Tag: #fumetti

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    Il papà di Capitan Harlock a novembre era stato curato a Torino

    Un disegno originale di Capitan Harlock per aiutare l’ospedale Molinette di Torino nella lotta al Coronavirus. A realizzarlo il maestro Leiji Matsumoto, che a novembre era stato curato proprio nel presidio sanitario torinese quando per un grave malore durante la sua visita sotto la Mole.

    L’opera è stata messa all’asta su ebay e il ricavato sarà destinato all’acquisto di dispositivi di protezione individuale per il personale medico e infermieristico.
    A divulgare il messaggio del maestro è l’Associazione culturale a lui dedicata che ha condiviso l’iniziativa su Facebook.

    Matsumoto afferma di avere seguito la situazione italiana attraverso gli organi di informazione giapponesi. “Ho appreso – dice – delle difficoltà degli ospedali nel curare i malati, ma allo stesso tempo della forza e del coraggio dei medici e degli infermieri italiani e ho pensato al personale dell’ospedale Molinette di Torino che si è preso cura della mia salute; i loro volti e la loro energia, insieme alle cure, mi hanno consentito di tornare a stare bene”.

    Fonte Ansa

     

     

  • Cinema e Fumetti – Museo Nazionale del Cinema, Mole Antonelliana 

    Via Montebello 20 – Torino

    Calcio e Fumetti – Juventus Museum

    Via Druento 153/42 – Torino

    Si inaugura oggi e fino al 20 maggio 209 la mostra multimediale “Cinema e Fumetti” alla Mole Antonelliana presenta le analogie e le differenze del linguaggio cinematografico e di quello dei fumetti in oltre cento anni di storia, con l’esposizione di tavole originali dei più importanti fumetti, proiezioni e postazioni interattive. 

    La mostra “Calcio e Fumetti” allo Juventus Museum attraverso i materiali multimediali esposti offre un panorama del rapporto tra calcio e fumetto, un tuffo nelle pagine dei fumetti e nelle gesta dei loro eroi.

    Visita ad entrambi i Musei e Mostre con un biglietto unico a € 20 .

    Sono escluse agevolazioni per le altre tipologie di biglietto e le promozioni non sono cumulabili.

    Ulteriori informazioni e prenotazioni su  Museo Nazionale del Cinema, Mole Antonelliana eJuventus Museum


  • Valentina, la donna di una vita.

    Per Guido Crepax ma anche per milioni di uomini (e di donne) nel mondo. Arriva ai Musei Civici di Bassano del Grappa, affascinante protagonista di una esposizione originale quanto spettacolare, totalmente nuova rispetto alle recenti mostre che a lei e al suo creatore sono state dedicate in anni anche recenti a Roma e a Milano.

    Chiara Casarin, direttore dei Musei Civici di Bassano del Grappa, e Giovanni Cunico, Assessore alla Cultura del Comune, spiegano il perché di questa mostra bassanese: “Valentina è una delle icone femminili più affascinanti della storia del fumetto italiano. Il suo creatore, Guido Crepax, sarebbe stato il più ambito ospite nella nostra commissione per la Biennale di Incisione e Grafica Contemporanea che si terrà nella primavera del 2019 che questa mostra vuole anticipare nella stessa sede (la Galleria Civica dei Musei di Bassano del Grappa) e con un omaggio, una dedica al grande autore internazionalmente ammirato.

    Il progetto espositivo è stato concepito dai tre figli di Crepax ad hoc per questa occasione e si conferma come momento di produzione culturale rivolta al pubblico più ampio e vede il suo focus nel lavoro di un artista contemporaneo volto alla valorizzazione delle tradizioni e del genius loci a partire dalle collezioni dei Remondini, con le loro stampi popolari, per arrivare alla sesta Biennale che ormai è un appuntamento consolidato della città sul Brenta”.
    Valentina e Crepax sono i co-protagonisti della mostra al Museo Civico che ripercorre le tappe della vita di entrambi.

    “In questa ricerca delle origini del lavoro di una vita, che trascende l’ambito del fumetto e colloca l’Autore e il suo personaggio tra i testimoni di quarant’anni di vita italiana, la città di Venezia è un tassello fondamentale nella sua formazione”, anticipano i curatori.

    Infatti, vent’anni prima della nascita di Valentina (pubblicata per la prima volta sulla rivista Linus nel 1965), un Crepax appena dodicenne, aveva realizzato, proprio a Venezia (dove aveva abitato con la famiglia tra il ’43 e il ’45 per sfuggire alla guerra), i suoi primi albi a fumetti ispirati a film horror degli anni ’30/’40 e sognava di diventare un autore di storie a fumetti. Figlio d’arte di un musicista, primo violoncello alla Fenice di Venezia e poi alla Scala di Milano, e fratello di un’emergente manager discografico, Crepax ottenne i primi incarichi professionali in ambito musicale illustrando centinaia di cover di dischi di tutti i generi musicali. Notato come illustratore adatto per la pubblicità, a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, realizzò importanti campagne pubblicitarie per Shell, Dunlop, Campari e i tessuti Terital. Contemporaneamente, lavorò anche a sigle e scenografie per alcuni programmi televisivi, scenografie di spettacoli teatrali e storyboard cinematografici. Disegnò anche centinaia di illustrazioni per riviste (Novella, Tempo Medico, ecc.) e copertine di libri.

    Dopo una parentesi dedicata al principale passatempo dell’autore (realizzare giochi da tavolo basati sulla sua passione per la ricostruzione storica e caratterizzati dal suo incredibile gusto estetico), la mostra si focalizza sul personaggio di Valentina che, unico nel mondo dei fumetti, invecchia, vive in una realtà possibile (anche se con frequenti divagazioni oniriche) ed ha una psicologia complessa, passioni e idee che possono essere comuni a molte donne reali. L’ultima tappa del percorso dedicato all’evoluzione artistica dell’autore (al piano terra), sarà dedicata alla scelta di Crepax, innovativa per il mondo tradizionale del fumetto, di fare delle donne le protagoniste delle proprie storie. Non solo per un fatto estetico o legato alla valenza erotica delle sue storie, ma per distinguersi dagli altri fumetti, uscire dal solco della tradizione, esplorare mondi psicologici e stili narrativi nuovi e, talvolta, anche per far discutere, riflettere, scandalizzare. Il primo piano sarà dedicato, invece, ai tanti contenuti video dedicati all’Autore e al personaggio di Valentina e ai possibili sviluppi futuri: la video arte e la colorazione delle pagine legate in un’installazione dove le pagine si colorano progressivamente e grandi tavole su cavalletti forniscono un saggio dell’ultimo progetto editoriale di Archivio Crepax: la nuova collana con le storie più belle a colori realizzata per la Repubblica.

    Per informazioni

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