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  • Fonte Adnkronos: 06 marzo 2023 | 17.25

     

    Moravia inaugura il romanzo italiano moderno: da domani a Torino poi a Roma un ricco calendario di eventi per celebrarlo

     

    Organizzata dal Circolo dei lettori, la mostra torinese apre alla Gam dal 7 marzo a 4 giugno

    Riscoprire Alberto Moravia, figura di profonda complessità capace di attraversare generi e discipline, è l’intento del progetto di grande respiro ideato dalla Fondazione Circolo dei lettori di Torino. Moravia vive tante vite: romanziere straordinario, è la voce di una narrativa limpida e oggettiva, così distante dalla letteratura del presente, per la quale rappresenta tuttavia un modello imprescindibile. Ma è anche critico d’arte e di cinema, un viaggiatore e un attento osservatore del mondo e delle pulsioni umane.

    Su questo incrocio di linguaggi, arti e pensiero la Fondazione Circolo dei lettori presenta ‘Nato per narrare: riscoprire Alberto Moravia’, un progetto ricco di iniziative, realizzato insieme alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (Gam) e al Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con l’Associazione Fondo Moravia, Bompiani e Gallerie d’Italia. Dopo gli omaggi a Primo Levi e Carlo Levi, la Fondazione, insieme ai partner, dedica una grande rassegna a questo protagonista della letteratura italiana del ‘900. Domani, 7 marzo, si comincia dalla Gam con la mostra ‘Alberto Moravia. Non so perché non ho fatto il pittore’ aperta fino al 4 giugno, e la sera al Circolo dei lettori si terrà il primo di numerosi incontri che vede protagonista Dacia Maraini. Il tutto arriverà a conclusione a maggio, al Salone Internazionale del Libro.

    La mostra della Gam è curata da Luca Beatrice ed Elena Loewenthal: nella ‘wunderkammer’ si delinea il senso di Moravia per le arti visive e la pittura, rintracciabile nei suoi interventi per la Gazzetta del Popolo, il Corriere della Sera, riviste, testi in catalogo e prefazioni per diversi artisti, gli anni tra i ’30 e l’anno della morte. Scrisse per Enrico Paulucci e Carlo Levi, ebbe un lungo sodalizio con Renato Guttuso, visse nella Roma degli anni ’60, capitale dell’arte internazionale insieme a Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Titina Maselli e alla fotografa Elisabetta Catalano, cui si deve uno dei ritratti più intensi.

    In serata al Circolo dei lettori è Maraini ad aprire il ciclo di riflessioni, letture, conversazioni e spettacoli sui romanzi, gli scritti, la figura di Moravia. Con la scrittrice (in video collegamento) dialogano l’editore e grande amico di Moravia, Mario Andreose, la direttrice editoriale di Bompiani, Beatrice Masini, ed Elena Lowenthal.

    Mercoledì 9 marzo, invece, alle Gallerie d’Italia, lo scrittore Alain Elkann dialoga con Carmen Llera Moravia, vedova del grande autore. Al Circolo dei lettori, gli altri principali appuntamenti sono fissati per le serate dei martedì del mese: il 14 marzo Elena Stancanelli legge l’amore in Moravia nella lectio ‘L’insudicia amore’ – come Umberto Saba definiva il gesto amoroso, le relazioni e il sesso nell’opera moraviana. Il 17 marzo Edoardo Albinati a partire da alcuni libri del romanziere passa in rassegna le modalità con cui egli tenta di rendere la fisicità, la sensualità, la consistenza materiale di ciò che per sua natura non è traducibile in parole: il corpo. Il 21 marzo sarà la volta di ‘Moravia il nostro Chatwin’ in cui Camilla Baresani racconta i viaggi alla ricerca delle contraddizioni dell’Occidente e della contemplazione dell’ignoto, in luoghi e mondi remoti e primitivi.

    Martedì 28, sempre al Circolo dei lettori, è tempo della Maratona Moraviana, condotta da Elena Loewenthal con le letture dell’attrice Viola Sartoretto; l’incontro si snoda in tre filoni: pensiero, arte e corpo. Il critico francese René De Ceccatty e il professor Giorgio Ficara ragionano sull’eredità intellettuale dell’autore nel corso di ‘Il pensiero critico’; Alessandra Grandelis, studiosa e autrice per Bompiani di ‘Non so perché non ho fatto il pittore’, dialoga con Luca Beatrice. Infine lo scrittore Giacomo Papi, in ‘Scrivere il corpo e il corpo politico’, riflette sul quello che è considerato il vero centro della narrazione moraviana.

    Tra gli altri appuntamenti di ‘Nato per Narrare’ al Circolo dei lettori sono previsti ‘Io ed Elsa’, uno spettacolo realizzato da Tangram teatro Torino, con Bruno Maria Ferraro e Patrizia Pozzi, regia di Ivana Ferri, sul rapporto tumultuoso e complesso con Elsa Morante e quindi ‘Moravia e l’Osservatorio sul Romanzo’, in programma giovedì 16 marzo, in cui un gruppo di studiosi presenta la propria indagine sulla forma narrativa, scandagliando la profonda influenza dell’opera di Moravia, a partire da ‘Gli indifferenti’, punto di svolta del romanzo italiano moderno.

    La manifestazione passa poi anche dalla capitale, la Roma di Alberto Moravia: a Libri Come, festa del Libro e della Lettura all’Auditorium Parco della Musica di Roma, domenica 26 marzo, Alessandra Grandelis, Nicola Lagioia e Paolo Pecere danno vita a ‘Omaggio ad Alberto Moravia’, a partire da ‘L’inverno Nucleare’ (Bompiani), appuntamento in Sala Studio 2 (alle 15).

    Fino al 1 aprile nelle stanze del Circolo dei lettori è allestita intanto ‘Dedicato a te’, speciale esposizione di libri di autori contemporanei, tratti dalla biblioteca personale di Moravia, con dedica personale. Il viaggio tra gli scritti e l’eredità moraviana di ‘Nato per narrare’ si conclude invece al Lingotto il 20 maggio: per la XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro, il premio Pulitzer Jhumpa Lahiri ragiona sulla dimensione oraziana di Alberto Moravia nella lectio ‘Moravia è un autore classico?’.

    Anche il Museo Nazionale del Cinema partecipa a questa importante manifestazione, dedicando allo scrittore un’esposizione e una retrospettiva dei film tratti dai classici dell’autore. Nel foyer del Cinema Massimo, dal 12 marzo al 31 maggio sarà possibile ammirare 13 scatti di Angelo Frontoni, preziose foto dal set de ‘Il disprezzo’ di Jean-Luc Godard, a sessant’anni dall’uscita del film tratto dall’omonimo romanzo di Moravia. Quattro i film in programma: oltre a ‘Il disprezzo’ appunto (14 marzo, ore 20,30), sono previsti ‘Il conformista’ di Bernardo Bertolucci (12 marzo, ore 20:30), ‘La ciociara’ di Vittorio De Sica (26 marzo alle 16) e ‘Gli indifferenti’ di Citto Maselli (28 marzo alle 21).

  • FONDAZIONE TORINO MUSEI
    Oltre 530.000 VISITATORI
    UN BILANCIO DEL 2022

    Dopo due anni di emergenza pandemica, il 2022 è stato contrassegnato da un progressivo ritorno alla frequentazione dei luoghi della cultura.

    Nell’anno appena trascorso i nostri musei hanno raggiunto importanti risultati in termini di visitatori, ritornando quasi ai numeri pre-pandemia, con oltre 530.000 persone che hanno visitato il patrimonio e le mostre della GAM, del MAO e di Palazzo Madama oltre ad Artissima, la nostra Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea.

    I visitatori registrati nel corso del 2022 sono stati 154 mila alla GAM, quasi 100 mila i visitatori del MAO e oltre 243 mila a Palazzo Madama, a cui si aggiungono gli oltre 33 mila visitatori in 4 giorni della ventinovesima edizione di Artissima, diretta per il primo anno da Luigi Fassi che si è riconfermata come  vero punto di riferimento per il mercato dell’arte contemporanea internazionale ed è stata definita dai media come la fiera più sperimentale, innovativa e interessante d’Italia e d’Europa.

    I tre musei hanno realizzato nel complesso 18 mostre e organizzato 180 eventi tra incontri, corsi di storia dell’arte, conferenze, concerti, performance, visite speciali e altro. I prestiti di opere sono stati 86 a beneficio di 31 musei e istituzioni italiane e internazionali, portando la ricchezza del nostro patrimonio fuori dai confini e permettendo di rafforzare i rapporti di scambio con importanti realtà culturali. I Dipartimenti Educazione hanno visto la partecipazione di oltre 50 mila tra bambini, ragazzi, insegnanti, famiglie, persone con disabilità e adulti.

    La Fondazione insieme alla Città di Torino ha realizzato la venticinquesima edizione di Luci d’Artista, tutelando e promuovendo le installazioni esistenti. Ha allestito insieme agli artisti i tre nuovi progetti e portato all’antico splendore le opere danneggiate dal tempo.

    LE MOSTRE E LE ATTIVITÀ

    Alla GAM nel 2022 hanno riscosso successo di pubblico sia l’esposizione World Press Photo 2022 sia la mostra Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento. Grande attenzione ha suscitato anche il progetto espositivo dedicato al lavoro di Atelier dell’Errore e Chiara Camoni Hic sunt dracones inaugurato lo scorso novembre in occasione della settimana torinese dedicata all’arte contemporanea. Preziose le esposizioni in Wunderkammer Carlo Levi. Viaggio in Italia: luoghi e volti in collaborazione con il Circolo dei Lettori, Flavio Favelli. I Maestri Serie Oro, progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Edoardo Sanguineti. Il volto del poeta in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Umanistici, Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti. Infine in VideotecaGAM si è concluso, con le ultime due mostre dedicate a Vincenzo Agnetti e Jannis Kounellis, il ciclo espositivo realizzato in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia. L’estate ha visto protagonista il ciclo di incontri legato alla mostra Una collezione senza confini dedicato all’inclusione sociale e al coinvolgimento di nuovi pubblici. INCROCI è nato nell’ambito del programma “La democratizzazione della cultura” ideato e promosso dalla Phillips Collection di Washington DC e dalla Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia. Gli incontri hanno permesso a culture e idee differenti di incontrarsi, con temi quali il disegno e l’intessitura, la cristalloterapia, la meditazione la pratica yoga e l’uso delle erbe per la cura del corpo.
    Nella collaborazione con 19 istituzioni e musei italiani e internazionali, nel 2022 la GAM ha prestato oltre 50 opere che hanno viaggiato e si sono fatte ammirare in Italia e all’estero.

    Al MAO il pubblico ha potuto apprezzare le mostre Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese, Il Grande Vuoto, 稍息 Riposo! Cina 1981-84. Fotografie di Andrea Cavazzuti e Buddha10 , che vanta la collaborazione con il Centro Restauro Venaria Reale e contributi scientifici di importanti studiosi provenienti da istituzioni internazionali quali l’Università di Singapore, l’Università di Chicago, il Montreal Museum of Fine Arts, il Museo delle Civiltà di Roma, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e molti altri.
    Il 2022 del Museo d’Arte Orientale ha visto l’arrivo del nuovo direttore Davide Quadrio, che ha impresso al museo una direzione più internazionale e contemporanea, in un’ottica di contaminazione culturale e apertura verso nuove tipologie di pubblico attraverso progetti come il t-space X MAO e il ricco calendario di performance musicali con artisti internazionali realizzate nell’ambito delle mostre temporanee. Per rafforzare il rapporto con l’Università di Torino, il museo ha anche avviato lo scorso ottobre il Corso di formazione di Cultura Materiale dell’Asia, realizzato in collaborazione con StudiUm, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Per il Museo e per l’Università si tratta di un programma a carattere sperimentale e rappresenta il primo step di una collaborazione che potrà strutturarsi e ampliarsi nei prossimi anni, creando una connessione profonda fra i due luoghi di cultura.

    A Palazzo Madama hanno riscontrato successo di pubblico le mostre Invito a Pompei realizzata insieme al Parco Archeologico di Pompei; Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l’altare del Volto Santo in collaborazione con la Fabbrica di San Pietro in Vaticano e Margherita di Savoia, Regina d’Italia. Importante è stato il progetto Europa. L’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli, ideato in occasione del Comitato interministeriale per gli Affari Esteri che ha proposto l’esposizione, su stendardi sotto i portici di piazza San Carlo e di via Po, di sedici illustrazioni originali dedicate ai valori promossi dal Consiglio d’Europa di altrettanti grandi illustratori italiani. Il progetto, che rientra nel processo di sviluppo internazionale della Fondazione Torino Musei, ha ottenuto il patrocinio del Consiglio d’Europa, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura. L’esposizione è stata poi riallestita a Siena nel Cortile del Podestà, in occasione della campagna #InsiemepergliSDG organizzata dal Comune e dall’Università di Siena e promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale con i partner FAO, UN SDG Action Campaign, Save The Children, CIHEAM Bari e Commissione Europea. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha indicato questo progetto quale strutturale agli 82 Istituti Italiani di Cultura all’estero, e sarà presentato in prestigiose sedi europee a maggio 2023 in occasione della Settimana Europea.
    Per il quinto anno consecutivo, in collaborazione con Art Site Fest, il museo ha arricchito la sua programmazione con il progetto Bruegel Suite, una video installazione di Lech Majewski, presentata alla 54° edizione della Biennale di Venezia. La Corte Medievale è stata riallestita con la presentazione di La porta della città. Un racconto di 2.000 anni, una narrazione visiva che accoglie il visitatore e lo accompagna nel percorso di visita al museo, cui ha fatto seguito una nuova guida aggiornata della millenaria storia di Palazzo Madama. Dal 21 dicembre 2022 con Textiles are back è stata riallestita, dopo sette anni di assenza, anche la Sala tessuti del museo, presentando una parte della collezione di tessuti e
    moda: un patrimonio di circa 4.000 manufatti, tra i più importanti in Italia.
    Grazie al finanziamento dalla Fondazione CRT sono iniziati i lavori di restauro della facciata juvarriana e delle quattro monumentali statue in marmo di Brossasco, le “Allegorie del buon governo sabaudo” che coronano la balaustra del corpo centrale.
    Nel 2022 il museo ha prestato 33 opere a 11 musei e istituzioni italiane e straniere.

    ARTISSIMA 2022, tornata totalmente in presenza all’Oval Lingotto, ha indirizzato le proprie energie nella costruzione di un appuntamento di alta qualità e dall’impianto commerciale e internazionale, accogliendo le 4 sezioni consolidate – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le 3 sezioni curate – Disegni, Present Future e Back to the Future che hanno avuto anche un’estensione digitale sulla piattaforma Artissima Voice Over. La fiera ha dato il benvenuto a oltre 650 collezionisti provenienti da 30 Paesi, quasi 8.000 VIP e 800 art professional, tra direttori di museo e curatori. Una dimostrazione di fiducia e rilevanza che continua ad essere accordata alla manifestazione anche in ambito internazionale.

    Per i venticinque anni di LUCI D’ARTISTA, progetto della Città di Torino realizzato da Fondazione Torino Musei, la Fondazione oltre alla curatela scientifica del progetto e alla tutela delle opere ha lavorato per la realizzazione di tre nuove installazioni luminose di Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi e ha coordinato gli importanti lavori di restauro e ripristino delle installazioni Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn situata sul Monte dei Cappuccini e Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio sul laghetto di Italia ’61 riportandole alla condizione originale. Infine anche per l’edizione 2022, la Fondazione ha collaborato con l’Area Attività Culturali della Città di Torino per la curatela e realizzazione del Public Program “Incontri illuminanti con l’Arte Contemporanea”.

    I PROGETTI SPECIALI DEL 2022

    Accanto alle tradizionali attività di tutela e promozione del patrimonio della Fondazione Torino Musei, GAM, MAO e Palazzo Madama hanno contribuito alla realizzazione di alcuni importanti progetti in collaborazione con altre istituzioni culturali italiane e internazionali.

    In occasione di Artissima i tre musei hanno ospitato So will your voice vibrate, progetto costituito da due installazioni sonore – alla GAM con Riccardo Benassi (galleria Zero…, Milano) e al MAO con Charwei Tsai (galleria mor charpentier, Parigi, Bogotà) – e una performance di Darren Bader (galleria Franco Noero, Torino) a Palazzo Madama.

    Dopo essere stata esposta per la prima volta alla GAM, Sinfonia di Alessandro Sciaraffa, vincitrice del bando Italian Council 2020, a marzo 2022 si è trasferita con grande successo alla Fondazione e Galleria TSE Art Destination di Nur-Sultan, una delle realtà più dinamiche nell’arte contemporanea del Kazakhstan. Il progetto ha visto il coinvolgimento e il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Nur-Sultan rafforzando le collaborazioni tra il museo e le realtà culturali della capitale kazaka. Il progetto espositivo del MAO Il Grande Vuoto andrà invece nel 2023 in mostra all’Italian Cultural Center di New Delhi e Bangalore.

    Palazzo Madama nell’anno in corso ha avviato importanti progetti per portare “il museo fuori dal museo” coinvolgendo scuole, circoscrizioni, anagrafi, dipendenti comunali. Al fine di definire nuove linee di lavoro con il territorio sono stati attivati interventi come L’aula che vorrei, che ha coinvolto più di 200 studenti che hanno fatto lezione in museo e Miniature rivelate in collaborazione con le Biblioteche civiche della Città di Torino.

    Come di consueto, i musei hanno aderito alle principali iniziative promosse dalla Città, proponendo aperture straordinarie e ingressi gratuiti o a tariffe agevolate in occasione di Eurovision Song Contest, del Salone del Libro, delle ATP Finals, della festa di San Giovanni, della Notte Europea dei Musei, del Ferragosto, delle Giornate Europee del Patrimonio, della Notte delle Arti Contemporanee e della giornata AMACI.
    Palazzo Madama, oltre ad aver ospitato i Ministri delegati del Comitato interministeriale per gli Affari Esteri del Consiglio d’Europa con una visita al museo e cena di lavoro, nel 2022 è stato Media centre in occasione di Eurovision Song contest e Casa Italia durante le ATP finals.

  • MARTEDÌ 12 LUGLIO, ORE 18 presso il Circolo Dei Lettori – Sala Lettura in Via Bogino 9 (Torino), siete tutti invitati all’anteprima dell’VIII edizione di ART SITE FEST – Arte contemporanea nei luoghi della storia e dell’impresa che si terrà dal 12 settembre al 7 novembre 2022.

    TALES FOR HARSH DAYS – RACCONTI PER GIORNI DIFFICILI è il tema scelto per quest’anno, come ci racconta il direttore artistico di Art Site Fest, Domenico M. PAPA:

    «Viviamo giorni segnati da pandemia e guerre, eco di un passato che credevamo di aver dimenticato. Di fronte alle nuove emergenze, ci chiediamo, che cosa può fare l’arte? Ha ancora un compito? Che ne è della bellezza? Con Art Site Fest proviamo a dare una risposta a domande che di certo sopravanzano le poche ambizioni di un festival, nella speranza che l’arte sappia come raccontare questi nostri tempi difficili. Perché raccontare è un modo per salvarsi. Come ci insegnò Sherazade».

    Del nuovo programma di Art Site Fest parleranno:

    Domenico M. PAPA, Direttore artistico di Art Site Fest

    Luca ANGELANTONI, Fondazione CRT

    Marco AMATO, Museo Lavazza

    Paolo SALVADORI DI WIESENHOFF, Principato di Lucedio

    Laura POMPEO, Assessore alla Cultura del Comune di Moncalieri

    Sara D’AMARIO, Attrice

    Foto da Crolli 2021, Coreographer Alessia Gatta, Courtesy Ritmi sotterranei
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