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  • Febbraio al Museo Egizio

    Sedersi allegramente davanti al dio: le cappelle votive di Deir el-Medina” è il titolo della nuova mostra “Nel Laboratorio dello studioso”, visitabile fino al 19 marzo 2023. Il curatore Cédric Gobeil mette sotto la lente religiosità e devozione personale nel Nuovo Regno (1539-1076 a.C.).

    Visite guidate con il curatore in lingua inglese: martedì 7 febbraio e  giovedì 9 marzo ore 16.30.

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    LUNEDI 
    6 FEBBRAIO 2023
    ORE 17.00
    MUSEI E MIGRANTI 
    GLI STRUMENTI
    PER L’INCONTRO

     

    Una tavola rotonda per riflettere sui temi affrontati durante le tre giornate di workshop internazionale svoltosi tra il 2018 e il 2019 e raccolti nel volume.

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    MARTEDI’
    7 FEBBRAIO 2023
    ORE 18.00
    “EGYPTIAN” OR “NUBIAN”?
    TOWARDS A MORE NUANCED VIEW
    OF ANCIENT CULTURAL DIVERSITY

    I faraoni amavano tracciare confini netti attorno a ciò che consideravano “egiziano” e queste antiche prospettive persistono nell’Egittologia moderna.

    Tombe, oggetti e persino persone sono etichettati come “nubiani” anche se provenienti dai confini dell’Egitto faraonico. Ma perchè facciamo queste distinzioni? E quanto sono accurate?

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    MARTEDI’
    28 FEBBRAIO 2023
    ORE 18.00
    THE SUN TEMPLE OF HELIOPOLIS.
    EGYPTIAN – GERMAN EXCAVATIONS 
    117 YEARS AFTER ERNESTO
    SCHIAPARELLI

    Eliopoli è un’icona della religione e della cultura dell’antico Egitto.

    I primi scavi sistematici intrapresi dalla Missione Egizio-Tedesca (2012-2021) hanno tuttavia rivelato le prime prove del paleo-paesaggio e della topografia del sito nel tempo, oltre a importanti monumenti e caratteristiche individuali del IV-I millennio a.C..

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    GIOVEDI’
    16 FEBBRAIO 2023
    ORE 18.00
    VASI FEMMINIFORMI:
    TIPOLOGIE E SIGNIFICATO
    Nel sito di Deir el-Medina, Ernesto Schiaparelli trova frammenti di vasi figurativi in cui si riconoscono braccia e seni, una tipologia attestata anche in altri siti egizi. Questi vasi sono definiti in vari modi: vasi per il latte, vasi Iside o più semplicemente vasi femminiformi perché ancora non si conosce il loro effettivo uso e funzione. La conferenza sarà occasione per presentare questa particolare tipologia, mostrando tutte le possibili varianti e presentando le diverse ipotesi sulla loro funzione e significato.
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  • BLACK HISTORY MONTH TORINO – II EDIZIONE

    Dopo la prima edizione tenutasi nel 2022, Il BHM Torino torna anche quest’anno in una nuova veste, con tre nuove tematiche centrali e il coinvolgimento di luoghi storici della città. La volontà di affrontare una nuova edizione nasce innanzitutto dalla grande partecipazione riscontrata durante quella precedente e dalla voglia di rendere Torino nuovamente partecipe di un evento che riteniamo essere importante non solo per la multiculturalità che la contraddistingue ma anche perché questo possa essere lo stimolo per ideare, costruire, e rafforzare le politiche rivolte alle minoranze etniche, alle comunità diasporiche, ai ragazz* afrodiscendenti e alle scuole che sono, di questa multiculturalità, il maggiore esempio.

    Questa edizione, promossa dall’Associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione (ADASS), è realizzata con il contributo della Fondazione Compagnia San Paolo, patrocinata da Città di Torino, in collaborazione con l’associazione Zonafranca, ass. Tamra, Snobiety, Black History Month Firenze e Black History Month Bologna e vedrà la partecipazione del Museo Nazionale del Cinema, Cinema Massimo, Palazzo Madama, Musei Reali Torino, Polo del 900, Museo di Antropologia e Etnografia del Sistema Museale di Ateneo di Torino, Università degli studi di Torino, Dipartimento Culture Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino, CODIASCO, Gruppo Abele, ass. Paìs, Polo Culturale Lombroso 16 Casa Del Quartiere San Salvario, Centro piemontese di studi africani, Cinecafè Ambrosio, ass. Ameb, Associazione Sudanese di Torino, Fondazione Mamre, Collettivo afrofemminista Nwanyi, ass. Afromondo, Associazione Senegalesi Torino AST, Di tutti i colori, Giguiya, Y-IDEA, OH4EU, LabPerm, ass. Mosaico.

    La seconda edizione volgerà sui temi dell’identità, dell’afro-arte e dell’empowerment.

    L’identità è un argomento complesso, caratterizzato da mille sfaccettature che ne accentuano spesso la difficoltà di lettura, ma che al contempo la rendono fonte di stimolo, di conoscenza reciproca, di approfondimento e discussione. Il modo in cui si intende affrontare l’identità dei corpi neri e delle sue nuove generazioni è intrinsecamente legato alla rievocazione, alla rilettura e alla riscoperta delle sue radici coloniali e di come queste ne abbiano plasmato la narrativa per secoli. Cosa ha lasciato il colonialismo? Quali sono i suoi effetti sui corpi razzializzati e come affrontare questo discorso in un modo che sia il più possibile protettivo nei confronti di chi, tutt’oggi, vede la sua identità utilizzata come criterio di esclusione?

    L’identità si può esprimere in diversi modi e pensiamo che l’arte, l’arte africana, l’arte frutto della diaspora, del melting pot culturale debba essere uno dei temi principali di questa edizione. Dalla cura del corpo a quella dei capelli, dalla scrittura alla poesia. L’obiettivo è di far conoscere, di sperimentare, scoprire e riscoprire includendo ed educando.

    Altri temi fulcro dell’edizione saranno l’empowerment e le parole.

    L’empowerment femminile, in particolare delle donne africane, è il perno centrale di un reale progresso del continente africano, della storia che le diaspore scrivono in Italia e Torino e di una storia che venga narrata dai diretti interessati.

    Le parole non sono quindi elemento sterile, ma strumento in grado di trasmettere significati, simboli e stereotipi ed è proprio da queste che diventa necessario partire per una riflessione che sia profonda e accurata.

    “Il Black History Month sarà anche quest’anno occasione di approfondimento e dibattito. La costruzione di una città plurale passa attraverso la conoscenza reciproca e sono sicura che quest’iniziativa sia un passo ulteriore nella giusta direzione. Affermare le identità e renderle risorsa a disposizione della comunità vuol dire arricchire e non creare steccati”, afferma l’assessora al Coordinamento delle politiche per la multiculturalità e integrazione Gianna Pentenero.

    “La città di Torino è orgogliosa di ospitare la seconda edizione di “Black History Month”, una rassegna che mette al centro temi di grande importanza come la trasmissione dell’identità africana attraverso l’arte, un aspetto che mette in luce la capacità di una comunità di esprimere la propria storia e il legame che intercorre tra lo sviluppo umano e la tradizione. Il grande numero di associazioni e di musei cittadini coinvolti nella rassegna ben sottolinea la portata delle tematiche trattate e ritengo sia il viatico migliore per diffondere una profonda riflessione sul valore della multiculturalità”, dichiara l’assessora alla cultura Rosanna Purchia.

    “Dopo la prima edizione del 2022, sono felice che si torni a celebrare la diversità delle culture afro- discendenti della nostra città. Come suggeriscono le parole chiave della rassegna, l’empowerment deve essere il cardine per immaginare un futuro inclusivo in cui l’antirazzismo è una pratica di cui si fa esperienza collettivamente. Sarà un’occasione preziosa per incontrare il mondo associativo, approfondire il tema delle discriminazioni razziali oggi e celebrare una ricchezza artistica e culturale”, commenta l’assessore alle Politiche sociali e Pari opportunità Jacopo Rosatelli.

    In questa seconda edizione, tutta da scoprire, ci saranno numerosi eventi suddivisi in:
    ● INCONTRI CON AUTRICI E AUTORI
    ● PROIEZIONI FILM
    ● MOSTRE
    ● WORKSHOP
    ● ATTIVITÀ PER LE SCUOLE
    ● CENE ETNICHE
    ● CONVEGNI
    ● CONCERTI con la partecipazione di artisti internazionali

    Saranno 4 SETTIMANE RICCHE DI ATTIVITÀ CULTURALI!
    DAL 1 AL 26 FEBBRAIO 2023

    Vi aspettiamo!
    Programma completo disponibile sul sito: www.blackhistorymonthtorino.it
    Per info e prenotazioni: blackhistorymonthto@gmail.com

  • GIOCHI MONDIALI UNIVERSITARI INVERNALI: LA BANDIERA FISU PASSA DA LAKE PLACID A TORINO
    TAPPE DELLA MISSIONE PIEMONTESE CHE RIPORTA A CASA LE UNIVERSIADI 2025

    Domenica 22 gennaio è in programma la Cerimonia di chiusura dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Lake Placid 2023 alle 19.30 (1.30 ora italiana di domenica notte, in diretta su www.fisu.tv): nell’occasione ci sarà il passaggio della bandiera FISU dalle mani di Art Devlin (sindaco del comune che fa parte dello Stato di New York) a quelle di Stefano Lo Russo (sindaco di Torino), che raccoglierà il testimone della rassegna, di proprietà della FISU e assegnata al CUSI, che si terrà dal 13 al 23 gennaio 2025 in cinque comuni della Regione PiemonteTorino, Pragelato, Bardonecchia, Pinerolo, Torre Pellice.

    Alla cerimonia parteciperanno il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessore comunale allo Sport Domenico Carretta, il delegato CUSI Lorenzo Lentini, il presidente del Comitato organizzatore di Torino 2025 e di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti e il vicepresidente di Torino 2025 e presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio.

    A chiusura del Flag Handover, si esibiranno i Pinguini Tattici Nucleari, scelti dal Comitato organizzatore di Torino 2025 con l’obiettivo di promuovere lo sport universitarioTorino, il Piemonte e l’Italia nel mondo. Vincitori degli Mtv Europe Music Awards 2022 nella categoria miglior artista italiano, terzi al Festival di Sanremo 2020 con il brano Ringo Starr, canteranno due brani estratti dal loro quinto album, Fake News, già diventato disco di platino: Giovani Wannabe e Zen.

    Martedì 24 gennaio, la delegazione sarà ospite del Consolato d’Italia a New York con la bandiera dei Giochi Mondiali Universitari Invernali per presentare gli eventi che interesseranno il Piemonte Torino nella XXXII edizione dei Giochi, tra due anni esatti. Insomma, l’Universiade torna a casa perché venne ideata proprio nel capoluogo piemontese dall’allora presidente del CUS Torino Primo Nebiolo e qui è custodita la Fiamma del Sapere che ogni Comitato, così come hanno fatto gli organizzatori di Lake Placid lo scorso 20 settembre, viene ad accendere il proprio fuoco nel braciere situato nel rettorato dell’Università di Torino.

    Sabato 28 gennaio la bandiera dei Giochi Mondiali Universitari invernali arriverà a Torino. Dalle 21, al Pala Alpitour, si terrà la Cerimonia di presentazione della bandiera e il lancio della campagna di adesione per i volontari, che diventeranno la colonna portante del massimo evento sportivo universitario su scala mondiale. Per partecipare all’evento a titolo gratuito basterà registrarsi a questo link: https://www.wugtorino2025.com/ambassador/.

    Durante la festa per l’arrivo della bandiera, sarà organizzato un dj set che inizierà alle 21 e terminerà in tarda serata. Inoltre, tra le 22 e le 23 è previsto uno show realizzato con la produzione artistica di Masters of Magic e la conduzione d’eccezione di Walter Rolfo.

     

  • La bandiera delle Universiadi torna a casa

    Lcerimonia di chiusura dei Giochi Mondiali Universitari invernali 2023 di Lake Placid, che si terrà domenica 22 gennaio (ore 19.30, 1.30 ora italiana di domenica, in diretta su www.fisu.tv) porterà al passaggio della bandiera FISU dalle mani di Art Devlin (sindaco del Comune che fa parte dello Stato di New York) a quelle di Stefano Lo Russo (sindaco di Torino), che raccoglierà il testimone della manifestazione, di proprietà della FISU e assegnata al CUSI, che si terrà dal 13 al 23 gennaio 2025 a Torino, Pragelato, Bardonecchia, Pinerolo e Torre Pellice.

    Alla cerimonia parteciperanno il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca, l’assessore comunale allo Sport Domenico Carretta, il delegato CUSI Lorenzo Lentini, il presidente del Comitato organizzatore di Torino 2025 e di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti e il vicepresidente di Torino 2025 e presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio.

    Al termine si esibiranno i Pinguini Tattici Nucleari, scelti dal Comitato organizzatore di Torino 2025 con l’obiettivo di promuovere lo sport universitario, Torino, il Piemonte e l’Italia nel mondo. I vincitori degli Mtv Europe Music Awards 2022 canteranno “Giovani Wannabe” e “Zen”, due canzoni estratte dal loro quinto album “Fake News”, già diventato disco di platino.

    Al Consolato d’Italia

    Martedì 24 gennaio la delegazione sarà ospite del Consolato d’Italia a New York per presentare gli eventi che interesseranno il Piemonte e Torino tra due anni.

    Il ritorno

    Insomma, l’Universiade torna a casa perché venne ideata proprio nel capoluogo piemontese dall’allora presidente del CUS Torino Primo Nebiolo e in città è custodita la Fiamma del Sapere che ogni Comitato, così come hanno fatto gli organizzatori di Lake Placid lo scorso 20 settembre, viene ad accendere nel braciere situato nel Rettorato dell’Università.

    La bandiera a Torino

    Sabato 28 gennaio, dalle ore 21 al Pala Alpitour, si terranno la presentazione della bandiera e il lancio della campagna di adesione per i volontari, che diventeranno la colonna portante dell’evento sportivo. Previsti un dj set fino a tarda serata ed uno show realizzato con la produzione artistica di Masters of Magic e la conduzione d’eccezione di Walter Rolfo. Per partecipare gratuitamente alla serata basta registrarsi su https://www.wugtorino2025.com/ambassador/

  •  Le matite sbriciolate di nonno Antonio

    CHIERI – Biblioteca Civica – Sala conferenze

    Come raccontare ai bambini il dramma della deportazione?
    In “Le matite briciolate di nonno Antonio” due fratellini, Agata e Nicola, scoprono i disegni realizzati dal nonno durante la prigionia nei lager tedeschi. Agata conosce la storia e la rivela al fratellino. Insieme guardano i disegni, osservano le baracche e i campi circondati dal filo spinato, cercano di comprendere la difficile condizione dei soldati italiani internati: la fame, il freddo, la lontananza da casa.
    Ma nei campi era proibito disegnare. Nonno Antonio trova un modo: spezza le matite, sfila le mine colorate, le sbriciola nelle tasche e le nasconde fino alla fine della prigionia.

    L’albo illustrato, dedicato ai bambini dai 7 ai 10 anni, racconta la storia del capitano Antonio Colaleo e dei 650 mila militari che, dopo l’8 settembre 1943, rifiutarono di collaborare con la Germania e vennero deportati nei campi del Terzo Reich.

    “Le matite sbriciolate di nonno Antonio”, di Antonella Bartolo con la illustrazioni di Sara Mancuso, Voglino Editrice.
    https://www.voglinoeditrice.it/shop/le-matite-sbriciolate-di-nonno-antonio


    Venerdì 20 gennaio 2023
    Biblioteca Civica Francone – Sala conferenze
    Via Vittorio Emanuele II, 1
    Dalle ore 17,30
    Ingresso libero

    Per informazioni: biblioteca@comune.chieri.to.it   011.9428400

  • ‘CITTÀ SEGRETE’ – PUNTATA DEDICATA A TORINO
    Rai3 – sabato 21 gennaio alle ore 21.45
     

    Ci sarà anche Torino tra le città protagoniste della nuova edizione di ‘Città segrete’, condotta da Corrado Augias.

    La quinta edizione del programma è costituita da 3 serate evento, le prime due dedicate a New York mentre sabato 21 gennaio la protagonista sarà Torino.

    Il programma va in onda su Rai3 alle 21.45 ed è visibile anche in live streaming e on demand sulla piattaforma RaiPlay.

    Le riprese sono state realizzate tra giugno e settembre, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, anche attraverso l’utilizzo di droni e hanno interessato alcune suggestive location cittadine, tra cui la Mole Antonelliana, il Museo Egizio, il Museo Lombroso, Palazzo Carignano, Palazzo Chiablese, Piazza Castello, la Gran Madre, il mercato di Porta Palazzo, Parco Dora, il Lingotto, la Prefettura, il Castello del Valentino, la Basilica di Superga, il Duomo, il Museo del Risorgimento, le Ogr, il Politecnico, Palazzo Reale, il Conservatorio G. Verdi, i Murazzi e diverse zone tra le vie del centro e la collina.

    Corrado Augias accompagnerà il telespettatore in una narrazione della ‘sua’ Torino, tra Cavour e Rita Levi Montalcini, sia nei luoghi e nelle vie della città, sia in uno studio virtuale, una sorta di grande ‘terrazza’ affacciata su Torino, tra oggetti 3D e mappe virtuali.

    In una lettura dei luoghi e delle vicende che è storico, artistica e ‘politica’, per ricostruire il senso più profondo – e spesso sconosciuto – che alcuni monumenti e storie hanno avuto per il nostro vivere civile.

    In un gioco di specchi in cui il narratore, abile divulgatore televisivo, si diverte con le sue molteplici identità, senza dimenticare quella del grande giornalista.

    Torino città di contrasti e chiaroscuri, capitale del Regno d’Italia e dell’industria automobilistica, regale e operaia, protagonista indiscussa del ‘900 Torino è stata capace, con spirito innovativo e d’avanguardia, di guadagnarsi la fama internazionale di città globale.

  • Agostino Art Gallery, Milano
    19 gennaio – 20 febbraio 2023
    LILIBET. THE QUEEN
    Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy

    A cura di Cinzia Lampariello Ranzi

    Inaugurazione: giovedì 19 gennaio, ore 18.00

    Monarca dei record, sovrana di stile, ultima vera icona pop del nostro tempo che ha ispirato serie televisive, film, canzoni e opere d’arte, Sua Maestà la Regina Elisabetta II è protagonista della mostra “Lilibet. The Queen”, promossa dal 19 gennaio al 20 febbraio 2023 da Agostino Art Gallery di  Milano (Via Solari, 72).

    Curata da Cinzia Lampariello Ranzi, l’esposizione sarà inaugurata giovedì 19 gennaio alle ore 18.00. In mostra, una selezione di pezzi unici e multipli realizzati da alcuni dei protagonisti della pop art e della street art internazionale: Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy.

    I lavori esposti sono esito di una ricerca condotta nel 2021 e nel 2022 dai fondatori di Agostino Art Gallery, Giacomo Christian Giulio Ranzi e Cinzia Lampariello Ranzi, interessati a celebrare il forte valore iconico, politico e culturale di Her Majesty attraverso il linguaggio dell’arte e il confronto tra opere realizzate da artisti appartenenti a diverse generazioni e ambiti geografico-culturali.

    «Sono nato a Shaftesbury – racconta Giacomo Christian Giulio Ranzi – nella contea del Dorset. Il mio nonno materno era un ufficiale della Royal Air Force, che dopo i trasferimenti in India, Africa e Persia, ha scelto di ritirarsi nel Dorset. Ho vissuto in Inghilterra fino alla prima adolescenza e la mia educazione è stata assolutamente inglese. Il mio legame sentimentale con la Royal Family si è intrecciato con le ricerche di Cinzia Lampariello, mia moglie, interessata per formazione ai linguaggi della grafica, della pop e della street art. Ne è nata una collezione d’arte che abbiamo costruito, anche attraverso alcune commissioni, in primo luogo per noi e che con questa mostra abbiamo il piacere di condividere con tutti. Art takes care of the earth».

    Il percorso espositivo comprende, tra le altre opere, una grande tela di Endless (“Lizzy Vuitton Fragile”), artista londinese che coniuga arte contemporanea e arte di strada. Rappresentato da Cris Contini Contemporary, Endless ha preso parte alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Nella sua ricerca, ironica e puntuale, ricorrono le ossessioni della società contemporanea, attratta da brand di lusso e celebrità. La Regina risplende in una scultura luminosa di Marco Lodola, tra i cui soggetti ricorrono spesso icone mondiali, da Marilyn Monroe a Mao Tse-tung. L’artista, le cui opere sono presenti in varie collezioni museali, è noto anche per aver realizzato installazioni di luce e scenografie per eventi e spettacoli. Seguono tre ritratti ironici e irreverenti di Sua Maestà firmati da Mr. Brainwash, allo stato Thierry Guetta, artista francese noto al grande pubblico per il celebre film “Exit Through the Giftshop” diretto da Banksy, che da oltre vent’anni veicola attraverso pop e street art messaggi di amore e di libertà. Segue “God Save The Queen” di Luigi Maria Muratore, aka Raptuz, artista italiano classe 1968, nato e cresciuto nell’hinterland milanese, tra i fondatori della TDK crew e, assieme a J Ax, della storica Spaghetti Funk. Sui muri e sulla tela scompone forme e colori attraverso una tecnica di propria invenzione, la broken window futurism, che prevede l’uso di spray, scotch di carta e bisturi. Jamie Reid (Londra, 1947) è un artista britannico, noto soprattutto per aver curato l’immagine punk dei Sex Pistols. Alcune delle litografie in mostra sono basate su una famosa fotografia scattata da Cecil Beaton alla regina Elisabetta II, descritta da Sean O’Hagan di “The Observer” come «l’immagine più iconica dell’era punk». TVboy, infine, rappresenta la Regina in Agostino abiti punk. Alle sue spalle è riprodotta con graffiti e colature di colore la bandiera del Regno Unito, mentre sulla sua maglietta compare la scritta “Punk’s not dead”. Artista italiano di base a Barcellona, Salvatore Benintende (Palermo, 1980), è esponente del movimento NeoPop e padre di TVboy, il suo alter ego. Durante il vernissage saranno inoltre presentate al pubblico alcune opere dedicate alla Regina di Alberto Petrivelli, Walter Davanzo e Gumm. Petrivelli è un artista originario di Orvieto ma residente a Londra, che non ha mai esposto in una galleria italiana. Davanzo (Treviso, 1952) è pittore, fotografo, designer e art director che costruisce un immaginario poetico, tra ricordo, sogno e visione. Gumm è il nome d’arte di un artista veneziano che ha fatto propria la lezione dei più grandi artisti Pop, veicolandola nella tridimensionalità.

    Facendo riferimento al pensiero di Zygmunt Bauman, Cinzia Lampariello Ranzi sottolinea come l’arte attuale sia “liquida”, in linea con la società nella quale è inserita. «Il ruolo del curatore è quello di guida nell’orizzontalità della proposta, attraverso opere e ricerche non necessariamente vicine dal punto di vista linguistico e formale, ma accomunate da qualità, serietà e profondità di pensiero». «Proprio per questo – prosegue Lampariello Ranzi – insieme agli artisti che, nonostante il breve tempo di apertura della Galleria, ci hanno contattato da diversi paesi, stiamo lavorando al “Manifesto dell’Arte Liquida”. Proseguiremo, inoltre, con il format delle capsule collection, ovvero più sguardi su un tema dato, per favorire la ricerca, il dialogo e il costruttivo confronto tra opere e autori tra loro molto lontani».

    La mostra è realizzata in collaborazione con Cris Contini Contemporary. La Galleria è aperta al pubblico da martedì a venerdì con orario 11.00-13.00 e 16.00-19.30, sabato ore 16.00-19.30, sabato mattina e domenica su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: www.agostinoartgallery.it, www.instagram.com/agostinoartgallery.

    Agostino Art Gallery inaugura la propria attività nel 2022 a Milano, in via Solari 72. Uno spazio espositivo che promuove un approccio multidisciplinare all’arte contemporanea, per superare limiti e confini stabiliti. Un incubatore virtuoso, capace di riflettere la natura futuristica e aperta della metropoli italiana scelta come sede. Non solo mostre ma anche talk, presentazioni editoriali e laboratori: un nuovo salotto culturale cittadino, un crocevia di incontro, confronto, progettazione e convivialità. Nata da un’idea di Cinzia Lampariello Ranzi e Giacomo Christian Giulio Ranzi, Agostino Art Gallery prende spunto dalla passione dei fondatori per l’arte contemporanea. Un interesse che li ha portati, fin dagli anni ‘80, a viaggiare e a scoprire talenti internazionali entrati a far parte della loro collezione privata. I due ideatori, uniti nella vita e nell’arte, hanno deciso di condividere anche le opere da loro acquistate nel tempo, esponendole in mostre tematiche che affronteranno argomenti attuali e drammatici come la guerra, ma anche temi di costume come la capsule collection dedicata a Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Il nome scelto è un omaggio a Sant’Agostino e al suo pensiero relativo all’uomo e alla sua volontà razionale che lo portava a ritenere che la volontà è autonoma rispetto alla ragione: è nomale che un uomo desideri prima una cosa e poi un’altra. Allo stesso modo i due fondatori offrono esperienze culturali e incontri con artisti differenti che spaziano dalla pittura, alla scultura, passando attraverso la street art e la fotografia. Opere più classiche si alternano a nuovi linguaggi artistici multimediali, lasciando spazio alle passioni dei visitatori che vengono stimolati senza alcun limite. Anche il logo di Escher richiama questa libertà di interpretazione: il triangolo di Penrose, una figura geometrica che è in realtà un’illusione. Sembra tridimensionale ma in realtà non lo è, un invito agli spettatori ad andare oltre le apparenze, a lasciare la mente libera di fantasticare, a trovare in ogni opera d’arte spunti personali anche contradditori. Tra gli artisti che trovano nella Agostino Art Gallery il loro palcoscenico milanese, anche grazie alla collaborazione con Cris Contini Contemporary, figurano Endless, primo street-artist presente nella collezione degli Uffizi, e Michele Tombolini, entrambi partecipanti alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Sono inoltre disponibili le opere dell’artista brasiliano Romero Britto, i celebri “Balloon Dog” di Jeff Koons, così come le ricerche di Jeff Robb, Mr. Brainwash, Roberto Carullo, Marco Lodola e Bran Symondson. Agostino Art Gallery si propone, inoltre, di svolgere attività di ricerca e di scouting, sostenendo i giovani artisti e presentando in anteprima autori internazionali mai esposti in Italia o in Europa.

    SCHEDA TECNICA:

    Lilibet. The Queen
    A cura di Cinzia Lampariello Ranzi
    Agostino Art Gallery
    Via Solari 72, 20144 Milano
    19 gennaio – 20 febbraio 2023
    Orari: da martedì a venerdì 11.00-13.00 e 16.00-19.30, sabato 16.00-19.30, sabato mattina e domenica su appuntamento
    Ingresso libero

    PER INFORMAZIONI:

    Agostino Art Gallery
    Via Solari 72, 20144 Milano
    Curatrice: Cinzia Lampariello Ranzi
    T. +39 388 4366649 | cinzia.lampariello@gmail.com
    Direttore commerciale: Giacomo Christian Giulio Ranzi T. +39 388 6353167 | ranzi.giacomo@gmail.com
    www.agostinoartgallery.it
    www.instagram.com/agostinoartgallery – @agostinoartgallery
  • CONTEMPORANEA365
    PAROLE E STORIE DI DONNE TUTTO L’ANNO
    UNA MARATONA LETTERARIA, CINQUE INCONTRI E
    DIECI OSPITI PER INIZIARE BENE IL 2023
    Sabato 28 gennaio 2023 – BI-BOx Art Space – Biella
    Nicolò Bellon, Matteo B. Bianchi, Emma Cori, Isabella De Silvestro, Maura Gancitano, Silvia Grasso, Giusi Marchetta, Giulia Muscatelli, Elisa Seitzinger, Ester Viola.

     

    ContemporaneA365 è il progetto di ContemporaneA. Parole e storie di donne che durante tutto l’anno porta a Biella presentazioni, incontri e talk, durante i quali scrittrici, autori, curatori, illustratrici e non solo condividono con il pubblico le loro storie personali e professionali.
    Il primo evento di ContemporaneA365 si tiene sabato 28 gennaio alla galleria BI-BOx Art Space di via Italia 38, una maratona letteraria con dieci ospiti. Inizio alle ore 15,30.
    «Non esistono libri capaci di salvare la vita ai lettori, ma alcuni ci provano meglio di altri»: ContemporaneA365 si apre con un manuale di self-help letterario, una microterapia per cuori infranti. Con Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amoreEster Viola prova che si possono curare le pene d’amore con i libri e lo fa attraverso dieci racconti in cui la protagonista si rifugia nelle storie di Lev Tolstoj, Sally Rooney, Nick Hornby, Domenico Starnone o Elena Ferrante.
    Il secondo incontro ci porta nella storia di un corpo che cambia e diventa gigantesco, ma è anche la storia di una donna che si riappropria di sé grazie a quel corpo: Balena è la storia di Giulia Muscatelli in cui una bambina di undici anni inizia a cercare di colmare il vuoto enorme lasciato dalla perdita del padre col cibo. Arriveranno il rifiuto di sé, la vergogna, il senso di colpa, il bisogno di nascondersi, il bullismo. Il libro è un memoir toccante e acuto che racconta la stigmatizzazione del corpo, il superamento del lutto e la ricerca di un nuovo inizio.
    «Il mito della bellezza non riguarda affatto le donne, ma gli uomini e il potere»: protagonista del terzo appuntamento è il saggio di Naomi Wolf del 1990, Il mito della bellezza ripubblicato in Italia da Edizioni Tlon, in una nuova edizione curata da Maura Gancitano e Jennifer Guerra, a dimostrare quanto le questioni intorno alla bellezza femminile facciano tuttora parte del nostro contesto sociale. Relatrici dell’incontro saranno la stessa Gancitano e l’autrice della copertina Elisa Seitzinger, che ha magistralmente saputo rappresentare il peso della bellezza e allo stesso tempo la necessità di fiorire.
    Nel corso del quarto incontro della giornata verrà presentata la nuova edizione di Tutte le ragazze avanti!. A pochi anni di distanza dalla prima uscita, si rivela la necessità di ampliare con nuove voci un libro che è un punto di partenza e di dialogo, una tavola rotonda sul femminismo. Con la curatrice Giusi Marchetta a presentarlo ci sarà Silvia Grasso, una delle nuove contributrici.

    A concludere la giornata di appuntamenti, Matteo B. Bianchi presenta l’antologia Quasi di nascosto con tre dei giovani autori sotto i 25 anni, il biellese Nicolò BellonEmma Cori e Isabella De Silvestro: dodici racconti per scoprire cosa scrivono oggi i giovani e i giovanissimi, per indagare sulla realtà che i ragazzi vivono e scelgono di raccontare. Sono storie crudeli, struggenti, poetiche, beffarde, “blueseggianti” e ironiche che parlano di incontri, di amore, di razzismo, di amicizia, di scuola, di integrazione, della vita prima di diventare adulti. Sono le voci nuove di oggi da tenere d’occhio perché potrebbero diventare i nostri scrittori e scrittrici preferiti di domani.

    IL PROGRAMMA
    –    15,30 Ester Viola presenta Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amore (Einaudi Editore)
    –    16,30 Giulia Muscatelli presenta Balena (nottetempo)
    –    17,30 Maura Gancitano e Elisa Seitzinger presentano Il mito della bellezza (Edizioni Tlon)
    –    18,30 Giusi Marchetta e Silvia Grasso presentano la nuova edizione di Tutte le ragazze avanti (add editore)
    –    19,30 Matteo B. Bianchi con Nicolò Bellon, Emma Cori e Isabella De Silvestro presentano Quasi di nascosto (Accento Edizioni)

    Gli incontri sono gratuiti e si svolgono alla galleria BI-BOx Art Space di Biella (via Italia, 38).
    L’evento è organizzato in collaborazione con la Libreria Giovannacci di Biella.

    COS’È CONTEMPORANEA. PAROLE E STORIE DI DONNE

    • I RENDEZ-VOUS

    ContemporaneA è un progetto che fin dalla sua nascita si è presentato con una doppia anima, online e analogica, e un solo obiettivo: quello di essere uno spazio per tutte le donne (e non solo) dove confrontarsi, sognare e progettare, dove ascoltare gli interventi di scrittrici, artiste, imprenditrici. Una vocazione multidisciplinare e inclusiva che si traduce nel corso di tutto l’anno in appuntamenti online, i cosiddetti rendez-vous: interviste, recensioni, citazioni, illustrazioni, profili e storie di donne.

    • IL FESTIVAL e gli altri incontri dal vivo

    Tra le ospiti delle passate edizioni, Teresa Ciabatti, Chiara Tagliaferri, Valeria Parrella, Vera Gheno, Simonetta Fiori, Stefania Auci, Claire Gibault, Florencia Di Stefano-Abichain, Mariangela Pira, Elena Varvello, Tiziana Ferrario e Marina Spadafora. ContemporaneA organizza incontri e presentazioni dal vivo nel corso di tutto l’anno, come quelli con le autrici Marina Pierri, Annarita Briganti e Silvia Avallone e il concerto di Joan Thiele. A settembre 2022 si è tenuta la terza edizione del festival.

  • Il canto del capro
    Installazione di GianMarco Porru per t-space X MAO
    Inaugurazione aperta al pubblico
    Venerdì 20 gennaio ore 18
    21 gennaio – 26 febbraio 2023
    MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

     

    Il Canto del Capro è un’opera installativa inedita concepita da GianMarco Porru per gli spazi di t-space X MAO. L’opera prolunga una serie di tematiche presenti nella ricerca dell’artista ed espande una mitologia mediterranea che riflette su un sincretismo religioso diffuso in diverse aree
    geografiche e culturali, alcune delle quali rappresentate nelle collezioni del Museo.

    Il Canto del Capro è la ricostruzione fantastica e la visualizzazione tridimensionale di una narrazione ipotetica che si innesta nel processo di interpretatio religiosa. GianMarco Porru si concentra su un tempo sospeso precedente all’adesione del culto monoteista e presenta una narrazione dell’Acqua in prima persona, attenta alle ritualità destinate a propiziarsi le divinità responsabili dei temporali.

    Conosciuto in Sardegna come Maimone, secondo alcune versioni del mito Dioniso è venerato sotto forma di bambino e di divinità degli inferi come Crono e/o Pluvio, nomi differenti per le manifestazioni della stessa divinità. Nei diversi rituali antichi, in apertura dell’anno agricolo, si pone l’accento non tanto sull’aspetto orgiastico della religione dionisiaca quanto piuttosto su quello pluviale, la cui propiziazione è indispensabile per ottenere piogge abbondanti. Questo avviene attraverso la rappresentazione della passione e la morte di una vittima destinata a rappresentare la morte e la passione del dio stesso.

    Per GianMarco Porru la Sardegna è un territorio speculativo in cui rivisitare l’idea di autentico e arcaico, problematizzando i meccanismi di riproduzione e rappresentazione dei patrimoni culturali nazionali. La rilettura della cultura materiale intesa come un percorso che attraversa e interroga le stratificazioni estetiche e iconografiche – in ambito archeologico ed etnografico – mira a riposizionare e fabulare inedite narrazioni mitologiche in possibili territori d’origine, ricalibrando così la narrazione egemonica.
    Ingresso libero.

    Come di consueto, nello spazio del t-space i visitatori potranno anche servirsi una tazza di tè giallo, selezionata per l’occasione da Claudia Carità (The Tea Torino).

    Opera realizzata con il sostegno della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina TerrArte 2022 inattuazione dell’Intesa triennale MIBACT Regione Lazio – art. 43 “Residenze” del D.M. 27 luglio 2017, relativa alle Residenze artistiche per il triennio 2022-2024.

    BIO GianMarco Porru (Oristano, 1989) è un artista visivo di base a Milano. Lavora con diversi media, tra cui la performance, il video e la fotografia. Le sue opere sono state esposte in diverse fondazioni, musei e festival come Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene; MilanoOltre festival, Milano; Museo MAGA* Gallarate; Museo Nivola, Orani; Pav, Torino; Museo del 900, Milano; Museo Man, Nuoro; Teatro San Martin, Buenos Aires; PhotoVogue festival, Milano; Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa.

    I prossimi appuntamenti:

    – 8 marzo –7 maggio 2023
    MONOGATARI – Massimo Grimaldi
    – 5 maggio – 11 giugno 2023
    Jacopo Miliani
    – 21 giugno – settembre 2023
    Fuzao Studio

  • Lechaim, concerto per il Giorno della Memoria
    con RAIZ e AuditoriumBand
    26 gennaio ore 21.00, Teatro Alfieri, Torino
    27 gennaio ore 21.00, Auditorium Parco della Musica, Roma

    Ingresso gratuito

    Raiz – voce
    Gigi De Rienzo – basso elettrico, synth, direzione
    Franco Giacoia – chitarra elettrica, chitarra acustica
    Osvaldo Di Dio – chitarra elettrica, chitarra acustica, voce
    Claudio Romano – batteria

    Con “Lechaim, concerto per il Giorno della Memoria” il Polo del ‘900 di Torino e Fondazione Musica per Roma ricordano la Shoah con un repertorio musicale dall’approccio rinnovato, suggerito già nel titolo “Lechaim”, cioè “alla Vita”. Una produzione originale di AuditoriumBand, una delle orchestre residenti in Auditorium Parco della Musica, che insieme al cantante Raiz affronta brani legati alla Shoah e alle discriminazioni, così come grandi artisti, ebrei di nascita, parte fondante della cultura contemporanea grazie al fallimento del piano nazista.

    LA PRIMA NAZIONALE
    La prima esecuzione pubblica a Torino, presso il Teatro Alfieri, giovedì 26 gennaio alle ore 21, si apre con un intervento video dell’Onorevole Furio Colombo, estensore della Legge della Repubblica n. 211 del 2000 che ha istituito il Giorno della Memoria, e alla presenza di Lidia Maksymowicz, sopravvissuta al Campo di Concentramento di Auschwitz. Un momento collettivo aperto al pubblico gratuitamente (su prenotazione) nato dalla collaborazione tra Polo del ‘900 e Città di Torino con il sostegno del Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione Repubblicana del Consiglio Regionale del Piemonte.
    Segue la data romana il 27 gennaio, ore 21 presso Auditorium Parco della
    Musica.

    IL CONCERTO
    Il concerto si muove su differenti piani narrativi, quello più direttamente legato alla Shoah con brani di Dylan, Cohen, Guccini, Battiato, Joy Division ma anche Hannah Senesh giovane eroina di guerra autrice di versi struggenti, o la sorprendente versione country blues che Mark Rubin fa di un classico come “Es Brent” e “It’s Burning”, testimonianza di una cultura cosmopolita che sa ibridarsi e sopravvivere in ogni condizione; quello della persecuzione di tutte le minoranze e qui troviamo De André e The Indigo Girls tra gli altri e, infine, il piano più contemporaneo dove la band aggiunge una sfumatura nuova: ricordare l’orrore nazista perché non accada più e celebrarne il fallimento attraverso la musica di Paul Simon, Gene Simmons dei Kiss, Beastie Boys, David Lee Roth, Amy Winehouse, Donald Fagen, Billy Joel, Joey Ramone, Robby Krieger dei Doors.

                          ● 26 gennaio ore 21.00, Teatro Alfieri, Torino
    Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
    Info e prenotazioni: biglietteria@fdfgestioniattivitateatrali.com / tel. 011 562 3800.
    Il biglietto/invito dovrà essere ritirato presso la biglietteria del Teatro Alfieri nei giorni precedenti l’evento

                         ● 27 gennaio ore 21.00, Auditorium Parco della Musica, Roma
    Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
    Info a auditorium.com

    Il Polo del ‘900 è uno spazio culturale aperto alla cittadinanza nel cuore di Torino.
    Tutto l’anno offre in regime di gratuità occasioni di conoscenza e intrattenimento che mirano al benessere collettivo e al progresso sociale attraverso la cultura. Progettato e sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, Città di Torino e Regione Piemonte, il Polo del ‘900 è frutto di un progetto di rigenerazione urbana che ha riconsegnato ai cittadini i Palazzi di San Celso e San Daniele realizzati da Filippo Juvarra nel 1700, dove oggi trovano casa e collaborano 24 istituti storici e culturali tra i più prestigiosi del Piemonte.

    L’AuditoriumBand è l’ultima formazione nata in casa Fondazione Musica per Roma tra quelle residente all’Auditorium Parco della Musica. L’ensemble modulare, diretto da Gigi De Rienzo, varia a seconda dei progetti. L’idea di fondo di De Rienzo è quella di dirigere musicisti che hanno in comune la caratteristica di riuscire a cavalcare generi diversi e di stare a proprio agio, in maniera eclettica, in molteplici contesti musicali.
    Una vera e propria House Band dell’Auditorium, quindi, che da un lato sviluppa progetti originali, come nel caso del progetto Tutto su Eva in collaborazione con Maria Pia De Vito e Raiz diventato anche un disco per la Parco della Musica Records, dall’altro accompagna, diversi format musicali proposti dalla Fondazione Musica per Roma.

    Gennaro Della Volpe, meglio conosciuto come Raiz (ma anche Rais o Raiss), ex voce e leader degli Almamegretta, dal febbraio 2003 si allontana dalla formazione per intraprendere la carriera solista. La separazione è però annunciata come una pausa, e gli Almamegretta tornano ad essere definiti come collettivo aperto. I rapporti con gli altri membri della band rimangono comunque buoni. Raiz si impegna in prestigiose collaborazioni, incontrando Massive Attack, Pino Daniele, i Leftfield, gli Orchestral World Groove di Gaudì e gli Asian Dub Foundation; dà vita al progetto Ashes con Bill Laswell ed Eraldo Bernocchi; si fa sentire nel “Tangerine cafè” di Luigi Cinque, oltre che nell’esperimento sulla taranta salentina di Stewart Copeland, ex batterista dei Police.

    Gigi De Rienzo, bassista, autore e produttore, in attività dagli anni ‘70, ha collaborato nei vari ruoli con moltissimi artisti, attraversando generi diversi. Storico collaboratore di Pino Daniele, Edoardo bennato, Eugenio Bennato, Toni Esposito, Teresa De Sio, James Senese, Eduardo De Crescenzo, Almamegretta e tutto il “Naples Power”. ha inoltre scritto per Mina e Celentano, collaborato con Andrea Bocelli, Irene Grandi, Eugenio Finardi, Gino Paoli, e molti altri

    Franco Giacoia, nato a Napoli e residente attualmente in Olanda, chitarrista con oltre trenta anni d’esperienza nel campo della discografia ha collaborato sia dal vivo che in studio di registrazione con numerosi artisti della scena musicale italiana come Musicanova, Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Gino Paoli, James Senese, Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Roberto Murolo,Tullio de Piscopo,Tony Esposito, RobertoDe Simone, Paola Turci, Daniele Sepe, Eduardo De Crescenzo, Audio 2, Franco Battiato, Roberto Vecchioni ed altri. Con questi artisti si è esibito in contesti prestigiosi sia in Italia che all’estero seguendo molti di essi in tourneè e spettacoli televisivi e prendendo parte a numerose rassegne e festival dove ha condiviso il palco con gruppi e musicisti di fama internazionale spaziando dalla World Music al Jazz.

    Nato a Napoli il 18 giugno 1980, Osvaldo Di Dio è stato in tour con Franco Battiato, Eros Ramazzotti, Cristiano De André, Alice, Nina Zilli, Mario Venuti. Ha lavorato in studio con il produttore dei Rolling Stones, Chris Kimsey, a Londra e Los Angeles. Nel 2018 è il chitarrista del concerto omaggio a Pino Daniele allo stadio San Paolo di Napoli, in diretta in prima serata su Rai Uno. Nel marzo 2020 il Ministero degli Esteri invita Osvaldo Di Dio a rappresentare la sua città natale Napoli all’interno del progetto #WeAreItaly, la cui mission è la promozione dell’arte e della cultura italiana nel mondo, insieme a Paolo Conte, Uto Ughi, Nicola Piovani, Enrico Rava, Renato Zero

    Claudio Romano Il suo stile poliedrico e la curiosità di esplorare mondi diversi gli consentono di collaborare, senza distinzioni di generi e di stili, con i più svariati artisti, sia italiani che internazionali, dal pop al jazz, sia classico che moderno, al rock ed altro ancora. Tra le sue collaborazioni più significative, in studio in session e in tour vi sono: Danilo Rea, Stefano Sabatini, Maurizio Giammarco, Flavio Boltro, Stefano Di Battista, Massimo Urbani, Lello Panico, i Phoenix, Bob Fix, Larry Nocella, Bruno De Filippi, Nicola Stilo, Daniele Sepe, Rosario Giuliani, Enzo Gragnaniello, Edoardo  Bennato e molti altri.

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