Le meraviglie di Roma, esposizione documentaria organizzata dai Musei Reali di Torino in Biblioteca Reale dal 1 febbraio al 7 aprile 2018, non vuole solo offrire al visitatore una carrellata di monumenti e opere d’arte della Città Eterna ma, attraverso le settanta opere esposte, accompagnarlo idealmente alla scoperta della centralità della sua storia e della sua arte nel contesto culturale europeo a partire dal Rinascimento. La mostra è allestita nei due caveaux della Biblioteca, la storica Sala Leonardo realizzata nel 1998 e il nuovo scrigno espositivo inaugurato nel 2014.
La Sala Leonardo ospita la sezione della mostra dedicata ai Fasti di Roma antica, dove – partendo dall’imprescindibile confronto con l’architettura vitruviana – vengono esposte opere a stampa, fotografie e disegni che testimoniano come la lezione dell’architettura romana venga nel corso dei secoli assimilata e reinventata in chiave ideale o reinterpretandola secondo il gusto romantico della “rovina”.
Una parte di questa sezione è dedicata al Foro Romano; per raccontare la sua fortuna storiografica e iconografica, si è scelto come leitmotiv il Tempio di Saturno, uno dei più antichi monumenti di Roma, che si staglia nella sua iconica semplicità ai
piedi del Campidoglio. Spazio di rilievo in questa sezione occupa la Colonna Traiana, universalmente conosciuta, studiata, copiata, e presa a modello per una la peculiarità di essere una vestigia del passato perfettamente conservata, che non ha subito
l’ingiuria del tempo e degli uomini a cui sono stati esposti i monumenti nell’area dei Fori.
Al concetto di copia è legata una delle principali sezioni allestite nel secondo caveau: ci si immerge nella Roma rinascimentale con i suoi magnifici palazzi grazie a un disegno di Federico Zuccari per poi proseguire idealmente un percorso che ci porta verso la facciata di Palazzo Milesi in via della Maschera d’Oro, affrescata da Polidoro da Caravaggio.
Altri due importanti disegni, il primo attribuito alla cerchia del Poussin – un corteo di sacerdoti con la famiglia imperiale tratto dal fronte sud dell’Ara Pacis – il secondo dagli evidenti echi rubensiani pur nella soggetto di derivazione raffaellesca – la parte superiore dell’affresco con la Disputa del Sacramento nella Stanza della Segnatura – conducono il visitatore a confrontarsi con due modi diversi di approcciare il concetto di “copia”: il Corteo tratto da un rilievo dell’Ara Pacis infatti è un disegno in cui la maniera pittorica dell’artista cerca di rimanere celata, restando quanto più possibile fedele al bassorilievo originale anche attraverso la conduzione del tratto.
Nella copia della Disputa del Sacramento dipinta da Raffaello nella Stanza della Segnatura, invece, il grande maestro urbinate assurge al ruolo di nuovo classico da copiare, ma con una sostanziale differenza: qui infatti la “maniera” propria del copista emerge in modo prepotente, al punto da renderlo qualcosa di sostanzialmente diverso dall’originale raffaellesco.
In una mostra dedicata alle meraviglie di Roma non poteva mancare poi una sezione dedicata al Vaticano, in cui spicca un piccolo manoscritto miniato del XV secolo in cui, a tutta pagina, san Pietro è ritratto in piedi al centro della basilica a lui dedicata, riprodotta come si presentava prima della ricostruzione cinquecentesca.
Un disegno e una incisione di Gaspar Van Wittel arricchiscono questa sezione. Elemento imprescindibile delle vedute di piazza San Pietro a partire dalla fine del Cinquecento è l’obelisco, trasportato nella piazza dinanzi la Basilica grazie all’ingegno
di Domenico Fontana, come testimoniato da una rara edizione a stampa esposta in mostra, in cui si documentano pedissequamente i lavori di spostamento, con resoconti dettagliati dei calcoli sul peso e sull’altezza dell’obelisco nonché sui mezzi necessari a
spostarlo, e tantissime altre notizie di carattere architettonico, meccanico e pratico, relative alle maestranze che furono impiegate e alla loro gestione. Attraverso incisioni e fotografie d’epoca vengono poi documentati altri importanti obelischi romani,
compreso quello davanti al palazzo del Quirinale, a cui viene riservata una piccola sezione.
Qui, accanto a testimonianze ottocentesche e pregevoli tavole incise risalenti al Cinquecento e al Seicento, trova posto la copia di uno dei Dioscuri collocati nella piazza del Quirinale, disegno autografo di Girolamo da Carpi che idealmente si riconnette con la tematica della copia dall’antico testimoniata dai disegni esposti nelle vetrine ad esso affrontate. La biblioteca, nascendo come scrigno della casa reale,
conserva anche una serie di rare testimonianze fotografiche ottocentesche relative alla risistemazione urbana che investì la nuova capitale del Regno a partire dal 1871: in particolare è esposta in mostra la documentazione fotografica della risistemazione delle sponde del Tevere all’altezza dell’Isola Tiberina dopo l’alluvione del 1870, che si è scelto di mettere in relazione con due disegni da Van Wittel che rappresentano con precisione i ponti Cestio e Fabricio così come apparivano all’inizio del Settecento. Una ricca sezione è poi dedicata alla diffusione editoriale delle guide di Roma. I due grandi box all’interno del secondo caveau invece ospitano due sezioni separate, la prima dedicata alla cartografia della città dal Cinquecento all’Ottocento, la seconda alla figura di Giovan Battista Piranesi, che vuole idealmente riconnettersi
alla grande mostra allestita in Galleria Sabauda fino all’11 marzo 2018.
(MLR)
Caveau 1 – Sala Leonardo
I fasti dell’antica Roma – Un’architettura ideale
I fasti dell’antica Roma – Passeggiando nei Fori
I fasti dell’antica Roma – La colonna Traiana
I fasti dell’antica Roma – La campagna romana
I fasti dell’antica Roma – Cartoline dal passato
Caveau 2
Una storia da tramandare
Copiare per imparare dall’antico
Uno sguardo verso il colle Vaticano
Gli obelischi di Roma
Il Quirinale
Le sistemazioni urbanistiche ottocentesche
Roma nelle guide di viaggio
Piranesi
La cartografia
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MUSEI REALI TORINO
Orari
I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica dalle 8,30 alle 19,30
Ore 8,30: apertura biglietteria, Corte d’onore di Palazzo Reale, Giardini
Ore 9: apertura Palazzo Reale e Armeria, Galleria Sabauda, Museo di Antichità
La Biblioteca Reale è aperta da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19, sabato dalle 8 alle 14.
La Sala di lettura è aperta da lunedì a mercoledì dalle 8,15 alle 18,45, da giovedì a sabato dalle 8,15 alle 13,45.
Biglietti Musei Reali Torino
Intero Euro 12
Ridotto Euro 6 (ragazzi dai 18 ai 25 anni).
Gratuito per i minori 18 anni / insegnanti con scolaresche / guide turistiche / personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali / membri ICOM / disabili e accompagnatori / possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card e della Royal Card.
L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Le mostre comprese nel biglietto di ingresso ai Musei Reali sono:
– Prima del bottone: accessori e ornamenti del vestiario nell’antichità (fino al 18 febbraio 2018)
– Le bianche statuine. I biscuit di Palazzo Reale (fino all’11 febbraio 2018)
Altre mostre:
– Miró! Sogno e colore (fino al 4 febbraio 2018) orari e info sul sito www.mostramirotorino.it
– Piranesi. La fabbrica dell’utopia (fino all’11 marzo 2018)
Aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 19
Biglietto solo mostra: intero 10 €/ Ridotto 6 €
Biglietto Musei Reali + Piranesi: intero 16 €/ ridotto 10 €
Gratis per le categorie previste per legge
Ingresso e orario biglietteria
presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1 dalle ore 8,30 fino alle ore 18.
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Informazioni
+39 011 5211106 – e-mail: mr-to@beniculturali.it
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