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  • Agostino Art Gallery, Milano
    19 gennaio – 20 febbraio 2023
    LILIBET. THE QUEEN
    Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy

    A cura di Cinzia Lampariello Ranzi

    Inaugurazione: giovedì 19 gennaio, ore 18.00

    Monarca dei record, sovrana di stile, ultima vera icona pop del nostro tempo che ha ispirato serie televisive, film, canzoni e opere d’arte, Sua Maestà la Regina Elisabetta II è protagonista della mostra “Lilibet. The Queen”, promossa dal 19 gennaio al 20 febbraio 2023 da Agostino Art Gallery di  Milano (Via Solari, 72).

    Curata da Cinzia Lampariello Ranzi, l’esposizione sarà inaugurata giovedì 19 gennaio alle ore 18.00. In mostra, una selezione di pezzi unici e multipli realizzati da alcuni dei protagonisti della pop art e della street art internazionale: Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy.

    I lavori esposti sono esito di una ricerca condotta nel 2021 e nel 2022 dai fondatori di Agostino Art Gallery, Giacomo Christian Giulio Ranzi e Cinzia Lampariello Ranzi, interessati a celebrare il forte valore iconico, politico e culturale di Her Majesty attraverso il linguaggio dell’arte e il confronto tra opere realizzate da artisti appartenenti a diverse generazioni e ambiti geografico-culturali.

    «Sono nato a Shaftesbury – racconta Giacomo Christian Giulio Ranzi – nella contea del Dorset. Il mio nonno materno era un ufficiale della Royal Air Force, che dopo i trasferimenti in India, Africa e Persia, ha scelto di ritirarsi nel Dorset. Ho vissuto in Inghilterra fino alla prima adolescenza e la mia educazione è stata assolutamente inglese. Il mio legame sentimentale con la Royal Family si è intrecciato con le ricerche di Cinzia Lampariello, mia moglie, interessata per formazione ai linguaggi della grafica, della pop e della street art. Ne è nata una collezione d’arte che abbiamo costruito, anche attraverso alcune commissioni, in primo luogo per noi e che con questa mostra abbiamo il piacere di condividere con tutti. Art takes care of the earth».

    Il percorso espositivo comprende, tra le altre opere, una grande tela di Endless (“Lizzy Vuitton Fragile”), artista londinese che coniuga arte contemporanea e arte di strada. Rappresentato da Cris Contini Contemporary, Endless ha preso parte alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Nella sua ricerca, ironica e puntuale, ricorrono le ossessioni della società contemporanea, attratta da brand di lusso e celebrità. La Regina risplende in una scultura luminosa di Marco Lodola, tra i cui soggetti ricorrono spesso icone mondiali, da Marilyn Monroe a Mao Tse-tung. L’artista, le cui opere sono presenti in varie collezioni museali, è noto anche per aver realizzato installazioni di luce e scenografie per eventi e spettacoli. Seguono tre ritratti ironici e irreverenti di Sua Maestà firmati da Mr. Brainwash, allo stato Thierry Guetta, artista francese noto al grande pubblico per il celebre film “Exit Through the Giftshop” diretto da Banksy, che da oltre vent’anni veicola attraverso pop e street art messaggi di amore e di libertà. Segue “God Save The Queen” di Luigi Maria Muratore, aka Raptuz, artista italiano classe 1968, nato e cresciuto nell’hinterland milanese, tra i fondatori della TDK crew e, assieme a J Ax, della storica Spaghetti Funk. Sui muri e sulla tela scompone forme e colori attraverso una tecnica di propria invenzione, la broken window futurism, che prevede l’uso di spray, scotch di carta e bisturi. Jamie Reid (Londra, 1947) è un artista britannico, noto soprattutto per aver curato l’immagine punk dei Sex Pistols. Alcune delle litografie in mostra sono basate su una famosa fotografia scattata da Cecil Beaton alla regina Elisabetta II, descritta da Sean O’Hagan di “The Observer” come «l’immagine più iconica dell’era punk». TVboy, infine, rappresenta la Regina in Agostino abiti punk. Alle sue spalle è riprodotta con graffiti e colature di colore la bandiera del Regno Unito, mentre sulla sua maglietta compare la scritta “Punk’s not dead”. Artista italiano di base a Barcellona, Salvatore Benintende (Palermo, 1980), è esponente del movimento NeoPop e padre di TVboy, il suo alter ego. Durante il vernissage saranno inoltre presentate al pubblico alcune opere dedicate alla Regina di Alberto Petrivelli, Walter Davanzo e Gumm. Petrivelli è un artista originario di Orvieto ma residente a Londra, che non ha mai esposto in una galleria italiana. Davanzo (Treviso, 1952) è pittore, fotografo, designer e art director che costruisce un immaginario poetico, tra ricordo, sogno e visione. Gumm è il nome d’arte di un artista veneziano che ha fatto propria la lezione dei più grandi artisti Pop, veicolandola nella tridimensionalità.

    Facendo riferimento al pensiero di Zygmunt Bauman, Cinzia Lampariello Ranzi sottolinea come l’arte attuale sia “liquida”, in linea con la società nella quale è inserita. «Il ruolo del curatore è quello di guida nell’orizzontalità della proposta, attraverso opere e ricerche non necessariamente vicine dal punto di vista linguistico e formale, ma accomunate da qualità, serietà e profondità di pensiero». «Proprio per questo – prosegue Lampariello Ranzi – insieme agli artisti che, nonostante il breve tempo di apertura della Galleria, ci hanno contattato da diversi paesi, stiamo lavorando al “Manifesto dell’Arte Liquida”. Proseguiremo, inoltre, con il format delle capsule collection, ovvero più sguardi su un tema dato, per favorire la ricerca, il dialogo e il costruttivo confronto tra opere e autori tra loro molto lontani».

    La mostra è realizzata in collaborazione con Cris Contini Contemporary. La Galleria è aperta al pubblico da martedì a venerdì con orario 11.00-13.00 e 16.00-19.30, sabato ore 16.00-19.30, sabato mattina e domenica su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: www.agostinoartgallery.it, www.instagram.com/agostinoartgallery.

    Agostino Art Gallery inaugura la propria attività nel 2022 a Milano, in via Solari 72. Uno spazio espositivo che promuove un approccio multidisciplinare all’arte contemporanea, per superare limiti e confini stabiliti. Un incubatore virtuoso, capace di riflettere la natura futuristica e aperta della metropoli italiana scelta come sede. Non solo mostre ma anche talk, presentazioni editoriali e laboratori: un nuovo salotto culturale cittadino, un crocevia di incontro, confronto, progettazione e convivialità. Nata da un’idea di Cinzia Lampariello Ranzi e Giacomo Christian Giulio Ranzi, Agostino Art Gallery prende spunto dalla passione dei fondatori per l’arte contemporanea. Un interesse che li ha portati, fin dagli anni ‘80, a viaggiare e a scoprire talenti internazionali entrati a far parte della loro collezione privata. I due ideatori, uniti nella vita e nell’arte, hanno deciso di condividere anche le opere da loro acquistate nel tempo, esponendole in mostre tematiche che affronteranno argomenti attuali e drammatici come la guerra, ma anche temi di costume come la capsule collection dedicata a Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Il nome scelto è un omaggio a Sant’Agostino e al suo pensiero relativo all’uomo e alla sua volontà razionale che lo portava a ritenere che la volontà è autonoma rispetto alla ragione: è nomale che un uomo desideri prima una cosa e poi un’altra. Allo stesso modo i due fondatori offrono esperienze culturali e incontri con artisti differenti che spaziano dalla pittura, alla scultura, passando attraverso la street art e la fotografia. Opere più classiche si alternano a nuovi linguaggi artistici multimediali, lasciando spazio alle passioni dei visitatori che vengono stimolati senza alcun limite. Anche il logo di Escher richiama questa libertà di interpretazione: il triangolo di Penrose, una figura geometrica che è in realtà un’illusione. Sembra tridimensionale ma in realtà non lo è, un invito agli spettatori ad andare oltre le apparenze, a lasciare la mente libera di fantasticare, a trovare in ogni opera d’arte spunti personali anche contradditori. Tra gli artisti che trovano nella Agostino Art Gallery il loro palcoscenico milanese, anche grazie alla collaborazione con Cris Contini Contemporary, figurano Endless, primo street-artist presente nella collezione degli Uffizi, e Michele Tombolini, entrambi partecipanti alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Sono inoltre disponibili le opere dell’artista brasiliano Romero Britto, i celebri “Balloon Dog” di Jeff Koons, così come le ricerche di Jeff Robb, Mr. Brainwash, Roberto Carullo, Marco Lodola e Bran Symondson. Agostino Art Gallery si propone, inoltre, di svolgere attività di ricerca e di scouting, sostenendo i giovani artisti e presentando in anteprima autori internazionali mai esposti in Italia o in Europa.

    SCHEDA TECNICA:

    Lilibet. The Queen
    A cura di Cinzia Lampariello Ranzi
    Agostino Art Gallery
    Via Solari 72, 20144 Milano
    19 gennaio – 20 febbraio 2023
    Orari: da martedì a venerdì 11.00-13.00 e 16.00-19.30, sabato 16.00-19.30, sabato mattina e domenica su appuntamento
    Ingresso libero

    PER INFORMAZIONI:

    Agostino Art Gallery
    Via Solari 72, 20144 Milano
    Curatrice: Cinzia Lampariello Ranzi
    T. +39 388 4366649 | cinzia.lampariello@gmail.com
    Direttore commerciale: Giacomo Christian Giulio Ranzi T. +39 388 6353167 | ranzi.giacomo@gmail.com
    www.agostinoartgallery.it
    www.instagram.com/agostinoartgallery – @agostinoartgallery
  • Con “Oliviero Toscani. Professione fotografo” Milano rende omaggio a un suo concittadino, un artista dell’immagine che ha cambiato per sempre il mondo della comunicazione con campagne rivoluzionarie e indimenticabili.

    Questa mostra ripropone a Palazzo Reale il tributo realizzato il 28 febbraio scorso. Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, Milano s’era risvegliata con la meraviglia negli occhi grazie alle immagini di Oliviero Toscani che tappezzavano tutta la città.

    Un regalo per lui e per la città, da riammirare per tutta l’estate nel museo più prestigioso di Milano, Palazzo Reale. La retrospettiva di “Oliviero Toscani. Professione fotografo”, curata da Nicolas Ballario, promossa e realizzata dal Comune di Milano, Palazzo Reale, Arthemisia Arte e Cultura, racconta per immagini sessant’anni di carriera.

    Un viaggio che parte dai lavori iniziali, meno conosciuti, e omaggia i successi internazionali collezionati da uno dei fotografi più acclamati al mondo.

    La retrospettiva mette in evidenza l’incredibile talento artistico di Oliviero Toscani e il suo linguaggio capace di contaminare mondi e codici, per dare ancora più risalto a tematiche sociali quali l’uguaglianza tra le diverse etnie, la guerra, la lotta all’omofobia, la sensibilizzazione all’AIDS.

    Milano riconosce in Oliviero Toscani numerose doti alla base dell’apprezzamento globale per la nostra città: il coraggio, l’intraprendenza, l’attenzione ai cambiamenti sociali, la creatività, la capacità di rendere arte i prodotti di uso quotidiano e il talento di regalare bellezza in modo inaspettato.

  • Oltre 20 opere di Paul Gauguin, Auguste Rodin, Marc Chagall, Georges Rouault, Henri Matisse e di altri protagonisti dell’arte francese a cavallo tra il XIX e XX secolo, provenienti dalla Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, ripercorrono i temi della Passione, del Sacrificio e della Speranza.

    Dal 21 febbraio al 17 maggio 2020, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano e i Musei Vaticani presentano la mostra GAUGUIN MATISSE CHAGALL. La Passione nell’arte francese dai Musei Vaticani, che propone una selezione di capolavori dell’arte francese del XIX e XX secolo, proveniente dalla Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani.

    La rassegna, curata da Micol Forti, responsabile della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, e da Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano, con il patrocinio della Regione Lombardia, del Comune di Milano, dell’Arcidiocesi di Milano, segna un nuovo capitolo nella collaborazione tra le due istituzioni, iniziata nel 2018 con l’esposizione Gaetano Previati. La Passione, che proponeva un nucleo di opere sacre dell’artista provenienti da entrambi i musei.

    L’iniziativa offre spunti di riflessione sulla Passione e sulla Resurrezione di Cristo, e nel contempo sul delicato e fertile rapporto fra modernità e tradizione nell’arte sacra tra fine Ottocento e Novecento. Gli oltre 20 capolavori di artisti quali Paul Gauguin, Auguste Rodin, Marc Chagall, Maurice Denis, Henri Matisse, Georges Rouault, sono stati scelti nel ricco nucleo di arte francese presente nella Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, voluta fin dal 1964 da papa Paolo VI. In quell’anno papa Montini incontra in Cappella Sistina gli artisti, da lui stesso definiti “custodi della bellezza del mondo”, per riallacciare lo storico legame tra Chiesa e contemporaneità.

    All’arte e al suo misterioso processo di creazione, Paolo VI riconosceva “una capacità prodigiosa di esprimere, oltre l’autentico, il religioso, il divino, il cristiano”, ovvero la possibilità di farsi tramite e incarnazione dell’invisibile, di ciò che non si può afferrare solo con la razionalità. Da queste riflessioni nasce la prima raccolta di 900 opere di autori contemporanei – la Collezione sarà inaugurata nel 1973 – provenienti da diversi ambiti geografici e culturali. Proprio la Francia era la nazione con la collezione più ricca e preziosa in virtù dei nomi degli artisti e delle opere selezionate; con il paese transalpino Montini aveva avuto un rapporto privilegiato grazie a importanti amicizie, come quella con Jacques e Raïssa Maritain, Jean Guitton, e a numerose frequentazioni artistiche con Georges Rouault, Marc Chagall, Gino Severini, Maurice Denis, Alexandre Cingria, come anche con Jean Cocteau e con l’ambiente surrealista.

    La mostra ruota attorno ai temi della Passione, del Sacrificio e della Speranza, interpretati dagli artisti con una capacità di visione potentemente innovativa e attuale; le opere sono esposte in quattro ambienti, corrispondenti ad altrettanti nuclei tematici, che dall’Annunciazione conducono il pubblico fino alla Resurrezione di Cristo.

    La prima sala è dedicata alla Vergine Maria e a Gesù Bambino. Le xilografie di Maurice Denis introducono la narrazione con le illustrazioni del momento dell’Annunciazione, mentre Henri Matisse e Léonard Tsuguharu Foujita, artista giapponese naturalizzato francese, convertitosi al Cattolicesimo, mostrano l’intimità della relazione tra la Madre e il Figlio.

    Nella seconda, le vedute di processioni realizzate da Paul Gauguin e Auguste Chabaud accompagnano lo sguardo del visitatore verso il Golgota, dove si consuma il dramma del Martirio di Cristo sofferente in croce, interpretato da Georges Rouault e Henri Matisse.

    La sofferenza di Cristo in croce è protagonista della terza sala, dove s’incontrano capolavori di Marc Chagall, Jean Fautrier, e ancora di Henri Matisse, oltre alle graffianti incisioni di Bernard Buffet.

    Il percorso si chiude con la Resurrezione di Émile Bernard e il grande trittico di George Desvallières che raffigura il “velo della Veronica”, il panno sporco di sangue e sudore che una pia donna usò per detergere il volto di Gesù durante la Via Crucis.

    Nel delicato passaggio tra XIX e XX secolo e nel drammatico superamento di due guerre mondiali, le culture e le arti che si sviluppano in Francia, mantengono vivo il dibattito e il confronto tra arte e fede. La diversità degli approcci e delle prospettive, delle sensibilità e degli interessi, da parte dei tanti artisti che si sono confrontati con i temi religiosi, definisce un tessuto variegato, nel quale le storie della Passione, il dolore e la morte, il mistero del sacrificio e della redenzione, sono stati presi in carico e restituiti con autentica partecipazione e sincera emozione.

  • Dopo oltre 500 anni, ha preso vita il progetto di Leonardo per un grande organo. A ricostruirne un modello funzionante, per la
    prima volta al mondo, sono stati gli esperti del Centro Studi Leonardo3 dopo un meticoloso lavoro di analisi delle fonti storiche – in questo caso il Codice Madrid II, contenente anche alcuni schizzi dell’innovativo strumento. Rivoluzionario. “E così il vento fia continuo”, scrisse Leonardo, il cui sogno era realizzare un organo da suonare senza l’aiuto del tiramantici, l’addetto che alimentava costantemente le canne con l’aria azionando più mantici con le mani o i piedi.

    Per questo organo Leonardo adottò un’inedita pedaliera, che lasciava libere le mani del suonatore, e un sistema a doppio mantice che non interrompeva il flusso d’aria, anche se lo strumento era di grandi dimensioni. Questo strumento è esposto nelle Sale del Re, in piazza della Scala a Milano, nell’ambito della mostra “Leonardo3 – Il mondo di Leonardo”.

     

    Fonte e Materiali 

  • Dopo il trasferimento da Torino la 6a edizione di Parco Valentino si svolgerà dal 18 al 21 giugno 2020 e si chiamerà Milano Monza Open-Air Motor Show. Organizzato in collaborazione con ACI, il progetto si candida a diventare punto di riferimento nel calendario internazionale automobilistico per il quale sono attesi 500.000 visitatori.

    Un nuovo concetto di motor show che lancia la sfida ai grandi saloni tradizionali e che sorprende con i circuiti dinamici offerti alle case automobilistiche, passerelle nelle quali presentare anteprime e novità tra pubblico, giornalisti e addetti ai lavori. Le presentazioni delle anteprime saranno inserite in un calendario che offrirà a visitatori e brand passerelle glamour tra le strade diMilano e lungo i viali dell’Autodromo, oltre a quella emozionante sulla pista del circuito diFormula 1. Tra i momenti più attesi le sfilate di monoposto di Formula 1 di tutte le epoche, regine delle passerelle per le strade di Milano e lungo i viali del Parco di Monza, oltre che nella vecchiaparabolica e nel circuito del Gran Premio d’Italia. Ampio spazio dedicato all’approfondimentodelle nuove motorizzazioni, con test drive di elettriche e ibride plug-in per le strade di Milano.

    Il progetto di Milano Monza Open-Air Motor Show sarà presentato alla stampa e agli addettiai lavori giovedì 19 settembre a Milano presso l’Auditorium HQ Pirelli, in una conferenza stampaalla quale prenderanno parte i maggiori partner della manifestazione: Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI, Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, Dario Allevi, Sindaco di Monza, Andrea Levy, Presidente del Comitato organizzatore di Milano Monza Open-Air Motor Show, e Marco Tronchetti Provera, Executive Vice President e CEO Pirelli Group che, in qualità di padrone di casa, aprirà con i suoi saluti la presentazione.

    Una manifestazione che fa del dinamismo e delle passerelle di modelli il suo punto di forza, la cifra del suo format. Saranno in movimento anche le due inaugurazioni del Milano Monza Open- Air Motor Show.

    La prima, a Milano, alle 20 di mercoledì 17 giugno: torna la President Parade con i rappresentantidelle case automobilistiche alla guida dell’auto più rappresentativa del proprio marchio, una suggestiva preview delle auto esposte negli stand. I presidenti delle case vivranno l’emozione disfilare tra le vie del centro città: un tappeto rosso segnerà il percorso tra via Dante e via Monte Napoleone, arrivando a lambire il Duomo, in una sfilata in cui i modelli saranno le creazioni guidate dai loro manager.

    Giovedì 18 giugno a Monza, sulla pista del Gran Premio di Formula 1, saranno sempre i presidenti a dare il via, trasformandosi in piloti a bordo delle loro auto schierate in griglia, tra le tribune gremite del tempio della velocità di ACI.

    C’è entusiasmo e grandi aspettative nelle parole di Andrea Levy, Presidente dellamanifestazione: “Questa per noi è l’edizione 5+1, un cambiamento importante per un progetto nel quale portiamo l’esperienza maturata con Parco Valentino unita alla passione per tuttoquello che è il mondo automobilistico. Puntiamo a offrire alle case automobilistiche un evento in Italia che sia di esempio in tutta Europa, che possa attirare pubblico e presentazioni dianteprime. Con la collaborazione di ACI riusciremo a farlo nell’Autodromo di Monza, creandocalendari di attività in pista e allestendo un villaggio espositivo in cui protagoniste saranno le case automobilistiche. Con il Focus auto elettriche e ibride plug-in candidiamo Milano a “città modello” per quello che concerne le nuove motorizzazioni rivolte alla sostenibilità ambientale”.

    Gli fa eco Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI: “L’auto sta vivendo una vera e propriarivoluzione. Rivoluzione totale. Rivoluzione del suo ruolo nel sistema-mobilità: rivoluzionenell’alimentazione, avviata, ormai, sulla strada dell’elettrificazione; rivoluzione in materia disicurezza, con tecnologie che stanno elevando gli standard a livelli, fino a ieri, inimmaginabili;rivoluzione nel rapporto con l’uomo, il quale rimarrà alla guida, anche se non sarà più al volante. E’ evidente che questa rivoluzione totale impone anche di rivoluzionare il modo di presentare la nuova protagonista della mobilità. Una formula nuova, la più dinamica in unospazio nuovo: il più dinamico, vivo, veloce ed emozionante tra gli spazi dedicati all’auto: il “Tempio della velocità” quel “Monza Eni Circuit” che tutto il mondo ci invidia: il circuito più veloce, più spettacolare e più amato da tifosi e appassionati di tutto il mondo. Il Milano Monza Open-Air Motor Show sarà tutto questo. E l’ACI è orgoglioso di esserne parte”.

    A Monza le novità dei brand insieme a heritage, moto, velivoli e imbarcazioni

    Milano Monza Open-Air Motor Show sarà una festa che coinvolgerà tutta la RegioneLombardia, con il cuore pulsante nell’Autodromo di Monza, il circuito internazionale situato all’interno del Parco di Monza, all’interno del quale le case automobilistiche potranno esporre le proprie novità in stand modulari, uguali tra di loro nel layout, differenziabili nelle dimensioni e personalizzabili negli allestimenti interni. I brand avranno inoltre la possibilità di far testare i propri modelli attraverso test drive sviluppabili in diversi percorsi: cittadino, tra i viali del Parcodi Monza, country, sull’antica parabolica e sul circuito di Formula 1. Dal 18 al 21 giugno 2020 iltempio della velocità si trasformerà in un luna park per appassionati di motori che, con un bigliettod’ingresso di euro 20 acquistabile nei prossimi giorni sulla piattaforma Ticket-One, potranno visitare gli stand e scoprire i nuovi modelli delle case automobilistiche, di tutte le motorizzazioni e di ogni segmento di mercato.

    Il villaggio espositivo dei brand sarà arricchito dall’area off-road, in cui i visitatori potrannoprovare fuoristrada e 4×4 in circuiti creati appositamente, e dall’area espositiva Parabolica,palcoscenico di una prestigiosa mostra di auto storiche organizzata in collaborazione conLopresto Collection, oltre a una sezione dedicata a motociclette, velivoli e imbarcazioni. Auto classiche di pregio, edizioni limitate, modelli unici provenienti da tutto il mondo saranno le star indiscusse dell’area, in una delle esposizioni di heritage automobilistico più importanti in Italia.

    E le imbarcazioni saranno grandi protagoniste di una sfilata unexpected nel circuito di Formula 1: insieme a potenti suv di alta gamma percorreranno la pista, sfilando tra le curve e nel celebre rettilineo che mai nessuna barca ha percorso. La Yacht parade si annuncia così tra le passerelle in pista più suggestive del ricco calendario eventi.

    Red Carpet Parade e Supercar Paddock

    Grande spettacolo sarà offerto dalle supercar di collezionisti e club che animeranno l’Autodromodal 18 al 21 giugno 2020: supercar come Ferrari, Lamborghini, Porsche, Bugatti, Pagani, McLaren, Maserati, Aston Martin avranno a loro disposizione un parcheggio accanto ai box della pista di Formula 1, e saranno inoltre protagoniste delle Red Carpet Parade, sfilate tra i vialidell’Autodromo che porteranno uno spettacolo dinamico sempre nuovo tra il pubblico di Milano- Monza Open Air Motor Show. Alle Red Carpet Parade parteciperanno anche le novità delle case automobilistiche e le auto dei club italiani e internazionali che daranno vita agli eventi dinamici della manifestazione.

    Milano, città-modello della motorizzazione green

    Le nuove tecnologie e motorizzazioni troveranno il loro approfondimento a Milano, il Focus Auto elettriche, ovvero la presentazione di tutti i modelli di attuale produzione di vetture elettriche e ibride plug-in a ingresso gratuito per il pubblico che potrà provare su strada tutti modelli esposti, city car del presente e del futuro. Un approfondimento a tutto tondo che vedrà anche un calendario di convegni e meeting su tutto quello che concerne le alimentazioni presenti e in arrivo, sulla micromobilità, sulle nuove tecnologie impiegate anche nella ricerca e sviluppo del motorsport.

    I visitatori avranno la possibilità di conoscere i differenti aspetti del mondo elettrico e ibrido plug- in, cominciando dalle informazioni base fino a giungere agli aspetti più quotidiani e di gestione del possesso e utilizzo di un’auto di quella tipologia.

    Collezionisti, club e prototipi saranno ospitati a City Life con un calendario fitto di esposizionigratuite per il pubblico che potrà ammirare icone del design che hanno fatto la storia dell’industriaautomobilistica e anche progetti avveniristici creati dall’immaginazione e dalla matita dei piùgrandi car designer internazionali.

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    Dopo di lui la pittura non è più la stessa. Lo sguardo sull’arte del ritratto, sull’arte del nudo, sulla pittura storica: cambiano tutti i modi di rappresentare”. Introduce così la figura di Jean Auguste Dominique Ingres (1780 – 1867) la direttrice del museo a lui dedicato a Montauban, Florence Viguier-Dutheil.

    La mostra in corso a Milano, a Palazzo Reale, fino al 23 giugno, attraverso l’esposizione di oltre 150 opere tra cui oltre 60 dipinti, si pone come obiettivo la costruzione di un punto di vista diverso e più completo sul famoso artista francese. “Considerato come un inclassificabile, percepito come l’erede di Raffaello e allo stesso tempo come il precursore di Picasso, tra il maestro della bella forma e quello della non-forma, Ingres è innanzitutto un “rivoluzionario”.

    Realista e manierista al contempo, egli affascina tanto per le sue esagerazioni espressive quanto per il suo gusto del vero”, si legge nella presentazione.
    Il progetto pone inoltre una particolare attenzione alla città di Milano, che visse in quegli anni una stagione di grande prosperità e fu fortemente rimodellata nei suoi monumenti, nei suoi spazi verdi e nelle infrastrutture urbane, a partire dalla nuova Pinacoteca di Brera.

    Fonte: Artribune 

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