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  • GRAN PARADISO DAL VIVO – 6° EDIZIONE

    DAL 24 GIUGNO AL 16 LUGLIO NEL VERSANTE PIEMONTESE DEL PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO

    TORNA IL FESTIVAL DEL TEATRO IN NATURA

    Torna con la sua 6° edizione Gran Paradiso Dal Vivo, il festival del Teatro in Natura, ideato e promosso dal Parco Nazionale Gran Paradiso, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e il contributo dell’Unione Montana Gran Paradiso, dell’Unione Montana Valli Orco e Soana, di IREN e di SMAT. La rassegna vede anche quest’anno l’organizzazione di Compagni di Viaggio e la direzione artistica di Riccardo Gili, oltre alla partecipazione di artisti e compagnie provenienti da 5 diverse Regioni d’Italia.

    “Gran Paradiso dal Vivo raggiunge la sua sesta edizione, – dice il Commissario Straordinario del Parco Nazionale Gran Paradiso Italo Cerise – confermandosi come il Festival artistico e culturale delle valli piemontesi dell’area protetta, vicino agli obiettivi strategici del Parco, tra i quali la sensibilizzazione alla Natura. Avvicinando le persone in modo rispettoso e più consapevole, utilizza il linguaggio teatrale per chiamare gli spettatori a riflessioni profonde, mai come oggi attuali in questo tempo di grandi cambiamenti.
    Gli spettacoli proposti da compagnie di tutta Italia, con alcuni nomi di eccellenza, sono immersi negli ambienti straordinari, ricchi di biodiversità, delle valli Orco e Soana, scenario perfetto per il programma, che esalta la riscoperta dell’antico legame tra Uomo e Natura, sempre più attuale per la sopravvivenza dell’umanità. Il Parco e le Unioni Montane del versante piemontese sostengono con convinzione l’iniziativa e i suoi valori e vi invitano a lasciarvi coinvolgere e trasportare da questo “viaggio” teatrale tra ambiente, cultura e riflessione sul nostro ruolo nella Natura”.

    Dall’8 luglio al 16 luglio, con una anteprima il 24 giugno, il Festival offre una occasione unica per gustare 10 spettacoli emozionanti e coinvolgenti nella valli piemontesi del Parco e nei comuni di Alpette, Ceresole Reale, Frassinetto, Locana, Noasca, Ribordone, Ronco Canavese, Sparone, Valprato Soana.

    “In questa nuova edizione del Festival – dice il direttore artistico Riccardo Gili – abbiamo l’onore e il piacere di ospitare un grande artista, Giuseppe Cederna, (noto al grandissimo pubblico per la sua partecipazione al film Oscar Mediterraneo di Salvatores), artista particolarmente sensibile alle tematiche ambientali, che ci accompagnerà in una passeggiata teatrale nella natura del Parco il 14 luglio. Allo stesso tempo ci siamo posti un obiettivo: entrare in una relazione sempre più approfondita con luoghi e territori. Vorremmo che la nostra presenza non si limitasse al solo evento programmato in un determinato spazio, ma potesse nascere e crescere nel rapporto con i luoghi del festival. Quest’anno infatti, in collaborazione con la rete di festival Terre Alt(r)e, inizierà il suo percorso di costruzione un nuovo spettacolo: “Voci dal Micelio – storie di connessioni tra funghi, umani e dei” tramite la residenza artistica di Teatro Selvatico, una giovane Compagnia che soggiornerà a Ribordone. Il laboratorio intensivo “Peregrini Carmina” avrà luogo invece in Valle Soana a cura della regista Maria Virginia Siriu della compagnia sarda Theandric, aperto anche ai non professionisti del teatro, e potrà coinvolgere pubblico e artisti in tre giorni di lavoro teatrale (13 e 14 giugno laboratorio a Valprato Soana e spettacolo finale il 15 giugno a Piamprato). Anche l’evento di apertura Natura di Rame è figlio di uno studio e della permanenza di Compagni di Viaggio sul territorio. Abbiamo infine voluto concentrare gli eventi in una decina di giorni, nell’arco di due fine settimana, per dare la possibilità al pubblico di soggiornare e poter assistere a più spettacoli in un breve lasso di tempo. Le valli Orco e Soana diventeranno un cantiere culturale aperto: uno scrigno di natura e storia pronto ad accogliervi, emozionarvi e divertirvi per una serie di eventi unici e irripetibili. “

    Partecipano al Festival, oltre a Giuseppe Cederna, piccole ma importanti compagnie teatrali provenienti da 5 diverse regioni italiane (Sardegna, Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte) che portano le loro produzioni in nove Comuni delle Valli Orco e Soana. Nuove location (borgata Chiapinetto a Frassinetto, Borgata Scandosio a Ronco Canavese, Piamprato a Valprato Soana, la Cialma a Locana) si aggiungeranno a quelli che ormai sono sedi consolidate del Festival, come i sentieri di Noasca, la Rocca di Sparone, i dintorni del Santuario di Prascondù a Ribordone o la borgata Musrai ad Alpette, dove anche quest’anno si svolgerà lo spettacolo all’alba, con una vista straordinaria sulla valle e sul Canavese.
    Il festival si articola come sempre in tre sezioni: “Teatro Natura” – con due spettacoli della Compagnia O Thiasos TeatroNatura® diretta da Sista Bramini, “Senza quinte e sipario” – spettacoli che si possono collocare negli spazi del parco senza la necessità di una sala teatrale, “Questo parco è uno spettacolo!” – eventi pensati per un pubblico di famiglie in stretto dialogo con il territorio. Tanti spettacoli: all’alba, al mattino, al pomeriggio, al tramonto e alla sera, con la presenza di proposte per tutti i gusti e per tutti i tipi di pubblico.
    Apertura extra festival Venerdì 24 giugno alle ore 15.30 con partenza dal Centro Visitatori del Parco di Ronco Canavese, Compagni di Viaggio presenta ”Natura di Rame” con Riccardo Gili, Costanza Maria Frola e Alessandra Minchillo. Uno spettacolo itinerante scritto e diretto da Riccardo Gili per far rivivere un mondo perduto, ma non dimenticato. Una fucina da rame immersa nella natura è il cuore di una storia dove si intrecciano le speranze di una giovane donna e la dura, ma affascinante, vita della montagna dei tempi passati. Spettacolo organizzato in occasione della riapertura della secentesca fucina da rame di Ronco Canavese, dove il prezioso minerale è stato lavorato per secoli. Ingresso libero. In caso di pioggia lo spettacolo si terrà direttamente alla Fucina da Rame – Frazione Castellaro di Ronco Canavese.

    Il Festival vero e proprio prende il via Sabato 8 Luglio alle ore 16.00 presso il Santuario di Prascondù a Ribordone (in caso di pioggia: portico del Santuario) con lo studio di Teatro Selvatico che presenta ”Voci dal Micelio – Storie di connessioni tra funghi, umani e dei”. Spettacolo di teatro itinerante in natura, liberamente ispirato da “L’ordine nascosto – la vita segreta dei funghi” di Merlin Sheldrake. Camminando sopra lo stesso intrico di micorrize affronteremo un viaggio mitico e onirico alla scoperta di funghi, ife e miceli e di tutto ciò che collega il loro regno al nostro mondo: dal bisogno di instaurare simbiosi all’appetito insaziabile. Lo spettacolo unisce divulgazione scientifica, la musica dal vivo e il teatro-fisico e rituale. Si tratta del primo studio site specific nato dalla residenza artistica della compagnia a Ribordone, in collaborazione con la rete Terre Alt(r)e. Ingresso libero.

    Si prosegue sempre Sabato 8 luglio alle ore 21.00 alla Chiesa di Santa Croce presso la suggestiva Borgata Chiapinetto di Frassinetto (in caso di pioggia: Sala Consiliare Comune di Frassinetto) con Archètipo, la compagnia toscana che mette in scena ”Giuditta” con Simona Arrighi e Marta Materassi, regia di Riccardo Massai, una produzione Archètipo in collaborazione con AttoDue. Siamo abituati a pensare a Giuditta come quella donna che uccise Oloferne, ritratta dal Botticelli, Caravaggio e altri artisti, giovane e ricca. Il racconto biblico viene qui invece attraversato dagli occhi di una Giuditta ormai in età avanzata che ci mostra una prospettiva diversa della famosa vicenda: la storia di una donna affascinante ed enigmatica che, come Mata Hari, Marlene Dietrich, Joséphine Baker, Gertrude Bell, e molte altre, si è messa al servizio della libertà.
    Biglietto unico 5 euro

    Si continua Domenica 9 luglio alle ore 10.30 presso la Chiesa di Sant’Anna di Borgata Scandosio a Ronco Canavese (in caso di pioggia: Salone Polifunzionale di Piazza Mistral a Ronco) con Casa degli Alfieri che mette in scena ”La Dama degli Argonauti” con Lorenza Zambon. Chi è La Dama degli Argonauti? È una donna la cui incredibile vita inizia proprio come una favola classica ma poi ha sviluppi imprevedibili. Lo spettacolo ci racconta di una donna che si trasforma, passo passo, dalla piccola Lilì nata in un modesto paesino della Francia in Jeannette, abilissima ricamatrice, poi in Lady Power infine nella Dama degli argonauti, la prima donna ricercatrice di storia naturale che lavorò in Sicilia, indomita viaggiatrice, inventrice dell’acquario, pioniera della biologia marina. Biglietto unico 5 euro

    Ancora domenica 9 luglio alle ore 16.00 con ritrovo presso Albergo La Cascata di Noasca (in caso di pioggia: Palanoasca) la compagnia lombarda Teatro Invito presenta ”In capo al mondo – in viaggio con Walter Bonatti” di Federico Bario e Luca Radaelli, con Luca Radaelli e Maurizio Aliffi alla chitarra, sostenuto dal progetto NEXT di Regione Lombardia. Lo scopo dell’avventura è trovare l’uomo, così avrebbe detto Walter Bonatti, uno dei più grandi alpinisti di sempre, l’ultimo grande esploratore. E allora pronti a partire con un attore e un musicista che vi guideranno nella più coraggiosa delle spedizioni: la realizzazione dei sogni di un uomo libero. In capo al mondo è uno spettacolo che regala il fascino dell’avventura e delle conquiste, le esplorazioni nella natura selvaggia, ma è soprattutto un omaggio alla montagna. Biglietto unico 5 euro

    La settimana successiva Venerdì 14 luglio alle ore 18.00 con ritrovo presso Centro visitatori del Parco – Ceresole Reale (in caso di pioggia: Salone del Grand Hotel di Ceresole Reale) lo spettacolo itinerante con Giuseppe Cederna ”Su questa terra – il cammino e la poesia”. Camminare insieme, in ascolto del respiro e della terra sotto i piedi. Camminare in silenzio, scoprendo il piccolo e l’infinitamente grande tra le radici di una quercia, nel riflesso di una pozzanghera o nel richiamo di un uccello. Camminare in compagnia dei poeti e degli scrittori che ci hanno insegnato ad amare il mondo. Spettacolo itinerante nella natura in compagnia di uno dei protagonisti del film Premio Oscar “Mediterraneo”. Biglietto unico 10 euro

    Il giorno successivo Sabato 15 luglio alle ore 17.30 a Piamprato di Valprato Soana (in caso di pioggia: Teatro della parrocchia di Valprato Soana) ecco lo spettacolo itinerante della compagnia di Cagliari Theandric Teatro Nonviolento ”Peregrini Carmina – Crepuscolo” con la regia di Maria Virginia Siriu e con i partecipanti al Laboratorio omonimo. Uno spettacolo itinerante pensato per il territorio dove si svolge, ispirato alle poesie di Brecht rivisitate in chiave nonviolenta, che si focalizzano su temi sociali. La camminata lenta dei Peregrini modifica la relazione con sé stessi, con l’ambiente, con l’altro, in una moltiplicazione di sguardi, riconnettendo vita sociale e arte. Peregrini è arte pubblica e condivisa, senza barriere, è un esperienza personale, estetica, culturale, sociale, etica, artistica. Ingresso Libero.

    Ancora Sabato 15 luglio ma alle ore 21.00 presso la Rocca di Sparone (in caso di pioggia: all’interno della Chiesa di Santa Croce presso la Rocca) torna l’amatissima compagnia romana O Thiasos TeatroNatura®, da sempre ospite e supporto artistico al Festival, con ”Gaia Flegrea”, spettacolo di narrazione e musica liberamente ispirato alle fonti classiche, scritto e narrato da Sista Bramini con musica originale di Giovanna Natalini. In Gaia Flegrea è narrata la terribile, meravigliosa scaturigine di Tutto, di come Gaia danzando sul pirotecnico magma primordiale creò da sé stessa la Terra e il Cielo, e come dai loro cosmici amplessi, si generarono il Paesaggio, gli svettanti Alberi, i perfetti Animali e tra questi anche noi: Umane e Umani. La narrazione di Sista Bramini, con la musica di Giovanna Natalini, vuole lanciare un appello al risveglio e al cambiamento di cui noi e il pianeta vivente che abitiamo, abbiamo bisogno. Biglietto unico 5 euro

    Domenica 16 luglio il primo appuntamento è all’alba, alle ore 4.30 presso la Borgata Musrai di Alpette (in caso di pioggia: Teatro di Alpette) ancora con O Thiasos TeatroNatura® con lo spettacolo itinerante con narrazioni da Ovidio e Euripide, canti dal vivo, ”Abbracci terrestri”, scritto e narrato da Sista Bramini, con i canti di Camilla Dell’Agnola e Valentina Turrini. Lo spettacolo, all’alba, racconta due antichi miti che solo apparentemente si snodano come ogni storia da un inizio a una fine. I saggi sanno che la conclusione di un mito svela il suo inizio che è l’inizio di tutto. Due miti antichi procedono intrecciandosi ai canti tradizionali delle nostre terre, ai suoni del vento, degli uccelli e degli altri viventi in natura, e a un’interazione attiva col pubblico presente. Biglietto unico 5 euro

    Il Festival si chiude Domenica 16 luglio alle ore 11.00 con ritrovo presso il Ristorante de La Cialma a Locana (in caso di pioggia: Anfiteatro di Piazza Gran Paradiso – Casermette) dove Compagni di Viaggio presentano lo spettacolo interattivo e itinerante a squadre ”Giallo in Paradiso”, da un’idea di Marzia Scala, di Riccardo Gili e Diletta Barra, con la collaborazione di One Way Out. Una via di mezzo tra uno spettacolo e un gioco nel quale sarete chiamati a risolvere un caso di omicidio piuttosto intricato. Testimonianze, interrogatori, prove, intuito e – perché no – anche un po’ di fortuna… tutto vi sarà utile per arrivare alla soluzione. Avrete la possibilità di interrogare i sospettati e, alla fine, potrete ragionare insieme alla vostra squadra investigativa e affermare: il colpevole è….! Il gioco-spettacolo si snoda a cavallo dell’ora di pranzo che sarà possibile consumare al Ristorante La Cialma, previa prenotazione, oppure al sacco. Lo spettacolo prevede un trasferimento in seggiovia dalla Cialma incluso nel prezzo del biglietto. Durata totale 3 ore Biglietto unico 10 euro (escluso il pranzo)

    Tutti gli eventi si svolgono all’aperto e si svolgeranno anche in caso di pioggia in luoghi al coperto, come da indicazioni del programma. È consigliato dotarsi di abbigliamento e calzature adatte ad escursione in montagna.

    Gli spettacoli hanno capienza limitata. È consigliata pertanto la prenotazione (anche per gli spettacoli ad ingresso libero) e l'acquisto online. Sarà comunque possibile acquistare i biglietti direttamente prima degli spettacoli (pagamento in contanti o con Satispay).

    Prenotazione su www.cdviaggio.it/granparadisodalvivo oppure 3462422756
    granparadisodalvivo@gmail.com

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    RITORNA GRAN PARADISO DAL VIVO, IL FESTIVAL DI TEATRO IN NATURA

    IN PROGRAMMA ANCHE UN LABORATORIO TEATRALE DELLA COMPAGNIA SARDA THEANDRIC

    Torna Gran Paradiso Dal Vivo con la sua Sesta Edizione, il Festival di teatro in natura che porta compagnie di tutta Italia a realizzare spettacoli in natura nella splendida cornice degli ambienti del Parco Nazionale Gran Paradiso e delle Valli Orco e Soana. Quest’anno il Festival si svolgerà dall’8 al 16 luglio con una ouverture il 24 giugno. Presto sarà diffuso il programma completo del Festival con tutti gli spettacoli. Anticipiamo che saranno presentati 10 spettacoli nei comuni di Alpette, Ceresole Reale, Frassinetto, Locana, Noasca, Ribordone, Ronco Canavese, Sparone, Valprato Soana. Le compagnie partecipanti sono O’Thiasos TeatroNatura, Theandric, Teatro Invito, Teatro Selvatico e Archetipo teatro e Compagni di Viaggio; quest’anno il Festival ospita anche uno spettacolo di Giuseppe Cederna (il premio Oscar di Mediterraneo di Salvatores) un grande attore particolarmente attento e sensibile alle tematiche ambientali.

    Il festival del Teatro in Natura sarà come sempre ideato e promosso dal Parco Nazionale Gran Paradiso, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e il contributo dell’Unione Montana Gran Paradiso, dell’Unione Montana Valli Orco e Soana, della Fondazione CRT, di IREN e di SMAT. La rassegna vede anche quest’anno l’organizzazione di Compagni di Viaggio e la direzione artistica di Riccardo Gili, oltre alla partecipazione di artisti e compagnie provenienti da 5 diverse Regioni d’Italia (Toscana, Lombardia, Sardegna, Lazio e Piemonte).

    Il Festival quest anno propone anche il Laboratorio multidisciplinare intensivo “Peregrini Carmina” condotto da Maria Virginia Siriu, la regista di Theandric Teatro nonviolento, la compagnia di Cagliari nata nel 2001. Maria Virginia Siriu è stata allieva di Peter Brook e del Living Theatre.

    Il laboratorio è aperto a tutti, dai 16 anni, sia principianti che professionisti dell’arte teatrale e fa parte del progetto di camminate meditative e arte, che mette a sistema la riscoperta del paesaggio, l’integrazione del tessuto sociale e il coinvolgimento diretto del pubblico nella creazione artistica. Il laboratorio avrà luogo a Valprato Soana per due giorni il 13 e il 14 luglio dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. Il laboratorio mette in gioco la capacità di concentrazione, di ascolto di sé e del proprio corpo, l’essere qui ed ora, l’ascolto delle energie del gruppo, la capacità di empatia e di sincronizzazione nello svolgimento di un’azione comune, prevede esercizi di espressività fisica e vocale e di recitazione. Peregrini Carmina è un laboratorio finalizzato alla messa in scena di un copione teatrale tratto dalle poesie di Brecht, rivisitate in chiave nonviolenta, che si focalizzano sui temi sociali, particolarmente sentiti oggi come allora: il rapporto di ciascun essere umano con il potere, la mistificazione della realtà che quest’ultimo pratica, la guerra vista dal basso. Il pomeriggio del 15 luglio i partecipanti al laboratorio collaboreranno con la compagnia alla messa in scena di “Peregrini Carmina – Crepuscolo” a Piamprato di Valprato Soana nell’ambito del Festival. Si tratta dunque di un’occasione unica per la partecipazione a un laboratorio intensivo che condurrà immediatamente alla realizzazione di uno spettacolo. Il costo per la partecipazione al laboratorio è di 50 Euro a persona (eventuali spese di soggiorno sono a carico dei partecipanti).

    Per informazioni e iscrizioni entro il 24 giugno  +39 3462422756 granparadisodalvivo@gmail.com www.cdviaggio.it 

  • TEATRO ALFIERI TORINO
    ROMA CITY MUSICAL
    in

    con ARTURO BRACHETTI e DIANA DEL BUFALO

    ideato da Christopher Isherwood | libretto di Joe Masteroff | liriche di Fred Ebb
    musica di John Kander | Traduzione e attamento di Luciano Cannito e Arturo Brachetti
    scene Rinaldo Rinaldi | costumi Maria Filippi | direzione musicale Giovanni Maria Lori
    18 interpreti – Musica dal vivo
    Coreografie di Luciano Cannito
    Regia di ARTURO BRACHETTI e LUCIANO CANNITO
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    CABARET è uno dei titoli più famosi della storia del musical, tratto da un romanzo di Christopher Isherwood e ambientato nella Berlino degli anni 30, durante la salita al potere dei nazisti. Ha ricevuto numerosissimi premi, tra cui 8 Tony Awards, ed è considerato un classico del teatro musicale.

    La sua messa in scena ha ispirato numerose produzioni teatrali e cinematografiche in tutto il mondo, tra cui l’omonimo pluripremiato film diretto da Bob Fosse, continuando ad affascinare il pubblico con la sua capacità di portare alla vita un’epoca storica attraverso la musica e la danza.

    Il musical segue la storia di Sally Bowles (Diana Del Bufalo), primadonna del “Kit Kat Klub” -famoso cabaret della città- e del suo coinvolgimento con Cliff Bradshaw, un giovane scrittore americano alla ricerca della sua ispirazione, che si fa inconsciamente conquistare da questa nuova Babilonia piena di profonda povertà, paura del futuro, ma anche di luci, colori, musica, gioia di vivere.

    I personaggi di questo club ed in particolare EMCEE (il maestro delle cerimonie – Arturo Brachetti), ci fanno vivere momenti fantastici, magici, dove la sensualità, il divertimento, l’assenza di preconcetti culturali e sessuali, rendono il Kit Kat Klub, precursore del mondo contemporaneo, anche se decisamente in controtendenza rispetto all’epoca buia delle leggi razziali e della catastrofe del Nazismo.

    Con una colonna sonora iconica che include brani come “Willkommen” e “Cabaret”, il musical esplora temi di politica, amore, e libertà personale in un’epoca di grande incertezza.

    Fabrizio Di Fiore Entertainment con la compagnia Roma City Musical, reduce dal successo di pubblico e botteghino di 7 Spose per 7 Fratelli, porterà in scena la nuova versione di Cabaret firmata da Arturo Brachetti Luciano Cannito con una scelta registica dall’impostazione visiva cinematografica corredata da tanti effetti speciali, rendendo lo spettacolo più vicino alle estetiche di oggi.

    Le scene sono firmate da Rinaldo Rinaldi, i costumi da Maria Filippi, la direzione musicale da Giovanni Maria Lori. Tutte figuro di spicco nel mondo del musical e del teatro internazionale che daranno una nuova luce a questo titolo e renderanno questo allestimento totalmente diverso dalle edizioni precedenti.

    REGIA

    Arturo Brachetti è un artista italiano, famoso e acclamato in tutto il mondo, considerato univocamente il grande Maestro del trasformismo internazionale. In molti paesi è considerato un mito vivente nel mondo del teatro e della visual performing art. La sua carriera comincia a Parigi, dove, come unico trasformista al mondo, reinventa e riporta in auge l’arte dimenticata di Fregoli, diventando per anni l’attrazione di punta del Paradis Latin. Oggi, dopo 40 anni dal debutto di Parigi, Brachetti è il più grande attore-trasformista del mondo. Arturo come regista e direttore artistico mescola sapientemente trasformismo, comicità, illusionismo, giochi di luci e ombre, e amalgamandoli con poesia e cultura. In Italia e all’estero ha diretto spettacoli e concerti oltre a commedie e musical di successo. Tra tutti spicca il rapporto “storico” e speciale con Aldo, Giovanni e Giacomo, di cui è il regista teatrale sin dagli esordi con I Corti, fino a oggi.

    Luciano Cannito Direttore Artistico Teatro Alfieri e Teatro Gioiello di Torino, consigliere di amministrazione del Teatro Stabile di Napoli e direttore artistico dell’Accademia di Arti Performative Art Village. Ha creato circa 80 spettacoli rappresentati nei più grandi teatri del mondo, dal Metropolitan di New York, all’Orange County di Los Angeles, alla Scala di Milano, al Bolshoi di Mosca, al Teatro Nazionale di Hong Kong, all’Opera di Bordeaux, all’Opera di Avignon, al teatro Nazionale di Tallin in Estonia, a Tel Aviv, a Taiwan, all’Opera di Nizza. Ha diretto il Teatro San Carlo di Napoli e il teatro Massimo di Palermo, ha realizzato un film per il cinema (La lettera), ha diretto opere liriche, musicals, spettacoli di prosa e grandi eventi come La Notte della Taranta, show live e televisivo con 200 mila persone di pubblico. Ha collaborato con grandi nomi della cultura e dello spettacolo come Roberto De Simone, Carla Fracci, Maya Plisetskaya, Lucio Dalla, Maria De Filippi, Altan, Franco Zeffirelli, Mistilav Rostropovich.

    SCENE E COSTUMI

    Le scene sono firmate da Rinaldo Rinaldi, pittore e scenografo dalla carriera straordinaria che lavora nei maggiori teatri d’opera del mondo e i costumi sono firmati da Maria Filippi con al suo attivo tantissimi spettacoli di Opera e Balletto e diversi film.

    DIREZIONE MUSICALE

    Giovanni Maria Lori nella sua carriera è stato direttore e supervisore musicale, direttore d’orchestra, ma anche autore delle musiche e arrangiatore di moltissimi musical e tantissime produzioni teatrali di altissimo livello. Inoltre, è autore interno Mediaset per sigle e sottofondi, scrive le musiche per noti canali Tvinsegna canto in “Amici”, è autore delle canzoni di varie produzioni televisive e di molti cortometraggi.
    Scrive e dirige gli archi per gli album di Chiara Galiazzo e Lorenzo Fragola, entrambi vincitori di X Factor e per quest’ultimo anche delle cover cantate a San Remo. Arrangia anche per Francesco Sarcina, Giulia Luzi e i Maneskin. Nel 2017 ha arrangiato il medley cantato da Robbie Williams per “XFACTOR”.
  • Le 10 cose da fare a Torino questo weekend (24/25/26 Febbraio 2023)

     

    Febbraio sta per finire e, prima di dare il benvenuto a marzo e alla tanto attesa primavera, diamo un’occhiata agli appuntamenti di questo ultimo fine settimana del mese a Torino. Se non avete ancora programmato le prossime giornate e state cercando qualche idea per questo weekend, non perdete la nostra selezione delle 10 cose da fare a Torino venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 febbraio 2023.

    Il calendario di eventi nella città sabauda è ricco e variegato anche per questo fine settimana. In programma l’apertura della nuova mostra “Utamaro, Hokusai, Hiroshige” dedicata al Giappone, l’Aida di Verdi al Teatro Regio, il grande evento di Cinema on Ice al PalaVela con Carolina Kostner, il mercatino di fiori in Piazza Vittorio e ancora spettacoli, concerti, visite e riaperture. Un bel ventaglio di proposte per riscaldare queste ultime giornate di febbraio che, sembra, non saranno troppo clementi con le temperature.

    Scopri le 10 cose da fare questo weekend a Torino!

     

    Non perdere Torino raccontata in immagini sulle nostre Pagine Instagram e Facebook!

  • Sabato 14, Domenica 15 gennaio ore 16.30
    ALLA RICERCA DI UN LIETO FINE
    Scritto e diretto da Salvatore Cannova
    Con Clara Bray, Martina Consolo, Vincenzo Palmeri, Salvatore Ventura
    Fondazione TRG / Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse
    in collaborazione con Compagnia Fenice Teatri
    Liberamente tratto da Il Topo e la Montagna di Antonio Gramsci, lo spettacolo racconta la storia di Pietro e del suo amico topolino Antonio.
    Un viaggio per rimediare ad un errore commesso, un viaggio per riscoprire la propria natura, un viaggio alla ricerca di un lieto fine.
    Finalista PREMIO SCENARIO INFANZIA 2020
                                                                                                                                 Dai 5 anni
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    Venerdì 27, Sabato 28 gennaio ore 20.45
    UN GIORNO DI FUOCO
    Di Beppe Fenoglio
    Con Beppe Rosso
    Regia Gabriele Vacis
    Ama Factory / A.C.T.I. Teatri indipendenti
    in collaborazione con Produzioni Fuorivia
    con il sostegno del Centro Studi Beppe Fenoglio
    Un “western all’italiana” ambientato in terra di Langa, nato dalla lingua di Fenoglio.
    Una narrazione epica, con un impianto narrativo geniale in cui tutto concorre al racconto: dalle nuvole, alle fucilate lontane, ai personaggi del paese che ci conducono attraverso il dramma non senza crudeltà e ironia, e la personale vendetta dell’assassino si trasforma in mitica risposta ad un presente soffocante.
                                                                                                                          Dai 12 anni
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  • Domenica 30 ottobre dalle ore 15.30, Lunedì 31 ottobre dalle ore 20
    HALLOWEEN alla CASA del TEATRO

    Animazioni con ragnatele viventi, dolcetto o scherzetto con la strega giocoliera e photo-set durante l’accoglienza del pubblico nel foyer per un pomeriggio di paura e divertimento indimenticabile!

    STRIZZACERVELLI: VISITA GRATUITA DAL DOTT. MATTARELLI!
    Artemakia
    Di e con Milo Scotton
    Capita che anche i migliori si affatichino… e così accade che anche i nostri amati mostri di Halloween abbiano bisogno di un po’ di relax e conforto. Il dottor Mattarelli saprà aiutarli a trovare la vena giusta per un Halloween di risate e acrobazie!

                                                                                                                                                                                                                     Per tutti!

    Tornano le fiabe di FILA A NANNA!

    A partire dal mese di novembre, ogni lunedì e giovedì, una nuova fiaba della buonanotte letta e interpretata dai nostri attori.
    Un tuffo nella fantasia con un unico requisito: la storia va ascoltata con la testa sul cuscino.
  • Dal 4 al 16 agosto al festival estivo di Salisburgo diretto da Cecilia Bartoli e con la regia di Rolando Villanzon

    Una nuova, insolita trasformazione per Arturo Brachetti, leggenda del quick-change e artista a tutto tondo, che questa volta approda nel mondo dell’opera in uno speciale Barbiere di Siviglia al Festival di Salisburgo, il più importante al mondo.

    La messa in scena dell’opera è diretta da Rolando Villanzon che per Brachetti ha ideato un nuovo personaggio, muto, un deus ex machina, presente in scena per tutta la durata dello spettacolo: Arturo, come il nome del suo interprete. Insieme a lui nei panni di Rosina troviamo Cecilia Bartoli, che è anche direttrice del Festival, Nicola Alaimo (Figaro), Alessandro Corbelli (Don Bartolo), Edgardo Rocha (il Conte), Ildebrando d’Arcangelo (Don Basilio).

    È stata proprio Cecilia Bartoli a chiedere a Villanzon di dirigere l’opera cercando di ritrovare la tradizione italiana della commedia dell’arte, espressa pienamente da Brachetti che riveste un ruolo centrale in tutta l’opera.

    Il regista ha trasposto l’azione dell’opera rossiniana agli anni ’30. La produzione gioca sul confine tra realtà e finzione cinematografica, ispirandosi ad altre contaminazioni famose come l’in and out del film di Woody Allen La rosa purpurea del Cairo e la poetica naif di Cinema Paradiso.

    Brachetti impersona un magazziniere impacciato di uno studio cinematografico dove si girano film muti, un mondo che lui sogna quotidianamente. Ma la sua fantasia viene travolta da una storia ancora più surreale: il film prende vita sul palcoscenico e lui si trova catapultato in esso.

    Il regista ha ripescato per questo spettacolo decine di routine comiche, lazzi e pantomime tipiche dei Fratelli Marx, di Buster Keaton e del cinema muto.

    Questo originale allestimento si è posto sin da subito all’attenzione del pubblico e della critica internazionale in occasione dell’edizione di Pentecoste del Festival, tanto che le repliche in programma dal 4 al 16 agosto sono totalmente sold-out.

    Arturo Brachetti, leggenda del trasformismo e tra gli artisti di teatro italiani più celebri nel mondo racconta “Cecilia Bartoli voleva fare il Barbiere il Siviglia con me e ha chiesto al regista Villanzon di creare un’idea originale. Lui ha avuto questa trovata incredibile che porta l’opera di Rossini direttamente nel XX secolo con un personaggio aggiunto, quello di Arturo, una specie di Mr. Bean artefice, complice e vittima di un sogno che sta tra l’opera, il cinematografo e la Commedia dell’arteAmmetto che non è stato facile, perché l’opera è diversa dal varietà, ma la commistione finale è unica ed eccezionaleIl Barbiere di Siviglia non è un’opera semplice perché è fatta di sottintesi, travestimenti, bigliettini scambiati, coincidenze e attimi brevissimi ma fondamentali per la dinamica comica della scena. Ho dovuto portare il mio knowhow in un mondo che non conoscevo ma che mi ha trasmesso un’energia straordinaria e un bagaglio di esperienza importante”.

    Non si tratta tuttavia del “vero” debutto di Brachetti nell’opera. In realtà, ancora ragazzo, interpretò uno dei toreri al seguito di Escamillo in occasione di una Carmen in scena al Teatro Regio di Torino.

  • Un invito a riflettere sulla verità e sulla scienza, uno sguardo al contemporaneo servendosi della particolare lente del teatro

    Il progetto artistico di Andrea De Rosa, nuovo direttore del TPE , si sviluppa lungo l’intero corso del prossimo triennio (2022-2024) mettendo al centro di ciascuna stagione teatrale una forte continuità tematica.

    La pandemia, la guerra e, ancora prima, la crisi economica e il terrorismo sembrano averci scaraventato in un tempo che credevamo non sarebbe mai più tornato: oscuro, minaccioso e incomprensibile. Se è vero che l’attualità arranca dietro a fatti che sfuggono da tutte le parti, inondandoci di parole e immagini, e se è vero che la voce del mondo ci insegue dovunque con la sua chiacchiera incessante, è altrettanto evidente la sensazione di confusione e stordimento nella quale tutti siamo precipitati. Per questo motivo, forse, il teatro può essere, o tornare ad essere, il luogo privilegiato dove la comunità può incontrarsi, interrogarsi e compiere un’esperienza collettiva di confronto ma anche di conoscenza, dando voce in questo modo al desiderio di molti artisti, e senz’altro anche del pubblico, di confrontarsi con il presente. Un presente che ci ha mostrato gli ingranaggi di un meccanismo che, una volta interrotto, ha condotto tutti noi a mettere in discussione molte delle certezze e verità che davamo per assodate.

    Il programma triennale di TPE – Teatro Astra vuole riflettere proprio sulla trasformazione in atto del nostro rapporto con la certezza e con la verità, esplorandole da vari punti di vista e attraverso la particolare lente del teatro. La Stagione 2022/23 s’intitola Buchi Neri e si concentra in modo specifico su come si sia trasformato il nostro rapporto con la verità scientifica.

    Il difficile rapporto tra scienza e potere sarà al centro di alcuni spettacoli. La recente crisi sanitaria ha infatti evidenziato quanto l’apparato tecnico-scientifico sia centrale per le nostre società ma, nello stesso tempo, ha anche mostrato quanto il retrocedere della politica di fronte a quell’apparato possa costituire un problema.

    Altri spettacoli, invece, guarderanno al paradosso nel quale si è mossa la ricerca scientifica dell’ultimo secolo, che ci ha mostrato come ci siano alcune verità che sono “verificate”, ma che non sappiamo spiegare. C’è forse un limite insormontabile della conoscenza? C’è forse una zona tanto buia nella quale non arriveremo mai a posare lo sguardo? Buchi neri, materia oscura, energia oscura, sono concetti entrati a far parte del nostro immaginario quotidiano, concetti che ci raccontano di un mistero della “materia” che tanto somiglia a quello con il quale il teatro si trova ad avere a che fare da sempre.

    Rovesciando il rapporto abituale vigente nel mondo del teatro italiano, De Rosa ha chiesto ai registi e ai drammaturghi di confrontarsi con questa chiara e specifica direzione artistica, chiedendo loro di farsi parte attiva, di contribuire con le loro creazioni a un programma che, almeno nelle sue principali produzioni, cercherà di dare un contributo di riflessione e di approfondimento, oltre che artistico, su questo tema.

     

    Gli spettacoli che si occuperanno direttamente del tema del rapporto con la verità scientifica sono:

    Processo Galileo scritto da Angela Dematté e Fabrizio Sinisi con la regia di Carmelo Rifici e Andrea De Rosa. Quasi un secolo dopo il testo di Brecht (Vita di Galileo), lo spettacolo si confronterà di nuovo con il pensiero del grande scienziato fiorentino che, soprattutto grazie al suo metodo, diede origine a una evoluzione dell’apparato tecnico-scientifico che oggi sembra non conoscere più limiti. Quanto abbiamo guadagnato ma anche quanto abbiamo perso grazie alla rivoluzione innescata dal suo pensiero?

    Costellazioni di Nick Payne per la regia Raphael Tobia Vogel, parte da uno dei risvolti più bizzarri della fisica quantistica, secondo il quale potrebbero esistere un numero infinito di universi, e lo applica a un rapporto di coppia. Una drammaturgia irresistibile nella quale anche la più sottile delle sfumature può drasticamente cambiare una scena, una vita, il futuro.

    Frankenstein, tratto dal romanzo di Mary Shelley, sarà riletto da Filippo Andreatta come una profetica anticipazione delle ansie contemporanee sul destino dell’ambiente e della superbia dell’uomo nel voler manipolare il corpo, la vita e le leggi della natura.

    Con Principia, Alessio Maria Romano costruirà un gioco scenico in cui, a partire dagli studi sulla “materia oscura”, danza, suono, spazio e luce lavoreranno sulla complessità affascinante di un linguaggio scientifico che sfida i confini della logica pur radicandosi fortemente nella realtà quotidiana di tutti noi.

    Nottuari, tratto dai racconti di horror filosofico di Thomas Ligotti, è uno spettacolo in cui Fabio Condemi ci metterà a contatto con i lati più oscuri della realtà, attraverso marionette inquietanti e misteri di ogni sorta, in un continuo vagare ipnotico tra il sogno, il ricordo e la vita.

    Ne La tecnologia del silenzio, Giorgina Pi si chiede, con la collaborazione drammaturgica di Erika Z. Galli e Martina Ruggeri (Industria Indipendente), se le democrazie non abbiano strumentalizzato la scienza come pratica di sottomissione e se «il veleno del potere» non sia entrato nel loro corpo. Lo spettacolo vuole rispondere a queste domande a partire dal pensiero di scienziate, filosofe e scrittrici di fantascienza.

    Questo ciclo di spettacoli sarà accompagnato da un serie di incontri con scrittori, divulgatori, scienziati e filosofi che si occupano di questi argomenti ai quali verrà chiesto di affrontare le tematiche degli spettacoli dal punto di vista delle proprie discipline. Un terreno fertile di discussione per assistere alle rappresentazioni con un accresciuto senso critico.

    Oltre alle produzioni che rientrano nel nucleo tematico sin qui descritto, il cartellone si arricchirà di coproduzioni e ospitalità, per un totale di ventinove spettacoli, che coinvolgeranno alcuni degli artisti più rappresentativi della scena contemporanea italiana e internazionale:

    Filippo Andreatta / Fabrizio Arcuri / Alessandro Averone / Balletto Civile / Bluemotion / Elena Bucci / Roberta Caronia / Renato Carpentieri / Massimiliano Civica / Fabio Condemi / Anna Coppola / Silvia Costa / Maddalena Crippa / Francesca Cutolo / Linda Dalisi / Andrea De Rosa / Anna Della Rosa / Angela Dematté / Marcial Di Fonzo Bo / Claire Dowie / Fanny & Alexander / Liv Ferracchiati / Elena Ferrante / David Foster Wallace / David Harrower / Industria Indipendente / Matthias Langhoff / Luca Lazzareschi / Elena Lietti / Thomas Ligotti / Frédérique Loliée / Marco Lorenzi / Michela Lucenti / Olivia Manescalchi / Milvia Marigliano / Laura Marinoni / Paolo Mazzarelli / Pietro Micci / Luca Micheletti / Heiner Müller / Lino Musella / Henry Naylor / Danilo Nigrelli / Filippo Nigro / OHT / Umberto Orsini / Nick Payne / Giorgina Pi / Piccola Compagnia della Magnolia / Harold Pinter / Armando Pirozzi / Gabriele Portoghese / Carmelo Rifici / Alessio Maria Romano / Elena Serra / Marco Sgrosso / Fabrizio Sinisi / Peter Stein / Antonio Tarantino / Giovanni Testori / Raphael Tobia Vogel / Daniel Veronese / Thomas Vinterberg.

    È in via di definizione una serata con il regista Paolo Sorrentino durante la quale saranno proiettati i monologhi presenti nei suoi film. La serata sarà l’occasione per esplorare lo speciale rapporto che c’è tra il suo cinema e il teatro.

    Citazioni di firme celebri, assunti che evidenziano la molteplicità delle domande che si celano dietro ogni verità compaiono a rotazione nella campagna multisoggetto realizzata dall’agenzia pubblicitaria e di comunicazione Arkè. La nuova Stagione TPE ha un nuovo volto, un nuovo logo che mette al centro, non solo l’ente, ma soprattutto il teatro. Il Teatro Astra, che è il cuore della programmazione 2022/23 ed è casa del TPE, almeno fino al 2039, grazie alla convenzione rinnovata nel 2019 con la Città di Torino.

    Un teatro che accoglie le collaborazioni con enti e con istituzioni locali e oltre confine, racconta un programma che include proposte frutto di una progettualità congiunta. È il caso dello spettacolo Ciara. La donna gigante, regia di Elena Serra con la pluripremiata Roberta Caronia, produzione TPE – Teatro Astra, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, in replica dal 21 febbraio al 12 marzo 2023 presso l’Area X, già palcoscenico della stessa fortunatissima rappresentazione. Anche la Fondazione Piemonte dal Vivo è parte della rete di collaborazioni con gli spettacoli, Principia di Alessio Maria Romano e Made4you.eu di Eko Dance Project, entrambi all’interno del progetto Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore. Frutto della sinergia con alcune attivissime realtà del territorio, la sezione A Porte Aperte chiude la stagione con Benjii, di Claire Dowie e la regia di Lorenzo Fontana, e con Favola, lo spettacolo della Piccola Compagnia della Magnolia, oltre alla collaborazione con Play with Food, Interplay e Torino Fringe Festival.

    Il tema 2023 di Palcoscenico Danza, con la direzione artistica di Paolo Mohovich è “Volare oltre”: sette spettacoli di danza italiana e internazionale, in dodici rappresentazioni complessive. Rifare Bach di Roberto Zappalà, da questa edizione coreografo associato a TPE fino al 2024, Elias Aguirre Ibernon con il suo Insecto Primitivo, Michele Di Stefano che firma per il Nuovo Balletto di Toscana Bayadère – Il regno delle ombre. Torna Made4You.eu di Eko Dance Project, la compagnia fondata e diretta a Torino da Pompea Santoro, nella stessa serata sarà possibile scoprire il giovane coreografo emergente della sezione Interplay Link. La compagnia italo-spagnola Kurtidos è formata interamente da danzatori over 50 e propone con ironia e consapevolezza lo spettacolo El Ensayo. Infine la sinergia Palcoscenico Danza e Stagione TPE – Teatro Astra vede Principia, spettacolo del regista e coreografo Alessio Maria Romano, parte integrante della stagione tematica TPE.

    Il Festival delle Colline Torinesi, dal 2018 è realizzato dalla Fondazione TPE, torna in autunno, dall’11 ottobre al 6 novembre 2022 con il suo slogan «confini/sconfinamenti». Nella nuova formula il programma prevede la presenza di un paese ospite, una monografia d’artista, dedicata alle compagnie che hanno avuto importanza nella storia sia del festival che del teatro italiano, e la contaminazione del teatro con l’arte contemporanea, condivisa con la Fondazione Merz. Anticipazione di rilievo della prossima edizione è Bros, lo spettacolo di Romeo Castellucci frutto della collaborazione tra Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e TPE Teatro Piemonte Europa e Festival delle Colline Torinesi, in programma il 29 e 30 ottobre alle Fonderie Limone.

     

    INFO & BIGLIETTERIA

    Dal 16 giugno è possibile abbonarsi alla Stagione TPE 2022/23. Sono sei le formule classiche che includono under 30, studenti universitari e over 65, alle quali si aggiungono due abbonamenti tematici e quattro soluzioni per adulti con bambini che possono usufruire del servizio di babysitting lab.

    Entro il 15 luglio il prezzo degli abbonamenti resta bloccato alla stagione precedente, una promozione che premia i più veloci e affezionati. Gli abbonamenti TPE possono essere utilizzati per assistere agli spettacoli del Festival delle Colline Torinesi 27.

    TEATRO ASTRA
    Biglietteria Teatro Astra, via Rosolino Pilo 6, Torino, 011 / 5634352 fino al 15 luglio: dal martedì al venerdì ore 16-19
    dal 6 settembre: dal martedì al sabato ore 16-19

    ONLINE
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  • Se pensate che la vostra mente sia controllata e controllabile da voi e da voi soltanto, questo spettacolo vi farà ricredere, e vi mostrerà come le scelte che si fanno ogni giorno, anche quelle più piccole, siano frutto di coincidenze mai casuali.

    L’impossibile che diventa possibile, l’incredibile che diventa credibile: a Le Musichall l’8 e il 9 dicembrearriva il giovane talento Christopher Castellini con il suo spettacolo La Scelta.

    Primo italiano ad aver raggiunto il podio al Campionato Europeo di Magia 2017 (terzo classificato) e al Campionato del Mondo di Magia 2018 disputato in Corea del Sud (terzo classificato), Christopher Castellini è definito l’illusionista delle mente e lo Stephen Hawking della magia: affetto da una distrofia muscolare progressiva che lo costringe sulla carrozzina, Castellini ha scelto di non arrendersi alla malattia e alla vita che vive invece come un dono immenso da condividere sul palcoscenico attraverso la sua più grande passione.

    Viaggi nel tempo, sogni d’infanzia che prendono vita, sfide contro le leggi della fisica, esperimenti che mettono alla prova i limiti dell’essere umano. Tutto nel one man showdi Castellini è fatto per stupire e per divertire: il palco de Le Musichall si veste di magia per creare un’atmosfera onirica e surreale in cui ciascuno non sa se credere ai propri occhi.

    Non si può mai essere certi che Castellini dica la verità, che ci si possa fidare delle sue storie incredibili, dei suoi esperimenti impossibili, ma soprattutto delle scelte che ci invita a fare: La Sceltaè stupore, è divertimento, è emozione pura, è un vortice di storie destinato a coinvolgere, e sconvolgere, lo spettatore e la sua mente fino nel profondo.

    Christopher Castellini(classe 1992), definito lo Stephen Hawking della magia e l’illusionista della mente, si avvicina al mondo della magia e dell’illusionismo all’età di 8 anni e da allora inizia a sognare uno spettacolo per il teatro. Anche quando scopre di essere affetto da distrofia muscolare, una malattia che lo costringe sulla carrozzina, continua il suo sogno fatto di illusionismo, teatro e magia. Combinando la spettacolarizzazione dell’illusionismo, la forza del mentalismo e una profonda ricerca sul senso della vita, Castellini apre scenari inesplorati trasformando la mente stessa degli spettatori nel luogo in cui accade la vera magia.

    Primo italiano a raggiungere il podio sia al Campionato Europeo di Magia 2017 che al Campionato del Mondo di Mentalismo 2018 disputato in Corea del Sud, è noto per le sue numerose apparizioni televisive (su tutte quella al programma di Canale 5 Tu si que vales) e per il suo spettacolo La Scelta, col quale si è esibito in Italia e all’estero.

  • Il Teatro Regio di Torino è il teatro della città di Torino, e uno dei più grandi ed importanti d’Italia.

    Costruito nel 1740,  quando Vittorio Amedeo II decise di commissionare all’architetto Filippo Juvarra la progettazione e la costruzione di un nuovo grande teatro nell’ambito del più generale riassetto urbano della Piazza Castello.

    L’intento venne però perfezionato solo qualche anno più tardi da Carlo Emanuele III (incoronato re nel 1730) il quale, in seguito alla morte di Juvarra, scelse di affidare il progetto all’architetto Benedetto Alfieri con la richiesta di progettare un teatro di grande prestigio.

    Il «Regio Teatro» di Torino, edificato nel tempo record di due anni, venne inaugurato il 26 dicembre 1740 per diventare un punto di riferimento internazionale per la capienza – circa 2.500 posti tra platea e cinque ordini di palchetti –, le magnifiche decorazioni della sala fra le quali spiccava la volta dipinta da Sebastiano Galeotti, gli imponenti scenari e le attrezzature tecniche.

    Nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 1936 il Teatro viene distrutto da un violento incendio: saranno necessari quasi quarant’anni per la sua ricostruzione. Della vecchia struttura rimane la facciata, si sono salvati pochi cimeli, tra i quali un antico caminetto in marmo ricollocato in una sala del nuovo teatro.

    Dopo l’incendio del 1936, si pone il problema di stabilire a chi affidare il progetto di ricostruzione del Teatro,  l’amministrazione comunale promuove  l’affidamento dell’incarico all’architetto Carlo Mollino. I lavori hanno inizio nel settembre 1967 per concludersi nei primissimi mesi del 1973.

    Nel 1977 la facciata del Teatro Regio viene inserita nel sito seriale UNESCO Residenze Sabaude iscritto alla Lista del Patrimonio dell’Umanità

    Per visitare il Teatro è sufficiente visitare la sezione dedicata del Sito del Teatro Regio 

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