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  • AUTOLOOK WEEK TORINO TORNA DAL 2 AL 4 SETTEMBRE 2023

    PIAZZA SAN CARLO CUORE DELLA MOSTRA, ALLE OGR GLI AWARDS

     

    Dal 2 al 4 settembre 2023 tornerà Autolook Week Torino, l’evento che celebra la passione automobilistica nel centro di Torino che, in quei giorni, diventerà un museo a cielo aperto e vedrà numerose e suggestive parate dinamiche, organizzate in collaborazione con Automobile Club Torino.

    Piazza San Carlo tornerà a essere il cuore della manifestazione, l’esposizione open-air dove saranno esposti oltre 50 modelli iconici di tutti i tempi, rappresentativi del motorsport, delcar design, dell’industria automobilistica.

    Andrea Levy, Presidente Autolook Week Torino: “Siamo felici di tornare a Torino con la 2ª edizione di Autolook Week, che rappresenta la passione per l’automobile e il motorsport a 360° e che quest’anno celebrerà, oltre a Formula 1, Rally, Endurance e Moto Gp, anche i grandi carrozzieri, di ieri e di oggi. Un grande evento che in piazza San Carlo trova la sua sede ideale e che vedrà, anche quest’anno, la spettacolare sfilata dinamica in centro città”.

    Autolook Week Torino, esposizione in piazza San Carlo sabato 2 e domenica 3 settembre
    Nel fine settimana dedicato al Gran Premio di Formula 1 dell’Autodromo Nazionale Monza, sabato 2 e domenica 3 settembre, Autolook Week dedicherà il salotto di Torino ai modelli che hanno scritto la storia della Formula 1, del Rally, dell’Endurance e della Moto GP, accanto ai prototipi dei carrozzieri più celebrati, di oggi e di ieri, oltre a one-off e modelli unici provenienti da tutto il mondo.

    Uno spettacolo che nella prima edizione il pubblico ha dimostrato di apprezzare, affollando la piazza e riempendo per giorni i social con le foto dei modelli esposti. Il programma Autolook si arricchirà inoltre con le mostre internazionali fotografiche che coloreranno via Po, via Roma e piazza Castello e che saranno organizzate da Paolo D’Alessio, curatore culturale di Autolook.

    Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte: “Autolook Week è un evento internazionale che si conferma una vetrina importante per il nostro territorio, riuscendo a legare un settore importante come quello automobilistico, che gran parte del suo sviluppo lo deve al Piemonte, con il turismo paesaggistico e museale”.

    Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino: “Siamo felici di confermare Autolook Week Torino, una manifestazione che ha visto la crescente partecipazione non solo gli appassionati di motori ma anche di moltissimi curiosi. Rimane un’esposizione con ingresso gratuito consentendo così a un ampio pubblico la partecipazione al ricco programma. Siamo felici di accogliere nuovamente i grandi personaggi del motorsport che verranno nella nostra città per partecipare agli Autolook Awards alle OGR”.

    Autolook Awards alle OGR, la cerimonia con i big del motorsport lunedì 4 settembre
    Team di Formula 1, costruttori, piloti e giornalisti saranno al centro della cerimonia di premiazione degli Autolook Awards, che si svolgerà lunedì 4 settembre alle OGR a partire dalle 18 e che sarà condotta da Federica Masolin, giornalista Sky. I premi Autolook Awards sono stati assegnati dalla Giuria Autolook e riguardano le varie declinazioni della comunicazione messe in atto dai grandi brand del motorsport, come le livree, gli spot, lo stile dei motorhome e la visione degli aspetti sociali.

    Paolo D’Alessio, curatore culturale di Autolook e co-organizzatore Autolook Awards: La prima edizione di Autolook Week ha visto significativa presenza dei più qualificati giornalisti internazionali dell’auto e delle 20 più accreditate agenzie fotografiche nel mondo del motorsport, che hanno dato grande rilievo alla manifestazione e agli Autolook Awards, che sono ormai diventato un ambito riconoscimento per tutti quei team o sponsor che investono nel settore del corporate image o della comunicazione, per far sempre maggior presa su un platea mondiale, che nel caso della Formula 1, coinvolge oltre un miliardo e mezzo di appassionati. Nel 2023 contiamo di offrire alla città di Torino eventi e mostre tematiche ancor più coinvolgenti”.

    La giuria Autolook è composta:  Angelo Sticchi Damiani (Presidente ACI), Benedetto Camerana (Presidente Museo Nazionale dell’Automobile), Monica Mailander Macaluso (Presidente Fondazione Gino Macaluso), Andrea Levy (Presidente Autolook), Paolo D’Alessio (Ideatore Autolook Awards), Mario Isola (Racing Manager Pirelli), Ludovico Fois (Responsabile Comunicazione e Consigliere Relazioni Esterne ACI), Elena Minardi (co-organizzatrice Historic Minardi Day), Umberto Zapelloni (giornalista Formula 1), Alberto Sabbatini (giornalista Formula 1), Pino Allievi (giornalista Formula 1), Federica Masolin (giornalista Formula 1), Franco Nugnes (giornalista Formula 1), Ercole Colombo (giornalista Formula 1).

    Parate dinamiche con le regine del motorsport e le supercar più belle di sempre
    Lunedì 4 settembre, al termine della cerimonia Autolook Awards, i riflettori si accenderanno sulle vie del centro di Torino dove il pubblico potrà assistere alla sfilata di auto da sogno come le monoposto di Formula 1 e le supercar più belle di sempre.
     

    Piergiorgio Re, Presidente Automobile Club Torino:“Automobile Club Torino torna con al fianco di Autolook Week Torino e si occuperà, con tutta la squadra, della gestione degli eventi dinamici e delle spettacolari sfilate di auto sportive che animeranno le strade di Torino e che riporteranno in città tutta la passione per le quattro ruote che è nel suo DNA”.

    Autolook Week sarà organizzata con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, con la collaborazione di Comune di Torino, ACI, ACI Torino, OGR, Museo Nazionale dell’Automobile, Fondazione Gino Macaluso, Wrap.it.

     

  • Le OGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino, interamente riqualificate dalla Fondazione CRT, hanno vinto il “Corporate Art Awards 2018” premio Mecenati del XXI secolo: un’iniziativa internazionale promossa da PPTArt con il Parlamento europeo, quale riconoscimento a istituzioni, fondazioni e imprese che hanno contribuito attivamente allo sviluppo delle arti nella società.

    La cerimonia con cui la giuria ha premiato come “mecenate” delle OGR la Fondazione CRT – rappresentata per l’occasione della vice Presidente Anna Ferrino – si è tenuta al Parlamento europeo a Bruxelles, con questa motivazione: “Per aver dato una seconda vita alle Officine Grandi Riparazioni, trasformando un capolavoro architettonico abbandonato in una culla di creatività e innovazione”.

    “Siamo onorati di aver vinto il premio Mecenati del XXI secolo, un prestigioso riconoscimento internazionale per le OGR di Torino, che hanno da poco tagliato il traguardo del primo anno di vita come laboratorio di contemporaneità aperto al mondo con oltre 200.000 visitatori – dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT e Direttore Generale delle OGR Massimo Lapucci –. In linea con la propria mission filantropica, Fondazione CRT è stata un vero mecenate per le OGR, investendo oltre mille giorni di lavoro e circa cento milioni di euro per il recupero e la trasformazione dell’antica ‘fabbrica’ dismessa dei treni in una ‘fabbrica’ di creatività e innovazione con tre anime tra loro integrate: cultura contemporanea e arte, ricerca e start-up, enogastronomia”.

    Hanno concorso per il premio oltre 90 progetti provenienti da tutto il mondo (in particolare, Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda, Cina, Argentina, Brasile, Russia, Francia, Germania, UK), presentati da imprese e multinazionali come Google, istituzioni quali la FAO, università italiane e straniere, realtà filantropiche come, appunto, la Fondazione CRT.

    Il Comitato Scientifico che ha esaminato le candidature era presieduto da Luca Desiata, docente alla LUISS Business School e curatore presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, e composto, tra gli altri, dal Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, dal Direttore del Parco archeologico di PaestumGabriel Zuchtriegel, dal Direttore di MAXXI Arte Bartolomeo Pietromarchi, dalla Direttrice di Ales e responsabile per il MiBAC del programma Art Bonus Carolina Botti.

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    Le OGR di Torino

    Ex Officine dei treni sorte nell’Ottocento su un’area di 35.000 mq, le OGR sono state interamente riqualificate dalla Fondazione CRT e rinate il 30 settembre 2017 come Officine delle idee, della creatività, dell’innovazione: un luogo aperto al mondo per la sperimentazione artistica (compresa la virtual reality), la ricerca scientifica, tecnologica e industriale, l’enogastronomia.

    Alle OGR si sono alternati protagonisti delle arti visive contemporanee (William Kentridge, Patrick Tuttofuoco, Arturo Herrera, Liam Gillick, Tino Sehgal, Susan Hiller, Rokni Haerizadeh, Mike Nelson), della musica (in particolare, Kraftwerk, Kamasi Washington, New Order, John Cale, Michael Nyman), e realizzate importanti partnerships internazionali, quali, ad esempio, con il Manchester International Festival e il Wiener Festwochen.

    Nel 2019 le OGR si caratterizzeranno ancora di più come innovation hub internazionale, con spazi per acceleratori di imprese, laboratori di ricerca e un centro sui Big Data per la filantropia.

    Diventeranno inoltre la “casa” italiana di BEST, il programma bilaterale Italia-USA per promuovere la cultura imprenditoriale high-tech nel nostro Paese: un nuovo ponte con gli Stati Uniti e, in particolare, con la Silicon Valley, passerà dalle OGR di Torino.

    www.ogrtorino.it

  • Mostre, concerti e cultura: questa la ricca offerta della prima stagione estiva delle OGR di Torino, guidate dal Presidente Fulvio Gianaria dal Direttore Generale Massimo Lapucci e dal Direttore Artistico Nicola Ricciardi.

    L’estate delle OGR prosegue il 12 luglio con l’inaugurazione della mostra Forgive me, distant wars, for bringing flowers home, la prima personale in un’istituzione italiana del trio di artisti Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian (di origine iraniana e residenti negli Emirati Arabi), a cura di Abaseh Mirvali. La mostra, che nasce come sviluppo del Premio OGR assegnato a Rokni Haerizadeh durante l’edizione 2017 di Artissima, offrirà l’occasione di avvicinarsi alla pratica artistica collaborativa e inclusiva dei tre artisti attraverso un importante allestimento site-specific. Venerdì 13 luglio il grande jazz internazionale torna a risuonare nella suggestiva Sala Fucine con OGR Jazz Club: tre set con altrettanti protagonisti della musica d’autore, animeranno per una notte il palco delle ex officine. John De Leo Trio, Yamanaka Female Trio e Diego Borotti NU4tet si alterneranno in session dall’atmosfera vibrante, dando vita a una serata capace di coinvolgere gli appassionati del genere e attrarre il grande pubblico. A partire da settembre, le OGR proporranno il meglio della musica africana contemporanea grazie alla rassegna Africa Now: tre concerti eccezionali con artisti di primo piano nel panorama musicale internazionale. Si parte sabato 22 settembre con Tony Allen & Jeff Mills, due giganti della musica afro, seguiti venerdì 5 ottobre da Amadou & Mariam, la coppia che fonde elementi di musica tradizionale maliana con il funky e il jazz, per concludere, venerdì 19 ottobre, Bombino, stella del desert blues, definito il nuovo Jimi Hendrix. Si chiude così una prima ideale riflessione su alcuni dei temi che caratterizzano e scandiscono il nostro presente storico, quali la circolazione dei popoli, il principio dell’accoglienza, la percezione dell’Altro. Dalle visioni dei giovani migranti africani di Pecetto Torinese alle sonorità che nascono nel Sahara per poi diventare globali – passando dai miraggi degli esulti allegorici dei fratelli Haerizadeh e di Hesam Rahmanian – le OGR si pongono come piattaforma per affrontare questioni di attualità politica e sociale su un piano propriamente culturale – offrendo e ibridando punti di vista eterogenei nella forma, nella prospettiva e nel linguaggio espressivo: dal cinema alla musica passando per le arti visive. Le OGR mirano così a consolidare la propria missione – reiterata anche nell’apertura prolungata e gratuita di domani – di porsi come luogo votato all’inclusività e allo scambio, un porto aperto all’idee e alle persone, dove la cultura prima ancora che un contenuto è uno stimolo, una sollecitazione del pensiero. 

    OGR Torino

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    Fino al 14 ottobre grande festa gratuita con Moroder e William Kentridge, Elisa, Patrick Tuttofuoco, Ghali, The Chemical Brothers e tanti altri artisti internazionali

    Le Officine Grandi Riparazioni di Torino tornano a vivere: nella maestosa cattedrale industriale dove un tempo si aggiustavano i treni, nasceranno da domani nuove idee per le arti contemporanee, l’innovazione, la creatività. La trasformazione delle nuove OGR, guidata e realizzata dalla Fondazione CRT, accompagna la metamorfosi di Torino da città dell’industria a centro di soft power e cultura, con una visione che ha l’ambizione di rafforzare la vocazione di un intero territorio in una dimensione internazionale.

    Le OGR inaugurano con i fuochi d’artificio del Big Bang, una festa lunga fino al 14 ottobre e completamente gratuita, con progetti realizzati appositamente da alcuni importanti protagonisti delle arti visive e della musica: un grande regalo alla città e a tutti i pubblici eterogenei che entreranno nello spazio completamente riqualificato. Giorgio Moroder, Ghali, Elisa, Omar Souleyman, Danny L Harle, The Chemical Brothers e il super gruppo Atomic Bomb! – per l’occasione con la partecipazione di Samuel – sono gli artisti che si alterneranno sul palco della nuova “Sala Fucine”, uno spazio di oltre 3.000 metri quadri che, nei tre sabati consecutivi del 30 settembre, 7 e 14 ottobre, darà ufficialmente il via alla programmazione di Arti Performative delle nuove OGR.

    Domani, primo giorno di inaugurazione, le OGR saranno subito live in 150 Paesi del mondo grazie a Boiler Room, il canale di live streaming musicale più seguito del pianeta che, per la prima volta da Torino, trasmetterà lo show di Alva Noto nel Duomo delle Officine Nord.

    Protagonista, oltre alla musica, anche l’Arte Contemporanea, con tre progetti site-specific a firma di altrettanti grandi interpreti delle Arti Visive internazionali: a partire da domani, infatti, la Corte Est, antistante l’ingresso delle OGR, farà da cornice all’installazione “Procession of Reparationists”, realizzata dall’artista sudafricano William Kentridge, che torna a confrontarsi con lo spazio pubblico in Italia, dopo la monumentale processione ricreata sulle sponde del Tevere a Roma nel 2016. All’interno delle Officine nasceranno due allestimenti pensati per dialogare con l’architettura e offrire un’esperienza degli spazi inedita e immersiva: “Track”, opera commissionata all’artista venezuelano Arturo Herrera e pensata per accogliere i visitatori delle OGR suggerendo in maniera astratta alcuni dei valori cardine del nuovo spazio, quali interconnessione, fluidità e dinamismo; “Tutto Infinito”, un paesaggio futuristico rivestito di terra rossa e animato da totemiche sculture pensate e realizzate in collaborazione con i piccoli ospiti di CasaOz da Patrick Tuttofuoco, artista italiano tra i più stimati della sua generazione, insieme al network ZonArte, che in occasione dell’apertura proporrà un intenso programma di attività per il pubblico.

    “Questo 30 settembre sarà un giorno storico per Torino e non solo – afferma il Presidente della Fondazione CRT e delle OGR Giovanni Quaglia –. Con la grande festa gratuita delle OGR, si accenderanno le luci di un nuovo, straordinario polo italiano della cultura, dell’arte, della creatività e dell’innovazione, nel cuore della città ma aperto al mondo. Un luogo capace di attrarre pubblici diversi, di essere realmente inclusivo, di porsi come un punto di incontro e confronto per i visitatori italiani e stranieri di tutte le età, a partire dai giovani, con l’obiettivo di creare una vera comunità”. 

    “Dopo mille giorni di cantiere siamo felici di accendere la prima scintilla del ‘Big Bang’ OGR – dichiara il Segretario generale della Fondazione CRT e Direttore Generale delle OGR Massimo Lapucci -. Abbiamo deciso di conservare lo spirito originario delle Officine, simbolo del progresso tecnologico: un secolo fa si riparavano treni; oggi generiamo e rigeneriamo idee. Crescita, accelerazione ed evoluzione sono i cardini di questo polo di cultura contemporanea, dove nulla è statico, ma viaggia veloce verso il futuro sui binari dell’ingegno e dell’innovazione”.

    “Il Big Bang per noi è l’origine di un percorso e di una traiettoria che mira alle grandi istituzioni artistiche e musicali internazionali – aggiunge infine il Direttore Artistico di OGR Nicola Ricciardi -. Ma è anche il modello sul quale stiamo costruendo la nostra programmazione, un modello basato sul bilanciamento di stili e orientamenti differenti che convivono e si conciliano. Così come nella teoria del Big Bang in seguito all’espansione primordiale l’universo entra in una condizione di equilibrio, allo stesso modo noi, dopo l’apertura dei cancelli il 30 settembre, e fino al 14 ottobre, cercheremo di bilanciare particelle a prima vista eterogenee – dal pop italiano al funk sub-sahariano, dagli albori della disco-music alla scena elettronica contemporanea, dalla pratica scultorea alla tecnica del wall-painting – armonizzandole per dar vita a contenuti unici per OGR e i suoi diversi pubblici”.

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    Le OGR prima del “Big Bang”

    Le OGR – Officine Grandi Riparazioni rappresentano uno dei più importanti esempi di architettura industriale dell’Ottocento a Torino. Costruite tra il 1885 e il 1895, e adibite fino ai primi anni ‘90 alla manutenzione dei veicoli ferroviari, sono un insieme di grandiosi edifici, il più importante dei quali, a forma di H, si estende per 20.000 metri quadrati ed è alto 16 metri. Nel 2013 la società consortile OGR-CRT, detenuta per oltre il 50% dalla Fondazione CRT, ha acquistato l’area da RFI Sistemi Urbani, per riqualificarla sotto la guida della Soprintendenza e in stretta collaborazione con il Comune di Torino. Già sede di tre mostre per i 150 anni dell’Unità d’Italia, nel 2013 le OGR hanno ospitato oltre 100 eventi di “test” e circa 120.000 visitatori in 5 mesi, con un’offerta eterogenea (attività espositive, concerti, teatro). Successivamente sono state chiuse al pubblico per l’avvio delle imponenti opere di riqualificazione finanziate dalla Fondazione CRT.

     

     

     

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