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  • La mostra è promossa dalla Presidenza della Repubblica

    Palazzo del Quirinale e

    a Torino dalla Fondazione Torino Musei

    MAO Museo d’Arte Orientale MAO Museo d’Arte Orientale

    via San Domenico 11 – Torino

     

    Alcuni dei più importanti musei italiani ed europei – tra i quali il Museé du Louvre e il Musée Guimet di Parigi, il Museum für Byzantinische Kunst di Berlino, il Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” di Roma, la Biblioteca Apostolica Vaticana, il Museo Nazionale del Bargello di Firenze – hanno messo a disposizione le loro preziose opere per realizzare una grande mostra che ripercorre la storia millenaria dei rapporti tra l’Oriente e l’Europa e si riallaccia al grandioso progetto del Presidente Xi Jinping di apertura di una nuova Via della Seta.

    Al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, dal 31 marzo al 2 luglio 2017, “Dall’antica alla nuova Via della Seta”, mostra che raccoglie 70 antiche e preziose opere a rappresentare la storia millenaria dei rapporti tra la Cina e l’Occidente, in particolare l’Italia. Dopo una prima esposizione al Palazzo del Quirinale la mostra trova spazio per la prima volta in un museo che offre un ampio panorama dell’arte delle antiche culture dell’Asia.

    Per almeno due millenni l’Antica Via della Seta ha unito Oriente e Occidente, incoraggiando i contatti all’interno di uno spazio immenso, e ha permesso alle diverse culture di crescere, attingendo reciprocamente alle conquiste scientifiche e culturali degli uni e degli altri attraverso l’intermediazione e il dialogo.

    Mercanti, ambasciatori, monaci, esploratori, avventurieri e missionari di varie fedi, provenienti dai luoghi più disparati, si incontravano lungo le strade confrontando senza sosta usanze, pratiche e fedi religiose. Il Cammelliere su cammello battriano (VI-VII secolo), animale simbolo delle vie carovaniere, lo Straniero dal volto velato (VII-VIII secolo), piccolo capolavoro dell’arte funeraria cinese, la Mattonella con giocatori di polo (1256-1335), dipinta a lustro e blu cobalto, una importante e rara manifestazione artistica dell’Iran durante il dominio degli Ilkhanidi di origine mongola, la Descrizione illustrata del mondo di P. Ferdinand Verbiest (1674), un lavoro monumentale che rappresenta la sintesi più avanzata delle conoscenze geografiche dell’epoca, sono solo alcuni degli importanti oggetti presenti in mostra.

    Grazie alle preziose opere custodite al MAO, ai prestiti concessi dalle più importanti istituzioni museali, bibliotecarie e archivistiche europee e italiane – tra gli altri il Musée du Louvre, Musée Guimet e Musée Cernuschi di Parigi, il Museum für Byzantinische di Berlino, il Museo delle Civiltà/Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci’ di Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Biblioteca Apostolica Vaticana, il Museo Nazionale del Bargello, la Biblioteca Nazionale e l’Archivio Centrale di Firenze, il Museo Civico di Bologna, il Museo del Tesoro di San Domenico e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, la Biblioteca Marciana e la Procuratoria della Basilica di San Marco di Venezia – e a una ventina di opere moderne provenienti dalla Cina e realizzate da artisti cinesi contemporanei, l’esposizione testimonia quindi la varietà e la ricchezza degli scambi tra Oriente e Occidente, l’abilità dei maestri artigiani, la velocità di circolazione delle informazioni.

    L’Italia ha avuto un ruolo fondamentale nella storia dei rapporti con la Cina: si tramanda che già Marco Aurelio, nel 166 d.C., invia un’ambasceria alla corte del Figlio del Cielo permettendo ai due imperi più grandi e longevi della storia di entrare in contatto; Marco Polo, nel Duecento, celebra lo splendore della Cina ne Il Milione, contribuendo a migliorare le conoscenze di popoli e mondi ancora poco noti in Occidente; il gesuita Matteo Ricci, accolto nel 1601 nella Città proibita come ambasciatore d’Europa, è ammesso dall’imperatore Wanli nella cerchia ristrettissima dei Mandarini e gli è concesso di fondare una chiesa a Pechino; Martino Martini, durante la sua lunga permanenza in Cina, redige il Novus Atlas Sinensis, primo atlante moderno della Cina che verrà pubblicato in Europa nel 1655. Come in passato, saranno gli uomini capaci di proiettare verso il futuro questa antica realtà i protagonisti di questo nuovo corso, che non va inteso come un fenomeno esclusivamente economico, ma come un cantiere aperto di interconnessioni e di arricchimento reciproco.

    La mostra è curata da Louis Godart, David Gosset e Maurizio Scarpari – l catalogo è a cura dei Proff. Louis Godart e Maurizio Scarpari.

    TARIFFE

    Mostra Intero €10; ridotto €8; Gratuito Abbonati Musei Torino Piemonte

    Mostra + collezioni Intero €14; ridotto €11; Gratuito Abbonati Musei Torino Piemonte

    INFO t. 011.4436932

    mao@fondazionetorinomusei.it

  • Caravaggio Experience propone l’opera del celebre artista Michelangelo Merisi utilizzando un approccio contemporaneo.

    L’utilizzo di un sofisticato sistema di multi-proiezione a grandissime dimensioni, combinato con musiche suggestive e fragranze olfattive, porta il visitatore a vivere un’esperienza unica anche sul piano sensoriale, attraverso una vera e propria “immersione” personale nell’arte del maestro del Seicento.

    Nei grandiosi spazi architettonici della Citroniera Juvarriana della Reggia di Venaria, il visitatore resta “coinvolto” in uno spettacolo di proiezioni e musiche  della  durata  complessiva  di  50  minuti circa, in funzione contemporaneamente lungo tutto il percorso, senza interruzioni e a ciclo continuo, in cui sono evocate 57 opere del grande pittore.

    L’installazione ripercorre i temi dell’intera produzione caravaggesca: la luce, il naturalismo, la teatralità, la violenza; e termina con un “viaggio” ideale attraverso i luoghi di Caravaggio, seguendo cronologicamente le fasi principali della sua incredibile esperienza di vita.

    La mostra viene interrotta dal 19 giugno al 13 luglio, per il concomitante evento espositivo di

    Michael Nyman, in collaborazione con La Milanesiana – Consulenza scientifica di Claudio Strinati
    Mostra  prodotta  dal   Consorzio   La   Venaria   Reale   con   Medialart   srls,   in   collaborazione   con RomandRoma

    Dal 18 marzo 2017  al 1 ottobre 2017  –   Per info e costi sulla mostra

  • Chianale e la strada del sale.

    L’Alta Val Varaita si chiude a Pontechianale (m 1610) con il suo lago circondato da boschi e pinete.
    Il borgo di Chianale, rientra tra i “Borghi piu belli d’Italia”, è diviso dal torrente Varaita in due nuclei collegati tra loro da un ponte in pietra, vero cuore del borgo.

    Nella piccola piazzetta del Borgo si trova dopo un semplice ma bella fontana il ponte su cui si affaccia l’antica chiesa di Sant’Antonio.

    Semplice e armoniosa, con un portichetto d’ingresso, presenta un meraviglioso portale romanico.
    Il patrimonio architettonico delle valli alpine spessissimo non viene considerato nel modo giusto e declassato a cultura povera.

    Da ammirare, a Chianale i bellissimi tetti in “lose” delle abitazioni che rendono suggestivo il borgo.

    Salendo ancora  si arriva al villaggio in pietra di Chianale, 1800 mt. di altitudine, lungo l’asse dell’antico Chemin Royal, la strada del sale che portava in Francia.

    Proseguendo da Chianale, infatti, attraverso una suggestiva arrampicata – soprattutto se fatta in moto – sino a 2748 m, –  solo d’estate – si raggiunge il Colle dell’Agnello che porta scendendo nella regione del Queyras.

    In una bella giornata di sole estivo, è sicuramente un posto da vedere… questo è uno di quei posti che ti insegna che la natura è un bene prezioso e che regala grandi emozioni!

  • LA SACRA DI SAN MICHELE CANDIDATA A PATRIMONIO DELL’UNESCO

    Oggi al Circolo dei Lettori, via Bogino 9, a Torino è stata  presentata la candidatura della Sacra a Patrimonio dell’Umanità Unesco.

    Sono stata alla Sacra in una giornata uggiosa, le nuvole che la avvolgevano le concedevano un’aria ancor più mistica e misteriosa. Bellissimo !

    Sacra di San Michele monumento simbolo della Regione Piemonte e luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il Best-seller  “Il nome della Rosa”.

    Antichissima Abbazia costruita tra il 983 e il 987 , dall’alto dei suoi torrioni si possono ammirare il capoluogo piemontese e un  panorama mozzafiato della Val di Susa.

    All’interno della Chiesa principale della Sacra, risalente al XII secolo, sono sepolti membri della famiglia reale di Casa Savoia.

    Dedicata al culto dell’Arcangelo Michele, difensore del popolo cristiano, la Sacra di San Michele fa parte di una via di pellegrinaggio lunga oltre 2000km che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia.

    La storia, il valore spirituale e il paesaggio che la circonda rendono la Sacra una meta di richiamo per visitatori da tutta Europa: pellegrini, fedeli, turisti.

    Durante le visite si possono ammirare:

    • museo del quotidiano che raccoglie oggetti d’uso di altri tempi, la
    • biblioteca che conta circa 10.000 volumi,
    • le antiche sale di Casa Savoia e, ancora, sepolcri, archi, portali e opere pittoriche da scoprire in autonomia o accompagnati da una guida ufficiale a vostra disposizione.

    Per informazioni e Costi 

    Calendario Eventi 2017

  • Sia per chi conosce Torino o per chi è in vacanza, l’ascensore della Mole Antonelliana è un esperienza da fare!

    La veduta da 85 metri d’altezza dal cosiddetto «Tempietto» bella di giorno, unica di notte!

    Vista mozzafiato di Torino dall’alto, in una bella giornata di sole e cielo limpido si posso ammirare le montagna che sorvegliano su Torino.

    L’ascensore panoramico è una delle caratteristiche della Mole Antonelliana: in funzione per la prima volta nel 1961, in occasione delle celebrazioni del Centenario dell’Unità d’Italia, venne rinnovato nel 1999 per permettere il raggiungimento del «tempietto» da cui poter ammirare la città con una vista a 360 gradi. Dalla base al suo arrivo l’ascensore ci impiega solo 59 secondi.

    L’esperienza è completa con la visita al museo del cinema.

     

    Opera di Antonelli inizialmente progettata per  diventare una sinagoga ebraica con annessa scuola, ora museo del cinema, vale la pena di essere visitata! E’ un percorso piacevole e per nulla noioso anche per bambini non troppo grandi!

    Per informazioni e Costi 

    Per eventi e mostre in programmazione al Museo del Cinema

     

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