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  • SI CONCLUDE ALL’INSEGNA DEL “TUTTO ESAURITO” L’INIZIATIVA 

    I PALAZZI DELLE ISTITUZIONI SI APRONO ALLA CITTA’

    Con la giornata di venerdì 4 novembre si conclude l’iniziativa I Palazzi delle Istituzioni si aprono alla città, grazie alla quale centinaia di torinesi e turisti hanno potuto visitare le sale auliche di alcuni edifici storici di Torino, oggi sedi istituzionali.

    L’iniziativa ha visto cooperare la Prefettura, la Presidenza del Consiglio comunale della Città di Torino, la Città Metropolitana, i Musei Reali e l’Archivio di Stato, in collaborazione con Turismo Torino e Piemonte.  

    Tutte queste istituzioni hanno messo a disposizione di cittadini e turisti le loro sedi storiche, nelle quali si sono svolte, con prenotazione obbligatoria tramite Turismo Torino e Piemonte, visite guidate e gratuite nei giorni 25 aprile (Festa della Liberazione) e 2 Giugno (Festa della Repubblica, con appuntamento finale il 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze armate. 

    Un viaggio attraverso quattro secoli di storia, dal XVII al XIX, incarnata in quelli che, un tempo palazzi del potere, hanno voluto riaffermare la loro vocazione di apertura alla comunità.

    Gli appuntamenti, compreso quello di venerdì 4 novembre, sono risultati al completo rispetto ai posti offerti.

    La scelta era caduta su tre date contrassegnate da un forte valore civico e comunitario, ideali per questa simbolica apertura di bellezze architettoniche che, in buona parte, non sono solitamente disponibili per il pubblico. 

    La presentazione dell’iniziativa, nell’aprile scorso, aveva visto la partecipazione dei rappresentanti delle cinque istituzioni coinvolte: il prefetto Raffaele Ruberto, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il vicesindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo, la direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella e il direttore dell’Archivio di Stato Stefano Benedetto, insieme al presidente di Turismo Torino e Piemonte Maurizio Vitale.

     

  • Teatro Fondazione Collegio San Carlo, Modena
    Venerdì 4 novembre, ore 17.30

    ANTONIO LIGABUE IN VIAGGIO,
    DA MODENA A REGGIO EMILIA.

    Tavola rotonda aperta al pubblico con interventi di:
    Sabrina Bianchi, Davide Zanichelli,
    Sandro Parmiggiani, Giorgio Bedoni,
    Chiara Bombardieri

     

    Teatro Fondazione Collegio San Carlo, Modena
    Venerdì 4 novembre, ore 17.30
    Partecipazione gratuita, richiesta la prenotazione

     

    La Galleria BPER Banca e la Fondazione Palazzo Magnani insieme per una tavola rotonda aperta al pubblico sul tema Antonio Ligabue in viaggio, da Modena a Reggio Emilia, in programma venerdì 4 novembre, alle ore 17.30, presso il Teatro Fondazione Collegio San Carlo a Modena (via San Carlo, 5).

    Dopo i saluti istituzionali di Sabrina Bianchi, responsabile Brand e Marketing Communication e del Patrimonio culturale di BPER Banca, e di Davide Zanichelli, direttore della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, interverranno Sandro Parmiggiani e Giorgio Bedoni, rispettivamente curatori delle mostre Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona (La Galleria BPER Banca, Modena, fino al 5 febbraio 2023) e L’arte inquieta.
    L’urgenza della creazione (Palazzo Magnani, Reggio Emilia, 18 novembre – 12 marzo 2023). La tavola rotonda si concluderà con la relazione di Chiara Bombardieri, responsabile dell’Archivio ex Ospedale Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, che ricostruirà la storia personale di Ligabue e la sua tormentata vicenda psichiatrica.

    Un momento di confronto sulla figura di Antonio Ligabue e su una delle sue opere principali, Autoritratto con cavalletto, punto di congiunzione tra due esposizioni, allestite in città diverse ma vicine, che affrontano tematiche affini, legate all’arte più visionaria e irregolare.

    «La mostra Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra a Modena – dichiara Sabrina Bianchi – rende sempre più concreto l’obiettivo de La Galleria BPER Banca di offrirsi come polo culturale continuamente propositivo, aperto, accessibile e inclusivo, Con questo intento abbiamo avviato un dialogo molto interessante con la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia per creare una connessione tra la nostra mostra e l’esposizione L’arte inquieta. Entrambi i percorsi pongono l’attenzione a tematiche simili che richiamano gli stessi concetti di inquietudine, diversità e accettazione del sé. Per concretizzare l’intento comune di stimolare un’aperta riflessione sul valore della diversità, abbiamo voluto creare un ponte tra le due esposizioni approfondendo l’opera di Antonio Ligabue Autoritratto con cavalletto».

    «La Fondazione Palazzo Magnani – prosegue Davide Zanichelli – è particolarmente felice di questa collaborazione poiché ci consente di dare ulteriore visibilità al patrimonio artistico del nostro territorio, mettendolo in dialogo con altri ambiti nazionali e internazionali. È anche l’occasione per accendere una luce sulla necessità urgente della collaborazione tra economia e cultura, in un momento storico in cui le preoccupazioni di ordine economico sembrano divorare e annullare qualsiasi altro ambito dell’umano, mentre è proprio da momenti di incontro e riflessione stimolati dall’arte che possiamo trovare quelle forze individuali e sociali che ci consentiranno di non perderci».

    L’intervento di Sandro Parmiggiani evidenzierà l’importanza dell’opera Autoritratto con cavalletto nel percorso di Ligabue, non solo per le dimensioni eccezionali e per il periodo in cui viene realizzata, ma anche per il modo in cui l’artista rappresenta se stesso, a figura intera nel folto di una foresta golenale.

    Giorgio Bedoni, Psichiatra e Docente all’Accademia di Brera di Milano, dialogherà con Sandro Parmiggiani, portando all’attenzione del pubblico ciò che differenzia quest’opera di Ligabue da tutti gli altri suoi autoritratti. L’artista qui, per la prima volta, si ritrae come artista sicuro e certo, immerso nel suo scenario antropologico, riflesso di un suo originale genius loci che, seppure escluso ed esiliato, lo identifica come essere umano. Un’opera fondamentale, quindi, nel percorso espositivo di L’arte Inquieta. L’urgenza della creazione, una mostra che si propone di indagare proprio quell’Identità che solo attraverso l’arte può restituire il vero volto del nostro tempo.

    Al termine della tavola rotonda, sarà possibile visitare la mostra Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona nella vicina sede de La Galleria BPER Banca (via Scudari, 9), il cui orario di apertura sarà esteso sino alle ore 20.00. La partecipazione all’evento è gratuita, richiesta la prenotazione all’indirizzo lagalleria@bper.it.

    Il catalogo dell’esposizione, arricchito da alcune testimonianze documentarie provenienti dall’Archivio ex Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, sarà disponibile in loco a fronte di un’offerta libera in favore dell’Associazione di Promozione Sociale “Il Tortellante”, nata a Modena nel 2018 a sostegno dei ragazzi con disturbo dello Spettro Autistico e delle loro famiglie.

    La mostra Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona è promossa da La Galleria BPER Banca in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani e si inserisce nel programma di eventi, mostre e performance di Identità Inquieta, il cartellone che riunisce istituzioni culturali del territorio per esplorare il tema dell’identità da diversi punti di vista.

    Per informazioni: La Galleria BPER Banca (T. +39 059 2021598, lagalleria@bper.it, www.lagalleriabper.it); Fondazione Palazzo Magnani (T. +39 0522 444446, info@palazzomagnani.it, www.palazzomagnani.it).

    ANTONIO LIGABUE. L’ORA SENZ’OMBRA
    Il riconoscimento come artista e come persona
    A cura di Sandro Parmiggiani

    La Galleria BPER Banca
    Via Scudari 9, 41121 Modena
    16 settembre 2022 – 5 febbraio 2023
    Orari di apertura ordinari: venerdì, sabato e domenica ore 10.00-18.00
    Chiusura natalizia: 23, 24 e 25 dicembre 2022 e 30, 31 dicembre e 1 gennaio 2023
    Ingresso libero e gratuito, senza necessità di prenotazione
    Visite guidate per scolaresche su prenotazione
    Catalogo disponibile presso la sede della mostra
    Si ringrazia: Archivio ex Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia

    L’ARTE INQUIETA
    L’urgenza della creazione
    A cura di Giorgio Bedoni, Johann Feilacher e Claudio Spadoni
    Palazzo Magnani
    Corso Garibaldi 31, 42121 Reggio Emilia
    18 novembre 2022 – 12 marzo 2023
    Orari di apertura ordinari: mercoledì e giovedì 10.00-13.00 e 15.00-18.00, venerdì, sabato, domenica
    e festivi 10.00-19.00, chiuso lunedì e martedì (la biglietteria chiude un’ora prima)
    Aperture straordinarie: 24 novembre, 8 dicembre, 26 dicembre 2022, 6 gennaio 2023, 10.00-19.00;
    1 gennaio 2023, 15.00-19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
    Chiusura natalizia: 24-25 dicembre 2022, 31 gennaio 2023.
    Ingresso 12 euro Intero, 10 euro Ridotto, 8 euro Studenti dai 19 ai 26 anni, 6 euro Ragazzi dai 6 ai
    18 anni, 10 euro Gruppo da 10 a 20 persone

    PER INFORMAZIONI
    Fondazione Palazzo Magnani
    Corso Garibaldi 29/31, 42121 Reggio Emilia
    info@palazzomagnani.it | www.palazzomagnani.it
    www.facebook.com/FondazionePalazzoMagnani – @fondazione_palazzomagnani
    www.instagram.com/fondazione_palazzomagnani/

  • Cavallerizza
    Via Verdi 5
    Torino
    “Il circo è la concentrazione silenziosa dell’arte di giocare
    senza dire nessuna parola, l’antiteatro, la tecnica dei sordi
    e dei muti, i grandi attori del mondo.”
    Sir. Charlie Chaplin

    Dal 2 al 6 novembre 2022 nei suggestivi spazi del Complesso della Cavallerizza, Paratissima dà vita all’annuale appuntamento con l’Art Week di Torino. Il tema che animerà la diciottesima edizione della manifestazione fieristica è Paratissima Circus.
    La serata inaugurale del 2 novembre è riservata al pubblico di Club Silencio.

    Il rapporto fra il circo e la città di Torino ha radici lontane, dalla seconda metà del Cinquecento. Non è un caso, quindi, che Paratissima, la più esplosiva kermesse torinese dell’Arte Contemporanea, dedichi quest’anno la propria edizione a una delle forme espressive più antiche del mondo. Attitudine poetica che si deve fra le altre cose all’originaria vocazione degli spazi della Cavallerizza Reale, Accademia deputata dal Duca Carlo Emanuele all’educazione dei paggi di corte all’arte equestre, Teatro nell’aulico maneggio progettato da Benedetto Alfieri nel 1763 delle evoluzioni ed esercizi a cavallo descritti minuziosamente disegnati nel trattato “Il Cavallerizzo” di Claudio Da Corte di Pavia con il frontespizio che recita: “Nel qual si tratta della natura de Cavalli, delle Razze, del modo di governarli, domarli & frenarli, e di tutto quello che a’ Cavalli et a’ buon Cavallerizzo s’appartiene”.
    La manifestazione si configura così come una grande festa di contenuti artistici ed espositivi.

    Quest’anno la curatela delle tre mostre principali di Paratissima è stata affidata a Rosanna Accordino e Flavia Rovetta. Le due giovani curatrici emergenti si sono distinte nelle precedenti edizioni del corso NICE, dimostrando sensibilità e intuizione, fondamentali per mettersi in gioco nel grande circo dell’arte contemporanea. Il loro lavoro ha innescato sinergie sorprendenti tra i diversi progetti, che si sono a poco a poco rivelati parte di una trama comune, volta a svelare le imprevedibili opportunità  che si celano nella complessità.

    I numeri di questa edizione:
    9 mostre curate, 5 gallerie d’arte, 9 Progetti Speciali, 3 Guest Projects, Open Studio di residenze e atelier d’artista, Live Performances, talk e laboratori, in una cornice di più di 8.000 mq espositivi.

    Le Exhibitions si diramano tra il primo e il secondo piano dell’Artiglieria nel complesso della Cavallerizza.

    Al primo piano le mostre di Paratissima curate da Rosanna Accordino e Flavia Rovetta, si articolano in tre esposizioni con una selezione di 104 artisti emergenti:
    Antifragilità: l’apologia dell’errore a cura di Rosanna Accordino
    Jəune! Un gioco da ragazzi a cura di Flavia Rovetta
    Unpredictable coordinata da Rosanna Accordino e Flavia Rovetta.

    Al piano superiore, si conferma sotto l’egida di Paratissima, la IX edizione di Nice & Fair – Contemporary Visions dove protagonisti sono i 13 curatori che nel 2022 hanno frequentato il Master in pratiche curatoriali NICE – New Independent Curatorial Experience, con la direzione didattica e artistica di Francesca Canfora.
    La stretta collaborazione tra i talenti emergenti, curatori ed artisti, dà vita a sei progetti espositivi volti a indagare tematiche e argomenti di stringente attualità:
    A chance for Change a cura di Massimiliano Bastardo e Lucia Sonza
    Si sta come d’autunno a cura di Antonello Caravelli e Irene Fontana
    I talk to the trees a cura di Lavinia Paolini e Serena Scaramucci
    Ad Verbum. Dal segno al senso a cura di Gaia Ferrini e Francesca Pietropaolo
    Limen. Diversamente reale a cura di Sveva Scaglione, Simone Sensi e Giorgia Bianco
    Savoir-faire. L’immortale fascino dell’analogico a cura di Federica Tomatis e Ksenia Yarosh

    Al terzo piano gli studi d’artista, residenze e atelier di Paratissima Factory sono straordinariamente aperti al pubblico, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire il processo creativo di un’opera d’arte e instaurare un momento di reciproco dialogo e scambio con gli artisti. Nei giorni della manifestazione 14 open studio e 9 appuntamenti con gli artisti.

    Contemporaneamente, negli storici e suggestivi spazi delle ex-scuderie, G@P la sezione di Paratissima dedicata alle gallerie d’arte con una selezione su scala nazionale:
    ADA | Carlotta Mastroianni – Artisti presentati: TRE ICS (Emiliano Soccodato) | Chad Kouri | UGO (Enrico Rossi)
    Artequadri – Artisti presentati: Feliciana More | Paolo Brugiolo | Paolo Fumagalli | Lorenzo Bicci
    bArt Gallery – Artisti presentati: Jacopo Di Cera
    RoccaVintage – Artisti presentati: Carlo Mollino | Irene Gittarelli | Enzo Pertusio | Daniele Fazio | Enzo Isaia | Ben Vine
    Galleria Wikiarte – Artisti presentati: Mario Esposito | Andrea Sangalli | Rubens Fogacci | Mr Fog | Marco Lodola | Diederik Van Apple | Sugo | Francesco Musante | Nicola Pica

    Nei dislocati spazi espositivi, Paratissima ospita 9 Special Projects e 3 Guest Projects, creando mirate connessioni e sinergie attraverso progetti artistici su invito. Tra loro artisti di diverse origini ed elementi, che con i loro sguardi visionari creano nuovi complementi tra arte, fotografia, musica, danza e nuove tecnologie:

    Special Projects:

    TV ORCHESTRA – Artista in mostra: Davide Boosta Dileo
    • GROUND CONTROL – A cura di Laura Tota. Progetto allestitivo: Ciulicchio – Francesco A. Convertini – Quattrocci con PensieriCorrenti Festival. Artisti in mostra: Pasquale Fanelli, Luca Marianaccio, Maria Mavropoulou, Franziska Ostermann, Luke Saxon
    THE BRIGHT SIDE OF THE MOON – A cura di Hermes Mangialardo e Laura Tota. Artista in mostra: Hermes Mangialardo con Antonio Mangialardo
    MATTEO MAURO. UNA RETROSPETTIVA – MADELEINE LENTA – A cura di Elisa Barbero con Message Globe, Paratissima e Compagnia dei Caraibi. Artista in mostra: Matteo Mauro
    PIEDI PER TERRA, TESTA FRA LE NUVOLE – con Archistart Studio e Paratissima. Progetto artistico: Ciulicchio – Francesco A. Convertini
    I MIEI SOGNI BALLANO VERSO LA LIBERTÀ – A cura di: Chiara Badde e Lara Spagnolli. Artista in mostra: Bahar Heidarzade
    TORINO CREATIVA PER PARATISSIMA – A cura di: Stefania Dubla e Roberto Mastroianni con Torino Creativa. Artisti in mostra: Chiara Boscaini e Cristina Materassi, Lorenzo Gnata.
    AL-BATIN / THE-HIDDEN – A cura di: Laura Davì. Artista in mostra: Valeria Gradizzi
    GRAND ENSEMBLE – Artista in mostra: Germain Ortolani

    Guest Projects:

    • RITRATTI FOTOGRAFICI STAMPATI di Davide Bonaiti
    • CIRCUS – THE ART PARADE di MODERNKUB
    • UN MOSTRO? PUSSA VIA di Bianco Tangerine e Nebulosa del Granchio

    Ad integrare i numerosi contenuti espositivi, Paratissima Circus Live, il fitto panel di incontri, talk e performances realizzati con il contributo di Compagnia dei Caraibi e in collaborazione con Bauhaus Paratissima.
    Più di trenta appuntamenti per il palinsesto di Paratissima Circus Live che si divideranno tra Spazio Arena e Sala Talk. Arte, ecologia, tecnologia, architettura, attualità, musica, occulto come protagonisti sul palco, restituendo e ampliando lo sguardo su uno
    scenario a tutto tondo nell’arte. Clicca qui per tutti gli appuntamenti di Paratissima Circus Live.
    Spazio ai giovanissimi con Paratissima Kids, attività laboratoriali con artisti rivolte a scuole e famiglie.

     

    REALITY di NONE Collective

    Durante Paratissima, in continuità con il programma di Spazio alle Arti che ha già ospitato nella Manica e nella Corte del Mosca della Cavallerizza i progetti installativi di Anonima Luci/Katonic Silentio e Daniel Gonzalez, sarà presente l’opera immersiva Reality di NONE Collective nella quale i visitatori vengono invitati a sdraiarsi sotto due grandi schermi sospesi che sembrano quasi schiacciarli. Venerdì 4 novembre, ore 19.00, la live performance Against Nature completa l’installazione con una tempesta di suono e immagini, un’entropia sonora in cui si mescolano letture (Fisher,Harari, Rovelli tra gli altri), discorsi di autori celebri (Bernie Sanders, Greta, Assange), estratti di assemblee di Simposio (camping artivista organizzato dagli NONE Collective) e internet spazzatura. I visuals conducono in un mondo bipolare, incantatore e impulsivo, ipnotico e disturbante.

    Per maggiori informazioni: www.paratissima.it/paratissima-circus
    Ticket online: https://bit.ly/TicketParatissimaCircus

     

    “Siamo felici di sostenere l’avvio della nuova edizione di Paratissima – la fiera torinese dedicata ai talenti emergenti dell’arte contemporanea – che per la sua XVIII edizione presenta il “Paratissima Circus” – dichiara Matteo Bagnasco, responsabile dell’Obiettivo Cultura per la Fondazione Compagnia di San Paolo.
    “I prossimi cinque giorni saranno “un’inedita e caleidoscopica narrazione dell’arte”, che conferma la capacità di questa Fiera di dar voce ad una pluralità di soggetti e proporre un corpus di iniziative in grado di rappresentare interessanti esperienze nell’ambito dei
    linguaggi contemporanei.
    Sosteniamo Paratissima con la Missione Creare Attrattività dell’Obiettivo Cultura, credendo fortemente nei messaggi che il progetto è capace di veicolare e nell’impatto che imprime in ambito sociale e culturale. Siamo inoltre lieti di mettere a disposizione dell’iniziativa gli spazi del Complesso della Cavallerizza Reale, il compendio settecentesco destinato a diventare polo artistico, culturale e formativo aperto a cittadini, studenti e turisti.”

    Matteo Bagnasco – Fondazione Compagnia di San Paolo

    “Il nostro sostegno a Paratissima si inserisce in modo coerente con il nostro spirito di Società Benefit. Da circa un anno, in Compagnia dei Caraibi abbiamo scelto di rendere ancora più concreto il nostro approccio consapevole al mercato e al modo di pensare la nostra azienda. In quanto esseri umani, ma anche in quanto attori sociali ed economici, crediamo di avere una responsabilità e un ruolo nel promuovere e sostenere un cambiamento positivo attraverso le nostre azioni. La cultura è uno dei pilastri del nostro statuto ESG. Per questo siamo lieti di sostenere un progetto come Paratissima che valorizza l’espressione artistica in quanto mezzo di aggregazione e veicolo di confronto sociale.”

    Fabio Torretta – General Manager, Compagnia dei Caraibi

    Paratissima Circus Live

    Integra i numerosi contenuti espositivi, Paratissima Circus Live, il panel di incontri, talk e performances realizzato con il contributo di Compagnia dei Caraibi e la collaborazione per le sonorizzazioni di Bauhaus Paratissima.
    Più di trenta appuntamenti per il palinsesto di Paratissima Circus Live che si divideranno tra Spazio Arena, Sala Talk e Bauhaus. Arte, tecnologia, architettura, attualità, musica, ecologia, occulto come protagonisti sul palco, restituendo e ampliando lo sguardo su uno scenario a tutto tondo nell’arte.

         Giovedì 3 novembre

    17.00 – 18.00                           Talk                      Scuotere dal torpore visivo                                                      Lu Duca, Fortuna De Nardo,
                                                                                                                                                                                   Stefania Dubla 
    18.00 – 20.00                           Incontro                Aperitivo con l’artista al Bauhaus                                          Gli artisti di Paratissima
                                                                                                                                                                                    Factory
    18.30 – 19.30                            Talk                       Season of the witch                                                                  Sofia Righetti, Valentina
                                                                                                                                                                                     Virgo
    19.30 – 20.30                            Talk                      Tarocchi: l’anacronismo della                                                   Soloredie, Valentina Virgo
                                                                                    superstizione o come mantenere la
                                                                                    tradizione senza rimanere ingabbiati
    21.00 – 24-00                             Dj Set                    Sonorizzazioni gothic new wave a                                           Cleen Pee (ONYRICA) Francesca                                                                                                      cura di Bauhaus Paratissima                                                   TOPA-JAY (Killing Moon)        

    Venerdì 4 novembre

    17.00 – 18.00                              Performance             I miei sogni ballano verso la libertà                                        Bahar Heidarzade    

    17.00 – 18.00                              Talk                           Chiasmi identitari                                                                     Federico Grilli e Giulia Perin,
                                                                                                                                                                                             Fabio Orioli e Claudia
                                                                                                                                                                                             Vetrano; Stefania Dubla

    17.00 – 18.00                               Talk                           About Simposio                                                                        NONE Collective, Valentino
                                                                                                                                                                                             Catricalà, Emanuele Braga   

    18.00 – 19.00                               Talk                           Imprese culturali, patrimonio                                                   Lorenzo Germak, Mario
                                                                                            immobiliare e impatto sociale                                                   Calderini
    18.00 – 20.00                                Incontro                   Apertivo con l’artista al Bauhaus                                              Gli artisti di Paratissima
                                                                                                                                                                                               Factory
    19.00 – 20.00                                 Live                          Against Nature                                                                           NONE Collective
    19.00 – 20.00                                 Performance            Egometro                                                                                     Annalisa Apicella, Rosanna                                                                                                                                                                                                                Accordino
    21.00 – 24.00                                  Dj set                       Sonorizzazione del cortile a cura di                                               Davide Boosta Dileo & T.m.Z.
                                                                                            Bauhaus paratissima                                                                      con performance
                                                                                                                                                                                                    barbyTURY&co Circus          

    Sabato 5 novembre

    11.00 – 12.00                      Talk                                      We are your voice                                                                  Laura Davì, Valeria Gradizzi,
                                                                                                                                                                                            Sara Hejazi, Bahar
                                                                                                                                                                                            Heidarzadeh, Laura Tota15.00 – 16.00                      Performance                        Tra il segno e l’inchiostro                                                      Edo, Rosanna Accordino

    15.00 – 16.00                      Talk                                       Geografie del dolore                                                               Caos e Germain Ortolani,
                                                                                                                                                                                             Francesca Pazzagli; Stefania
                                                                                                                                                                                             Dubla

    16.00 – 16.45                       Performance                       P Arte                                                                                     Emmanuela Zavattaro,
                                                                                                                                                                                              Elmar Elisabetta Marcianò

    17.00 – 17.45                       Talk                                      Tra l’errore e il gioco                                                              Rosanna Accordino, Flavia
                                                                                                                                                                                              Rovetta, Marianna Casale

    18.00 – 19.00                       Visita Guidata                     Alla scoperta del metaverso                                                    Elisa Barbero
    18.00 – 19.00                        Incontro                               Apertivo con l’artista al Bauhaus                                          Gli artisti di Paratissima
                                                                                                                                                                                               Factory

    19.00 – 20.00                    Talk                                   Archistart goes to Paratissima                                           Giacomo Potì, Elena Casale

    19.00 – 23.00                         Live                                     Swing Circus – Paratissima Official                                        Sweet Life Society
                                                                                               Party                                                                                         Bauhaus Paratissima
    21.00 – 23.00                         Live                                     Wonderful Visions                                                                    Federico Sacchi
    23.00 – 24.00                        Live                                       Recuperate le vostre radici                                                        ConiglioViola
                                                 Performance                         quadrate

    Domenica 6 novembre

    10.30 – 12.30                         Incontro                             Colazione con l’artista al Bauhaus                                             Gli artisti di Paratissima
                                                                                                                                                                                                   Factory
    11.00 – 12.00                         Talk &                                Fragility: dalla caduta alla rinascita                                           Andrea Bertoletti, Irene
                                                  Performance                                                                                                                           Fontana, Antonello Caravelli                                        
    11.30 – 12.15                         Performance                     Fellini Circus Opera                                                                     Compagnia blucinQue,
    12.00 – 13.00                         Talk                                    Il medium è il messaggio: la                                                          Rolenzo, Caos, Valerio
                                                                                              comunic/azione contemporanea                                                     Eliogabolo Torrisi, Gaia
                                                                                                                                                                                                      Ferrini
                                                                                       
    14.00 – 15.00                          Talk                                    (Non) è un gioco da ragazzi                                                           Manuel Mosquera, Dario
                                                                                                                                                                                                       Imbò, Marcello Campora,
                                                                                                                                                                                                       Marà, Flavia Rovetta
    15.00 – 15.45                           Performance                     Fellini Circus Opera                                                                     Compagnia blucinQue,
    15.00 – 16.00                           Talk                                    È tutto nel vuoto                                                                            Fabiola Colla, Alessandro
                                                                                                                                                                                                        Armetta, Stefania Dubla
    16.00 – 18.00                            Incontro                           Merenda con l’artista al Bauhaus                                                    Gli artisti di Paratissima

                                                                                                                                                                                                         Factory

    16.00 – 17.00                            Talk                                  I murazzi di tutt3                                                                             Dario Consoli, Stefania                                                                                                                                                                                                                             Dubla
    17.00 – 18.00                            Talk                                 Error 404: la pagina bianca e la                                                         Andrea Astolfi, Zhuyi He,                                                                                                            completezza del vuoto                                                                         Giuliana Storino, Gaia Ferrini                                                                                      
    18.00 – 19.00                             Performance                  Tra il segno e l’inchiostro                                                                  Edo, Rosanna Accordino
    18.00 – 20.00                              Talk                                Coscienze e Ambienti                                                                         Andrea Maraschi, Marlene
                                                                                                                                                                                                           Kuntz, Roberto Ditano,
                                                                                                                                                                                                            Nikaleo

    L’accesso agli eventi è riservato ai possessori del Ticket Paratissima Circus.

     

    COMPAGNIA DEI CARAIBI – COMPANY PROFILE

    Compagnia dei Caraibi è un’azienda nata a Vidracco (To) nel 2008, attiva nell’importazione e distribuzione di distillati, vini e soft drink di tutto il mondo, nonché di craft beer italiane. Tra questi Rum, Gin, Vodka, Whisky, Tequila, sodati, acque, champagne. Il portafoglio si compone principalmente di prodotti ‘Premium e ‘Super Premium’. Oggi, Compagnia dei Caraibi, le cui vere radici affondano nel 1995, è uno dei player più dinamici presenti sul mercato con una rapida e costante crescita e un catalogo composto da oltre 800 referenze importate in esclusiva in Italia. Tra queste alcuni dei brand più di tendenza presenti sul mercato, come Rum Diplomático, sempre presente nella classifica dei Top 5 Trending and Best Selling Brands, Rum Plantation, anch’esso indicato tra i Top 5 Trending and Best Selling Brands e Gin Mare, uno dei premium gin più popolari e venduti in Italia. Compagnia dei Caraibi, inoltre, è impegnata per la comunità e lavora per migliorare l’ambiente. Alla base delle scelte di Compagnia dei Caraibi, la convinzione che lealtà, onestà e condivisione di valori etici nel mondo degli affari creino ricchezza e valore aggiunto sia per l’individuo che per la società.

    Compagnia dei Caraibi è una Società Benefit e ha sposato valori di sostenibilità ambientale, sociale e di buon governo societario corrispondente ai parametri ESG e al più alto concetto di “creazione di valore condiviso”.

    Lo statuto aziendale in tema ESG identifica quattro aree di presidio permanente in merito al concetto del fare impresa responsabilmente:

    1. Ambiente
    2. Cultura
    3. Persone
    4. Gender Equality

    Nel 2020 ha avviato il percorso per conseguire certificazione BCorp® conducendo il BImpact Assessment (preliminare) al fine di identificare le aree di criticità e di miglioramento sulle quali intervenire al fine di ottenere la certificazione.

     

    La Fondazione Compagnia di San Paolo supporta
    l’arte contemporanea per rendere attrattiva la città di Torino.

    La Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito della Missione Creare Attrattività, dell’Obiettivo Cultura, ha sempre considerato l’insieme delle espressioni del contemporaneo un importante asset delle strategie di attrattività di Torino, l’essenza dello storico spirito d’avanguardia della città, uno strumento di qualificazione e, nel contempo, un fattore di rinnovamento urbano.
    In questa prospettiva la Compagnia sostiene non solo l’arte contemporanea, ma anche la fotografia, il design, la grafica, la musica, le performing arts e il cinema per rendere la città un luogo di fermento artistico, di produzione culturale, dinamico e proiettato al domani.
    I linguaggi e le espressioni del contemporaneo rappresentano una cifra distintiva attraverso la quale Torino propone numerosi eventi e opportunità nel periodo autunnale.

    Contemporary art
    Anche quest’anno la Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene e valorizza le iniziative legate all’arte contemporanea e i numerosi eventi con artisti nazionali e internazionali che confermano la storica identità di Torino quale luogo di innovazione e fermento artistico, città sempre pronta a muoversi insieme all’arte sulla linea del tempo passato, presente e futuro.
    La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene l’offerta culturale di Torino, quest’anno arricchita dalle iniziative ospitate alla Cavallerizza Reale, il compendio settecentesco che diventerà un polo artistico, culturale e formativo aperto ai cittadini, agli studenti e ai turisti.

    Torino Creativa per Paratissima

    Il progetto “Torino Creativa per Paratissima” è il frutto della collaborazione fra la Città e Paratissima, sancito dal protocollo d’intesa siglato nel settembre del 2021 fra i due enti.

    Nasce dalla consapevolezza del fatto che la Città e Paratissima hanno obiettivi comuni nel favorire nuove e importanti opportunità per i/le giovani creativi/e di Torino, come moltiplicare le occasioni espositive e di visibilità, mettendo in luce i talenti non ancora del tutto riconosciuti nei canali istituzionali dell’arte contemporanea, anche attraverso l’istituzione di riconoscimenti la cui finalità ultima è quella di dare sostegno ai/alle giovani artisti/e nell’ottica di affermazione della loro professionalità.

    La collaborazione con Paratissima rientra inoltre tra le attività ritenute strategiche per il raggiungimento degli obiettivi perseguiti da Torino Creativa. A sostegno delle progettualità proposte viene messa a disposizione l’HUB della Creatività – lo spazio del Cortile del Maglio che sarà lo scenario nel quale si terranno le residenze artistiche e dove verranno presentate le opere di artiste e artisti in dicembre.

    Le artiste e gli artisti sono stati selezionati all’interno dei partecipanti a “Io Sono Creativ*”, la call ricorrente di Torino Creativa dedicata agli emergenti di età 16-30 della nostra città. I selezionati avranno spazio dedicato tra gli Special Projects di Paratissima Circus nel complesso della Cavallerizza,e dopo un periodo di residenza presso l’HUB della Creatività, presenteranno i nuovi progetti e realizzazioni frutto della residenza sia a Paratissima Factory – The Exibition III sia all’Hub nel mese di dicembre.

    “La collaborazione con Paratissima è un ulteriore tassello strategico che vuole dare valore a giovani creative e creativi torinesi, mettendoli concretamente al centro della vita culturale e creativa della Città. I progetti scaturiti dalle attività di Torino Creativa, durante quest’anno, avranno quindi la possibilità di avere maggiore visibilità, rendendo la nostra città un avamposto per artiste ed artisti che scelgono qui di intraprendere il proprio percorso di vita e di carriera.”
                                                                                     Carlotta Salerno, Assessora alle politiche educative e giovanili, periferie e progetti
                                                                                                                                                                       di rigenerazione della Città di Torino
    La commissione curatoriale composta da Stefania Dubla, curatrice d’arte pubblica, per Paratissima, e Roberto Mastroianni, responsabile scientifico e artistico per Urban Art, Urban Design, Street Art e Creatività Giovanile per Torino Creativa-Città di Torino, ha indirizzato la scelta verso il collettivo del progetto Corrispondenze, composto da Paola Boscaini e Cristina Materassi, e l’artista Lorenzo Gnata.

    «Sulla scia dei lavori presentati a conclusione della prima edizione e del grande riscontro ottenuto da parte della comunità di riferimento e non solo, abbiamo voluto confermare la scelta di accogliere in residenza al Cortile del Maglio progetti artistici capaci di lavorare e interagire con il tessuto urbano e sociale del quartiere ospitante», sostiene Roberto Mastroianni.

    «Per la sua seconda edizione abbiamo infatti selezionato un collettivo e un artista che, pur nella loro giovane carriera, hanno saputo dimostrare da una parte il coinvolgimento attivo delle comunità nella riflessione artistica, dall’altra la sensibilità di cogliere tematiche sociali caratterizzanti un determinato luogo», dichiarano la curatrice e il curatore.
    «In tal senso, rappresentative del lavoro che imposteremo durante i mesi di residenza, sono le opere previe delle vincitrici e del vincitore esposte in una collettiva da me curata in occasione di Paratissima Torino 2022. Esse riflettono sulla condizione del vivere il
    quotidiano interrogandosi, da una parte, per il progetto Corrispondenze, sulla presenza delle relazioni tra corpo sociale e corpo urbano; dall’altra, per Gnata, sull’assenza di chi un vuoto lascia nel campo spaziale e sentimentale di chi resta», scrive Stefania Dubla.

    Schede artistဒ

    Paola Boscaini (Trento, 1997) e Cristina Materassi (Firenze, 1997) hanno frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze per poi entrambe continuare gli studi a Torino e qui iniziare una ricerca artistica comune. Interessate alle sfaccettature del vivere collettivo
    negli spazi del quotidiano, hanno presto dato forma al progetto Corrispondenze, una ricerca sul campo evoluta nella creazione di una rivista semestrale.

    Lorenzo Gnata (Biella, 1997), formatosi all’Accademia Albertina di Torino, volge la propria ricerca sulla fragilità dell’esistenza indagandola attraverso installazioni sospese, leggere, di evocazione poetica. Le sue opere sono state esposte presso Reggia di Venaria – Giardini (Torino), La Triennale (Milano), Fondazione Treccani (Napoli), Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), Artissima (Torino) e fanno parte della collezione permanente della Galleria Filippo Scroppo (Torre Pellice).

    Per informazioni e approfondimenti:
    torinocreativa@comune.torino.it – comunicazione@paratissima.it

     

     

    WeWard è Mobility Partner
    di Paratissima Circus 2022

    « Stai al passo con l’arte » è il motto di WeWard per la partecipazione a
    questo evento. Attraverso l’app e con un sistema premiante, WeWard
    spingerà i propri utenti a visitare tutti gli 8000 mq espositivi

     

    Milano, 3 novembre 2022WeWard, l’app che ha dichiarato guerra alla sedentarietà degli italiani, è Mobility Partner di Paratissima Circus, la prestigiosa manifestazione che darà vita all’annuale appuntamento con l’Art Week di Torino.

    La manifestazione si svolgerà a Torino dal 3 al 6 novembre prossimi, nei suggestivi spazi del Complesso della Cavallerizza (patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1997), e interesserà gli oltre 8000 mq di spazi espositivi con mostre, esposizioni, corsi, progetti speciali, open studio, eventi e laboratori di arte e cultura rivolti ad adulti e bambini.

    «Siamo davvero felici di essere Mobility Partner di una realtà così importante a livello territoriale e nazionale come Paratissima Circus» – ha affermato Fabrizio Conti, Country Manager Italia di WeWard. «Da sempre il nostro intento è quello di stimolare le persone a camminare e questo è esattamente quello che cercheremo di fare anche in questa occasione. La bellezza delle opere che verranno proposte negli oltre 8000 mq di esposizione, avranno quest’anno un motivo in più per essere visitate tutte: la nostra app.
    WeWard darà infatti, a chi visiterà tutta la mostra, la possibilità di guadagnare un importante numero di Ward ed ottenere una ricompensa aggiuntiva importante.» – ha concluso Conti.

    «Stai al passo con l’arte» è il motto scelto insieme a Paratissima per spiegare il ruolo e il motivo della partecipazione di WeWard a questa manifestazione: associare la camminata al mondo dell’arte ed incentivare una modalità di trasporto “dolce” è esattamente ciò che WeWard cercherà di fare. Il visitatore che utilizzerà WeWard per andare alla scoperta dei padiglioni della mostra riceverà Ward aggiuntivi semplicemente confermando la propria posizione sulla mappa dell’app.

    WeWard è l’applicazione mobile francese gratuita più scaricata, che ha già motivato più di 10 milioni di utenti a camminare ogni giorno in Francia, Spagna, Belgio, Italia, Germania e Regno Unito.

    Il modo in cui viaggiamo e consumiamo ci sta gradualmente trasformando in esseri sedentari, isolati, ansiosi e non in forma. Camminare ha immensi benefici per il nostro corpo, la nostra mente e il pianeta. WeWard aumenta del 24% il tempo che i suoi utenti dedicano alla camminata, aiutando a combattere gli stili di vita sedentari, a contribuire alla vitalità dei centri urbani e a promuovere questo modo di viaggiare rispettoso dell’ambiente e del pianeta.

     

    UNA NOTTE A PARATISSIMA 2022
    ART WEEK EDITION
    MUSIC, FOOD & DRINK

    Mercoledì 2 novembre | 18-24
    Ultimo ingresso all’evento e alla visita ore 23
    Ingresso + drink + visita : 15€

    Una notte a Paratissima 2022 / Art Week Edition è un evento del format “Una notte al Museo” ideato e realizzato dall’associazione Club Silencio con l’intento di valorizzare e promuovere il patrimonio storico-culturale dei musei e degli edifici storici d’Italia.

    In occasione dell’Art Week Torinese, mercoledì 2 novembre Club Silencio porta il proprio pubblico negli spazi della Cavallerizza Reale per l’inaugurazione di Paratissima Circus, la manifestazione fieristica che celebra l’espressione visiva in ogni sua forma.

    L’evento si svolgerà dalle 18 alle 24 in pieno stile “Una notte al Museo” all’interno di uno dei luoghi più iconici di Torino, illuminato ad hoc per l’occasione, per vivere un’esperienza culturale moderna e innovativa.
    Durante la serata sarà infatti possibile intrattenersi con la performance Strusiât degli artisti 400 ISO & Rast curata da Algo:ritmi e con una selezione musicale curata per l’occasione. Il pubblico potrà inoltre partecipare a divertenti quiz culturali a tema e mettersi in gioco con “Tu la conosci l’Art Week? – Storia e storie della settimana del contemporaneo a Torino”.
    Ad attendere gli ospiti ci saranno inoltre i bartender Club Silencio, per sorseggiare insieme i drink Martini e le craft beer BrewDog, accompagnati da gustose propostem food.

    Alberto Ferrari, Presidente di Club Silencio, dichiara: “Grazie a questa collaborazione intendiamo ribadire l’importanza e la centralità che l’arte e la cultura rivestono per noi. Essere parte della settimana dell’arte torinese ci permette di sottolineare la mission degli eventi Club Silencio, che propongono una nuova esperienza culturale in ottica di promozione e valorizzazione dei musei e degli edifici storici d’Italia, in particolare verso una fascia giovanile.”

    L’evento è realizzato da Club Silencio in collaborazione con Paratissima negli spazi della Cavallerizza Reale.

     

  • Un quadro di Mondrian è stato esposto per 42 anni nel verso sbagliato

    Si tratta di “New York City 1”, opera del 1941 composta da strisce adesive orizzontali e verticali rosse, gialle e blu, approdata al museo nel 1980

    AGI – Un importante quadro astratto di Piet Mondrian è stato esposto per 42 anni al rovescio rispetto al verso in cui fu dipinto: l’ammissione dell’errore è arrivata dalla Collezione d’arte del Nordreno-Vestfalia di Dusseldorf che ospita l’opera, in occasione della mostra per i 150 anni dalla nascita del pittore olandese fondatore del ‘neoplasticismo’, “Mondrian.Evolution”.

    Si tratta di “New York City 1”, opera del 1941 composta da strisce adesive orizzontali e verticali rosse, gialle e blu, approdata al museo nel 1980. “A differenza di un quadro a olio quasi ‘gemello’ di Mondrian esposto al Centre Pompidou di Parigi, l’immagine con i nastri adesivi è stata ruotata di 180 gradi poco dopo la morte di Mondrian nel 1944”, ha spiegato la curatrice Susanne Meyer-Buser.

    La storica dell’arte ha presentato diverse prove a sostegno della sua tesi tra cui una foto scattata nello studio dell’artista in cui l’opera si trova sul cavalletto e ha un orientamento diverso.

    In particolare, nella foto le strisce più dense si trovano sul bordo superiore e quindi scorrono esattamente come il dipinto a olio di Parigi. Anche l’andamento delle strisce adesive con i bordi ha confermato il sospetto che “New York City 1” sia stato capovolto.

    Tesi che in realtà sarebbe stata fatta da un italiano: a rivendicarla è infatti l’artista  Francesco Visalli che con una mail alla direttrice del museo Annette Kruszynski aveva segnalato l’errato verso di esposizione di “New York City 1”, allegando informazioni su una foto dello studio di Mondrian a New York pubblicata dal magazine Town & Country del giugno del 1944 in cui compare l’opera esposta in senso opposto rispetto all’attuale.

    Visalli, che da 15 anni studia e fa ricerche sul pittore olandese, assicura che la direttrice lo ringraziò assicurandogli che la nota sarebbe stata inserita nel file curatoriale.

    L’artista ha riferito di aver scambiato messaggi con Wietse Coppes, editore del Mondrian Edition Project presso RKD Netherlands Institute for Art History, “il quale ha confermato che, in base allo scambio di mail con la direttrice del Museo, la stessa istituzione avrebbe dovuto dare credito a Visalli per la scoperta”. (AGI)

    l museo, tuttavia, ha espresso l’intenzione di mantenere l’opera nell’attuale posizione con cui peraltro era stata inserita nel Catalogo ragionato della Galleria. Errori di questo genere non sono nuovi per il mondo dell’arte: nel 1961 il Moma di New York espose “Le Bateau” di Henri Matisse al rovescio e solo dopo 47 giorni fu segnalata l’incongruenza sfuggita persino al figlio dell’artista francese.

    Si trattava di un ‘gouache’ astratto realizzato con ritagli di carta e a scoprire l’abbaglio dei curatori fu un’agente di borsa di Wall Street, Genevieve Habert, che lo racconto’ al New York Times. L’opera fu girata solo dopo due mesi, quando ormai la mostra si stava concludendo.

    Uno scivolone simile è accaduto al Whitney Museum of American Art nel 2015 per un’opera di Jackson Pollock che l’artista aveva pensato orizzontale ma che fu esposta in verticale per la mostra “America is Hard to See”. In quel caso, pero’, i curatori si attennero al verso in cui l’opera veniva gia’ esposta alla New York’s Betty Parsons Gallery.

  • THE OTHERS, UN LABIRINTO PER IL MONDO DELL’ARTE

    Per la sua XI edizione The Others Art Fair gioca sul tema del labirinto e per farlo, utilizza un allestimento che invita il pubblico a giocare, a scoprire le gallerie come se fossero i premi di un gioco. Ma non un gioco qualsiasi, l’icona dei mitici anni ottanta, Pacman, presente in fiera non solo grazie al display espositivo a forma di labirinto, ma visibile fin dall’ingresso, con una consolle ad uso e consumo dei più piccoli – protagonisti da sempre con un occhio di riguardo all’interno della fiera – ma anche nel cuore degli adulti più nostalgici.

    Un tuffo nel passato, che già dall’entrata ci catapulta però fin da subito ai giorni nostri, grazie alle tante opere presenti in fiera, pronte ad essere scoperte e divorate dalla curiosità di un pubblico che, grazie ai simboli del gioco più iconico dell’epoca contemporanea, si potrà quindi orientare all’interno di un labirinto di sperimentazione, magia e poesia.

    Roberto Casiraghi, fondatore di The Others Art Fair aggiunge: “Niente più di un gioco, e come tale va preso, ma con la logica dei cambi di direzione che contraddistinguono la nostra epoca emblema di una società fluida e sempre in continuo movimento, con la possibilità di trovare un tesoro dietro l’angolo, che è l’opportunità di ritrovare ciascuno la propria strada.”

     

    A NOVEMBRE TORNA THE OTHERS ART FAIR: UN LABIRINTO PER IL MONDO DELL’ ARTE
    XI edizione 
    3 – 6 novembre 2022
    Padiglione 3 – Torino Esposizioni – Via Petrarca 39 b
    L’XI edizione trasforma The Others in un crocevia di artisti di generazioni differenti per riflettere sulla relazione tra Uomo e Nuove Tecnologie, sul rapporto tra Oriente e Occidente, sul potere del linguaggio e sulle nuove sperimentazioni artistiche.
    Fra i progetti collaterali, anche la Fondazione Quadriennale di Roma che, nel giorno di apertura della Fiera, presenta un wall drawing realizzato live da Marco Raparelli.

    Torino, 3 Novembre 2022 – Dopo il successo della X edizione, The Others Art Fair torna dal 3 al 6 Novembre 2022 nel Padiglione 3 di Torino Esposizioni portando in città un dibattito sempre più inclusivo nel mondo dell’arte, in un confronto tra artisti di generazioni e provenienze differenti, all’insegna della sperimentazione dei linguaggi. 

    Oltre sessanta le realtà coinvolte tra gallerie,  spazi non profit e artist run space che proporranno il lavoro di artisti affermati e giovani talenti, da sempre fulcro della manifestazione e trend-setter capaci di anticipare e influenzare il futuro. Ma non solo, perché anche quest’anno non mancheranno le collaborazioni con alcuni dei più importanti festival della città, un fitto programma musicale e, grande novità di questa XI edizione, anche la partecipazione della Fondazione Quadriennale di Roma, per scoprire l’arte contemporanea in tutte le sue diverse essenze. 

    È questo il cuore pulsante di The Others 2022, un intreccio di punti di vista diversi ed espressione di un mondo in costante cambiamento a cui la fiera – fondata da Roberto Casiraghi con Paola Rampini – dà forma concreta attraverso la costruzione di un nuovo spazio espositivo e originale: un display a forma di labirinto. Un archetipo di complessità e smarrimento ma anche metafora di sfida e astrazione dal mondo, in cui ogni progetto proposto risulta centrale e non periferico.

    «La scelta del labirinto non deriva soltanto dalla voglia di sperimentazione rispetto alla classica struttura a griglia – commenta Lorenzo Bruni, direttore artistico della fiera – ma soprattutto dal fatto che l’anima di The Others è quella di una piattaforma democratica. Di conseguenza punta a creare un percorso di visita in cui non esiste una posizione svantaggiata rispetto ad un’altra. Creare un display a labirinto vuol dire fuoriuscire dalla logica di inizio e fine di un percorso, per facilitare il concetto dello stare, del condividere, del vivere un’esperienza. L’idea del labirinto, in questo caso, non rimanda al tema del perdersi, bensì all’idea di ritrovarsi in una nuova comunità che si spera non termini con la fine della fiera ma porti a realizzare nuove connessioni». In una società confusa ma implacabile, l’arte mostra la via e il visitatore viene così preso per mano e condotto verso una nuova consapevolezza. 

    Un’edizione, dunque, all’insegna del crossover tra linguaggi e generazioni artistiche differenti, messa a punto da un comitato curatoriale caratterizzato da un’identità fortemente interdisciplinare e, ancora una volta, al femminile. Quest’anno, infatti, il board curatoriale è composto da Daniela Grabosch, artista tedesca attiva a Vienna particolarmente attenta alla cultura performativa, da Lydia Pribisova, curatrice alla Kunstalle di Bratislava e redattrice per l’edizione dell’est Europa di Flash Art, e da Marta Orsola Sironi, impegnata sia nella programmazione di co_atto, spazio non profit a Milano, sia in progetti nomadici  che indagano la stretta relazione tra giustizia ambientale e sociale e il femminismo intersezionale.

    Sarà inoltre presentato il programma di web television, già sperimentato nell’edizione passata, con la volontà di dar voce ai protagonisti della cultura contemporanea. Il programma ha infatti l’obiettivo di presentare The Others come piattaforma culturale capace di indagare le nuove e molteplici forme espressive della creatività, realizzando un palinsesto legato alla trasmissione del sapere. Artisti, curatori, critici, collezionisti, intellettuali, giovani audaci del mondo contemporaneo si confronteranno in brevi conversazioni di circa 20 minuti, aperte al pubblico, trasmesse sui canali social e sul canale Youtube di The Others. 

    The Others si riconferma dunque come una piattaforma di incontro e di scambio di esperienze, in merito a quelle che sono le priorità attuali del sistema dell’arte, distinguendosi per la sua vocazione provocatoria, eccentrica e internazionale capace di catalizzare e sprigionare ogni anno nuova  energia creativa.

    1. FILONI DI THE OTHERS ART FAIR 2022 

    Giunta alla sua undicesima edizione, The Others 2022 Art Fair rafforza la sua identità internazionale portando sotto la Mole oltre sessanta espositori provenienti da Albania, Austria, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Paesi Bassi, Perù, Slovacchia e Svizzera, solo per citarne alcuni.   

    Fil rouge dell’undicesima edizione è il focus sul dialogo intergenerazionale, un’esplorazione affrontata da molti dei progetti che verranno esposti in fiera. A cominciare da quello proposto dalla Galleria Podbielski che, riscoprendo l’archivio del fotografo Augusto Cantamessa, mette in relazione gli scatti del noto autore torinese, tra i maestri della fotografia italiana, con quelli di Giulia Agostini, giovane fotografa emergente.

    Inoltre, come ormai da tradizione, è centrale la riflessione sui temi d’attualità, a partire dalla relazione tra uomo e nuove tecnologie, fulcro della ricerca condotta dall’artista di origine ucraina Ira Lupu (presentata dalla galleria londinese Darling Pearls & Co.) che accende i riflettori sul rapporto paradossale tra intimità e distanza, connessione e disconnessione, corpo fisico e corpo elettronico raccontato attraverso le esperienze di un gruppo di lavoratrici del sesso online ucraine. 

    Senza dimenticare, inoltre, di porre l’accento sulla performance e la sperimentazione artistica, come  accade ad esempio con il duo curatoriale Tino & Kramer che presenta il lavoro di Ambrosia, artista e performer italiana attiva su temi quali genere, identità, religione e tradizioni: “Rivisitando l’opera “Alfabeto poetico monumentale” di Tomaso Binga con l’aggiunta del tacco a spillo newtoniano, Ambrosia insieme allo sguardo attento e accurato di Paoli De Luca rimette in questione gli attuali modelli estetici, sociali e culturali attraverso cui il corpo di una persona transgender è abitualmente rappresentato ed esposto nel sistema patriarcale e neocapitalista. Il corpo diviene così lettera, linguaggio, parola, assumendo la dignità della scrittura e del messaggio.” 

    Largo spazio anche all’indagine su femminilità, bellezza, potere e linguaggio, a cui è dedicato tra gli altri anche il lavoro presentato dalla galleria Bloc Art con il lavoro di 4 giovani artiste peruviane che attraverso tecniche artistiche legate alla tradizione (ceramica, tessile, performance e fotografia) raccontano l’universo femminile contemporaneo. 

    E, ancora, il rapporto tra Oriente e Occidente, fulcro del progetto proposto dall’AAIE Center for Contemporary Art sulla fusione tra classico e contemporaneo, grazie al lavoro di quattro artisti asiatici emergenti che riflettono sul legame tra presente e passato, e su come la contemporaneità interagisca con la storia, diventando un tutt’uno. 

    2. I PROGETTI COLLATERALI

    L’XI edizione di The Others conferma ancora la sua identità multidisciplinare e aggregante anche nell’Area Garden del Padiglione 3 di Torino Esposizioni, proponendo una programmazione musicale ricercata e d’avanguardia, una selezione di prelibatezze culinarie e i drink del magazzino più alternativo di Torino. 

    The Others Sound, il programma musicale curato per il secondo anno da TUM animerà infatti gli spazi esterni della fiera fino a tarda notte, da giovedì 3 novembre fino a domenica 6 novembre. Quattro appuntamenti che vedranno in consolle dj e artisti di fama nazionale e internazionale, tra i nomi più interessanti del momento, per un viaggio dall’elettronica al jazz che intende trasformare la rassegna in un crossover tra tutte le espressioni della creatività. Un lungo weekend per immergersi nel mondo dell’arte lasciandosi travolgere anche dalle infinite sperimentazioni del sound più contemporaneo. 

    Prosegue, inoltre, la sinergia tra The Others Art Fair e alcuni fra i più importanti festival della Città di Torino con l’obiettivo di dare nuova linfa alle collaborazioni già instaurate con il territorio e valorizzare le realtà emergenti, per condividere storie, idee e progetti. Parteciperanno alla fiera il Festival delle Colline Torinesi, il Torino Graphic Days, il Festival Piedicavallo, lo Share Festival e il Torino Fringe Festival.

    Fuori dai confini regionali, presente quest’anno a Torino Esposizioni anche l’istituzione italiana per la promozione dell’arte contemporanea: la Fondazione Quadriennale di Roma sarà a The Others a esporre le sue attività di ricerca e promozione dell’arte italiana nel biennio 2022-2024. Ad attenderci, modalità inedite come l’intervento on site di Marco Raparelli che nel giorno di apertura della fiera realizzerà live un wall drawing descrittivo della complessa articolazione delle attività avviate.

    Il programma si arricchisce così di una serie di appuntamenti ed eventi collaterali che fanno eco alla filosofia della fiera come luogo d’incontro, di scambio di esperienze, contatti e progetti.  

    Numerosi anche i premi che verranno assegnati nei giorni della manifestazione, tra questi le acquisizioni da parte di Behnood Foundation, Zenato Academy e la Residenza d’Artista del Fondo Piero D’Amore. In particolare, The Others insieme al partner “Operæ” (www.operae.art) annunciano l’istituzione della prima edizione del “Premio Operæ” per l’Arte Contemporanea con l’obiettivo di acquisire un’opera da inserire nella nascente “Collezione Operæ”.

    L’identità di The Others, factory e piattaforma dedicata all’arte emergente, palcoscenico internazionale dove si amplifica il dibattito critico tra realtà diverse, si riflette infine anche nella Call for Curators promossa per il secondo anno consecutivo con l’obiettivo di incoraggiare la ricerca curatoriale e offrire a 3 giovani curatori meritevoli under 30 (o collettivi curatoriali) la possibilità di presentare un Progetto Curatoriale per The Others 2022. I vincitori riceveranno un premio in denaro e l’opportunità di presentare il proprio progetto in una vetrina di particolare pregio durante la settimana dell’Arte torinese, gli spazi espositivi con i quali collaboreranno beneficeranno di uno stand gratuito.  

    Ad aggiudicarsi il bando sono stati tre diversi progetti internazionali proposti da Lena Peyrard (Parigi – Francia), Eladio Aguilera Hermoso (Siviglia – Spagna) e Louisa Behr (Colonia – Germania) che indagano rispettivamente il rapporto dell’uomo con la natura, la rappresentazione nel mondo digitale contemporaneo, la stregoneria moderna come forma di sovversione emancipatrice e rappresentazione della pratica femminista. 

    3. ELENCO DEGLI ESPOSITORI

    A-SPACE Rheinfelden (CH)                                            A.MORE GALLERY Milano
    AAIE CENTER FOR CONTEMPORARY ART Roma
    GLI ACROBATI Torino
    AD GALLERY Firenze
    BLOC ART Lima (PE)
    ASSOCIAZIONE ARTISTICA DOCKS TORINO DORA Torino
    BLU: GALLERY Modra (SK)​​
    CANDY SNAKE Milano
    CHRYSALID GALLERY Rotterdam (NL)
    CRAG – CHIONO REISOVA ART GALLERY Torino
    CURVA PURA Roma
    DARLING PEARLS & Co London (UK)
    DEBATIK CENTER OF CONTEMPORARY ART Tirana (AL)
    DES BAINS GALLERY London (UK)
    NASTUPISTE 1-12 Topoľčany (SK)
    NOT4 Torino
    OPEN ART HOUSE Ivrea
    PAOLA SOSIO CONTEMPORARY MILANO Milano
    PODBIELSKI CONTEMPORARY Milano
    POLYSÉMIE Marseille (FR)
    ​​RAW MESSINA ​​Roma​​
    RED LAB GALLERY ​​Milano ​​/ Lecce
    GALLERIA RUBIN ARTE CONTEMPORANEA Milano
    RUNDGANG.IO Berlin (DE)
    ​​SACCA GALLERY Ragusa
    SAN SEBASTIANO CONTEMPORARY Siracusa
    DOT.CONTEMPORARY Bratislava (SK)
    DR FAKE CABINET Torino
    ESH GALLERY Milano
    FABBRICA EOS Milano
    FANG ARTE Torino
    FEBO E DAFNE Torino
    FORME IN BILICO Torino
    GAGLIARDI E DOMKE, Torino
    ASSOCIAZIONE CULTURALE GALFER20 Torino
    HOAST Vienna (AU)
    KUNSTHALLE GRAZ ​​Graz (AU)
    LAMB Venezia
    LATTE PROJECT SPACE Ravenna
    STUDIO LA LINEA VERTICALE Bologna
    LUSVARDI ART Milano
    MANCASPAZIO Nuoro
    ​​MOUCHES VOLANTES Colonia (DE)
    SOQUADRO Ragusa
    STAYONBOARD ART GALLERY Milano
    STEREO EXCHANGE København (DK)
    GALLERIA STUDIO LEGALE Caserta
    SYSTEMA GALLERY Osaka (JP)
    TINO & KRAMER London (UK)
    UNIQUE CONTEMPORARY Torino
    VGO ASSOCIATES Grasse (FR) Firenze
    VISIONQUEST 4ROSSO Genova
    VUNU GALLERY Košice (SK) ​​
    WIDMERTHEODORIDIS Zurich (CH) Athens (GR)
    YOUNGVOLCANO Palermo

    I PROGRAMMI DEI PROGETTI COLLATERALI

    IL PROGRAMMA MUSICALE #TIASPETTOFUORI

    Giovedì:
    Ritual
    Pho Bho records showcase

    Etichetta indipendente nata a Bergamo ora con sede a Torino. Natura indefinita, linguaggio istintivo, antichi ritmi, nuovi suoni. Musica non convenzionale, riconoscibile al primo ascolto. Ormai onnipresenti nei migliori party della penisola.

    Venerdì: 
    Feel da bazz
    Skip / Marc / Flavinio 
    La bass music è un termine usato per descrivere i diversi generi di musica elettronica che a partire dagli anni ’80 in poi hanno influenzato il Regno Unito. Grancassa e linea di basso prominente, in consolle con alcuni dei nomi più rappresentativi del genere.
    Sabato: 
    Floating
    Tagliabue / Luce Clandestina / A Hand

    Il flusso sonoro, sinuoso, lento, seducente e profondo, si galleggia, sospesi, la materia a tratti impercettibile a tratti ci avvolge e ci stringe. Joseph Tagliabue da Milano, Luce Clandestina una delle dj più interessanti del panorama italiano, A-Hand label manager e producer per Details Sound. Immergetevi.

    Domenica: 
    Black is Back
    Angie BacktoMono / Andrea Passenger / Red Rob

    Le radici profonde della black music, jazz, r’n’b, soul, disco, funk. Un viaggio nel suono nero, che urla emancipazione e rivolta, dagli anni 60 a oggi, a domani. Musica con una storia, musica che muove gli animi, e i corpi.

    Per saziare la fame atavica e repentina (onnivora, vegetariana e vegana) saranno presenti Jango Bistrot, Rock Burger e Van Ver Burger, al bancone del bar la crew di Magazzino sul Po.

    I FESTIVAL COLLATERALI

    Festival delle Colline TorinesiThe Others 2022 ospita “This Verymoment – È solo il momento per il momento nel momento”, un’installazione sul tema del collezionismo a cura di Motus, una delle compagnie italiane di maggior rilievo, a cui la 27^ edizione del Festival delle Colline Torinesi dedica un’ampia monografia. Cosa lascia dietro di sé il teatro, solo memoria volatile o anche qualche feticcio a sua volta destinato a far perdere le sue tracce? Un oggetto come unità minima di collezione? Motus espone questa inafferrabilità in una caotica installazione fotografica con 10000 piccole stampe di foto di scena e di viaggi (in copia unica) dai 31 anni di storia della compagnia, da disperdere fra i visitatori della mostra, sino a esaurimento. Un addio ai 10000 momenti vissuti e riprodotti su carta, da cui la compagnia si separa scegliendo la formula del dono/souvenir feticistico che ognuno potrà mettersi in tasca e portare altrove. Per la presentazione torinese saranno inoltre incluse anche alcune foto al Festival di Andrea Macchia

    Torino Graphic DaysCreativi si nasce, non si diventa — semmai, crescendo diventa sempre meno naturale esercitare la fantasia. È intorno alla relazione tra l’inarrestabile immaginazione dei più piccoli e il mondo del visual design che si è sviluppata l’ultima edizione del festival internazionale Torino Graphic Days (17 settembre – 2 ottobre).  Due settimane di eventi e appuntamenti che hanno avuto l’obiettivo di stimolare il bambino in ogni designer ad adottare un’attitudine di costante sperimentazione. Il tema continuerà a essere approfondito anche tra gli spazi di The Others in un’esplorazione della cultura visiva contemporanea a confronto con la cripto arte. Ogni opera esposta in occasione di The Others sarà infatti phygital e avrà un corrispettivo NFT.

    Piedicavallo – Avamposto culturale multidisciplinare nell’Alta Valle del Cervo (BI) Piedicavallo Festival opera da 32 anni in ambito musicale e nella ricerca sonora proponendo rassegne di musica cameristica in alta quota (Fortepiano); di musica percussiva ed elettronica (Pietre) dedicata a sonorità avanguardistiche e sperimentali, che spaziano dall’ascolto, al ballo, alla contemplazione, dalle camminate sensoriali fino a risvegli sonori; e, ancora, come residenza artistica di ricerca visuale (Simbiosi) dedicata a giovani artisti emergenti che si interrogano sul paesaggio come spazio e tempo di relazioni. Ispirato dal concept di questa ultima sezione, il festival partecipa a The Others presentando tre progetti: Sedimenti (2021), una raccolta di indici testuali, grafici e fotografici in quanto tracce di registrazione del reale, realizzata da Beatrice Zito nell’ambito della residenza artistica Simbiosi 2021 e curata da Edoardo Fumagalli e Marta Morino; Om Salvèj (2022), progetto di Ugo Gattini, realizzato nell’ambito della residenza artistica Simbiosi 2022 composto da diversi elementi quali statuette di terracotta e di materiali raccolti, un volume fotografico e sonoro in copia unica, con stampe B/N su carta baritata e una traccia sonora realizzata da Davide Broggini e curato da Marco Paltrinieri (collettivo Discipula), Francesco Pavignano e Tommaso Valli (collettivo Ventunesimo); infine, Ai margini del suono (6’) audiovisual prodotto da Tetau e Ho una barca, rispettivamente curator* della ricerca visuale e del progetto sonoro di Piedicavallo Festival 2022.

    Share Festival – Share Festival, diretto da Bruce Sterling e Chiara Garibaldi, presenta per The Others “Share Artmaker Gallery” con una selezione di 5 opere prodotte nel contesto del progetto Artmaker. Si tratta di “AD[igital] P3Я$0n4м” di Apotropia, , “Re/Fluo” di Francesca Fini, “Stammi vicino” Fabio Battistetti, “Cristallo di Luce” in versione XSmall di Diego Scroppo e “NO!” di Laura Viale. Il percorso esemplifica l’evoluzione dell’arte, la produzione di tutte le arti visive ad alto contenuto di tecnologia ed innovazione, utilizzate in maniera non convenzionale, volano della potenzialità della bellezza come primo motore per la trasformazione attraverso la creatività e l’ispirazione dell’Arte. Il progetto Artmaker, ha lo scopo di cercare ed offrire ad artisti, cittadini, progettisti ed imprese nuove opportunità e potenzialità attraverso il dialogo con le nuove tecnologie e con il mondo di Internet, verso quello che possiamo definire CREATIVITA’ 4.0. Il gemellaggio con gli Altri festival a The Others, è per Share terreno fertile per evidenziare la storia e il futuro della creatività nell’era tecnologica.

    Torino Fringe Festival – Il Festival multidisciplinare di arti performative, nato nel 2013 sulla scia dei grandi festival off europei e che coinvolge tutto il territorio piemontese rendendolo una vetrina e un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per il Teatro Off prende parte a The Others con due progetti in realtà virtuale. La prima esperienza virtuale è La Stanza (Esperienza in VR – 20’) realizzata da ASTERLIZZE che mescola materiali d’archivio, fotografie, musica, video in Super 8 e recitazione, prendendo spunto dal ritrovamento dei diari del Coordinamento Femminista di Enna del 1975. Una stanza da esplorare immergendosi nei panni di una bambina degli anni Novanta che impara a conoscere la propria madre e il suo passato. Con il secondo progetto, Shakespeare Showdown – With a Kiss I Die (Videogame, Experience, Teatro – 25’), lo spettatore è invece condotto al centro di un multiverso shakespeariano e ha l’opportunità di determinare il destino del suo personaggio. Romeo o Juliet? La scelta conduce a un viaggio diverso, ma verso lo stesso obiettivo: ritrovare l’altro, prima che sia troppo tardi. In un mondo in cui ogni cosa viene dimenticata, può l’amore sopravvivere all’oblio?

    I PROGETTI VINCITORI DELL’OPEN CALL FOR CURATORS 

    Lena Peyrard – Paris, France
    Julio artist-run space – Paris, France
    Terra Mater

    La mostra invita a immaginare alternative fantastiche all’organizzazione della vita, in risposta agli sconvolgimenti sociologici e ambientali contemporanei comunemente raggruppati sotto il nome di “Antropocene”. Attraverso una serie di disegni e sculture degli artisti Ivana Adaime Makac ed Ellande Jaureguiberry, la mostra rivela un ecosistema mistico e spirituale in cui i regni biologici si mescolano. È un invito a considerare la cura alla scala dei vivi e dei non viventi, per la trasformazione del nostro rapporto con il mondo attraverso l’alleanza con la terra e non attraverso il suo sfruttamento.

    Eladio Aguilera Hermoso – Sevilla, Spain
    Di Gallery – Sevilla, Spain
    You’re not alone in a garden.

    Questo progetto nasce dall’eterna lotta tra gli spazi della rappresentazione e della presentazione. Nel mondo digitale contemporaneo, la rappresentazione diventa ancora più diffusa che nel trompe l’oeil barocco. Dalla visione dei giovani artisti, questa proposta converge tra tre pilastri discorsivi che fanno parte dello stesso approccio che affronta il conflitto tra il narrativo-reale-politico e il contemplativo-finzionale-banale.

    Louisa Behr . Cologne, Germany
    Mouches Volantes – Cologne, Germany
    Among people so alien

    Il progetto si concentra su posizioni artistiche che si occupano del fiorire della stregoneria moderna come pratica femminista ed emancipatrice. La figura della strega sta vivendo una rinascita sia a livello politico che culturale. La mostra rappresenta una sovversione del corpo femminile come malvagio e si basa su narrazioni lineari dalle storiche cacce alle streghe alle congreghe contemporanee.

    LA QUADRIENNALE DI ROMA
    PRESENTA IL SUO PROGRAMMA 2022-2024
    DURANTE THE OTHERS ART FAIR
    GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2022
    MARCO RAPARELLI APRE THE OTHERS E REALIZZA IN DIRETTA UN
    WALL DRAWING SULLE ATTIVITÀ DELLA QUADRIENNALE

     

    Torino, 2 novembre 2022 – Tra gli oltre 60 espositori già annunciati a The Others Art Fair, la fiera di frontiera dal 3 al 6 novembre torna a Torino Esposizioni con una grande novità nel giorno di apertura di questa XI edizione che propone anche la partecipazione della Fondazione La Quadriennale di Roma.

    L’istituzione italiana per la promozione dell’arte contemporanea sarà infatti ospite a The Others per esporre le attività di ricerca e promozione dell’arte italiana nel biennio 2022-2024.

    Per l’occasione, verrà presentato un intervento on site a cura dell’artista Marco Raparelli che, nel giorno di inaugurazione realizzerà live, a partire dalle ore 10.30, un wall drawing descrittivo della complessa articolazione delle attività avviate.

    Al centro dello stand saranno disponibili al pubblico i primi tre numeri della rivista “Quaderni d’arte italiana” (edita da Treccani), nuovo trimestrale d’arte contemporanea che intende fare il punto sui temi che animano la produzione delle artiste e degli artisti italiani attivi in questi primi decenni del nuovo secolo.

    Alla rivista sarà dedicata venerdì 4 novembre alle ore 19.00 una presentazione alla WEBTV di THE OTHERS ART FAIR con interventi di Umberto Croppi, Gian Maria Tosatti, rispettivamente Presidente e Direttore Artistico della Quadriennale, Nicolas Ballario, membro del comitato editoriale della rivista e Alessandra Troncone, critica e curatrice.

    Il programma collaterale di The Others Art Fair 2022, che vede già ampie collaborazioni con alcuni dei più importanti festival del territorio, coinvolgerà quindi un nuovo protagonista del mondo dell’arte contemporanea, riconfermando così la sua identità aggregante e multidisciplinare, luogo d’incontro, di scambio di esperienze, contatti e progetti.

    BIGLIETTI THE OTHERS 2022 anche on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/the-others-2022/194429

    THE OTHERS ART FAIR
    XI edizione
    3 – 6 novembre 2022
    Padiglione 3 – Torino Esposizioni – Via Petrarca 39 b

     

  • Salvador DALÍ
    The Exhibition

    Dal 12 novembre 2022
    al 19 febbraio 2023
    Palazzina di Caccia di Stupinigi
    Piazza Principe Amedeo 7 – Nichelino (TO)

    Salvador Dalì,
    il genio, il folle,
    nella mostra evento
    prodotta da Next
                                                         in collaborazione con The Dalí Universe e                                                 con Associazione Culturale Dreams.
    Con il patrocinio dell’Ufficio Culturale
    dell’Ambasciata di Spagnae di Città
    Metropolitana di Torino.
    Le antiche cucine della
    Palazzina di Caccia di Stupinigi,
    dopo Frida Kahlo ed Andy Warhol,
    ospitano un altro artista eclettico e poliedrico,
    il Maestro del Surrealismo.
    La scultura monumentale,
    le sculture museali in bronzo,
    i libri illustrati,
    gli oggetti in pasta di vetro.
    Le opere più popolari di Dalí,
    i diversi aspetti della sua produzione artistica,
    in una collezione unica nel suo genere,
    per la prima volta a Torino.

     

    “L’unica differenza tra un uomo folle e Dalì è molto semplice:

    Dalì non è affatto pazzo!”.
    (Salvador Dalí)

     

    ABOUT
    _____________________________________________
    Salvador Dalí non è stato solo un pittore, ma un artista poliedrico nel vero senso della parola. Indiscusso Maestro del Surrealismo, non si limitò mai alla mera produzione di quadri o di opere d’arte bidimensionali. Vetro-cristallo, mobili, gioielli e soprattutto sculture in bronzo: la sua arte scaturiva da qualsiasi strumento avesse a disposizione.

    Da questo basilare concetto è stata creata la mostra Salvador DALÍ The Exhibition, prodotta da Next Exhibition – leader nella produzione, organizzazione e realizzazione di mostre temporanee a carattere culturale e di edutainment – in collaborazione con The Dalí Universe, società specializzata in Salvador Dalí e gestrice di una delle più grandi collezioni private di opere dell’artista al mondo.

    Nelle antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi il visitatore avrà il piacere di ammirare una mostra unica nel suo genere, una collezione inedita per la città di Torino, che espone diversi aspetti della produzione artistica di Dalí, composta da una scultura monumentale, le sculture museali in bronzo, i libri illustrati e gli oggetti in pasta di vetro. Queste stesse opere, prestate a più di cento importanti musei internazionali ed esposte in prestigiose location, hanno girato il mondo e sono state apprezzate da oltre dodici milioni di persone, come rivelazione di un aspetto del lavoro creativo di Dalí precedentemente sconosciuto.

    Il percorso ospita sculture di grande formato, in cui il gioco surrealista delle connessioni e delle trasformazioni si propone in tutta la sua magia, mentre le ossessioni visive dell’artista prendono forma nello spazio attraverso la manipolazione fisica degli oggetti. Tra questi: “La Danza del Tempo” (1979-1984) e “La nobiltà del Tempo” (1977 – 1984), la contrapposizione tra “L’uomo con la farfalla” (1968-1984) e “La donna in fiamme” (1980), “L’Elefante Spaziale” (1980) e “Il Cavaliere surrealista” (1971 – 1984).
    Si presentano al pubblico con impatto e forza due simboli identificativi di Dalí: l’orologio molle e l’elefante con le gambe sottili, simboli della relatività del tempo e della distorsione dello spazio.

    I capolavori in vetro e cristallo stupiscono per cromie e forme, dal “Ciclope” (1968) alla “Chitarra” (1971) all’”Anti-Fiore” (1971). Conducendo il visitatore ai bronzi come “Il Violino” (1966) che con le sue forme sinuose ricorda una schiena umana o ai due preziosissimi “Caducei” (1983) in oro 18 carati, argento e ametista.

    L’esposizione presenta anche un quasi inedito Dalí illustratore con le grafiche a colori “Dopo dieci anni di Surrealismo” (1974), “Il bestiario di De la Fontaine” (1974) e “Immaginazioni e Oggetti del Futuro” (1975). L’artista fu infatti anche illustratore oltre che pittore, scultore, regista, scrittore e designer.

    La connessione tra le opere protagoniste della mostra viene curata da Beniamino Levi, uno dei maggiori esperti di Salvador Dalí che ha conosciuto personalmente nelle sue residenze parigine e nella sua terra natale, la Spagna. Levi rimase affascinato da alcune delle prime opere scultoree del Maestro, tanto da spronarlo ad esprimere nuovamente la sua arte in forma scultorea, commissionandogli una serie di bronzi basati sulle immagini surrealiste più famose della sua incredibile carriera.

    GIORNI E ORARI DI APERTURA
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    La mostra sarà aperta:                                                       
    Tutte le informazioni sulla mostra sul sito www.daliexhibition.it  
    FB /nextexhibition IG next.exhibition 
    Dal Martedì al Venerdì 10 – 17.30                                  
    Sabato e Domenica 10 – 18.30                                                                   
    Lunedì chiuso                                                                                             
    Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora
    prima dell’orario di chiusura.
    APERTURA STRAORDINARIA:
    lunedì 26 dicembre
    ORARI SPECIALI
    • 24 dicembre 10 – 14
    • 31 dicembre 10 – 14
    • 1 gennaio 14 – 18

    PREZZI E MODALITA’ ACQUISTO BIGLIETTI
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    Biglietti a partire da 13 euro con prevendita on-line attiva da venerdì 4 novembre con il circuito Ticket One.
    Biglietti in vendita anche presso il botteghino della Palazzina di Caccia di Stupinigi nei giorni e negli orari di regolare apertura della mostra.

  • GLI APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE
    LA MOSTRA IN CORSO
    MARGHERITA DI SAVOIA
    REGINA D’ITALIA

    fino al 30 gennaio 2023

    Una donna tra due secoli, una Regina per il Paese, un’icona per i Savoia: glamour, materna, benefattrice, musa e mecenate. Oltre settanta opere d’arte, tra ritratti, dipinti, sculture, abiti e gioielli, strumenti musicali, manoscritti, tappezzerie e mobili, raccontano la prima Regina dell’Italia unita.
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    MARGHERITA AL CINEMA
    Passannante di Sergio Calabona
     Martedì 22 novembre ore 18
    Cinema Massimo 3
    via Giuseppe Verdi 18 Torino

    Nell’ambito della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, il Cinema Massimo propone la visione di un film dedicato alla figura di Giovanni Passannante, anarchico lucano, che attentò (senza riuscirci) alla vita di Umberto I di Savoia. Il film si struttura come un docu-film, in una sapiente narrazione che alterna le vicende di Passannante, dalla giovinezza alla morte in ospedale psichiatrico, al presente prossimo in cui un attore, un giornalista e un musicista incarnano, con una certa sagacia nel ritrarre l’Italia e gli italiani, l’istanza popolare che si innescò a fine anni ’90 per recuperare la memoria del giovane anarchico, i cui resti ricevettero sepoltura nel 2007 nel paese natio.

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    MARGHERITA IN MUSICA
    Il concerto del sabato a Palazzo Madama
    con l’Orchestra del Liceo Classico Musicale Cavour
     Sabato 26 novembre ore 11

    Nell’ambito del progetto Quattro scuole per una Regina, ideato dai Servizi Educativi di Palazzo Madama in occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, le classi della sezione musicale del Liceo C. Cavour di Torino propongono una serie di concerti che immergeranno il pubblico nelle musiche più amate dalla Regina Margherita, grande appassionata di musica fin dalla giovinezza: per tutta la sua vita praticò quest’arte e promosse in Italia la conoscenza della musica da camera e sinfonica, e di Beethoven in particolare.

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    LE VISITE GUIDATE A CURA DI THEATRUM SABAUDIAE

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    Visite guidate alla mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia:

    • lunedì ore 11, sabato e domenica ore 16.30
    Visite tematiche alla mostra:
    • 4/11 ore 16.30 Gioielli, splendori, bellezza e fascino
    • 11/11 ore 16.30 Un giorno a corte
    • 18/11 ore 16.30 Il tempo di Margherita
    • 25/11 ore 16.30 Sovranità, stile ed eleganza
    Visite guidate alle collezioni permanenti:
    • tutti i sabati e domenica ore 15: Da porta romana a castello a museo

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    L’ALLESTIMENTO NELLA CORTE MEDIEVALE

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    LA PORTA DELLA CITTÀ.
    UN RACCONTO DI 2.000 ANNI

    Una narrazione visiva, che accoglie il visitatore al suo ingresso in museo, per raccontare i duemila anni di storia di Palazzo Madama e di Torino, dall’età romana al Novecento. L’allestimento si definisce a partire da una trentina di tavole realizzate dal disegnatore modenese Francesco Corni: si tratta di disegni che illustrano dettagliatamente i momenti salienti di crescita della città e seguono le vicende costruttive del palazzo.

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    LA PERFORMANCE DI DARREN BADER IN OCCASIONE DI ARTISSIMA

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    ANTIPODES: MUSICAL QUARTETS
    venerdì 4 e sabato 5 novembre ore 11

    Un’opera performativa  di Darren Bader (galleria Franco Noero, Torino) con due ensemble musicali che interagiscono tra loro, un quartetto d’archi e una rock band di quattro elementi. Le musiche sono liberamente scelte dai musicisti, una composizione sinfonica da parte del quartetto e una cover del proprio repertorio da parte della rock band. Gli esecutori iniziano a suonare entro dieci secondi l’uno dall’altro, per terminare una volta conclusa l’esecuzione della composizione che hanno scelto di suonare. 

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    LE CONFERENZE DI PALAZZO MADAMA NELLE BIBLIOTECHE CIVICHE

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    MINIATURE RIVELATE
    7 novembre – 14 dicembre 2022
    Palazzo Madama e le Biblioteche civiche torinesi propongono, dal 7 novembre al 14 dicembre, un ciclo di conferenze gratuite, dedicate ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.
    Una serie di incontri per esaminare i materiali e le tecniche di realizzazione dei manoscritti, per scoprire come erano organizzate le biblioteche e chi vi accedeva e per cogliere, infine, quel passaggio cruciale dal libro scritto a mano al libro stampato.
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    LE CONFERENZE BOTANICHE
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  • VENTICINQUE ANNI DI LUCI D’ARTISTA
    27 OTTOBRE 2022 – 8 GENNAIO 2023

    Griffa, Leotta e Toderi
    La collezione della Città si arricchisce di tre nuove opere
    lucidartista.comune.torino.it

    Luci d’Artista compie 25 anni. Torino festeggia l’importante anniversario e torna ailluminarsi trasformando il suo cielo in un museo. Il progetto, nato nel 1998 per volontà della Città di Torino, è stato pioniere di un percorso espositivo d’arte contemporanea totalmente innovativo che ha coinvolto decine di artisti di famainternazionale italiani e stranieri chiamati a interpretare la luce. Le luci d’artista nascono come inedite luminarie per celebrare le feste natalizie e da subito diventano oggetto di un obiettivo ambizioso: creare una collezione pubblica di installazioni d’arte contemporanea, espressione di ‘una cultura alta capace di comunicare con tutti’, come affermava Fiorenzo Alfieri che ne era stato il visionario ideatore. A lui è dedicata questa venticinquesima edizione, per la quale la Città di Torino ha voluto realizzare tre nuove opere, create da Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi grazie all’aiuto di preziosi partner e alla generosità degli artisti.

    La manifestazione è un progetto della Città di Torino, realizzato da Fondazione Torino Musei e in collaborazione con la Fondazione per la Cultura. Si avvale del sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. Main sponsor IREN S.p.A. Nuovi partner: Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Unione Industriali Torino, Il Mercato Centrale Torino, Cultura Italiae, Saganaki.

    Le installazioni luminose – 26 luci delle quali 17 allestite nel centro città e 9 nelle altre Circoscrizioni – saranno visibili dal 27 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023. Il museo a cielo aperto quest’anno subirà una riduzione negli orari. Infatti la Città, che negli anni ha avuto una particolare attenzione alla sostenibilità della manifestazione facendo sempre più uso di sistemi innovativi e luci a led a basso impatto, nella 25^ edizione si impegnerà con maggiore sensibilità anche sul tema dei consumi. Per cui dalla domenica al giovedì le installazioni si spegneranno alle 22. Il venerdì e il sabato alle 24, orario che sarà mantenuto nel periodo di Natale e Capodanno, dal 19 dicembre al 2 gennaio 2023.

    Luci d’Artista dal 2018 propone inoltre il progetto educativo-culturale Incontri illuminanti con l’Arte Contemporanea, public program che intende valorizzazione le opere luminose del ‘Museo a cielo aperto’ attraverso la promozione di progetti educativi e formativi che avvicinano ai linguaggi dell’arte contemporanea.

    LE NUOVE LUCI

    L’edizione numero venticinque di Luci d’Artista si arricchisce di tre nuove opere, che entrano a far parte del patrimonio cittadino.

    Generosamente donata da Giorgio Griffa, maestro riconosciuto a livello internazionale, ‘AZZURROGIALLO’ è collocata nei Giardini di piazza Cavour ed è realizzata nell’ambito del progetto ‘дети – Bambini’ di Cultura Italiae. Si tratta di un’installazione sospesa che appare come un flusso di energia luminosa composta da miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo. L’opera si integra con la natura circostante, abbraccia spazi vuoti e presenze arboree e si snoda come sospesa tra terra e cielo, accanto alla scuola Niccolò Tommaseo, tra le prime istituite a Torino, nel 1877. Il passaggio coperto dalle luminarie evoca la ‘Notte stellata’ di van Gogh, come in altri suoi cicli pittorici in cui la ricerca analitica sul segno si carica di rimandi ai grandi maestri dell’arte di ogni tempo.

    Sempre all’interno del progetto “дети – Bambini” di Cultura Italiae, sul tetto dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino, in piazza Polonia e all’ingresso di corso Spezia, campeggia un’installazione luminosa regolata dalla luna.
    Si tratta di ‘io, sono nato qui.’ di Renato Leotta, artista di rilievo della nuova generazione. L’opera ha il carattere di una poesia ermetica. È una luce viva e sensibile ai cambiamenti di energia che governano i sentimenti e la vita di chiunque, a partire dall’artista stesso che sceglie di condividere i propri stati d’animo con chi passa e la osserva, in un dialogo ideale. La luminosità potrà infatti essere modificata da remoto.
    Ogni sera, così come la luna risplende sempre diversa sulla natura, Leotta conferisce all’affermazione “io, sono nato qui.” sfumature di intensità emotiva sempre diverse.
    L’opera è stata donata dall’artista e realizzata grazie al contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino.

    Visibile in piazza della Repubblica, sulla Cupola della Basilica Mauriziana si eleva un grande punto interrogativo ‘…?…’, segno comprensibile in ogni lingua, animato da una luce scintillante. È l’opera di Grazia Toderi realizzata grazie al contributo di Il Mercato Centrale Torino. Non è un interrogativo immobile, ma si rinnova a ogni sguardo. Rivolta verso la piazza e il mercato, verso la città e ognuno di noi, si staglia nella notte invitandoci a mantenere un ‘dubbio luminoso’. Grazia Toderi è una delle artiste più rappresentative delle ricerche avviate in Italia negli anni ’90 e focalizzate sull’immagine. Lavora con disegno, luce, fotografia e video. Ha esposto in importanti musei e ottenuto riconoscimenti a livello internazionale, tra cui il Leone d’Oro della Biennale di Venezia nel 1999.

    LE ALTRE 23 LUCI CHE ILLUMINERANNO LA CITTÀ

    Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana; Vele di Natale di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6); Ancora una volta realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti nella Galleria Subalpina; Volo su… di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3); Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria, lampioni tramutati in fiori luminosi in piazza Carlina; L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini, un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto nella Galleria Umberto I; Planetario di Carmelo Giammello, 14 costellazioni disegnate con neon fluorescenti, globi e punti luminosi, secondo lo schema di una mappa astronomica che, tra fedeltà scientifica e invenzione creativa, annulla la distanza fisica che intercorre tra l’uomo e le stelle, in via Roma; Migrazione (Climate Change) di Piero Gilardi, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo nella Galleria San Federico; Le panchine Illuminated Benches di Jeppe Hein in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4); Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8); Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto, un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese; Doppio Passaggio (Torino) di Joseph Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I, due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose in via Carlo Alberto; Il volo dei numeri di Mario Merz sulla cupola della Mole Antonelliana, segnale luminoso dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; Concerto di parole di Mario Molinari in piazza Polonia (Circoscrizione 8); Vento solare di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica; L’amore non fa rumore di Luca Pannoli ai Murazzi del Po; Palomar di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nel profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio; Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto in piazza della Repubblica – facciata del mercato coperto Antica Tettoia dell’Orologio (Circoscrizione 7); My Noon del tedesco Tobias Rehberger, un grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario piazza Bodoni; Ice Cream Light della berlinese di adozione Vanessa Safavi in piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2); Noi di Luigi Stoisa, figure rosse che si intrecciano in via Garibaldi; Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino collocata nel laghetto di Italia ’61 in corso Unità d’Italia (Circoscrizione 8) che quest’anno si accenderà dall’8 dicembre.

    INAUGURAZIONE DELLE NUOVE OPERE E ACCENSIONE DELLE LUCI

    L’inaugurazione di Luci d’Artista 2022 sarà mercoledì 27 ottobre dalle ore 18.00 con appuntamento in piazza Polonia – ospedale Sant’Anna di fronte all’opera ‘io, sono nato qui.’ di Renato Leotta. Dopo aver illuminato la prima installazione, si proseguirà alle ore 19.00 in piazza Cavour con l’accensione di ‘AZZURROGIALLO’, il nuovo lavoro di Giorgio Griffa e di tutte le altre Luci. Alle 20.00, infine, il pubblico è invitato a raggiungere piazza della Repubblica per scoprire ‘…?…’ di Grazia Toderi.
    All’inaugurazione parteciperanno le autorità cittadine, gli sponsor, i sostenitori e i partner che collaborano alla realizzazione della manifestazione.

    PUBLIC PROGRAM INCONTRI ILLUMINANTI CON L’ARTE CONTEMPORANEA

    Novembre 2022 – Aprile 2023

    Per il 25° anniversario di Luci d’Artista, la Città ha affidato alla Fondazione Torino Musei la promozione e la valorizzazione del Public Program, un percorso di iniziative e attività che integrano e accompagnano l’installazione delle opere luminose sul territorio cittadino.

    Si amplia la rete dei soggetti coinvolti: sono sei i musei torinesi – Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, GAM – Galleria civica di Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e PAV Parco Arte Vivente – che grazie ai loro Dipartimenti Educazione promuovono occasioni di dibattito e azioni con le scuole del territorio, avvicinando l’arte contemporanea alla formazione classica istituzionale e spiegandone il linguaggio come forma di comunicazione trasversale a realtà apparentemente differenti.

    Le luci e gli artisti che le hanno ideate diventano protagonisti di proposte educative mirate e rivolte alle scuole, ai docenti e alle famiglie, con un calendario di eventi e performance artistiche, conferenze, visite guidate, workshop, seminari, incontri e cicli di laboratori.

    Dedicati ai bambini, alle scuole e in particolare alle famiglie anche panoramici tour gratuiti con guide specializzate alla scoperta della collezione a cielo aperto, realizzati nell’ambito del progetto Circoscrizioni al Centro della Città di Torino grazie alla collaborazione di City Sightseeing Torino e promossi con ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, con l’obiettivo di favorire il senso di appartenenza alla città e, in particolare, al proprio territorio, favorendo una maggiore fruibilità del patrimonio artistico collocato nello spazio pubblico.

    TORINO OMAGGIA LUCI D’ARTISTA
    GIARDINO BAROCCO VERTICALE di Richi Ferrero
    The Number 6, via Alfieri 6

    ‘(…) nasce dal desiderio di reinterpretare la presenza del giardino barocco originale quale citazione dello ‘spazio onirico’, momento di raffinata e rigorosa decorazione dello spazio comune. Il luogo originale non esiste e non può esistere più, ma la sua memoria rinasce oggi, nella verticalità che dalla corte sale ai tetti per vivere come giardino-citazione sospeso nell’aria. (…) avvalendosi della leggerezza delle emissioni luminose, restituisce alla memoria quello che era il segno caratteristico delle aree comuni’.

    L’ALBERO DEL PAV di Piero Gilardi
    Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31

    Quest’albero, arabescato di luce colorata, intende divenire un augurale preludio simbolico per i cittadini che si avventurarono nel Parco d’Arte Vivente, tra le macchie di verde profumato alla ricerca dei segni di un’arte ecologica che celebra il nostro reincanto per la natura.

    α-CROMACTIVE di Migliore+Servetto
    Grattacielo Intesa Sanpaolo, corso Inghilterra 3

    L’installazione luminosa site specific, realizzata da Migliore+Servetto per il grattacielo Intesa Sanpaolo, è un’opera dinamica, un’onda di colore sensibile ai mutamenti della luce.

    SINTESI ‘59 di Armando Testa
    Piazza XVIII Dicembre (Stazione di Porta Susa)

    Una sfera e una mezza sfera di acciaio nero, di circa 5 metri di altezza, ricordano a Torino l’estro e lo stile di Armando Testa, uno dei più grandi creativi italiani della cultura visiva contemporanea, ideatori di simboli entrati a far parte dell’immaginario collettivo.

    LUCE IN CATTEDRA di Polito in Light – team studentesco
    Castello del Valentino, Corte d’Onore, viale Pier Andrea Mattioli 39

    Tecnologia ed espressione artistica si uniscono per focalizzare l’attenzione sul tema dell’uso della luce nel contesto urbano. Progettata con il LAMSA Laboratorio di Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali del Politecnico di Torino. A cura di IREN SPA.

    MONUMENTO 1706 di Luigi Nervo
    Incrocio tra le vie Pianezza e Foglizzo

    Scultura-monumento in acciaio inox realizzata nel 2006 per celebrare i trecento anni dall’assedio di Torino e che riporta la data di questo evento storico (1706). Nervo definì il progetto ‘Un vibrare di forme che si manifesta come materia in formazione. Materia che scaturisce e germoglia dalle crepe della terra diventa prima numero e poi cifra-simbolo capace di evocare e raccontare nella sequenza: materia-cifra- storia’.

    ANATOMIA UMANA di Salvatore Astore
    Corso Galileo Ferraris, Mastio della Cittadella, fronte via Cernaia

    Scultura monumento di Salvatore Astore a carattere permanente in acciaio inox, alta più di cinque metri, realizzata per celebrare il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci. Costituita da due corpi verticali percorsi in superficie da saldature ben evidenti e caratterizzati da due ampi fori sagomati a forma di calotta cranica, l’opera Anatomia Umana dialoga armonicamente con l’ambiente circostante valorizzando le diverse prospettive urbane. Donazione della Galleria Mazzoleni alla Città di Torino.

    L’ALBERO ORIZZONTALE DI PIAZZA MONTALE
    Piazza Montale – da dicembre 2022

    Allestimento luminoso partecipato realizzato dal Tavolo Vallette, in collaborazione con la Casa di Quartiere, le Officine Caos della Circoscrizione 5 e IREN.

    FLAMMARION di Oliviero Rinaldi
    Italgas, largo Regio Parco e corso Palermo

    Nella sua collocazione diffusa sul territorio urbano, Flammarion si ispira al concetto delle costellazioni quali insiemi di corpi celesti distribuiti nello spazio con uno schema geometrico riconoscibile, studiate e divulgate a fine Ottocento dall’astronomo Camille Flammarion.

    LE SCULTURE DI LUCE ALLA VENARIA REALE di Marinella Senatore
    Reggia e Città di Venaria
    Dal 4 novembre 2022 al 26 febbraio 2023

    Assembly, la scultura di luce di Marinella Senatore è allestita a Venaria Reale grazie al sostegno del PAC 2021, il Piano per l’Arte Contemporanea della Direzione Generale Creatività del Ministero della Cultura, con il quale il Consorzio delle Residenze Reali
    Sabaude l’ha potuta acquisire. Con la collaborazione della Città di Venaria Reale, nell’ambito della mostra Marinella Senatore, la stessa opera sarà esposta dal 4 novembre 2022 al 26 febbraio 2023 nella piazza dell’Annunziata di Venaria.

    Assembly si ispira alle tradizionali strutture architettoniche illuminate che, a partire dal XV secolo, venivano utilizzare nelle celebrazioni pubbliche all’aperto nel Sud Italia e che Marinella Senatore rende ‘spazi relazionali’ attraverso l’inserimento di citazioni e motti di empowerment ed emancipazione.

    Nell’Anticamera dei Valletti a piedi al Piano nobile della Reggia, saranno presentate sei più piccole sculture di luce site-specific. Nella pratica della Senatore il tema della luce è componente fondamentale, si tratta infatti di uno dei linguaggi privilegiati dall’artista. La luce, elettrica e ottica, materiale e metaforica, diventa mezzo di narrazione e creazione poetica, oltre che di resistenza e coesione. Come spiega l’artista, ‘le sculture di luce sono generatori di energia che, sotto forma di fasci luminosi, si propaga attraverso lo spazio, cambiandolo e modificandone le strutture così come gli individui presenti in esso.’

    PROGETTI INTERNAZIONALI – LE LUCI IN ALTRE CITTÀ

    PRESTITO ALLA CITTA’ DE L’AVANA (Cuba)
    16 costellazioni del Planetario \ CARMELO GIAMMELLO

    Le costellazioni date in prestito dal 2019 – rinnovato sino al 2032 – fanno parte di un precedente allestimento dell’opera Planetario di Carmelo Giammello, restaurato per l’occasione grazie a una sponsorizzazione tecnica di IREN S.p.A.

    PROGETTO EUROPEO – ‘LIGHT ART IN PUBLIC SPACES / LAIPS’

    La rete mondiale LUCI, di cui Torino è co-fondatrice e parte attiva, in partenariato con le Città di Torino, Lyon (F) e Oulu (FI) ha ottenuto il finanziamento dall’Unione Europea con il bando Creative Europe per il progetto LAIPS, che si svolge nel periodo 2021-2023. Questo progetto mira a rafforzare le capacità delle città nel campo delle installazioni permanenti di arte luminosa negli spazi pubblici attraverso lo scambio delle migliori pratiche, la promozione della cooperazione transnazionale e l’utilizzo di strumenti digitali innovativi.
    I partner lavoreranno all’interno del Light & Art Lab, una piattaforma per visitare le reciproche installazioni e scambiarsi informazioni su pratiche di luce e arte e rafforzare le capacità operative degli operatori creativi locali, inclusi funzionari della città, personale tecnico e artisti. Per promuovere e rendere maggiormente accessibile a un pubblico più ampio le opere d’arte luminosa permanenti presenti nelle diverse città partner, è prevista la creazione di una nuova App Light & Art per smartphone, che sarà presentata nell’evento di chiusura che si realizzerà a Torino nel 2023. www.luciassociation.org

    LUCI D’ARTISTA CITY TOUR

    Le installazioni della 25ª edizione di Luci d’Artista, potranno essere ammirate dall’alto durante un tour di un’ora con il bus panoramico City Sightseeing® Torino. Le storie delle opere saranno raccontate da una guida turistica in lingua italiana, inglese e francese. Quando: sabato 5, 12, 19 e 26 novembre 2022 e ogni sabato e domenica dal 3 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023 + i giorni 8 e 9 dicembre 2022 e 6 gennaio 2023. Partenza alle ore 17.30 (piazza Castello/via Po); il 10 e 31 dicembre 2022 e il 7 gennaio 2023 il tour sarà disponibile anche alle ore 19.00.
    Tariffa: intero € 18,00, ridotto (5-15 anni) € 9,00, bambini under 5 free
    Informazioni e prenotazioni: www.city-sightseeing.it/it/tour-luci-dartista/
    infotorino@city-sightseeing.it – Tel: +39 011 19464500

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    hashtag:#lucidartistatorino #contemporaryArt #ContemporaryArtTorino
    #ContemporaryArtTorinoPiemonte #ArtLight #lucidiTorino #TurinLights

    RESTAURI E NUOVE COLLOCAZIONI
    Per la XXV edizione alcune Luci d’Artista ritroveranno l’antico splendore

    Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn, grazie al contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino si accende come di consueto sul Monte dei Cappuccini. Anche durante l’accensione continuano importanti lavori di restauro delle parti meccaniche e illuminanti per riportarla – poco prima di Natale – all’integrità originale con gli oltre 70 corpi illuminanti accesi, come non la si vedeva dai primi anni della sua installazione, che risale al 1999.

    Per riportare allo stato originale Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio è in corso un importante intervento di smontaggio e restauro meccanico e artistico di tutte le sue parti.
    L’artista segue personalmente alcune delle fasi di questo delicato intervento. L’opera tornerà attiva sul laghetto di Italia ’61 a partire dall’8 dicembre.

    L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini, oggetto di manutenzione straordinaria tramite la sostituzione di parte dei corpi illuminanti, si accende nella Galleria Umberto I in attesa del restauro completo, previsto per la prossima edizione.

    Tutti i neon di Noi di Luigi Stoisa, in accordo con l’artista, sono stati sostituiti con tubo led a basso consumo energetico.

    Tappeto volante di Daniel Buren è la grande assente di questa edizione. Si sta procedendo alla sostituzione di parti elettriche e meccaniche e al rinnovo delle lanterne cubiche, per riportarla il prossimo anno in piazza Palazzo di Città con la sua originale magnificenza.

    E per rinnovarne la visibilità si è scelto di dare una nuova collocazione a:

    Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano. Seguendo il suggerimento dell’artista, la proiezione dei disegni si avvicina a Palazzo Carignano, conferendo all’opera una nuova presentazione e valorizzandone la piazza.

    Torna dopo 6 anni in Galleria Subalpina Ancora una volta di Valerio Berruti. L’opera, precedentemente esposta in Via Monferrato, ritrova la storica collocazione scelta dall’artista.

    L’amore non fa rumore di Luca Pannoli si sposta ai Murazzi del Po. Dal 1998 l’opera ha portato il suo messaggio in molte circoscrizioni, e dopo 3 anni in piazza Eugenio Montale viene presentata oggi in corso Cairoli come ideale ingresso ai Murazzi, luogo di frequentazione rinnovato e riaperto al pubblico.

    My Noon del tedesco Tobias Rehberger ritorna 10 anni dopo a illuminare Piazza Bodoni.

  • John Constable. Paesaggi dell’anima

    Dal 25 Ottobre 2022 al 05 Febbraio 2023

    VENARIA REALE | TORINO

    Dopo la grande mostra Una infinita bellezza. Il paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea (conclusa a febbraio del 2022), la Reggia di Venaria, complesso monumentale alle porte di Torino, prosegue l’indagine avviata nel 2021 sul tema del paesaggio allargando lo sguardo in ambito europeo e propone per la prima volta in Italia una mostra monografica dedicata al celebre artista inglese John Constable (1776-1837), massimo esponente della pittura romantica inglese insieme a Joseph M. William Turner.
    L’esposizione racconta e ripercorre cronologicamente tutta la vicenda artistica del celebre pittore attraverso le opere della Tate UK ed è organizzata in collaborazione con questa prestigiosa istituzione, nell’ambito dell’accordo quadro siglato lo scorso anno con Fondazione Torino Musei – GAM Galleria d’Arte Moderna di Torino.
    Il percorso espositivo è costituito da oltre cinquanta opere, che vanno dagli schizzi e dai dipinti di piccole dimensioni realizzati en plein air, in modo precocemente impressionista, per arrivare ai più importanti e vasti paesaggi romantici, quali la celebre veduta di Stratford Mill, raffiguranti luoghi nelle immediate vicinanze del villaggio natio dell’artista, Dedham Vale, nella contea del Suffolk.Luoghi d’affezione, sentimentalmente importantissimi per questo grande pittore che – a differenza dell’altrettanto celebre Turner, grande viaggiatore – non si allontana mai dall’amata Inghilterra e raffigura la Natura in chiave “pittoresca”, per usare la nota terminologia dell’Estetica del filosofo Immanuel Kant. Distinguendosi così da Turner – pittore del “Sublime”, ovvero di una Natura che affascina ma incute anche timore e persino terrore nell’Uomo, come una tempesta di mare, o una tormenta di neve – Constable raffigura una Natura accogliente, rassicurante, nella quale ci si può rilassare sereni.Mentre Turner viaggiava incessantemente dalla Gran Bretagna nell’Europa continentale, Constable concentrò la sua pittura su luoghi strettamente associati alla sua vita e alla sua famiglia. Le sue immagini presentano la campagna ridente e rigogliosa del Suffolk, dove è nato e cresciuto, e anche le splendide cittadine di Salisbury, Hampstead e Brighton che frequenta in compagnia della famiglia e degli amici. Luoghi emblematici per la storia dei suoi “affetti”, come scrisse il suo principale biografo Charles Robert Leslie.
    In mostra troviamo anche opere di artisti coevi di Constable, in alcuni “casi concorrenti”, come Turner, John Linnell, Benjamin West e altri, il cui lavoro s’intreccia e confronta con quello di Constable.

    La Tate possiede la più importante collezione del mondo di opere di Constable. La mostra abbraccia l’intero arco cronologico della sua produzione e comprende paesaggi, disegni, acquerelli, incisioni e ritratti. Dopo questa tappa alla Reggia di Venaria, le opere torneranno nel Regno Unito alla Tate e per lungo tempo non saranno più visibili fuori dall’Inghilterra.   Il progetto di allestimento della mostra, a cura di Studio Fludd, interpreta il tema della contemplazione del paesaggio in chiave minimalista e atmosferica. All’interno del percorso l’uso del colore si sviluppa per assonanze e contrasti, ricercando un equilibrio tra tonalità ricche e ariose, ricombinate e rivelate da accostamenti inediti. Le opere di Constable hanno ispirato una ricerca di atmosfere cangianti: nelle stanze, nubi semitrasparenti dialogano con l’opaca morbidezza delle superfici dipinte.

    La qualità della resa cromatica è stata supportata da Rezina, marchio torinese di riferimento nel campo delle finiture, che per questo progetto ha selezionato come partner internazionale il brand Little Greene, azienda d’eccellenza della tradizione artigianale inglese che collabora con il National Trust, ente di tutela del patrimonio storico artistico del Regno Unito.

    LE SEZIONI TEMATICHE

    John Constable nacque nel 1776 nel villaggio di East Bergholt, nella Contea del Suffolk, in quella parte sud-orientale dell’Inghilterra nota come East-Anglia. Nei pressi di East Bergholt, a Flatford, il padre possedeva un mulino e sperava che, dopo la sua morte, il figlio avrebbe continuato la redditizia attività di mugnaio. Tuttavia John desiderava diventare un artista e nel 1799 il padre gli concesse di frequentare la Royal Academy of Fine Arts di Londra.
    Sebbene fosse molto abile nel disegno anatomico, la crescita di Constable come artista fu lenta. Volendo affermarsi nella pittura di paesaggio, incontrò molte difficoltà nel seguire questa scelta. Tra la fine del 1700 e l’inizio dell’1800 prevaleva infatti la rappresentazione del paesaggio “ideale” o “istoriato”, seguendo il modello di grandi maestri francesi come Claude Lorrain e Nicholas Poussin. A differenza di loro, Constable amava dipingere il paesaggio che lo circondava, in particolare quello della sua amata cittadina natale, in modo diretto e il più possibile “veritiero”: idea rivoluzionaria per l’epoca.
    Benché avesse esposto per la prima volta i suoi paesaggi alla Royal Academy già nel 1802, Constable dovette attendere fino al 1819 per diventarne membro “associato” e divenne Accademico a pieno titolo solo nel 1829.
    Nel 1816 sposò il suo primo grande amore, Mary Bicknell, ed ebbero sette bambini. Si stabilirono nel quartiere londinese di Bloomsbury nel 1817. Da quel momento in poi, non trascorrendo più molto tempo nel Suffolk, Constable iniziò a dipingere i suoi paesaggi in studio, affidandosi alla memoria.
    Cominciò anche a dipingere i nuovi luoghi che via via frequentava e che avevano un legame con la sua famiglia. Infatti quando la moglie si ammalò di tubercolosi, nel 1819 Constable si trasferì con la famiglia a Hampstead, in campagna a nord di Londra per trovare un’aria più salubre.

    Nel 1824 incominciò ad andare al mare a Brighton, sulla Manica, con la speranza che il clima marino più mite potesse contribuire alla guarigione dell’amatissima moglie. Mary invece morì di lì a poco, nel 1828, a soli quarant’anni. Una perdita per lui dolorosissima.

    • SUFFOLK

    I dintorni di East Bergholt e di Flatford, dove Constable era cresciuto, sono stati per tutta la sua vita i luoghi dei più bei ricordi d’infanzia. Nel 1821, ricordando i paesaggi del Suffolk in una lettera al suo grande amico, l’Arcidiacono John Fisher, dichiarò: «La pittura è solo un altro modo di esprimere un sentimento. Collego la mia infanzia spensierata a tutto ciò che circonda le rive del fiume Stour. Esse hanno fatto di me un pittore e ne sono grato».
    Il Suffolk era una regione agricola, non tenuta in grande considerazione dagli artisti dei primi anni del XIX secolo. Thomas Gainsborough (1727-1788), artista apprezzato da Constable, aveva in precedenza dipinto lo stesso territorio. Panorami intravisti attraverso il bosco o scorci lungo i sentieri di campagna.
    Il sentiero denominato “Fen Lane”, che Constable era solito percorrere ogni giorno per andare a scuola a Dedham, divenne il soggetto di un suo dipinto del 1817 mai terminato. Ritornò sullo stesso soggetto nel 1826, dipingendone una versione più grande, The cornfield (Il campo di grano), che inviò alla Royal Academy quello stesso anno e che oggi è uno dei suoi dipinti più famosi conservato alla National Gallery di Londra. Constable amava dipingere anche la sua casa a East Bergholt e il panorama che ammirava dalla casa di suo padre.

    • DIPINGERE LA NATURA
    Nel 1802 Constable iniziò a dipingere per la prima volta en plein air con la tecnica ad olio, pratica che divenne suo tratto distintivo tra 1809 e 1829. In precedenza utilizzata dagli artisti europei del Seicento principalmente come pratica formativa, per Constable la pittura all’aperto era invece qualcosa di più importante, un modo per catturare l’essenza della Natura, che definì «la sorgente da dove tutto deve nascere».La maggior parte dei suoi bozzetti ad olio che ritraggono la natura vennero realizzati su tele di piccole dimensioni e raffigurano principalmente il paesaggio nei pressi del Mulino di Flatford o poco più lontano. Tuttavia, specialmente all’inizio della sua carriera, Constable realizzò anche opere en plein air di formato più grande. Nel 1809 dipinse la tela di media dimensione Malvern Hall nell’arco di una sola giornata.
    Tra il 1814 e il 1817, dipinse opere più grandi, quasi interamente all’aria aperta. Un esempio è Fen Lane, East Bergholt, 1817, che presenta uno sfondo non finito, probabilmente da terminare una volta tornato a Londra. In questo periodo Constable sviluppò infatti l’idea di dipingere nel suo studio grandi tele, denominate “sei piedi”, attingendo alla sola memoria.
    Anche J.M.W. Turner (1775 – 1851) dipinse bozzetti a olio lungo le rive del Tamigi, nella zona occidentale di Londra, nel 1805 e piccoli schizzi a Devon nel 1813. Tuttavia, a differenza di Constable, Turner non cercò mai di dipingere quadri più elaborati all’aperto.
    • LE PRIME INFLUENZE E I PITTORI CONTEMPORANEI
    Quando Constable arrivò a Londra nel 1799 per studiare pittura aveva già avuto alcuni contatti con il mondo artistico e ben presto se ne creò di nuovi. Frequentò Sir George Beaumont (1753 – 1827), un importante collezionista e pittore dilettante, del quale era solito visitare la raccolta di dipinti di Grandi Maestri per ricopiare composizioni paesaggistiche, come nel caso di quelle di Alexander Cozens (1717-1786).
    Quando andò a studiare alla Royal Academy conobbe il pittore statunitense Benjamin West (1738-1820), la cui lezione, secondo la quale «luci e ombre non sono mai immobili», gli sarebbe tornata utile per tutto il resto della vita. Come altri artisti britannici  dell’epoca, quali John Linnell e Cornelius Varley, anche Constable ricorse talvolta alla tecnica dell’acquerello per catturare gli  effetti della luce in rapido cambiamento.
    Il famoso pittore paesaggistico coevo di Constable, J.M.W. Turner, eccelleva nella tecnica dell’acquerello e se ne servì per tutta  la vita. Viaggiò per il continente europeo alla ricerca di soggetti “pittoreschi” che potessero poi essere riprodotti in incisioni e venduti ai collezionisti interessati alle opere paesaggistiche di antiquariato. Constable preferiva invece usare abitualmente l’olio anziché l’acquerello e non viaggiò mai al di fuori della Gran Bretagna.
    • VIA DALLA CITTÀ: LA CAMPAGNA DI HAMPSTEAD E LA MALATTIA DELLA MOGLIE
    Nel luglio del 1819 Constable prese un alloggio per la sua famiglia a Hampstead, in campagna, affinché la moglie malata potesse beneficiare dell’aria più pulita. La famiglia sarebbe ritornata a Hampstead più volte nelle estati successive, trasferendosi lì in maniera più stabile nel 1827 quando Constable affittò una casa a Well Walk. Hampstead a quell’epoca era ancora un villaggio, situato su un altopiano a pochi chilometri a nord di Londra, con la quale era collegato attraverso un servizio di carrozze. Sperava così di poter «unire la vita di città con quella di campagna».
    Constable fu subito attratto dal dipingere i sentieri, gli alberi e gli angoli nascosti del villaggio di Hampstead. Apprezzava la brughiera aperta con i suoi sinuosi sentieri, specchi d’acqua, gli operai impegnati a estrarre la ghiaia e i suoi cieli dinamici e burrascosi. Fu a Hampstead che l’artista dipinse i suoi famosi studi del cielo realizzati a olio. Molti di questi presentano annotazioni dettagliate sulle condizioni climatiche al momento della loro realizzazione. In Cloud Study (Studio di nuvole), 1822, è stato annotato: «27 ago, 11 in punto. Mezzogiorno Guardando a ovest Grandi nuvole argentee Vento leggero a sud ovest». È straordinaria l’accuratezza della rappresentazione e l’elevata espressività.
     
    • IL MARE DI BRIGHTON E LA CATTEDRALE DI SALISBURY
    Tra il 1824 e il 1828 Constable soggiornò prolungatamente a Brighton, sulla costa sud dell’Inghilterra. I medici avevano consigliato l’aria del mare per curare la tubercolosi della moglie Mary. In quelle occasioni Constable andava alla ricerca di spiagge isolate o angoli meno popolati sulle colline di Downs. Decise però di dipingere una parte affollata della spiaggia di Brighton per uno dei suoi dipinti più grandi e ambiziosi, The Chain Pier, Brighton, esposto presso la Royal Academy nel 1827. Turisti vestiti alla moda si mescolano ai tradizionali pescatori sotto un cielo tempestoso.
    Se i soggiorni di Constable a Brighton erano dovuti a obblighi familiari, il suo legame con Salisbury si sviluppò invece per la stretta amicizia con due alti prelati anglicani della Cattedrale del posto: il Vescovo John Fisher e suo nipote, l’Arcidiacono John Fisher. Soggiornò spesso presso la casa chiamata Leydenhall, nel Cathedral Close, dove, da una delle finestre, dipingeva i cieli che si affacciavano sul crinale di Harnham. Fu sempre lì nel 1829, l’anno successivo alla morte di Mary, che l’Arcidiacono Fisher incoraggiò l’artista a immergersi nel lavoro per distrarsi dal dolore e a dipingere un’ampia veduta della Cattedrale.
    Salisbury Cathedral from the Meadows (La Cattedrale di Salisbury vista dai campi), 1831, è oggi uno dei dipinti più famosi di Constable.  
    • GLI ULTIMI ANNI DI VITA
    All’inizio del 1829, Constable ricevette il prestigioso riconoscimento a lungo agognato di Accademico della Royal Academy. Era ora libero di dipingere senza doversi preoccupare della reazione dei critici.
    Rimasto vedovo e in condizioni di salute precarie, iniziò a pensare alla sua eredità. Progettò una serie di stampe, English Landscape (Paesaggio inglese), 1830-32, riproduzioni dei suoi lavori che meglio dimostravano il “Chiaroscuro della Natura” o le luci e le ombre, che descrive come «potenti organi di espressione».
    La principale preoccupazione negli ultimi anni rimase però quella della pittura a olio. Nel 1832 riuscì a terminare la grande tela, The Opening of Waterloo Bridge (L’apertura del Ponte di Waterloo), che rende omaggio alle scene sul Tamigi dipinte nel XVIII secolo da Canaletto. Il dipinto fu la causa di una famosa disputa con Turner quando venne esposto alla Royal Academy di Londra quello stesso anno. Da allora Constable ritornò spesso a lavorare su vecchi soggetti, includendo caratteristiche immaginifiche di un paesaggio “pittoresco”. L’aggiunta dell’arcobaleno divenne il suo tema preferito. Ciò che hanno in comune tutte le ultime opere è la qualità altamente espressiva delle pennellate.
    Constable morì improvvisamente a Bloomsbury nel marzo del 1837 e fu sepolto accanto a sua moglie Mary nel cimitero della chiesa di St John a Hampstead. Un giornalista nel necrologio commentò «che immensa perdita per l’Academy e per il pubblico; tutte le sue opere, adesso che se ne è andato, riceveranno una grandissima stima». E così fu.
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    VENARIA REALE | TORINO

    LUOGOReggia di Venaria Reale

    INDIRIZZO: Piazza della Repubblica 4

    COSTO DEL BIGLIETTO

    • Intero: 12 euro
    • Ridotto: 10 euro | Gruppi di min. 12, max. 25 persone Ridotto ragazzi: 6 euro | Under 21 (ragazzi dai 6 ai 20 anni) e universitari under 26
    • Scuole: 3 euro | Classi min. di 12, max 25 studenti; gratuito per 1 accompagnatore ogni 12 studenti
    • Gratuito: Minori di 6 anni
    SITO UFFICIALE: http://lavenaria.it
  • MINIATURE RIVELATE

    Ciclo di conferenze
    dedicate ai manoscritti miniati e alle biblioteche tra Medioevo e Rinascimento
    in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi

    24 ottobre – 14 dicembre 2022

    Palazzo Madama, Biblioteca civica Villa Amoretti, Biblioteca civica Cesare Pavese,
    Biblioteca civica don Lorenzo Milani

    Palazzo Madama e le Biblioteche civiche torinesi propongono, dal 24 ottobre al 14 dicembre, un ciclo di conferenze gratuite, dedicate ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.

    Una serie di incontri per approfondire i materiali e le tecniche di realizzazione dei manoscritti, per scoprire come erano organizzate le biblioteche e chi vi accedeva e per cogliere, infine, quel passaggio cruciale dal libro scritto a mano al libro stampato che oggi conosciamo e amiamo.

    L’iniziativa, legata al territorio, si svolge a Palazzo Madama e in tre biblioteche civiche della città: Villa Amoretti (Santa Rita), Cesare Pavese (Mirafiori Sud) e don Lorenzo Milani (Falchera).

    Il ciclo di conferenze intende portare il museo fuori dalle sue mura per promuovere la conoscenza di un patrimonio significativo e sostanzialmente ignoto, non solo al pubblico di Palazzo Madama, ma anche ai cittadini torinesi che frequentano più abitualmente le biblioteche e che con l’oggetto “libro” hanno un rapporto privilegiato. Gli appuntamenti sono un invito a conoscere attraverso le collezioni del museo non solo il contenuto intellettuale di creatività, ma anche i materiali e le tecniche di realizzazione – a mano prima e a stampa poi – e ad approfondire il tema della diffusione della lettura nel mondo antico.

    Le Biblioteche civiche, da sempre attente alla storia del libro attraverso specifiche attività di mediazione, proporranno nello stesso periodo laboratori per famiglie e scuole del territorio.

    Nel corso dell’iniziativa i partecipanti agli incontri riceveranno un voucher che permetterà loro di visitare gratuitamente Palazzo Madama e la mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, allestita nella Sala del Senato dal 13 ottobre 2022 al 30 gennaio 2023.
    Per gli insegnanti gli incontri in biblioteca costituiscono occasione di formazione, per i quali è possibile richiedere certificato di partecipazione.

    Il ciclo di incontri si concluderà poco prima delle festività natalizie, nella settimana tra il 12 e il 16 dicembre, con un appuntamento finale a cura dei lettori che selezioneranno il proprio libro “in salsa” medievale da presentare al gruppo attraverso brevi stralci di lettura ad alta voce.
    In questa occasione la comunità cittadina potrà usufruire di materiali di approfondimento creati in sinergia dalle biblioteche e dal museo con schede bibliografiche, consigli di lettura e focus sulle collezioni di Palazzo Madama.

    L’iniziativa intende disseminare le conoscenze e i risultati del progetto “Miniature rivelate”, avviato nell’ottobre 2020 da Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica in partnership con l’Università di Torino e l’Università del Piemonte Orientale (Dipartimento di Studi Storici e Dipartimenti di Chimica), grazie a un cofinanziamento di Fondazione CRT e UNITO. La ricerca è nata dalla volontà di approfondire la conoscenza della collezione di manoscritti e miniature ritagliate del Museo Civico di Torino: un patrimonio costituito
    da 19 codici miniati, un fondo di 81 fogli e miniature ritagliate e una preziosa raccolta di 50 pergamene dal XIII al XVI secolo.

    La prima fase del progetto si è svolta dall’ottobre 2020 alla primavera 2022. Durante questi mesi è stato condotto il censimento sistematico, con la campagna fotografica e la pre-catalogazione, che ha comportato anche la ricerca bibliografica e lo studio liturgico per individuare l’area di provenienza dei testi sacri.

    La seconda fase, a partire dall’autunno 2022, prevede i restauri di due codici, le analisi scientifiche non invasive e l’analisi storico artistica; in calendario saranno programmate attività per il pubblico, laboratori didattici per le scuole e per gli adulti.

    La terza fase si concluderà nell’autunno 2024 con una mostra dossier a Palazzo Madama, che presenterà al pubblico un percorso visivo attraverso l’esposizione di una selezione delle opere del museo.

    Il programma

    A PALAZZO MADAMA

    24 ottobre ore 17
    È sempre medioevo. Da un castello per un Palazzo, e un Borgo per un parco, alle Torri di Falchera
    Con Giovanni Carlo Federico Villa
    Un incontro per narrare una delle radici contemporanee di Torino e del suo ruolo europeo; una riflessione su di un secolo, l’Ottocento, connotato dall’innamoramento per il Medioevo, con il Romanticismo che inventa i secoli di mezzo quale anelito a un’epoca dorata e rispettosa della dimensione umana, generatrice di una base mitico-simbolica su cui fondare l’identità dei nascenti stati nazionali

    26 ottobre ore 11 – 13
    Manoscritti, incunaboli e ritagli miniati del Museo Civico d’Arte Antica
    L’occasione di incontro e discussione è rivolta a studiosi, responsabili di biblioteche e archivi, studenti e appassionati d’arte che avranno l’opportunità di prendere confidenza con questo importante fondo della collezione del museo e conoscere le prime novità emerse dallo studio sistematico condotto da specialisti di diverse discipline.
    Con Giovanni Carlo Federico Villa, Simonetta Castronovo, Fabrizio Crivello, Giovanna Saroni, Alessia Marzo, Antonio Olivieri, Maria Alessandra Panzanelli Fratoni, Maurizio Aceto, Angelo Agostino e Monica Gulmini

    Gli interventi
    • La collezione del Museo Civico dall’Ottocento a oggi, Simonetta Castronovo, Palazzo Madama
    • Un progetto tra Università e Museo, Fabrizio Crivello, Università degli Studi di Torino
    • Due importanti Libri d’Ore per la storia del territorio, Giovanna Saroni
    • Memorie di manoscritti decorati: i ritagli miniati, Alessia Marzo, Università degli Studi di Torino
    • Documenti e collezionisti: carte d’archivio a Palazzo Madama, Antonio Olivieri, Università degli Studi di Torino
    • Gli incunaboli, Maria Alessandra Panzanelli Fratoni, Università degli Studi di Torino
    • La chimica al servizio dello studio dei codici miniati, Maurizio Aceto, Angelo Agostino e Monica Gulmini, Università degli Studi di Torino, Università Piemonte Orientale

    Ingresso libero fino a esaurimento posti

     

    NELLE BIBLIOTECHE

    7 – 11 novembre 2022
    Cos’è un codice miniato
    Con Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama
    Quali sono le operazioni che portano alla realizzazione di un codice manoscritto nel Medioevo? Quali gli strumenti di lavoro dello scriba e del miniatore? Com’era organizzato uno scriptorium? Nel corso della conferenza scopriremo le operazioni necessarie a produrre un codice, dalla preparazione della pergamena alla rigatura, dalla scrittura ai pigmenti e alla decorazione con iniziali figurate e istoriate o intere scene a pittura, senza dimenticare la doratura e la legatura.

    • lunedì 7 novembre ore 17.30: Biblioteca civica Cesare Pavese – via Candiolo 79
    • mercoledì 9 novembre ore 17.30: Biblioteca civica Villa Amoretti – corso Orbassano 200
    • venerdì 11 novembre ore 10.30: Biblioteca civica Don Milani – via dei Pioppi, 43
    21-23 novembre 2022
    Le biblioteche medievali
    Con Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama
    Dove si trovavano e come erano organizzate internamente. Quale il loro contenuto. Chi poteva accedere, chi leggeva e studiava nel Medioevo. Biblioteche monastiche, ecclesiastiche, signorili; libri dei mercanti e Statuti dei Comuni.
    • lunedì 21 novembre ore 17.30 Biblioteca civica Cesare Pavese – via Candiolo 79
    • mercoledì 23 novembre ore 15.00 Biblioteca civica Don Lorenzo Milani – Via dei Pioppi, 43
    • mercoledì 23 novembre ore 17.30 Biblioteca civica Villa Amoretti – corso Orbassano 200
    28 -30 novembre 2022
    La nascita del libro a stampa decorato da xilografie (XV secolo)
    Con Alessia Marzo, Università degli Studi di Torino
    Oltre a codici miniati, le collezioni del museo civico possiedono alcuni incunaboli, libri a stampa realizzati a partire dalla
    seconda metà del Quattrocento e illustrati da xilografie con scene sacre e margini decorativi che venivano dipinti per
    assomigliare quanto più possibile ai codici miniati in pergamena.
    • lunedì 28 novembre ore 17.30 Biblioteca civica Cesare Pavese – via Candiolo 79
    • mercoledì 30 novembre ore 15.00 Biblioteca civica Don Lorenzo Milani – Via dei Pioppi, 43
    • mercoledì 30 novembre ore 17.30 Biblioteca civica Villa Amoretti – corso Orbassano 200
    12-14 dicembre 2022
    Il mio Medioevo. Il nostro Medioevo
    Incontro finale nelle biblioteche a cura dei lettori delle Biblioteche civiche
    Il Medioevo fa da sfondo a diversi romanzi della letteratura occidentale: da Il nome della rosa di Umberto Eco, I pilastri
    della Terra di Ken Follett, Notre-Dame de Paris di Victor Hugo o il più recente La Cattedrale del mare di Ildefonso
    Falcones. Ogni partecipante potrà proporre al gruppo il proprio libro del cuore, selezionando e leggendo ad alta voce
    la pagina o i passaggi che maggiormente ha amato.
    • lunedì 12 dicembre ore 17.30 Biblioteca civica Cesare Pavese – via Candiolo 79
    • mercoledì 14 dicembre ore 15.00 Biblioteca civica Don Lorenzo Milani – Via dei Pioppi, 43
    • mercoledì 14 dicembre ore 17.30 Biblioteca civica Villa Amoretti – corso Orbassano 200

    Ingresso libero fino a esaurimento posti

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