Il calendario completo degli eventi sul sito.
Il calendario completo degli eventi sul sito.
VENERDI 28 LUGLIO
VENERDI 4 AGOSTO
VENERDI 11 AGOSTO
LUNEDI 14 AGOSTO
MARTEDI 15 AGOSTO
COSA SI POTRÀ VISITARE
Al MAO | Accesso con biglietto unico a 1€ alle gallerie delle collezioni permanenti, alle mostre in corso Metalli sovrani. La festa, la caccia e il firmamento nell’Islam medievale e Impetuosa nel t-space X MAO. Aggiungendo 1€ sarà possibile visitare la mostra Buddha10 Reloaded.
LE VISITE GUIDATE DI FERRAGOSTO:
La tariffa a 1€ è valida per tutti i visitatori, compresi i possessori di Abbonamento Musei, le cui tessere non potranno essere registrate. Ingresso gratuito: possessori di Torino Piemonte Card e aventi diritto.
VENERDI 18 AGOSTO
MARTEDI 22 AGOSTO
VENERDI 25 AGOSTO
LUNEDI 28 AGOSTO
Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
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NOI, VOI, TUTTI
Estate Reale
Natura, arte e musica
ai Musei Reali
Torna la bella stagione con ESTATE REALE, rassegna di musica, teatro e svago tra i Giardini Reali e il Teatro Romano, organizzata dai Musei Reali con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” e la Fondazione TRG di Torino.
Festa del Piemonte.
La Battaglia dell’Assietta
Visite guidate tematiche
Palazzo Reale
Dal 18 al 21 luglio alle ore 17
La Festa del Piemonte, istituita con legge regionale n. 15 del 22 agosto 2022 per promuovere il patrimonio identitario e storico culturale territoriale, è intitolata alla Battaglia dell’Assietta, disputata il 19 luglio 1747 sul colle omonimo tra la Val Chisone e la Val Susa, decisiva per la vittoria delle truppe sabaude su quelle francesi. Da martedì 18 a venerdì 21 luglio, i Musei Reali organizzano ogni giorno alle ore 17 una visita guidata tematica su alcune opere pittoriche e d’arredo raffiguranti la battaglia, legate al secondo re di Sardegna Carlo Emanuele III, del quale ricorre quest’anno il 250° anniversario della morte. Il percorso di visita si svolge al secondo piano di Palazzo Reale, con approfondimenti sui dipinti di Hyacinth de La Peigne e di Massimo d’Azeglio, e nella Galleria delle Battaglie, al primo piano. Le visite, della durata di un’ora per gruppi di massimo 25 persone, sono comprese nel biglietto dei Musei Reali, fino a esaurimento dei posti disponibili. Acquisto ingresso con visita guidata alla biglietteria dei Musei Reali. Punto di incontro delle visite guidate: Palazzo Reale, Salone delle Guardie Svizzere.
Buon compleanno MAUTO!
Giardino Ducale
Dal 18 al 23 luglio
In occasione del 90° anniversario del Museo dell’Automobile di Torino, dal 18 al 23 luglio i Musei Reali ospitano nel Giardino Ducale la storica ITALA 35/45 HP denominata Palombella, realizzata nel 1909 per la Regina Margherita di Savoia e tra le più preziose conservate dal museo.
Per celebrare la giornata di fondazione, il 19 luglio la Palombella aprirà la parata di vetture d’epoca che, partendo da Piazza San Carlo, attraverserà la città per raggiungere il Museo dell’Automobile in Corso Unità d’Italia, 40.
Passaggi d’Estate
Palazzo Reale
Corte d’Onore
Fino al 22 luglio
Fino a sabato 22 luglio, il Teatro Regio presenta Passaggi d’Estate, i concerti con l’Orchestra, i Solisti del Regio Ensemble e il Coro di voci bianche; l’ambientazione è tra le più suggestive della città, la Corte d’Onore di Palazzo Reale. La rassegna Passaggi d’Estate è realizzata in collaborazione con i Musei Reali. Per una passeggiata esclusiva e un aperitivo prima dello spettacolo, è possibile accedere al Giardino Ducale e al Caffè Reale dalle ore 20, grazie all’apertura straordinaria riservata ai possessori del biglietto per il concerto.
I concerti hanno inizio alle ore 21, senza intervallo.
Chiamata alle Arti 2023
Summer Talks
Giardini Reali, Boschetto
Fino al 28 settembre
Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali.
Il mio corpo è un albero
Nelle sale della Galleria Sabauda scopriremo la natura ricreata sulla tela dai pittori. Attraverso il gioco, cercheremo le somiglianze tra gli alberi e il corpo umano. Spostandoci poi nei Giardini Reali, con tecniche e materiali diversi disegneremo corpi che magicamente si trasformano in alberi.
Le attività, rivolte al target 6-10 anni, si svolgono ogni mercoledì mattina
Dal 6 aprile al 16 luglio 2023
Dopo il successo della mostra dedicata agli scatti di Steve Schapiro a Davide Bowie, Radar, Extramuseum e Le Nozze di Figaro propongono negli spazi dell’Archivio di Stato di Torino, dal 6 aprile al 16 luglio, una nuova esposizione fra grande fotografia e storia della musica.
Con la curatela di Ono Arte in collaborazione con Blu&Blu Network la mostra “Queen Experience | Peter Hince” racconta, attraverso le fotografie del road manager della band – Peter Hince appunto – e una ricca selezione di memorabilia, lo straordinario percorso umano e professionale dei Queen e del suo carismatico frontman Freddie Mercury.
Grazie alla fortuna d’aver lavorato per una delle più famose fabbriche di hit musicali degli anni Settanta e Ottanta, Ratty – come era soprannominato Hince – ha potuto avere accesso, sia professionale sia privato, ai momenti salienti che hanno contraddistinto la band di Bohemian Rhapsody riuscendo a fermare nel tempo e a rendere eterni i suoi memorabili scatti.
Il sodalizio tra Hince e i Queen inizia nel 1975, quando la band si stava apprestando a registrare A Night at the Opera. Peter era il responsabile di strumenti e soundcheck che doveva vigilare affinché la performance della band sul palco filasse come da copione; presto si guadagnò la fiducia di Freddie, Brian, John e Roger. Hince inizia a scattare fotografie ai Queen a partire dal 1976, quando ormai la band aveva raggiunto l’apice del proprio successo mondiale, e continua fino al 1986, con una parentesi di ulteriori due anni in cui Peter avrebbe immortalato solo Mercury.
In virtù dello stretto rapporto personale esistente tra Hince e Freddie Mercury la mostra ha un particolare focus sul leader della band. Tra gli scatti di Hince emergono certamente alcune tra le immagini più iconiche del cantante, catturate in studio di registrazione, sul set dei video musicali più trasmessi nel mondo o su quello fotografico, dove Hince ha immortalato Freddie abbigliato come una vera regina.
Freddie e i Queen hanno dovuto superare una serie di ostacoli e barriere, sia personali sia professionali, per raggiungere il loro enorme successo internazionale. Non hanno mai seguito le tendenze, ma hanno sempre creduto in loro stessi e nella loro musica in evoluzione, indipendentemente dalle critiche e dai mutamenti. Come Freddie spesso ripeteva: “Quality and style will always shine through – darling”.
E se le fotografie di Hince ci offrono uno spaccato unico e d un accesso privilegiato alla band, la carriera dei Queen nella mostra è documentata nel dettaglio da un ricco allestimento che include gli oggetti provenienti dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei dell’universo Queen.
La mostra, quindi, non rappresenta soltanto un inedito viaggio fotografico attraverso i momenti più importanti della band, ma una vera e propria esperienza impreziosita da memorabilia, dischi, poster, strumenti musicali, abiti ed accessori, documenti, rarità e cimeli originali appartenuti ai membri della band (dall’asta del microfono di Mercury, ai costumi per il video di Radio Gaga e molto altro). E ancora, a concludere il percorso espositivo i visitatori avranno accesso a una sala video in cui verranno proiettati rari spezzoni dei principali concerti internazionali della band.
“Queen Experience | Peter Hince” si compone di 71 immagini del fotografo londinese, alcune delle quali esposte in anteprima internazionale, e di oltre un centinaio di cimeli, memorabilia, oggetti e documenti vari, tutti rigorosamente originali.
A 50 anni dall’uscita del primo disco, l’omonimo Queen, l’esposizione rappresenta un’occasione unica per i fan di scoprire aspetti e dettagli inediti sul gruppo e per il grande pubblico di ampliare la propria conoscenza sulla band che ha rivoluzionato la musica degli ultimi 50 anni e che ancora oggi riesce ad essere straordinariamente attuale.
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La mostra è organizzata da Radar, Extramuseum e Le Nozze di Figaro, con la curatela di Ono Arte e la collaborazione dell’Archivio di Stato di Torino e di Blu&Blu Network.
Con il patrocinio della Regione Piemonte e la media partnership di GRP Radio.
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Le 10 cose da fare a Torino questo weekend (24/25/26 Febbraio 2023)
Febbraio sta per finire e, prima di dare il benvenuto a marzo e alla tanto attesa primavera, diamo un’occhiata agli appuntamenti di questo ultimo fine settimana del mese a Torino. Se non avete ancora programmato le prossime giornate e state cercando qualche idea per questo weekend, non perdete la nostra selezione delle 10 cose da fare a Torino venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 febbraio 2023.
Il calendario di eventi nella città sabauda è ricco e variegato anche per questo fine settimana. In programma l’apertura della nuova mostra “Utamaro, Hokusai, Hiroshige” dedicata al Giappone, l’Aida di Verdi al Teatro Regio, il grande evento di Cinema on Ice al PalaVela con Carolina Kostner, il mercatino di fiori in Piazza Vittorio e ancora spettacoli, concerti, visite e riaperture. Un bel ventaglio di proposte per riscaldare queste ultime giornate di febbraio che, sembra, non saranno troppo clementi con le temperature.
Scopri le 10 cose da fare questo weekend a Torino!
Non perdere Torino raccontata in immagini sulle nostre Pagine Instagram e Facebook!
Il 24 e 25 gennaio il MAO Museo d’Arte Orientale ospita un doppio appuntamento nell’ambito del public program della mostra Buddha10.
Martedì 24 gennaio ore 18.30 saranno ospiti del museo Reiko Whitfield e Miacaela Tobin per una conversazione e narrazioni alternative su identità migranti, background intersezionali, decolonizzazione, self-empowerment, cura e supporto reciproco.
Il termine diaspora è usato in relazione all’arte per parlare di artisti emigrati di prima o successive generazioni, che riprendono e utilizzano le proprie diverse esperienze culturali e identitarie, spesso creando nelle loro opere narrazioni alternative in contrasto a idee e strutture consolidate.
Mai prima d’ora è stato così importante per gli artisti raccontare le loro storie alle proprie condizioni, quindi mettiamoci in ascolto!
In questo pomeriggio molto speciale Rieko Whitfield, artista, scrittrice e musicista giapponese-americana di base a Londra, una delle fondatrici di Diasporas Now, piattaforma di solidarietà diasporica che si occupa di discorsi contemporanei sulle identità migranti, e Micaela Tobin, soprano e sound artist, filippina-americana di prima generazione di base a Los Angeles, presenteranno due dei loro più recenti lavori: due film/opere musicali che partono da mitologie speculative per togliere centralità alle traiettorie storiche del colonialismo eurocentrico.
In parte rituale sonoro, in parte narrazione diasporica, “BAKUNAWA: Opera of the Seven Moons” di Micaela Tobin è un’opera sperimentale e coinvolgente basata sull’omonimo album acclamato dalla critica di Tobin, che rivendica la mitologia pre-coloniale delle Filippine dopo secoli di violenta cancellazione culturale. Raccontando la storia di Bakunawa, un drago simile a un serpente della mitologia filippina, Tobin porta la sua voce al di fuori delle mura imperialistiche del teatro dell’opera e sulla Costa della California di fronte all’Oceano Pacifico – creando un ponte sonoro verso le isole delle Filippine in un atto di guarigione.
“Regenesis: An Opera Tentacular” di Rieko Whitman è una storia sui cicli della vita, sulla morte, sull’importanza della comunità ambientata in un mondo post apocalittico e narrata in modo non lineare tramite l’impersonificazione di avatar soprannaturali. La narrazione in tre atti è ispirata a Izanami, dea shintoista della creazione e della distruzione, che brucia fino a morire per dare vita al mondo. “Regenesis” mette in scena una mitologia speculativa evocando esseri soprannaturali che guariscano il corpo sofferente della terra, attraverso l’utilizzo di metodi di collective care e creando al contempo prototipi alternativi di futuri sostenibili.
Lo screening delle due opere musicali sarà seguito da una talk su temi diasporici in cui interverranno le due artiste, moderato da Ilaria Benini, editor della collana Asia di Add editore, ed esploratrice della scena culturale asiatica contemporanea.
Mercoledì 25 gennaio alle ore 18.30 il MAO ospita invece una serata con Chinabot, collettivo che vuole cambiare la discussione sulla musica asiatica. Canti Khmer, samples di karaoke, musica popolare giapponese, juke e batteria metal.
Sin dal suo lancio l’etichetta-collettivo londinese Chinabot ha ampliato e demistificato la percezione pubblica delle scene musicali sperimentali asiatiche pubblicando opere bizzarre, imprevedibili e innovative di artisti provenienti da varie regioni dell’Asia. Ogni uscita è stilisticamente varia e significativamente concettualizzata attraverso riferimenti culturali locali, esperienze di ascolto immersive che sono più adatte per il teatro d’avanguardia che per i club.
L’etichetta lavora per dare spazio alle varie unicità del continente asiatico a livello di culture, tradizioni e generi (sia musicali che identitari) e per dare spazio agli artisti provenienti dai paesi in via di sviluppo dell’Asia. Ciò include come parte del suo modus operandi uno sforzo per l’ampliamento della conoscenza del continente che vada al di là delle scene giapponesi e cinesi, che ormai da tempo rappresentano la produzione creativa dell’Asia sulla scena mondiale, e la rappresentazione di temi di attualità e politica asiatica. Gran parte della produzione di Chinabot è infatti tematica, incentrata su governi, geopolitica e ambiente nel tentativo di stimolare la discussione e far luce su questioni sottorappresentate con artisti le cui opere abbracciano argomenti come disordini nazionali, decolonizzazione, femminismo, fluidità di genere e futurismo cyborg.
Per questa serata speciale il MAO ospita una selezione di videoclip di artisti Chinabot e una talk con Saphy Vong, fondatore dell’etichetta, e Giulia Mengozzi, assistente curatrice presso il PAV Parco Arte Vivente, parte di ALMARE, collettivo dedicato alle pratiche contemporanee che usano il suono come mezzo espressivo, e di AWI – Art Workers Italia.
A seguire il concerto in streaming da Kyoto di JPN Kasai, che abbina musica popolare giapponese Ondo e Minyo a juke e footwork minimali, ed un live dello stesso Vong che mixa samples di canti Khmer, karaoke e batteria metal sotto lo pseudonimo di Neo Geodesia.
*Entrambi gli incontri si svolgeranno in inglese
Domenica 22 gennaio è in programma la Cerimonia di chiusura dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Lake Placid 2023 alle 19.30 (1.30 ora italiana di domenica notte, in diretta su www.fisu.tv): nell’occasione ci sarà il passaggio della bandiera FISU dalle mani di Art Devlin (sindaco del comune che fa parte dello Stato di New York) a quelle di Stefano Lo Russo (sindaco di Torino), che raccoglierà il testimone della rassegna, di proprietà della FISU e assegnata al CUSI, che si terrà dal 13 al 23 gennaio 2025 in cinque comuni della Regione Piemonte: Torino, Pragelato, Bardonecchia, Pinerolo, Torre Pellice.
Alla cerimonia parteciperanno il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessore comunale allo Sport Domenico Carretta, il delegato CUSI Lorenzo Lentini, il presidente del Comitato organizzatore di Torino 2025 e di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti e il vicepresidente di Torino 2025 e presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio.
A chiusura del Flag Handover, si esibiranno i Pinguini Tattici Nucleari, scelti dal Comitato organizzatore di Torino 2025 con l’obiettivo di promuovere lo sport universitario, Torino, il Piemonte e l’Italia nel mondo. Vincitori degli Mtv Europe Music Awards 2022 nella categoria miglior artista italiano, terzi al Festival di Sanremo 2020 con il brano Ringo Starr, canteranno due brani estratti dal loro quinto album, Fake News, già diventato disco di platino: Giovani Wannabe e Zen.
Martedì 24 gennaio, la delegazione sarà ospite del Consolato d’Italia a New York con la bandiera dei Giochi Mondiali Universitari Invernali per presentare gli eventi che interesseranno il Piemonte e Torino nella XXXII edizione dei Giochi, tra due anni esatti. Insomma, l’Universiade torna a casa perché venne ideata proprio nel capoluogo piemontese dall’allora presidente del CUS Torino Primo Nebiolo e qui è custodita la Fiamma del Sapere che ogni Comitato, così come hanno fatto gli organizzatori di Lake Placid lo scorso 20 settembre, viene ad accendere il proprio fuoco nel braciere situato nel rettorato dell’Università di Torino.
Sabato 28 gennaio la bandiera dei Giochi Mondiali Universitari invernali arriverà a Torino. Dalle 21, al Pala Alpitour, si terrà la Cerimonia di presentazione della bandiera e il lancio della campagna di adesione per i volontari, che diventeranno la colonna portante del massimo evento sportivo universitario su scala mondiale. Per partecipare all’evento a titolo gratuito basterà registrarsi a questo link: https://www.wugtorino2025.com/ambassador/.
Durante la festa per l’arrivo della bandiera, sarà organizzato un dj set che inizierà alle 21 e terminerà in tarda serata. Inoltre, tra le 22 e le 23 è previsto uno show realizzato con la produzione artistica di Masters of Magic e la conduzione d’eccezione di Walter Rolfo.
Ingresso gratuito
Con “Lechaim, concerto per il Giorno della Memoria” il Polo del ‘900 di Torino e Fondazione Musica per Roma ricordano la Shoah con un repertorio musicale dall’approccio rinnovato, suggerito già nel titolo “Lechaim”, cioè “alla Vita”. Una produzione originale di AuditoriumBand, una delle orchestre residenti in Auditorium Parco della Musica, che insieme al cantante Raiz affronta brani legati alla Shoah e alle discriminazioni, così come grandi artisti, ebrei di nascita, parte fondante della cultura contemporanea grazie al fallimento del piano nazista.
LA PRIMA NAZIONALE
La prima esecuzione pubblica a Torino, presso il Teatro Alfieri, giovedì 26 gennaio alle ore 21, si apre con un intervento video dell’Onorevole Furio Colombo, estensore della Legge della Repubblica n. 211 del 2000 che ha istituito il Giorno della Memoria, e alla presenza di Lidia Maksymowicz, sopravvissuta al Campo di Concentramento di Auschwitz. Un momento collettivo aperto al pubblico gratuitamente (su prenotazione) nato dalla collaborazione tra Polo del ‘900 e Città di Torino con il sostegno del Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione Repubblicana del Consiglio Regionale del Piemonte.
Segue la data romana il 27 gennaio, ore 21 presso Auditorium Parco della
Musica.
IL CONCERTO
Il concerto si muove su differenti piani narrativi, quello più direttamente legato alla Shoah con brani di Dylan, Cohen, Guccini, Battiato, Joy Division ma anche Hannah Senesh giovane eroina di guerra autrice di versi struggenti, o la sorprendente versione country blues che Mark Rubin fa di un classico come “Es Brent” e “It’s Burning”, testimonianza di una cultura cosmopolita che sa ibridarsi e sopravvivere in ogni condizione; quello della persecuzione di tutte le minoranze e qui troviamo De André e The Indigo Girls tra gli altri e, infine, il piano più contemporaneo dove la band aggiunge una sfumatura nuova: ricordare l’orrore nazista perché non accada più e celebrarne il fallimento attraverso la musica di Paul Simon, Gene Simmons dei Kiss, Beastie Boys, David Lee Roth, Amy Winehouse, Donald Fagen, Billy Joel, Joey Ramone, Robby Krieger dei Doors.
● 27 gennaio ore 21.00, Auditorium Parco della Musica, Roma
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Info a auditorium.com
Il Polo del ‘900 è uno spazio culturale aperto alla cittadinanza nel cuore di Torino.
Tutto l’anno offre in regime di gratuità occasioni di conoscenza e intrattenimento che mirano al benessere collettivo e al progresso sociale attraverso la cultura. Progettato e sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, Città di Torino e Regione Piemonte, il Polo del ‘900 è frutto di un progetto di rigenerazione urbana che ha riconsegnato ai cittadini i Palazzi di San Celso e San Daniele realizzati da Filippo Juvarra nel 1700, dove oggi trovano casa e collaborano 24 istituti storici e culturali tra i più prestigiosi del Piemonte.
L’AuditoriumBand è l’ultima formazione nata in casa Fondazione Musica per Roma tra quelle residente all’Auditorium Parco della Musica. L’ensemble modulare, diretto da Gigi De Rienzo, varia a seconda dei progetti. L’idea di fondo di De Rienzo è quella di dirigere musicisti che hanno in comune la caratteristica di riuscire a cavalcare generi diversi e di stare a proprio agio, in maniera eclettica, in molteplici contesti musicali.
Una vera e propria House Band dell’Auditorium, quindi, che da un lato sviluppa progetti originali, come nel caso del progetto Tutto su Eva in collaborazione con Maria Pia De Vito e Raiz diventato anche un disco per la Parco della Musica Records, dall’altro accompagna, diversi format musicali proposti dalla Fondazione Musica per Roma.
Gennaro Della Volpe, meglio conosciuto come Raiz (ma anche Rais o Raiss), ex voce e leader degli Almamegretta, dal febbraio 2003 si allontana dalla formazione per intraprendere la carriera solista. La separazione è però annunciata come una pausa, e gli Almamegretta tornano ad essere definiti come collettivo aperto. I rapporti con gli altri membri della band rimangono comunque buoni. Raiz si impegna in prestigiose collaborazioni, incontrando Massive Attack, Pino Daniele, i Leftfield, gli Orchestral World Groove di Gaudì e gli Asian Dub Foundation; dà vita al progetto Ashes con Bill Laswell ed Eraldo Bernocchi; si fa sentire nel “Tangerine cafè” di Luigi Cinque, oltre che nell’esperimento sulla taranta salentina di Stewart Copeland, ex batterista dei Police.
Gigi De Rienzo, bassista, autore e produttore, in attività dagli anni ‘70, ha collaborato nei vari ruoli con moltissimi artisti, attraversando generi diversi. Storico collaboratore di Pino Daniele, Edoardo bennato, Eugenio Bennato, Toni Esposito, Teresa De Sio, James Senese, Eduardo De Crescenzo, Almamegretta e tutto il “Naples Power”. ha inoltre scritto per Mina e Celentano, collaborato con Andrea Bocelli, Irene Grandi, Eugenio Finardi, Gino Paoli, e molti altri
Franco Giacoia, nato a Napoli e residente attualmente in Olanda, chitarrista con oltre trenta anni d’esperienza nel campo della discografia ha collaborato sia dal vivo che in studio di registrazione con numerosi artisti della scena musicale italiana come Musicanova, Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Gino Paoli, James Senese, Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Roberto Murolo,Tullio de Piscopo,Tony Esposito, RobertoDe Simone, Paola Turci, Daniele Sepe, Eduardo De Crescenzo, Audio 2, Franco Battiato, Roberto Vecchioni ed altri. Con questi artisti si è esibito in contesti prestigiosi sia in Italia che all’estero seguendo molti di essi in tourneè e spettacoli televisivi e prendendo parte a numerose rassegne e festival dove ha condiviso il palco con gruppi e musicisti di fama internazionale spaziando dalla World Music al Jazz.
Nato a Napoli il 18 giugno 1980, Osvaldo Di Dio è stato in tour con Franco Battiato, Eros Ramazzotti, Cristiano De André, Alice, Nina Zilli, Mario Venuti. Ha lavorato in studio con il produttore dei Rolling Stones, Chris Kimsey, a Londra e Los Angeles. Nel 2018 è il chitarrista del concerto omaggio a Pino Daniele allo stadio San Paolo di Napoli, in diretta in prima serata su Rai Uno. Nel marzo 2020 il Ministero degli Esteri invita Osvaldo Di Dio a rappresentare la sua città natale Napoli all’interno del progetto #WeAreItaly, la cui mission è la promozione dell’arte e della cultura italiana nel mondo, insieme a Paolo Conte, Uto Ughi, Nicola Piovani, Enrico Rava, Renato Zero
Claudio Romano Il suo stile poliedrico e la curiosità di esplorare mondi diversi gli consentono di collaborare, senza distinzioni di generi e di stili, con i più svariati artisti, sia italiani che internazionali, dal pop al jazz, sia classico che moderno, al rock ed altro ancora. Tra le sue collaborazioni più significative, in studio in session e in tour vi sono: Danilo Rea, Stefano Sabatini, Maurizio Giammarco, Flavio Boltro, Stefano Di Battista, Massimo Urbani, Lello Panico, i Phoenix, Bob Fix, Larry Nocella, Bruno De Filippi, Nicola Stilo, Daniele Sepe, Rosario Giuliani, Enzo Gragnaniello, Edoardo Bennato e molti altri.
Sulla spinta del disco di platino per l’album Fake News, si esibiranno per sostenere i FISU World University Games Winter che si terranno a Torino e sulle montagne piemontesi dal 13 al 23 gennaio 2025.
Era scritto nel loro nome che prima o poi sarebbero sbarcati sulla neve e sui ghiacci. I Pinguini Tattici Nucleari si esibiranno a seguito del discorso del primo cittadino torinese Stefano Lo Russo nella Cerimonia di chiusura dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Lake Placid 2023, in programma per il 22 gennaio (ore 19.30 locali, ore 1.30 italiane del 23 gennaio) per festeggiare il passaggio di consegne tra la città statunitense e Torino, sede dei XXXII FISU Games dal 13 al 23 gennaio 2025.
Vincitori degli Mtv Europe Music Awards 2022 nella categoria miglior artista italiano, terzi al Festival di Sanremo 2020 con il brano Ringo Starr, sono loro la scelta del Comitato organizzatore di Torino 2025 per rappresentare la voglia di futuro di questa rassegna e, non a caso, una delle canzoni scelte nell’esibizione sarà Giovani Wannabe, il successo che ha conquistato l’Italia la scorsa estate, quando è stata proposta come prima canzone estratta dal loro quinto album, Fake News, già diventato disco di platino.
Stavolta, nessuna fake news, è tutto vero: i Pinguini Tattici Nucleari canteranno per Torino 2025 e si esibiranno per la prima volta negli Stati Uniti, proponendo anche un’altra hit dell’ultimo album, ovvero Zen.
La Cerimonia di chiusura della rassegna mondiale universitaria, al quale in questi giorni parteciperanno 1443 studenti-atleti in rappresentanza di 595 università disseminate in 43 Paesi differenti, verrà trasmessa in diretta planetaria e sarà visibile anche al link della FISU Tv: https://www.fisu.tv/. Il momento che anticiperà la loro esibizione sarà il passaggio della bandiera FISU dalle mani di Art Devlin (sindaco della località dello Stato di New York) a quelle di Stefano Lo Russo (primo cittadino di Torino), alla presenza delle massime autorità della Regione Piemonte tra cui il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport, nonché presidente del Comitato d’onore di Torino 2025 Fabrizio Ricca, e dell’assessore allo Sport della Città di Torino Domenico Carretta.
Il segmento italiano è stato curato artisticamente dalla società di eventi e spettacoli torinese Consiste Entertainment srl con la regia e la direzione artistica di Stefano Pesca. Per i Pinguini, inoltre, sarà una bella prova generale in attesa del tour degli stadi che li attende nella stagione estiva, e che ha già fatto registrare diversi sold out in tempo record lungo tutto lo Stivale. Proprio ieri, è stata annunciata l’ultima data del 2023, che sarà nella suggestiva cornice dell’Arena RCF Campovolo di Reggio Emilia il prossimo 9 settembre. Questa notte poi, la band ha lanciato il quarto singolo estratto da Fake News: Forse è il titolo del nuovo brano destinato a scalare tutte le classifiche.
La band nasce artisticamente nel 2010 in provincia di Bergamo ed è attualmente composta da Riccardo Zanotti (voce, chitarra), Nicola Buttafuoco (chitarra), Lorenzo Pasini (chitarra), Simone Pagani (basso, voce), Matteo Locati (batteria), Elio Biffi (tastiere, fisarmonica, voce).
“È questa la fame che ci muove, la volontà di cercare il nostro posto nel mondo. Ci chiamano wannabe, ma ci basta chiudere gli occhi per essere dove vogliamo”: il messaggio di lancio sui social network di Giovani Wannabe lo scorso 27 maggio, che incarna la brama di futuro di Torino 2025 perché nei prossimi due anni ci sarà davvero da divertirsi. Il viaggio è appena cominciato e vi aspettiamo il 28 gennaio 2025 per l’arrivo della bandiera FISU a Torino con la festa che scatterà alle 21 nel foyer del Pala Alpitour, il palazzetto che ospiterà la Cerimonia d’apertura dei nostri e dei vostri Giochi tra poco più di due anni.