decorazioni sarà illustrata dalla giornalista televisiva, scrittrice, già consulente del Quirinale ed esperta di buone maniere, attraverso preziosi oggetti tratti dalle collezioni di porcellane di Palazzo Reale. 
    Costo dell’attività: 30 euro a persona (50 euro per la partecipazione anche all’incontro La scenografia della tavola, in programma martedì 6 dicembre alle ore 16). Massimo 30 persone per ogni incontro. 
    Info e prenotazioni entro il 14 novembre all’indirizzo: info.torino@coopculture.it

    Chiamata alle Arti – Winter edition

    Il format Chiamata alle Arti, che per tutta l’estate ha proposto dialoghi nei Giardini Reali con esponenti della cultura, della scienza, dell’arte e dello spettacolo, si sposta da novembre a marzo nelle sale auliche della Biblioteca Reale per intrecciare un dialogo con il pubblico fatto di storie, documenti autografi, manoscritti, libri rari o curiosi. Autori, studiosi, artisti, curatori si cimenteranno su questo palco inedito per avvicinare il pubblico alla letteratura italiana e più in generale al libro attraverso varie narrazioni, in un appuntamento fisso che si proporrà il giovedì, con ingresso gratuito.

    Ritratti in carta. Un artista, un libro
    L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte dei Musei Civici di Torino – Fondazione Torino Musei, è finalizzata alla presentazione di volumi monografici su grandi artisti del Cinquecento e del Seicento, nati da appassionate e approfondite ricerche.
    Primo appuntamento: giovedì 17 novembre alle ore 17
    Annamaria Bava, Gelsomina Spione e Sofia Villano dialogano con Marco Mascolo sul volume Rembrandt. Un artista nell’Europa del Seicento, Carocci, 2021
    La vita a corte. Tutti a tavola!
    Come, cosa e dove si mangiava nel Palazzo Reale? Quattro incontri porteranno il pubblico a conoscere i segreti dei principali cuochi sabaudi attraverso volumi di pregio e disegni della Biblioteca Reale, approfondendo l’etichetta di corte a tavola, le apparecchiature, il personale di servizio e altri temi connessi alla cucina reale.
    Primo appuntamento: giovedì 24 novembre alle ore 17
    Maria Luisa Ricci e Lorenza Santa presentano Il cuoco piemontese perfezionato a Parigi, Torino, Beltramo Antonio Re 1775 e E. Hélouis, Les royal-diners. Guide du gourmet, contenant des menus pour chaque saison avec la manière de les préparer et des conseils sur le service de la table, Paris, Ch. Noblet 1878
    Personaggi. Vite avventurose tra museo e biblioteca
    Attraverso i documenti e i volumi della Biblioteca Reale, il pubblico incontrerà personaggi curiosi che hanno caratterizzato la storia museale e documentaria dei Musei Reali tra Ottocento e Novecento: il racconto della vita avventurosa e poliedrica di sovrani, archeologi, numismatici, studiosi ed eruditi che si sono avvicendati nelle sale oggi percorse dai turisti animerà il pomeriggio in Biblioteca.
    Primo appuntamento: giovedì 1° dicembre alle ore 17
    Giorgio Careddu e Tiziana Sandri dialogano con Pietro Passerin d’Entrèves sul volume: Favorito e i cavalli dell’Armeria Reale, Editris, 2022
    Letture in Biblioteca. La letteratura nella volta e nelle collezioni della Biblioteca Reale
    La decima campata della volta affrescata della Biblioteca Reale è dedicata ai grandi letterati italiani e stranieri, le collezioni dialogano con l’iconografia e negli scaffali sottostanti sono conservati i libri, alcuni particolarmente rari e pregiati, che hanno tramandato i loro testi. Il pubblico potrà ammirare una selezione di questi volumi e ascoltarne la lettura e il commento attraverso la voce degli studiosi che se ne sono occupati.
    Primo appuntamento: giovedì 22 dicembre alle ore 17
    Elisa Panero dialoga con Chiara Lombardi su Eros, gelosia e inganni della vista tra arte e letteratura, da Tasso a Shakespeare.
    Il programma completo degli incontri sarà disponibile su Musei Reali di Torino – Sito ufficiale 
    Informazioni e iscrizioni: mr-to.edu@cultura.gov.it

    Attività per famiglie

    Sabato 12 novembre, dalle 16 alle 17.30, la Galleria Sabauda accoglie bambine e bambini fino a 6 anni con Avventure tra le pagine – Leggiamo al museo!, il grande evento diffuso negli spazi culturali italiani per avvicinare le famiglie alla lettura. Un viaggio fra opere d’arte e albi illustrati accompagnati in divertenti avventure da BombettaBook, promotore della lettura relazionale. Con questo incontro i Musei Reali inaugurano il progetto Sounds Book, ideato da Archilabò e vincitore del bando Leggimi 0-6
    Attività consigliata per famiglie con bambini da 0 ai 6 anni, con prenotazione obbligatoria. 
    Attività compresa nel costo del biglietto di ingresso ai Musei Reali, gratuito fino a 18 anni, tariffa ordinaria per adulti accompagnatori. 
    Info e prenotazioni: 011 19560449 e info.torino@coopculture.it – Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture.
    Domenica 20 novembre, alle ore 15.30, le famiglie sono invitate a scoprire i Giardini Reali partecipando alla visita Il mondo in un giardino. I Giardini Reali accolgono numerose specie vegetali provenienti da diversi Paesi del mondo: dal grande Noce Nero Americano all’Albero delle Lanterne Cinesi passando per Tigli, Felci, Ligustri. Durante la visita i partecipanti scopriranno le origini e le storie legate alle diverse specie vegetali e proveranno ad apprendere i loro nomi e altri semplici vocaboli nelle lingue dei Paesi di provenienza, in un immaginario “giro del mondo” tutto vegetale. 
    Costo dell’attività: 10 euro per i bambini, gratuito per gli adulti. 

    Le attività con CoopCulture 

    Per i possessori dell’Abbonamento Musei

    I Martedì dell’Abbonato
    Torna l’appuntamento settimanale con le visite riservate agli abbonati, il martedì alle ore 17: 
    • Martedì 15 novembre è in programma una visita dedicata al racconto di miti e eroi attraverso le splendide sculture presenti nella scenografica Galleria Archeologica del Museo di Antichità.
    • Martedì 22 novembre la visita tematica è dedicata ai maestri piemontesi del Rinascimento in Galleria Sabauda: uno scrigno straordinario di opere da Defendente a Gaudenzio Ferrari, da Macrino d’Alba a Gandolfino da Roreto, con presentazione delle tecniche esecutive, del lavoro in bottega e della committenza.Costo dell’attività per i possessori dell’Abbonamento Musei: 7 euro. Prenotazioni tramite Abbonamento Musei.
    Caravaggeschi a Palazzo 
    Giovedì 17 novembre, alle ore 17, è in programma Caravaggeschi a Palazzo, una visita tematica riservata agli Abbonati e dedicata a Caravaggio, la cui figura e ricerca artistica, con le sue luci e le sue ombre, ha certamente segnato un’epoca storica. La visita offre la possibilità di percorrere le sale della Galleria Sabauda recentemente riallestite, in cui evidenziare gli aspetti stilistici, tecnici ed espressivi che hanno caratterizzato l’opera di Caravaggio e che hanno ispirato gli artisti a lui contemporanei, presenti nelle collezioni museali.
    Costo dell’attività per possessori Abbonamento Musei: 7 Euro. Prenotazioni tramite Abbonamento Musei.

    Visite guidate

    Sabato 12 e 19 novembre alle ore 15.30 e domenica 13 e 20 novembre alle ore 11 torna l’imperdibile appuntamento con Benvenuto a Palazzo. Le guide e gli storici dell’arte CoopCulture vi aspettano per condurvi in una visita guidata alla scoperta delle sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo e dell’Armeria Reale, un itinerario per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia
    Costo dell’attività: 7 Euro oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (13 euro ordinario,2 euro da 18 a 25 anni, gratuito under 18). 
    È inoltre possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali:
    Sabato 12 e 19 novembre, alle ore 16, visita speciale all’appartamento della regina Elena e alle Cucine Reali.
    Domenica 13 e 20 novembre, alle ore 16, visita speciale agli Appartamenti del Secondo Piano di Palazzo Reale.
    Costo delle visite speciali: 20 Euro ordinario (13 euro per Abbonamento Musei e To+Piemonte Card). 

    Visite agli Appartamenti della regina Maria Teresa e dei Principi Forestieri a cura dei Musei Reali 

    Dal martedì alla domenica alle ore 10, 11, 12, 15, 16 e 17, il pubblico potrà visitare al primo piano di Palazzo Reale i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa e un susseguirsi di ambienti tra i più sorprendenti e segreti della residenza, utilizzati negli anni di re Carlo Alberto come appartamenti per i Principi Forestieri, in visita alla corte torinese. 
    Le visite sono comprese nel costo del biglietto dei Musei Reali. 

    Le novità digitali

    Tra le novità che accompagnano la visita ai Musei Reali, l’inedita applicazione di gamification MRT Play è disponibile gratuitamente sui principali store. Ideata dai Musei Reali in collaborazione con Visivalab SL e il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del bando SWITCH_Strategie e strumenti per la digital transformation nella cultura, l’applicazione di realtà aumentata offre una nuova esperienza di fruizione innovativa e accattivante, per approfondire la conoscenza delle opere della Galleria Sabauda attraverso giochi e indovinelli, in compagnia di personaggi storici e professionisti della cultura.
    Per visitare Palazzo Reale, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità con curiosi personaggi pronti a raccontare le loro coinvolgenti storie è disponibile l’Audioguida Kids, realizzata dai Servizi Educativi dei Musei Reali in collaborazione con CoopCulture. Lungo il percorso sono presenti dei QR-code da scansionare per ascoltare gratuitamente le tracce audio pensate per i giovanissimi visitatori, per un’esperienza di visita coinvolgente e divertente (età consigliata: 5/12 anni).

    La Biblioteca Reale

    La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta il lunedì, dalle 8.30 alle 18.30, da martedì a venerdì dalle 8.30 alle 15.15 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30: le consultazioni devono essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it e indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta. Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it).

    Caffè Reale

    Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. 
    Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

    Museum Shop

    Per rimanere sempre aggiornati sulle pubblicazioni dei Musei Reali e per dedicarvi un pensiero, il Museum Shop è aperto nelle Sale Chiablese presso la mostra Focus on Future.
    È disponibile anche online Musei Reali (shopculture.it).

    Durante i lavori di riqualificazione della nuova area per i servizi al pubblico, la biglietteria dei Musei Reali è collocata temporaneamente nella Golden Box, suggestivo scrigno dorato sotto il portico della Corte d’Onore di Palazzo Reale. 

  • LE NUOVE ACQUISIZIONI DELLA FONDAZIONE PER L’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CRT AD ARTISSIMA 2022 PER LA GAM

    Acquisite 4 opere di altrettanti artisti

    a favore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

     Torino, 5 novembre 2022 – La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT rinnova il proprio ventennale sostegno alla fiera internazionale Artissima 2022 acquistando 10 nuove opere realizzate da 7 artisti. Le opere diverranno parte della collezione che la Fondazione da anni arricchisce, destinandola alla fruizione pubblica: importanti lavori di Klaus Rinke, Rossella Biscotti e Pietro Moretti confluiranno nella collezione permanente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, mentre le 4 opere di Claudia Losi, Francesco Gennari, Simone Forti e Nicolò Cecchella saranno rese disponibili per le sale della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino.

    Da vent’anni la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente strumentale della Fondazione CRT, è assiduo partner della fiera internazionale di Artissima, sostenendola con azioni concrete imperniate in particolare su un esteso processo di acquisizioni; questo nella convinzione che Artissima rappresenti per la città di Torino un’opportunità straordinaria di confermare e consolidare il proprio ruolo sulla scena internazionale.

    “Anche quest’anno  la Fondazione Arte CRT conferma il suo sostegno ad Artissima – commenta Luisa Papotti, presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT – attraverso un processo di acquisizione dalle gallerie presenti in fiera  di  opere destinate alle raccolte permanenti dei musei: opere scelte dai direttori secondo criteri di coerenza con le proprie raccolte, condivisi con il Comitato scientifico della Fondazione,  che consentiranno ai due musei di incrementare, ma soprattutto di mantenere vive  ed autenticamente contemporanee, le raccolte stesse”.

    “Con le acquisizioni presso Artissima 2022, la GAM si propone arricchire la collezione della Fondazione per l’Arte CRT e la collezione del museo di opere di autori che rappresentano il meglio dell’arte italiana internazionalmente nota, assicurando la presenza di rare opere storiche e di lavori recenti, avendo cura di tessere relazioni significanti con il patrimonio già acquisito. La serie storica di Simone Forti, “Illuminations (Illuminazioni)”, del 1972, andrà a unirsi al video del 1973 della stessa artista, già della collezione CRT. “Arazzo”, di Claudia Losi, entra in collezione come opera vivente, iniziata nel 1995 e ancora in fieri. Il museo accoglierà l’artista annualmente perché ne continui il ricamo secondo un ritmo stagionale. L’”Autoritratto su menta” di Francesco Gennari, del 2020, si unirà alla scultura dello stesso artista presente in collezione, andando a comporre una doppia presenza, metafisica e figurativa insieme. Infine, con il desiderio di dare giusta rappresentazione alle ricerche di artisti più giovani, la GAM ha selezionato l’opera “Marsia” 2017-2022 di Nicolò Cecchella che ha la forza di ripensare e riattualizzare l’antica tecnica del calco“ ha dichiarato Riccardo Passoni, direttore della GAM.

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    LE NUOVE ACQUISIZIONI DELLA FONDAZIONE PER L’ARTE MODERNA E
    CONTEMPORANEA CRT
    AD ARTISSIMA 2022

    Acquisite 10 opere d’arte di 7 artisti a favore del
    Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della
    GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

    Torino, 5 novembre 2022 – La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT rinnova il proprio ventennale sostegno alla fiera internazionale Artissima 2022 acquistando 10 nuove opere realizzate da 7 artisti. Le opere diverranno parte della collezione che la Fondazione da anni arricchisce, destinandola alla fruizione pubblica: importanti lavori di Klaus Rinke, Rossella Biscotti e Pietro Moretti confluiranno nella collezione permanente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, mentre le 4 opere di Claudia Losi, Francesco Gennari, Simone Forti e Nicolò Cecchella saranno rese disponibili per le sale della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino.

    Da vent’anni la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente strumentale della Fondazione CRT, è assiduo partner della fiera internazionale di Artissima, sostenendola con azioni concrete imperniate in particolare su un esteso processo di acquisizioni; questo nella convinzione che Artissima rappresenti per la città di Torino un’opportunità straordinaria di confermare e consolidare il proprio ruolo sulla scena internazionale.

    “Anche quest’anno la Fondazione Arte CRT conferma il suo sostegno ad Artissima – commenta Luisa Papotti, presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT – attraverso un processo di acquisizione dalle gallerie presenti in fiera di opere destinate alle raccolte permanenti dei musei: opere scelte dai direttori secondo criteri di coerenza con le proprie raccolte, condivisi con il Comitato scientifico della Fondazione, che consentiranno ai due musei di incrementare, ma soprattutto di mantenere vive ed autenticamente contemporanee, le raccolte stesse”.

    Negli anni, attraverso le acquisizioni in Artissima, la Fondazione ha alimentato una estesa collezione di opere di arte contemporanea, oggi tra le più prestigiose a livello nazionale e internazionale: oltre 900 opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia, dalle grandi installazioni agli NFT, realizzate da circa 300 artisti – per un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro.
    Le opere sono tutte rese disponibili per la pubblica fruizione attraverso la concessione in comodato ai due Musei, che ne gestiscono l’esposizione e l’attività di prestito ad altre istituzioni museali, a confermare l’importanza dell’azione della Fondazione a sostegno dei musei d’arte contemporanea dell’area urbana.

     

    Le opere acquisite a favore del Castello di Rivoli Museo d’ Arte Contemporanea

    “Le nuove acquisizioni per il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea accrescono la Collezione in linea con l’impegno del Museo nei confronti degli sviluppi dell’arte nazionale e internazionale, dalla metà degli anni sessanta al presente, ponendo attenzione tanto ad artisti affermati quanto alle generazioni più giovani. In dialogo con l’importante nucleo di Arte povera, una delle acquisizioni porta per la prima volta in un museo italiano un’opera dell’artista del Gruppo di Düsseldorf, Klaus Rinke (1939), intitolata Durchs Bild Format gehen von rechts nach links (Attraverso il formato del quadro andando da destra verso sinistra), 1972. L’opera unica ha una importante storia espositiva, ed è stata esposta al MoMA – Museum of Modern Art di New York nel 1974. Una seconda acquisizione concerne l’artista italiana Rossella Biscotti (1978) di cui viene acquisita l’opera Trees on Land (Alberi sulla terra), 2021, che si riferisce all’epidemia di xylella fastidiosa, che dal 2013 in Puglia ha gravemente danneggiato gli ulivi. Le quattro anfore di argilla mescolata con ceneri provenienti da alberi bruciati, vanno a comporre una grande installazione. Ulteriore acquisizione riguarda infine l’artista esordiente Pietro Moretti (1996), la cui pittura di ascendenza espressionista racconta la fragilità del momento attuale. Di Moretti viene acquisita La visita, un’altra visita, 2022, tela di dimensioni generose il cui soggetto descrive una scena in ospedale connotandola di tratti che ricordano atmosfere kafkiane rese con colori acidi e non naturalistici” ha commentato Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

     

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