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  • UN TALENTO CONTROVERSO e UN CULTO PER IL DITTATORE ANCORA VIVO.

    La casa d’aste britannica Mullock batterà oggi al Ludlow Racecourse di Shropshire i cinque dipinti, di cui uno non firmato. In passato, sono state raggiunte alte quotazioni per opere di scarso pregio artistico, che forse nascondono il culto, ancora vivo, della figura del dittatore.

    Natura morta con frutta e orologio, Una strada di villaggio, un bouquet di fiori alpini, una porta della cinta muraria di Durnstein, e una natura morta con orologio, frutta e fiori.

    Sono i quattro dipinti realizzati da Adolf Hitler (1889-1945) che andranno all’asta oggi, a prezzi compresi fra i 6.000 e i 9.000 dollari, come riporta il quotidiano online inglese Shropshire Star.

    A questi si aggiunge un quadro non firmato, ma a lui attribuibile poiché rappresenta la tomba della nipote acquisita Geli Raubel (figlia del suo fratellastro), e morta suicida nel 1931 sparandosi con la pistola di Hitler. Si ha ragione di ritenere che fra i due ci fosse una relazione.

    E’ stata fatta una stima per cui Hitler potrebbe avere realizzato fra 2.000 e 3.000, e attualmente quelli che non sono di proprietà privata si trovano parte presso l’International Museum of World War II in Massachusetts, e nei caveau segreti di Washington, risultato di un sequestrato su ordine del governo americano nel 1945.

    “Sono così ordinari che chiunque avrebbe potuto realizzarli”, ha dichiarato al New York Post Kenneth Rendell, fondatore e direttore del Museo della Guerra Mondiale, che espone numerosi acquerelli del dittatore nazista.

    La maggioranza della critica ritiene che le doti artistiche del Führer fossero scarse e  negli ambienti militari di estrazioni prussiana, anche dopo la sua nomina a Cancelliere, in segreto Hitler aveva l’appellativo di  “l’imbianchino austriaco”.

    Hitler riuscì a vendere numerosi suoi quadri, presso la galleria di Samuel Morgenstern, a Vienna, ed ironia della sorte, questo gallerista ebreo fu una delle poche persone a sostenere il talento di Hitler. Ma per una crudele ritorsione della storia, la sua galleria venne sequestrata quando Hitler salì al potere.

    La Mullock  nel marzo 2009, piazzò 15 quadri di Hitler ricavando un totale di 120.000 dollari.

    Nel novembre 2014, a un’asta della Auktions haus Weidler di Norimberga, un acquerello fu aggiudicato a 133mila euro, contro una previsione di 60mila euro.

    Nel giugno 2015 alla nuova asta di Weidler, anonimi investitori privati cinesi, brasiliani, degli Emirati Arabi Uniti, ma anche francesi e tedeschi, hanno acquistato l’intero lotto di opere di Hitler. In particolare, una natura morta con garofani, è stata pagata 72.000 euro, mentre la riproduzione del castello di Neuschwanstein ha toccato i 100.000 euro.

    Nonostante il controverso e lo scarso pregio artistico, queste opere hanno raggiunto singolarmente cifre molto alte e non è certo legato al valore dei dipinti ma ad un valore esclusivamente morale: sicuramente dietro l’acquisto di questi dipinti esiste un mondo di persone capaci ancora di venerare la figura del“Fuherer”

     

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