Tag: #museirealitorino

  • NOI, VOI, TUTTI

    ULTIMI GIORNI!
    Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030

    Sale Chiablese
    fino al 19 febbraio 2023

    Affrettatevi, la mostra è in chiusura!
    Ideata da Enrica Pagella, curata da Bruna Biamino e prodotta dai Musei Reali, la mostra Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 illustra i valori dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in un inedito viaggio fotografico dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta.
    200 scatti di Alessandro Albert, Dario Bosio, Fabio Bucciarelli, Francesca Cirilli, Alessandro De Bellis, Pino Dell’Aquila, Nicole Depaoli, Luca Farinet, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Matteo Montenero, Vittorio Mortarotti, Enzo Obiso, Paolo Verzone.

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    Chiamata alle Arti – Winter Edition
    Biblioteca Reale

    Il format Chiamata alle Arti, che per tutta l’estate ha proposto dialoghi nei Giardini Reali con esponenti della cultura, della scienza, dell’arte e dello spettacolo, si sposta fino a marzo nel Salone monumentale della Biblioteca Reale per intrecciare un dialogo con il pubblico fatto di storie, documenti autografi, manoscritti, libri rari o curiosi. Autori, studiosi, artisti, curatori si cimenteranno su questo palco inedito per avvicinare il pubblico alla letteratura italiana e più in generale al libro attraverso varie narrazioni, in un appuntamento fisso che si propone il giovedì, con ingresso gratuito.
    16 febbraio 2023
    Annamaria Bava, Gelsomina Spione e Vittoria Romani dialogano con Valentina Balzarotti sul volume Lorenzo Sabatini. La grazia nella pittura della Controriforma 23 febbraio, ore 17
    Milton incontra Galileo: tra storia e poesia.
    Elisa Panero dialoga con Franco Arato

    Informazioni e iscrizioni: mr-to.edu@cultura.gov.it
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    Storie dal tornio al Museo di Antichità
    Storie dal tornio. La ceramica del Museo di Antichità, ciclo a cura di Rosario Maria Anzalone.
    Il 16 febbraio, dalle 17 alle 18.30, incontro e laboratorio La ceramica dell’antica Cipro con Patrizia Petitti, per conoscere e approfondire le collezioni archeologiche dei Musei Reali.
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    Black History Month
    Biblioteca Reale
    15 – 28 febbraio

    In occasione del Black History Month, rassegna dedicata alla storia e alla cultura afrodiscendente, i Musei Reali presentano la mostra Uno sguardo alla storia coloniale del corno d’Africa attraverso gli album fotografici della Biblioteca Reale, visitabile dal 15 al 28 febbraio con ingresso gratuito da Piazza Castello 191.

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    Concorso ART BONUS 2023
    Vota il progetto dei Musei Reali

    I Musei Reali di Torino partecipano alla settima edizione del concorso Art Bonus con il progetto “Palazzo Reale 2019” – sviluppo strategico triennio 2019 – 2021, il Business Plan finalizzato alla valorizzazione del museo attraverso servizi di accoglienza arricchita, tra i quali spicca l’apertura del Palazzo Reale sette giorni su sette.
    La preferenza per il progetto va espressa sulla piattaforma.

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    MRTNext

    Mostra Dossier
    Vivere sull’acqua. Vita quotidiana nell’Età del Bronzo in Piemonte
    Museo di Antichità – Spazio Passerella
    16 febbraio – 31 ottobre 2023

    Gli insediamenti sull’acqua dell’Età del Bronzo risultano tra i più caratteristici e peculiari della storia del Piemonte antico. La mostra dossier offre un focus sulla vita di queste aree nell’arco alpino occidentale, testimonianza delle comunità preistoriche attive dal Neolitico all’Età del Ferro (tra il 5000 e il 500 a.C), e sull’utilizzo di risorse territoriali in rapporto all’ecosistema di riferimento.

    Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali

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    MRTOpen

    SMENS. La xilografia in rivista
    Biblioteca Reale
    fino al 25 marzo 2023

    L’esposizione ripercorre la lunga storia dell’arte xilografica e tipografica, attraverso il dialogo e il confronto tra alcune antiche edizioni illustrate della Biblioteca Reale e le tavole incise da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna, curatori e fondatori della rivista SMENS, e celebra l’ingresso nelle collezioni della Biblioteca Reale di Torino dell’intero corpus della rivista, donato dai due artisti

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    Rembrandt incontra Rembrandt
    Dialoghi in Galleria
    Galleria Sabauda, Spazio Scoperte
    fino al 16 aprile 2023

    La mostra può contare sul prestito di un capolavoro di Rembrandt raffigurante La cena in Emmaus conservato presso il Musée Jacquemart-André di Parigi, grazie alla consueta policy di scambio dei Musei Reali con importanti istituzioni italiane ed europee.
    É l’occasione per mettere a confronto il dipinto francese con il Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda, uno dei rarissimi quadri del maestro olandese presenti nelle collezioni nazionali italiane. In mostra sono presentati anche disegni e incisioni di Rembrandt provenienti dalla Galleria Sabauda e dalla Biblioteca Reale.

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    MRT Kids & Teens

    In maschera a caccia di maschere!
    Martedì 21 febbraio 2023
    ore 16 e ore 17
    Galleria Sabauda

    Una visita speciale per festeggiare insieme il martedì grasso, con una “caccia alla maschera” in Galleria Sabauda. Scopriamo insieme i personaggi più strambi e le feste carnevalesche raffigurate nei dipinti e negli arazzi del museo. E siccome non c’è Carnevale senza travestimento, Arlecchino aspetta bambini e bambine con le loro maschere preferite!

    Attività gratuita, compresa nel biglietto di ingresso ai Musei Reali
    Prenotazione obbligatoria.

    Informazioni e prenotazioni: mr-to.edu@cultura.gov.it

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    Attività
    con CoopCulture

    Gli operatori didattici e gli storici dell’arte CoopCulture vi aspettano per accompagnarvi  alla scoperta degli spazi e delle collezioni dei Musei Reali.

    Benvenuto a Palazzo!

    Le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria.

    Le Cucine Reali, l’Appartamento della Regina Elena

    Uno speciale percorso condotto da un esperto alla scoperta di sale e ambienti eccezionalmente aperti al pubblico.

    Future for Bees

    Una visita speciale dedicata al tema della sostenibilità.
    Tutti i partecipanti all’attività riceveranno una BeeBox in omaggio e una parte del ricavato dalla vendita della visita verrà utilizzato da 3Bee per supportare le api mellifere.

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    Audioguida Kids

    E’ possibile visitare Palazzo Reale, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità con curiosi personaggi pronti a raccontare le loro coinvolgenti storie grazie all’Audioguida Kids, realizzata dai Servizi Educativi dei Musei Reali in collaborazione con CoopCulture. Lungo il percorso sono presenti dei QR-code da scansionare per ascoltare gratuitamente le tracce audio pensate per i giovanissimi visitatori, per un’esperienza di visita coinvolgente e divertente (età consigliata: 5/12 anni).

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    MRT SHOP

    Il ricordo di una visita emozionante, un pensiero da regalare e regalarti: al Musem Shop dei Musei Reali di Torino troverai il libro o l’oggetto giusto per portare a casa un pezzo da collezione.

    Da oggi MRT Shop è anche on-line

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    LiveCulture

    Nasce LIVECulture, da oggi è possibile visitare i Musei Reali anche a distanza, estendendo l’esperienza di visita nel tempo e nello spazio.
    Non si tratta di un tour registrato, ma di una vera visita immersiva e interattiva, con immagini fotosferiche a 360° ad altissima risoluzione, guidati da operatori didattici dal vivo, a cui è possibile accedere in pochi semplici passi. Ideata e realizzata da CoopCulture in collaborazione con la start up ad alto contenuto innovativo Twiceout, la piattaforma è dedicata agli studenti di ogni ordine e grado.
    Sono disponibili due percorsi in italiano, inglese e francese​:
    – Musei delle meraviglie: un viaggio nell’arte e nell’archeologia lungo tre chilometri, tra reperti, splendidi dipinti, antichi disegni e i Giardini.
     Invito a Palazzo: il Palazzo Reale e la Cappella della Sindone sono tra i protagonisti di una visita a volo d’uccello che attraversa nobili gallerie, sale solenni e appartamenti fastosi, fino alle cucine del Re.Per maggiori informazioni e dettagli, visitare il sito www.liveculture.it; per le scuole il costo è di 90 euro a classe (per prenotazioni: edu@coopculture.it); 130 euro per i gruppi con massimo 15 partecipanti (per prenotazioni: tour@coopculture.it).

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    MRT EASY LISTENING
    MRT, App ufficiale dei Musei Reali
    MRT è l’App ufficiale dei Musei Reali di Torino, progettata e sviluppata da CoopCulture per accompagnare il visitatore prima, durante e dopo la visita. È multilingua (italiano e inglese, audioguide in italiano, inglese e francese) e propone contenuti free e contenuti premium.
  • NOI, VOI, TUTTI

    I Musei Reali per una comunicazione rispettosa delle differenze di genere

    A conclusione di un progetto partecipato, condotto nel 2021 con personale interno ed esperti linguisti, i Musei Reali adottano le Linee guida per una comunicazione rispettosa delle differenze di genere al museo, curate da Manuela Manera e Filippo Masino.

    In accordo con il Piano di Uguaglianza di Genere del Ministero della Cultura, si offrono come strumento di riferimento per la redazione di testi scientifici, amministrativi e divulgativi, nell’ottica dello sviluppo sostenibile della comunità e del miglioramento del servizio pubblico.

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    Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030
    Sale Chiablese
    fino al 19 febbraio 2023

    Ideata da Enrica Pagella, curata da Bruna Biamino e prodotta dai Musei Reali, la mostra Focus on Future – 14 fotografi per l’Agenda ONU 2030 illustra i valori dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in un inedito viaggio fotografico dedicato alle situazioni di fragilità del nostro pianeta.
    200 scatti di Alessandro Albert, Dario Bosio, Fabio Bucciarelli, Francesca Cirilli, Alessandro De Bellis, Pino Dell’Aquila, Nicole Depaoli, Luca Farinet, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Matteo Montenero, Vittorio Mortarotti, Enzo Obiso, Paolo Verzone.

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    Il programma della attività collaterali

    From present to the future
    Incontri in mostra
    Sale Chiablese
    14 gennaio ore 16

    Cos’è lo sviluppo? Cos’è la sostenibilità? Per chi? Qual è il reale impatto delle azioni rivolte alla sostenibilità sulle comunità locali? Insieme a Carla Inguaggiato dell’Università di Bologna e Diego Posada dell’Università di Padova esploreremo l’interconnessione tra natura ed esseri umani in relazione al cambiamento climatico e alla giustizia ambientale, nel terzo appuntamento degli Incontri in mostra, dal titolo Sostenibilità e giustizia ambientale: complessità e contrasti.

    Per partecipare agli incontri, compresi nel biglietto di ingresso alla mostra, è consigliata la prenotazione all’indirizzo: mr-to.edu@cultura.gov.it.

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    Lecture con i fotografi
    Sale Chiablese
    17 gennaio 2023 ore 17

    Uniti da una trentennale amicizia e dal sodalizio professionale The Moscow Project (1991-2001-2011), martedì 17 gennaio alle ore 17 Alessandro Albert e Paolo Verzone presenteranno nelle Sale Chiablese i progetti fotografici selezionati dalla curatrice Bruna Biamino per illustrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.

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    Sale Chiablese
    24 gennaio ore 17

    Lettura portfolio con Alessandro Albert, Enzo Obiso e Bruna Biamino. I partecipanti potranno mostrare e discutere i propri lavori fotografici con alcuni dei protagonisti della mostra.

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    Le sfide dello sviluppo sostenibile
    Incontro con Marco Tavani
    Sale Chiablese
    31 gennaio ore 17.30
    Martedì 31 gennaio, alle ore 17.30, nelle Sale Chiablese si terrà l’ultimo incontro di approfondimento sui temi dell’Agenda 2030 connessi alla mostra.
    Da bambino avevo paura del cielo: questa ammissione è il senso di una vita votata all’astrofisica. Marco Tavani, Principal Investigator della missione AGILE dell’Agenzia Spaziale Italiana, ricercatore con ampie esperienze internazionali e Presidente dell’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica, ci parlerà del cielo, il grande pieno dei saperi ancora da conoscere e interpretare: del cielo come porta di ingresso per la civiltà del prossimo futuro.La partecipazione alle letture e all’incontro è compresa nel biglietto di ingresso della mostra, con prenotazione consigliata all’indirizzo info.torino@coopculture.it
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    Chiamata alle Arti – Winter Edition
    Biblioteca Reale
    Il format Chiamata alle Arti, che per tutta l’estate ha proposto dialoghi nei Giardini Reali con esponenti della cultura, della scienza, dell’arte e dello spettacolo, si sposta fino a marzo nel Salone monumentale della Biblioteca Reale per intrecciare un dialogo con il pubblico fatto di storie, documenti autografi, manoscritti, libri rari o curiosi. Autori, studiosi, artisti, curatori si cimenteranno su questo palco inedito per avvicinare il pubblico alla letteratura italiana e più in generale al libro attraverso varie narrazioni, in un appuntamento fisso che si propone il giovedì, con ingresso gratuito.
    Informazioni e iscrizioni: mr-to.edu@cultura.gov.it
    12 gennaio ore 17
    Maria Luisa Ricci Lorenza Santa presentano i volumi La science du maître d’hôtel di Menon (1788) e Le cuisinier parisien di Carême (1842).19 gennaio ore 17
    Annamaria Bava Gelsomina Spione dialogano con Maria Grazia Bernardini sul volume Bernini. Catalogo delle sculture.26 gennaio ore 17
    Giuseppina Mussari dialoga con Giovanni Barberi Squarotti su Cacce selvagge e cacce d’amore in Dante e Petrarca.

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    Approfondimento sul restauro del fregio con Allegorie delle Virtù Regie nella Sala degli Staffieri di Palazzo Reale
    Mercoledì 25 gennaio 2023, ore 16
    Punto di incontro: Palazzo Reale, Salone degli Svizzeri
    Prosegue il restauro delle tele raffiguranti le Allegorie delle Virtù Regie sul fregio della Sala degli Staffieri di Palazzo Reale.
    Mercoledì 25 gennaio alle ore 16, curatori e restauratori dei Musei Reali e della ditta Mnemosyne illustrano il cantiere in corso, analizzando la storia dei dipinti e l’intervento conservativo.
    Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali (durata un’ora)
    Informazioni e iscrizioni: mr-to.edu@cultura.gov.it
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    L’arte come strumento per l’apprendimento – Le strategie di pensiero visuale
    Corso di formazione on line

    Sono aperte fino al 16 gennaio 2023 le iscrizioni al corso di formazione dedicato alle Visual Thinking Strategies (VTS), realizzato dall’associazione VTSItalia in collaborazione con i Musei Reali. La metodologia didattica VTS, basata su uno stimolante processo di problem solving, può essere applicata in classe e in museo per accrescere le competenze di base e promuovere la cittadinanza attiva attraverso la conoscenza del patrimonio culturale. Il corso è rivolto a docenti, educatori museali, studenti e laureati di scienze della formazione e delle discipline archeologiche e storico-artistiche, e ai professionisti che si occupano della promozione del benessere.

    Contatti: Associazione VTSItalia: vtsitalia@gmail.com

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    SAVE THE DATE
    Storie dal tornio al Museo di Antichità
    Storie dal tornio. La ceramica del Museo di Antichità, a cura di Rosario Maria Anzalone: dal 2 febbraio prende avvio un nuovo ciclo di incontri e laboratori per conoscere e approfondire le collezioni archeologiche dei Musei Reali
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    MRTOpen
    SMENS. La xilografia in rivista
    Biblioteca Reale
    13 gennaio-25 marzo 2023

    L’esposizione ripercorre la lunga storia dell’arte xilografica e tipografica, attraverso il dialogo e il confronto tra alcune antiche edizioni illustrate della Biblioteca Reale e le tavole incise da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna, curatori e fondatori della rivista SMENS, e celebra l’ingresso nelle collezioni della Biblioteca Reale di Torino dell’intero corpus della rivista, donato dai due artisti.

    Il 13 gennaio alle ore 16, in Biblioteca Reale è previsto il primo laboratorio di approfondimento sulla tecnica dell’incisione xilografica su legno di filo e legno di testa, tenuto dai curatori.

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    Rembrandt incontra Rembrandt
    Dialoghi in Galleria
    Galleria Sabauda, Spazio Scoperte
    fino al 16 aprile 2023
    La mostra può contare sul prestito di un capolavoro di Rembrandt raffigurante La cena in Emmaus conservato presso il Musée Jacquemart-André di Parigi, grazie alla consueta policy di scambio dei Musei Reali con importanti istituzioni italiane ed europee.
    É l’occasione per mettere a confronto il dipinto francese con il Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda, uno dei rarissimi quadri del maestro olandese presenti nelle collezioni nazionali italiane. In mostra sonopresentati anche disegni e incisioni di Rembrandt provenienti dalla Galleria Sabauda e dalla Biblioteca Reale.
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    Riallestimento della collezione Gualino e delle opere del Settecento
    Galleria Sabauda, secondo piano

    Le sale al secondo piano della Galleria Sabauda ospitano il riallestimento delle opere del Settecento e il trasferimento della collezione Gualino.

    Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali

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    MRTFriends
    Museo Archeologico Nazionale di Venezia
    Non ci stanchiamo mai di viaggiare! Con l’arrivo del nuovo anno vi portiamo a Venezia per conoscere il Museo Archeologico Nazionale che, erede dello Statuario della Serenissima e dal 1596 in Piazza San Marco, custodisce ed espone preziose sculture greche e romane, bronzi, ceramiche, gemme e monete, iscrizioni, accanto ad antichità egizie e assiro-babilonesi, deposito dei Civici Musei. La sua singolare raccolta è frutto di secoli di collezionismo e potente testimonianza del rapporto di Venezia con l’Antichità.
    Per saperne di più, seguiteci ogni giovedì sui nostri canali social: Facebook, Instagram e Twitter.
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    MRT Kids & Teens
    Augusto a colori
    Musei Reali – Museo di Antichità
    Sabato 14 gennaio ore 16

    Visita guidata e laboratorio alla scoperta della Galleria Archeologica

    Quando pensiamo alle sculture dell’antica Grecia e di Roma, le immaginiamo bianche come il candido marmo di cui sono fatte, ma in realtà erano dipinte a vivaci colori! Le opere della Galleria archeologica del Museo di Antichità saranno di stimolo alla creatività e al talento artistico dei partecipanti che, con la guida dell’archeologa, sapranno restituire i colori alle opere “candeggiate” dal tempo.

    Attività consigliata dai 6 agli 11 anni.
    Partecipazione gratuita per i bambini e le bambine.
    Ingresso ridotto a euro 10 per adulti accompagnatori, gratuito con Abbonamento Musei.
    Prenotazione consigliata, posti limitati: 011-19560449 / info.torino@coopculture.it

    Mentre i bambini e le bambine prendono parte alla visita e al laboratorio, se lo gradiscono i genitori possono partecipare all’incontro Sostenibilità e giustizia ambientale: complessità e contrasti, previsto alle ore 16 nelle Sale Chiablese, nell’ambito della mostra Focus on Future.

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    Attività
    con CoopCulture
    Gli operatori didattici e gli storici dell’arte CoopCulture vi aspettano per accompagnarvi  alla scoperta degli spazi e delle collezioni dei Musei Reali.
    Benvenuto a Palazzo!
    Le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria
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    Audioguida Kids
    E’ possibile visitare Palazzo Reale, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità con curiosi personaggi pronti a raccontare le loro coinvolgenti storie grazie all’Audioguida Kids, realizzata dai Servizi Educativi dei Musei Reali in collaborazione con CoopCulture. Lungo il percorso sono presenti dei QR-code da scansionare per ascoltare gratuitamente le tracce audio pensate per i giovanissimi visitatori, per un’esperienza di visita coinvolgente e divertente (età consigliata: 5/12 anni).
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    MRT SHOP
    Il ricordo di una visita emozionante, un pensiero da regalare e regalarti: al Musem Shop dei Musei Reali di Torino troverai il libro o l’oggetto giusto per portare a casa un pezzo da collezione.
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    LiveCulture
    Nasce LIVECulture, da oggi è possibile visitare i Musei Reali anche a distanza, estendendo l’esperienza di visita nel tempo e nello spazio.
    Non si tratta di un tour registrato, ma di una vera visita immersiva e interattiva, con immagini fotosferiche a 360° ad altissima risoluzione, guidati da operatori didattici dal vivo, a cui è possibile accedere in pochi semplici passi. Ideata e realizzata da CoopCulture in collaborazione con la start up ad alto contenuto innovativo Twiceout, la piattaforma è dedicata agli studenti di ogni ordine e grado.
    Sono disponibili due percorsi in italiano, inglese e francese​:
    – Musei delle meraviglie: un viaggio nell’arte e nell’archeologia lungo tre chilometri, tra reperti, splendidi dipinti, antichi disegni e i Giardini.
     Invito a Palazzo: il Palazzo Reale e la Cappella della Sindone sono tra i protagonisti di una visita a volo d’uccello che attraversa nobili gallerie, sale solenni e appartamenti fastosi, fino alle cucine del Re.Per maggiori informazioni e dettagli, visitare il sito www.liveculture.it; per le scuole il costo è di 90 euro a classe (per prenotazioni: edu@coopculture.it); 130 euro per i gruppi con massimo 15 partecipanti (per prenotazioni: tour@coopculture.it).
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    MRT EASY LISTENING
    MRT, App ufficiale dei Musei Reali
    MRT è l’App ufficiale dei Musei Reali di Torino, progettata e sviluppata da CoopCulture per accompagnare il visitatore prima, durante e dopo la visita. È multilingua (italiano e inglese, audioguide in italiano, inglese e francese) e propone contenuti free e contenuti premium.
  • Giustizia, Liberalità, Magnanimità e Abbondanza spiccano il ‘volo’ nel cielo di Torino per tornare all’antico splendore.

    Inizia martedì 11 luglio l’operazione di spostamento a terra delle quattro monumentali statue in marmo di Brossasco, alte più di 4 metri e pesanti oltre 3 tonnellate ciascuna, che coronano la balaustra del corpo centrale di Palazzo Madama e raffigurano ermetiche allegorie del “Buon Governo”. Dopo un innovativo intervento di sezionamento, le statue saranno ingabbiate e calate con un eccezionale sistema di gru dall’altezza di 27 metri in piazza Castello, dove verranno restaurate “live” in uno speciale padiglione trasparente visitabile dal pubblico.

    L’intervento rappresenta un momento decisivo del grande cantiere di restauro e consolidamento strutturale della facciata juvarriana dell’edificio, nato alla sinergia tra Fondazione Torino Musei, da sempre impegnata nella tutela e valorizzazione dei beni museali, e Fondazione Crt, storico e principale sostenitore privato di Palazzo Madama che finanzia interamente quest’ultimo intervento con un impegno straordinario di 2,4 milioni.

    Le statue, formate ciascuna da quattro blocchi marmorei scolpiti e sovrapposti e del peso di circa 3.200 kg, sono opera dello scultore carrarese Giovanni Baratta chiamato a Torino da Filippo Juvarra a più riprese tra il 1721 e il 1730 per portare a compimento queste sculture e altre opere a Superga, Venaria Reale e nella chiesa torinese di S. Filippo. Furono sbozzate nel laboratorio dello scultore a Carrara, poi trasportate in pezzi separati via nave fino a Savona e, infine, condotte su carri trainati da buoi e muli a Torino, dove furono montate in opera e portate a compimento.

    Lo stato conservativo delle statue è oggi assai compromesso. Quella che evidenzia maggiore degrado, anche strutturale, è la statua della Giustizia. L’opera fu già smontata e calata a terra una prima volta tra il 1846 e il 1847, in occasione dei lavori di consolidamento delle fondamenta del palazzo.

    Il distacco e il trasferimento delle quattro Allegorie dalla base su cui appoggiano saranno resi possibili dall’allestimento in quota, a 27 metri dal suolo, di speciali macchine operatrici, che utilizzano la tecnica del taglio murario mediante lo scorrimento di un filo diamantato e lubrificato ad acqua, tecnologia tradizionalmente utilizzata nelle cave di estrazione del marmo. Contestualmente alla progressione del taglio, nelle fessure così ricavate verranno inserite due piastre in acciaio debitamente sagomate e rinforzate. Su queste piastre verrà fissata una ‘gabbia’ anch’essa in acciaio, che conterrà a sua volta una cassa lignea in parte aperta, che ingloberà e renderà stabili le statue.

    Sollevate da una gru, le statue e le loro imbracature, del peso complessivo di 6.000 kg, verranno calate a terra e poste su basamenti provvisori, in attesa di essere collocate in un padiglione ad hoc che sarà allestito dinanzi a Palazzo Madama, dove avverrà l’intero processo di restauro, visibile direttamente dal pubblico in piazza Castello, anche tramite visite guidate.

  • Dal 09/06/2022 al 25/08/2022 nel Boschetto dei Giardini Reali dei Musei Reali Torino alle ore 17:00 – 18:30

    Il ciclo di conferenze nei Giardini Reali, iniziato con la prima edizione di Chiamata alle Arti nell’estate del 2021, ritorna quest’anno con Vite parallele. Storie di uomini e animali.

    Gli incontri con artisti, curatori ed esperti in ambito zoologico, tecnologico e biologico, organizzati in collaborazione con l’Archivio di Stato di Torino, trattano di creature eclettiche, fantasiose e mitologiche, intrecciando la narrazione storico-artistica con la ricerca scientifica, affrontando i temi del cambiamento climatico e del paesaggio che muta sotto la spinta dell’uomo.

    9 giugno Change: come cambia il paesaggio?
    Luca Mercalli, Società Meteorologica Italiana e Fabio Luino, IRPI-CNR
    dialogano con Stefano Benedetto

    16 giugno Il primo animale: l’uomo ideale?
    Sergio Scamuzzi, Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Culture, Politica e Società
    dialoga con Giuseppina Mussari

    30 giugno Animali in giardino, animali nell’arte
    Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo, C&C Studio
    dialogano con Stefania Dassi

    7 luglio Animali esotici, animali fantastici
    Nicola Bolla, artista
    dialoga con Stefania Dassi

    14 luglio Ecologia come scienza nomade. Pratiche artistiche e agende politiche
    Marco Scotini, PAV – Parco Arte Vivente
    dialoga con Stefano Benedetto

    21 luglio Esporre l’esotico: dal serraglio dei Giardini Reali al Museo di Scienze Naturali
    Luca Ghiraldi, Museo Regionale di Scienze Naturali – Referente Collezioni Ornitologiche e Teriologiche
    dialoga con Elisa Panero

    28 luglio Bones: resti animali per ricostruire la storia
    Beatrice De Marchi, Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi
    dialoga con Elisa Panero

    4 agosto Animati Animali. Spunti sull’immagine e il ruolo degli animali nel film d’animazione
    Chiara Magri, Centro Sperimentale di Cinematografia
    dialoga con Stefano Benedetto

    11 agosto I cavalli dell’Armeria Reale
    Pietro Passerin d’Entrèves, Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi
    dialoga con Giorgio Careddu

    25 agosto Animali al cinema
    Donata Pesenti Campagnoni, già curatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino
    dialoga con Barbara Tuzzolino​

  • Dal 19 febbraio 2022 al 31 dicembre 2024 apre al pubblico la Galleria Archeologica, un’inedita sezione dedicata alle civiltà del Mediterraneo antico, dove sono custoditi reperti di rara bellezza e di inestimabile valore storico.

    Il percorso di visita è compreso nel biglietto ordinario dei Musei Reali.

    I Musei Reali offrono al pubblico un itinerario di visita ancora più ricco e coinvolgente grazie all’inaugurazione della Galleria Archeologicauna nuova sezione dedicata al nucleo più antico delle collezioni d’arte e archeologia, situata al piano terreno della Manica Nuova di Palazzo Reale. Più di mille opere, alcune delle quali mai esposte prima: reperti provenienti dalla Mesopotamia, statue greche e romane, vasellame greco, elementi funerari etruschi e fenici. Materiali che compongono uno straordinario scrigno di testimonianze pervenute al Museo di Antichità in più di quattrocento anni di storia, grazie al collezionismo di Casa Savoia e alle scoperte di studiosi, esploratori e imprenditori. Una grande occasione per riportare l’Archeologia al centro dei Musei Reali, svelando un capitolo fondamentale della storia dei Savoia a Torino. 

    Questa iniziativa, in linea con il Piano Strategico dei Musei Reali, punta a riordinare i percorsi di visita, migliorando i collegamenti fra le diverse unità museali, soprattutto all’interno del Museo di Antichità, attualmente suddiviso in tre sezioni (Archeologia a Torino, Padiglione Territorio, Sezione Collezioni). L’obiettivo è quello di sviluppare un itinerario coeso all’interno della Manica Nuova di Palazzo Reale, dove l’Atrio monumentale si trasforma in uno snodo essenziale capace di mettere in rapporto dialettico due grandi nuclei del collezionismo sabaudo: le antichità e le raccolte di pittura.

     

    Il percorso espositivo

    Il percorso di visita è suddiviso in cinque sezioni e si articola lungo dieci sale, con uno scenografico allestimento progettato dallo studio GTRF – Tortelli Frassoni Architetti Associati, che ha firmato alcune delle più iconiche esposizioni museali degli ultimi anni in Italia. Il patrimonio del Museo di Antichità è stato messo in scena come un affascinante viaggio nel tempo e nello spazio, che ripercorre la nascita delle prime collezioni per poi avventurarsi lungo la Galleria delle Sculture, sulla quale si affacciano le sale riservate alle diverse civiltà, da esplorare liberamente.

    La prima sezione sulla storia del collezionismo antiquario è dedicata al nucleo primigenio delle collezioni sabaude, frutto di abili acquisizioni sul mercato di Roma e Venezia per volontà del duca Emanuele Filiberto dalla fine del Cinquecento, poi fortemente incrementante dal figlio Carlo Emanuele I.

    Il corridoio centrale ha il compito di evocare una galleria di palazzo, dove lungo le pareti si allineano statue greche e romane, rilievi scolpiti e busti marmorei, che presentano al visitatore i caratteri salienti della rappresentazione antica: le teste-ritratto, vere immagini di propaganda dell’Antichità; le riproduzioni romane di opere celebri; le scene di banchetto sui sarcofagi, per poi culminare nella suggestiva Rotonda degli Imperatori, dove i busti dei principali personaggi della storia romana circondano il visitatore. Ai reperti assiri, giunti al Museo nel 1847, è dedicata l’area Vicino Oriente Antico, a cui si unisce una raccolta – la più ricca in Italia – di testi cuneiformi e sigilli a cilindroAll’interno della quinta sezione sulle antichità dall’isola di Cipro, è presente la maggiore collezione del Museo: conta oltre 1.000 pezzi in grado di testimoniare l’evoluzione di quello straordinario crocevia culturale lungo un arco cronologico che spazia dall’antica Età del bronzo (III millennio a.C.) alla tarda antichità (IV-V secolo d.C.). Seguono le sale della civiltà romana, con il calco ottocentesco, per la prima volta esposto, del calendario romano dei Fasti Praenestini, dell’Egitto in età ellenistica, dove risplende la bellissima testa della celebre regina Cleopatra VII, del mondo fenicio e punico. Le ceramiche elleniche e italiote (circa 400 pezzi) acquistate tra il 1827 e il 1828 da Carlo Felice sono protagoniste della sezione Civiltà Greca ed Etrusca. A queste si aggiunge una seconda collezione di reperti etruschi che comprende vasellame in ceramica, bucchero, bronzi, urne cinerarie, sarcofagi e vasellame di produzione meridionale.

    Tra gli oggetti iconici selezionati dai curatori sono presentati il ritratto scultoreo di Cesare, ritenuto dagli esperti uno dei più rassomiglianti al condottiero; il rilievo assiro del re Sargon II, una delle più raffinate rappresentazioni del sovrano neo assiro risalente al 717-707 a.C.; il grande sarcofago etrusco datato al 280-270 a.C. della Matausna, donna appartenente alla famiglia omonima di cui si possono ricostruire parentele e nomi; il mosaico del cantore Orfeo che ammansisce le belve, ritrovato a Cagliari e giunto al Museo di Antichità già nel Settecento; il misterioso busto di Iside “cabalistica”, scolpito nella seconda metà del XVI secolo; un’eccezionale iscrizione in bronzo trilingue (punico, greco, latino) proveniente dalla Sardegna romana.

    Il percorso è scientificamente aggiornato secondo gli ultimi risultati degli studi internazionali ed è stato concepito fin dall’inizio secondo il principio del design for all. I contenuti, infatti, sono resi accessibili a tutti i pubblici grazie all’inserimento di speciali didascalie commentate, contenuti tattili e audiodescrizioni, richiamabili da smartphone attraverso QRcode integrati sulle pareti.

    Per i più giovani, lungo le sale si snoda la Galleria Junior, che stimola la curiosità dei bambini attraverso giochi e indovinelli per far conoscere meglio il passato, mettendolo a confronto con il presente.

    I visitatori troveranno inoltre degli approfondimenti extra attraverso le videointerviste di Galleria Liveprotagonisti del mondo della cultura, dello sport, dell’imprenditoria e dell’arte che hanno risposto alla domanda “Quale significato hanno per te questi oggetti esposti? In che modo riflettono le tue passioni?”. Tra i volti illustri: Corrado Lopresto, uno dei maggiori collezionisti al mondo di automobili e prototipi d’epoca; lo scultore e artista Fabio Viale; il lottatore olimpico Daigoro Timoncini; studiosi di Archeologia, Storia e Antropologia, con i quali sono stati commentati temi e reperti dell’esposizione, aprendo a prospettive inusuali.

  • Dopo tre mesi di chiusura dovuta alle norme per il contrasto della pandemia, a febbraio i Musei Reali potranno accogliere e riabbracciare il pubblico, anche se con la limitazione delle sole giornate lavorative dal lunedì al venerdì. Il paese deve ripartire. E bisogna farlo insieme.

    Il 1° febbraio, nelle sale Chiablese, riapre la mostra Capa in color, che accoglie una selezione di immagini a colori del grande fotoreporter Robert Capa, con orario dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 e che è stata prorogata fino al 30 maggio.

    I Musei Reali osserveranno il seguente orario:

    per la prima settimana del mese, da martedì 2 febbraio a venerdì 5 febbraio: Palazzo Reale e Armeria con orario di visita dalle 9 alle 19(biglietteria: 9-18);

    a partire dalla seconda settimana, da lunedì 8 febbraio, sarà aperto il percorso completo, con la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità, dal lunedì al venerdì, con orario 9-19 (il lunedì l’accesso è possibile solo mediante l’acquisto in prevendita del biglietto online).

    Lunedì 8 febbraio riaprono anche le mostre allestite nel percorso del museo: Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude, prorogata fino all’11 aprile e Beyond walls – Oltre i muri (prorogata fino all’11 aprile).

    Nelle giornate di apertura dei musei saranno accessibili anche i Giardini Reali, dove è allestito il percorso fotografico Toward2030. What are you doing? (prorogato fino all’11 aprile), e dove prosegue il cantiere dell’area di Levante, con la fontana monumentale di Martinez, che riaprirà entro l’estate.

    L’accesso ai Musei Reali e ai Giardini è disciplinato dalle norme vigenti: obbligo di mascherina, rilevamento della temperatura, distanziamento interpersonale, igienizzazione frequente delle mani, possibile anche grazie agli appositi dispositivi collocati lungo i percorsi di visita.

    LE MOSTRE

    CAPA IN COLOR (prorogata fino al 30 maggio)

    Nelle Sale Chiablese, fino al 30 maggio 2021, si potrà visitare Capa in color, la mostra monografica dedicata al fotografo di fama mondiale Robert Capa, nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione al Centro Internazionale di Fotografia di New York. L’esposizione presenta per la prima volta in Italia oltre 150 immagini a colori, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate per illustrare il particolare approccio dell’autore verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare il colore nei lavori da fotoreporter, realizzati tra gli Anni ‘40 e ‘50 del Novecento.

    SULLE TRACCE DI RAFFAELLO NELLE COLLEZIONI SABAUDE (prorogata fino all’11 aprile)

    Protagonista assoluto, insieme a Leonardo e Michelangelo, del Rinascimento italiano, Raffaello porta la pittura a vertici di bellezza subito celebrati in ogni parte d’Europa. La mostra illustra la diffusione in Piemonte dei modelli derivati dalla sua opera con dipinti, incisioni e oggetti di arte decorativa dalla prima metà del Cinquecento alla fine dell’Ottocento. È sostenuta dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte dell’artista ed è stata realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo e in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.

     

     

    French-Swiss artist Saype works on a collection of two giant biodegradable landart paintings Tuesday September 29, 2020 in front of the Palatine Gate in Turin, Italy. With an overall area of 6’400 square meters, the fresco was created using biodegradable pigments made out of charcoal, chalk, water and milk proteins. This art piece is the 7th step of the worldwide project “Beyond Walls” aiming at creating the longest symbolic human chain around the world promoting values such as togetherness, kindness and openness to the world. (/Valentin Flauraud for Saype)

    BEYOND WALLS – OLTRE I MURI (prorogata fino all’11 aprile)

    Dopo il Champ de Mars di Parigi e le tappe di Andorra, Ginevra, Berlino, Ouagadougou e Yamoussoukro, l’artista franco-svizzero Saype ha scelto Torino come settimo sito della sua monumentale opera di Land Art ecologica dedicata alla fratellanza universale e alle connessioni tra uomini e culture. Una gigantesca catena di mani intrecciate è comparsa sui prati del giardino della Porta Palatina, dipinta con pigmenti eco-compatibili appositamente brevettati. Un messaggio di solidarietà e di fratellanza per un’opera che unisce idealmente Torino al resto del mondo. In parallelo, i Musei Reali sostengono il progetto nella volontà di connettere il patrimonio delle arti classiche alle espressioni artistiche contemporanee, contribuendo a realizzare uno dei più importanti interventi artistici su scala globale degli ultimi anni. Il progetto comprende anche Beyond Walls. Torino 2020, la prima mostra personale dell’artista allestita al primo piano della Galleria Sabauda per ricostruire poetica, carriera e tecnica dei Foot Murales che hanno reso celebre Saype in tutto il mondo.

    TOWARD2030. WHAT ARE YOU DOING? (prorogata fino all’11 aprile)

    Fino a domenica 11 aprile, il pubblico potrà visitare l’esposizione dedicata al progetto TOward2030. What are you doing? Ideato da Lavazza e dalla Città di Torino per diffondere la cultura della sostenibilità attraverso il linguaggio della street art, il progetto ha previsto la realizzazione di 18 opere murali ispirate ai Sustainable Development Goals elaborati dall’ONU, 17 obiettivi di sviluppo sostenibile più il Goal Zero, pensato da Lavazza per divulgare gli obiettivi stessi. La mostra, curata da Roberto Mastroianni e Filippo Masino, presenta nello Spazio Confronti della Galleria Sabauda fotografie e filmati degli artisti al lavoro, mentre nel Boschetto dei Giardini Reali sono riproposti gli scatti delle 18 opere d’arte urbana presenti a Torino, oltre ai lavori di alcuni artisti dei collettivi Il Cerchio e le Gocce, Monkeys Evolution e Truly Design, realizzati durante il live painting inaugurale con il coordinamento di MurArte Torino.

    MUSEI REALI TORINO

    Orari:

    • Da martedì 2 febbraio a venerdì 5 febbraio i Musei Reali apriranno il Palazzo Reale e l’Armeria dalle 9 alle 19, biglietteria 9-18 (costo € 10, gratuito fino a 18 anni, € 2 da 18 a 25 anni).
    • Dal lunedì 8 febbraio aprirà il percorso completo, con la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso ore 18, costo € 15, gratuito fino a 18 anni, € 2 da 18 a 25 anni).

    Il lunedì accesso esclusivamente con biglietto acquistato in prevendita on line.

    • Da lunedì 1° febbraio la mostra Capa in color nelle Sale Chiablese sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 con tariffe consuete (www.capaincolor.it).

    Biglietti:

    • Da martedì 2 febbraio a venerdì 5 febbraio: intero € 10
    • Da lunedì 8 febbraio: intero € 15
    • Ridotto: € 2 (ragazzi dai 18 ai 25 anni)

    Gratuito per i minori 18 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card. L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.

     

     

     

     

     

     

  • Continua l’impegno per lo sviluppo e la valorizzazione di un grande patrimonio di storia, arte e natura.

    Musei più aperti, più accessibili, più partecipati: il bilancio degli ultimi quattro anni dei Musei Reali racconta una realtà in crescita, con un incremento del 61% del pubblico dal 2016 a oggi e 596.000 visitatori nel 2019.
    Un risultato reso possibile grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, e grazie anche all’impegno delle molte istituzioni, associazioni e imprese che hanno, a vario titolo, contribuito ad accompagnare questo cammino.

    Il 2020 segna per i Musei Reali un primo importante punto di arrivo. Si chiude la prima fase del progetto di sviluppo promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che a partire dal 2014 ha riunito in un’unica realtà museale il Palazzo Reale con la Cappella della Sindone, l’Armeria, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità, i Giardini Reali, le Sale Chiablese e la Biblioteca Reale. Una fase di avvio che ha definito il profilo della nuova istituzione e che si apre ora a nuove importanti sfide.

    I dati di crescita trovano riscontro anche nell’attività dei canali ufficiali social dei Musei Reali. I dati aggiornati al 31 gennaio 2019 registrano 36.846 like sulla pagina Facebook, 12.327 follower su Twitter e 26.700 follower per Instagram.
    Ogni anno i Musei Reali partecipano alla #MuseumWeek, l’appuntamento mondiale dedicato alla cultura sui social network, posizionandosi nell’edizione 2019 tra i primi dieci musei in Europa.

    DATI DEI VISITATORI

    visitatori MRT

    incremento su anno prec

    % su anno prec

    incremento su 2015

    % rispetto a 2015

    2015

    307.350

    2016

    314.195

    6.845

    2,23%

    6.845

    2,23%

    2017

    360.847

    46.652

    14,85%

    53.497

    17,41%

    2018

    461.250

    100.403

    27,82%

    153.900

    50,07%

    2019

    492.136

    30.886

    6,70%

    184.786

    60,12%

     

    Una delle numerose novità è l’APP.

     

     

    MRT è l’App ufficiale dei Musei Reali di Torino, progettata e sviluppata per accompagnare il visitatore prima, durante e dopo la visita.
    È multilingua (italiano e inglese, audioguide in italiano, inglese e francese) e propone contenuti free e contenuti premium.

    Il progetto dell’App è stato curato dalla Società Cooperativa Culture, in collaborazione con Heritage Srl e Macoev Srl.

    Con l’App si può:
    ACCEDERE a contenuti informativi (orari, tariffe, contatti, accessibilità) – ESPLORARE il patrimonio e le collezioni (nello specifico storia, collezioni, mostre permanenti, eventi in corso)
    APPROFONDIRE l’esperienza di visita, con i contenuti gratuiti di anteprima e con i contenuti Premium di audioguide a pagamento
    FIDELIZZARE con gli eventi e le iniziative museali (news e notifiche)

     

     

     

     

     

    Foto di copertina: dott.ssa Enrica Pagella Direttrice Musei Reali Torino

    Credit Photo Daniele Bottallo

  • COLOSSEO, UFFIZI E POMPEI SUPERSTAR*
    La Top 30 dei musei e dei parchi archeologici statali del 2019 regala conferme e novità, con il podio stabilmente occupato dal Colosseo, con oltre 7,5 milioni di visitatori, le Gallerie degli Uffizi, con quasi 4,4 milioni di ingressi, e Pompei, con circa 4 milioni di presenze. Seguono la Galleria dell’Accademia di Firenze e Castel Sant’Angelo, realtà che da molti anni occupano la cima della classifica della Top 30. Tra i primi cinque istituti, in termini assoluti da segnalare la crescita di Pompei che vede aumentare di 160.000 unità i biglietti staccati nei soli scavi.

    *FRANCESCHINI: PROSEGUIREMO SU PERCORSO INNOVAZIONE*
    “A qualche anno dalla riforma dei musei i risultati straordinari si vedono sempre di più grazie al lavoro dei direttori e di tutto il personale. Più incassi vogliono dire più risorse per tutela e ricerca, servizi museali. Andremo avanti sul percorso dell’innovazione”, ha commentato il ministro peri beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

    *BOOM DELLE MARCHE E DEI MUSEI NAPOLETANI*
    Il 2019 ha visto anche importanti risultati, come il boom della Galleria Nazionale delle Marche, che con circa 70.000 biglietti in più rispetto ai quasi 195.000 visitatori del 2018 segna un +36,8%, sale di sette posizioni e entra al ventiseiesimo posto in TOP 30, dove mancava dal 2012. A seguire una crescita significativa dei musei napoletani, capeggiata dal Museo di Capodimonte, che aumenta del 34,2% i visitatori e con quasi 253.000 ingressi scala quattro posizioni in classifica e entra nella TOP 30. Significative affermazioni anche per Castel Sant’Elmo, che passa da quasi 225.000 a 267.000 visitatori salendo dal trentesimo al ventisettesimo posto con un +18,7% di ingressi, e per Palazzo Reale, che con una crescita di visitatori dell’11% arriva a oltre 270.000 biglietti staccati che valgono il venticinquesimo posto in classifica, due posizioni in più rispetto all’anno scorso.

    Bene in termini di crescita anche le Terme di Caracalla a Roma, con un aumento del 10,9% dei visitatori sul 2018, e il Castello di Miramare a Trieste, con un +10,7% di ingressi.

    Buon risultato anche per Palazzo Ducale di Mantova, che da 324.000 visitatori passa a oltre 346.000 ingressi, un incremento del 7% su base annua che gli permette di salire di tre posizioni e piazzarsi al diciottesimo posto in classifica.

    Complessivamente nei primi trenta musei e parchi archeologici statali sono no entrati nel 2019 quasi 30 milioni di visitatori (circa 700.000 ingressi in più rispetto al 2018 con un incremento del 2,4%) che rappresentano più della metà dei visitatori dell’intero sistema museale statale.

    apri tabella in formato PDF*CRESCE LA BASILICATA, È “EFFETTO MATERA”*
    Non presenti nella Top 30, ma con un’ottima prestazione, da segnalare i musei della Basilicata, che nell’anno della Capitale europea della cultura hanno visto crescere gli ingressi di circa 50.000 unità, con un tasso di incremento prossimo al 20% tanto da poter parlare di un vero e proprio “Effetto Matera” nei principali luoghi della cultura lucani.

    *TORNANO LE DOMENICHE GRATUITE, MUSEI BATTONO LA “SERIE A”*
    Inoltre, dalla loro istituzione nel luglio del 2014 a oggi le domeniche gratuite, recentemente reintrodotte e rese permanenti dal Ministro Franceschini, hanno portato oltre 17 milioni di persone nei soli musei statali, con un effetto volano sugli ingressi a pagamento e con benefici importanti per i musei più piccoli che hanno beneficiato di campagne di comunicazioni nazionali. Un dato sottostimato, perché non tiene conto dei tanti ulteriori visitatori dei musei comunali che hanno aderito contribuendo a fare della #domenicalmuseo un vero e proprio evento culturale per famiglie e cittadini con numerose edizioni da record in cui la presenza nei musei è stata superiore a quella di una giornata di campionato di calcio di “Serie A”.

    *PANTHEON DA RECORD, SUPERATI I 9 MILIONI DI VISITATORI*
    Tra gli istituti gratuiti, infine, da segnalare l’exploit del Pantheon, che supera quota 9 milioni di visitatori, con un aumento del 4% pari a circa 400.000 visitatori in più rispetto al 2018. Ottimo risultato anche per il Vittoriano – recentemente reso autonomo insieme a Palazzo Venezia – che cresce del 9% portandosi a oltre 3 milioni di ingressi.

    *MALTEMPO, CALANO I VISITATORI DEI GIARDINI STORICI*
    Dopo anni di continua crescita a doppia cifra il numero dei visitatori dell’intero sistema museale nazionale si assesta intorno ai 55 milioni. Le prime cinque regioni per numero di ingressi sono il Lazio, la Campania, la Toscana, il Piemonte e la Lombardia. L’assestamento è stato causato anche dai numerosi fenomeni di maltempo che hanno caratterizzato l’autunno del 2018 e la primavera del 2019 e che hanno comportato la forte riduzione del numero visitatori soprattutto nei parchi monumentali e nei giardini storici: il Bosco di Capodimonte, ad esempio, ha avuto una consistente riduzione degli ingressi dovuta anche a lunghi mesi in cui ragioni di sicurezza non ne hanno permesso l’apertura e la piena fruibilità.

  • “Sono un figlio del Nord, e tutto ciò che sono è una parte del suo popolo e

    della sua natura selvaggia. Ovunque mi trovi, il Nord sarà sempre la mia patria

    (nel senso più ampio). Amo la natura aspra e  malinconica del Nord,

    e quei vividi lampi di luce che gli artisti nordici sanno esprimere”

    (Konrad Mägi, dicembre 1907)

     

    Arriva ai Musei Reali di Torino nelle Sale Chiablese dal 30 novembre 2019 all’8 marzo 2020 la mostra Konrad Mägi. La luce del Nord, dedicata all’artista estone dalla straordinaria forza espressiva, fatta soprattutto di colore e di luce. Mägi è considerato il capostipite della pittura estone moderna ed è spesso assimilato ad artisti come Vincent Van Gogh e Alfred Sisley, con cui ha in comune l’uso audace della materia pittorica e degli effetti luminosi.

     

    La mostra, curata dallo storico dell’arte Eero Epner in collaborazione con la direzione dei Musei Reali, cade in prossimità dei 100 anni dalla visita di Konrad Mägi in Italia e, con oltre cinquanta opere (paesaggi, ritratti e disegni), è una delle personali più grandi mai realizzate in Europa. Le opere provengono dal Museo Nazionale d’Arte dell’Estonia e dal Museo d’Arte di Tartu, oltre che dalle collezioni private di Enn Kunila e Peeter Värnik e da quelle della Società degli studenti estoni.

    L’opera di Konrad Mägi è il lavoro di una personalità irrequieta e intensa, che attraverso la sua pittura di paesaggio, tesa e talvolta onirica, costruita con una materia densa ed espressiva, racconta al continente europeo il fascino della natura del Nord, dei suoi grandi cieli solcati da nuvole instabili e accese dai bagliori del tramonto, i laghi, le campagne distese e le scogliere a picco sul mare.

    Impossibile da collocare in un preciso movimento, Mägi sfiora tutte le correnti senza mai farne propria nessuna. Ama la natura e la dipinge come se stesse facendo un ritratto; al contrario, i suoi pochi ritratti di persone sono realizzati come se stesse dipingendo la natura, che percepisce come uno spazio metafisico e sacro. Anarchico, eccentrico, sognatore e utopista, Mägi è un artista unico nel panorama europeo del primo ventennio del Novecento, per il suo approccio alla pittura e, più in generale, alla vita. Come scrisse egli stesso nel 1906: “Prima o poi bisogna andare a vedere il mondo, anche a costo della vita, perché non fa differenza come uno muore e dove muore”.

    La mostra Konrad Mägi. La luce del Nord per la direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella è al contempo una scoperta e una sfida: “Sono certa che le opere di Konrad Mägi saranno per il pubblico dei Musei Reali una scoperta e una sfida. La scoperta di un artista ancora poco noto e, insieme, del suo mondo, fatto di esperienze e di contatti che, partendo dall’Estonia, uniscono San Pietroburgo a Parigi e a Roma. Una sfida, perché la poetica di Mägi, pur così diretta, incrocia segni di culture artistiche – Art Nouveau, fauves, impressionismo, espressionismo – che devono essere interpretati alla luce di un’ispirazione peculiare e personale, come suggestioni che provengono da terre lontane dentro un solco di sapore quasi etnografico. Una pittura che scrive, con i suoi mezzi di forma, di colore e di luce, un pezzo di storia europea”.

    Per la direttrice del Museo Nazionale d’Arte dell’Estonia Sirje Helme la mostra rappresenta un riconoscimento e un risarcimento nel contesto dell’arte europea: “Il grande e ben documentato interesse di una prestigiosa istituzione del mondo dell’arte nei confronti della storia dell’arte estone del primo Novecento serve da ulteriore conferma che i concetti di ‘periferia’ e ‘centro’ stanno progressivamente perdendo il proprio significato nella storia della cultura europea. Il programma di altissimo livello dei Musei Reali e la loro grande professionalità organizzativa posizionano l’opera di Mägi in contesti da cui essa è stata esclusa per cent’anni. In questo modo si arricchisce la storia dell’arte sia estone che europea”.

    Un film-documentario su Konrad Mägi, appositamente realizzato per la mostra dalla regista estone Marianne Kõrver, sarà proiettato nell’ultima sala espositiva. Il documentario si concentra sulla personalità contradditoria e in parte inesplicabile di Mägi, che si riflette in forme diverse anche nelle sue opere. La storia appassionata e autodistruttiva delle ricerche metafisiche dell’artista, unita a un certo mistero che circonda sia la sua vita che la sua arte offrono allo spettatore la possibilità di fare esperienza della sua opera in modo molto personale e partecipato. Vari scrittori, storici dell’arte e studiosi estoni (Tiina Abel, Tõnu Õnnepalu, Eha Komissarov, Veiko Õunpuu, Hasso Krull, Lauri Sommer, Marek Tamm, Jaan Elken ja Kristi Kongi) descrivono la personale relazione di Konrad Mägi con l’arte e spiegano il contesto in cui essa si è sviluppata.

    L’allestimento della mostra è curato da Tõnis Saadoja e il design grafico da Kätlin Tischler. L’organizzazione della mostra è coordinata dal Museo Nazionale d’Arte dell’Estonia e supportata dalla Fondazione Konrad Mägi.

    Al termine dell’esposizione torinese, la mostra continuerà il suo viaggio facendo tappa nell’autunno 2021 al museo EMMA di Espoo, in Finlandia.

    LA VITA DI KONRAD MÄGI

    Mägi nasce in un ambiente rurale dell’Estonia meridionale nel 1878 e nel 1889 si sposta con la famiglia a Tartu, dove comincia a lavorare come apprendista falegname. Poco più che ventenne inizia la sua formazione artistica nella scuola di arti industriali di San Pietroburgo ma, già inquieto, abbandona la città nel 1906 per trasferirsi in Finlandia, nelle isole Åland, dove realizza i suoi primi dipinti. Nel 1907 approda a Parigi, dove vive per un anno, lottando con i disagi causati dalla povertà e dalle difficoltà di inserimento nell’ambiente artistico della metropoli. Nel 1908 è in Norvegia, dove dipinge intensamente, creando la base per le prime esposizioni di Tartu e di Tallin (1910), che gli daranno grande notorietà consentendogli un altro viaggio a Parigi. Ma già nel 1912 fa definitivamente ritorno in Estonia, dove lavora come insegnante d’Arte. L’ultima sua fase creativa coincide, nel 1921, con il viaggio in Italia, dove realizza luminose vedute di Roma, di Capri e di Venezia. Tornato in patria e gravemente malato, si spegne nel 1925, all’età di quarantasette anni.

    Per maggiori info

    Foto di copertina:

    Paesaggio con nuvola rossa. 1913‒1914. Olio su tela. Museo nazionale d’arte, Estonia

    Landscape with a Red Cloud. 1913‒1914. Oil on canvas. Art Museum of Estonia

     

     

  • Musei Reali Torino, Sale Chiablese
    Da venerdì 7 giugno a domenica 3 novembre 2019

    Una mostra per raccontare un grande collezionista e la sua storia straordinaria:I mondi di Riccardo Gualino collezionista e imprenditore riunisce nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino, dal 7 giugno al 3 novembre 2019, la collezione appartenuta a Riccardo Gualino, riunendo i due principali nuclei di opere conservate alla Galleria Sabauda di Torino e alla Banca d’Italia di Roma, insieme a dipinti, sculture, arredi e fotografie provenienti da musei e istituzioni torinesi e nazionali, raccolte private e archivi, primo fra i quali l’Archivio Centrale dello Stato.

    La mostra, a cura di Annamaria Bava e Giorgina Bertolino, è un progetto dei Musei Reali di Torino con Banca d’Italia e con la collaborazione dell’Archivio Centrale dello Stato.

    Con oltre trecento opere, tra cui i capolavori di Botticelli, Duccio da Boninsegna, Veronese, Manet, Monet, Casorati, la mostra offre una preziosa occasione per conoscere, per la prima volta in modo esteso, l’intero arco della vita e del collezionismo di Riccardo Gualino, capitano d’industria e finanziere, figura di spicco nell’economia italiana del Novecento. L’esposizione si basa sull’intreccio tra l’arte e la vita artistica, indirizzo che Gualino stesso ha spiegato e sostenuto nell’autobiografia del 1931.
    Nei diciotto ambienti delle Sale Chiablese, le opere sono accostate a partire dalle fonti storiche o allestite in spazi che rinviano a quelli originali: le sale del Castello di Cereseto Monferrato, sua prima residenza in stile neogotico, la palazzina di via Galliari a Torino, l’ufficio all’ultimo piano del palazzo di corso Vittorio Emanuele II. Sono accompagnate da fotografie e immagini che raccontano i mondi di Riccardo Gualino e di sua moglie Cesarina Gurgo Salice, le case in cui abitano, il milieu cosmopolita che frequentano, il clima di un’epoca, dai ruggenti anni Venti alla parabola del regime, dalla Seconda guerra mondiale al Miracolo italiano. Alcune documentano i modernissimi stabilimenti che Gualino ha fondato nei settori del legname e del cemento, della seta artificiale e del cioccolato. Al successo di aziende come la Snia Viscosa e la Unica, corrisponde, fra il 1920 e il 1930, l’apice della collezione, con le acquisizioni di opere come la Madonna in trono di Duccio da Buoninsegna, la Venere di Botticelli, Venere e Marte di Veronese, la Négresse di Édouard Manet, il Paesaggio campestre di Claude Monete del nucleo orientale, con il Buddha in meditazione del XIII-XIV secolo, rilucente nella sua lacca dorata. In questo periodo, i Gualino si fanno ritrarre da Felice Casorati, nelle pose auliche dei signori rinascimentali, assumendo nella vita reale il ruolo di mecenati, sostenitori dei giovani artisti, e in particolare dei Sei Pittori di Torino, della danza d’avanguardia e del teatro, con l’apertura, nel 1925, di una sala privata nella loro residenza e poi del Teatro di Torino.

    La stagione splendida s’infrange con la crisi delle aziende del gruppo, il crack, l’arresto e la condanna dell’imprenditore e finanziere al confino nel 1931.

    La collezione è concessa a garanzia del debito contratto con lo Stato: una parte entra alla Pinacoteca Sabauda, l’altra in Banca d’Italia. Scontata la pena, Riccardo Gualino inizia una nuova vita a Roma.

    Riprende l’attività imprenditoriale, con la Rumianca e la Lux Film, la casa di produzione di Riso amaro di De Santis e di Senso di Visconti. Nella capitale, dove vivrà per trent’anni, perduta la prima favolosa collezione, ne inizia una seconda, di nuovo ricchissima. Il dialogo tra passato e presente si rinnova, come suggeriscono in mostra la giovane Clelia dipinta da Felice Casorati nel 1937 e la trecentesca scultura con Santa Caterina del Maestro della Santa Caterina Gualinoche proprio da lei prende il nome, una delle opere ora riscoperte, tra le molte disperse.

    www.museireali.beniculturali.it

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