Tag: Ottocento

  • Maggio al Museo Egizio

     

    Martedì 9 maggio, alle 18, Christian Greco inaugura il ciclo dialogando con Barbara Jatta, storica dell’arte e direttrice dei Musei Vaticani.

    Ingresso gratuito, con prenotazione.

    Live streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Museo Egizio.

    ____________________________________________________

    Giovedì 11 maggio, alle 18, Cédric Gobeil racconterà la città di Coptos, centro di spicco dell’Alto Egitto durante tutta la storia faraonica. Un’occasione unica per scoprire una metropoli cosmopolita internazionale e punto di snodo per il commercio per via della posizione privilegiata sulle rive del Nilo.

    In inglese, con traduzione simultanea in italiano.

    ____________________________________________________

    In qualità di co-direttrice della missione epigrafica francese, Isabelle Régen ci porterà alla scoperta della tomba monumentale di Padiamenope, una gigantesca sepoltura considerata una vera e propria “biblioteca in pietra” .

    Martedì 16 maggio alle 18, nella Sala Conferenze (ingresso libero fino a esaurimento posti).

    ______________________________________________________

    Quante storie può raccontare una statuetta del Nuovo Regno rappresentante un uomo inginocchiato che regge una stele fitta di iscrizioni?

    Non perdere il prossimo appuntamento del ciclo di visite guidate speciali “Nel Laboratorio dello studioso” (mercoledì 17 maggio alle 16,30): Alessandro Girardi, conduce alla scoperta della statua di Neferhebef.

    _______________________________________________________

    Lunedì 29 maggio, alle 18Paolo Del Vesco terrà una conferenza su varie statuette della collezione del Museo Egizio rappresentanti figure femminili, per raccontarne la funzione, le forme e i tanti significati nascosti.

    Nella Sala Conferenze, a ingresso libero fino a esaurimento posti.

    ________________________________________________________

    Venerdì 30 maggio, alle 18, l’appuntamento è con Luigi Prada per scoprire l’influenza e l’enorme fascino che i geroglifici hanno esercitato nella storia europea dell’Ottocento.

    Nella Sala Conferenze, a ingresso libero fino a esaurimento posti.

    ______________________________________________________

    You&ME Membership

    Vivi 365 giorni di scoperta, ricerca e passione: diventa member del Museo Egizio e aderisci a un programma di attività a te dedicato sostenendo al tempo stesso la ricerca, la cura dei reperti e il futuro del Museo.

    Scopri i benefit a te riservati ed entra nella community del Museo Egizio!

  • La nuova mostra

     

    ALBERTO MORAVIA
    Non so perché non ho fatto il pittore
    dal 7 marzo
    in Wunderkammer

     

     

     

    Le mostre in corso

    Ultimi giorni
    chiude il 12 marzo
    HIC SUNT DRACONES
    Atelier dell’Errore Chiara Camoni

     

     

     

     

    Giornata Internazionale della Donna

    La GAM celebra la Giornata Internazionale della Donna proponendo mercoledì 8 marzo ingresso gratuito per tutte le donne alle collezioni permanenti.

    Alle ore 15:00 un importante incontro in collaborazione con l’Associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati dal titolo Donne rifugiate: partecipare per cambiare la narrazione che vede protagoniste donne rifugiate insieme a rappresentanti istituzionali della Città di Torino.

     

     

    Una pausa d’arte

    TEA TIME ART
    Dal 9 marzo al 1 giugno

    ogni 15 giorni prenditi una pausa d’arte

    Tea Time Art vuole essere una pausa dalle corse quotidiane, in un ambiente speciale come quello delle sale del museo e dell’Educational Area della GAM, dove incontrarsi, conoscersi e imparare facendo, per trascorrere un paio di ore in compagnia di persone nuove e arte. I primi appuntamenti: giovedì 9 marzoPercezione e armonia del colore e giovedì 23 marzo: Futurismo.

     

     

    Il workshop

    Intrecci Materici.
    Workshop con Noemi di Nucci

    Sabato 4 marzo ore 14:30

    Noemi Di Nucci, textile artist e designer si occupa di tessitura di arazzi su telaio verticale e orizzontale (usando materiali convenzionali e non), tappeti, installazioni mixed media e scenografie teatrali.
    I suoi progetti sono caratterizzati dall’ unione tra tecniche tradizionali manuali, studio del segno, della forma e del colore.
    L’incontro con Noemi Di Nucci sarà focalizzato sui lavori di Salvatore Scarpitta.

     

    Famiglie

    Appunti di paesaggio
    Attività per le famiglie
    sulla mostra OTTOCENTO
    Domenica 5 marzo ore 15

    Il percorso in mostra permette di riflettere sul ruolo della pittura di paesaggio da metà Ottocento fino ai primi del Novecento. Durante la visita gli adulti avranno modo di approfondire l’evoluzione del paesaggio nella pittura dell’Ottocento. I bambini vedranno come il paesaggio diventi luogo di emozioni personali. In laboratorio realizzeranno un taccuino di paesaggi.

     

    Natur-Arte
    Attività per le famiglie
    Domenica 26 marzo, ore 15

     

    Per celebrare l’arrivo della Primavera la GAM propone una attività rivolta a grandi e piccini sul tema della natura. Il percorso di visita in museo partirà dall’opera La città che sale di Umberto Boccioni.
    Negli spazi dell’Educational Area genitori e bambini avranno modo di sperimentare la tecnica della stampa su tela con materiali naturali.

     

     

    Visite guidate collezioni e mostre

    L’associazione Theatrum Sabaudiae organizza ogni sabato domenica e festivi  visite guidate a Il primato dell’opera. Collezioni del ‘900, e alle mostre Ottocento e Hic sunt Dracones.

    Costo: 6.00€ a partecipante
    Costi aggiuntivi: biglietto d’ingresso – gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

    Orari di apertura:

    da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00
    Lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.

     

    La prenotazione è consigliata ma non obbligatoria: Theatrum Sabaudiae via email ftm@arteintorino.com o al numero +39 011 5211788
    Prevendita: TicketOne

     

  • FONDAZIONE TORINO MUSEI
    Oltre 530.000 VISITATORI
    UN BILANCIO DEL 2022

    Dopo due anni di emergenza pandemica, il 2022 è stato contrassegnato da un progressivo ritorno alla frequentazione dei luoghi della cultura.

    Nell’anno appena trascorso i nostri musei hanno raggiunto importanti risultati in termini di visitatori, ritornando quasi ai numeri pre-pandemia, con oltre 530.000 persone che hanno visitato il patrimonio e le mostre della GAM, del MAO e di Palazzo Madama oltre ad Artissima, la nostra Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea.

    I visitatori registrati nel corso del 2022 sono stati 154 mila alla GAM, quasi 100 mila i visitatori del MAO e oltre 243 mila a Palazzo Madama, a cui si aggiungono gli oltre 33 mila visitatori in 4 giorni della ventinovesima edizione di Artissima, diretta per il primo anno da Luigi Fassi che si è riconfermata come  vero punto di riferimento per il mercato dell’arte contemporanea internazionale ed è stata definita dai media come la fiera più sperimentale, innovativa e interessante d’Italia e d’Europa.

    I tre musei hanno realizzato nel complesso 18 mostre e organizzato 180 eventi tra incontri, corsi di storia dell’arte, conferenze, concerti, performance, visite speciali e altro. I prestiti di opere sono stati 86 a beneficio di 31 musei e istituzioni italiane e internazionali, portando la ricchezza del nostro patrimonio fuori dai confini e permettendo di rafforzare i rapporti di scambio con importanti realtà culturali. I Dipartimenti Educazione hanno visto la partecipazione di oltre 50 mila tra bambini, ragazzi, insegnanti, famiglie, persone con disabilità e adulti.

    La Fondazione insieme alla Città di Torino ha realizzato la venticinquesima edizione di Luci d’Artista, tutelando e promuovendo le installazioni esistenti. Ha allestito insieme agli artisti i tre nuovi progetti e portato all’antico splendore le opere danneggiate dal tempo.

    LE MOSTRE E LE ATTIVITÀ

    Alla GAM nel 2022 hanno riscosso successo di pubblico sia l’esposizione World Press Photo 2022 sia la mostra Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento. Grande attenzione ha suscitato anche il progetto espositivo dedicato al lavoro di Atelier dell’Errore e Chiara Camoni Hic sunt dracones inaugurato lo scorso novembre in occasione della settimana torinese dedicata all’arte contemporanea. Preziose le esposizioni in Wunderkammer Carlo Levi. Viaggio in Italia: luoghi e volti in collaborazione con il Circolo dei Lettori, Flavio Favelli. I Maestri Serie Oro, progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Edoardo Sanguineti. Il volto del poeta in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Umanistici, Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti. Infine in VideotecaGAM si è concluso, con le ultime due mostre dedicate a Vincenzo Agnetti e Jannis Kounellis, il ciclo espositivo realizzato in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia. L’estate ha visto protagonista il ciclo di incontri legato alla mostra Una collezione senza confini dedicato all’inclusione sociale e al coinvolgimento di nuovi pubblici. INCROCI è nato nell’ambito del programma “La democratizzazione della cultura” ideato e promosso dalla Phillips Collection di Washington DC e dalla Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia. Gli incontri hanno permesso a culture e idee differenti di incontrarsi, con temi quali il disegno e l’intessitura, la cristalloterapia, la meditazione la pratica yoga e l’uso delle erbe per la cura del corpo.
    Nella collaborazione con 19 istituzioni e musei italiani e internazionali, nel 2022 la GAM ha prestato oltre 50 opere che hanno viaggiato e si sono fatte ammirare in Italia e all’estero.

    Al MAO il pubblico ha potuto apprezzare le mostre Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese, Il Grande Vuoto, 稍息 Riposo! Cina 1981-84. Fotografie di Andrea Cavazzuti e Buddha10 , che vanta la collaborazione con il Centro Restauro Venaria Reale e contributi scientifici di importanti studiosi provenienti da istituzioni internazionali quali l’Università di Singapore, l’Università di Chicago, il Montreal Museum of Fine Arts, il Museo delle Civiltà di Roma, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e molti altri.
    Il 2022 del Museo d’Arte Orientale ha visto l’arrivo del nuovo direttore Davide Quadrio, che ha impresso al museo una direzione più internazionale e contemporanea, in un’ottica di contaminazione culturale e apertura verso nuove tipologie di pubblico attraverso progetti come il t-space X MAO e il ricco calendario di performance musicali con artisti internazionali realizzate nell’ambito delle mostre temporanee. Per rafforzare il rapporto con l’Università di Torino, il museo ha anche avviato lo scorso ottobre il Corso di formazione di Cultura Materiale dell’Asia, realizzato in collaborazione con StudiUm, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Per il Museo e per l’Università si tratta di un programma a carattere sperimentale e rappresenta il primo step di una collaborazione che potrà strutturarsi e ampliarsi nei prossimi anni, creando una connessione profonda fra i due luoghi di cultura.

    A Palazzo Madama hanno riscontrato successo di pubblico le mostre Invito a Pompei realizzata insieme al Parco Archeologico di Pompei; Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l’altare del Volto Santo in collaborazione con la Fabbrica di San Pietro in Vaticano e Margherita di Savoia, Regina d’Italia. Importante è stato il progetto Europa. L’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli, ideato in occasione del Comitato interministeriale per gli Affari Esteri che ha proposto l’esposizione, su stendardi sotto i portici di piazza San Carlo e di via Po, di sedici illustrazioni originali dedicate ai valori promossi dal Consiglio d’Europa di altrettanti grandi illustratori italiani. Il progetto, che rientra nel processo di sviluppo internazionale della Fondazione Torino Musei, ha ottenuto il patrocinio del Consiglio d’Europa, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura. L’esposizione è stata poi riallestita a Siena nel Cortile del Podestà, in occasione della campagna #InsiemepergliSDG organizzata dal Comune e dall’Università di Siena e promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale con i partner FAO, UN SDG Action Campaign, Save The Children, CIHEAM Bari e Commissione Europea. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha indicato questo progetto quale strutturale agli 82 Istituti Italiani di Cultura all’estero, e sarà presentato in prestigiose sedi europee a maggio 2023 in occasione della Settimana Europea.
    Per il quinto anno consecutivo, in collaborazione con Art Site Fest, il museo ha arricchito la sua programmazione con il progetto Bruegel Suite, una video installazione di Lech Majewski, presentata alla 54° edizione della Biennale di Venezia. La Corte Medievale è stata riallestita con la presentazione di La porta della città. Un racconto di 2.000 anni, una narrazione visiva che accoglie il visitatore e lo accompagna nel percorso di visita al museo, cui ha fatto seguito una nuova guida aggiornata della millenaria storia di Palazzo Madama. Dal 21 dicembre 2022 con Textiles are back è stata riallestita, dopo sette anni di assenza, anche la Sala tessuti del museo, presentando una parte della collezione di tessuti e
    moda: un patrimonio di circa 4.000 manufatti, tra i più importanti in Italia.
    Grazie al finanziamento dalla Fondazione CRT sono iniziati i lavori di restauro della facciata juvarriana e delle quattro monumentali statue in marmo di Brossasco, le “Allegorie del buon governo sabaudo” che coronano la balaustra del corpo centrale.
    Nel 2022 il museo ha prestato 33 opere a 11 musei e istituzioni italiane e straniere.

    ARTISSIMA 2022, tornata totalmente in presenza all’Oval Lingotto, ha indirizzato le proprie energie nella costruzione di un appuntamento di alta qualità e dall’impianto commerciale e internazionale, accogliendo le 4 sezioni consolidate – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le 3 sezioni curate – Disegni, Present Future e Back to the Future che hanno avuto anche un’estensione digitale sulla piattaforma Artissima Voice Over. La fiera ha dato il benvenuto a oltre 650 collezionisti provenienti da 30 Paesi, quasi 8.000 VIP e 800 art professional, tra direttori di museo e curatori. Una dimostrazione di fiducia e rilevanza che continua ad essere accordata alla manifestazione anche in ambito internazionale.

    Per i venticinque anni di LUCI D’ARTISTA, progetto della Città di Torino realizzato da Fondazione Torino Musei, la Fondazione oltre alla curatela scientifica del progetto e alla tutela delle opere ha lavorato per la realizzazione di tre nuove installazioni luminose di Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi e ha coordinato gli importanti lavori di restauro e ripristino delle installazioni Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn situata sul Monte dei Cappuccini e Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio sul laghetto di Italia ’61 riportandole alla condizione originale. Infine anche per l’edizione 2022, la Fondazione ha collaborato con l’Area Attività Culturali della Città di Torino per la curatela e realizzazione del Public Program “Incontri illuminanti con l’Arte Contemporanea”.

    I PROGETTI SPECIALI DEL 2022

    Accanto alle tradizionali attività di tutela e promozione del patrimonio della Fondazione Torino Musei, GAM, MAO e Palazzo Madama hanno contribuito alla realizzazione di alcuni importanti progetti in collaborazione con altre istituzioni culturali italiane e internazionali.

    In occasione di Artissima i tre musei hanno ospitato So will your voice vibrate, progetto costituito da due installazioni sonore – alla GAM con Riccardo Benassi (galleria Zero…, Milano) e al MAO con Charwei Tsai (galleria mor charpentier, Parigi, Bogotà) – e una performance di Darren Bader (galleria Franco Noero, Torino) a Palazzo Madama.

    Dopo essere stata esposta per la prima volta alla GAM, Sinfonia di Alessandro Sciaraffa, vincitrice del bando Italian Council 2020, a marzo 2022 si è trasferita con grande successo alla Fondazione e Galleria TSE Art Destination di Nur-Sultan, una delle realtà più dinamiche nell’arte contemporanea del Kazakhstan. Il progetto ha visto il coinvolgimento e il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Nur-Sultan rafforzando le collaborazioni tra il museo e le realtà culturali della capitale kazaka. Il progetto espositivo del MAO Il Grande Vuoto andrà invece nel 2023 in mostra all’Italian Cultural Center di New Delhi e Bangalore.

    Palazzo Madama nell’anno in corso ha avviato importanti progetti per portare “il museo fuori dal museo” coinvolgendo scuole, circoscrizioni, anagrafi, dipendenti comunali. Al fine di definire nuove linee di lavoro con il territorio sono stati attivati interventi come L’aula che vorrei, che ha coinvolto più di 200 studenti che hanno fatto lezione in museo e Miniature rivelate in collaborazione con le Biblioteche civiche della Città di Torino.

    Come di consueto, i musei hanno aderito alle principali iniziative promosse dalla Città, proponendo aperture straordinarie e ingressi gratuiti o a tariffe agevolate in occasione di Eurovision Song Contest, del Salone del Libro, delle ATP Finals, della festa di San Giovanni, della Notte Europea dei Musei, del Ferragosto, delle Giornate Europee del Patrimonio, della Notte delle Arti Contemporanee e della giornata AMACI.
    Palazzo Madama, oltre ad aver ospitato i Ministri delegati del Comitato interministeriale per gli Affari Esteri del Consiglio d’Europa con una visita al museo e cena di lavoro, nel 2022 è stato Media centre in occasione di Eurovision Song contest e Casa Italia durante le ATP finals.

  • Il Forte di Bard ospita dal 14 febbraio al 2 giugno 2020 la mostra Capolavori della Johannesburg Art Gallery. Dagli Impressionisti a Picasso a cura di Simona Bartolena. In esposizione, una selezione di 64 opere dallo straordinario valore artistico, provenienti dalla Johannesburg Art Gallery, il principale museo d’arte del continente africano. La collezione nel suo insieme conta oltre cento opere tra olii, acquerelli e grafiche, che portano la firma di alcuni dei grandi maestri della scena artistica internazionale tra Ottocento e Novecento, da Degas a Dante Gabriel Rossetti, da Corot a Boudin e Courbet, da Monet a Van Gogh, da Mancini a Signac, da Picasso a Bacon, Liechtenstein e Warhol, fino ai più recenti protagonisti del panorama artistico sudafricano, primo fra tutti William Kentridge. Una serie inaspettata di capolavori che permettono di percorrere un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte del XIX e XX secolo, spaziando dall’Europa agli Stati Uniti, fino al Sudafrica.

    L’esposizione al Forte di Bard inizia con un’opera di Antonio Mancini, un ritratto a Lady Florence Phillips, fondatrice della Johannesburg Art Gallery e prosegue con le opere dell’Ottocento inglese tra cui i lavori del grande protagonista del romanticismo britannico Joseph Mallord William Turner, dei Preraffaelliti Dante Gabriel Rossetti e John Everett Millais e di Sir Lawrence Alma-Tadema.

    Un nucleo di opere francesi della seconda metà dell’Ottocento sono le protagoniste della sala successiva: in esposizione la veduta delle falesie normanne di Étretat di Gustave Courbet, un piccolo gioiello che ben rappresenta la fase più vicina ai barbizonniers di Camille Corot e opere di François Millet e Henri-Joseph Harpignie.

    Il percorso continua con la straordinaria novità del linguaggio impressionista delle opere di Monet, Sisley, Degas e Guillaumin e con alcuni protagonisti della scena postimpressionista, artisti che seppero prendere le distanze dalla lezione di Monet e compagni, suggerendo nuove ipotesi espressive e nuove strade alle generazioni successive. Notevole spazio ha in mostra il pointillisme, lo stile nato dalla radicalizzazione delle teorie impressioniste, grazie alla presenza di due capolavori di Paul Signac (un acquerello e lo splendido La Rochelle), un paesaggio di Lucien Pissarro, figlio dell’impressionista Camille, in bilico tra nuove ricerche e memorie della pittura paterna, e un importante lavoro di Henri Le Sidaner.

    Segnano, invece, il passaggio al XX secolo i disegni di due grandi scultori: Auguste Rodin e Aristide Maillol. L’arrivo nelle collezioni della Johannesburg Art Gallery di opere datate al Novecento è piuttosto tardivo grazie ad acquisizioni e donazioni successive. In mostra, al rigore del ritorno a una figurazione dagli accenti tradizionali di André Derain fanno da contrappunto l’approccio già avanguardista di Ossip Zadkine, in bilico tra sintesi cubista e recupero di una rinnovata solidità classica, e l’inconfondibile eleganza del segno di Amedeo Modigliani. Quattro grafiche e una significativa Testa di Arlecchino a matita e pastello raccontano la ricerca di Pablo Picasso.

    Il percorso nelle avanguardie prosegue con la ricerca sensuale e luminosa di Henri Matisse, presente in mostra con tre notevoli litografie.

    La collezione storica dedicata al secondo Novecento è frutto di acquisizioni e donazioni recenti e comprende, oltre che lavori di artisti locali, anche opere di europei e statunitensi. La mostra ne ospita quattro significativi esempi: un tormentato ritratto maschile di Francis Bacon, un intenso carboncino di Henry Moore, e due capolavori pop di Roy Lichtenstein e Andy Warhol.

    L’ultima sezione della mostra è dedicata all’arte africana contemporanea che ricopre un ruolo importante nel percorso espositivo: una vera scoperta, un’occasione per incontrare una realtà pittorica ben poco nota al pubblico europeo.

     

    La collezione

    Aperta al pubblico nel 1910, la Johannesburg Art Gallery è il principale museo d’arte del continente africano e ospita una collezione di altissima qualità. Principale protagonista della nascita e della formazione della collezione fu Lady Florence Philips. Nata a Cape Town nel 1863, si trasferisce a Johannesburg dopo il matrimonio con Sir Lionel Philips, magnate dell’industria mineraria. La galleria, finanziata da investimenti del marito e di alcuni altri magnati, nasce con l’obiettivo di dotare la sua città di un museo d’arte, convinta di voler trasformare quello che all’epoca era un centro minerario in una città improntata al modello delle capitali europee. La nascita di una galleria d’arte pubblica sarebbe stata inoltre un’opportunità di crescita culturale per tutta la popolazione                                                                             oltre che fattore di prestigio per l’alta società locale.

    Altra personalità che ebbe una parte rilevante nella fondazione del museo fu Sir Hugh Percy Lane, esperto d’arte e mercante anglo-irlandese. Già curatore per la Municipal Gallery of Modern Art di Dublino, fra i primissimi estimatori e collezionisti dell’Impressionismo francese, aiutò Lady Philips nell’impresa, consigliando possibili acquisizioni.

    Fino dalla sua apertura, il museo presenta una selezione di opere di straordinaria qualità e modernità, un nucleo arricchitosi negli anni, grazie a nuove acquisizioni, lasciti e donazioni.

     

HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com