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  • La visita di Confronti/3

    Cerano e un capolavoro del Seicento lombardo.

    Sarà la Madonna dei Miracoli, così chiamata perché a lei viene attribuito il merito di aver debellato la pestilenza che affliggeva la città di Milano nel 1485, la protagonista del terzo appuntamento con Confronti, il ciclo di mostre allestite all’interno dell’omonimo spazio della Galleria Sabauda dedicato all’incontro tra opere.
    Dopo il successo di Venere incontra Venere, dedicata ai due dipinti di Botticelli, e quello che vedeva protagonista i bambini di Boldini e Van Dyck, raccontando due modi di vedere l’infanzia a distanza di secoli uno dall’altro, è ora il momento di un capolavoro del Seicento lombardo di Giovan Battista Crespi detto il Cerano.
    La pala raffigurante La Madonna dei Miracoli di Santa Maria presso San Celso venerata da san Francesco e dal beato Carlo Borromeo, realizzata a ridosso del 1610, è presentata all’interno dello spazio Confronti insieme al bozzetto in terracotta della Vergine, modellato da Cerano in età giovanile, di proprietà della Regione Piemonte in deposito alla Reggia di Venaria Reale.

    Il confronto consente di apprezzare il rapporto dialettico tra pittura e scultura e la poliedricità di uno dei massimi protagonisti del Seicento lombardo.
    L’opera appartiene alle collezioni dei Savoia da quando nel 1632, due anni dopo la morte di Carlo Emanuele I di Savoia, protagonista della mostra Le meraviglie del mondo, il nuovo duca Vittorio Amedeo I acquistò la tela a Milano. Questa venne sistemata nell’anticamera dell’appartamento privato del duca, nell’antico Palazzo di San Giovanni, che sorgeva dove oggi è l’edificio che ospita la Galleria Sabauda.
    La pala è ricordata nell’inventario del 1635 come “La Madonna di San Celso finta di marmo” e riproduce in pittura quasi fedelmente la celebre statua marmorea dell’Assunta realizzata da Annibale Fontana tra il 1583 e il 1586 per l’altare di Santa Maria presso San Celso, a cento anni esatti dal miracolo che aveva dato l’avvio al cantiere del santuario milanese, particolarmente caro ai fedeli. Per tradizione, infatti, le spose portano un mazzo di fiori a questa Madonna nel giorno del matrimonio, come voto di buon auspicio. Per questo l’altare è popolarmente chiamato “dei matrimoni”.
    È probabile che Cerano, impegnato tra il 1603 e il 1607 nella decorazione della chiesa di Santa Maria presso San Celso, avesse voluto portare con sé il ricordo della celebre statua della Vergine di Annibale Fontana, riproducendola in un bozzetto che verrà riutilizzato poi, a distanza di qualche anno, nella stesura del dipinto. Nella rielaborazione del modello originale tuttavia, gli aspetti più vistosamente manieristi sono stati addolciti, affusolando la figura e cercando effetti intensamente espressivi.

    La mostra sarà visitabile fino al 18 giugno 2017.

    La visita è inclusa nel biglietto dei Musei Reali.

    Sito della Mostra      Per info e costi

  • “Meraviglie degli Zar” ripercorre lo splendore di uno dei complessi di palazzi e fontane più sontuosi d’Europa: grandi proiezioni, immagini e un centinaio di opere tra dipinti, abiti, porcellane, arazzi ed oggetti preziosi provenienti dalle sale auliche di Peterhof, rievocano una delle più importanti e prestigiose residenze dei Romanov, oggi meta principale del turismo culturale in Russia.

    Il percorso di visita si apre con una presentazione di Peterhof e dei personaggi che lo abitarono, a cominciare dal grande arazzo di Pietro il Grande.

    Una selezione poi di opere ed oggetti, acquistati dai Romanov durante i loro viaggi in Europa negli spettacolari Gran Tour e di quelli invece commissionati dagli Zar agli artisti e artigiani russi, ricostruiscono in mostra lo sfarzo della corte russa ed i rapporti intercorsi nell’arco dei secoli tra i Romanov ed i Savoia.

    Situato in un grande parco sulle rive del Golfo di Finlandia,  vicino a San Pietroburgo, il primo Palazzo di Peterhof fu costruito da Pietro il Grande, per aggiungersi poi nel corso degli anni, altri splendidi edifici e giardini voluti dai successivi sovrani russi, da Caterina la Grande fino a Nicola II

    Peterhof è testimonianza del gusto dei sovrani che l’hanno abitata e riassume oggi i tratti più caratteristici della cultura russa: 430 ettari di parco, più di 150 fontane, 96 metri di canali, 135 costruzioni idriche, 33 musei ospitati ed oltre 4 milioni di visitatori l’anno.

    Peterhof, una delle più sfarzose residenze imperiali d’Europa e delle più note dimore estive dei Romanov, che è stata raccontata nella Sala delle Arti della di Reggia di Venaria, grandioso complesso monumentale sabaudo alle porte di Torino, proclamato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e considerato uno dei simboli della magnificenza dell’architettura barocca europea molto ammirato  da tutti i curatori della mostra giunti dalla Russia.

    L’ultimo incontro ufficiale tra i Romanov e i Savoia avvenne in Piemonte, nel Castello Reale di Racconigi nel luglio del 1909.

    La visita di Nicola II a Racconigi fu anche l’occasione per firmare quello che venne ricordato in seguito come “l’Accordo segretissimo”: un trattato segreto di reciproca intesa tra Russia ed Italia sui Balcani, con lo scopo di contrastare la crescente influenza austriaca.

    La Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione d’Ottobre del 1917 chiuderanno definitivamente un’intera epoca storica.

    A cura di Elena Kalnitskaya
    In collaborazione con The Peterhof State Museum-Reserve, San Pietroburgo.

    Per info – Meraviglie degli Zar – Venaria Reale

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