Tag: #cultura

  • Dal 30 giugno all’11 agosto 2022 – Sette appuntamenti con il cinema nel parco storico, 7 maxi schermi, cuffie silent system, plaid e tutto intorno il suono della natura.

    “Cinema nel Parco” è un’immersione totale nella natura, al centro di un’arena di oltre 2.000 metri quadrati disegnata da 7 maxi schermi, nel parco centrale del Castello di Miradolo (TO). Per non disturbare l’equilibrio del parco, l’audio è udibile solo attraverso cuffie silent system luminose.

    In programma 7 appuntamenti, dal 30 giugno all’11 agosto, tutti i giovedì alle ore 21.30. I film si possono ascoltare anche in lingua originale. Non ci sono sedie, né posti assegnati: ogni spettatore dovrà portare da casa un plaid per sedersi sul prato e assistere alla proiezione dal proprio angolo preferito.

     

    LA PROGRAMMAZIONE

    Giovedì 30 giugno: Crudelia

    La vincitrice del premio Oscar Emma Stone (“La La Land”) è la protagonista di Crudelia, il film in live- action sugli esordi ribelli di una delle antagoniste più celebri del cinema: la leggendaria Crudelia De Mon. La pellicola è basata sul romanzo della scrittrice inglese Dodie Smith del 1956 “La carica dei 101” e sul film animato della Disney del 1961 “La carica dei cento e uno”; è inoltre un reboot e prequel della serie cinematografica “La carica dei cento e uno”. “Crudelia”, ambientato nella Londra degli anni ’70 e della rivoluzione punk rock, segue le vicende della giovane Estella, una ragazza scaltra e piena di inventiva determinata a farsi un nome nel campo della moda. Diventa amica di due giovani ladri che apprezzano la malizia della ragazza. Insieme riescono a costruirsi una vita nelle strade di Londra. Un giorno, il talento creativo di Estella viene notato dalla baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente ricca e orribilmente snob interpretata dalla due volte vincitrice dell’Oscar Emma Thompson (“Casa Howard”, “Ragione e sentimento”). Ma il loro rapporto scatena una serie di eventi e di rivelazioni che spingeranno Estella a seguire il proprio lato malvagio e a diventare la turbolenta, modaiola e vendicativa Crudelia.
    Crudelia (Disney, 2021) è diretto da Craig Gillespie.

     

    Giovedì 7 luglio: Il ritratto del Duca

    Nel 1961 il ritratto del Duca di Wellington di Francisco Goya viene rubato dalla National Gallery di Londra. Un’impresa impossibile per un’incredibile e ironica storia vera firmata da Roger Michell (“Notting Hill”) con Helen Mirren. Kempton Bunton (interpretato da Jim Broadbent) ha sessant’anni e qualcosa da dire, sempre. Contro il governo, contro la stupidità, contro l’ingiustizia sociale soprattutto. Vive a Newcastle e anche in casa è sempre in lotta, indurita nel carattere dalla vita e dalla morte prematura della loro figlia. Kempton scrive drammi che nessuno leggerà e si batte con la BBC per abolire il canone agli anziani e ai veterani di guerra. Metà del tempo lo passa a opporsi, il resto a cercare un lavoro. Per contribuire all’economia familiare, il figlio minore ruba alla National Gallery il ritratto del Duca di Wellington. Dopo aver rimproverato il figlio, però, Kempton non impiega molto tempo a divenirne complice, chiedendo un riscatto al governo inglese da reinvestire in opere di bene.
    Il ritratto del Duca (2020) è diretto da Roger Michell. Titolo originale: The Duke.

     

    Giovedì 14 luglio: Raya e l’ultimo drago

    “Raya e l’Ultimo Drago”, firmato Walt Disney Animation Studios, è ambientato nel fantastico mondo di Kumandra, dove un tempo umani e draghi vivevano in armonia. Minacciati dalle forze del male, i draghi si sacrificarono per salvare l’umanità. A distanza di 500 anni, quelle stesse forze oscure sono tornate e il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire regni e popolazioni divisi da tempo ricade su Raya, giovane guerriera solitaria, che nel corso della sua ricerca imparerà che per salvare il mondo non basta un drago ma servono anche fiducia e collaborazione. Protagonisti con Raya, giovane guerriera dall’acume affilato come la sua spada, la magica Sisu, drago al femminile che spicca per autoironia; Boun, smaliziato “imprenditore” di soli 10 anni; il formidabile gigante Tong e la baby-truffatrice Noi con la sua banda di Ongi.
    Raya e l’Ultimo Drago (Disney, 2021) è diretto da Don Hall, Carlos López Estrada. Scritto da Qui Nguyen, Adele Lim. Prodotto da Osnat Shurer, Peter Del Vecho.

     

    Giovedì 21 luglio: Jojo Rabbit

    Il film che ha vinto un Premio Oscar e un Premio Bafta, entrambi per la miglior sceneggiatura non originale, è una commedia sul nazismo. Nella Germania del secondo conflitto mondiale, Jojo Betzler, fiero membro della Gioventù hitleriana, trascorre gran parte del proprio tempo in compagnia del suo amico immaginario Adolf, una versione del Führer adorabile, vitale, motivante. Nella sua completa adesione all’odio nazista, Jojo si infuria quando scopre che sua madre lavora per  la Resistenza, e nasconde una giovane ragazza ebrea in soffitta. Con la Germania sull’orlo del collasso, si ritrova a dover affrontare una scelta: aggrapparsi alle sue convinzioni cariche d’odio o abbandonarsi alla propria umanità.
    Jojo Rabbit (2019) è diretto da Taika Waititi.

     

    Giovedì 28 luglio: Encanto

    Realizzato dai Walt Disney Animation Studios, “Encanto” racconta la storia dei Madrigal, una famiglia fuori dall’ordinario che vive tra le montagne colombiane, in una casa magica, dentro una città che pullula di vita, in un luogo suggestivo e straordinario chiamato Encanto che dona a ciascun nuovo nato della famiglia un talento: dalla forza sovrumana ai poteri curativi, tutti hanno qualcosa di speciale, tranne Mirabel. Scoprendo che la magia che aleggia su Encanto è a rischio, Mirabel decide di farsi carico della situazione, visto che proprio lei potrebbe essere l’ultima speranza di salvezza.
    Encanto (Disney, 2021), con le canzoni originali di Lin-Manuel Miranda, vincitore dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award® (“Hamilton” e “Oceania”), è diretto da Byron Howard (“Zootropolis,” “Rapunzel”) e Jared Bush (co-regista di “Zootropolis”), co-regia di Charise Castro Smith (autore di “The Death of Eva Sofia Valdez”) e prodotto da Clark Spencer e Yvett Merino.

     

    Giovedì 4 agosto: La figlia oscura

    Tratto dal libro omonimo di Elena Ferrante, “La figlia oscura” è il film diretto da Maggie Gyllenhaal, per la prima volta dietro la macchina da presa, che ha ottenuto 3 candidature agli Oscar, 2 ai Golden Globes, 2 ai Bafta ed è stato premiato al Festival di Venezia. La protagonista è Leda Caruso, una docente universitaria americana di letteratura italiana, in vacanza presso una località di mare vicino a Corinto. Sulla spiaggia dove si reca ogni giorno arriva come un uragano una numerosa e rumorosa famiglia di Queens che ha origini greche e probabilmente qualche legame con la malavita organizzata. Dopo la reazione di fastidio iniziale, Leda comincia ad osservare con interesse Nina, la giovane madre che fa parte del gruppo degli “invasori”, e il rapporto fra Nina e la sua bambina riporta alla memoria della docente la propria relazione con le due figlie, ormai ventenni, quando erano ancora piccole. Una relazione complessa e per certi versi conflittuale che è venuta inevitabilmente a cozzare con il legittimo desiderio di Leda, brillante linguista, di avere una carriera nel mondo dell’accademia.
    La figlia oscura (2022) è diretto da Maggie Gyllenhaal, con Olivia Colman, Jessie Buckley, Dakota Johnson, Ed Harris, Peter Sarsgaard. Titolo originale: The Lost Daughter.

     

    Giovedì 11 agosto: Il piccolo Yeti

    Yi è una ragazzina solitaria, che si riempie la giornata di lavoretti per guadagnare quanto le serve a fare il viaggio attraverso la Cina che sogna di fare. Avrebbe dovuto farlo con suo padre, ma lui non c’è più, ed è anche per questo che Yi non sopporta di stare in casa, perché niente è più come prima. Si è creata un suo angolino sul tetto ed è proprio qui che, una sera, s’imbatte in una zampa enorme: niente meno che quella di un cucciolo di Yeti, ferito, spaventato e inseguito da un collezionista senza scrupoli. Lo chiamerà Everest e, per riportarlo a casa, sugli splendidi monti dell’Himalaya, Yi viaggerà attraverso paesaggi naturali meravigliosi, resi ancora più emozionanti dalla musica del suo violino e dalle doti magiche di Everest.
    Il piccolo Yeti (Dreamworks, 2019) è diretto da Jill Culton. Titolo originale: Abominable.

     

    INFO

    Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO) Biglietti: 6,50 euro a persona. Gratuito fino a 6 anni.

    Prenotazione obbligatoria al n. 0121 502761 e-mail prenotazioni@fondazionecosso.it

    Dalle 19.30 è possibile fare un pic-nic nel Parco con i cesti di Antica Pasticceria Castino. È possibile ritirare i cesti direttamente nella Caffetteria del Castello, previa prenotazione. Menù differenziato per adulti e per bambini. Disponibile proposta vegetariana. Costo: 10 euro cesto bimbi, 14 euro cesto adulti. Non è consentito il pic-nic libero. La prenotazione è obbligatoria: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it
    www.fondazionecosso.com

  • Torino è orgogliosa di annoverarli tra i suoi cittadini e loro si sono detti onorati di rappresentare nel mondo la città della Mole: sono le persone che nel giorno di San Giovanni Battista, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, il sindaco Stefano Lo Russo e la presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo, hanno nominato ambasciatori delle eccellenze del territorio torinese.

    A ricevere questa mattina l’incarico di portare nei cinque continenti l’immagine migliore del capoluogo piemontese sono stati i quattro componenti del gruppo musicale Eugenio in Via Di Gioia (Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e Lorenzo Federici) nominati ambasciatori perché, si legge nella motivazione:

    “il gruppo musicale, nato a Torino e sempre attivo sullo scenario musicale cittadino, ha portato con i suoi testi e la musica la nostra città al di fuori dei nostri confini, diventando riferimento popolare nel panorama musicale nazionale e internazionale. Inoltre, durante l’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest di Torino ha diffuso la musica in modo spontaneo e coinvolgente, trascinando un pubblico sempre crescente e i numerosi turisti presenti in quei giorni nella nostra città. Con questo riconoscimento intendiamo estendere ai più giovani la conoscenza di Torino, in coerenza con gli obiettivi dell’Amministrazione a sostegno di una città sempre più a loro misura”.

    “Il conferimento del titolo è un invito all’azione ed è anche una richiesta di relazione stabile con la Città formulata nella ricorrenza più sentita dalla comunità torinese – ha dichiarato la presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo. Su proposta del sindaco, la conferenza dei capigruppo ha deciso di conferire il titolo di Ambasciatori nel mondo delle eccellenze del territorio torinese agli Eugenio In Via Di Gioia, una band che a proposito del prerequisito determinato dal valore dell’attività non ha bisogno di presentazioni. I loro successi nel panorama musicale come le loro gioiose stravaganze extramusicali sono ormai parte integrante della storia artistica più recente della nostra città. Su tutto spicca l’aver voluto consolidare nel tempo la loro cifra distintiva, rappresentata dall’impegno sociale, dall’attenzione all’ambiente e all’umanità nel senso più alto, tanto da aver mantenuto con il proprio pubblico quel rapporto orizzontale che è stato decisivo nei successi dei primi tempi”.

    Alla cerimonia erano presenti tre dei quattro componenti il gruppo: Eugenio Cesaro, Emanuele Via e Lorenzo Federici, nella foto insieme al sindaco Lo Russo e alla presidente del Consiglio comunale Grippo.

  • “Quando si dice: la tale o tal’altra produzione scenica è foggiata sui figurini di Caramba il pubblico sa già per lunga prova che assisterà ad una festa di colori e di luce; che avrà dinanzi agli occhi quadri vivi e veri…” così scriveva nel 1907 Giuseppe Adami.

    La Fondazione Accorsi-Ometto rende omaggio alla bellezza, intesa come eleganza delle forme, preziosità dei tessuti e cura dei particolari, con una splendida mostra dedicata al ‘Mago’ dei costumi teatrali Luigi Sapelli, in arte Caramba.
    L’esposizione mette in risalto l’altissimo livello della produzione del costumista piemontese, attraverso una quarantina di costumi, scelti tra gli oltre tremila appartenenti alla collezione Devalle di Torino. Tra i pezzi più iconici del lavoro della Casa d’Arte Caramba, fondata nel 1909 a Milano, sono esposti: preziosi esemplari per il dramma d’annunziano Parisina e per la prima della Turandot del 1926 con la direzione di Toscanini alla Scala di Milano; i costumi rinascimentali realizzati con i preziosi velluti di Mariano Fortuny e i costumi per Elisa Cegani e Luisa Ferida, firmati da Gino Carlo Sensani, nel film del 1941 La corona di ferro di Alessandro Blasetti.
    In mostra si trovano anche diversi tessuti della Manifattura Mariano Fortuny, a sottolineare la collaborazione tra i due artisti iniziata all’indomani della creazione della Casa d’Arte Caramba, una vera e propria fucina del “Mago” – così come spesso era definito – in cui si riunivano diverse professionalità, dai sarti, alle ricamatrici, ai calzolai, ai fabbri, in grado di dar vita a costumi di eccezionale valore artistico.
    Magnifici, poi, i bozzetti della collezione della Sartoria Teatrale Pipi di Palermo, dettagliatissimi da un punto di vista pittorico rispetto alla consueta produzione di Caramba che spesso ne disegnava di meno particolareggiati.

    Le ricerche e gli studi intrapresi per la realizzazione della mostra hanno permesso di fare entusiasmanti scoperte: per esempio, lo splendido manto “piumato” esposto in mostra, che fino a oggi non si sapeva per quale opera fosse stato realizzato, è stato finalmente assegnato alla Parisina di Pietro Mascagni con libretto di Gabriele D’annunzio. Indossato nel 1913 dalla soprano Tina Poli Randaccio durante la prima rappresentazione dell’opera, fu poi esposto nel 1987 a Venezia per la mostra “Fortuny e Caramba”. Grazie a un confronto con i bozzetti della collezione della Sartoria Teatrale Pipi di Palermo, anche la giornea maschile appartiene al corpus della medesima opera. E ancora, il manto usato da Elisa Cegani nel film La corona di ferro è stato in seguito indossato da Maria Callas per il Nabucco al Tetro San Carlo di Napoli il 20 dicembre del 1949.
    Per quel che riguarda il film La corona di ferro è interessante notare come per costumi che richiedevano l’eccellenza in materia di taglio, ricamo, decorazione e tinture dei tessuti, ci si rivolgesse ancora, dopo la morte del Maestro avvenuta nel 1936, ai laboratori della sua Casa d’Arte a Roma.

    Caramba dedicò tutte le sue energie creative al fine di rimodernare la concezione del costume per lo spettacolo: creò infatti capolavori che, pur essendo espressione della sua epoca, prendevano vita da uno studio attento e filologico del tempo, del contesto e del personaggio che dovevano rappresentare. Il suo stile era rigorosissimo: accanto a un impianto storicistico estremamente fedele sovrapponeva una freschezza di motivi e una dovizia di particolari che rendevano ogni figurino un’opera d’arte autonoma e a sé stante. Fondamentali per la creazione dei suoi costumi erano i bozzetti, che disegnava in bianco e nero e su cui applicava ritagli di tessuto per evitare che la sartoria facesse errori di interpretazione cromatica, e, soprattutto, la  creazione di stoffe da lui stesso pensate, stampate, tagliate e decorate.
    Lavoratore instancabile e realizzatore di sogni, il “Mago” riesce ancora oggi a parlarci della maestria del fare e della ricerca della perfezione anche nei più nascosti e minuti particolari.

  • I musei della Fondazione Torino Musei propongono per il San Giovanni 2022 l’ingresso a 1€ alle collezioni permanenti e a 1€ a tutte le mostre temporanee di GAM, MAO e Palazzo Madama: un incentivo a trascorrere la festa patronale all’insegna della cultura, fra i capolavori dell’arte contemporanea, di quella asiatica e di quella antica.

    Cosa si può visitare
    Alla GAM | Oltre alle opere custodite nella Galleria del Novecento e a Una collezione senza confini, che espone una selezione di opere contemporanee, alla GAM saranno visitabili le mostre World Press Photo 2022, I Maestri Serie Oro di Flavio Favelli in Wunderkammer e l’esposizione dedicata a Jannis Kounellis, visitabile dal 22 giugno in VideotecaGAM.

    Al MAO | Da non perdere alle 16.30 il gesto artistico di Chrysanne Stathacos: durante questo momento aperto al pubblico l’artista disperderà con un soffio rituale il mandala di rose e specchi realizzato nelle giornate del 22 e 23 giugno.
    Il pubblico potrà inoltre ammirare le opere esposte nelle gallerie dedicate a Cina, Giappone, Himalaya, Asia meridionale e Sud-est asiatico e visitare l’esposizione temporanea Il Grande Vuoto, un’esperienza multisensoriale che conduce lo spettatore prima attraverso uno spazio sonoro site specific, quindi al cospetto di un’antica thangka tibetana del XV secolo e infine alla grande selezione di immagini fotografiche che ritraggono i tulku, i Buddha viventi.
    I Servizi Educativi del MAO propongono inoltre alle 16.30 un’attività per famiglie dal titolo “L’impermanenza del bello: Rose mandala”: in occasione della presenza in museo dell’artista Chrysanne Stathacos si assisterà al gesto conclusivo della sua performance con il soffio che spazza via, il momento della distruzione del mandala di fiori. A seguire in laboratorio i partecipanti potranno realizzare con i petali di rosa un piccolo mandala su un piatto di ecocarta.
    Prenotazione obbligatoria al numero 011-4436927 o maodidattica@fondazionetorinomusei.it
    Numero di posti limitato costo: bambini 7€, adulti 1€.

    A PALAZZO MADAMA | Oltre alla collezione permanente con opere databili dal periodo bizantino all’Ottocento, esposte in un palazzo unico al mondo, perfetta compenetrazione di duemila anni di storia: da porta romana a castello medievale, da capolavoro del Barocco europeo a sede del Senato, il pubblico avrà accesso alle mostre temporanee Invito a Pompei e Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l’altare del Volto Santo.
    Alle 16.30 visita guidata alla mostra Invito a Pompei: Banchettando: cibi, cucina e ricette nella Pompei di venti
    secoli fa. Costo: € 6 a partecipante
    Info e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    Offriranno l’ingresso alle sale espositive al costo simbolico di 1 euro anche il PAV – Parco d’Arte Vivente, Fondazione Merz, Pinacoteca Agnelli, Fondazione Accorsi – Ometto – Museo di Arti Decorative.

    La tariffa a 1€ è valida per tutti i visitatori, compresi i possessori di Abbonamento Musei, le cui tessere non potranno essere registrate.
    Ingresso gratuito: possessori di Torino Piemonte Card e aventi diritto.

    Saranno invece a ingresso gratuito il Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea e il Museo della Radio e Televisione Rai.
    Avranno per l’occasione una tariffa agevolata il Museo Nazionale della Montagna (7 euro anziché 10 euro) e il Musli – Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia (5 euro anziché 8 euro).

    “Nell’anno in cui torniamo a vivere la città per la Festa di San Giovanni, coinvolgere la rete dei Musei ci consente di estendere i festeggiamenti anche nei luoghi dove è custodito il nostro straordinario patrimonio culturale – dichiara Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città -. Vogliamo rendere sempre più attrattiva Torino, coinvolgere i musei della città è parte integrante della nostra offerta culturale. Tutti i torinesi avranno l’occasione di scoprire luoghi a un prezzo simbolico o con una grande riduzione”.

  • Torna a Genova Book Pride, la fiera nazionale dell’editoria indipendente italiana che dal 30 settembre al 2 ottobre animerà gli spazi di Palazzo Ducale, nel cuore della città, con oltre 100 espositori provenienti da tutta Italia.

    Finalmente Book Pride torna a Genova dopo un’assenza di due anni legata alla pandemia con un progetto rinnovato, sempre contraddistinto dal mix tra offerta culturale e dimensione fieristica indipendente che è stato da sempre la cifra di Book Pride. A valorizzare il nostro marchio di fabbrica sarà il lavoro di Federica Antonacci, Anastasia Martino e Raffaele Riba – che darà forma a un programma denso e articolato pensato ad hoc per Genova che si svolgerà tra le mura di Palazzo Ducale e in tanti luoghi della città grazie all’offerta del Programma OFF.

    Tema del 2022 sono le Moltitudini, a rappresentare la pluralità di voci e di sguardi dell’editoria indipendente. Nella parola “Moltitudini”, questo plurale esponenziale che moltiplica all’infinito le possibilità, è stato riconosciuto il contrario della solitudine che per molti è stata il basso costante di questi ultimi anni e un incitamento all’essere e al pensarci insieme.

    Rispetto all’edizione primaverile di Book Pride tenutasi a Milano, il tema sarà declinato secondo nuove modalità pensate appositamente per questo appuntamento, così da accompagnarci in un presente che muta di giorno in giorno e per seguire quelle nuove strade che la parola moltitudini e la città di Genova ci permettono di esplorare. Uno spazio dedicato, sia nel programma che a livello espositivo, avrà la saggistica: area che l’editoria in generale, e soprattutto quella indipendente stanno via via sempre di più valorizzando nei loro cataloghi. Parole nuove nel nostro vocabolario, come il metaverso, il gaming o il vecchio e complicato rapporto tra parole vecchie come Propaganda e Libertà di parola saranno al centro di questa sezione.

    Genova, poi, è città di poeti e cantautori: anche per questo l’andare a capo sarà parte costitutiva del programma. Genova, infine è anche il mare e le sue maestranze: parleremo di viaggi transoceanici, di navi e di esploratori senza dimenticare, anche per i più piccoli, gli altri abitanti del mare, quelli che vivono sotto la sua superficie.

    Molte come sempre le collaborazioni, tra queste citiamo per ora il Premio Andersen per la letteratura per bambini e ragazzi e il Premio John Fante Opera Prima.

    L’immagine-simbolo di Book Pride 2022 è di Antonio Pronostico, uno degli illustratori più interessanti del panorama editoriale italiano.

    Sottolinea Isabella Ferretti, presidente di Book Pride: “Dopo gli anni della pandemia in cui il libro ha costituito un bene rifugio per le persone, smarrite e disorientate, gli operatori culturali devono fronteggiare una nuova emergenza, quella di un futuro opaco, reso ancora più oscuro dallo spettro della guerra, della crisi economica, della destituzione sociale. L’editoria indipendente – nonostante la grave crisi che è tornata ad affliggere il comparto – testimonia con Book Pride la vicinanza ai propri lettori, che non lascia orfani né di storie né di risposte. Attendiamo il fedele pubblico genovese per riprendere una relazione che è rimasta sospesa ma mai conclusa, all’insegna della speranza” Come rimarca Sara Speciani, amministratore delegato di Book Services: “Abbiamo sviluppato servizi sia per i visitatori che per gli editori. Una buona fiera comincia dall’accoglienza dal legame con il territorio, l’accoglienza verso gli espositori e un livello di servizi al pari con le altre grandi fiere editoriali”.

    Book Pride è promossa da ADEI, Associazione degli editori indipendenti, e dalla Associazione Book Pride ed è organizzata da Book Services. La manifestazione rappresenta l’editoria indipendente italiana, un patrimonio culturale unico al mondo con quasi il 50% del valore del mercato nazionale del libro.

    Le iscrizioni per gli editori sono aperte alla mail programma@bookpride.net.

    Info
    Book Pride
    www.bookpride.net / 02 289515424 / segreteria@bookpride.net

  • Da giugno a settembre un’estate di teatro, musica, danza, cinema.

    Il programma di iniziative che animerà la città è consultabile su  http://www.comune.torino.it/eventi/ e sui siti dei singoli punti verdi.

    Con l’estate torna la voglia di stare all’aperto, di trascorrere del tempo in compagnia, di partecipare con gli amici e familiari a occasioni di svago e socialità.

    Per il 2022 l’assessorato alla Cultura della Città attraverso la Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo ha selezionato un cartellone variegato di proposte ad alto profilo culturale: 12 progetti organizzati da altrettante associazioni e dislocati in diversi punti della città che, per tre mesi, da giugno fino a settembre offriranno – a cittadini e turisti – spettacoli teatrali, musica, danza, cinema, laboratori per bambini e giovani, attività di wellness a contatto con la natura, talk e seminari nei cortili, parchi e giardini in diverse zone della città. Un palinsesto diffuso e multiforme rivolto a tutte le fasce d’età che saprà incuriosire, coinvolgere e soddisfare interessi diversi.

    “Sarà l’estate del ritorno alla socialità e allo stare insieme – sottolinea il Sindaco Stefano Lo Russo – dopo un lungo periodo di limitazioni. La Città di Torino vuole promuovere in ogni modo la voglia di stare all’aperto, di condividere il tempo con amici e familiari nei tanti luoghi della città. Il programma per l’estate è ricco e offre tante opportunità per i cittadini e i turisti, vogliamo rendere Torino sempre più accogliente, vivace e con un programma diffuso in tutti i quartieri. Infine, ringrazio – continua il Sindaco – tutti coloro che stanno lavorando con noi per rendere il cartellone di ‘Torino che Spettacolo! Estate 2022’ un programma di qualità per i prossimi tre mesi”.

     

    PUNTI ESTIVI:
    Associazione Tedacà
    EVERGREEN FEST 2022
    Parco della Tesoriera, corso Francia 186-192, Torino
    www.evergreenfest.it – www.tedaca.it

    Hiroshima Mon Amour
    HIROSHIMA SOUND GARDEN
    via Carlo Bossoli 83, Torino
    https://hiroshimamonamour.org/

    l’ARTeficIO
    APS ESTATE IN CIRCOLO
    Giardino dell’Anagrafe Centrale, via Carlo Ignazio Giulio 14/A, Torino
    www.larteficio.com

    Associazione sPAZImUSICALI- sPAZIO211
    SUN OF A BEACH Vol. IV
    SPAZIO211, via Cigna 211, Torino
    www.spazio211.com

    Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario onlus
    ESTATE SENZA CONFINI
    Casa del Quartiere San Salvario, via Morgari 14, Torino
    www.casadelquartiere.it

    Associazione Museo Nazionale del Cinema
    BARRIERA A CIELO APERTO 2022
    Bagni pubblici, via Agliè 9, Torino
    Laboratori di Barriera, via Baltea 3, Torino
    Arena Monterosa, via Brandizzo 65, Torino
    Agrobarriera, Orto urbano del Boschetto, via Petrella 28, Torino
    Centro Interculturale, corso Taranto 160, Torino
    www.amnc.it

    Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus
    ESTATE A SUD 2022
    Casa nel Parco, via Panetti 1, Torino
    CPG, Strada delle cacce 36, Torino
    www.casanelparco.it – www.fondazionemirafiori.it

    Associazione Culturale Goodness
    IL GIARDINO DI OFF TOPIC OFF TOPIC
    Via Pallavicino 35, Torino
    https://www.thegoodnessfactory.it

    Associazione Nessuno
    IL CORTILE DELLA FELICITÀ
    Via Lombroso 16, Torino
    www.lombroso16.it

    Assemblea Teatro
    ANCORA TI RACCONTO UN LIBRO dalla pagina alla scena
    MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN, strada Castello di Mirafiori 148/7, Torino
    CASCINA ROCCAFRANCA, via Rubino 45, Torino
    Spazio ARENA TEATRAZIONE, via Artom 23, Torino
    www.assembleateatro.com

    Stalker Teatro Soc. Coop.
    IL CORAGGIO DI ESSERE FELICI
    Cortile officine CAOS, piazza Montale 14/A, Torino
    www.officinecaos.net – www.stalkerteatro.net

    Banda Larga
    APS IMBARCHINO ESTATE OF MIND
    Imbarchino, viale Umberto Cagni 37, Parco del Valentino, Torino
    PAV, Parco d’Arte Vivente, via Giordano Bruno 31, Torino
    https://rbl.media/it/

  • Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, mercoledì 22 giugno alle ore 16.45, la conferenza Da Veronica a “vera icon”: la devozione al Volto di Cristo nel Medioevo tra Oriente e Occidente con il professor Gian Maria Zaccone, direttore del CISS – Centro Internazionale di Studi sulla Sindone.

    Due tradizioni, quella orientale del Mandylion e quella occidentale della Veronica si intrecciano fortemente, con esiti diversi nella storia della spiritualità, sebbene entrambe di forte impatto nella evoluzione della ricerca e della Pietà verso la vera immagine di Cristo.

    All’epoca di Innocenzo III l’immagine cosiddetta della “Veronica” –  presente da tempo in Roma e oggetto di culto crescente – raggiunge il suo status di immagine-reliquia universale del volto di Cristo. L’immagine della Veronica racchiude una doppia valenza, che impronterà la sua iconografia, che la vede ora come immagine del Cristo vittorioso e ora di quello paziente, che l’avvicina all’immagine orientale del Mandylion.

    Ciò si riflette anche sulle leggende circa la sua origine, in una versione donata da Gesù alla mitica figura di Veronica che desiderava ardentemente avere un’immagine del suo maestro e guaritore, ed in un’altra realizzata durante la passione. Sarà quest’ultima ad imporsi nell’ambito occidentale. Per molto tempo gli studiosi si sono interrogati su quale delle due leggende – Veronica e Mandylion – si fosse modellata l’altra. Al di là della questione storica è fondamentale prendere atto come, da un ben preciso punto della storia della Chiesa, con sempre maggiore interesse la Cristianità anela ad identificare le fattezze umane di Cristo. Il Mandylion in Oriente e la Veronica in Occidente in realtà rappresentano due fondamentali espressioni dello stesso Volto, recepite secondo le più profonde attese delle diverse spiritualità. Ne è palese testimonianza il ruolo della Veronica nella pietà medievale, ed in particolare il significato enorme rivestito nel Giubileo del 1300. Le relazioni dei pellegrini, i testi letterari, da Dante a Petrarca, le cronache liturgiche segnalano in maniera inequivocabile l’emozione della presenza di quel volto a Roma la cui storia ancora oggi risulta di difficile ricostruzione e a tratti controversa.

     

    Gian Maria Zaccone,  storico, Direttore del Centro Internazionale di Studi sulla Sindone di Torino. Laureato in Storia del Diritto si è specializzato nello studio dei processi per i percorsi di canonizzazione nel medioevo e nella storia della Pietà. In questo ambito ha approfondito il tema della ricerca della raffigurazione di Cristo con particolare attenzione agli esiti sindonici. È titolare di un corso universitario di Storia della Sindone e delle reliquie di Cristo nell’ambito della Pietà.

     

    Info: ingresso libero fino a esaurimento posti

    Prenotazione facoltativa: t. 011 4429629 (da lunedì a venerdì, orario 9,30-13 e 14-16)

    e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

  • In occasione della Festa Europea della Musica, dal 20 al 22 giugno 2022 Torino ospita il convegno internazionale Il Clavicembalo ben temperato 300 anni dopo, uno degli eventi di punta delle celebrazioni per il tricentenario di questa pietra miliare, tra le più rappresentative di J. S. Bach, organizzato da JSBach.it – Società Bachiana Italiana, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e la Biblioteca civica musicale Andrea Della Corte. Con la Media Partnership di Rai Radio 3.

    A inaugurare l’evento, il concerto Eine Mannigfaltigkeit in den Schattierungen des Tons. Una passeggiata nel Clavicembalo ben temperato in programma lunedì 20 giugno alle ore 21.00 al Collegio San Giuseppe, in via S. Francesco da Paola 23, con la collaborazione dell’Accademia Maghini di Torino (ingresso libero, fino a esaurimento posti).

    Protagonista assoluto della serata il clavicordo, strumento a tastiera molto diffuso in Germania al tempo di Bach ma oggi una vera rarità, tanto da giungere direttamente dal Belgio per l’occasione, insieme al suo costruttore Joris Potvlieghe.

    A Matteo Messori, clavicembalista, organista e clavicordista bolognese, tra i massimi interpreti italiani della musica di Bach, il compito di eseguire il programma di preludi e fughe.

    I lavori del convegno internazionale Il Clavicembalo ben temperato 300 anni dopo proseguiranno martedì 21 e mercoledì 22 giugno alla Biblioteca civica musicale Andrea Della Corte-Villa Tesoriera (corso Francia, 186) con quindici studiosi provenienti da tutto il mondo a confrontarsi, analizzare e riflettere sull’eredità della prima raccolta di 24 Preludi e Fughe bachiani (ingresso libero, fino a esaurimento posti).

    Le relazioni, suddivise in sei sessioni, spazieranno dallo studio delle fonti, delle scelte di temperamento e dall’analisi del Clavicembalo ben temperato, all’impatto di quest’opera sull’attività di interpreti e compositori del XIX e XX secolo, sino alla presenza dei preludi e fughe bachiani nel cinema e nella pubblicità.

    Ospite d’onore il musicologo giapponese Yo Tomita, docente alla Queen’s University di Belfast e uno dei più illustri studiosi del Clavicembalo ben temperato di Bach, del quale ha redatto una prestigiosa edizione pubblicata dalla casa editrice tedesca Henle Verlag.

    A conclusione del convegno, la presentazione del volume collettivo Bach e l’Italia. Sguardi, scambi, convergenze curato da Chiara Bertoglio e Maria Borghesi, recentemente pubblicato per i tipi di LIM con il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali.

    A corollario dell’iniziativa, gli spazi espositivi della sede ospiteranno una mostra dedicata al primo libro dei 24 preludi e fughe di Bach, volta a valorizzare il prezioso patrimonio della Biblioteca Della Corte e del fondo del grande musicologo torinese Alberto Basso, conservato all’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte.

    Il convegno si inserisce nel più ampio progetto CBT22 – Trecento anni del Clavicembalo ben temperato promosso da JSBach.it – Società Bachiana Italiana, che nel corso di tutto l’anno proporrà anche un’esecuzione integrale online dei 24 preludi e fughe (“Maratona CBT22”) a cura di 24 artisti italiani e un concorso formativo-professionalizzante per giovani talenti. Quest’ultimo culminerà in autunno, con un concerto dell’intero primo volume del clavicembalo ben temperato eseguito da sei giovani talenti, nell’ambito del Festival Back TO Bach di Torino.

    INFO:

    www.jsbach.it/cbt-convegno

  • Più di 700 comuni, più di 10.000 eventi, 35000 artisti per una festa dedicata a David Sassoli

    ​Una festa che batte tutti i record quella presentata oggi al Collegio Romano

    Più di 10.000 eventi, quasi 1000 strutture organizzative con 25000 operatori e tecnici coinvolti e 35000 artisti che invaderanno il paese il 21 giugno e i giorni precedenti. Tutta all’insegna della sostenibilità sotto lo slogan Rovery Sound, l’Italia conferma di essere paese guida della festa in campo europeo. La festa promossa dal Ministero della Cultura, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, la Siae, l’Afi, è coordinata dall’Associazione Italiana Promozione Festa della Musica e vede la media partnership della Rai.

    Una edizione dedicata a David Sassoli che seguì personalmente l’edizione della Festa della Musica 2019 che ebbe come testimonial Ezio Bosso. Un incontro quello tra i due che portò all’invito al Parlamento europeo di Ezio Bosso con il suo indimenticabile discorso su come ci sia bisogno anche in politica di una orchestra che suoni insieme la stessa musica. Hanno presentato il programma Paolo Masini coordinatore nazionale della Festa della Musica e Marco Staccioli dell’AIPFM.

    Per il Ministro della Cultura Dario Franceschini: “Finalmente la festa della musica è diventata un appuntamento riconoscibile dopo il lavoro di questi anni e le edizioni che sono state limitate dalla pandemia e dal lockdown. La festa della musica è anche quest’anno un moltiplicarsi di eventi di qualità straordinaria in borghi e città. Viva davvero la festa della Musica”.

    Molti gli eventi dedicati ai giovani con una rivisitazione delle storiche Woodstock italiane di Palermo e Villa Pamphilj a 50 anni di distanza da parte di musicisti under 35 con due concerti a Roma e al Parco di Selinunte, oltre al consueto concerto dei giovani nella città capitale della cultura.  Gli eventi legati ai giovani sono stati realizzati in collaborazione con il Dipartimento Politiche Giovanili, servizio civile universale.

    Per il Ministro Fabiana Dadone: “Il 2022, anno europeo dei giovani, sarà fortemente connotato dal binomio giovani – cultura. I giovani dell’Unione Europea, tra le altre iniziative, vedranno anche un protocollo di intesa fra le nostre amministrazioni per lavorare nei settori di comune interesse sul territorio nazionale”.

    “La musica è cultura e la cultura è parte integrante della nostra identità comune europea. Sono lieto di confermare la Commissione europea come partner istituzionale della Festa della Musica anche per il 2022” – ha dichiarato il Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Antonio Parenti. “Un’occasione preziosa per porre l’accento sul sostegno della Commissione alla ripresa dell’intero settore culturale e creativo, e del comparto musicale in particolare, affinché diventino più forti, resilienti e sostenibili”.

    Per Pina Picierno Vice Presidente del Parlamento Europeo: “La Festa Europea della Musica incarna perfettamente lo spirito e l’essenza dell’Unione Europea. E’ animata da un approccio inclusivo e trasversale, che riunisce professionisti e semplici appassionati con iniziative diffuse e aperte a contributi e proposte. Quest’anno la Festa è dedicata a David Sassoli, che ha sempre perseguito l’idea di un’Unione Europea che fosse alimentata dalla partecipazione e dall’apertura verso ragazze e ragazzi. La politica può e deve essere intesa come confronto e contaminazione tra percorsi differenti, cercando di trovare sempre una sintesi in grado di armonizzare visioni diverse. Proprio come avviene in un’orchestra e più in generale con la musica. La Festa è un stimolo a presentare progetti, a promuovere conoscenza e condivisione, a valorizzare il talento di ciascuno. La musica è anche un’unità nella diversità, proprio come le istituzioni europee che in questi ultimi anni così complicati ci hanno consentito di tutelare le nostre democrazie”.

    Per Gaetano Blandini Direttore generale della SIAE: “In queste ultime settimane la musica live è tornata a invadere con gioia gli spazi e i calendari degli eventi. C’è una comprensibilissima voglia di tornare a stare insieme e di farlo grazie alla forza aggregatrice della cultura e in particolare della musica. Il 2022 è l’anno della ripresa per lo spettacolo dal vivo, e lo dimostrano anche i numeri record di adesione a questa Festa che, come SIAE, continuiamo a sostenere ormai da anni, nella convinzione che per una ripresa autentica non ci sia niente di più importante che ricominciare a ritrovarsi e a condividere emozioni. Sono lieto che questa edizione sia dedicata a David Sassoli, un uomo e un politico eccezionale. Anche come Presidente del Parlamento Europeo ha dimostrato grande sensibilità per i temi della tutela dei diritti degli Autori, per i quali la nostra Società – che quest’anno compie 140 anni – da sempre si batte, a garanzia di quel diritto che fa vivere chi ci fa sognare”.

    Non è mancato il saluto di Jack Lang che quaranta anni fa ideò da Ministro della Cultura la Festa della Musica “Quante invenzioni, quanta creazione, quanta immaginazione! L’Italia è quel paese che amiamo, quel paese sognato, che ammiriamo sapendo che, in questo paese, nel vostro paese, ci sono tanti tesori d’immaginazione e di bellezza. Caro Ministro Franceschini, bravo, bravo per questo coinvolgimento a favore della musica e a favore di tante altre attività culturali in Italia di grande successo. Brava l’AIPFM che coordina e suscita iniziative. Per me, è veramente una grandissima gioia. Questa piccola idea nata sui bordi della Senna nel 1981, senza veramente crederci, pensando tuttavia che avrebbe potuto creare entusiasmo, ha fatto il giro del mondo e oggi sono milioni e milioni di persone sul pianeta che celebrano la musica, l’arrivo dell’estate, questa stagione degli incontri, dell’amicizia, della luce”.

    L’elenco completo degli eventi si trova su http://www.festadellamusica.beniculturali.it 

  • Cresce l’attesa per gli appassionati di Celtica Valle d’Aosta, mentre prosegue il conto alla rovescia per la 26a edizione della festa internazionale di musica, cultura e arte celtica più alta d’Europa.

    108 appuntamenti totali con 14 concerti e 11 animazioni musicali e workshop di danza, 44 animazioni e stages per adulti e bambini, 22 conferenze, 10 eventi speciali (gastronomici, spirituali e di intrattenimento), un mercatino artigianale e un corso di arpa celtica, 3 flash mob divertenti e creati con la partecipazione diretta del pubblico animeranno i tre giorni della Festa che si svolgerà a Courmayeur, ad Aosta e soprattutto nel cuore della Val Veny, nel bellissimo Bosco del Peuterey.

    Gradito ritorno del gruppo colombiano di percussioni Aainjaa e della ciurma piratesca dei Folk Notes, insieme agli inossidabili amici di lunga data della manifestazione: Vincenzo Zitello, Katia Zunino e i Gens d’Ys.
    Come ogni anno, accanto agli artisti già conosciuti, faranno il loro debutto ai piedi del Monte Bianco nuovi nomi come gli italiani The Strawboys, le cornamuse e tamburi della Celtic Knot Pipes & Drums e i Bards from Yesterday a cui si aggiungono gli inglesi Perkelt e il folk rock dei The Jig Show dalla Scozia.

    Se il programma della Festa prende la sua forma definitiva e sono iniziati i lavori di preparazione realizzativa, sono il ritmo delle prevendite online e i visitatori web a dare il ritmo frenetico di Celtica 2022.

    I numeri dei social network, da sempre un termometro piuttosto affidabile, confermano la grande attesa per la 26a edizione di Celtica Valle d’Aosta: nelle ultime due settimane la copertura della pagina Facebook ufficiale è aumentata del 214%, la copertura del profilo Instagram del 50%.

    Sono le prevendite dei biglietti online, iniziate lo scorso 1° giugno, a dare il segnale certo dell’entusiasmo, della voglia di stare insieme, di vivere un’esperienza unica a contatto della Natura a testimoniare quanto gli amici di Celtica Valle d’Aosta stessero aspettando con ansia il ritorno della manifestazione: il primo slot di 700 biglietti, emessi a prezzo speciale con un gadget in omaggio, sono andati esauriti in 10 minuti!
    In questo momento è in prevendita il terzo slot di biglietti a prezzo agevolato e si stanno avvicinando ad esaurimento, dopodiché rimarranno i biglietti a prezzo convenzionale sia online che alle casse del Bosco del Peuterey.

    Celtica Valle d’Aosta è organizzata grazie al contributo di numerosi partner istituzionali: il Comune di Courmayeur, il Città di Aosta, la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Fondazione CRT, Courmayuer Mont-Blanc, l’assessorato al turismo della Valle d’Aosta, l’area megalitica di Saint-Marti n de Corléans.
    Vi sono poi numeri partner che collaborano all’organizzazione della manifestazione, in differenti modalità: Traforo del Monte Bianco, SkyWay Monte Bianco, Apicoltura Le Querce, Bonne Vallée, Caseifi cio Valdostano Ristofood, Sidro Maley Mont Blanc, Agrimec Aosta, Valmati c Nespresso, Fondati on Barry, Lumar, Bar Ristorante Pizzeria Capitan des Alpes, ristorante La Zerott a, Camping Aiguille Noire, Camping Hobo. La manifestazione è inoltre gemellata con il Guinness Irish Festi val, che si svolgerà a Sion (CH) dal 4 al 6 agosto 2022.

    ll programma completo e i biglietti per Celtica Valle d’Aosta si possono consultare visitando il sito www.celtica.vda.it.

    Ph: Jacopo Salvi e Silvia Marta Melucci

HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com