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  • Ci sono famiglie, commercianti, studenti e artisti, poi i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, i sostenitori arrivati dal territorio e dall’intera regione: tutti insieme al Parco Fiumi per Volterra Capitale della Cultura 2021, tutti ritratti in un’unica foto, da oggi immagine simbolo del dossier che sarà consegnato al MiBACT il prossimo 13 marzo, con il tema principale della ri-genarazione umana.

    Questa mattina la sfilata del Gruppo Sbandieratori e Balestrieri Città di Volterra ha dato il via alla festa, un atteso momento di condivisione con lo scatto della foto di gruppo. Così il comitato promotore ha voluto celebrare un percorso fatto di idee, ascolto, progetti ed entusiasmo, che ha portato ad adesioni in continua crescita nelle ultime settimane: sono infatti saliti a 52 i comuni toscani che appoggiano la candidatura, tra cui la città di Firenze e sono oltre 130 gli enti, le istituzioni e le associazioni che hanno dato il loro sì a Volterra Capitale italiana della Cultura.

    Stamani (29.2.20), dopo lo scatto collettivo al Parco Fiumi, il Direttore di candidatura Paolo Verri ha presentato i principali punti del dossier: “Ci candidiamo per costruire insieme un’idea collettiva di sviluppo. Il percorso di candidatura, il lavoro fatto in questi mesi, è un patto: lavoreremo insieme per un’Italia migliore, basata sulla cultura”.

    “Dopo l’esperienza positiva di Pistoia, riportare la Capitale Italiana della Cultura in Toscana sarebbe un passo importantissimo”, ha dichiarato Monica Barni, Vicepresidente e Assessora alla Cultura, Università e Ricerca della Regione Toscana: “un modo perché tanti comuni, anche periferici, cominciassero a costruire dei piani strutturali sulla cultura. La cultura è un aspetto importantissimo della nostra vita anche dal punto di vista sociale, civile ed economico. Da lì dobbiamo partire per ricostruire tanti territori”.

    Giacomo Santi, Sindaco di Volterra, ha commentato: “La ri-generazione umana è il filo conduttore della candidatura, che deve essere vissuta come un impulso per transitare Volterra in una nuova fase della sua storia. Una vera e propria trasformazione che sappia ancora una volta attingere dalla bellezza del nostro passato per spingerci in avanti. La festa di oggi rappresenta un momento di condivisione di contenuti dal punto di vista etico, sociale e culturale. In questo senso, Volterra è un centro geografico che tiene conto di tutte le nostre aree intermedie, che rappresentano occasioni di sviluppo e sono un laboratorio di inclusione”.

    L’assessore alle Culture di Volterra Dario Danti ha aggiunto: “I primi risultati positivi di questo percorso di candidatura ce li dà il nostro sistema museale civico: noi abbiamo un’ampia offerta culturale civica dal Museo Guarnacci alla Pinacoteca, alle aree archeologiche. Nei primi due mesi di quest’anno è + 60% la percentuale dei visitatori rispetto allo scorso anno, dopo aver già avuto rispetto al 2018 un aumento del 20%”.

    Il percorso di candidatura di Volterra Capitale Italiana della Cultura 2021 è partito ufficialmente lo scorso 21 gennaio, con la presentazione pubblica alla città come prima tappa. Poi è arrivata la call per selezionare 21 giovani provenienti da tutta Italia, che sono stati coinvolti in un living lab di quattro giorni per dare vita al concept del dossier di candidatura.

  • A Volterra, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo dei Priori gremita, nella serata di martedì 21 gennaio, è stata presentata alla comunità la candidatura di “Volterra Capitale Italiana della Cultura 2021”. Con i suoi circa 10mila abitanti, è uno dei comuni più piccoli a presentare la candidatura.

    «Siamo una città unica» ha affermato il sindaco Giacomo Santi: «la nostra unicità storica deve servirci per proiettarci nel futuro e guardare avanti. Vogliamo essere un modello di comunità, un esempio di sperimentazione e un punto di riferimento per la rinascita dell’Italia e dei Comuni».

    Alla candidatura di Volterra a Capitale Italiana della Cultura 2021 hanno infatti aderito 26 Comuni del territorio compreso tra Pisa, Livorno e Siena. «Vogliamo avviare un percorso che riguarda la città e anche il territorio – Ha spiegato Ledo Prato, direttore del Piano strategico di Volterra Capitale Italiana della Cultura 2021 -. La candidatura non deve restare un fatto isolato, e dovrà già possedere i primi elementi che mostrino come sarà Volterra nel 2030, in vista dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile approvata dalle Nazioni Unite. Come il colibrì, l’uccello più piccolo del mondo fondamentale per la salute dell’intero pianeta, sono i piccoli che fanno grande il mondo e noi ci vogliamo provare insieme».

    Ha confermato Paolo Verri, direttore della candidatura di Volterra Capitale Italiana della Cultura 2021: «quella di Volterra è una candidatura non solo di una città, ma di un territorio. Bisogna combattere l’invidia, per generare fiducia applicando coraggio alle sfide che si hanno davanti. La candidatura è una maratona: non vince chi parte per primo, ma chi ha il coraggio di portare avanti idee forti».

    Il tema intorno a cui si sviluppa la candidatura è quello della “Ri-generazione umana”, caratteristica della storia novecentesca della città. Con la premessa della sostenibilità edell’accessibilità come metodo di lavoro, i punti chiave che costituiranno l’anima del dossier di candidatura sono:

    . Volterra storica, la storia della città, a partire dalle sue origini etrusche e in relazione alla contemporaneità

    . Volterra inclusiva, dal teatro-carcere all’ex ospedale psichiatrico, alla fitta rete di associazioni che caratterizzano la città

    . Volterra internazionale, i progetti per una città globale e glocale

    . Volterra digitale, per uno sviluppo del patrimonio in chiave digitale

    . Volterra innovativa, la città in chiave scientifica e tecnologica

    . Volterra folle, le idee per una città che ha fatto dell’analisi della pazzia e della diversità un motivo di inclusione

    . Volterra che cura, aperta ai bisogni di tutti

    . Volterritorio, una città che guarda non solo a se stessa, ma a tutto il territorio

    Il Comitato Promotore – composto dal Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Cassa di Risparmio di Volterra, Società della Salute, Casa di Reclusione di Volterra, Diocesi di Volterra, Consorzio turistico Volterra Valdicecina, ProVolterra, Volterra-Detroit Foundation, Club Unesco – ha invitato tutte le realtà del territorio a presentare le proprie idee all’indirizzo info@volterra2021.it entro domenica 2 febbraio. Tutte le proposte saranno vagliate e discusse in un’assemblea aperta al pubblico in programma giovedì 6 febbraio dalle 18 alle 23 insieme ai 21 giovani, tra i 18 e i 29 anni, selezionati dalla call lanciata dal Comitato Promotore.

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    Info info@volterra2021.it

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