Tag: arte

  • L’arte del grande artista incontra la collezione di prodotti dell’azienda statunitense

     “La nostra missione è di rendere la vita e il lavoro di Vincent van Gogh accessibili a quante più persone possibile per arricchirli e ispirarli” dice Adriaan Dönszelmann, Amministratore delegato del Van Gogh Museum.

    Dal 3 agosto è disponibile la capsule collection Vans dedicata ai capolavori di Vincent Van Gogh, ma a dire il vero è già sold out! 

    L’azienda statunitense, tra i marchi più amati dai giovani, ha stipulato un accordo con il Van Gogh Museum di Amsterdam: le opere più celebri del grande artista sono state riprodotte su cappelli, zaini, scarpe e t-shirt.

    Parte dei proventi della vendita dei prodotti sarà destinata alla tutela del patrimonio e della collezione d’arte di Vincent Van Gogh, al fine di garantirne l’accessibilità anche alle generazioni future.

    L’idea è anche quella di avvicinare le giovani generazioni all’arte del grande pittore, uno dei più amati di sempre, attraverso oggetti altrettanto amati dai ragazzi.

    Come spiega infatti Adriaan Dönszelmann, Amministratore delegato del Van Gogh Museum: “Unendo le opere iconiche di Van Gogh con gli iconici modelli Vans, la nostra collaborazione porta l’arte di Vincent” Off The Wall “e nel mondo ad un nuovo pubblico fuori dal museo“.

    Ogni pezzo, in vendita nei negozi  Vans.com/vangogh, e su vangoghmuseumshop.com, riporta un cartellino che descrive e racconta fatti inerenti all’opera riprodotta.

  • Giovedì 25 giugno al Circolo dei Lettori è stato presentato alla stampa Art Site Fest che si terrà dal 20 settembre al 18 novembre, tema:  “la Contaminazione” delle dimore storiche Piemontesi, con l’arte contemporanea in tutte le sue forme.

    Sono intervenuti alla presentazione Luca Angelantoni Fondazione CRT, Maurizio Cibrario Fondazione Torino Musei, Cristiana Maccagno Palazzina di Caccia di Stupinigi, Luca Malvicino, Associazione Govone Residenza Sabaude, Domenico Maria Papa curatore di Art Site.

    Gli anni scorsi nel Festival venivano interessate tre dimore: il Castello di Racconigi, il Castello di Govone e Reggia di Venaria.

    Quest’anno grazie all’interesse di pubblico delle scorse edizione,  al lavoro del curatore Domenico Maria Papa e della sua squadra, con 38 artisti presenti e 140 opere, le dimore interessate al festival aumento fino ad arrivare a 9: Reggia di Venaria, Palazzo Chiablese, Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Govone, il Castello di Racconigi, Palazzo Biandrate, Museo Egizio, Palazzo Bricherasio e Palazzo Madama.

    Tra gli  artisti presenti al Festival, Guler Ates, artista turca le cui opere sono realizzate attraverso performance e attività “adattive”,  fantasmi di donna ideati dall’artista turca. Al centro del suo percorso artistico l’indagine della figura umana in particolar modo la donna.

    Le tappezzerie cinesi prendono a vivere nel video di Yong Yongllong, al Castello di Govone.

    Joseph Fàd, fotoreporter di guerra libanese, famoso per i vuoi scatti da Palmira e dai siti devastati dall’Isis, che verranno messi a confronto da cartoline degli stessi luoghi prima della guerra e saranno presenti al Museo Egizio, permettendo cosi una riflessione su quanta fragilità si crei intorno all’arte.

    Tornerà Beppe Servìllo, degli AvionTravel, in un reading con Fattrice Eiena Sena e Lamberto Curtoni al violoncello.

    Contatti:

  • Nel giorno del solstizio d’estate torna in tutta Italia l’atteso appuntamento con la Festa della Musica 2018: più di 9.000 musicisti giovedì 21 giugno animeranno infatti le piazze e le strade, i palazzi e i musei, i cieli e le stazioni, i centri e le periferie, gli ospedali e le carceri di oltre 600 città in tutta Italia. Dal jazz al soul, dalla musica da camera all’heavy metal, dalla classica al rock, dalla drum and bass alla musica barocca in costume, migliaia di eventi scalderanno i palchi delle nostre città per una festa che rappresenta un vero e proprio Inno alla Gioia, in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

    “La Festa della Musica, quest’anno, porterà la cultura anche in molte periferie, toccando quartieri come lo Zen 2 a Palermo, Tor Bella Monaca e Ponte di Nona a Roma, Sestri Ponente a Genova, rione Sanità a Napoli e tanti altri. Bisogna far tornare a vivere l’arte, la musica e la cultura nelle nostre periferie, in modo che siano uno stimolo all’integrazione e alla crescita umana.  Questa kermesse, inoltre, sarà una grande festa dedicata soprattutto ai giovani, al loro talento straordinario e alla loro creatività. Saranno coinvolte in maniera capillare le piazze, le istituzioni, i musei, i centri di cultura per trasmettere quel messaggio di partecipazione che solo la musica riesce a dare. Ringrazio tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo e che hanno lavorato a questa manifestazione”. Così il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli.

    “Un giornata unica per fare musica ovunque ed in ogni modo. Su un aereo, una periferia italiana, in un museo o in una scuola. Un inno alla gioia che inonda di note e di colori tutto il Paese. Con la soddisfazione di aver reso in poco tempo questa festa un punto di riferimento per tutti i partner europei. Per una festa così universale e cosi piena di gioia non potevamo avere testimonial migliore di un uomo e un artista fantastico come Ezio Bosso” ha dichiarato il coordinatore della Festa Paolo Masini.

    Quest’anno infatti la Festa si avvale di un testimonial d’eccezione, il maestro Ezio Bosso che il 21 giugno dirige l’Orchestra Giovanile Italiana della Scuola di Musica di Fiesole al Teatro Romano della cittadina toscana: un’occasione imperdibile per un progetto realizzato grazie alla Comunità europea che terrà un incontro/dialogo con i cittadini prima del concerto, con alcuni rappresentanti del Parlamento Europeo.

    “La musica deve essere ovunque e tutti ci impegniamo affinché sia ovunque, perché la musica ci insegna ad ascoltarci l’un l’altro e festeggiarla vuol dire festeggiare anche il capirsi senza pregiudizi” ha dichiarato Ezio Bosso. 
    “Rinnoviamo il nostro sostegno alla Festa della Musica con sempre maggiore convinzione ed entusiasmo: l’attenzione della Società Italiana degli Autori ed Editori verso il mondo della musica è totale, come dimostrano le decine di meravigliose iniziative che supportiamo e promuoviamo, con un occhio particolare a quei progetti che coinvolgono i giovani e il territorio. La Festa, che ogni anno celebra il solstizio d’estate all’insegna della gioia e della condivisione, risponde a tutte le caratteristiche che come SIAE difendiamo e valorizziamo. Consapevoli del fatto che la musica è un settore portante per la creatività e la cultura italiana, abbiamo confermato anche quest’anno tariffe particolarmente ridotte per incentivare i Comuni e gli organizzatori ad aderire alla Festa, a coinvolgere i giovani e a dar vita a quanti più concerti e spettacoli di musica dal vivo, nel rispetto del diritto d’autore che è un diritto del lavoro”. Ha dichiarato Gaetano Blandini, Direttore Generale SIAE.

    Dal Museo Archeologico di Cagliari alla Reggia di Caserta, dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze al parco Archeologico di Paestum, dal Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma all’Archivio di Stato di Venezia, fino al Museo di Capodimonte di Napoli: oltre 40 luoghi della cultura del MiBACT ospiteranno eccezionalmente altrettante iniziative musicali che spaziano dal coro al dj-set, dalla musica classica al rock, fino alla filo diffusione. La musica sarà inoltre protagonista negli ospedali, nei conservatori, nelle biblioteche, in 25 case di reclusione/circondariali e con più di 100 corali distribuite su tutto il territorio. Inoltre, grazie alla consueta partnership tra Carrefour e “Festa della Musica”, oltre 240 Carrefour diventeranno un vero e proprio palcoscenico e luogo di incontro. Anche quest’anno la musica sbarca nelle periferie grazie ai 14 Punti Luce di Save the Children che ospiteranno concerti, eventi e performance, in particolare a Napoli (Sanità, Barra e Chiaiano) a Milano (Giambellino e Quartoggiaro) a Roma (Ponte di Nona) e a Palermo (Zen 2). E proprio Palermo, Capitale Italiana della Cultura 2018 che – come da tradizione – sabato 16 giugno inaugura con “Mille giovani per la Festa della Musica” un’anteprima di concerti ed eventi.

    L’iniziativa è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla SIAE e dall’AIPFM (Associazione italiana per la promozione della Festa della Musica), in collaborazione con UNPLI, Feniarco, l’Anci, la Conferenza delle Regioni, il Miur, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero della Salute, il Ministero della Difesa e quello di Grazia e Giustizia. Sponsor dell’evento Carrefour. Main Media Partner: RAI Media Partner: Rai radio Tre, Grandi Stazioni Retail, Telesia e Trenitalia.

    Il calendario completo degli appuntamenti su www.festadellamusica.beniculturali.it 

  • Domani  21 giugno al Mastio della Cittadella in Via Cernaia, Torino  si inaugura una bella mostra di arte attuale: 17 artisti provenienti da Italia, Francia, Spagna, Germania espongono in uno storico e significativo di Torino.

    A cura di Domenico Maria Papa.

    Inaugurazione 21 Giugno ore 18.30

    • Via Cernaia, Torino – Mastio della Cittadella
    • 21 giugno 2018 – 15 luglio 2018

    Per informazioni e prenotazioni:

    • info.bevisibleplus@gmail.com

    Ci sono molte belle mostre in corso e in partenza questa è una di quelle!

  • Il labirinto è un simbolo potente della cultura euro mediterranea, che affonda le sue origini nel mito cretese di Teseo e Arianna e del mostruoso Minotauro rinchiuso al suo centro dal re Minosse, che ne affidò la costruzione a Dedalo e a suo figlio Icaro.

    La sua rappresentazione sui pavimenti delle chiese paleocristiane – il più antico risale al VI secolo e si trova nella basilica di San Vitale a Ravenna – e delle cattedrali romaniche e gotiche ne ricorda il carattere sacro e iniziatico, un significato oggi perduto.

    Sopravvissuto come divertissement delle corti rinascimentali o barocche, come il labirinto di siepi a Villa Pisani a Stra, oggi è possibile riscoprirne le tracce in molte opere d’arte presenti nelle collezioni dei nostri musei e parchi archeologici, essi stessi luoghi che possono essere vissuti come un percorso di ricerca.
    E ai Labirinti nell’arte il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dedica la campagna di comunicazione del mese di giugno: qui le oltre 50 locandine digitali che il MiBACT e i Musei Italiani condivideranno su tutti i propri account social con l’hashtag #labirintidarte.

  • In occasione del lancio di #Fumettineimusei, il nuovo progetto Mibact per i ragazzi che partecipano ai laboratori didattici museali
    Alcuni fanno risalire la storia del fumetto ai tempi della preistoria, alle pitture rupestri con scene di caccia o di vita quotidiana. Tutto ciò che sviluppa narrazione per immagini, laddove, spesso, si integrano scritte, può essere esempio di vignette e balloon ante litteram: dalla ‘grande striscia’ della Colonna Traiana alle scene mitologiche o quelle con la vita di santi e eroi. Così la nuova campagna social del mese di marzo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo fa concorrere tutti i musei e parchi archeologici italiani nel proporre raffigurazioni che in qualche modo possano rimandare all’arte del fumetto, dando sostegno al progetto #Fumettineimusei, realizzato dallo stesso MiBACT e destinato ai bambini e ai ragazzi che partecipano ai laboratori museali. Ventidue albi, a firma di ventuno dei più importanti graphic novelist nazionali, realizzati in collaborazione con Coconino Press – Fandango per raccontare il patrimonio del Paese.

    Strizzano l’occhio alle nuvolette sia il vaso per olio a figure nere con scene di vita all’interno di una bottega (Cerchia del Pittore di Antiménes, Firenze, Museo Archeologico Nazionale, ca. 520 a.C.), in cui un anziano venditore di oli profumati dice all’acquirente kalo nai “Buono, vero?”, sia gli affreschi del I secolo conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. In questi, una donna avanza verso due avventori, portando una grossa brocca e un bicchiere; i due uomini sembrano litigare sulla priorità dell’ordinazione: “Porta qui” (hoc), dice il primo, ma l’altro controbatte “No! È mia” (non/mia est); la donna spazientita ribatte: “Lo prenda chi vuole” (qui vol /sumat).
    Si scoprono personaggi incredibili – che non meraviglierebbero in albi modernissimi – in testimonianze del I secolo d.c., come i Graffiti delle Terme del Parco Archeologico di Ercolano o sulle pareti della Villa dei Misteri, a Pompei. E pure l’arte sacra rammenta le vignette: basta osservare L’Annunciazione di Simone Martini (Gallerie degli Uffizi, 1333) in cui l’Arcangelo Gabriele “parla” alla Vergine: “Ave gratia plena, dominus tecum”.
    Gli esempi che il MiBACT posta e condivide con l’hashtag #Fumettineimusei su tutti i gli account social – in particolare su instagram su @museitaliani e sul neonato profilo @fumettineimusei – sono numerosi e insoliti.

    L’obiettivo della campagna è coinvolgere i visitatori a cercare e fotografare nelle collezioni degli oltre 420 musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali tutto ciò che “ricorda, richiama o anticipa le tecniche del fumetto”.

    Fino al 1° aprile 2018, inoltre, l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma espone i disegni originali delle copertine e gli schizzi delle principali tavole dei 22 #Fumettineimusei.

    Al termine dell’esposizione, le tavole entreranno a far parte della collezione permanente dell’Istituto, costituendo così il primo grande nucleo di opere dell’Istituto legate all’arte del fumetto (ingresso libero, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, in via della Stamperia, 6 – Roma).

    Fonte MiBACT
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    Anche quest’anno per l’8 marzo tutti i musei e luoghi della cultura statali apriranno le loro porte gratuitamente alle donne.

    Una giornata di festa che il Ministero dei Beni e delle Attività e del Turismo, guidato da Dario Franceschini, celebra, insieme alle aperture gratuite, con un’apposita campagna di comunicazione social e una galleria di donne eccezionali, la cui fama ha attraversato i secoli anche grazie all’arte e alla cultura. 

    Sante e prostitute, dee e popolane, intellettuali e artiste, attrici e martiri, scrittrici e poetesse, madri, madonne e rivoluzionarie: la campagna social del Mibact, in occasione dell’8 marzo, celebra il mondo femminile, attraverso le sue rappresentazioni più significative nell’arte, puntando i riflettori sulle vite delle donne che hanno fatto la storia.

    Oltre trenta locandine digitali – selezionate dagli storici dell’arte del principali Musei Italiani – animeranno infatti il profilo Instagram di @Museitaliani da oggi fino all’8 marzo, data in cui l’ingresso nei musei e nei luoghi della cultura statali sarà gratuito per tutte le donne, in tutta Italia.

    Dipinti, sculture, stampe, busti, reperti archeologici e ritratti che celebrano il “femminile” saranno dunque i protagonisti della campagna social: da Sofonisba Anguissola, una delle prime esponenti della pittura europea, ritrattista alla Corte di Filippo II di Spagna, a Ofelia, il personaggio shakespeariano e tragica eroina, che ha ispirato nei secoli pittori e poeti e che qui prende le forme della scultura in gesso di Arturo Martini conservata alla Pinacoteca di Brera, il busto di Madame de Stael, l’intellettuale liberale francese che ha animato i salotti letterari e fautrice del romanticismo europeo, e ancora il dipinto pompeiano di Saffo – conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli – la poetessa greca che ha tradotto in versi l’erotismo femminile, Cleopatra ritratta da Giovan Francesco Guerrieri, la celeberrima regina seduttrice e amante appassionata, che secondo la versione classica di Plutarco, morì suicida con il morso di un serpente, e ancora, tra le tante altre protagoniste della galleria di immagini, Jane Burden Morris, modella, musa dei preraffaelliti e moglie dell’artista e architetto britannico William Morris, la scultura di Eleonora Duse – conservata a Palazzo Pitti – attrice amata dal pubblico e osannata dalla critica, e protagonista in vita dell’amore tormentato con il poeta Gabriele d’Annunzio, fino alle Tre Età della donna, il capolavoro dell’artista austriaco Gustav Klimt, simbolo delle tre fasi della vita femminile.
    Anche per questa iniziativa l’invito rivolto ai visitatori è quello di una vera e propria caccia al tesoro digitale nei musei italiani, muniti di smartphone o macchina fotografica, alla ricerca di donne in dipinti, sculture, vasi figurati, arazzi e affreschi delle epoche e delle collezioni più disparate.

    Tutti possono condividere le proprie foto con l’hashtag #8marzoalmuseo e invadere i social con opere da tutta Italia, seguendo un filo rosso che unisce, nella bellezza, le straordinarie collezioni statali.

    Fonte: MiBACT

  • Loving Vincent, il lungometraggio di Dorota Kobiela e Hugh Welchman dedicato al genio di Vincent van Gogh,

    sarà nelle sale per tre giorni, dal 16 al 18 ottobre, distribuito da Nexo Digital.

    La particolarità del progetto, che va ad aggiungersi ad una lunghissima lista di film sull’artista olandese, sta nella tecnica di realizzazione: la pellicola è infatti composta da migliaia di immagini create nello stile di van Gogh e realizzate da un team di 125 artisti che ha lavorato anni per dipingerle tutte a mano.

    In Loving Vincent 94 quadri sono riprodotti in una forma simile a quella originale e più di 31 dipinti sono rappresentati parzialmente.

    La narrazione, che riporta in vita opere come Caffè di notteCampo di grano con volo di corviNotte stellata, ma anche ritratti e autoritratti di van Gogh, si apre in Francia, nell’estate del 1891.

    Un viaggio attraverso strazianti rivelazioni per capire e apprezzare l’appassionante vita e la straordinaria opera di Vincent van Gogh.

    Info e news su Nexodigital

    Van Gogh sviluppò il suo talento per la pittura nella regione del Brabante, pertanto al film è affiancata la mostra Loving Vincent: de tentoonstelling, ospitata dal Museo Het Noordbrabants Museum di Den Bosch dal 14 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018.

    Approfondisce il “dietro le quinte” della pellicola: saranno infatti in mostra 70 copie dei dipinti originali utilizzate per il film, integrate da filmati e presentazioni che illustreranno il metodo di realizzazione.

    In occasione della prima del film in Gheldria, il prossimo 19 ottobre, il Cinemec di Ede ospiterà un’altra selezione delle 1400 copie totali. “Le opere sono troppo belle per non essere mostrate al pubblico del film”, sottolinea Lies Boelrijk del Kroller-Muller Museum, che sorge nei pressi del Cinemec.

    Da sottolineare come il Museo ospiti la seconda più grande collezione di opere di Van Gogh al mondo, dopo quella di Amsterdam.

  • Pop Art Italiana dalle collezioni della GAM – Torino  a cura di Riccardo Passoni, in mostra a Cuneo, nel Complesso Monumentale di San Francesco

    La mostra – promossa dalla Fondazione CRC in occasione dei 25 anni dalla nascita, nel gennaio 1992 – propone un excursus intorno alla Pop Art italiana, attraverso una selezione di cinquanta opere tra dipinti, sculture e video, tutte provenienti dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

    L’esposizione nasce dalla volontà di riflettere sulla vicenda storica della Pop Art in Italia, alla luce della recente rinnovata attenzione da parte della critica. Gli aspetti principali su cui la critica si è soffermata nel rileggere il fenomeno includono, da una parte, lo studio della cronaca di quegli anni, alla ricerca di corrispondenze dirette con l’arrivo e l’esplosione del fenomeno Pop americano sul suolo italiano e dall’altra, la messa a fuoco della provenienza culturale e linguistica degli artisti italiani, evidenziandone contiguità e differenze rispetto agli internazionali.

    La mostra occupa i suggestivi spazi del Complesso monumentale di San Francesco − restaurato e restituito alla città nel 2011 grazie a un ingente finanziamento della Fondazione CRC e adiacente al Museo Civico di Cuneo − e vuole ricostruire l’ampio ventaglio delle proposte italiane maturate nei primi anni Sessanta. In quegli anni numerose furono le corrispondenze tra il progressivo ma rapido affermarsi della Pop Art americana e la scena italiana, in particolare nelle città di Roma e Torino, così come la circolazione degli artisti e delle loro proposte linguistiche.

    Il percorso espositivo illustra, per campionamenti, le differenti declinazioni di stile degli artisti, tra cui Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Fabio Mauri, Mario Ceroli, attivi sulla scena romana, accanto a personaggi come Jannis Kounellis e Pino Pascali. Sul versante torinese, la mostra raccoglie opere di Ugo Nespolo, Aldo Mondino, Michelangelo Pistoletto, Antonio Carena. Sullo sfondo, tra le tante altre proposte in mostra – volte anche a presentare importanti esiti collaterali, non dichiaratamente Pop ma contestualizzabili in quella temperie di sviluppo e ricerca – esempi delle ricerche pioneristiche di Mimmo Rotella e Enrico Baj.

    Completano la mostra opere della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris e della Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea, tutte custodite presso la GAM di Torino.

    «Una mostra che siamo orgogliosi di promuovere insieme alla Fondazione CRC e che permette di esporre a Cuneo, in una cornice davvero particolare come il complesso monumentale di San Francesco, opere del prestigioso patrimonio del nostro museo, che possono così riemergere in un nuovo contesto espositivo» aggiunge Carolyn Christov-Bakargiev, direttore della GAM di Torino. 

    «Tutte le opere esposte provengono dalla GAM» racconta Riccardo Passoni, curatore della mostra e vicedirettore della GAM di Torino «Ed è importante sottolineare come la maggior parte di esse abbia trovato posto nelle nostre collezioni già da molto tempo. Questo è stato possibile soprattutto grazie all’arrivo nel museo, alla metà degli anni Sessanta, della collezione del Museo Sperimentale di Arte Contemporanea fondato nel 1963 da Eugenio Battisti presso l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Genova. Rileggere quella importante collezione da questo nuovo angolo visuale, ha costituito per noi una vera sorpresa, proprio per la ricchezza di opere sul tema Pop e dintorni. »

    «Siamo estremamente felici di questa collaborazione con la GAM» dichiara Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione CRC «Io non amo la natura è prima di tutto un evento di grande richiamo e rilievo per la promozione turistica e culturale di Cuneo e provincia. Proprio quest’anno, inoltre, la Fondazione CRC compie i suoi primi 25 anni: una ricorrenza che abbiamo voluto celebrare con questa mostra, occasione unica per avvicinare al mondo dell’arte i nostri concittadini, i giovani e le scuole».

    L’esposizione sarà corredata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.

    Orari:

    martedì-domenica: 15.30-18.30

    Ingresso gratuito

    Per informazioni: tel. 0171 634175 progetti@fondazionecrc.it

    Immagine di:

    Pino Pascali | Omaggio a Billie Holiday (Labbra Rosse), 1964
    Tela dipinta a smalto su centine in legno | 64 x 120 x 22 cm
    Acquisto della Fondazione Guido ed Ettore de Fornaris da Vittorio Rubiu, Roma, 1985
    GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
  • dal 31/03/2017 al 02/07/2017

    Una nuova imperdibile mostra composta da 60 opere, tra olii, acquerelli e grafiche ripercorrono oltre un secolo di arte internazionale, attraverso i suoi maggiori interpreti, da Claude Monet a Edgar Degas, da Dante Gabriel Rossetti a John Everet Millais, da Pablo Picasso a Francis Bacon, da Roy Lichtenstein a Andy Warhol e molti altri.

    La mostra, Da Monet a Bacon, capolavori della Johannesburg Art Gallery, prodotta da Nuova Villa Reale, Cultura Domani e ViDi, con la collaborazione di ArtGlass e il patrocinio del Comune di Monza e del Consolato Generale del Sud Africa, è curata da Simona Bartolena.

    L’esposizione consente al pubblico di scoprire l’affascinante storia della Johannesburg Art Gallery, aperta al pubblico nel 1910, che vanta un patrimonio di grande valore artistico.

    In contemporanea, alla Villa Reale si tiene La storia dell’arte raccontata ai bambini, un progetto didattico pensato per introdurre i più giovani al grande mondo dell’arte. Il percorso, suddiviso in stanze multisensoriali, si pone come obiettivo quello di educare i più piccoli alla Bellezza che l’uomo ha saputo creare in millenni di storia, mettendoli al centro di un racconto nel quale diventare protagonisti attraverso esperienze e riflessioni.

    Aperture e costi

    Biglietti:

    Mostra DA MONET A BACON. Capolavori della Johannesburg Art Gallery:
    intero € 12;
    ridotto € 10 per gruppi di almeno 15 persone e apposite convenzioni;
    ridotto speciale € 5 per scolaresche e minori di 18 anni.

    Progetto didattico “Storia dell’Arte raccontata ai bambini”:
    intero € 8
    ridotto € 6 per gruppi di almeno 15 persone e apposite convenzioni
    ridotto speciale € 5 per scolaresche e minori di 18 anni.

    Cumulativi:

    Cumulativo Appartamenti Reali + Corpo Centrale Villa:  Il biglietto consente la visita agli Appartamenti Reali e alle mostre DA MONET A BACON. Capolavori della Johannesburg Art Gallery, Storia dell’arte raccontata ai bambini e al Museum Design Triennale di Milano: intero € 19; ridotto € 16 per gruppi di almeno 15 persone e apposite convenzioni; ridotto speciale € 6 per scolaresche e minori di 18 anni.

    Acquista il tuo biglietto on line

    Cumulativo Corpo Centrale Villa e progetto didattico: il biglietto consente la visita alle mostre DA MONET A BACON. Capolavori della Johannesburg Art Gallery, Storia dell’arte raccontata ai bambini e al Museum Design Triennale di Milano: intero € 16; ridotto € 14 per gruppi di almeno 15 persone e apposite convenzioni; ridotto speciale € 6 per scolaresche e minori di 18 anni.

    Orari:
    Da martedì a domenica: 10.00-19.00
    Venerdì 10.00-22.00
    Lunedì chiuso

    Contatti

    Telefono: 039.5783427
    E-mail: info@villarealedimonza.it

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