Gallery Conferenza Stampa
A Guttuso ĆØ dedicata la mostra Renato Guttuso. Lāarte rivoluzionaria nel cinquatesimo del ā68
Nei giorni seguenti alla morte di Ā Togliatti Guttuso Ā scriveva di sentire la necessitĆ di dipingere un quadro sui funerali. Lo realizzo solo 8 anni dopo.
Ritrasse gli amici di Togliatti, i compagni di partito, il popolo delle bandire rosse, ma anche: Dimitrovv, Stalin Lenin unāopera monumentale Ā che divenneĀ lāopera manifesto dellāartista.
Curata da Pier Giovanni Castagnoli, con la collaborazione degli Archivi Guttuso, la mostra raccoglie e presenta circa 60 opere provenienti da importanti musei e collezioni pubbliche e private europee. Primeggiano alcune delle piĆ¹ significative tele di soggetto politico e civile dipinte dallāartista lungo un arco di tempo che corre dalla fine degli anni Trenta alla metĆ degli anni Settanta.
Nellāottobre del 1967, cinquantesimo anniversario della rivoluzione dāottobre, Renato Guttuso scriveva su Rinascita, rivista politico-culturale del Partito Comunista Italiano, un articolo intitolato Avanguardie e Rivoluzione, nel quale il pittore riconosceva alla rivoluzione il titolo inconfutabile e meritorio di essere stata il fondamento di una nuova cultura, con la quale profondamente sentiva di identificarsi e che lo induceva a chiudere il suo scritto con lāesplicita professione di fede: āLāarte ĆØ umanesimo e il socialismo ĆØ umanesimoā.
Guttuso era stato, a partire dagli anni della fronda antifascista e tanto piĆ¹ nel secondo dopoguerra, un artista che, come pochi altri in Italia, si era dedicato con perseverante dedizione e ferma convinzione a ricercare una saldatura tra impegno politico e sociale ed esperienza creativa, nella persuasione che lāarte, nel suo caso la pittura, possa e debba svolgere una funzione civile e sia costitutivamente dotata di una valenza profondamente morale.
A poco piĆ¹ di cinquantāanni dalla pubblicazione dellāarticolo e nella ricorrenza del cinquantenario del ā68, la GAM di Torino si propone di riconsiderare il rapporto tra politica e cultura, attraverso una mostra dedicata allāesperienza dellāartista siciliano, raccogliendo alcune delle sue opere maggiori di soggetto politico e civile.
A partire da un dipinto quale Fucilazione in campagna del 1938, ispirato alla fucilazione di Federico Garcia Lorca, che a buon diritto puĆ² essere assunto a incunabolo di una lunga e ininterrotta visitazione del tema delle lotte per la libertĆ , per giungere alla condanna della violenza nazista, nei disegni urlati e urticanti del Gott mit uns (1944) e successivamente, dopo i giorni tragici della guerra e della tirannia, alle intonazioni di una reinventata epica popolare risuonanti in opere nuove per stile e sentimento come: Marsigliese contadina, 1947 o Lotta di minatori francesi, 1948.
Un grande, ininterrotto racconto che approda, negli anni Sessanta a risultati di partecipe testimonianza militante, come in Vietnam (1965) o a espressioni di partecipe affettuosa vicinanza, come avviene, nel richiamo alle giornate del maggio parigino, con Giovani innamorati (1969) e piĆ¹ tardi, in chiusura della rassegna, a quel compianto denso di nostalgia che raffigura i Funerali di Togliatti (1972) e in cui si condensa la storia delle lotte e delle speranze di un popolo e le ragioni della militanza di un uomo e di un artista. āNel secondo dopoguerra ā afferma Carolyn Christov-Bakargiev Direttore della GAM ā negli ambienti della cultura di sinistra si discuteva tra avanguardia formalista e realismo figurativo.
Ci si chiedeva quale fosse piĆ¹ rivoluzionaria e quale piĆ¹ reazionaria. Oggi, paradossalmente, nellāera della realtĆ aumentata e della virtualitĆ , la pittura di Guttuso puĆ² sembrarci tanto reale e materica quanto il mondo che stiamo perdendoā. A fronte dellāantologia di tali dipinti e in dialogo con essi, la mostra offre anche un repertorio variegato di opere di differente soggetto: ritratti e autoritratti, paesaggi, nature morte, nudi, vedute di interno, scene di conversazione.
Quadri tutti coevi ai tempi di esecuzione dei dipinti di ispirazione politica e sociale, selezionati con il proposito di offrire indiscutibile prova dei traguardi di alta qualitĆ formale conquistati da Guttuso nellāesercizio di una pittura che ā afferma il curatore Pier Giovanni Castagnoli ā āper comoditĆ , potremmo chiamare pura, con lāintendimento di saggiare, attraverso il confronto dei diversi orizzonti immaginativi, lāintensitĆ dei risultati raggiunti su entrambi i versanti ideativi su cui si ĆØ esercitato il suo impegno di pittore e poter consegnare infine allāesposizione, pur nel primato assegnato al cardine tematico su cui la mostra si incerniera, un profilo ampiamente rappresentativo della ricchezza dei registri espressivi presenti nel ricchissimo catalogo della sua opera e della poliedrica versatilitĆ del suo estro creativoā.
La mostra ĆØ accompagnata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, con saggi di Pier Giovanni Castagnoli, Elena Volpato, Fabio Belloni, Carolyn Christov-Bakargiev e unāantologia di scritti di Renato Guttuso.
GAM ā GALLERIA CIVICA DāARTE MODERNA E CONTEMPORANEA –
- Via Magenta, 31 –
- 10128 Torino
- tel. +39 011 4429518 ā +39 011 4436907
- email: gam@fondazionetorinomusei.it
- www.gamtorino.it
Orari di apertura
- da martedƬ a domenica: 10.00 – 18.00, lunedƬ chiuso.
- La biglietteria chiude unāora prima.
Biglietti
Intero 12ā¬ Ridotto 9ā¬ Ingresso libero Abbonamento Musei e Torino Card info, prenotazioni e prevendita: www.ticketone.it
Call center e info-line 011-0881178