Tag: #superga

  • Le aperture serali della Basilica di Superga proseguiranno anche nel mese di settembre 2024, offrendo ogni venerdì e sabato l’opportunità di visitare la cupola e la chiesa, inclusa la Cappella del Voto, che conserva la storica statua della Madonna delle Grazie.

    Una novità interessante per i weekend di settembre è il servizio navetta gratuito da Torino alla Basilica di Superga. Questo servizio, reso possibile grazie a un accordo istituzionale che affida la gestione della Basilica al Sermig per favorirne il rilancio turistico, è offerto dalla Città metropolitana di Torino. La navetta, con una capienza di 50 posti, sarà disponibile il 6, 13, 20 e 27 settembre (venerdì) e il 7, 14, 21 e 28 settembre (sabato), con tre corse di andata e ritorno tra Torino Sassi e la Basilica di Superga.

    Gli orari di partenza da Torino Sassi, in piazza Gustavo Modena, sono fissati alle 21:00, 22:00 e 23:00, mentre i ritorni dal piazzale della Basilica di Superga sono previsti alle 21:30, 22:30 e 23:30.

    Nei mesi di luglio e agosto, le aperture serali straordinarie hanno attirato numerosi pellegrini e visitatori alla Basilica di Superga, anche grazie al prolungamento degli orari della tramvia Sassi-Superga. Con l’arrivo di settembre, la Città metropolitana di Torino ha introdotto il servizio navetta gratuito per offrire un’alternativa all’uso dell’auto privata.

    Infine, nel primo fine settimana di settembre, si terranno numerosi eventi serali per celebrare i 400 anni della statua della Madonna delle Grazie, con concerti programmati per le 22:00 di venerdì 6 e sabato 7 settembre.

    Per informazioni 

  • A fine settembre dello scorso anno sono arrivata al Museo del Toro. Avevo la sensazione che fosse una bella storia da raccontare, come quelle che piacciono a me… da raccontare attraverso le persone che l’hanno fatta, ma mi sono sbagliata!
    Non è una bella storia, ma è un fantastico viaggio nella storia di una squadra di calcio fatta prima di tutto da persone, con la loro quotidianità, desideri, amori, e tutto si incastra perfettamente all’interno di un periodo storico molto difficile, e grazie al #grandetorino l’Italia ha potuto scrollarsi di dosso il buio, con un sogno.#mostra
    In occasione del 70esimo anniversario della Tragedia di Superga,  una mostra “fuori sede” porta i cimeli più preziosi  del Museo Grande Torino nella prestigiosa cornice espositiva di Palazzo D’Oria, a Ciriè

    Quella del Grande Torino non è stata solo una vicenda sportiva. La tragica fine di quella squadra non si può descrivere come semplice fatto di cronaca. Il Grande Torino è stato un sogno comune, un fenomeno sociale, una storia da vivere e un esempio da seguire. Il Grande Torino ha incantato il mondo, lo ha conquistato e poi lo ha incredibilmente lasciato con uno schianto improvviso. Tutto il materiale sulla squadra è preziosamente custodito dal Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata .

    Oggi il Museo esce dal Museo. Per raccontare la storia del Toro in una mostra itinerante che porta i cimeli, i trofei, i giornali, le fotografie, lo spogliatoio e tanti altri oggetti fuori dalla loro sede naturale.

    Si inizia con la prestigiosa cornice di Palazzo D’Oria a Ciriè, alle porte di Torino, dove dal 14 al 29 settembre sarà allestita una mostra che racconta le origini della squadra, le gesta che l’hanno portata ad essere il Grande Torino , le trasferte internazionali e i trofei, fino a quel terribile incidente aereo a Superga avvenuto quel nebbioso pomeriggio del 4 maggio del 1949. La mostra narra i funerali, ai quali parteciparono 900.000 persone , le reazioni della gente e di una nazione che si sentì unita nel lutto, in un sentimento condiviso di smarrimento.

    Ma vuole anche affrontare la faticosa rinascita della squadra Granata, che dopo 27 anni, quasi come ad esorcizzare una volta per tutte la fine del Grande Torino , tornò a vincere, nel 1976, il tanto inseguito scudetto.

    Durante il periodo della mostra si terrà anche una serata in cui i protagonisti indiretti e i testimoni della tragedia di Superga interverrano per condividere ricordi e raccontare retroscena meno noti della vicenda.

    La mostra di Palazzo D’Oria spera di essere soltanto la prima di numerose tappe che permettano a tanti di vivere in prima persona la storia del Grande Torino , per non dimenticare coloro che furono sì, giocatori imbattibili, ma anche ragazzi che vivevano semplicemente il loro sogno più grande: quello di giocare a calcio.

HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com