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  • “Naples à Paris”, i capolavori del Museo di Capodimonte incantano il Louvre

    È un sontuoso assaggio borbonico, quello che vede il Museo di Capodimonte, diretto dal francese Sylvain Bellenger, prestare ben sessanta opere al Louvre fino all’8 gennaio 2024. “Naples à Paris. Le Louvre invite le musée de Capodimonte” incarna la prima volta che il museo parigino dedica una grande mostra a un altro museo. L’esposizione, curata da Sébastien Allard, direttore del dipartimento delle Pitture del Louvre, e dal sopracitato Sylvain Bellenger, mostra una partnership esclusiva e originale che dà luogo a un evento imperdibile.

    Trasfigurazione di Bellini

    Il tema della mostra non è quindi un solo artista, ma quasi settanta opere di Capodimonte che vanno ad arricchire le opulente sale del museo parigino. I capolavori dialogano con le opere del Louvre in tre spazi diversi: la Grande Galerie, la Salle de la Chapelle e la Salle de l’Horloge. Partendo dalla Grande Galerie, nell’ala Denon del Louvre, sono messe in dialogo due collezioni di dipinti italiani tra le più famose al mondo. Capolavori come la Trasfigurazione di Bellini, la Crocifissione di Masaccio e gli splendidi dipinti del Parmigianino (tra cui annoveriamo l’enigmatica Antea), sono a pochi metri dalla celebre Gioconda di Leonardo da Vinci. Freme d’esser vista anche la Danae di Tiziano, rimessa a lucido con gli ori della nuova cornice, omaggiati dai mecenati di Capodimonte. Non può mancare neppure la Flagellazione di Caravaggio, per concludere l’italiana eccellenza in prestito per sei mesi in terra francese.

    La Caduta dei Giganti di Filippo Tagliolini

    Appena restaurata, la preziosa porcellana de La Caduta dei Giganti di Filippo Tagliolini è presente anch’essa in mostra. Nella Salle de la Chapelle sono messe in evidenza le origini e le diversità delle collezioni di Capodimonte, della Farnese e della Borbonica. Infine, nella Salle de l’Horloge sono esposti quattro capolavori di disegni dell’antica collezione Farnese: il cartone autografo di Michelangelo e quello di Raffaello (utilizzati per la Cappella Sistina) in dialogo con i disegni di Raffaello e dei suoi allievi conservati al Louvre. In programma durante la mostra anche una vera “stagione napoletana” in terra parigina: tanti eventi culturali pregni di cinema, letteratura e musica. Nel frattempo, il Museo di Capodimonte approfitterà del periodo di prestito per ristrutturare la Reggia durante i sei mesi. Un notevole atto di cooperazione e creatività culturale tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Francese. Un’unione di storia condivisa tra i due Paesi e tra due palazzi reali trasformati in musei, ricchi di collezioni ereditate da grandi sovrani.

    “Naples à Paris. Le Louvre invite le musée de Capodimonte”, Parigi, Louvre, fino all’8 gennaio 2024

     

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