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  • TADLEEH
    “The Flock We Belong”

    Performance nell’ambito della mostra Buddha 10

    Martedì 22 novembre 2022 ore 18.30
    MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

    Per il terzo appuntamento del public program nell’ambito della mostra Buddha 10 il MAO ospita “The Flock We Belong”, performance esclusiva dell’artista Tadleeh per il MAO sul senso di appartenenza: un pattern di batteria tribali, elettronica contorta e vocalizzazioni melodiche intime e viscerali.           
    Tadleeh è un progetto di Hazina Francia, nata in India e di base in Italia, i cui lavori spaziano tra tribalismo e vocalizzazion e di ritmi e melodie che si susseguono in via verticale e orizzontale, creando una ragnatela sonora composta ed organica e sollecitando quelle che sono le sue origini e quello che è ora. Dopo aver pubblicato il suo EP di esordio “Ego Will Collapse” nel 2019 per l’etichetta berlinese Yegorka, sta lavoran do ad un album che uscirà nel 2023. Al MAO presenterà una performance di voce ed elettronica composta in esclusiva per l’occasione raffigurando musicalmente ciò che per lei è simbolo di stormo, gregge, insieme e unione, dal titolo “The Flock We Belong” (“Lo stormo a cui apparteniamo”). Come agisce l’interazione di tanti a discapito del singolo individuo, e viceversa? Un insieme di suoni perversi e primitivi a rappresentare l’universo dal quale proveniamo e dentro al quale, uno ad uno, torneremo cessando di esistere.
    Il calendario completo degli eventi sul sito.

     

    Prenotazione obbligatoria a: eventiMAO@fondazionetorinomusei.it 
    Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti

    MAO Museo d’Arte Orientale – Via San Domenico 11, Torino – www.maotorino.it

  • AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

    18 – 24 novembre 2022

    VENERDI  18 NOVEMBRE

    Venerdì 18 novembre ore 16.30
    IL TEMPO DI MARGHERITA
    Palazzo Madama – visita guidata tematica
    1851-1926: la storia si intreccia alla biografia della sovrana. Nelle sale fan bella mostra di sé mobili, abiti, opere d’arte, libri. Appartenevano direttamente alla Regina o fanno riferimento alla moda del tempo.
    Margherita di Savoia nasce nel 1851 e muore nel 1926: un periodo storico denso di avvenimenti. Chi “incrociò” durante i suoi 77 anni di vita? Chi sedeva sui troni d’Europa al suo tempo? In Inghilterra la Regina Vittoria, in Austria Francesco Giuseppe e la sua amata Elisabetta di Baviera, in Russia lo Zar Nicola II nel pieno della rivoluzione bolscevica. Dagli oggetti agli eventi, dai dipinti alle condizioni di vita delle diverse classi sociali, anche le più umili. Una visita coinvolgente e ampia che racconta una sovrana che ha vissuto momenti decisivi.
    Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).
    Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

    SABATO 19 NOVEMBRE

    Sabato 19 novembre ore 14:30
    I PORTATORI DI LUCE
    GAM – workshop con Stefano Fiorina
    Stefano Fiorina ha frequentato il corso di Comunicazione Visiva presso l’Istituto Europeo di Design (IED) a Torino. Successivamente ha lavorato con diversi studi di fotografia tra Torino e Milano collaborando con Istituzioni Pubbliche e Private come la Fondazione Prada di Milano e il Museo di Scienze naturali di Torino. Oggi continua a lavorare nel campo della comunicazione visiva organizzando workshop ed eventi pubblici con il contributo di cooperative, Istituzioni Pubbliche e Private.
    Il progetto “I Portatori di Luce” prende corpo tramite un reportage d’invenzione, che vuole essere la finestra su un mondo immaginifico abitato da personaggi e piante fantastiche. Un luogo che esiste nella mente del suo ideatore Stefano Fiorina e che, tappa dopo tappa, poggia su fondamenta fatte di rapporti umani e azioni concrete, è il diario di viaggio di un esploratore, un archivio di reperti archeologici, un’occasione di scoperta, interazione e scambio reciproco. La visita alle collezioni della GAM incentrata prevalentemente sui diversi modi di raccontare luoghi, persone, emozioni e situazioni attraverso l’uso di colori, forme e materiali permetterà ai visitatori di avvicinarsi a linguaggi artistici differenti da rielaborare successivamente nelle sale dell’Educational Area con la realizzazione di sculture di carta autoportanti. Fulcro dell’attività sarà la creatività intesa come stile di pensiero che tiene in considerazione l’unità, la globalità e l’analisi della persona. Lo stimolo all’associazione tra idee, concetti e fatti darà origine a invenzioni e scoperte con risultati tanto originali quanto efficaci lavorando sulle potenzialità e non sulle difficoltà, motivando costantemente il soggetto partendo da capacità già presenti.
    Così come la collezione della GAM rappresenta un insieme di artisti e opere differenti che dialogano tra loro, nello stesso modo al termine dell’attività si realizzerà un lavoro collettivo che racchiude l’impegno di tutti i partecipanti mediante l’organizzazione di uno shooting fotografico ad opera dell’artista stesso.
    Costo: euro 15 a partecipante (comprensivo di biglietto d’ingresso al museo gratuito)
    Posti limitati, prenotazione obbligatoria
    Informazioni e prenotazioni: Theatrum Sabaudiae
     
    Sabato 19 novembre ore 15
    ARTE E TÈ IN ORIENTE
    MAO – Visita guidata alla mostra Buddha10 con degustazione di tè.
    A cura di Theatrum Sabaudiae in collaborazione con The Tea
    Nella mostra temporanea, un’installazione di composizioni vegetali accoglie il pubblico e depura l’aria: un momento di purificazione che prepara ad accedere agli spazi successivi della mostra, custodi di icone buddhiste sacre e devozionali.
    L’incontro con straordinarie statue buddhiste delle collezioni del MAO, alcune delle quali mai esposte al pubblico, messe in dialogo e in contrasto con alcuni esemplari provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma e dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova e con significative opere di artisti contemporanei, diventa l’occasione per riflettere su molteplici tematiche, spaziando dall’originaria collocazione e funzione delle opere, alle modalità di importazione in occidente, dalle logiche e procedure di restauro, alle complesse relazioni fra vero e falso.
    Questi e altri interrogativi saranno al centro della visita guidata che si propone come momento di condivisione e riflessione su questioni che si celano dietro a soggetti dalla natura e funzione essenzialmente sacra.
    Segue La fragranza celeste dell’autunno: l’osmanto, una proposta autunnale per la degustazione di tè Gui Hua, a cura di Claudia Carità (The Tea – Torino), studiata come ideale prosecuzione dell’esperienza in mostra.
    I fiori di osmanto e la loro inebriante fragranza autunnale, costituiscono un’icona dell’immaginario orientale. Nelle regioni remote di Cina e Giappone è possibile trovare arbusti di osmanto coltivati nei giardini dei templi buddhisti per ricordare la riconoscenza alle divinità lunari.
    La degustazione si accompagnerà con dolcezze e piccole preparazioni ideali in abbinamento ai tè proposti, servite in monodose ad ogni partecipante presentate su un piccolo vassoio dedicato.

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    Claudia Carità, selezionatrice di té, laureata in economia e commercio presso l’Università di Torino, fonda nel 2011 il marchio The Tea che identifica un catalogo di tè scelti attraverso il confronto diretto con produttori e importatori con preferenza per chi si avvale del marchio ETP (Ethical Tea Partership). Dal 2013 The Tea è stato scelto da Slow Food Italia e valutato dal Laboratorio Chimico della Camera di Commercio per rientrare nel progetto “Maestri del Gusto” di Torino e Provincia.
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    Prenotazione obbligatoria, l’iniziativa verrà attivata con un minimo di 10 partecipanti, fino a un massimo di 20 persone.
    Info 011.5211788 –  prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)
    Costi: 19 € a partecipante
    Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso alla mostra; gratuito per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte.
    Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

     

    DOMENICA 20 NOVEMBRE

    Domenica 20 novembre ore 15
    CHE BEEEELLO!
    GAM – attività per le famiglie
    “Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi se ne ricordano.” (Antoine de Saint-Exupéry)
    Per riscoprire il bambino che ciascuno ha dentro di sé abbiamo posto a tutti una semplice domanda: per favore, mi disegni una pecora? Nasce così il progetto Che bèeèello! un’iniziativa di Imperfect Comunicazione s.r.l in collaborazione con il Dipartimento Educazione GAM. Il percorso partirà dalla collezione del 900 della GAM dove insieme alle famiglie esploreremo diverse tecniche e movimenti artistici, dal figurativo all’arte astratta, dall’informale alle installazioni per trovare spunti originali che ci guidino nella creazione di un colorato, originale e fantasioso gregge di pecore. Genitori e bambini avranno l’occasione di esprimere la loro creatività senza limiti né regole, utilizzando materiali e strumenti diversi, muovendosi all’interno della Educational Area della GAM che, per l’occasione, ospiterà nei suoi spazi l’esposizione delle pecore realizzate da illustratori, artisti e creativi finalizzata a un’asta benefica che avrà luogo il 4 dicembre 2022.

    Costo: 7€ a partecipante
    Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta
    Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    LUNEDI 21 NOVEMBRE
    Lunedì 21 novembre ore 17
    LE PIANTE NELLA STORIA DEL GIARDINO
    21 novembre 2022 – 20 marzo 2023
    Palazzo Madama – conferenze botaniche con Edoardo Santoro
    Dal 21 novembre 2022, nella Sala Feste di palazzo Madama, prende avvio un nuovo ciclo di appuntamenti per approfondire la storia e le caratteristiche di molte delle piante presenti nei giardini: cinque conferenze per scoprire aspetti storici e botanici, officinali e alimentari di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale nel giardino ornamentale e nell’orto, nei parchi e giardini pubblici.
    Iris e lillàagrumipomacee (meli e peri) e rose sono piante o gruppi di piante molto famose e conosciute, che vale la pena approfondire per la grande varietà di impieghi, per i modi in cui si presentano (fiori e colori, fogliami e portamenti) e per l’attuale ruolo che possono avere nei nostri spazi verdi, oltre che per quello avuto in ogni epoca storica.
    Il ciclo di incontri autunno-invernale si chiuderà con una visita primaverile al giardinoriservata a chi si iscriverà al ciclo completo, passando dunque da suggestive e inedite immagini proiettate durante gli incontri alle fioriture reali presenti in giardino.
    Le conferenze sono tenute da Edoardo Santoro, curatore del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama.

    Il programma

    Lunedì 21 novembre 2022 ore 17: Iris
    Lunedì 5 dicembre 2022 ore 17: Lillà
    Lunedì 23 gennaio 2023 ore 17: Agrumi
    Lunedì 20 febbraio 2023 ore 17: Pomacee – Pero e Melo
    Lunedì 20 marzo 2023 ore 17: Rose
    Lunedì 17 aprile 2023 ore 16.30: visita in giardino (riservata a chi si iscrive al ciclo completo)
    Costo: singola conferenza €15; ciclo completo di 5 conferenze: intero € 60; ridotto € 50 (riservato Abbonati Musei; insegnanti, Amici Fondazione Torino Musei, guide turistiche Provincia di Torino).
    Prenotazione obbligatoria: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
    Per motivi organizzativi, il pagamento della quota dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario. Non è consentito il pagamento in biglietteria.

     

    Lunedì 21 novembre ore 17.30
    LE BIBLIOTECHE MEDIEVALI
    Biblioteca civica Cesare Pavese, via Candiolo 79 – conferenza con Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama.
    Dove si trovavano e come erano organizzate internamente le biblioteche medievali. Quale il loro contenuto. Chi poteva accedere, chi leggeva e studiava nel Medioevo. Biblioteche monastiche, ecclesiastiche, signorili; libri dei mercanti e Statuti dei Comuni.
    L’appuntamento fa parte del ciclo di incontri Miniature rivelate, organizzato da Palazzo Madama in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, dedicato ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.
    Ingresso libero fino a esaurimento posti

    MARTEDI 22 NOVEMBRE 

    Martedì 22 novembre ore 18
    PASSANNANTE DI SERGIO COLABONA (Italia 2011, 81’)
    Cinema Massimo 3, via Giuseppe Verdi 18 Torino
    Nell’ambito della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, visitabile a Palazzo Madama fino al 30 gennaio 2023, il Cinema Massimo propone la visione di un film dedicato alla figura di Giovanni Passannante, anarchico lucano, che attentò (senza riuscirci) alla vita di Umberto I di Savoia. Il film si struttura come un docu-film, in una sapiente narrazione che alterna le vicende di Passannante, dalla giovinezza alla morte in ospedale psichiatrico, al presente prossimo in cui un attore, un giornalista e un musicista incarnano, con una certa sagacia nel ritrarre l’Italia e gli italiani, l’istanza popolare che si innescò a fine anni ’90 per recuperare la memoria e dare sepoltura ai resti del giovane anarchico che ricevettero sepoltura nel 2007 nel paese natio.
    Ingresso € 6 (ridotto 4 € soci Aiace, Arci; 3 € studenti e over 60)

     

    Martedì 22 novembre ore 18.30
    TADLEEH. “The Flock We Belong”: performance esclusiva per il MAO sul senso di appartenenza. Pattern di batteria tribali, elettronica contorta e vocalizzazioni melodiche intime e viscerali.
    MAO – concerto nell’ambito della mostra Buddha10
    Tadleeh è un progetto di Hazina Francia, nata in India e di base in Italia, i cui lavori spaziano tra tribalismo e vocalizzazione di ritmi e melodie che si susseguono in via verticale e orizzontale, creando una ragnatela sonora composta ed organica e sollecitando quelle che sono le sue origini e quello che è ora.
    Dopo aver pubblicato il suo EP di esordio “Ego Will Collapse” nel 2019 per l’etichetta berlinese Yegorka, sta lavorando ad un album che uscirà nel 2023. Al MAO presenterà una performance di voce ed elettronica composta in esclusiva per l’occasione raffigurando musicalmente ciò che per lei è simbolo di stormo, gregge, insieme e unione, dal titolo “The Flock We Belong” (“Lo stormo a cui apparteniamo”). Come agisce l’interazione di tanti a discapito del singolo individuo, e viceversa? Un insieme di suoni perversi e primitivi a rappresentare l’universo dal quale proveniamo e dentro al quale, uno ad uno, torneremo cessando di esistere.
    Costo: 15 € | ridotto 10 €. Prenotazione obbligatoriaeventiMAO@fondazionetorinomusei.it

     

    MERCOLEDI 23 NOVEMBRE

    Mercoledì 23 novembre ore 15 e ore 17.30
    LE BIBLIOTECHE MEDIEVALI
    Biblioteca civica don Lorenzo Milani, via dei Pioppi 43 (ore 15); Biblioteca civica Villa Amoretti, corso Orbassano 200 (ore 17.30) – conferenza con Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama
    Dove si trovavano e come erano organizzate internamente le biblioteche medievali. Quale il loro contenuto. Chi poteva accedere, chi leggeva e studiava nel Medioevo. Biblioteche monastiche, ecclesiastiche, signorili; libri dei mercanti e Statuti dei Comuni.
    L’appuntamento fa parte del ciclo di incontri Miniature rivelate, organizzato da Palazzo Madama in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, dedicato ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.
    Ingresso libero fino a esaurimento posti

     

    GIOVEDI 24 NOVEMBRE

    Giovedì 24 novembre ore 15.30
    PAGINE GIAPPONESI. BOOK READING GROUP
    MAO – incontri di letteratura giapponese con Fabiola Palmeri
    Il terzo incontro è dedicato a “Le nuove storie del negozio di bambole” dello scrittore Tsuhara Yasumi, Lindau.
    Anche in questa nuova raccolta troviamo il negozio di riparazione bambole Tamasaka, storica bottega del quartiere di Setagaya a Tokyo, dove lavorano tre persone: la proprietaria Mio, che lo ha ereditato dal nonno, si trova a mandare avanti il negozio insieme al giovane Tominaga, creatore di peluche molto richiesti, e al misterioso signor Shimura, specializzato in bambole tradizionali.
    Nelle avventure che coinvolgono i tre protagonisti, intorno alle bambole e ai loro proprietari si intrecciano vicende e casi molto particolari. A portare scompiglio nella vita del negozio saranno una Licca-chan, bambola famosissima, nata come risposta giapponese alla Barbie, imbrattata con un pennarello indelebile, una bambola i cui capelli si allungano misteriosamente, il famoso burattino Odamaki-hime e un manichino, opera di un celebre artigiano.
    Mescolando sapientemente diversi generi letterari, Tsuhara mette in luce le strette relazioni tra gli esseri umani e le bambole, così profondamente indagate ed esistenti in Giappone fin dall’antichità, scavando in profondità nei sentimenti dei numerosi personaggi che si muovono tra le cinque storie presenti nel libro.
    Costo: evento singolo 12 €.
     Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
    alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
    Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

     

    LE PIANTE NELLA STORIA DEL GIARDINO

    Conferenze con il curatore botanico Edoardo Santoro
    21 novembre 2022 – 20 marzo 2023
    Palazzo Madama – Sala Feste

    Piazza Castello, Torino

    Dal 21 novembre 2022 al 20 marzo 2023, nella Sala Feste di Palazzo Madama, prende avvio il nuovo ciclo di appuntamenti Le piante nella storia del giardino, a cura di Edoardo Santoro, volto ad approfondire la storia e le caratteristiche di molte delle piante presenti nei giardini: cinque conferenze per scoprire aspetti storici e botanici, officinali e alimentari di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale nel giardino ornamentale e nell’orto, nei parchi e giardini pubblici. 

    Iris e lillà, agrumi, pomacee (meli e peri) e rose sono piante o gruppi di piante molto famose e conosciute, interessanti da studiare e approfondire per la grande varietà di impieghi, per i modi in cui si presentano (fiori e colori, fogliami e portamenti) e per l’attuale ruolo che possono avere nei nostri spazi verdi, oltre che per quello avuto in ogni epoca storica.

    Il ciclo di incontri autunno-invernale si chiuderà con una visita primaverile al giardino, riservata a chi si iscriverà al ciclo completo, passando, dunque, da suggestive e inedite immagini proiettate durante gli incontri alle fioriture reali presenti in giardino. 

    Le conferenze sono tenute da Edoardo Santoro, agronomo e curatore del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama.

     

    Il programma:

    Lunedì 21 novembre 2022 ore 17: Iris
    In Europa, in Asia e in America l’Iris è presente allo stato spontaneo e ha avuto un ruolo fondamentale dapprima come pianta utile e successivamente come pianta ornamentale. Coltivata in orti e giardini è oggi una delle specie botaniche più apprezzate per la gran varietà di colori, frutto di ibridazioni svolte negli ultimi decenni; è dal giglio di Firenze e dal giglio di Francia, in realtà Iris, che parte la storia di questo fiore rappresentato in molti dipinti degli Impressionisti e amato in ogni epoca.
    Lunedì 5 dicembre 2022 ore 17: Lillà
    “Tutti i lillà sono facili, non si lamentano, non richiedono quasi potature, amano il sole, sono perfettamente resistenti e di lunga vita”, così scrive Vita Sackville West, poetessa e giardiniera di inizio Novecento, che ben conosce l’importanza di questo arbusto in giardino e nel verde pubblico. Introdotto in Europa dalla Turchia, il boom del lillà avviene nel 900 a Parigi come fiore reciso e oggi conta oltre 300 tra specie e varietà di ogni gradazione di profumo.
    Lunedì 23 gennaio 2023 ore 17: Agrumi
    Limoni e aranci, pompelmi e mandarini sono solo alcuni dei frutti appartenenti alla famiglia degli agrumi che conta centinaia di specie in tutto il mondo. Sono coltivati da secoli in Italia, pur essendo originari di zone geograficamente molto lontane dalla nostra. Oltre agli impieghi alimentari ed erboristici (ad esempio di bergamotto, chinotto, lime e cedro), ne scopriremo l’uso ornamentale, iniziato in epoca romana e ancora oggi in voga in molti ambienti mediterranei.
    Lunedì 20 febbraio 2023 ore 17: Pomacee – Pero e Melo
    I pomi sono i frutti di una famiglia botanica, le pomacee, in cui si includono meli e peri ma anche cotogne e nespole. Dai frutti citati nel Capitulare de Villis di Carlo Magno agli attuali cataloghi, che comprendono varietà di ogni tipo, ci sono dieci secoli di storia della frutticoltura, che portano a scoprire come siano cambiate le abitudini alimentari oltre che di coltivazione, senza dimenticare il valore ornamentale e paesaggistico dei frutteti e in particolare dei meli ornamentali che oggi abbelliscono giardini, viali e cortili
    Lunedì 20 marzo 2023 ore 17: Rose
    Rose botaniche, antiche e moderne sono i tre principali gruppi in cui oggi sono riunite tutte le rose conosciute e coltivate nel mondo, ma la classificazione delle rose può essere anche legata al colore del fiore e all’altezza della pianta, alla presenza di spine o all’uso alimentare: ogni giardiniere ha migliaia di scelte per utilizzare una rosa in giardino. Dalla rosa di Pompei alle rose dei fiamminghi, dal giardino di rose dell’Imperatrice Giuseppina Bonaparte alla vellutata rosa da taglio Baccara, un sorprendente viaggio nel fiore più amato e coltivato in tutto il mondo.
    Lunedì 17 aprile 2023 ore 16.30: visita in giardino (riservata a chi si iscrive al ciclo completo)
    Costo: singola conferenza €15; ciclo completo di 5 conferenze: intero € 60; ridotto € 50 (riservato Abbonati Musei; insegnanti, Amici Fondazione Torino Musei, guide turistiche Provincia di Torino).
    Prenotazione obbligatoria.
    Info e prenotazioni: per le modalità di pagamento e per le prenotazioni rivolgersi al t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a  madamadidattica@fondazionetorinomusei.it  

     

  • Musei da brivido! Halloween al museo

    Lunedì 31 ottobre 2022 musei aperti e ingresso gratuito per gli under 35
    alle collezioni di GAM, MAO e Palazzo Madama

    Per festeggiare il ponte di Ognissanti i musei della Fondazione Torino Musei propongono numerose iniziative dedicate alle famiglie e al pubblico adulto che, nel lungo weekend di festa, potranno trascorrere un pomeriggio al museo fra mostre, visite guidate e attività tematiche.
    Inoltre, per celebrare la Giornata nazionale “Giovani e Memoria” del Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie, GAM e MAO saranno eccezionalmente aperti lunedì 31 ottobre e, insieme a Palazzo Madama, offriranno l’ingresso gratuito alle collezioni per tutti gli under 35: un’occasione da non perdere per tutti i giovani che desiderano conoscere il patrimonio artistico dei Musei Civici e, per tutte le famiglie, l’opportunità di trascorrere un Halloween diverso dal solito!

     

    COSA SI PUÒ VISITARE:

    • GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
      Nella giornata del 31 ottobre ingresso gratuito per gli under 35 alle collezioni permanenti e alle mostre
      Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento, Flavio Favelli I Maestri Serie Oro e
      Jannis Kounellis in Videoteca.
    • MAO Museo d’Arte Orientale
      Nella giornata del 31 ottobre ingresso gratuito per gli under 35 alle collezioni permanenti custodite nelle
      cinque gallerie del Museo. Ingresso alla mostra temporanea Buddha10 secondo le tariffe ordinarie (gratuito
      per possessori di Abbonamento Musei e Torino Card).
    • PALAZZO MADAMA – Museo Civico d’Arte Antica
      Nella giornata del 31 ottobre ingresso gratuito per gli under 35 alle collezioni permanenti e all’allestimento
      nella Corte Medievale La porta della città. Un racconto di 2.000 anni.
      Ingresso alla mostra temporanea Margherita di Savoia, Regina d’Italia secondo le tariffe ordinarie (gratuito
      per possessori di Abbonamento Musei e Torino Card).

    I musei osserveranno il consueto orario di apertura dalle 10 alle 18 (le biglietterie chiudono un’ora prima). Ultimo
    ingresso ore 17.

    Programma degli appuntamenti:
    SABATO 29 OTTOBRE
    Sabato 29 ottobre ore 15
    ARTE E TÈ IN ORIENTE
    MAO – Visita guidata alla mostra Buddha10 con degustazione di tè.
    A cura di Theatrum Sabaudiae in collaborazione con The Tea
    Nella mostra temporanea, un’installazione di composizioni vegetali accoglie il pubblico e depura l’aria: un momento di purificazione che prepara ad accedere agli spazi successivi della mostra, custodi di icone buddhiste sacre e devozionali.
    L’incontro con straordinarie statue buddhiste delle collezioni del MAO, alcune delle quali mai esposte al pubblico, messe in dialogo e in contrasto con alcuni esemplari provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma e dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova e con significative opere di artisti contemporanei, diventa l’occasione per riflettere su molteplici tematiche, spaziando dall’originaria collocazione e funzione delle opere, alle modalità di importazione in occidente, dalle logiche e procedure di restauro, alle complesse relazioni fra vero e falso.
    Questi e altri interrogativi saranno al centro della visita guidata che si propone come momento di condivisione e riflessione su questioni che si celano dietro a soggetti dalla natura e funzione essenzialmente sacra. Segue La fragranza celeste dell’autunno: l’osmanto, una proposta autunnale per la degustazione di tè Gui Hua, a cura di Claudia Carità (The Tea – Torino), studiata come ideale prosecuzione dell’esperienza in mostra.
    I fiori di osmanto e la loro inebriante fragranza autunnale, costituiscono un’icona dell’immaginario orientale. Nelle regioni remote di Cina e Giappone è possibile trovare arbusti di osmanto coltivati nei giardini dei templi buddhisti per ricordare la riconoscenza alle divinità lunari.
    La mitologia cinese e, successivamente, la poesia Tang e Song hanno attribuito ai fiori di osmanto origini paradisiache associandolo alla luna. Essenza amata durante la dinastia Ming, per la gente comune l’osmanto simboleggiava oro e giada, fama e fortuna.
    Tre giorni di vita per ogni fiore e un’essenza spirituale che in 2000 anni non è mai svanita anche attraverso il tè, la bevanda elitaria d’eccellenza, servita alla corte degli imperatori.
    Il percorso di degustazione affronterà la dolcezza e la complessità aromatica del fiore dell’osmanto. Terroir, cultivar e grandezza delle foglie si combineranno con la stagione autunnale a raccontare l’inebriante fragranza fruttata e floreale di questi piccolissimi fiori che colorano di ambra. Infusioni differenti per apprezzare la freschezza del Gui Hua Cha con provenienza Guangxi e le note calde da Red Osmanthus da piccole tea cake originarie di Lincang – Yunnan.
    La degustazione si accompagnerà con dolcezze e piccole preparazioni ideali in abbinamento ai tè proposti, servite in monodose ad ogni partecipante presentate su un piccolo vassoio dedicato.
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    Claudia Carità, selezionatrice di té, laureata in economia e commercio presso l’Università di Torino, fonda nel 2011 il marchio The Tea che identifica un catalogo di tè scelti attraverso il confronto diretto con produttori e importatori con preferenza per chi si avvale del marchio ETP (Ethical Tea Partership). Dal 2013 The Tea è stato scelto da Slow Food Italia e valutato dal Laboratorio Chimico della Camera di Commercio per rientrare nel progetto “Maestri del Gusto” di Torino e Provincia.
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    Prenotazione obbligatoria, l’iniziativa verrà attivata con un minimo di 10 partecipanti, fino a un massimo di 20 persone.
    Info: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)
    Costi: 19 € a partecipante
    Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso alla mostra; gratuito per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte. Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

     

    Sabato 29 ottobre, ore 15 e domenica 30 ottobre, ore 10 e ore 15
    CACCIA AI MOSTRI. ATTIVITÀ PER LE FAMIGLIE IN OCCASIONE DI HALLOWEEN
    GAM – Attività per le famiglie
    La GAM per le famiglie ha in serbo un’insolita visita in museo per il weekend più terrificante dell’anno: Halloween!
    Attraverso le opere del ‘900, in un viaggio tra i mostri di Francis Picabia e le suggestioni animalesche di Alberto Savinio fino alle forme fantastiche di Pinot Gallizio, i bambini e i loro genitori potranno confrontarsi con la paura del diverso, del brutto e mostruoso. Vedremo insieme che spesso dietro le apparenze si nascondono personaggi molto meno spaventosi di quello che la nostra fantasia vuol farci credere e le maschere sono spesso una protezione contro ciò che ci spaventa.
    In laboratorio negli spazi dell’Educational Area utilizzeremo carta, forbici colori e fantasia i bambini potranno creare un mostro a regola d’arte. Al termine dell’attività verrà offerta a ogni bambino una sacca piena di dolci e sorprese a tema Halloween!
    Costo dell’attività: Euro 10 a partecipante
    Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso al museo ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino
    Piemonte e Valle d’Aosta
    Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
    Domenica 30 ottobre ore 15 e lunedì 31 ottobre ore 15
    TERRIFICHE PARVENZE. DIVINITÀ IRATE NELLE COLLEZIONI DEL MAO
    MAO – visita guidata in occasione di Halloween
    Ghirlande di teste umane, cadaveri come seggi e calotte craniche che fungono da ciotole sono solamente alcuni fra gli innumerevoli simboli apparentemente macabri che costellano l’immaginario tantrico buddhista e induista. Attraverso una selezione di opere d’arte indiana e himalayana, l’itinerario si sofferma su immagini e simboli strettamente connessi alla morte che, molto spesso, si trovano in associazione a divinità dalle fattezze terrifiche, illustrandone i particolari significati e funzioni, in un totale rovesciamento di prospettiva nel quale anche parvenze feroci e mostruose sono strumenti per allontanarsi dalle angosce del samsara.
    A cura di Theatrum Sabaudiae.
    Costo: € 6 a partecipante; costi aggiuntivi: ingresso alla mostra temporanea (gratuito per possessori di Abbonamento
    Musei Torino Piemonte)
    Info e prenotazioni: Tel: 011.5211788, prenotazioni ftm@arteintorino.com

     

    Inoltre Theatrum Sabaudiae propone le visite guidate alle mostre e alle collezioni:
    Per informazioni e prenotazioni visite guidate: Tel: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
    https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
    https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

  • I musei della Fondazione Torino Musei propongono per il San Giovanni 2022 l’ingresso a 1€ alle collezioni permanenti e a 1€ a tutte le mostre temporanee di GAM, MAO e Palazzo Madama: un incentivo a trascorrere la festa patronale all’insegna della cultura, fra i capolavori dell’arte contemporanea, di quella asiatica e di quella antica.

    Cosa si può visitare
    Alla GAM | Oltre alle opere custodite nella Galleria del Novecento e a Una collezione senza confini, che espone una selezione di opere contemporanee, alla GAM saranno visitabili le mostre World Press Photo 2022, I Maestri Serie Oro di Flavio Favelli in Wunderkammer e l’esposizione dedicata a Jannis Kounellis, visitabile dal 22 giugno in VideotecaGAM.

    Al MAO | Da non perdere alle 16.30 il gesto artistico di Chrysanne Stathacos: durante questo momento aperto al pubblico l’artista disperderà con un soffio rituale il mandala di rose e specchi realizzato nelle giornate del 22 e 23 giugno.
    Il pubblico potrà inoltre ammirare le opere esposte nelle gallerie dedicate a Cina, Giappone, Himalaya, Asia meridionale e Sud-est asiatico e visitare l’esposizione temporanea Il Grande Vuoto, un’esperienza multisensoriale che conduce lo spettatore prima attraverso uno spazio sonoro site specific, quindi al cospetto di un’antica thangka tibetana del XV secolo e infine alla grande selezione di immagini fotografiche che ritraggono i tulku, i Buddha viventi.
    I Servizi Educativi del MAO propongono inoltre alle 16.30 un’attività per famiglie dal titolo “L’impermanenza del bello: Rose mandala”: in occasione della presenza in museo dell’artista Chrysanne Stathacos si assisterà al gesto conclusivo della sua performance con il soffio che spazza via, il momento della distruzione del mandala di fiori. A seguire in laboratorio i partecipanti potranno realizzare con i petali di rosa un piccolo mandala su un piatto di ecocarta.
    Prenotazione obbligatoria al numero 011-4436927 o maodidattica@fondazionetorinomusei.it
    Numero di posti limitato costo: bambini 7€, adulti 1€.

    A PALAZZO MADAMA | Oltre alla collezione permanente con opere databili dal periodo bizantino all’Ottocento, esposte in un palazzo unico al mondo, perfetta compenetrazione di duemila anni di storia: da porta romana a castello medievale, da capolavoro del Barocco europeo a sede del Senato, il pubblico avrà accesso alle mostre temporanee Invito a Pompei e Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l’altare del Volto Santo.
    Alle 16.30 visita guidata alla mostra Invito a Pompei: Banchettando: cibi, cucina e ricette nella Pompei di venti
    secoli fa. Costo: € 6 a partecipante
    Info e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

    Offriranno l’ingresso alle sale espositive al costo simbolico di 1 euro anche il PAV – Parco d’Arte Vivente, Fondazione Merz, Pinacoteca Agnelli, Fondazione Accorsi – Ometto – Museo di Arti Decorative.

    La tariffa a 1€ è valida per tutti i visitatori, compresi i possessori di Abbonamento Musei, le cui tessere non potranno essere registrate.
    Ingresso gratuito: possessori di Torino Piemonte Card e aventi diritto.

    Saranno invece a ingresso gratuito il Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea e il Museo della Radio e Televisione Rai.
    Avranno per l’occasione una tariffa agevolata il Museo Nazionale della Montagna (7 euro anziché 10 euro) e il Musli – Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia (5 euro anziché 8 euro).

    “Nell’anno in cui torniamo a vivere la città per la Festa di San Giovanni, coinvolgere la rete dei Musei ci consente di estendere i festeggiamenti anche nei luoghi dove è custodito il nostro straordinario patrimonio culturale – dichiara Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città -. Vogliamo rendere sempre più attrattiva Torino, coinvolgere i musei della città è parte integrante della nostra offerta culturale. Tutti i torinesi avranno l’occasione di scoprire luoghi a un prezzo simbolico o con una grande riduzione”.

  • Mao Torino : 28 aprile – 26 settembre 2021

    La collezione d’opere d’arte proveniente dall’Asia meridionale comprende quattro dipinti religiosi incentrati sulla figura del dio Krishna, di cui tre di notevoli dimensioni. L’esposizione si propone di mostrare al pubblico questo tipo di produzione pittorica (picchavai), accompagnata da una selezione di componimenti poetici ascrivibili alla corrente devozionale della bhakti, nell’ottica di esaltare attraverso la visita il concetto di esperienza estetica cara alla tradizione indiana, il rasa. Il termine rasa, che significa “succo”, “essenza” o “gusto”, indica un particolare stato emozionale che è intrinseco all’opera d’arte, sia essa visiva, letteraria o musicale, e che riesce a suscitare nello spettatore la corrispondente disposizione d’animo. Le poesie presentate in mostra accanto ai dipinti, oltre a essere una chiave di lettura evocativa delle raffigurazioni pittoriche, intendono invitare a un pieno godimento estetico dell’esposizione attraverso il linguaggio universale dei modi dell’arte.

    I picchavai, opere pittoriche delle scuole del Rajasthan, sono grandi dipinti devozionali su tela libera consacrati al dio Krishna, una delle divinità indiane più conosciute in Occidente, manifestazione terrena del dio Vishnu e fulcro della corrente devozionale della bhakti. Tradizionalmente vengono esposti nella sala interna del tempio dove è venerata l’immagine di Krishna per adornare le pareti e gli arredi. I dipinti, di grande espressività artistica, raccontano la vita terrena del dio Krishna attraverso una serie di contesti diversi, che variano nel corso dell’anno in base al calendario delle festività relative alla divinità. Di particolare rilievo sono le raffigurazioni denominate Raslila, che rappresentano Krishna mentre intesse giochi amorosi con le giovani mandriane (gopi) nei boschi di Vrindavan, luogo dove la tradizione religiosa colloca la sua giovinezza. Lila significa appunto “gioco” e nell’ambito della corrente devozionale della bhakti questo termine è inteso in senso simbolico: le anime umane sono viste come “amanti” passionali del dio “amato”, rapite estaticamente in una danza amorosa con la divinità, come le gopi con Krishna. 

    Fra i versi che accompagnano i dipinti, il più antico risale alla Bhagavad-gita, uno dei testi sacri per eccellenza della tradizione hindu e di fondamentale importanza nel contesto delle correnti devozionali krishnaite, che risale al II secolo a.C. e che celebra la maestosità universale del Beato, epiteto attribuito a Krishna. Compiendo un salto temporale dall’antica tradizione brahmanica alle forme più recenti dell’induismo, tre dei quattro componimenti poetici sono invece traduzioni inedite da testi hindi ascritti a grandi poeti devozionali del XV – XVI secolo, epoca in cui l’India settentrionale si trovava sotto la dominazione islamica.  I testi letterari della corrente della bhakti di questo periodo evidenziano un ambiente culturale particolarmente fecondo, dove la fede devozionale per il dio amato apre le porte a nuove forme espressive che descrivono compiutamente una società multiculturale in cui musulmani e indù, uomini e donne, attraverso l’espressione artistica, diventano veicoli della simbiosi culturale in atto nella società indiana di quel periodo.

    MAO Museo d’Arte Orientale- Via San Domenico 11, Torino

    INFO t. 011.4436932 – www.maotorino.it

  • Anche per il mese di aprile, il MAO vi propone un ricco calendario di appuntamenti online: conferenze di approfondimento sulla mostra China goes Urban, attività per famiglie, visite tematiche e persino degustazioni di tè!

    Continuate a seguirci sui canali social per essere sempre aggiornati e per sapere cosa accade al museo anche a porte chiuse.

    A presto!

    FIORI TRA LE NUVOLE

    18 aprile ore 17

    ATTIVITÀ PER FAMIGLIE

    Collegati online su Zoom, scopriremo insieme le meravigliose ceramiche islamiche del MAO: piatti e piastrelle con decorazioni

    floreali dai colori caratteristici. Durante l’attività, ispirati dalla  primavera, realizzeremo insieme delle decorazioni su cartoncino con fiori, foglie e rametti veri.
    Prenotazione obbligatoria. Costo: 5€.
    Info e prenotazioni tel. 011 4436928 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it
    Prenotazione entro venerdì 16 aprile alle ore 13 (al momento della prenotazione verrà inviato l’elenco con i materiali necessari).
    ACQUISTA IL LABORATORIO

    Maggiori info

     

    CHINA GOES URBAN

    Gli appuntamento online

    Giovedì 8 aprile 2021 ore 18

    New Districts and Beautified Villages in Urban China
    Intervista doppia con Gary Hack e Tim Oakes, condotta da Francesca Governa (in lingua inglese). Evento in collaborazione con ACC Lectures 2021.

     

    Giovedì 22 aprile 2021 ore 15 

    Displaying the City

    Intervista doppia con Ole Bouman e Beatrice Leanza, condotta da Michele Bonino (in lingua inglese). Evento in collaborazione con ACC Lectures 2021.Tutti gli eventi sono visibili su Zoom

     

    ARTE E TÈ IN ORIENTE

    visita guidata virtuale + laboratorio interattivo sulla preparazione

    e degustazione del tè

    Le aree geografico-culturali rappresentate dalle collezioni del MAO hanno un forte legame con il tè, bevanda dalle origini antichissime, caratterizzata da doti curative e toniche, che nelle tradizioni orientali trova le sue radici anche in antiche leggende. Il museo propone un’esperienza coinvolgente e interattiva in cui i partecipanti potranno scoprire alcune collezioni, accompagnati in streaming da una delle sue guide. La descrizione di una selezione di opere fornirà inoltre vari spunti di riflessione sulle antiche rotte e percorsi del tè, sulla sua diffusione e rilevanza nelle culture prese in esame.
    A seguire un laboratorio condotto da Claudia Carità permetterà, passo dopo passo, di scoprire tè pregiati e imparare la corretta tecnica di infusione e degustazione della bevanda utilizzando il Tea Taster Set, accessorio universale dei professionisti del tè durante la fase di valutazione aromatica.

    Giappone
    17 aprile ore 15.30 (chiusura iscrizioni 11 aprile) 
    29 aprile ore 17.30 (chiusura iscrizioni 18 aprile)

    L’esperienza che vi proponiamo, vi condurrà in un primo momento all’interno delle sale del museo, dove sarete guidati tra le opere della collezione d’arte giapponese.
    La descrizione delle tradizioni artistiche presentate sarà arricchita da cenni volti ad illustrare le caratteristiche e l’evoluzione della cerimonia del tè giapponese, raffinata forma d’arte profondamente influenzata dal Buddhismo Zen.
    Condotto da Claudia Carità, seguirà il laboratorio interattivo sulla preparazione e degustazione del tè Kamairicha – Miyazaki, che mantiene la radice storica della maestria cinese e da qui il suo segreto aromatico. Un percorso dall’analisi della foglia alla corretta infusione, per apprezzare questa eccellenza giapponese confrontandola con un elegante classico, il Sencha, chiamato anche tè dell’ospitalità.

    Cina
    24 aprile ore 15.30 (chiusura iscrizioni 18 aprile) 
    27 aprile ore 17.30 (chiusura iscrizioni 18 aprile)

    Una selezione di opere del museo vi accompagnerà in un viaggio nella Cina antica, dal Neolitico all’epoca Tang (618-907 d.C.). Al percorso di visita si affiancherà la descrizione di alcuni tratti essenziali della storia del tè in Cina, dalla sua leggendaria scoperta attribuita al mitico sovrano Shennong, alla sua diffusione attraverso le vie carovaniere e alla nascita, in epoca Tang, di una vera letteratura specialistica dedicata alla bevanda.
    A seguire, Claudia Carità guiderà i partecipanti attraverso un laboratorio con degustazione di tè scuro o heicha, una classe di tè poco conosciuta ma dalle tante sfumature aromatiche e ancora oggi gelosamente legata alla cultura cinese.

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    CONNESSIONI D’ARTE

    Visite guidate in collaborazione con Theatrum Sabaudiae

    Mercoledì 14 aprile ore 21 | Mercoledì 5 maggio ore 21 | Venerdì 28 maggio ore 21 | Mercoledì 9 giugno ore 21

    Gallerie dedicate all’Asia Meridionale e al Sud-est Asiatico, Regione Himalayana e Paesi Islamici dell’Asia.

    La visita guidata online permette di coinvolgere i partecipanti attraverso immagini di alta qualità in grado di restituire al visitatore punti di vista esclusivi sulle collezioni del MAO.
    Si parte dalle opere d’arte indiana, con la statuaria di soggetto buddhista e induista di varia datazione, per proseguire il viaggio attraverso il sud-est asiatico e giungere, dopo un passaggio nella galleria dell’arte della regione Himalayana, alla sezione dedicata ai Paesi Islamici dell’Asia.

    Più dettagli > QUI

    Mercoledì 28 aprile ore 21 | Venerdì 21 maggio ore 21 | Mercoledì 2 giugno ore 21

    Le Gallerie dedicate alla Cina e al Giappone

    Connessi con la guida, intraprenderemo un viaggio verso l’Asia orientale, alla scoperta delle opere esposte nelle due gallerie. I partecipanti saranno accompagnati all’interno degli ambienti del museo, attraverso immagini d’insieme dell’allestimento, per proseguire nell’osservazione degli oggetti d’arte della Cina antica, e nella suggestiva galleria dedicata al Giappone.

    Più dettagli > QUI

    Informazioni e prenotazioni
    Visita guidata online: 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte)
    Prenotazioni allo 011 5211788, oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico, oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

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  • Artista, antropologo, esploratore, avventuriero, scrittore, fotografo, giornalista e inventore: Arnold Henry Savage Landor (1865-1924) è una figura poliedrica estremamente interessante, che ha goduto di grande successo in vita e che, per motivi non del tutto chiari, è caduta totalmente nell’oblio dopo la sua morte.

    Savage Landor nacque a Firenze da padre inglese e madre italiana. Visse la sua adolescenza in un ambiente colto, in cui letteratura e arte erano passioni quotidiane. Tra i suoi maestri vi fu Stefano Ussi (1822-1901), che intuì le capacità del giovane e suggerì alla famiglia di lasciare che si dedicasse alla pittura. 

    Partito presto alla scoperta del mondo, il giovane Henry visitò prima alcuni paesi dell’Africa settentrionale e dell’America, per muoversi poi alla volta dell’Asia: Giappone, Corea, Cina, dove dipinse centinaia di opere dal vero in uno stile ‘impressionistico-macchiaiolo’ di rapida esecuzione.
    L’unicità documentaria delle sue creazioni appare evidente: in un periodo in cui ci si affidava già all’immediatezza della fotografia, Savage Landor ha persistito a lungo nel dipingere en-plein-air, prendendo però nettamente le distanze dalle visioni fantasiose e dallo stile minuziosamente classico della pittura di genere Orientalista per immergersi invece nel mondo asiatico reale, restituendone i vari aspetti con i tratti espressivi della modernità.
    Lo stile dell’artista anglo-fiorentino, rapido e conciso, si rivela infatti estremamente efficace nel ‘fotografare’ con immediatezza luoghi e persone che di lì a qualche decennio sarebbero completamente cambiati per conseguenza dell’incipiente globalizzazione.

    Il MAO Museo d’Arte Orientale dedica alla figura di Henry Arnold Savage Landor una mostra monografica, a cura di Francesco Morena, che rappresenta l’occasione per scoprire una figura affascinante e di grande interesse per la comunità internazionale, ma anche l’opportunità per ridisegnarne il profilo e per restituire, dopo decenni di oblio, la giusta dimensione del personaggio.
    L’esposizione raduna il corpus più consistente a noi noto della pittura a olio di Savage Landor: un patrimonio prezioso – proveniente da più collezioni private – di circa 130 dipinti, 10 acquarelli e 5 disegni che l’artista anglo-fiorentino realizzò nei suoi lunghi soggiorni e viaggi attraverso Cina, Giappone, Corea, Tibet e Nepal.
    L’insieme di queste opere costituisce, allo stato attuale delle nostre conoscenze, il nucleo più consistente e significativo di dipinti di Savage Landor esistente al mondo e rappresenta il tassello fondamentale per comprendere l’evoluzione artistica del suo autore.

    Per offrire una visione completa di questa fase della sua vita, oltre ai dipinti realizzati in Asia, in mostra sono presenti anche alcune opere eseguite durante l’adolescenza a Firenze, nel corso dei suoi viaggi in Europa e nella sua prima esperienza oltre confine, in Egitto.
    Come tessere di un mosaico capace di esprimere la complessità della poliedrica figura di Savage Landor, accanto ai dipinti troveranno posto un suo brevetto depositato negli Stati Uniti d’America e tutti i volumi da lui stesso pubblicati.

    Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo bilingue italiano/inglese, edito da SAGEP, con saggi di Francesco Morena e Silvestra Bietoletti.

  • Una delle più antiche divinità cinesi è Xiwangmu, la Regina Madre d’Occidente, che vive su monti Kunlun, presso un giardino immerso fra le nuvole in cui cresce il pesco dell’immortalità, un albero che dà frutti ogni 3.000 anni.

    Questa pianta prodigiosa rappresenta il punto d’unione fra cielo e terra e Xiwangmu, che la possiede, è considerata sovrana degli immortali, protettrice della vita e dispensatrice di longevità.

    Per il loro carattere beneaugurale, le rappresentazioni della Dea venivano anche appese alle pareti nelle grandi dimore dei mandarini, alla maniera degli arazzi occidentali.

    In occasione del suo 11° compleanno, il MAO ha il piacere di esporre per la prima volta al pubblico un grande drappo raffigurante la Regina Madre d’Occidente nel giardino degli immortali, completamente restaurato.

    Il drappo in seta, donato da un privato e restaurato grazie al generoso contributo dell’Associazione Amici della Fondazione Torino Musei, ha misure notevoli (445 cm d’altezza per 320 di larghezza) ed è finemente decorato con filati di sete policrome e dorati: ad una prima analisi stilistica si ritiene che possa risalire al periodo finale del regno del famoso imperatore Qianlong (1735-1796) e, considerando la sua altissima qualità, non si esclude che potesse far parte degli arredi di corte.

    L’eccezionalità del manufatto consiste nella sua rarità e nel suo stato di conservazione: al contrario della maggior parte dei drappi ricamati di grandi dimensioni, solitamente smembrati per essere venduti in parti separate, quest’opera ha infatti mantenuto la sua integrità, che consente di apprezzare la minuzia dei dettagli e l’abilità tecnica nella realizzazione.

    Il tema principale della raffigurazione è la discesa della Regina Madre d’Occidente, Xiwangmu, a cavallo di una fenice nel giardino del pesco dell’immortalità e tutta l’iconografia dell’opera – compresa quella dei riquadri laterali – è permeata di simboli del taoismo popolare legati alla lunga vita e alla prosperità.

    Il drappo sarà esposto nel Salone Mazzonis fino al 22 marzo 2020.

  • Aveva denaro e beni di ogni natura, comprese alcune merci esotiche, apportate dai suoi viaggi nelle terre lontane d’oriente. In punto di morte, reso fragile dalla malattia, Marco Polo. Continuare a stupire anche con le proprie disposizioni testamentarie. Donazioni alla chiesa per salvarsi l’anima, la liberazione dell’est dello schiavo, l’eredità per la moglie alle figlie in un momento storico nel quale si lasciava tutto al ramo maschile. Un elenco fatto di proprietà ma anche di oggetti favolosi: bottoni di Ambra, stoffe traforate in oro happy di seta, redini di foggia singolare, persino il pelo di yak è una “zoia” in oro con pietre e perle del valore di “14 lire di denari gradi grossi”.
    E questo il testamento segreto di Marco Polo, documento che, forse è meglio di regnante, racconta l’umanità di Marco Polo, epico viaggiatore più anziano che ora svela anche la sua parte più intima, quella che emerge dall’uomo che si presta morire. A pubblicare la preziosa reliquia storica dopo un lunghissimo lavoro, è Scrinium, organizzazione veneziana che ha fatto della conservazione del patrimonio culturale mondiale una missione.La ricerca del documento è iniziata la biblioteca nazionale Marcello di Venezia dove si conserva fin dalla prima metà dell’ottocento la pergamena su cui Marco Polo 1254 – 1324, Verso letto di morte, detto le sue volontà. Il testamento fu redatto dal prete notaio Giovanni Giustiniani il 9 gennaio 1323, secondo calendario romano all’epoca ancora vigente nella Repubblica serenissima che faceva coincidere inizio dell’anno con il 1 marzo, e quindi corrispondente a 1324. La pergamena stata ritrovata all’interno del codice Marcia Lat. V,58-59, che raccoglie anche testamenti del padre Nicolò dello zio Matteo, company di Marco nel lungo viaggio alla corte del Kublai Khan del 1271,Un documento, questo, che il mondo accademico si è contesa per anni: studiavo era un onore. Ma i rischi di danni dell’usura erano gravi. Così nel 2016, il ministero dei Beni Culturali e delle attività culturali, la biblioteca Nazionale Marciana, e scrigno non hanno avviato un progetto congiunto per realizzare un clone perfettamente corrispondente all’originale.Dott.ssa Tiziana Plebani curatrice 

    Il testamento di Marco Polo: da documento a ‘monumento’.

    9 gennaio 1326: facciamo un salto indietro nella Storia e immaginiamo di essere al capezzale di Marco Polo al termine della sua straordinaria e lunga vita, mentre detta le proprie volontà testamentarie al notaio Giovanni Giustinian, attorniato dalla moglie Donata Badoer e dalle figlie Fantina, Bellela e Moreta.

    Non assistiamo solo a una trasmissione di beni materiali che rivela affetti e solidarietà e a donazioni che ci rendono partecipi dello stato d’animo e della disposizione spirituale di Marco verso la morte. Questo atto è in grado di ‘bucare’ la Storia e di giungere a noi oltrepassando la mera funzione didocumento per assumere quella di un ‘monumento’ alla vita del grande viaggiatore. Di Marco Polo,forse il più illustre e soprattutto il più conosciuto veneziano al mondo, l’uomo che varcò terre incognite, che creò un ponte tra l’Occidente e l’Oriente, autore di quel resoconto così dettagliato dipaesi e abitudini caro a Colombo che viaggiò con una copia fittamente annotata, non abbiamo infatti tracce dirette. Non si conserva una copia autografa o postillata del Milione, non restano carte da lui vergate, la sua vicenda biografica è custodita solo da un pugno di atti giuridici: transazioni economiche, proprietà e passaggi di beni.

    L’area in cui si ergevano le case-fondaco dei Polo, vicino alla chiesa di S. Giovanni Grisostomo, fudevastata nel 1596 da un incendio, così ora dell’abitazione del viaggiatore permane solo un pallidoricordo nel toponimo ‘corte del Milion’. Anche la tomba, posta per suo volere nella chiesa che accoglieva le spoglie del padre Nicolò, a San Lorenzo, andò dispersa e vane furono anche in seguito le ricerche per rintracciarne i resti.

    Nell’assenza di immagini, effigi e opere pubbliche nella sua città natale, ecco dunque che il testamento di Marco Polo assume il valore e il significato di un ‘monumento’ all’uomo, alla sua vita e alla staturainternazionale della sua impresa.
    Affinché si attui questo passaggio simbolico era necessario tuttavia restituire appieno la potenzialità narrativa che le sue ultime volontà custodiscono, accostandoci con attenzione a tutto ciò che sa trasportare questa pergamena, scelta con cura dal notaio Giovanni Giustinian.

    Il corredo di studi che si snoda in questo volume è stato dunque pensato per accompagnarci lungo la scoperta degli aspetti umani, culturali, sociali che le parole di Marco custodiscono o evocano ma anche per disvelare le molte storie che sono conservate dalla stessa pergamena, la sua fattura, la sua redazione, il suo passaggio di mano in mano sino a giungere a oggi.

     

  • Giovedì 1 agosto ore 22

    INOCCASIONE DELLA MOSTRA, PER CINEMA A PALAZZO REALE, MARCO GUGLIELMINOTTI TRIVEL INTRODUCE IL FILM “LA SORGENTE DELL’AMORE”

    Fino al 1 settembre il MAO Museo d’Arte Orientale, ospita una grande mostra dedicata all’acqua e all’Islam e al loro rapporto raccontato attraverso l’arte.

    La mostra è una narrazione attraverso immagini, reperti, libri e miniature: tecnologia, vita quotidiana e arte, che per secoli si sono rispecchiate nelle tante diverse fruizioni dell’acqua. L’esposizione testimonia la varietà e la ricchezza di manufatti legati al tema e all’uso dell’acqua. Tra gli oltre 120 manufatti esposti, sono presenti bocche di fontane siriane, tappeti, una coppa in vetro iraniana, uno spargiprofumo proveniente dall’India, oltre a numerosi manoscritti. L’allestimento, un gioco tra suono e movimento dell’acqua, immerge opere e visitatori in un paesaggio di armonie sonore e visive.  La mostra si suddivide in quattro tematiche principali: il percorso prende avvio dalla fruizione religiosa, per passare poi nell’hammam, inteso come luogo di purificazione e aggregazione, seguire poi i percorsi dell’acqua sino all’interno delle case e dei palazzi nella vita quotidiana e concludersi negli spazi aperti dei giardini.

    In occasione della rassegna Cinema a Palazzo Reale,il direttore del MAO Marco Guglielminotti Trivel ha suggerito la proiezione di “La Source des femmes”,pellicola del 2011 diretta da Radu Mihăileanu“Un film al tempo stesso godibile e impegnato, che nel trattare la vita di un piccolo villaggio rimanda a temi generali che riguardano tutti noi – vita, amore, morte – e affronta in modo originale la questione della condizione femminile nel mondo arabo-persiano. L’acqua in questa pellicola ha il ruolo centrale di motore della trama, quella stessa centralità che tale elemento riveste da sempre per i paesi di religione islamica: non solo in quanto fonte di sopravvivenza, come in questo film, ma in tutti gli ambiti culturali che la mostra attualmente in corso al MAO tende ad esplorare. La scena della riunione delle donne che si svolge nel hammam, ad esempio, è rappresentativa del ruolo sociale ricoperto da questi luoghi di aggregazione legati all’acqua.”

    Presentando al MAO, in GAM e a Palazzo Madama il biglietto degli spettacoli di Cinema a Palazzo Reale sarà possibile entrare con ingresso ridotto alla mostra e con i biglietti di ingresso ai musei della Fondazione Torino Musei si potrà usufruire dell’ingresso ridotto alla rassegna di cinema.

     

     

     

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